NEL 2003 SON STATI LANCIATI 48 KG DI PLUTONIO CONTRO GIOVE

Il 19 Ottobre del 2003 un astrofilo dilettante, Olivier Meeckers, nel fotografare il pianeta Giove si è accorto che, vicino alla linea del suo equatore, si era formata una macchia nera di origine sconosciuta.

Furono formulate in quel momento diverse ipotesi, che si rivelarono tutte prive di un riscontro scientifico.

Si parlò dell'ombra proiettata da una delle sue lune sulla superficie del pianeta. Ma dai primi rudimentali calcoli fu verificato che la macchia nera non era della grandezza giusta per essere l'ombra di un pianeta, e che "ruotava" seguendo la velocità di rotazione di Giove e non delle sue lune, confermando che era proprio una specie di "buco" aperto sulla sua superficie.

Si pensò ad un impatto con qualche corpo celeste, come quello avvenuto nel 1994 con la cometa Shoemaker-Levy.

Ma anche questa ipotesi fu scartata perché se vi fosse stato un corpo celeste di dimensioni tali da creare un "buco" su Giove di quelle dimensioni, sarebbe stato avvistato settimane o mesi prima dell'impatto (cosa che non è accaduta). Le dimensioni infatti di quel buco erano approssimabili a quelle del nostro pianeta.

Qualcosa quindi di incredibile era accaduto su quel pianeta, qualcosa che non ha mai avuto una spiegazione ufficiale da coloro che gestiscono l'informazione pubblica e dalla NASA in primis.

Eppure, loro avrebbero avuto molte cose da dire su questo argomento, preferendo invece che questo "mistero" si perdesse nell'oblio.

Appena un mese prima la sonda Galileo è stata fatta precipitare nel pianeta Giove, per guasti dovuti all'usura della missione.

Inizialmente la Nasa aveva previsto che la sonda finisse i suoi giorni sulla superficie di Europa ( una delle lune di Giove ), ma quando ci si è accorti che sotto la superficie ghiacciata di quel satellite vi poteva essere un'oceano brulicante di vita, si è cambiata idea per evitare di "compromettere" questa probabile forma di vita aliena.

Perchè?

Pochi sanno che la sonda Galileo usava come propellente 48 kg di PLUTONIO 238. Quando la sonda è precipitata nell'atmosfera di Giove (composta per la maggior parte di idrogeno), è arrivata ad una profondità tale, che le forze combinate di pressione e temperatura hanno portato all'autoinnesco di questa specie di bomba nucleare da 800 chilotoni.

La deflagrazione è avvenuta proprio il 19 ottobre 2003, ed è stata immortalata dall'astrofilo dilettante Meeckers. Le dimensioni di quel "buco" raggiunsero, come si è detto, quasi le dimensioni del nostro pianeta Terra.

Il rischio che abbiamo corso, è che il nucleo di Giove potesse raggiungere quella "massa critica" che avrebbe potuto farlo "autoaccendersi", trasformandosi in un secondo sole.

Se questo infausto evento fosse successo, vi sarebbe stata una notevole massa di gas infuocato (gli strati esterni della superficie di giove) che avrebbe raggiunto il nostro pianeta, spazzando gli strati esterni della nostra atmosfera che ci proteggono dalle radiazioni solari, col risultato ...della scomparsa di qualsiasi forma di vita (sia vegetale che animale) sulla Terra.

http://www.antikitera.net/news.asp?id=11344&T=5

Con tutto rispetto, ammetto di non essere un fisico, ma a me sembra una gigantesca cavolata sparata per sparare qualcosa. E non mi riferisco al plutonio contenuto sulla sonda Galileo ma all'accensione di Giove in stella per via dell'esplosione.

Ma scusa, e quando cadde la cometa, anzi i 21 frammenti della cometa gigante perchè le varie esplosioni non hanno avuto lo stesso effetto? Perchè non è accaduto anche con le migliaia di altri asteroidi e massi cometari vari che sono certamente caduti in passato?

Se Giove fosse nelle condizioni di accendersi l'avrebbe già fatto, ma pur emettendo più energia di quanta ne riceva dal Sole non ha abbastanza massa per raggiungere il punto critico.

Non ricordo di questa cosa ma secondo me l'hanno fatta cadere apposta sperando proprio in un'esplosione da esaminare poi dai vari telescopi e ottenere altri dati. Se ci fosse stato realmente un simile rischio avrebbero fatto cadere la sonda su un'altra luna, magari Ganimede.

byrus... tu sai BENISSIMO che una stella può accendersi se ha almeno 90 volte la massa di giove, e non è un'esplosione, per quanto forte (e ammesso che sia veramente esploso qualcosa, cosa di cui dubito, dato il tenore non pseudo, ma antiscientifico dell'articolo), a poterlo fare. Non cercare di essere moderato con questa gente che spara disinformazione a gogo, perché non si merita nulla, rimanga nella sua ignoranza, se vuole, ma non la propagandi, almeno abbia questa decenza.

non ho mai letto niente di così ridicolo, mai, e mi stupisco che articoli del genere abbiano dignità di pubblicazione, qui o da qualsiasi altra parte, ma i boccaloni ci sono sempre tanto...

Il mio commento sulla loro pagine facebook:
http://www.facebook.com/?sk=inbox#!/pag ... 7457150142



dovreste vergognarvi a pubblicare un articolo come quello di Vincenzo Di Gregorio sulla sonda Galileo che avrebbe potuto far "accendere" Giove, ma dove avete imparato l'abc dell'astronomia e della fisica, su topolino?????? No, il fatto è che non l'avete imparata affatto, ma certi articoli scandalistici attraggono boccaloni e sprovveduti, poi siamo in Italia si sa, un popoli di timorosi e che con la scienza fanno a cavolotti, preferiscono le superstizioni... Ora cancellate pure, siete indegni di pubblicare una rivista specializzata, dovreste essere voi a riacquistare un po' di dignità pubblicando smentita e scuse, ma è meglio cancellare il mio messaggio. Ah per la cronaca, una stella si "accende" in nana bruna se ha una massa almeno 90 volte quella di Giove, non basta buttare un "cerino" acceso nell'atmosfera per far incendiare il metano, non funzionano così le stelle.

che cagata pazzesca....800 kilotoni avrebbero fatto un buco grande come la terra?

un pianeta come giove 800 kilotoni sono come mangiare per noi uva passa.....

ma dove hanno studiato questi al cepu?

riguardo europa invece? si sa niente?

Grandissima stupidaggine questa ma l'idea che la sonda galileo possa essere esplosa nell'atmosfera di giove con una deflagrazione nucleare mi fa rabbrividire.
Se questo fosse realmente accaduto avrebbe sicuramente spazzato via molte forse moltissime formw di vita eventulament presenti nell'atmosfera del pianeta...incredibie...
Ma è certo che il plutonio in parte o totalmente esaurito della sonda si sia potuto fondere dando luogo ad una fissione nucleare?
Chi è che lo dice?

Per innescare una reazione,serve innanzitutto una massa critica,cosa questa che dubito possa originarsi con una semplice 'batteria' al plutonio. Anche se vi erano 48 kg di plutonio,questo non è agglomerato,ma è costituito da tantissimi piccoli settori tutti separati tra loro,e ognuno di essi è avvolto da elementi metallici per la conversione calore/energia elettrica. Abbiamo quindi un'ingente numero di piccole batterie al plutonio,connesse elettricamente tra loro,ma non 'fisicamente'.
Non credo minimamente nè alla reazione nucleare fotografata su Giove (da un privato,tra l'altro... ) ,nè al fatto che un volume di plutonio pari a una scatola di biscotti possa accendere un gigante solare.

Dovevi linkare il post in questione perchè non lo trovo il tuo commento, oppure l'hanno rimosso.

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