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 Oggetto del messaggio: re:valanghe di ghiaccio su giapeto
MessaggioInviato: 12/04/2012, 23:16 
Estesi fronti di franamento formati da valanghe di detriti e ghiaccio sono stati individuati sui pendii di
alcune formazioni geologiche di Giapeto – la terza luna di Saturno per dimensioni (1471 km di diametro) – a forma di nocciolina e divisa in un emisfero chiaro ed un emisfero scuro.

Le slavine, che si presentano a blocchi compatti o lungo fronti lobati, sono state rilevate sul cratere Malun (riquadro A) e sui bacini Engelier (B) e Gerin (C): sono fenomeni particolari, generati da rotolamenti di materiali per lunghe distanze in lunghi periodi di tempo, capaci di alterare significativamente la morfologia dei terreni attraversati.

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Le due immagini di Giapeto mostrano le differenze della superficie della luna, occupata per il 40% circa da un terreno scuro (albedo 0,03–0,05) e per il resto da uno molto brillante (albedo 0,5). Cortesia Cassini Imaging Team- NASA/JPL/Space Science Institut


Nonostante questi smottamenti ricordino gli analoghi fenomeni che si osservano sui pendii delle montagne terrestri all’arrivo del disgelo o quando l’accumulo del manto nevoso diventa di peso eccessivo, l’ampiezza e la portata delle valanghe di Giapeto non trova al momento riscontri sul nostro pianeta; neanche le slavine riprese in azione nei dirupi dei canyon della Valles Marineris di Marte raggiungono l’intensità mostrata da queste valanghe.



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Cortesia: McKinnon et. al, LPSC, 2012.

Le valanghe si formano per fluidizzazione (formazione di letti liquidi o bolle di vapore all’interno di strati solidi) della parte a contatto col suolo di una massa di detriti: la diminuzione della densità provoca il crollo dei materiali sovrastanti e, se i detriti si trovano sulle pareti scoscese di una scarpata, ne deriva il caratteristico slittamento verso il basso con formazione di fronti di avanzamento e tendenza ad autorigenerarsi, amplificandosi fino all’esaurimento della massa detritica.

Poiché il suolo di Giapeto, data la bassa densità media del satellite, è probabilmente costituito per la maggior parte di ghiaccio d’acqua (circa 80% di ghiaccio e 20% roccia) i ricercatori pensano che il sottosuolo della luna produca una certa quantità di calore, capace di sciogliere il ghiaccio superficiale, con fluidizzazione conseguente: l’evidenza di numerosi fenomeni periodicamente ricorrenti nelle medesime aree confermerebbe la sistematicità di questo processo.

Non è però assolutamente chiaro come una quantità di calore tale da fluidizzare, o almeno rendere scivoloso, il ghiaccio superficiale possa essere prodotta dalla piccola luna: il periodo di rotazione sull’asse è molto lento (79 giorni), quindi l’emisfero “scuro” del satellite potrebbe teoricamente avere il tempo di assorbire il calore solare per rilasciarlo verso l’emisfero “ghiacciato”, innescando il disgelo e gli smottamenti. Ma le temperature medie stimate per le regioni equatoriali dei due emisferi sono troppo basse: – 143°C sul lato chiaro, e – 173°C sul lato scuro…un nuovo rompicapo per i planetologi, che hanno contemporaneamente annunciato la scoperta di evidenze di fenomeni simili in atto anche su Callisto e Phoebe

notizia da coelum

un altro enigma del sistema solare da risolvere,diciamo pure ke le ns teorie del sistema solare sono in gran parte da rivedere


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MessaggioInviato: 31/07/2012, 14:42 
Sulla luna di Saturno(giapeto) vi sono movimenti di ghiaccio straordinariamente grandi e mobili, capaci di percorrere grandi distanze e anche di risalire pendenze. Una ricerca su Nature Geoscience prova a spiegarne l'origine.




Le più spettacolari valanghe del Sistema Solare scivolano dai fianchi di montagne alte 20 chilometri, due volte e mezzo l'Everest, sulla luna ghiacciata di Saturno, Giapeto. Le caratteristiche di queste valanghe sono descritte sulla rivista Nature Geoscience da un gruppo di ricercatori coordinati da Kelsi Singer della Washington University a Saint Louis. Queste frane sono straordinariamente mobili, sembrano rovesciarsi come un fluido piuttosto che rotolare come rocce, a volte addirittura scivolano sulle pianure e impennano in salita. Le valanghe sono state osservate dalla sonda Cassini, una missione in collaborazione fra NASA, Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che ha sorvolato la luna fra il 2004 e il 2007. Grazie alle immagini di Cassini i ricercatori hanno misurato le dimensioni di queste valanghe che si estendono anche per 80 chilometri di lunghezza. Capire la causa delle valanghe su Giapeto, sottolineano i ricercatori, potrebbe aiutare nella comprensione delle frane insolitamente lunghe sulla Terra che sono pericoli naturali potenzialmente distruttivi.
Secondo i ricercatori, queste frane di ghiaccio sulla luna di Saturno viaggiano più lontano di quanto previsto in condizioni normali di attrito. Le valanghe su Giapeto non sono solo grandi, ma, rilevano gli esperti, molto più grandi di quello che dovrebbero essere e straordinariamente mobili, al punto che la loro spiegazione richiede meccanismi complessi. Una spiegazione al comportamento insolito di queste valanghe, secondo lo studio, potrebbe esser dovuta al fatto che lo scorrimento del materiale riscalda la superficie sottostante ghiacciata, rendendo temporaneamente il terreno scivoloso e consentendo alla frana di percorrere una distanza insolitamente lunga.

MEDIA INAF

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la spiegazione insita nell'articolo,e' quanto mai plausibile,ma pure sarebbe necessario tenere in dovuta considerazione il fatto,che magari x qualke strano meccanismo a noi sconosciuto,il riscaldamento sia dovuto a fattori interni del satellite.................[;)]


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MessaggioInviato: 19/01/2015, 17:10 
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Primo piano magnifico di Giapeto, una delle più grandi ed esterne lune di Saturno, visitata da vicino solo due volte dalla sonda Cassini, della NASA. Ancora non c'è un accordo sul'origine geologica della grande cresta di montagne che circonda quasi tutto il globo.
[Adrian]

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Una "saldatura"?



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MessaggioInviato: 19/01/2015, 20:25 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Una "saldatura"?


..in effetti sembra una saldatura,..........ed e' pure ben fatta [:246] [:253]


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Primo piano dell'enorme catena montuosa (alta fino a 13000 metri) che circonda l'equatore di Giapeto, luna esterna di Saturno, fotografata durante un incontro ravvicinato da parte della sonda Cassini.
[Adrian]


https://www.facebook.com/Link2Universe/ ... =1&theater

sarebbe veramente interessante capire come possa essersi formata questa catena montuosa,rasenta quasi la perfezione la sua linearita' [;)]


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 Oggetto del messaggio: Re: re:valanghe di ghiaccio su giapeto
MessaggioInviato: 30/03/2015, 15:46 
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Stupenda vista di Giapeto, una delle grandi lune esterne di Saturno, famosa per la sua superficie per metà coperta da polvere scura e metà da ghiaccio brillante d'acqua.
L'immagine è stata ottenuta il 27 Marzo dalla sonda Cassini, ed elaborata poi da Val Klavans.


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 Oggetto del messaggio: Re: re:valanghe di ghiaccio su giapeto
MessaggioInviato: 08/04/2015, 09:53 
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foto da link2universe

serie di foto ottenute dalla sonda cassini della luna di saturno giapeto


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