Nuovi Sorprendenti Dettagli Riguardo Al Complesso Sistema Meteorologico di Urano
Nuove immagini agli infrarossi che mostrano dettagli dell'atmosfera di Urano che non avevamo mai visto prima. Credit: NASA/ESA/L.A. Sromovsky/P.M.Fry/H.B. Hammel/I. de Peter/K.A. Rages
Immaginatevi questa scena: un'atmosfera densissima e molto tempestosa, con venti che arrivano a ben 900 km/h e tempeste tanto grandi da divorarsi interi continenti terrestri. Il tutto condito da temperature che arrivano a -220°C! Benvenuti nell'inferno freddo di Urano! E pensare che quando il pianeta fu visto per la prima volta da vicino, dalla sonda Voyager 2, sembrava il più blando e monotono del Sistema Solare. Nuove immagini in alta risoluzione ottenute con il Keck Observatory, delle Hawaii, hanno però esposto in incredibile dettaglio la sorprendente ed intensissima attività meteorologica di questo pianeta ancora tutto da scoprire.
"La mia prima reazione davanti a queste immagini è stata "wow", e poi la mia seconda reazione è stata "WOW", ha spiegato Heidi Hammel, co-investigatore delle nuove osservazioni. "Queste immagini rivelano una complessità strepitosa dell'atmosfera di Urano. Sapevamo che il pianeta era attivo, ma prima d'ora molta dell'attività era solo rumore nei nostri dati."
Immagine: 13,67 KBImmagine di Urano ottenuta dalla camera WFC3 del telescopio Hubble, il 25 Dicembre 2011. Credit: Ted Stryk, STScl/Heidi Hammel
Con la sua bellissima atmosfera bluastra, Urano può sembrare così blando, ma quello che viene fuori è un sistema di tempeste globali davvero contorto e complesso e anche se probabilmente si tratta, relativamente al pianeta, di tempeste meno violenti di quelle terrestri, il clima su Urano è davvero tanto tanto bizzarro!
"Alcuni di questi sistemi meteorologici rimangono fissi alle stesse latitudini e li subiscono queste grande variazioni nell'attività. Altre invece si vedono mentre si spostano verso l'equatore mentre cambiano sia in grandezza che in forma. Misurazioni migliori dei campi di vento che circondano questi massicci sistemi di tempeste saranno sicuramente la chiave per risolvere questi misteri." spiega Larry Sromovsky, dell'Università Wisconsin-Madison.
Sromovsky, Hammel ed i loro colleghi stanno usando nuove tecniche infrarosse per ottenere le "più ricche e dettagliate immagini di Urano, mai ottenute da qualsiasi strumento su qualsiasi osservatorio. Nessun altro telescopio è mai riuscito a riprodurre un risultato simile" ha spiegato Sromovsky.
Quello che il team è riuscito a scoprire è un vasto sistema di tempeste piccole ma mai viste prima e distribuite su tutto il pianeta. Gli astronomi sperano di riuscire a comprendere qualcosa riguardo al pianeta dal movimenti di queste tempeste e poter poi spiegare i pattern strani che i venti seguono.
Immagine: 37,03 KBImmagine più vecchia, ottenuta qualche anno fa nel vicino-infrarosso di Urano, con i suoi anelli e le sue lune, visto dal Keck Observatory. L'immagine mostra quanto è inclinato il pianeta. Credit: Lawrence Sromovsky/Keck Observatory
In particolare gli astronomi si sono concentrati su una banda di nuvole poco a sud dell'equatore di Urano e di un piccolo gruppo di strutture convettive che si trovano vicino alle regioni del polo nord del pianeta. Strutture queste queste non sembrano esistere nell'emisfero polare sud, ma sono simili alle nuvole di tipo "popcorn" che si notano occasionalmente su Saturno. Il polo nord di Urano non è visibile dalla Terra in questo momento, ma quando tornerà in vista, i ricercatori cercheranno di vedere se potranno intravedere una formazione a vortice polare simile a quella vista al polo sud di Saturno.
La forza dietro queste strutture dev'essere l'energia solare perché non c'è nessun fonte di energia interna rilevata. "Ma il problema è che il Sole è 900 volte più debole dove si trova Urano, rispetto alla Terra, perché si trova appunto 30 volte più lontano. Quindi non c'è la stessa intensità di energia solare per alimentare questi sistemi" ha spiegato Sromovsky. "Quindi l'atmosfera di Urano deve operare come una macchina estremamente efficiente, con pochissima dissipazione di energia. Eppure le variazioni meteorologiche che vediamo sembrano sfidare questo requisito."
Una possibile spiegazione è che il metano viene spinto verso nord per via della cintura di convezione atmosferica che spinge verso il polo, dove si unisce alle strutture convettive che si vedono nelle nuove immagini. Questo fenomeno potrebbe essere stagionale secondo il team, ma devono ancora raccogliere molte informazioni prima di mettere insieme un chiaro modello delle stagioni ed i pattern dei venti su Urano.
"Urano sta cambiando e c'è sicuramente qualcosa di diverso che ha luogo ora nelle due regioni polari" ha spiegato il ricercatore.
Le nuove immagini insieme ai dati sono stati presentati presso la riunione della Divisione delle Scienze Planetarie della American Astronomical Society.
http://www.news.wisc.edu/21179link2universe
di statico nel sistema solare non esiste prorpio nulla,da rivedere tutte le ns certezze passate..................................
urano un pianeta ancora sconosciuto...............................