Immagine: 50,81 KBImmagini radar della regione chiamata Ligeia Mare. Le zone scure sono la superficie liquida del mare di metano ed etano. A destra potete vedere come l'isola sembra comparsa rispetto al passato. Credit: NASA/JPL-Caltech/ASI/Cornell University
I mari e laghi di idrocarburi liquidi (metano ed etano sopratutto) che dominano parte della superficie della luna Titano, di Saturno, sono tra i più incredibili ed affascinanti luoghi del Sistema Solare! Ma di queste regioni sappiamo ancora pochissimo, e ancor meno conosciamo cosa si nasconde sui fondali o come si evolvono nel tempo. Il nostro asso nella manica tuttavia, è la sonda Cassini, della NASA! E non soltanto perché si trova lì e può fare osservazioni, ma perché è lì da ormai 10 anni, e questo permette di osservare cambiamenti stagioni lenti che altrimenti ci saremmo completamente persi. Un fantastico esempio di un mistero venuto fuori dalle osservazioni ripetute delle stesse regioni, riguarda l'Isola Magica (come viene ora chiamata dagli scienziati), che è misteriosamente comparsa a largo delle coste della Ligeia Mare, per poi, altrettanto misteriosamente, scomparire nel nulla. Dopo alcuni mesi di indagini, recentemente un gruppo di scienziati ha pubblicato una ricerca sul giornale scientifico Nature Geoscience, in cui espone alcune possibili spiegazioni per questo mistero.
Su Titano, i liquidi seguono un ciclo simile a quello dell'acqua sulla Terra, ma a temperature estremamente più basse. Sono proprio queste temperature basse, insieme alla pressione della spessa atmosfera di azoto, a mantenere sostanze come il metano e l'etano allo stato liquido, e le variazioni meteorologiche portano alla formazione di nuvole, piogge ed in seguito fiumi.
Uno dei corpi liquidi più vasti e meglio studiato e la Ligeia Mare, che si trova vicino al polo nord di Titano. Durante un'osservazione di routine, il 10 Luglio 2013, la sonda Cassini aveva osservato la comparsa di una regione brillante nelle onde radar (simile alle regioni del suolo). Si supponeva fosse un'isola nuova, ma proprio mentre gli scienziati stavano cercando spiegazioni circa la sua origine e comparsa, durante un sorvolo effettuato il 26 luglio 2014, l'isola era scomparsa.
Quindi, qual è la spiegazione?
"In realtà non pensiamo che sia nemmeno una vera isola" spiega Jason Hofgartner, astronomo presso la Cornell University, New York, ed autore principale della nuova ricerca. "La spiegazione migliore di questo fenomeno effimero è quello di onde sulla superficie, o bolle che si alzano dal mare, o magari dei solidi che galleggiano temporaneamente." In poche parole, ritengono che il vero colpevole sia l'energia solare in più che questa regione di Titano riceve ora che si avvicina l'estate nel suo ciclo stagionale di 30 anni. Quest'energia sta rendendo la regione molto più dinamica.
"In questo momento, Titano è praticamente a metà tra l'equinozio primaverile (Agosto 2009) ed il solstizio estivo, in arrivo ora. E' più o meno quello che sulla Terra consideriamo il mese di Maggio." ha spiegato Hofgartner.
Una delle possibili interpretazioni, riguarda la possibilità della formazione di enormi blocchi di ghiaccio di metano-etano, simili agli iceberg sulla Terra. La differenza maggiore riguarda il fatto che, rispetto alla Terra, gli iceberg qui si formerebbero quando fa più caldo, e tornerebbero liquidi appena fa più freddo.
Un'altra possibile interpretazione riguarda la possibilità che si tratti di materiale organico molto meno denso del liquido circostante, ma non sappiamo ancora esattamente di cosa si potrebbe trattare nel caso.
La terza possibilità invece, quella preferita da molti scienziati, è che si sia trattato di onde mosse da forti venti. Ma non abbiamo ancora mai osservato direttamente onde su questi corpi liquidi e questo complica le cose. Specialmente per quanto riguarda la causa delle onde.
Infine, la quarta possibilità, è che si sia trattato di un crio-vulcano sul fondale del lago.
Sfortunatamente, i meccanismi dietro la creazione dell'Isola rimangono ancora un mistero e probabilmente la cosa non cambierà finché non mandiamo una missione diretta ad investigare i mari di Titano (simile ad una barca o sottomarino).
"Ci sono chiaramente osservazioni che sono vicini ormai al limite della rivelabilità, e quindi diventano molto difficili da interpretare. Ma sembra che qualcosa sta succedendo in Ligeia Mare. Titano ci riserva sempre sorprese." ha spiegato John Zarnecki, della Open University. "Per adesso, il vero suggerimento che possiamo ricavare dai dati, è che ci servono più dati."
Immagine: 44,5 KBImmagine intera del "Nilo" su Titano. Si tratta di un enorme fiume nella Ligeia Mare. Credit: NASA/ESA/Cassini
http://www.bbc.com/news/science-environment-27957274http://www.link2universe.net/2014-06-24 ... di-titano/questa otima novita' ci fa capire quanto possa essere dinamico il sistema titano,e come pure nuove e magari inaspettate novita'possano ancora palesarsi..................