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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Hubble scopre un'altra luna intorno a Plutone
MessaggioInviato: 11/07/2012, 20:46 
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Queste due immagini sono state scattate a circa una settimana di distanza l'una dall'altra dal telescopio spaziale Hubble della NASA e mostrano 4 lune in orbita intorno al lontano pianeta Plutone.

Il cerchio verde in entrambe le immagini, indica la luna appena scoperta, momentaneamente chiamata P4.

P4, trovata da Hubble nel mese di giugno, è la più piccola luna finora scoperta intorno a Plutone, con un diametro stimato tra i 13 e i 34 chilometri (in confronto, la luna maggiore di Plutone, Caronte, è 1200 chilometri).

La nuova luna si trova tra le orbite di Nix e Hydra, due satelliti scoperti da Hubble nel 2005.

P4 completa la sua orbita intorno a Plutone in 31 giorni.

Hubble ha catturato per la prima volta la nuova luna con la Wide Field Camera 3 il 28 giugno e l'avvistamento è stato poi confermato dalle osservazioni del 3 e del 18 luglio.

Le tre lune P4, Nix e Hydra sono così piccole e deboli da richiedere lunghe esposizioni per essere individuate.

Queste immagini frutto di una combinazione tra diversi tempi di ripresa, risultano essere puntinate proprio a causa del "rumore" dovuto ai lunghi tempi di esposizione. Mentre i segni lineari sono artefatti.

Le osservazioni di Hubble saranno di aiuto e supporto alla missione New Horizons, schedulata per l'arrivo nel sistema di Plutone nel 2015.

Maggiori informazionie:
http://hubblesite.org/newscenter/archiv ... es/2011/23
http://www.nasa.gov/mission_pages/hubbl ... -moon.html


Fonte: http://aliveuniverseimages.blogspot.it/ ... torno.html


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MessaggioInviato: 13/07/2012, 12:57 
. La teoria più accreditata è che le lune di Plutone siano il risultato di uno scontro tra il pianeta nano e un altro grande oggetto della cintura di Kuiper, avvenuto miliardi di anni or sono.


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MessaggioInviato: 04/08/2012, 22:29 
Che fregatura! Persino Plutone ha più lune, e noi ne abbiamo una sola! Grande, ma una sola. Come è possibile questo?


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Marziano
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MessaggioInviato: 04/08/2012, 22:57 
Non avrei mai pensato che un pianeta tanto piccolo potesse avere tante lune, mi chiedo se in passato anche la terra ne abbia avute altre che purtroppo ha perso per strada per colpa della grande Luna.

Ma la fregatura più grande è che questa grande Luna non la esploriamo più di persona...



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MessaggioInviato: 14/10/2012, 23:53 
Rivoluzionaria Tecnica Permette di Scattare la Migliore Immagine Mai Ottenuta di Plutone e Caronte

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35,88 KB

Immagine di Plutone e Caronte visti in luce ottica a 692 nanometri (rosso) con il telescopio Gemini North, da 8 metri, grazie al nuovo strumento DSSI (Differential Sepkle Survey Instrument). La risoluzione dell'immagine è di circa 20 millisecondi d'arco e l'immagine sopra è grande circa 1.39 secondi d'arco in diametro. Credit: Gemini Observatory/NSF/NASA/AURA

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MessaggioInviato: 19/11/2012, 11:59 
Meraviglioso, non so cosa darei per poter visitare quei luoghi :)


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MessaggioInviato: 18/03/2013, 20:25 
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Quanti satelliti per Plutone?

Una simulazione cerca di ricostruire come si siano formate le 5 lune di Plutone, e conclude che attorno al pianeta nano potrebbero esserci fino a 10 satelliti minori, del diametro di qualche chilometro.

Non si annuncia davvero facile la vita della sonda New Horizons, spedita dalla NASA nel 2006 alla volta di Plutone. Quando partì per andare a studiare quello che allora era considerato il pianeta più esterno del Sistema Solare (poi sarebbe stato degradato a pianeta nano) si sapeva poco di eventuali satelliti che avrebbe potuto trovare in orbita attorno al corpo principale. Ora sappiamo per certo che sono ben cinque le lune di Plutone: Charon, P4, Nix, Hydra e P5, l'ultima, scoperta lo scorso anno, cosa che ha già costretto i tecnici della NASA a mettersi al lavoro per ridisegnare in parte la traiettoria della sonda. Ma ora una simulazione al computer curata da Scott Kanyon dello Smithsonian Observatory e Benjamin Bromley dell'Università dello Utah, arriva a ipotizzare che attorno a Plutone ci siano 10 o più altre minuscole lune non ancora individuate.
La simulazione aveva lo scopo principale di capire come si siano formate le cinque lune di Plutone già note. L'idea è che all'inizio della sua storia Plutone si sia ritrovato circondato da una nube di polveri, dovuta forse a una collisione con Charon, la sua luna più grande. Le altre quattro lune si sarebbero formate poi dall'aggregazione progressiva di frammenti. La simulazione però, una volta "settata" per produrre le lune conosciute, ha dato come risultato anche la formazione di un'altra flottiglia di minilune, con diametri da 1 a 4 km circa. Potrebbero essere fino a 10, appunto. Le lune già scoperte, infatti, funzionano probabilmente a loro volta da generatori di frammenti, andando a scontrarsi ogni tanto con oggetti della cintura di Kuiper e immettendo così nuovi corpi nell'orbita di Plutone.
Impossibile vedere queste lune da Terra, viste le loro piccole dimensioni. New Horizon potrebbe individuarne alcune durante il suo avvicinamento a Plutone, ma la maggior parte verrebbero scoperte solo quando la sonda raggiungerà il pianetino, nel 2015. Se davvero il conto totale dei satelliti arrivasse a 15, sarebbe di certo necessario qualche aggiustamento alla traiettoria della sonda. "Abbiamo un Piano B pronto, in caso trovassimo molti detriti in orbita attorno a Plutone" spiega Dale Cruishank, che lavora per il team di New Horizons al Nasa Ames Research Center.
Lo studio, sottomesso a The Astronomical Journal, è accessibile su arxiv.

MEDIA INAF

http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... lutone.txt

speriamo che tutti o gran parte dei quesiti,possano essere risolti dalla new orizon,e' necessario pazientare ankora un po di tempo........[;)]


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MessaggioInviato: 18/03/2013, 20:51 
Le lune sono sempre più numerose andando verso l'esterno del sistema solare, quindi io credo che sia qualcosa che dipenda anche dal sole. Mercurio non ha lune, come Venere, noi una sola, poi Marte inizia già ad averne due. Ok, sono piccoline ma perché noi non ne abbiamo di piccoline in giro?


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MessaggioInviato: 30/03/2013, 20:41 
Cita:
DarthEnoch ha scritto:

Le lune sono sempre più numerose andando verso l'esterno del sistema solare, quindi io credo che sia qualcosa che dipenda anche dal sole. Mercurio non ha lune, come Venere, noi una sola, poi Marte inizia già ad averne due. Ok, sono piccoline ma perché noi non ne abbiamo di piccoline in giro?


Sì, probabilmente è il fatto di trovarsi fra il Sole e Giove che fa sì che i pianeti interni hanno così poche lune, o non ne hanno affatto. Che sfortuna!


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MessaggioInviato: 03/07/2013, 15:07 
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Diagramma del sistema di Plutone, con le sue 5 lune, e con la posizione in cui passerà la sonda New Horizons nel 2015. Credit: NASA

Dopo una lunga ed attenta considerazione, l'Unione Astronomica Internazionale (IAU), ha deciso sul nome delle due lune recentemente scoperte intorno a Plutone: P4 e P5. Per P4, il nome scelto è Cerbero, in onore al mitologico cane a tre teste, guardiano degli inferi. Per quanto riguarda la luna P5, il nome scelto è Stige, uno dei fiumi degli inferi, che separava il mondo dei vivi e quello dei morti. Le due nuove lune si aggiungono alle 3 precedenti: Caronte, Notte ed Idra. La scelta dei nomi da parte della IAU è stata dettata dalla loro associazione al dio degli inferi nella mitologia greco-romana.

Le due piccole lune furono scoperte con il Hubble Space Telescope, grazie ad un indagine da parte del Dr. Mark Showalter, del SETI Institute, insieme al suo team di astronomi. Le immagini hanno aiutato il team di New Horizons a preparare meglio la traiettoria per il viaggio della sonda attraverso questo misterioso sistema

Riguardo ai nomi, era stato anche indetto, da parte del SETI, un voto online, per chiedere alle persone quale sarebbe stato il nome da loro preferito. I votanti sono stati ben 30.000, e sia Cerbero che Stinge si erano ben classificati tra le preferenze. Il nome che aveva invece vinto di gran lunga, non è stato scelto.
Si tratta di Vulcan, il leggendario mondo immaginario reso celebre dalla serie Star Trek, e votato anche da William Shatner in persona. Vulcan è stato considerato dalla IAU, anche in virtù della sua associazione con il dio romano Vulcano, ma alla fine la scelta non è ricaduta su questo nome per la correlazione troppo vaga al dio Plutone, rispetto agli altri nomi candidati.
Ma infine, Cerbero era arrivato 2° e Stinge 3°, quindi il voto è andato abbondantemente rispettato, tutto sommato.

Nell'estate del 2015 aspettatevi immagini ravvicinate non solo di queste lune ma ovviamente anche di Plutone e Caronte!

http://www.seti.org/seti-institute/pres ... cial-names

http://www.link2universe.net/2013-07-02 ... i-plutone/


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MessaggioInviato: 12/07/2013, 19:07 
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La sonda soltanto tra due anni farà visita a Plutone ma nel frattempo inizia a scattare immagini che mostrano anche la luna Caronte


Certe volte le immagini che gli astronomi considerano storiche non risultano granché impressionanti all'occhio del profano. E' il caso di quella riprodotta a fianco, che mostra il pianeta nano Plutone con a fianco la più grande delle sue lune, Caronte, ripresi dalla sonda spaziale della NASA New Horizons utilizzando la camera telescopica LOng Range Reconnaissance Imager (LORRI), quella a maggiore definizione di cui è equipaggiata.
Questa immagine, ottenuta dalla composizione di sei successive osservazioni, rappresenta l'inizio delle attività scientifiche per New Horizons, una missione lanciata nel 2006 e che attualmente si trova a una distanza da Plutone di circa 880 milioni di chilometri. Un lungo tragitto che coprirà in due anni per trovarsi il 14 luglio 2015 faccia a faccia con il pianeta nano e le sue lune, di cui farà un reportage completo passandogli accanto a soli 12.500 chilometri.
Con un diametro di 1,207 chilometri e ricoperta di ghiaccio, Caronte è la più grande delle 5 lune conosciute di Plutone, attorno a cui orbita a una distanza di circa 19.000 chilometri. Il fatto di poterla ben distinguere, seppure in una manciata di pixel, rappresenta un risultato decisamente incoraggiante. "Oltre ad essere un ottimo test tecnologico", commenta il responsabile della missione Alan Stern, "questa nuova immagine di Caronte e Plutone dovrebbe fornire anche qualche dato scientifico". Grazie all'angolo di vista particolare con cui è stata ripresa l'immagine, infatti, si potrebbero avere nuovi indizi sulle proprietà superficiali di Caronte e Plutone, compresa la possibilità che uno strato di fini particelle li ricopra completamente. "Siamo ben contenti di avere il nostro primo pixel di Caronte," conclude Stern, "ma fra due anni, in prossimità del passaggio ravvicinato, avremo almeno un milione di pixel di Caronte. E mi aspetto che saremo anche un milione di volte più felici!"

MEDIA INAF
http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... aronte.txt

speriamo sia l'inizio di un lavoro che possa essere proficuo [;)]


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MessaggioInviato: 11/10/2013, 23:57 
Un team di ricercatori ha esaminato i dati raccolti dal 1988 al 2003, effettuando dei calcoli precisi sulla pressione atmosferica. Quest'anno gli astronomi hanno mostrato che l'atmosfera è più spessa rispetto al passato


Dalla combinazione delle osservazioni dell'atmosfera di Plutone dal 1988 al 2013 e dai modelli precedenti che descrivevano l'equilibrio energetico tra la superficie e l'atmosfera, alcuni astronomi hanno concluso che l'atmosfera del pianeta nano non scompare in alcun punto della sua orbita, che dura ben 248 anni. I dati ottenuti osservando le occultazioni (passaggi di Plutone davanti a stelle lontane, che consentono di studiare come l'atmosfera filtra la luce della stella) mostrano infatti una pressione atmosferica in aumento con il tempo.
Questo rassicura i ricercatori che temevano che l'atmosfera del pianeta fosse destinata a dissolversi man mano che esso si allontanaa dal Sole, e che quindi sia il caso di sbrigarsi a studiarla da vicino (cosa che peraltro accadrà nel 2015, quando la sonda della NASA New Horizon si avvicinerà a Plutone e mapperà la superficie del pianeta nano, la sua temperatura e la sua composizione). Ma lo studio dal team di Catherine Olkin del Southwest Research Institute di Boulder, Colorado, mostra che l'atmosfera composta da azoto, metano, monossido di carbonio e ossigeno non dovrebbe sparire. Rispetto ai dati raccolti dal 1998 l'atmosfera è anzi ora tre volte più densa.
Il momento centrale dello studio è stato lo scorso 4 maggio, quando Plutone è passato davanti a una stella nella costellazione del Sagittario permettendo agli astronomi di guardare nel dettaglio l'atmosfera bloccare parte della luce della stella . Il modo in cui la luce della stella si è affievolita gradualmente ha rivelato un'atmosfera con circa un centomillesimo della pressione di quella terrestre ma comunque abbastanza sostanziosa da non scomparire mai durante l'orbita.
Nel 1989 Plutone si è avvicinato al Sole raggiungendo il suo perielio (29,58 U.A). Quando nel 2113 raggiungerà l'afelio avrà il 36% di luce solare in meno ed entrerà nel pieno inverno plutoniano. A quel punto si troverà anche fuori dalla Fascia di Kuiper. Per questo molti scienziati hanno predetto un eventuale collasso della sua atmosfera. Secondo la Olkin, invece, si verificherà soltanto un parziale congelamento dei gas sulla superficie, come accade su Marte al polo sud durante l'inverno. La temperatura su Plutone è di -233 gradi Celsius, quindi l'acqua ha la consistenza della roccia e gas come l'azoto e il metano rimangono quasi sempre allo stato gassoso. E' proprio durante il perielio che il pianeta nano assorbe tutta l'energia di cui ha bisogno per non perdere l'atmosfera durante la sua lunga orbita lontano dal Sole.

Fonte: MEDIA INAF

http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... o_dura.txt

pure qui le ns teorie sono saltate in effetti si e' sempre affermato che allontanandosi dal sole l'atmosfera si sarebbe rarefatta,le nuove osservazioni concludono in maniera opposta.....[;)]


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MessaggioInviato: 12/10/2013, 00:53 
Cita:
ubatuba ha scritto:


pure qui le ns teorie sono saltate in effetti si e' sempre affermato che allontanandosi dal sole l'atmosfera si sarebbe rarefatta,le nuove osservazioni concludono in maniera opposta..... [;)]


Il che ha perfettamente senso, se si considera che il principale fattore di erosione (se mi passate il termine) dello strato atmosferico planetario è il vento solare.

Mia personalissima conclusione, attendo ancora di venire copiato. [;)]


Ultima modifica di Aztlan il 12/10/2013, 00:55, modificato 1 volta in totale.


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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 12/10/2013, 12:09 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:


pure qui le ns teorie sono saltate in effetti si e' sempre affermato che allontanandosi dal sole l'atmosfera si sarebbe rarefatta,le nuove osservazioni concludono in maniera opposta..... [;)]


Il che ha perfettamente senso, se si considera che il principale fattore di erosione (se mi passate il termine) dello strato atmosferico planetario è il vento solare.

Mia personalissima conclusione, attendo ancora di venire copiato. [;)]


purtroppo tutto quello che sappiamo di plutone,e'quanto mai teorico,ed ad ora gran parte delle teorie che esplicavamo sul sistema solare,sono risultate errate,generalmente in senso positivo,e' sperabile che sia cosi' pure x plutone................. [;)]


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MessaggioInviato: 17/11/2013, 10:30 
M15 visto da Hubble



fantastico......


Ultima modifica di ubatuba il 17/11/2013, 10:32, modificato 1 volta in totale.

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