Eruttano liquidi supergelidi che ghiacciano all'istante. Li ha scoperti sulla luna di Saturno la sonda CassiniMILANO - Su Titano sono in azione i criovulcani. In pratica eruttano ghiaccio che ricade al suolo ricoprendolo. Per la precisione scaraventano nel cielo titaniano liquidi supergelidi che ghiacciano all’istante. La scoperta che ormai è ora confermata dopo gli indizi raccolti in passato, è stata annunciata al congresso dell’American Geophysical Society in corso a San Francisco (California). Il risultato è il frutto di diversi passaggi della sonda Cassini della Nasa nelle vicinanze della famosa luna, la più grande di Saturno, ed addirittura maggiore del pianeta Mercurio e di Plutone.
L'ESPLORAZIONE - Gli strumenti della sonda hanno scandagliato a più riprese la sua superficie raccogliendo i dati necessari per arrivare all’interessante conclusione. I vulcani titaniani eruttano acqua, metano e ammoniaca; infatti si ritiene che la misteriosa luna sempre ricoperta da una coltre di nubi come Venere ospiti vasti laghi di metano liquido. Se la sonda Cassini è stata inviata per indagare il pianeta inanellato, tra i suoi altri importanti obiettivi vi sono le indagini sulle sue numerose lune e in particolare Titano. Infatti la sonda della Nasa ospitava a bordo una capsula dell’agenzia spaziale Esa che è scesa per la prima volta alla superficie il 15 gennaio 2005 trasmettendoci le immagini di un ambiente roseo e popolato da massi ghiacciati, almeno nella zona dell’atterraggio appesa ad un paracadute. La sonda era dotata anche di un microfono capace di raccogliere il soffio del vento che abbiamo ascoltato al centro di controllo Esoc in Germania, mentre scendeva tra le nubi quando era in prossimità del suolo.
COME LA TERRA - Una missione bellissima questa dell’Esa battezzata Huygens per ricordare il nome dello scopritore della straordinaria luna nel 1655 e che ora si trova nelle condizioni in cui era la Terra alle sue origini. Ed è per questa ragione che da tempo suscita interesse e che l’Esa decise di realizzare la capsula per indagare direttamente le condizioni atmosferiche e ambientali pre-biotiche, come dicono gli scienziati. Ciò vuol dire che ha tutti gli ingredienti primordiali dai quali potrebbe evolvere la vita. Adesso infatti ci sono molte discussioni su come continuare quell’esplorazione. Ma ciò che lascia perplessi è la temperatura alla sua superficie che è intorno a 180 gradi sotto zero, decisamente troppo fredda per certi processi biologici; ma non è detto. In questo supergelido ambiente ricadono i getti ghiacciati dei criovulcani che dimostrano una cosa importante e cioè che il suo mondo interno è attivo e caldo e dunque è proprio questo aspetto potrebbe essere un elemento favorevole alla vita.
OCEANI NASCOSTI? - Altrettanto, ad esempio, si immagina per la luna Europa di Giove che pur essendo ricoperta dai ghiacci avendo scoperto sotto la loro coltre possibili oceani liquidi, questi sarebbero mantenuti tali da un cuore caldo e forse alimentare processi biologici tra i flutti nascosti dai ghiacci. Tra l’altro la missione di Cassini/Huygens che ha prodotto i risultati appena presentati è realizzata pure con la collaborazione dell’Asi, di numerosi scienziati italiani e dell’industria nazionale che ha preparato oltre a vari strumenti (Selex ) anche l’antenna parabolica e i sistemi di trasmissione (Thales Alenia Space) dai quali ci arrivano tutti queste meravigliose informazioni che rifanno la storia del sistema solare.
Fonte: Il Corriere.it
Link della missione Cassini Hyugens:
http://saturn.jpl.nasa.gov/