http://sites.google.com/site/dresda99/m ... a-noleggioNEW YORK - E' una prima assoluta: la Nasa è pronta ad affidare a terzi il trasporto di uomini e mezzi nello spazio, dopo che l'amministrazione Usa ha tagliato di 50 miliardi di dollari il budget per il mantenimento della Stazione spaziale internazionale e per il ritorno dell'uomo sulla luna entro il 2020. Secondo il Wall Street Journal, una schiera di piccole start-up dell'aerospaziale è pronta a lanciarsi nel ricco business degli appalti Nasa ed è già partito il pressing dei lobbisti presso il Congresso.
Entro 5-6 anni vere e proprie compagnie di trasporto commerciale, alla stregua di armatori navali, intendono organizzare spedizioni nello spazio - Luna e Marte inclusi - per conto dell'agenzia governativa, la quale pagherà un tanto al chilo per le componenti tecniche, o a persona per gli astronauti. A rendere lo scenario verosimile, per il quotidiano finanziario, è il fatto che, con il pensionamento dello Shuttle nel 2010, la Nasa si troverà sprovvista di un vettore spaziale. I meno di 10 miliardi stanziati ogni anno per le missioni umane non bastano infatti a portare avanti lo sviluppo del successore Orion, che la Casa Bianca potrebbe decidere di mettere in soffitta. Lo stesso vale per il nuovo razzo di lancio, Ares 1, costato finora 3 miliardi, che sarà probabilmente accantonato in attesa del più potente Ares V. Nel mezzo, si apre il territorio di conquista delle 'newco' del trasporto stellare. In testa ci sono per il momento SpaceX, che lancerà il suo razzo cargo Falcon 9 il prossimo anno e, soprattutto, United Launch Alliance, nata dalla joint venture dei giganti Boeing e Lockheed Martin.
La società, che già mette in orbita i satelliti del Pentagono, intende ora adattare i suoi razzi Delta IV e Atlas V al trasporto umano. Un ex presidente della Loockheed, Norman Augustine, è stato chiamato a maggio dal presidente Usa Barack Obama a presiedere il Comitato di revisione delle missioni umane, un organo di consulenza che affianca l'amministrazione nel definire il futuro dell'agenzia spaziale. Questo nuovo approccio, conclude il Journal, "guadagna consensi presso Casa Bianca e nella Nasa". Secondo fonti ufficiali a Washington, il Presidente "ha confermato l'impegno per l'esplorazione umana" e sta valutando varie opzioni, tra cui proprio l'outsourcing.