Tritone
Inviato: 22/04/2010, 00:19
anke tritone ha le stagioni,un po piu'lunghe,come la terra
Nettuno, uno dei corpi celesti più esterni del sistema solare, con una massa diciassette volte superiore a quella della terra, sembra condividere con il nostro pianeta più di quanto sembri.
Intorno a lui orbitano ben tredici satelliti naturali, il più conosciuto dei quali è stato denominato Tritone. Nonostante la sua enorme distanza dal Sole, gli scienziati dell’European Southern Observatory, hanno trovato il modo di dimostrare come il calore dei raggi emanati da quest’ultimo sia in grado di mutare la temperatura sul satellite, provocando una variazione simile a quella che interessa il nostro pianeta con il fenomeno dell’alternanza delle stagioni. Queste, su Tritone, cambierebbero molto più lentamente rispetto alle nostre: una stagione sul satellite durerebbe, infatti, circa quarant’anni; attualmente è estate nell’emisfero sud ed inverno nell’emisfero nord.
La temperatura, mediamente si aggira intorno ai -235 gradi sul pianeta e sulla base di misurazioni di un sottile strato di nitrogeno ghiacciato, metano e monossido di carbonio nell’atmosfera e della variazione di questa rilevazione rispetto al 1989, gli studiosi sono stati portati a pensare che all’epoca ci si trovasse in primavera mentre ora una variazione di pressione indicherebbe un estate piena.
Lo studio è stato coordinato da Emmanuel Lellouch dell’Osservatorio di Parigi che ha dichiarato: “Abbiamo scoperto evidenze che il Sole seppur così lontano fa sentire la sua presenza su Tritone”.
Le osservazioni sono state ottenute grazie allo sviluppo del Cryogenic High-Resolution Infrared Echelle Spectrograph (Crires) presso il Very Large Telescope (Vlt) dell’Eso. La ricerca è stata presentata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
Misurare la temperatura di Tritone come in generale condurre studi su questo satellite che da sempre ha affascinato per la sua particolare attività geologica e per il fatto di essere l’unico caratterizzato da un’orbita molto inclinata e retrograda, è sempre risultato difficile, situandosi il corpo celeste ad una distanza trenta volte superiore rispetto a quella tra Sole e Terra.
Grazie all’uso di Crires continua Lellouch “Ora possiamo iniziare a monitorare l’atmosfera e imparare molto riguardo l’evoluzione stagionale di Tritone nei decenni” oltre che sperare un domani di fare chiarezza sui misteri che avvolgono la periferia del sistema solare.
da http://periodicoitaliano.info/2010/04/1 ... lla-terra/
.
Le osservazioni del VLT hanno mostrato per la prima volta la presenza di ossido di carbonio nell’atmosfera di Tritone e hanno individuato da Terra anche il metano. Si è anche notato che lo spessore dell’atmosfera aumenta quando un emisfero riceve maggiore luce solare.
Anche alla distanza di Nettuno, il Sole si fa sentire. Il satellite Tritone (il settimo in ordine di grandezza nel Sistema Solare) mostra delle stagioni simili a quelle terrestri, anche se molto più lunghe. Ciò è dovuto al fatto che l’orbita del satellite è inclinata di 130° rispetto a quella orbitale di Nettuno e quindi durante la rivoluzione del pianeta, che dura 165 anni, mostra al Sole emisferi diversi.
La temperature media su Tritone è di circa -235 gradi Celsius e in questo momento vi è “estate” nell’emisfero sud (il solstizio d’estate si è avuto nel 2000). La superficie del satellite è composta da azoto, metano e ossido di carbonio ghiacciati che iniziano a sublimare durante la primavera e formano una tenue atmosfera di gas che aumenta sempre più fino a diventare massima in estate. Ricordiamo che le stagioni su Tritone durano poco più di 40 anni l’una
Rispetto alle osservazioni del Voyager 2 del 1989 (quando si era in primavera) l’atmosfera è cresciuta di quattro volte. Oggi raggiunge una pressione di circa 50 microbar, più o meno 20000 volte minore di quella terrestre. L’origine di Tritone è quasi sicuramente peculiare. Si pensa che sia un oggetto della Kuiper Belt catturato dal più lontano pianeta del Sistema Solare. In altre parole, un parente stretto di Plutone, con il quale condivide molte caratteristiche superficiali.
da http://www.astronomia.com/2010/04/13/la ... i-tritone/
Nettuno, uno dei corpi celesti più esterni del sistema solare, con una massa diciassette volte superiore a quella della terra, sembra condividere con il nostro pianeta più di quanto sembri.
Intorno a lui orbitano ben tredici satelliti naturali, il più conosciuto dei quali è stato denominato Tritone. Nonostante la sua enorme distanza dal Sole, gli scienziati dell’European Southern Observatory, hanno trovato il modo di dimostrare come il calore dei raggi emanati da quest’ultimo sia in grado di mutare la temperatura sul satellite, provocando una variazione simile a quella che interessa il nostro pianeta con il fenomeno dell’alternanza delle stagioni. Queste, su Tritone, cambierebbero molto più lentamente rispetto alle nostre: una stagione sul satellite durerebbe, infatti, circa quarant’anni; attualmente è estate nell’emisfero sud ed inverno nell’emisfero nord.
La temperatura, mediamente si aggira intorno ai -235 gradi sul pianeta e sulla base di misurazioni di un sottile strato di nitrogeno ghiacciato, metano e monossido di carbonio nell’atmosfera e della variazione di questa rilevazione rispetto al 1989, gli studiosi sono stati portati a pensare che all’epoca ci si trovasse in primavera mentre ora una variazione di pressione indicherebbe un estate piena.
Lo studio è stato coordinato da Emmanuel Lellouch dell’Osservatorio di Parigi che ha dichiarato: “Abbiamo scoperto evidenze che il Sole seppur così lontano fa sentire la sua presenza su Tritone”.
Le osservazioni sono state ottenute grazie allo sviluppo del Cryogenic High-Resolution Infrared Echelle Spectrograph (Crires) presso il Very Large Telescope (Vlt) dell’Eso. La ricerca è stata presentata sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
Misurare la temperatura di Tritone come in generale condurre studi su questo satellite che da sempre ha affascinato per la sua particolare attività geologica e per il fatto di essere l’unico caratterizzato da un’orbita molto inclinata e retrograda, è sempre risultato difficile, situandosi il corpo celeste ad una distanza trenta volte superiore rispetto a quella tra Sole e Terra.
Grazie all’uso di Crires continua Lellouch “Ora possiamo iniziare a monitorare l’atmosfera e imparare molto riguardo l’evoluzione stagionale di Tritone nei decenni” oltre che sperare un domani di fare chiarezza sui misteri che avvolgono la periferia del sistema solare.
da http://periodicoitaliano.info/2010/04/1 ... lla-terra/
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Le osservazioni del VLT hanno mostrato per la prima volta la presenza di ossido di carbonio nell’atmosfera di Tritone e hanno individuato da Terra anche il metano. Si è anche notato che lo spessore dell’atmosfera aumenta quando un emisfero riceve maggiore luce solare.
Anche alla distanza di Nettuno, il Sole si fa sentire. Il satellite Tritone (il settimo in ordine di grandezza nel Sistema Solare) mostra delle stagioni simili a quelle terrestri, anche se molto più lunghe. Ciò è dovuto al fatto che l’orbita del satellite è inclinata di 130° rispetto a quella orbitale di Nettuno e quindi durante la rivoluzione del pianeta, che dura 165 anni, mostra al Sole emisferi diversi.
La temperature media su Tritone è di circa -235 gradi Celsius e in questo momento vi è “estate” nell’emisfero sud (il solstizio d’estate si è avuto nel 2000). La superficie del satellite è composta da azoto, metano e ossido di carbonio ghiacciati che iniziano a sublimare durante la primavera e formano una tenue atmosfera di gas che aumenta sempre più fino a diventare massima in estate. Ricordiamo che le stagioni su Tritone durano poco più di 40 anni l’una
Rispetto alle osservazioni del Voyager 2 del 1989 (quando si era in primavera) l’atmosfera è cresciuta di quattro volte. Oggi raggiunge una pressione di circa 50 microbar, più o meno 20000 volte minore di quella terrestre. L’origine di Tritone è quasi sicuramente peculiare. Si pensa che sia un oggetto della Kuiper Belt catturato dal più lontano pianeta del Sistema Solare. In altre parole, un parente stretto di Plutone, con il quale condivide molte caratteristiche superficiali.
da http://www.astronomia.com/2010/04/13/la ... i-tritone/