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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Tyche potrebbe essere Planet X e WISE lo scoprirà
MessaggioInviato: 07/05/2010, 12:25 
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Mentre WISE continua a mappare il cielo ad una risoluzione nel vicino infrarosso mai raggiunta in precedenza, cresce l'attesa per la possibile scoperta di quello che è noto in tutto il mondo con l'appellativo di Nemesis o Planet X. [Nella foto in alto: proporzioni di Tyche comparate con Giove, supponendo che una maggiore massa comporti anche un maggiore diametro e quindi identica densità]

Nemesis, come tutti ormai saprete, è il nome dato alla ipotetica compagna del Sole dall'astrofisico Richard Muller nei primi anni '80. Su base teorica, questa "stella oscura e fredda", è ipotizzata per giustificare una serie di anomalie astronomiche presenti nel Sistema Solare, prima fra tutte la "doccia" di comete che periodicamente potrebbero aver causato in passato estinzioni di massa sulla Terra.

Delle numerose altre teorie, costruite ad hoc nel corso degli anni successivi, se ne è abbondantemente parlato e in internet sono presenti decine di articoli.
Uno dei teorici più validi, che ha ampliato e rifinito il modello Nemesis è stato l'astrofisico statunitense J. J. Matese, puntualizzando che le deviazioni anomale delle comete dai cataloghi noti, sarebbero opera di un corpo X la cui massa varia di "poco" da quella di Giove.
La scoperta di Sedna, la cui immensa orbità pare sfuggire quasi ad ogni rosea previsione statistica e la sua forte inclinazione sul piano dell'ecclittica, hanno rafforzato l'idea che ai bordi del Sistema Solare esistano ancora corpi non scoperti di grandi dimensioni.

Mentre quindi, tutti gli addetti ai lavori, attendono il verdetto di WISE, lo stesso J. Matese, in compagnia di D. Whitmire, un altro celebre teorico di Nemesis, ripropongono i loro studi, aggiornati e corretti, come previsione teorica dell'esistenza di un compagno del Sole.
Ma questa volta le novità non mancano. Come spiegato chiaramente nel loro modello, non si sta cercando "Nemesis" cioè una compagna nana bruna dalle 10-20 alle 80 MJ (masse di Giove), ma bensì il vero e proprio decimo pianeta, cioè un corpo fresco che orbita internamente alla Nube di Oort e che non è il responsabole delle gigantesche "doccie di comete".

Ecco le parti salienti dell'articolo:
Presentiamo un'analisi aggiornata, dinamica e statistica, circa le prove relative alla presenza nella parte interna della nube cometaria di Oort che suggeriscono che il Sole abbia una compagna di massa #8776; 1-4 M gioviane. La nostra previsione più restrittiva è che l'orientamento degli angoli della normale orbita sono alle coordinate galattiche centrate su #937;, la longitudine galattica del nodo ascendente =319 #9702; e l'inclinazione galattica =103 #9702; (O in senso contrario) con con una incertezza nella direzione normale di #8776; 2% del cielo. Un'analisi statistica bayesiana suggerisce che la probabilità che vi sia un compagno è paragonabile o superiore alla probabilità che l'ipotesi sia un colpo di fortuna statistica. Tale compagno potrebbe anche aver prodotto un distaccamento nella Fascia di Kuiper del pianeta nano Sedna. Il compagno potrà essere facilmente rilevato dal recente telescopio ad infrarossi Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE).

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Il 20% di queste comete [foto rappresentativa in alto: Nube di oort disturbata da Tyche] potrebbero essere state percepibili a causa di un debole impulso da un pianeta di tipo gioviano vincolato di massa corporea ( Matese et al. ( 1999 )). Da quel momento la banca dati delle comete è raddoppiata. Ulteriori motivazione per un'analisi aggiornata vengono dal recente lancio di Wide-Infrared Survey Explorer (WISE; Wright (2007)), che potrebbe facilmente individuare il presunto compagno del Sole orbitante nella nube di Oort. Tale oggetto sarebbe incapace di creare "tempeste" cometarie. Per aiutare a mitigare la confusione popolare con il modello di Nemesis ( Whitmire e Jackson ( 1984), Davis et al. ( 1984 )) si usa il nome di recente suggerito da Kirkpatrick e Wright (2010), Tyche, (la sorella buona di Nemesis) per tale presunta compagna. La nube di Oort esterna (OOC) è formalmente definita come l'insieme delle comete con semiasse maggiore A #8805; 10 4 AU (O Ort (1950)). E' stato dimostrato che la maggior parte di queste comete che si sono rese percepibili per la prima volta entrando nella regione planetaria interna (Fernandez (1981)) e sono pertanto comunemente denominate come nuove. La predominanza della marea galattica per rendere le comete della OOC distinguibili è stata prevista su basi teoriche (Heisler e Tremaine ( 1986 )). L'evidenza osservativa di questa posizione dominante è reputata convincente (Delsemme (1987); Matese e Whitman ( 1992); Wiegert e Tremaine (1999); Matese e Lissauer (2004)). Matese e Lissauer (2004) hanno adottato una distribuzione dell'energia simile alla distribuzione iniziale di Rickman et al. (2008) e ha preso la fase restante spazio esterno ad una "perdita a cilindro" che dovrebbe essere uniformemente popolata all'epoca attuale. La distribuzione degli elementi orbitali delle comete individuabili con la sola marea è stata allora ottenuta e confrontata con le osservazioni. Un modello simile ( Matese e Lissauer (2002)), era stato effettuato tra i singoli impulsi stellari che associano il flusso cometario in un intervallo di tempo di 5 milioni di anni, in 0.1 milioni di anni gli intervalli. Il picco impulsivo dei miglioramenti #8805; 20% sono risultati avere una durata massima la metà di #8776; 2 milioni di anni e si è verificano con un intervallo medio di tempo di #8776; 15 milioni di anni. Diverse distribuzioni tempo-varianti di elementi sono stati confrontati con il modello.

[...]

Rickman et al. (2008) hanno anche avviato un ambizioso programma di modellazione del concetto di evoluzione a lungo termine della nube di Oort che sottolinea un ruolo fondamentale per perturbazioni stellari. Essi dimostrano che su tempi lunghi gli impulsi stellari sono necessari per alimentare lo spazio delle fasi del OOC che è in grado di essere resa percepibile dalla marea galattica. Gli impulsi di una stella massiva servono a riempire in modo efficiente questa zona per un periodo di 100 milioni di anni e quindi fornire un aspetto della sinergia con la marea galattica che rendono queste comete percepibili. Essi affermano anche che "il trattamento di iniezioni cometarie dalla nube di Oort nel Sistema Solare a causa della sola marea galattica non è una idea praticabile ". Questa affermazione deriva dalle loro osservazioni che un solo modello di marea in evoluzione per tutta la durata del Sistema Solare differisce in modo significativo dal presente.

In questa prima parte dell'articolo, che abbiamo tradotto solo in parte, vista la complessità matematica non facilmente comprensibile per tutti noi, i due astrofisici, introducono il loro studio, spiegando che si sta parlando di un corpo planetario presente dentro la Nube di Oort, ben distinto dal celebre modello Nemesis che abbiamo accennato all'inizio. Matese e Whitmire sono convinti che esista di fatto "Tyche", cioè un vero e proprio Pianeta X, responsabile di piccole deviazioni cometarie su base analitica e statistica. Come controprova alle loro valutano le eventuali influenze mareali di tipo galattico e le possibili interazioni da parte di stelle di passaggio. Secondo i loro calcoli, queste influenze, sono comunque insufficenti a giustificare la mancanza di corpi cometari nel volume cilindrico del Sistema Solare.

Ma continuiamo con la seconda parte dell'articolo di Matese e Withmire:

Un compagno solare resta una valida opzione ( Matese et al. ( 1999 ), Horner ed Evans (2002)). In Inoltre, rileviamo che un compagno di #8776; 4 M J in orbita come quello mostrato in fig. 8 sarebbe in grado adiabaticamente di staccare un disco della EKBO di un oggetto con caratteristiche orbitali simili di Sedna ( Matese et al. ( 2006 ), Gomes et al. ( 2006 )). Prevedendo la possibilità che il perturbatore era più strettamente legato primordiale, più piccole masse sono poi ammessi. Può anche essere possibile spiegare il disallineamento del piano invariabile con l'asse di rotazione solare (Gomes et al. ( 2006 )) se il presunto compagno era più strettamente legato primordialmente. Tale compagno avrebbe una temperatura di #8776; 200 K ( Burrows et al. ( 2003 )) e sarà facilmente visibile dal campo Wide-Infrared Survey Explorer (Wright (2007)) recentemente lanciato. Gaia, che utilizzerà microlensing astrometriche, può anche essere in grado di rilevare la presunta compagna nel 2011.

Abbiamo descritto come le dinamiche di una posizione dominante di interazione di marea galattica, debolmente coadiuvato da una perturbazione impulsivo, prevede specifiche proprietà per le distribuzioni osservate del orbitali elementi galattico esterno a comete nube di Oort. Queste previsioni sottili sono stati trovati per essere manifesto in alta qualità dati osservativi a livelli statisticamente significativi, suggerendo che la cometa osservata OOC popolazione contiene un #8776; 20% impulsivamente prodotta in eccesso. L'estensione dell'arco maggiore è incompatibile con un debole impulso stellare, ma è coerente con la presenza di una compagna solare di massa gioviana che orbita nel OOC. Un presunto compagno con queste proprietà potrebbe anche essere in grado di produrre un distaccamento di oggetti dalla fascia di Kuiper, come Sedna, ed è stato dato il nome di Tyche. Tyche avrebbe potuto notevolmente impoverito la nube di Oort interna nel corso della durata del Sistema Solare che richiedono un corrispondente aumento della dedotta popolazione della nube di Oort primordiale. Una difficoltà di merito con le congetture Tyche è l'assenza di un eccesso corrispondente.

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Nella seconda parte si parla dunque espressamente di Tyche, che dovrebbe essere un gigante gassoso superfreddo (200 K), il quale con una massa di circa 4 MJ (4 volte la massa di Giove) avrebbe potuto secondo i calcoli e le fonti degli autori, strappare Sedna dalla nube di Oort per muoverlo nella sua attuale orbita di oltre 12.000 anni.
Un gigante del genere, riuscirebbe dunque ad essere facilmente osservabile da WISE, nei prossimi mesi. Esso potrebbe dunque essere migrato verso l'esterno, dalla zona dei giganti gassosi ai primordi della nascita del Sistema Solare, dove orbitano Giove, Saturno, Urano e Nettuno e la sua presenza potrebbe spiegare in qualche modo l'inclinazione sull'asse di Urano e le anomalie gravitazionali di Tritone, satellite di Nettuno che ruota in senso opposto ad esso.

Vengono anche valutati gli errori e le inesattezze del telescopio ad infrarossi IRAS che mappò la volta celeste nei primi anni '80 e del successose 2MASS.
A supportare l'esistenza di Tyche, sarebbe anche la statistica. Secondo quanto riportato dagli scienziati, secondo l'analisi statistica bayesiana, la probabilità che vi sia un compagno è paragonabile o superiore alla probabilità che l'ipotesi sia un colpo di fortuna statistica. Quindi c'è da ben sperare.

Potrebbe essere quindi Tyche, il fantomatico Nibiru dei Sumeri?

In conclusione diciamo che, si tratta di una teoria avvincente, come sempre molto elegante e sostanziosa da parte di Matese e Whitmire, che potrebbe svelare quello che giornalisticamente viene definito l'enigma da 1 milione di dollari del nostro Sistema Solare.

Qui potete scaricare e leggere l'articolo completo in inglese: http://xxx.lanl.gov/abs/1004.4584v1

A cura di Arthur McPaul
Fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... -wise.html


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MessaggioInviato: 08/05/2010, 00:58 
potrebbe anke trattarsi di una nana bruna o una stella di neutroni
"L’articolo riportava che il Decimo Pianeta davvero orbiterebbe (come in un sistema binario) intorno a due Soli (uno è il nostro Sole), ma noi non saremmo in grado di vedere l’altro astro perché sarebbe una “stella oscura”. L’articolo riportava che: “Un compagno oscuro potrebbe produrre la forza non visibile che sembra trascinare Urano e Nettuno, accelerandoli fino ad un certo punto nelle loro orbite e trattenendoli mentre passano... la migliore scommessa è una stella oscura che orbiti ad almeno 50 miliardi di miglia oltre Plutone... È molto probabilmente o una Nana Bruna(2), o una stella di neutroni. "


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MessaggioInviato: 08/05/2010, 13:25 
E' una nana bruna ed emette la quasi totalità della sua radiazione nello spettro infrarosso.
Quando si avvicinerà, la percepiremo come un sole debole e di colore rossastro.
http://www.darkstar1.co.uk/ds3it.htm



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MessaggioInviato: 09/05/2010, 00:51 
Cita:
Angeldark ha scritto:

E' una nana bruna ed emette la quasi totalità della sua radiazione nello spettro infrarosso.
Quando si avvicinerà, la percepiremo come un sole debole e di colore rossastro.
http://www.darkstar1.co.uk/ds3it.htm


Non è sicuro che si tratti di una nana bruna, almeno fino a quando non la si individua, e non vedo il motivo per cui dovrebbe avvicinarsi, dato che non si sa ancora che orbita abbia....


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MessaggioInviato: 10/05/2010, 17:48 
Cita:
una stella di neutroni

Io mi sento abbastanza sicuro di escludere che sia una stella di neutroni
in quando queste di solito sono massive e questo porterebbe il Sole a orbitare
attorno alla stella di neutroni abbastanza velocemente e non il contrario e cè ne
accorgeremmo osservando il firmamento perchè la terra farebbe una rotazione
composta cosa che non è, basta pensare che esistono cataloghi stellari vecchi
di secoli e sono ancora validi [:D]
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Ultima modifica di leo48 il 10/05/2010, 17:50, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/05/2010, 17:54 
Quindi quando Asimov ha scritto Nemesis ci aveva quasi preso [:246]



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MessaggioInviato: 11/05/2010, 00:18 
certo che in effetti che possa trattarsi di una nana bruna o di una stella di neutroni e' una affermazione ipotetica,non ci sono prove certe al riguardo come del resto nibiru e' una notizia che viaggia dal tempo sumero senza cmq una prova certa ed attendibile


Ultima modifica di ubatuba il 11/05/2010, 00:19, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 20/06/2010, 20:14 
Escluderei una stella di neutroni (sarebbe già stata trovata da parecchi anni) ed escludo anche la nana bianca per la stessa ragione scritta sopra.

Se qualcosa c'è dev'essere un pianeta, o una nana bruna (una piccola stella che non si è mai accesa).

Però mi pare strano che malgrado i passi avanti nelle tecnologie non sia stato scoperto ancora niente, anche se questo misterioso pianeta fosse molto freddo e molto lontano, c'è da dire che è anche molto grande.

Mi ero fatto una teoria personale che vorrei condividere con voi: si dice che la nube di Oort possa raggiungere il diametro di quasi 2 anni luce, a metà strata tra il Sole e Alpha Centauri (che dista poco + di 4 a.l.).

Se le perturbazioni dei nostri pianeti giganti (Giove e Saturno in primis) avessero scagliato centinaia di pianetini verso le comete e la stessa cosa fosse successa nel sitema binario di Alpha Centauri? Sedna magari originariamente non girava attorno al nostro Sole, e forseaddirittura le cinture cometarie del Sole e Alpha interagiscono tra di loro e scagliano comete a volte verso di noi e altre volte verso l'altra stella. Dato che le comete si stima siano centinaia di migliaia (se non decine di milioni) le probabilità forse non sono tanto insignificanti.

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Accetto volentieri critiche e suggerimenti... potrebbe essere possibile?



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MessaggioInviato: 22/06/2010, 10:57 
Cita:
byrus ha scritto:

Escluderei una stella di neutroni (sarebbe già stata trovata da parecchi anni) ed escludo anche la nana bianca per la stessa ragione scritta sopra.

Se qualcosa c'è dev'essere un pianeta, o una nana bruna (una piccola stella che non si è mai accesa).

Però mi pare strano che malgrado i passi avanti nelle tecnologie non sia stato scoperto ancora niente, anche se questo misterioso pianeta fosse molto freddo e molto lontano, c'è da dire che è anche molto grande.

Mi ero fatto una teoria personale che vorrei condividere con voi: si dice che la nube di Oort possa raggiungere il diametro di quasi 2 anni luce, a metà strata tra il Sole e Alpha Centauri (che dista poco + di 4 a.l.).

Se le perturbazioni dei nostri pianeti giganti (Giove e Saturno in primis) avessero scagliato centinaia di pianetini verso le comete e la stessa cosa fosse successa nel sitema binario di Alpha Centauri? Sedna magari originariamente non girava attorno al nostro Sole, e forseaddirittura le cinture cometarie del Sole e Alpha interagiscono tra di loro e scagliano comete a volte verso di noi e altre volte verso l'altra stella. Dato che le comete si stima siano centinaia di migliaia (se non decine di milioni) le probabilità forse non sono tanto insignificanti.

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Accetto volentieri critiche e suggerimenti... potrebbe essere possibile?


Non puo' essere possibile, perche' le masse in gioco sono troppo differenti.
Alpha Centauri e' un sistema triplo, quindi le interazioni gravitazionali sono molto piu' forti del nostro sistema solare.



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MessaggioInviato: 24/06/2010, 23:08 
Si però malgrado ciò qualcuno (lo lessi su wiki) ipotizza la possibilità dell'esistenza di un pianeta di tipo terrestre attorno ad Alpha Centauri, se nonostante le interazioni gravitazionali ci fosse una nube cometaria (forse più distante e larga della "nostra") essa forse potrebbe entrare in contatto con comete del nostro sistema solare, spedendone alcune verso il Sole. O almeno così è come l'avevo pensata...



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MessaggioInviato: 02/12/2010, 09:03 
Via Nemesis, arriva Tyche: la nuova compagna del Sole

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A volte ritornano. E' il caso del Nemesis (o in qualsiasi modo vogliate chiamarlo), che ogni tanto torna a fare notizia. La ricerca condotta da John Matese della University of Lousiana si basa su circa un secolo di dati raccolti sulle comete per ipotizzare che all'esterno del nostro sistema solare ci sia un oggetto oscuro, dalle dimensioni simili a quelle di Giove.

"Abbiamo accumulato ulteriori 10 anni di dati, il doppio delle comete che abbiamo analizzato per testare questa ipotesi. Solo ora dovremmo essere in grado di smentire o confutare di avere un oggetto delle dimensioni di Giove fuori dal sistema solare" afferma Matese.

Nel 1999, Matese e il suo collega Daniel Whitmire suggerirono l'ipotesi che ci fosse un compagno nascosto del nostro sole che esercita un'azione di "fionda gravitazionale", spingendo le comete provenienti dalla Nube di Oort verso l'interno del nostro sistema solare.
L'ipotesi era successivamente stata rilanciata quest'anno, quando a marzo scrissi questo post sull'ipotesi Nemesis di Matese.

La nuova analisi di Matese si basa su dati che partono dal 1898, e confermerebbe l'idea dei due ricercatori: circa il 20% delle comete visibili dalla Terra sono state lanciate verso il sole da un corpo distante e oscuro.

Non si parla più dell'ipotesi precedente: lo scorso marzo infatti Matese sostenne che Nemesis potrebbe aver spinto, a scadenze regolari di circa 30 milioni di anni, centinaia o migliaia di comete verso l'interno del sistema solare, dando inizio ai cicli di estinzione sulla Terra.
L'ipotesi sembra essere stata smentita mostrando che le scadenze temporali previste da Matese non coincidevano con i cicli di estinzione terrestri. Questo portò parte della comunità scientifica a ritenere che Nemesis non esistesse, e che i dati analizzati da Matese potessero essere interpretati in altro modo.

"Ma iniziammo a chiederci: che tipo di oggetto si può sperare di dedurre dai dati che osserviamo? Cosa può interferire nelle orbite delle comete e avvicinarle al sole tanto da poterle osservare?" dice Matese.
Il problema è che accade realmente che le comete vengano spinte verso l'interno del sistema solare da una forza che ancora non riusciamo a spiegare. Potrebbe essere la trazione gravitazionale della Via Lattea, il passaggio di un corpo vagabondo, oppure una compagna del sole.

Ecco che si è giunti ad un'altra ipotesi: Tyche (la sorella di Nemesi nella mitologia greca) sarebbe un pianeta più piccolo del precedente, oscuro quanto il fratello, ma molto più benevolo: non agirebbe come fionda quanto avrebbe fatto Nemesis, per via della sua massa inferiore e della sua posizione.
I modelli di simulazione computerizzati mostrano che le comete, se davvero subissero l'azione di Tyche, sarebbero scalzate dalle loro orbite secondo uno schema caratteristico, riscontrato sul 20% delle oltre 100 comete prese in esame.

Circa l'80% delle comete provenienti dalla Nube di Oort sono molto probabilmente state spinte verso l'interno dalla gravità della nostra galassia; ma il 20% rimanente presupporrebbe l'esistenza di un oggetto della massa di Giove.
"Qualcosa di più piccolo di una massa gioviana non sarebbe sufficientemente forte per svolgere il compito" spiega Matese. "Qualcosa di più pesante, come una nana bruna, darebbe un segnale più forte della sua presenza rispetto al 20% che abbiamo".

Il modello computerizzato, tuttavia, funziona soltanto con le comete provenienti dalla parte esterna della Nube di Oort, che si estende da 0,3 a 0,8 anni luce dal sole, e non nella sezione interna. "E' un problema. Richiede una spiegazione completamente nuova di come le comete provenienti dalla zona interna della Nube di Oort possano avvicinarsi ed essere visibili".

Lo schema realizzato da Matese è rimasto coerente fin dal 1999, forte indizio che qualcosa sta inviando comete verso l'intentero del sistema solare secondo uno schema. "Credo che questo problema verrà risolto nei prossimi 10 anni" sostiene Nathan Kaib, del Canadian Institute for Theoretical Astrophysics. "Questo perchè ci sono altre raccolte dati in arrivo...che renderanno minuscoli i dati sulle comete che abbiamo oggi. Se questi tipi di asimmetrie nelle direzioni da cui provengono le comete siano reali o meno, sarà definitivamente risolto da quelle raccolte dati".

La confidenza di Kaib è dovuta anche al fatto che se davvero esistesse Thyche, WISE sarebbe lo strumento ideale per osservare direttamente questo ipotetico oggetto. "Ci aspettiamo che WISE smentisca o confermi la nostra congettura" dice Matese. "Bisogna solo essere pazienti".

http://www.wired.com/wiredscience/2010/11/oort-cloud-companion/

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2010/12/vi ... nuova.html


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MessaggioInviato: 17/02/2011, 20:49 
Sistema Solare: si scoprirà Tyche, più grande di Giove?

Gli scienziati credono di aver trovato un nuovo pianeta ai confini del Sistema Solare, grande quattro volte la massa di Giove.

La sua orbita sarebbe migliaia di volte più lontana dal Sole rispetto alla Terra, e ciò potrebbe spiegare il motivo per cui è rimasto sconosciuto.

I dati che possono provare l'esistenza di Tyche, un gigante gassoso nella Nube di Oort esterna, sono analizzati per essere rilasciati entro la fine dell'anno (ndr CUI oppure al massimo nel 2012), anche se alcuni ritengono che gli indizi siano stati già raccolti dalla NASA con il suo telescopio WISE, ma si aspettano i dati definitivi.

Il Professor Daniel Whitmire, della Università della Louisiana a Lafayette, crede che i dati possano provare l'esistenza di Tyche nei prossimi due anni.

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Ha inoltre riferito al "The Independent": "se ci riuscirà (riferendosi al collega Professor John Matese), cercherò di fare delle capriole. E questo non è facile alla nostra età".

Ha aggiunto che crede che sarà composto prevalentemente di idrogeno ed elio, con un'atmosfera come quella di Giove, con macchie, anelli e nuvole, affermando: "ci si aspetterebbe che abbia anche delle lune. Tutti i pianeti esterni le hanno".

Egli ritiene che il pianeta sia molto grande ed abbia una temperatura elevata, molto di più di quella di altri corpi celesti. Inoltre prendendo come spunto Plutone, che ha temperature che arrivano fino a -73°C, dichiara che "un oggetto di queste dimensioni (ndr CUI si riferisce a Tyche) avrebbe molto tempo a rinfrescarsi".

Sia il Prof. Whitmire che il Prof. Matese sono stati i primi a suggerire l'esistenza di Tyche, riferendosi all'angolo d'arrivo delle comete, con un quinto di numero previsto dal 1898 che entrò in modo più elevato del solito.

Tuttavia, Tyche - se esiste - dovrebbe spostare comete più vicine a casa, dalla Nube di Oort interna, ma ciò non è stato visto.

Se verrà confermata la classe e il nome del nuovo corpo celeste, diventerebbe il nono e potenzialmente più grande pianeta e, allora, dovrebbe essere approvato dalla International Astronomical Union.

Attualmente il nome Tyche deriva dal nome di una dea greca che governò il destino di una città...



Traduzione, adattamento e sintesi a cura del Centro Ufologico Ionico

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/ar ... e-di-giove - http://www.dailymail.co.uk/home/index.html


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Sarebbe quantomeno doveroso - se la scoperta risultasse verificata - un encomio speciale a Sitchin, per aver per anni proclamato l'esistenza di un gigante dimenticato nel Cielo.
Stiamo a vedere..


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Se fosse vero, Sitchin avrebbe indovinato davvero... possibile sia stato un caso? Un gigante lontanissimo... certo non sono i 3600 anni che diceva lui certamente, però chissà.
Per il resto questo fa notare come crediamo di sapere tutto ma non sappiamo mai niente.


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MessaggioInviato: 17/02/2011, 22:01 
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DarthEnoch ha scritto:


Per il resto questo fa notare come crediamo di sapere tutto ma non sappiamo mai niente.


La prima cosa che mi è venuta in mente appena ho letto la notizia! [;)]


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