Sin dalla loro prima scoperta, gli esopianeti hanno sfidato duramente le nostre aspettative di come un sistema stellare dovrebbe essere. I primi esopianeti scoperti furono intorno a pulsar,poi abbiamo giganteschi “Giove” caldissimi, che abbracciano da vicinissimo le loro stelle, o che, come nei casi recenti abbiamo visto, vengono divorati dalle loro stelle compagne, per non parlare poi delle orbite più strane ed eccentriche immaginabili.
Nuove simulazioni presentate alla recente riunione della “American Astronomical Society” a Miami, hanno indicato che esopianeti terrestri,in sistemi stellari simili, farebbero molta fatica a sopportare la vita.
Noi viviamo in un sistema solare relativamente ordinato, dove 8 pianeti tracciano orbite quasi circolari intorno ad una stella media. Giove essendo massiccio in realtà aiuta la terra attraendo a se molti dei detriti interplanetari che potrebbero minacciare il nostro pianeta.
Tuttavia, se Giove dovesse avere un orbita molto più ellittica, potrebbe spingere la Terra fuori dalla “zona abitabile” in cui l’acqua allo stato liquido è più facilmente possibile in superficie. Gli astronomi, usando il Virtual Planetary Laboratory della NASA, hanno creato diversi scenari,prendendo spunto dall’ampio catalogo di esopianeti fino ad ora scoperti.
il primo esopianeta mai visto direttamente Con un gigante gassoso in un orbita altamente ellittica nelle vicinanze, il pianeta più piccolo, in queste simulazioni, viaggerebbe di continuo tra zona abitabile e zona non abitabile,avvolte in un periodo di soli 1000 anni. Potrebbe, avvolte, supportare vita cosi come la conosciamo, ma il più delle volte risulterebbe in una palla ghiacciata o perderebbe in evaporazione tutta l’acqua.
grazie al progetto WASP tanti esopianeti identificati hanno avuto finalmente un orbita detterminata. ma i risultati stupirono per la stranezza di questeQuesto studio ha serie implicazioni nella ricerca di pianeti terrestri intorno ad altre stelle, che dovrebbe aumentare esponenzialmente con la fine della missione di 3 anni di Kepler. Solo perché adesso un pianeta si trova in un punto favorevole ed abitabile non significa insomma che sia sempre stato cosi, in base ovviamente al so ambiente.
E come l’evoluzione biologica ha mostrato sulla Terra, serve moltissimo tempo per costruire organismi complessi.
http://news.discovery.com/space/weird-exoplanet-orbits-could-prevent-alien-life.html
Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... ta-aliena/