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 Oggetto del messaggio: Su Venere, tempesta di fulmini
MessaggioInviato: 24/09/2010, 22:19 
Venere è un pianeta sconsigliato ai deboli di cuore. Sulla sua superficie dovreste sopportare non solo le più alte temperature su un pianeta del Sistema Solare, ma anche una intensissima pressione atmosferica, più pioggia di acido solforico, e, secondo questo nuovo studio, anche enormi tempeste di fulmini. Queste tempeste sono sorprendentemente simili a quelle presente sulla Terra, nonostante le grandi differenze tra i due pianeti. “Venere e la Terra spesso vengono considerati pianeti gemelli per via della loro simile massa,dimensione e struttura interna” spiega il Dr. Christopher Russell, dell’Università della California, che ha presentato le sue scoperte al European Planetary Science Congress che si tiene questa settimana a Roma. “La generazione di tempeste di fulmini si aggiunge come nuova caratteristica in come ai due pianeti.”

Gli scienziati sapevano della presenza di fulmini su Venere dai tempi delle prime missioni planetarie come Venera o Pioneer Venus Orbiter, o più recentemente la sonda Galileo, che ha rilevato prove di onde ottiche ed elettromagnetiche su Venere che potrebbero essere state prodotte da fulmini. Questo è stato confermato anche con telescopi terrestri, che hanno catturato flash nell’atmosfera di Venere.

Adesso, la sonda Venus Express, in orbita attorno a Venere, ha studiato i fulmini in grande dettaglio grazie al suo magnetometro, esaminando la percentuale delle scariche, l’intensità, e la distribuzione spaziale nel campo magnetico ad altitudini tra 200 e 500 km.

Russell ha spiegato che i segnai elettromagnetici provenienti da Venere,associati ai fulmini sono più forti dei segnali terrestri a queste frequenze perché il campo magnetico sullo sfondo è molto più debole e le onde viaggiano più lentamente, ma il flusso di energia elettromagnetica è simile a quella rilevata sulla Terra.

“Pulsazioni corte e molto forti nei segnali, prodotte dai fulmini sono state osservate quasi immediatamente dopo essere arrivati su Venere, nonostante l’orientamento del campo magnetico, generalmente sfavorevole per l’entrata dei segnali nella ionosfera di Venere ad altitudini come quelle da cui Venus Express prende le misure.” ha spiegato Russell.

Le onde elettromagnetiche osservate sono fortemente guidate dal campo magnetico di Venere e possono essere rilevate soltanto dalla sonda quando il campo magnetico è piegato lontano dall’orizzontale di più di 15 gradi. Questo è abbastanza diverso dalla situazione della Terra, dove i segnali dei fulmini sono aiutati nella loro entrata nell’ionosfera dal campo magnetico quasi verticale.

Quando le nuvole si vengono a formare, sulla Terra o su Venere, l’energia che il Sole ha depositato nell’aria può essere rilasciata in scariche elettriche molto intense. Quando particelle delle nuvole collidono, trasferiscono la carica elettrica da particelle più grandi a quelle più piccole, e le particelle più grandi cadono mentre quelle più piccole vengono portate all’insù. La separazione di cariche porta a colpi di fulmine. Questo processo è importante per un atmosfera planetaria perché aumenta la temperatura e pressione di una piccola porzione dell’atmosfera fino a valori molto alti cosi che si possono formare molecole che altrimenti non si formerebbero in condizioni di pressione e temperatura atmosferica standard. Questo è il motivo per cui alcuni scienziati speculano riguardo all’aiuto dei fulmini nella nascita della vita sulla Terra.

Immagine
Immagine di Venere, ottenuta dalla sonda Galileo il 14 febbraio 1990 da circa 2.73 milioni di km di ditanza. Un filtro viola e certi colori sono stati usati per intensificare il contrasto tanto da portare alla luce la differenza tra vari strati di nubi. Credit: NASA

“Abbiamo analizzato 3.5 anni terrestri di dati riguardo ai fulmini su Venere usando i dati in bassa orbita di Venus Express, che sono di circa 10 minuti al giorno” ha spiegato Russell. “Comparando le onde elettromagnetiche prodotte nei due pianeti, abbiamo scoperto segnali magnetici più intensi su Venere, ma quando si converte il flusso nel flusso di energia, scopriamo che i fulmini hanno una simile intensità”, ha spiegato l’astronomo. “Inoltre sembra che i fulmini sono più numerosi nella parte diurna che notturna del pianeta, e hanno luogo più spesso a latitudini basse dell’atmosfera di Venere dove l’input di energia solare nell’atmosfera è più forte.”

http://www.europlanet-eu.org/outreach/i ... 07&Itemid=

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... lla-terra/


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