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WOODOK ha scritto:
@Enkidu
Ogni religione aspetta che Qualcuno scenda dal Cielo. E questa sembra essere l'epoca indicata, stando alle tradizioni. Per te non è così, sei più "razionale" diciamo. Io mi sento sì razionale ma ho anche fede, e non in tutto. Siamo sempre lì, all'eterno dualismo tra scienza e fede. E, secondo me, nessuno può prevalere sull'altro, anzi, possono essere perfettamente compatibili.
Non tutte le religioni hanno attese apocalittiche, e quelle che ce l'hanno indicano tutte date e periodi diversi, oppure non specificano tempi precisi.
Non tutte le religioni credono in una fine del mondo, o hanno diversi modi di concepirla. Né tutte le religioni attendono un Messia finale.
Il Cristianesimo, per esempio, non ha mai avuto la pretesa di dire quale sarebbe stato il periodo storico della fine del mondo. Anzi, nel Vangelo è chiaramente detto che "solo il Padre sa quando avverrà la fine del mondo". Del pari anche l'Islamismo non ha mai indicato una fine precisa, e neanche l'Ebraismo, che in origine non aveva neanche una fede nella fine del mondo.
Altre religioni, come l'Induismo, il Giainismo e il Buddismo, non credono tanto in una "fine del mondo" ma in una "fine del ciclo" cataclismatica, a cui segue l'inizio di un altro ciclo, seguendo un circolo senza fine. La religione dei Maya sembra che seguisse questo concetto, in quanto diceva che prima del mondo attuale, quello del Quinto Sole, ce ne sono stati altri quattro, ma non indica quanti altri ce ne saranno. Forse la religione dei Maya fu influenzata dalle religioni orientali, dato che tale civiltà sembra avere dei legami con l'Estremo Oriente.
Quindi non è colpa delle dottrine religiose se adesso un sacco di gente si aspetta la fine del mondo.
Semplicemente, viviamo in un periodo storico che, a causa dei grandi cambiamenti storici e sociali che subiamo, molti dei quali particolarmente tragici e drammatici, induce la gente a credere che debba venire una sorta di "punizione celeste" per risolvere il senso di disagio esistenziale che viviamo tutti quanti.
Soprattutto la secolarizzazione, l'allontanamento dalla spiritualità del vivere quotidiano, induce le menti più tradizionaliste o più spirituali a pensare che l'umanità si sia "allontanata dalla verità" e vada incontro alla catastrofe.
Certamente stiamo vivendo un periodo storico molto difficile, ma che questo periodo corrisponda alla "fine del mondo" è una fede indimostrabile.
Scienza e fede sono "compatibili" solo quando nessuna tocca l'altra, cioè quando nessuna delle due ha la pretesa di essere detentrice della verità assoluta, cosa molto difficile da fare, perché sia gli scienziati e i loro seguaci, sia i vari profeti e sacerdoti e relativi seguaci non vogliono rinunciare al loro ruolo di "custodi della verità", ruolo che in realtà nessun uomo può arrogarsi.....