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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Per capire se gli esopianeti hanno alberi:
MessaggioInviato: 21/02/2011, 12:18 
https://sites.google.com/site/dresda99/ ... gli-alberi

È possibile individuare la presenza di alberi sugli altri pianeti? La domanda suona un po’ bizzarra. Ma è al centro di uno studio condotto dall’Università di Oxford in cooperazione con quella di Princeton. La risposta dei due portavoce, rispettivamente Christopher Doughty e Adam Wolf, pare essere affermativa. Da quanto risulta, infatti, se un albero dovesse cadere, noi potremmo accorgercene.

L’evidenza deriverebbe dal fatto che l’ombra generata dagli alberi cambierebbe il grado di luminosità che un pianeta riflette quando orbita attorno alla sua stella. Infatti, quando questi si trova alle spalle della propria stella, gli alberi emetterebbero meno ombra; al contrario, ponendosi davanti ad essa, l’ombra aumenterebbe se osservata dalla prospettiva terrestre. Saranno le future generazioni di telescopi a fornirci gli effettivi cambiamenti di luminosità.

Sulla Terra le piante ed alcuni microbi riflettono una parte della luce che li colpisce; molto probabilmente perché questo causerebbe loro un surriscaldamento durante tutta la fase di fotosintesi. Questa considerazione rende veritiera l’ipotesi che alcuni esopianeti possano ospitare tracce di vita, come le piante. Osservando lo spettro di emissione di una pianta, esiste un picco assai tipico, definito in inglese ‘red edge’, limite rosso, usato per lo studio dello stato di salute nel mondo vegetale.

Questa tecnica innovativa aiuterà gli esperti a distinguere tra quei mondi caratterizzati dalla presenza di vita fotosintetica, come alghe o batteri, e quelli in cui la lotta per la luce e l’acqua produce un’evoluzione di forme di vita ramificate, come ad esempio gli alberi.

Nancy Kiang, del Nasa Goddard Institute for Space Studies di New York, si orienta verso la cautela di tali affermazioni. Infatti, la scienziata sosterrebbe che anche i rilievi planetari possono produrre il medesimo effetto. Per questo potrebbe risultare facile confondersi e parlare di forme di vita vegetali come gli alberi.

Decisa e determinata la contro risposta di Wolf, il quale dichiara che meno dell’1 per cento della superficie terrestre misura una pendenza di 45 gradi. Dunque, sarebbe del tutto argomentabile l’ipotesi che un pianeta con caratteristiche simili a quelle terrestri possa ospitare strutture geologiche appuntite.

Federica Vitale



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MessaggioInviato: 15/09/2011, 10:55 
Astronomia e cosmologiaAlla conferenza Extreme Solar SystemsCinquanta esopianeti in un colpo solo
Dopo due anni di lavoro, gli astronomi hanno scoperto cinque nuovi pianeti con masse inferiori a cinque volte quella della Terra Cinquanta esopianeti scoperti in una sola volta: è questo il primato dello spettrografo HARPS montato sul telescopio da 3,3 metri dell'Osservatorio ESO di La Silla, in Cile.

L'annuncio è stato dato nel corso della conferenza Extreme Solar Systems da Michel Mayor dell'Università di Ginevra, in Svizzera, che sottolinea che si tratta del più ampio numero di pianeti al di fuori del sistema solare e che tra essi vi sono 16 pianeti di tipo "super-Terra", cioè sostanzialmente più grandi del nostro pianeta ma più piccoli dei giganti gassosi tipo Giove.

“Le scoperte di HARPS hanno superato ogni aspettativa e hanno mostrato l'esistenza di una popolazione eccezionalmente ricca di pianeti di tipo super-Terra e i pianeti di tipo Nettuno in orbita intorno a stelle molto simili al Sole. Il tutto dimostra inoltre che il tasso di scoperta sta accelerando”, ha spiegato Mayor.

In otto anni di ricerca e di survey su stelle simili al Sole che utilizzano la tecnica della velocità di HARPS sono stati scoperti oltre 150 nuovi pianeti, due terzi dei quali hanno masse inferiori a quella di Nettuno. Dalle analisi dei dati relativi 376 stelle simili al Sole, gli astronomi hanno anche migliorato le stime della probabilità che una stella di questo tipo ospiti pianeti di piccola massa.

Grazie a progressi nei sistemi hardware e software, HARPS ha raggiunto un notevole grado di stabilità e di sensibilità nell ricerca di pianeti rocciosi che potrebbero supportare la vita. In particolare, sono state selezionate 10 stelle vicine simili al Sole che successivamente sono state oggetto di ulteriori indagini perché adatte a misurazioni molte precise della velocità radiale. Dopo due anni di lavoro, gli astronomi hanno scoperto cinque nuovi pianeti con masse inferiori a cinque volte quella della Terra.

“Questi pianeti saranno tra i migliori bersagli dei futuri telescopi spaziali per la ricerca di segni di vita nelle atmosfere cercando le firme spettroscopiche come l'evidenza di ossigeno”, ha spiegato Francesco Pepesia, ricercatore dell'Osservatorio di Ginevra e primo autore dell'articolo.

Uno dei pianeti appena scoperti, indicato dalla sigla HD 85512 b, ha una massa stimata di solo 3,6 volte la massa della Terra e si trova sul confine della zona abitabile, una stretta fascia intorno a una stella in cui l'acqua può presentarsi in forma liquida.

“Si tratta del pianeta con la massa più bassa scoperto con il metodo della velocità radiale che potenzialmente si trova nella zona abitabile della sua stella e il secondo pianeta di massa limitata scoperto da HARPS nella zona abitabile”, ha concluso Lisa Kaltenegger del Max-Planck-Institut per l'Astronomia di Heidelberg, che hapartecipato alla ricerca. (
http://lescienze.espresso.repubblica.it ... lo/1349398

veramente in pochi anni si sono fatte scoperte a dire poco sorprendenti,conoscendo le ns limitazioni di conoscenze......


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MessaggioInviato: 15/09/2011, 17:09 
Mi chiedevo in questi giorni:

E se cercassimo di rilevare la presenza di clorofilla? Sarebbe un indizio non da poco della presenza di vegetazione.

Certo non possiamo ancora farlo con gli attuali strumenti, ma varrebbe la pena investire in questo senso...


Comunque sia, queste sono ottime notizie. [;)]

Aztlan



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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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