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Alla conquista di Venere
Missione Venere: la Nasa vuole conquistare il pianeta "arrabbiato"



L’esplorazione spaziale non si limita a Luna e Marte, il nuovo progetto della Nasa prende in considerazione il pianeta più simile alla Terra come dimensioni, il caldissimo e interessante Venere! Faremo visita con una missione che lancerà due palloni sonda che spieranno e fotograferanno a fondo il pianeta. Intanto in Cina è stato avvistato un misterioso UFO.
Venere è il secondo pianeta più luminoso del cielo notturno dopo la Luna, pensa che pur essendo più lontano dal Sole rispetto a Mercurio lo batte in temperatura toccando i 450 gradi centigradi. La missione della Nasa costera circa 4 miliardi di dollari (alla faccia della recessione!) e sarà effettuata tra il 2020 e il 2050, speriamo non finisca con un tuffo nell’oceano comeil satellite anti-inquinamento. Su un satellite saranno caricati i due palloni sonda e due esploratori che girovagheranno per il suolo venusiano come i colleghi su quello marziano inviando tutti i dati a Terra.

Così potrai conoscere qualcosa in più su Venere che resta ancora in parte misterioso e sconosciuto: era presente acqua? C’è stata una forma di vita primitiva? Magari si troveranno i segni del tremendo impatto catastrofico che ne ha “ammazzato” l’atmosfera? Quel che si sa è che si studierà a fondo l’intensa attività vulcanica. Pensa che il 90% della sua superficie è coperta di lava, nessun altro pianeta del Sistema Solare è così “arrabbiato”.

L’ultima volta che si è andati a trovare Venere è stato nel 1985 con la sonda russa che però è durata pochi giorni per via delle condizioni meterologiche ostiche; i palloni della nasa potrebbero invece durare anche un mese a un’altezza di 55 km.

In Cina l’agenzia governativa di informazione Xinhua è stata testimone di un avvistamento UFO in quota. Un giornalista ha visto e fotografato quel che sembra un veivolo extraterrestre ma che guardando bene sembrerebbe solo una nuvola. I testimoni parlano però di movimenti veloci e cambiamenti repentini di rotta dell’UFO. Mah... già che c’era poteva fare un video no? Magari invece ha ragione e i venusiani ci stanno anticipando venendo loro per primi a studiarci da vicino!

http://jack.tiscali.it/news/09/03/19-03-09-venere.html

Ma se il robottino phoenix non ha resistito tre mesi a -70 c° come fanno i due rover in questione a sopravvivere a 450 c°?

Beh, Dresda ha parlato di "palloni sonda", quindi immagino che non atterreranno sul suolo venusiano, ma rimarranno in alto, dove pressione e temperature sono simili a quelle terrestri. Certo, ci sono le nubi di acido solforico che hanno un'azione corrosiva, ma immagino che c'avranno pensato....
In effetti, il problema di Venere è che la superficie, con la tecnologia attuale, non la si può studiare direttamente, perché dopo brevissimo tempo (credo un paio di ore al massimo) la pressione e la temperatura distruggono sistematicamente ogni sonda atterrata.
Tant'è vero che è per questo che non si parla mai di missioni umane su Venere, anche se questo pianeta è più vicino alla Terra di Marte.
Sigh! Quando ero bambino, sognavo che, una volta divenuto adulto, vedessi iniziare la terra-formazione di Venere.... le belle illusioni dei bambini che svaniscono con l'età... come vorrei tornare indietro e potermi illudere e sognare ancora una volta....
La prossima volta che nasco, pongo una condizione: se mi fate tornare sulla Terra, ESIGO che sia perlomeno in atto la terra-formazione di Marte e Venere! Un pianeta solo non mi basta! Ne voglio almeno TRE!