Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 7 messaggi ] 
Autore Messaggio

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1490
Iscritto il: 21/10/2010, 13:22
Località: Umbilicus Italiae
 Oggetto del messaggio: E' più nero del carbone il pianeta più scuro
MessaggioInviato: 14/09/2011, 13:54 
Scoperto il pianeta più scuro della galassia, si chiama TrES-2b e riflette meno dell'1% della luce del sole che lo illumina. E' più scuro del carbone e la notizia della sua particolarità è stata diffusa dal Monthly Notices of the Royal Astronomical Society nell'ambito di uno studio sulla misurazione di luminosità delle stelle realizzato con i dati inviati dall'astronave della Nasa Keplero. L'immagine è una rielaborazione grafica dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics

Immagine:
Immagine
21,81 KB

Fonte: http://www.repubblica.it/scienze/2011/0 ... 0348772/1/


Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 146
Iscritto il: 15/07/2011, 09:50
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/09/2011, 21:30 
Sorgono delle domande.
Che significato occulto hanno i Pianeti?
E quando sono chiari o scuri?
A quali parti dell'uomo sono connessi?
La particolarità di questa " assenza di Luce" cosa mai potrebbe significare?

Le conoscenze iniziatiche
degli antichi uomini


Quando gli uomini delle più remote epoche di civiltà volgevano lo sguardo al cielo, non vedevano solo le stelle fisiche ma anche le intelligenze che le governavano.
In "Vita da morte a nuova nascita" Rudolf Steiner ci fornisce un quadro lucido delle straordinarie capacità di percezione extrasensoriale di quei nostri lontani progenitori, e questo egli ha potuto fare in virtù di analoghe doti di cui era fornito fin dalla nascita. "Con la percezione dei sensi essi accoglievano ciò che vi è di spirituale nello spazio cosmico. Nella loro coscienza penetrava ancora qualcosa di quello che la coscienza attuale è del tutto inadatta ad accogliere, perché oggi l'uomo accoglie soltanto l'immagine sensoria del cielo stellato. Vedevano le stelle fisiche inserite in una poderosa entità spirituale che essi veramente percepivano".
In altre parole, la visione fisica degli astri e del loro moto suscitava in essi una visione chiaroveggente. Quegli antichi uomini sentivano "come le stelle agissero sui loro corpi astrali, suscitandovi delle modificazioni".
Il problema astrologico non può trovare quindi la sua soluzione se viene impostato solo su base fisica.
Come si può seriamente sostenere la tesi della influenza fisica dei pianeti sulla formazione degli organi dell'embrione e sulla crescita del feto?
I pianeti sono lontani corpi piccoli e freddi e la loro luce è soprattutto luce solare riflessa. Essi quindi si comportano come degli specchi. Hanno anche una loro emissione infrarossa, ma questa è mille volte più debole della luce riflessa e non riesce a superare i muri delle case o il tessuto di un vestito.
Inoltre questo ipotetico influsso fisico perché non dovrebbe risentire delle variazioni del campo gravitazionale conseguenti alla variazione delle distanze relative e della loro distanza dalla Terra?
D'altra parte, quanto più procediamo a ritroso nella storia del pensiero, tanto più numerosi si fanno gli esempi di ingegni che hanno sentito nella loro anima l'intima certezza dell'esistenza di una connessione, di una correlazione tra le cose celesti e quelle umane, tra i fenomeni celesti regolati da leggi cosmiche e le vicende terrene, anch'esse ordinate secondo ritmi e rapporti retti dalle stesse leggi, nell'armonia del Tutto Divino.
Jung, con la sua teoria degli archetipi (l'immagine del cielo stellato, un archetipo che s'impresse nell'anima dei primi uomini, richiama il "firmamento interno" di Paracelso) dà una spiegazione scientifica al principio delle corrispondenze cosmiche, principio destinato a sostituire quello antico di influenze astrali.
La filosofia cosmogonica e cosmologica di Shelling si basa sul concetto dell'unità tra Dio, Universo e Uomo: per i primi uomini l'identità tra cosmo e uomo era una immediata esperienza di vita, e Dio veniva "sentito" come uno Spirito che aleggiava sopra la Creazione e ne rivelava l'infinita armonia nel "solenne silenzio del cielo stellato".
Per Goethe l'attendibilità dell'astrologia non poteva essere messa in discussione perché il ruolo di forze cosmiche intelligenti nella vita dell'uomo era per lui un fatto del tutto naturale, un fatto scontato.
Secondo Keplero "la scienza degli astri si divide in due parti: la prima, l'astronomia, si riferisce ai moti dei corpi celesti; la seconda, l'astrologia, agli effetti dei corpi medesimi sul mondo sublunare" (29). Il pensiero di Pitagora rivelò a Keplero l'armonia del Tutto Divino nell'aspetto duplice del principio statico del perfetto equilibrio tra i corpi celesti e del principio dinamico della "musica delle sfere" generata dai pianeti col loro moto incessante e che costituisce l'effettiva "forma di esistenza" dell'universo. Anche l'uomo è fatto secondo la legge geometrica che regge l'universo e quindi anche in lui, nella formazione e nello sviluppo del suo corpo come nel microcosmo del suo lo, risuonano i ritmi e le melodie di questa musica delle sfere celesti (30). Alla nascita di un individuo sulla Terra, verrebbe fissato un solo accordo della sinfonia universale. In merito al problema dell'influenza degli astri sulle cose terrene, così si esprimeva Keplero, circa quattrocento anni fa, in una lettera indirizzata ad un suo vecchio compagno di scuola, medico di Hanau-Lichtemberg: "L'essenza della mia posizione è presto detta: che gli astri abbiano una qualche influenza sulla gente, lo si vede abbastanza con chiarezza, ma quale sia specificamente questa influenza rimane un mistero... Le stelle non impongono alcunché, non annientano il libero arbitrio, non decidono del particolare destino di un individuo; esse però imprimono nell'anima un particolare carattere. 'La persona, al primo accendersi della vita, riceve un carattere e un modello di tutte le costellazioni del cielo, o della forma dei raggi che inondano la Terra, che conserverà fino alla tomba'".
Il sommo astronomo tedesco, padre dell'astronomia moderna, non solo si diceva convinto dell'influsso degli astri su tutti gli esseri viventi (uomini, animali e piante) ma egli stesso praticava l'astrologia, come l'astronomo danese Tycho Brahe, di cui fu discepolo, e come tutti gli astronomi della sua epoca. In Keplero la ricerca scientifica su base matematica s'illumina di una luce dai bagliori magico-filosofici. Egli vive in un mondo in cui la matematica ha ancora un valore mistico.
Questa concezione magica dei numeri, che sfugge alla nostra mentalità razionale e positivista, lo guida nella sua ricerca fino alla scoperta della famosa legge "armonica", o terza legge di Keplero, valida per qualsiasi sistema di "tipo solare".
Per noi è del tutto incomprensibile come egli sia riuscito a trovare questa legge fondamentale dell'astronomia, perché i suoi calcoli non erano fondati su un concetto fisico, ma solo sulla mistica dei numeri. Come egli sia giunto a stabilire che esiste una proporzionalità tra il cubo dei semiassi orbitali e il quadrato dei tempi periodici, valida per due pianeti qualsiasi, è per noi un mistero! Noi siamo troppo abituati, ormai, al metodo scientifico basato sulla ripetibilità dei fenomeni osservati, per dare credito alle possibilità offerte dalla numerologia, la scienza sacra dei numeri. Keplero è un esempio di spirito illuminato in cui sembra rivivere il ricordo di quanto i sapienti, i sacerdoti-scienziati dell'epoca egizio-caldaica sperimentavano in presenza del cielo stellato.
Secondo Rudolf Steiner, su di loro agiva il complesso delle forze astrali che sono diffuse nello spazio. Quindi, in questa comunicazione con il "cielo", più che il corpo fisico sarebbero stati interessati quelli che la tradizione esoterica definisce "i corpi sottili" dell'uomo: eterico, astrale e mentale. È come se gli astri, con i loro cieli di sottile materia eterica e astrale, fossero centri di emissione di Onde di Vita, onde irradiate da intelligenze cosmiche le quali, in qualche modo a noi ancora sconosciuto, interagirebbero con la controparte invisibile dell'uomo, cioè con la sua anima.
Presso le antiche culture, nelle persone più dotate spiritualmente, era vivo il ricordo dell'intimo legame tra entità spirituali e tutti i corpi celesti disseminati nello spazio. Aristotele ci parla dei corpi celesti non come corpi fisici: "egli riferisce tutte le antiche teorie e parla di spiriti delle sfere, di entità spirituali, dei singoli spiriti planetari, degli spiriti delle stelle fisse e così via, fino al Dio Cosmico Unico". (Rudolf Steiner, op. cit.) (31).
L'uomo di oggi, a seguito di una sorta di lenta mutazione biologica, ha perduto del tutto la capacità di percezione diretta della realtà spirituale, ma in compenso ha sviluppato e potenziato le sue facoltà di raziocinio e di logica.

Tav. V
CORRISPONDENZA TRA I PIANETI E LE VARIE PARTI DEL CORPO UMANO




I filosofi medievali pensavano che il corpo umano, essendo l'uomo creato ad immagine di Dio, fosse una proiezione del cosmo. Essi avevano così stabilito una reciprocità di influssi tra i pianeti allora conosciuti e le corrispondenti parti del corpo umano. Questo principio veniva riassunto nella breve, frase: "come in alto così in basso".

Quella che ci è pervenuta con il nome di "astrologia" (che Keplero definiva una pseudo-scienza) è quanto rimane di un antico sistema di elementi simbolici che affonda le sue radici nella più remota tradizione esoterica su base iniziatica. Quindi non una scienza, nel significato moderno del termine, ma una mistica, forse una antica "scienza rivelata" la cui originaria chiave di lettura, nei pochi frammenti giunti fino a noi, è andata perduta.
Il principio su cui si basa la moderna astrologia è quello espresso in sintesi dalla massima che Ermete Trismegisto - il sovrano sacerdote egizio assurto a dignità divina - avrebbe scolpito sulla famosa Tavola di Smeraldo:
"Ciò che è in alto è come ciò che è in basso e ciò che è in basso è come ciò che è in alto; mediante queste cose si compiono i miracoli di una sola cosa".
Cioè: tutto quanto nasce, vive e muore sulla Terra sarebbe regolato dalle stesse leggi che governano il cielo.
L'energia che muove i corpi celesti è dello stesso tipo di quella che anima il corpo umano. Il mondo delle particelle elementari e quello astronomico appartengono ad un unico organismo cosmico nel quale ogni parte è collegata.
Oggi non si parla più, quindi, di un'influenza esercitata dai pianeti, ma di corrispondenza, correlazione, consonanza, sintonia. L'esame di un fenomeno celeste rivela una situazione cosmica che si ripercuote a tutti i livelli, quindi anche sulla Terra. I minerali, le piante, gli animali, gli uomini, i colori, le note musicali, ecc. hanno così il loro corrispettivo su scala cosmica nei corrispondenti corpi celesti e nei segni zodiacali (Tav. V)

http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/co_pa213.htm


Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 146
Iscritto il: 15/07/2011, 09:50
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/09/2011, 21:44 
I corpi celesti

Nelle epoche pre-atlantiche, nelle epoche precedenti la grande catastrofe, allorché le grandi masse degli uomini guardavano ancora chiaroveggentemente gli spazi celesti (con chiaroveggenza atavica, crepuscolare), quando ancora elevavano gli sguardi alle gerarchie spirituali, vedevano ben diversamente da poi, quando nelle epoche post-atlantiche l’antica chiaroveggenza si era dileguata per le grandi masse umane e solo l’occhio fisico poteva ormai guardar fuori negli spazi celesti fisici. Nei tempi precedenti la catastrofe atlantica, non avrebbe perciò avuto senso parlare dei corpi celesti che oggi sono distribuiti nello spazio. Allora lo sguardo umano chiaroveggente guardava negli spazi del firmamento e scorgeva mondi spirituali. Sarebbe stato assurdo parlare allora di Mercurio o Nettuno o Saturno, come ne parla la nostra astronomia, poiché, quando la nostra astronomia parla dei firmamento e di ciò ch’esso contiene, essa rende soltanto quanto ne percepisce l’occhio fisico-sensibile. Ma nei tempi atlantici, per l’antica umanità chiaroveggente, ciò non esisteva nemmeno; allora, guardando il cielo, non si vedevano affatto stelle di luce fisicamente delimitate. Quel che vede oggi l’occhio fisico è per così dire solo un’espressione esteriore della spiritualità che si scorgeva allora. (…)
L’occhio fisico antico vedeva l’aura di Giove, e vedeva nell’aura le entità spirituali che, per un certo loro grado di evoluzione, appartenevano a Giove. Poi l’umanità si sviluppò fino alla veggenza fisica. L’aura rimase, ma l’uomo non poteva più vederla; il nucleo centrale fisico diventava sempre più distinto. La parte spirituale andò perdendosi, e divenne visibile la parte corporea. La conoscenza di questa spiritualità intorno alle stelle, delle entità che le circondano, si conservò nei sacri misteri. Di tale conoscenza parlano tutti i santi Risci (antichi saggi indiani). (…)
Coloro che erano discepoli dei maestri di quelle scuole dei misteri, pronunciando nei diversi linguaggi i nomi di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, indicavano una scala di entità spirituali. Chi pronuncia quelle parole nel senso odierno, indicando con esse un astro fisico, indica solo la parte più grossolana di ciò che con quei nomi s’intendeva in origine; non ne indica affatto l’elemento principale. Così l’antico maestro di sapienza diceva “Luna”, e con questa parola suscitava la rappresentazione di un grande mondo spirituale. Quando pronunziava la parola “Luna” e indicava il punto del cielo dove si trova la Luna, avendo nella sua coscienza la consapevolezza: “Ivi è il gradino inferiore d’una scala di gerarchie spirituali”, allora chi per la sempre più profonda immersione nei sensi dell’umanità si era grandemente allontanato da quella veggenza spirituale, levando i suoi sguardi vedeva solo la Luna fisica, e chiamava quella “Luna”. Si aveva dunque una parola per due cose che certamente avevano un nesso tra di loro, ma suscitavano nell’uomo rappresentazioni del tutto differenti. Lo stessa accadeva quando i saggi dei misteri alzavano gli sguardi a Mercurio, Sole, Marte e così via.

Il compito della nostra Terra

Come l’uomo passa da un’incarnazione all’altra, come passa da una metamorfosi all’altra, così tutti gli esseri dell’universo, dal minimo al massimo, passano attraverso a reincarnazioni; ed anche un essere qual è la nostra Terra stessa, ossia un essere planetario, passa attraverso reincarnazioni. La nostra Terra non è nata già come Terra, ma fu preceduta da un’altra condizione. Come l’uomo in questa sua esistenza è la reincarnazione di una vita precedente, così anche la Terra è la reincarnazione di un antico pianeta che l’ha preceduta. Noi denominiamo Luna quel pianeta precedente la Terra, e con ciò nondimeno la Luna di oggi, ch’è solo un frammento, un residuo della Luna antica, ma intendiamo uno stato precedente della nostra Terra che ebbe esistenza una volta e passò poi per un periodo di vita spirituale che usiamo chiamare pralaja, così come l’uomo passa per uno stato spirituale dopo la morte. Quel pianeta lunare è poi rinato, come rinasce l’uomo. A sua volta però lo stato planetario della Luna è la reincarnazione di uno stato planetario precedente che chiamiamo Sole. Questo Sole, che però non è il Sole attuale ma un essere del tutto diverso, è la reincarnazione dell’ultimo pianeta al quale dobbiamo guardare, quando parliamo delle diverse reincarnazioni della nostra Terra, e cioè l’antichissimo Saturno. Abbiamo così quattro reincarnazioni successive: Saturno, Sole, Luna, Terra.
Il compito della nostra Terra è di rendere possibile all’uomo, quale lo conosciamo oggi, appunto la sua esistenza umana. Tutti gli effetti della nostra Terra sono tali che per essi l’uomo diventi un’entità egoica, un io, il che non avveniva negli stati precedenti per i quali egli è passato. L’uomo è dunque diventato uomo, nel senso attuale, solo sulla Terra. Anche gli stati planetari precedenti per cui la Terra è passata ebbero un compito analogo. Altri esseri divennero uomini su quegli altri pianeti; esseri che oggi stanno appunto più in alto dell’uomo. (…)
Una delle verità che i discepoli dei misteri dovevano acquisire già nell’antichità era che gli Dei, i quali oggi stanno in alto, nelle sfere spirituali, non erano sempre stati Dei, ma che prima erano stati uomini, e avevano anch’essi percorso i gradini umani prima di ascendere al rango di Dei.

http://www.angelologia.it/antroposofia.htm

Rischiando di andare off topic, la domanda e:

Quindi questo Pianeta così scuro che si fa ammirare proprio per questa caratteristica, nell'evoluzione dell'uomo, dove possiamo collocarlo?
E quel Nuovo Pianeta Diamante scoperto da poco, grande 5 volte la terra?


Se cercavi siegazioni scientifiche chiedo scusa per i miei interventi.


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11046
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/09/2011, 23:49 
Cita:
Se cercavi siegazioni scientifiche chiedo scusa per i miei interventi.


Appunto.

Questa sezione è dedicata all' Astronomia, non all' Astrologia.

Per quel genere di cose, apri un topic a parte nel luogo più adatto. [;)]


Senza offesa, solo un appunto.


Decisamente una scoperta interessante. Chissà quali altri sorprese ci riserverà la sonda Kepler.... speriamo bene. [:)]

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 146
Iscritto il: 15/07/2011, 09:50
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/09/2011, 09:03 
Astrologia?
Steiner Parla di Astronomia Spirituale non di Astrologia spicciola. Solo un Appunto! [:)]

Per come la vedo io ( potrei sbagliarmi) i miei interventi si possono abbracciare tranquillamente con il topic aperto da Pianetamarte.
Non si specifica di cosa in particolare si vuole parlare. [:)] pertanto mi sono presa la libertà, sperando di fare cosa gradita di scrivere anche (come dici tu) " quel genere di cose".

Grazie comunque per l'avviso. Starò più attenta anche se non avendo la sfera magica non posso prevedere se quello che inserisco accontenta tutti oppure no. Sorry!

[:50] Ok ritorno a studiare.


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1490
Iscritto il: 21/10/2010, 13:22
Località: Umbilicus Italiae
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/09/2011, 12:38 
Ma figurati Mariah. Il topic è solo a carattere informativo.
I tuoi interventi sono degni di interesse.

Come dice Aztlan, però, avrebbero probabilmente più attenzione nella sezione giusta (che anche a mio avviso è quella Astrologica).

... a meno che TTE non ne crei una anche di Astronomia Spirituale, ...

Comunque grazie per gli interventi [;)]


Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/10/2011, 12:40 
Cita:
Mariah ha scritto:

Astrologia?
Steiner Parla di Astronomia Spirituale non di Astrologia spicciola. Solo un Appunto! [:)]

Per come la vedo io ( potrei sbagliarmi) i miei interventi si possono abbracciare tranquillamente con il topic aperto da Pianetamarte.
Non si specifica di cosa in particolare si vuole parlare. [:)] pertanto mi sono presa la libertà, sperando di fare cosa gradita di scrivere anche (come dici tu) " quel genere di cose".

Grazie comunque per l'avviso. Starò più attenta anche se non avendo la sfera magica non posso prevedere se quello che inserisco accontenta tutti oppure no. Sorry!

[:50] Ok ritorno a studiare.


Quella che tu chiami Astronomia Spirituale non mi sembra si discosti molto dall'Astrologia classica. Certo, si discosta dall'astrologia degli oroscopi sui giornali.... ma quella non è contemplata in questo forum.
Questa sezione è dedicata all'astronomia scientifica, per le cose di tipo spirituale ci sono delle sezioni apposite, come avrai notato.
Qui non è questione di "accontentare tutti", ma di seguire un certo ordine nelle discussioni, in modo che la gente abbia modo di sapere già in partenza dove deve cercare per trovare gli argomenti che gli interessano.
A volte è difficile classificare gli argomenti nel modo giusto, tanti commettono degli errori ma qui non si vuole criticare nessuno né pretendere che non si facciano errori. Aztlan ha solo voluto darti un consiglio, tutto qua.


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 7 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 26/04/2024, 04:35
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org