Nuove immagini subacquee da Yonaguni, la mano dell’uomo è evidente
Nuove immagini della costruzione a gradini in fondo al mare che sembra risalire a 10 mila anni fa. Le ultime ipotesi, accreditano il fatto che la struttura più grande, sia di origine naturale, ma poi tagliata e lavorata da un popolo misterioso, a fini religiosi, prima della fine dell’ultima glaciazione.
Al largo della piccola isola giapponese di Yonaguni, a sud-ovest di Okinawa, si erge immersa nel silenzio delle profondità marine una misteriosa e imponente struttura di pietra.
La forma è rettangolare e ricorda quella delle ziggurat, le torri templari della Mesopotamia antica, costruite a gradini su larghe piattaforme, con un santuario in cima e una scalinata d’accesso esterna.
“La mancanza di detriti da erosione intorno alla facciata con gradini fa supporre che non sia stata creata dalla natura.” Giace a oltre 22 m di profondità, al largo dell’isola giapponese di Yanoguni.
La struttura ha quasi le stesse dimensioni della piramide di Cheope di Giza (Egitto), c ostruita più di 5000 anni fa.
Se fatta dall’uomo dovrebbe risalire ad almeno 10 mila anni fa, prima di essere sommersa dopo l’ultima glaciazione. La costruzione è lunga circa 200 metri e alta una trentina e si potrebbe far risalire a 8 mila anni a.C.
Se così fosse, significherebbe che la più grande piramide di Egitto, quella di Cheope a Giza, è stata costruita 5 mila anni dopo e che in questa parte del mondo è esistita una civiltà sconosciuta agli archeologi.
Ad avvistare quella singolare struttura, a oltre 22 metri di profondità, erano stati una decina di anni fa subacquei locali.
Pensarono a un fenomeno naturale, una struttura creata dall’erosione del mare e dal tempo.
Masaki Kimura, geologo all’università Ryukyu di Okinawa, è stato il primo a condurre ricerche sul posto e a stabilire che si trattava invece di una costruzione a cinque strati eseguita dall’uomo.
«Se fosse opera della natura, dovrebbero esserci attorno i detriti prodotti dall’erosione, invece non ce n’è traccia.
Anzi, lungo il perimetro della struttura sembra correre una strada che può essere stata aperta solo dall’uomo» ha detto Kimura al The Sunday Times.Nell’aprile del ‘98 Robert Schoch, geologo all’università di Boston, ha compiuto delle immersioni per farsi un’idea dell’enigmatica costruzione.
«Scavatì nella roccia ci sono tanti gradini alti un metro. Impossibile che un’opera simile sia dovuta all’erosione dell’acqua e, tanto meno, ad assestamenti di rocce che rompendosi hanno creato una struttura così articolata, lineare e perfetta» afferma Schoch.
Se ciò non bastasse, nella zona circostante i ricercatori hanno trovato delle miniziggurat, anch’esse con gradini, larghe dieci metri e alte due.«E’ presto per dire chi abbia costruito la struttura più grande e perché. Potrebbe essere un tempio dedicato a un dio dell’antichità. In tal caso sarebbe la prova dell’esistenza di una inedita civiltà. E non esistono testimonianze di un popolo sufficientemente intelligente per costruire un simile monumento 10 mila anni fa» dice Kimura, «Una costruzione così prevede un popolo con un alto grado di tecnologia, che forse proveniva dal continente asiatico, culla delle più antiche forme di civilizzazione.
L’ipotesi più verosimile è che si tratti di una struttura costruita su un terreno poi sommerso alla fine dell’ultima era glaciale. Ma le prime tracce di civiltà in Giappone risalgono al neolitico, circa 9 mila anni a.C,, e gli uomini primitivi di quell’epoca erano cacciatori-raccoglitori. Mancano reperti che provino la presenza a quel tempo di una cultura così evoluta da costruire una struttura simile a una ziggurat. Dal momento che il «templio» di Yonaguni somiglia ai monumenti più antichi del Sud America, forse ciò spiega perché i siti archeologici più antichi del Nuovo mondo siano in Cile e non nel Nord America.
Jim Mower, archeologo all’University college di Londra, sostiene che se la struttura risale davvero a 10 mila anni fa ed è opera dell’uomo dovremo rivedere la storia della civiltà nel Sudest asiatico. «Coloro che hanno costruito il monumento possono essere messi sul medesimo piano con l’antica civiltà della Mesopotamia» dice Mower.
Fonte
http://www.express-news.it/?p=29946