24/04/2017, 22:52
vimana131 ha scritto:
La fine del mondo c’è gia stata: lo svela la stele dell’Avvoltoio
Trovata la prova che una cometa colpì la Terra nell’11.000 a.C. La scoperta dell’università di Edimburgo a Gobekli Tepe, in Turchia, considerata il più antico osservatorio astronomico dell’umanità
Undicimila anni prima di Cristo uno sciame di comete colpì la Terra devastandola, modificando l’inclinazione dell’asse di rotazione del pianeta, provocando l’estinzione di molte specie come quella dei mammut e causando un’era glaciale che durò mille anni. Lo afferma un gruppo di ricercatori dell’Università di Edimburgo, che ha trovato la narrazione di questo cataclisma nel più antico libro di storia esistente: i bassorilievi portati alla luce nel 1995 nel sito archeologico di Gobekli Tepe, nel Sud della Turchia. All’annuncio della scoperta, i sostenitori della teoria secondo la quale antiche civiltà avanzate sono state distrutte da eventi catastrofici hanno esultato, e sono pronti a scrivere nuovi libri di successo.
Una stele in particolare, quella chiamata «dell’avvoltoio» ha attratto l’attenzione degli scienziati di Edimburgo. Riproduce attraverso simbolismi animali una serie di costellazioni, indicandone la posizione nel cielo. Grazie all’aiuto di un computer, è stato possibile stabilire che le stelle si trovavano in quel punto esattamente nel 10.950 a.C., alla fine del Pleistocene. Altri bassorilievi riproducevano la caduta dello sciame di comete e un uomo senza testa indicava la perdita di molte vite umane. La stele è importante perché conferma eventi che già conoscevamo, come il periodo glaciale noto come Dryas recente (dal nome di un fiore della tundra) e l’anomalia dell’iridio osservata in Nord America, risalente all’11-10.000 a.C.: l’iridio è poco presente nel suolo e quando in uno strato geologico se ne trova molto di più, vuol dire che un meteorite o una cometa lo hanno portato sulla Terra, come avvenne nell’estinzione dei dinosauri. Per il prof. Martin Sweatman, direttore della ricerca pubblicata su Mediterranean Archaeology, «questa scoperta, insieme all’anomalia dell’iridio, chiude il caso in favore dell’impatto di una serie di comete».
Il tempio
Gobekli Tepe è il tempio più antico dell’umanità e pare fosse dedicato all’osservazione delle comete e dei meteoriti. I bassorilievi che narrano la catastrofe dell’11.000 a.C. erano tenuti in grande considerazione e conservati con cura, come se fosse importante non perderne la memoria. Inspiegabilmente, in epoca preistorica, il sito venne abbandonato e completamente ricoperto di terra, perché nessuno lo potesse individuare. Archeologi e antropologi collocano nel Dryas recente l’inizio della civiltà umana, con le prime coltivazioni e i primi villaggi del Neolitico. Ma per altri ricercatori, che il mondo accademico non tiene in alcuna considerazione, la caduta delle comete ha causato la fine di una civiltà che già esisteva sulla Terra e ha costretto gli esseri umani sopravvissuti a un nuovo e faticosissimo inizio.
Graham Hancock, nato a Edimburgo, ha scritto molti libri su questo tema e nell’ultimo, «Maghi degli dei: la saggezza dimenticata delle civiltà perdute», ha sostenuto proprio la tesi che intorno al 12.000 a.C. l’impatto di una cometa abbia posto fine a una società molto evoluta, che ha lasciato tracce di sé nella perfezione delle piramidi di Giza e in altri inspiegabili monumenti ciclopici sparsi per il pianeta. Se l’asse della Terra si è davvero spostato a causa di quella catastrofe, forse l’Antartide era all’epoca libera da ghiacci e nasconde segreti che non tarderemo a scoprire, vista la progressione del riscaldamento globale.
I grandi misteri
Hancock ha visitato il sito di Gobekli Tepe, giudicandolo uno dei grandi misteri dell’antichità. Se uno sciame di comete era in arrivo sulla Terra, gli astronomi del tempio le hanno sicuramente individuate in anticipo e forse quelle scie luminose arrivate nel Sistema solare interno sono state una presenza costante nel cielo per molti anni prima del loro devastante impatto. Forse da allora ci è stata tramandata la convinzione che tutte le comete (ma per lo meno bisogna salvare quella di Natale) portino sfortuna e siano messaggere di lutti e devastazioni.
La teoria che grandi civiltà del passato siano state distrutte da eventi catastrofici è suggestiva e spiegherebbe le grandi costruzioni le cui rovine sono state trovate sui fondali dell’Oceano, dove Platone collocava Atlantide, così come la «piramide» sommersa che si trova vicino all’isola di Yonaguni, in Giappone. Ma c’è da sperare che i cultori delle civiltà perdute non abbiano ragione: gli sciami di comete sono infatti periodici e secondo Hancock quello descritto nella stele di Gobekli Tape potrebbe tornare nell’arco di qualche decennio. Meglio che l’autorevole e più rassicurante mondo accademico si affretti a rimettere ogni pietra, e ogni data, al suo posto.
http://www.lastampa.it/2017/04/24/socie ... agina.html
25/04/2017, 01:13
vimana131 ha scritto:Undicimila anni prima di Cristo uno sciame di comete colpì la Terra devastandola, modificando l’inclinazione dell’asse di rotazione del pianeta, provocando l’estinzione di molte specie come quella dei mammut e causando un’era glaciale che durò mille anni.
25/04/2017, 09:36
25/04/2017, 10:56
rafnevercry ha scritto:Infatti tra le mille mila implicazioni che potrebbe avere tale evento , la minore mi sembra proprio lo spostamento dell'asse terrestre (che fra l'altro non è una cosa cosi rara , visto che bastano anche dei "semplici terremoti" per provocarla )
25/04/2017, 13:19
25/04/2017, 14:46
zakmck ha scritto:rafnevercry ha scritto:Infatti tra le mille mila implicazioni che potrebbe avere tale evento , la minore mi sembra proprio lo spostamento dell'asse terrestre (che fra l'altro non è una cosa cosi rara , visto che bastano anche dei "semplici terremoti" per provocarla )
Il problema deriva dal fatto che si tende a confondere l'asse che passa per il centro di massa con l'asse di rotazione terrestre. Mentre il primo puo' variare anche per un semplice terremoto, il secondo puo' variare solo per effetto di forze esterne. Ma data l'enormita' delle forze in gioco, per variare in modo percepibile l'inclinazione dell'asse terrestre (cioe' quindi per variare in modo significativo il momento angolare della Terra) occorrerebbe un tale trasferimento di energia che causerebbe effetti superficiali talmente catastrofici da causare un vero e proprio ELE.
Quindi, tornando al topic, sicuramente qualche impatto asteroidale e' avvenuto, anche piu' volte (si veda ad esempio l'ipotesi sulla fine della civilta' nuragica) ma di certo non di entita' tale da causare una variazione percepibile del momento angolare del pianeta.
27/08/2018, 15:50
27/08/2018, 17:23
27/08/2018, 17:34
Thethirdeye ha scritto:Il pensiero di Linda Moulton Howe su Göbekli TepeGuarda su facebook.com
Ian Hodder, del programma archeologico della Stanford University, ha detto a proposito del sito: “Molte persone pensano che questo possa cambiare tutto. Cambia completamente le carte in tavola. Tutte le nostre teorie erano sbagliate. Le teorie sulla "rivoluzione del Neolitico" hanno sempre sostenuto che tra 10 e 12 mila anni fa agricoltori ed allevatori hanno iniziato a creare villaggi, città, lavori specializzati, scrittura e tutto ciò che sappiamo delle antiche civiltà. Ma uno dei punti salienti delle vecchie teorie è che sia nata prima la città e solo dopo i luoghi di culto. Ora, invece, sembra che la religione sia apparsa prima della vita civilizzata ed organizzata in centri urbani; anzi, che sia quasi stata il motore primario per la creazione della prima città.”
https://it.wikipedia.org/wiki/G%C3%B6bekli_Tepe
27/08/2018, 19:55
gippo ha scritto:Non di questo mondo e probabilmente nemmeno di questa realtà, per questo non ci sono tracce del suo passaggio ...
29/08/2018, 08:40
29/08/2018, 19:27
gippo ha scritto:TTE, il filmato non si vede ... stai proprio invecchiando
31/08/2018, 02:14
zakmck ha scritto:gippo ha scritto:TTE, il filmato non si vede ... stai proprio invecchiando
In realta' il filmato si vede. Forse hai qualche problema con il PC?
25/07/2020, 12:41
05/09/2020, 15:24
[Presentato il 31 luglio 2013 ( v1 ), ultima revisione 3 agosto 2013 (questa versione, v2)]
Sirio e il progetto dei recinti megalitici a Gobekli Tepe
Giulio Magli
I recinti megalitici di Gobekli Tepe (Urfa, Turchia) sono le più antiche strutture sacre in pietra finora conosciute, risalenti al 10 millennio a.C. Viene analizzata la possibile presenza di bersagli astronomici per queste strutture, e si scopre che potrebbero essere state orientate, o addirittura originariamente costruite, per celebrare e successivamente seguire l'apparizione di una nuova stella estremamente brillante nei cieli meridionali: Sirio.
Commenti: Archeoastronomia / Storia dell'astronomia
Soggetti: Storia e filosofia della fisica (physics.hist-ph)
Riferimento alla rivista: Nexus Network Journal, 17, 2016, pagg. 1-11
Cita come: arXiv: 1307.8397 [physics.hist-ph]
(o arXiv: 1307.8397v2 [physics.hist-ph] per questa versione)
Dati bibliografici
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Cronologia delle sottomissioni
Da: Giulio Magli [ visualizza email ]
[v1] mercoledì 31 luglio 2013 17:39:33 UTC (82 KB)
[v2] sabato 3 agosto 2013 15:46:06 UTC (132 KB)
fonte: https://arxiv.org/abs/1307.8397