23/06/2011, 23:54
24/06/2011, 08:19
24/06/2011, 17:39
La cosa peggiore è che il dodecaedro non è menzionato in alcun testo romano, eppure i romani sono noti per registrare praticamente tutto.
24/06/2011, 18:29
25/06/2011, 01:43
Aztlan ha scritto:
Esattamente come immaginavo, il dodecaedro è un oggetto che nella sua geometria racchiude simbolicamente un concetto esoterico: l' anima.
Il dodecaedro è un solido platonico e come tale ha sempre suscitato l' interesse dei filosofi antichi, da Pitagora a Platone.
Quest' ultimo nel Timeo associa ognuno dei cinque solidi platonici agli elementi. Il dodecaedro rappresentava per lui l' etere o quintessenza, materia dell' anima e dei corpi celesti, oltre che la forma del cosmo.
25/06/2011, 07:35
Aztlan ha scritto:
Inoltre sottolinerei questo fatto:La cosa peggiore è che il dodecaedro non è menzionato in alcun testo romano, eppure i romani sono noti per registrare praticamente tutto.
Veramente singolare e significativo, a mio parere...
25/06/2011, 09:07
25/06/2011, 12:03
25/06/2011, 13:06
Enkidu ha scritto:
Anche io avevo pensato come prima cosa a un oggetto di uso religioso, e infatti è la cosa più probabile, ma penso che la spiegazione non sia tutta lì. Innanzitutto si tratta di un oggetto abbastanza complesso, perché non solo è una figura poliedrica complessa, ma in aggiunta a dei fori circolari su ogni lato e una sferetta su ogni angolo. Spiegare la cosa con una presunta sacralità del dodecaedro non è sufficiente, c'è qualcosa di più complesso sotto....
Inoltre è indicativo che i ritrovamenti siano stati fatti tutti nella parte nord-ovest dell'Impero... cioè quarda caso nelle regioni abitate dai Celti, e quindi ancora presumibilmente intrisi di cultura druidica. E i Druidi, per nostro sciagura, si trasmettevano le loro dottrine segrete solo per via orale, e per questo sono andate perse.
I Druidi non erano semplicemente sacerdoti, ma anche custodi del sapere e della cultura celtica, e fungevano quindi anche da storici, scienziati, filosofi e medici. Tali dodecaedri dovevano essere legati al loro sapere segreto e magari, sì, alle loro conoscenze astronomiche, che forse avevano ereditato dai predecessori dei Celti, ovvero i costruttori delle opere megalitiche come Stonehenge, Avebury, Karnak, Newgrange e tanti altri..... forse bisognerebbe indagare in questo senso, ma penso che il mistero, come tanti altri della cultura celtica, rimarrà tale....
25/06/2011, 13:09
25/06/2011, 14:33
strumento per spiegare l'organizzazione dell'universo
quanto è andato perso e distrutto con l'avvento del cristianesimo e con i vari "sacchi" e saccheggi subiti da Roma con la fine dell'impero
25/06/2011, 14:50
Aztlan ha scritto:
Trovo in questo senso illuminante Il Nome della Rosa di Umberto Eco, in cui nel convento era presente una Biblioteca Segreta in cui erano tenuti i testi proibiti, ufficialmente destinati a essere tutti distrutti sulla pubblica piazza, ma di cui tenevano una copia completa riservata a pochi.
Ancora oggi esiste una cosa chiamata Biblioteca Segreta del Vaticano, i cui testi, nonostante siano plurisecolari documenti storici d' epoca e non certo attuali, verrebbe da dire proprio proprio per questo, sono tenuti appunto segreti e lontano da occhi indiscreti - i nostri - senza regolare permesso.
Che segreti hanno da mantenere?
25/06/2011, 18:10
25/06/2011, 19:44
25/06/2011, 22:03
Aztlan ha scritto:
@Quisquis, Enkidu: i vostri interventi sono preziosi come sempre.
Di cui voi siete sicuramente di gran lunga più edotti del misero sottoscritto.