04/05/2013, 15:28
Una Università americana ha creato un reattore zeolite-palladio con dimostrazione di produzione di energia senza alcun input esterno, con efficienza infinita.
Il professor Parchamazad ha utilizzato per la prima volta gli zeoliti per la fusione fredda.
Ha prodotto un reattore LENR composto da una struttura cristallina di zeolite caricata con nanoparticelle di palladio in una camera di acciaio,
e ha sottoposto il complesso zeolite-palladio al gas di Deuterio.
Si è così prodotta una reazione esotermica LENR che ha la caratteristica di non richiedere alcuna energia dall’esterno, di durare indefinitamente, con una chiara e inconfutabile produzione di calore.
Il COP (guadagno tra energia prodotta ed energia immessa) è infinito perché non c'è alimentazione dall'esterno.
Tutti sappiamo quante e quali siano le applicazioni del Laser.
Alcuni scienziati, tra cui il figlio di Cayce, Edgar Evans Cayce,
affermano che molto probabilmente si tratta dello stesso strumento descritto nelle letture sotto il nome di «Grande Cristallo», che veniva usato dagli Atlantidi per molti scopi.
Poteva essere adoperato sia per fini distruttivi, come «raggio della morte», che per guarire e rigenerare i corpi.
Le letture di Cayce dicono:
«Di questo (il Grande Cristallo)... sarebbe bene dare una descrizione, sia pure sommaria,
affinché si possa capire chiaramente... come le forze generate da questa pietra possano essere costruttive e distruttive allo stesso tempo...
«La concentrazione attraverso il prisma... era tale da agire sugli strumenti che erano connessi con i vari modi di viaggiare...
attraverso la stessa forma di fuoco
i corpi venivano rigenerati, bruciando, con l’applicazione dei raggi emessi dalla pietra, la causa che
recava distruzione all'organismo vivente. Il corpo veniva così guarito completamente...».
Finalmente risolsero il problema della conversione dell'energia solare, usando ciò che Cayce chiama «il grande cristallo» per captarla.
Esso veniva originariamente usato come mezzo di corrispondenza con Dio,
ma anche per rigenerare un corpo umano, per guarirlo o perfezionarlo;
avevano dunque scoperto il segreto della giovinezza e potevano vivere per centinaia di anni!
Il cristallo funzionava riflettendo la luce solare in diverse gradazioni;
a seconda di come veniva regolato poteva raggiungere una forza così potente che i suoi raggi erano capaci di una distruzione totale.
Quando i governanti dimenticarono il loro compito di usare il cristallo a fin di bene, e riuscirono a prevaricare gli elementi morali della società, cominciarono ad usarlo in modo distruttivo;
fino a che un errore accidentale provocò una attività vulcanica sulla terra, che ebbe come conseguenza un diluvio di enormi proporzioni.
per [b]rigenerare un corpo umano, per guarirlo o perfezionarlo[/b];
i corpi venivano rigenerati, bruciando, con l’applicazione dei raggi emessi dalla pietra, la causa che recava distruzione all'organismo vivente.
Il corpo veniva così guarito completamente...».
per rigenerare un corpo umano, per guarirlo o perfezionarlo[/b];
avevano dunque scoperto il segreto della giovinezza e potevano vivere per centinaia di anni!
Finalmente risolsero il problema della conversione dell' energia solare, usando ciò che Cayce chiama «il grande cristallo» per captarla.
Lukas ha scritto:
L’American Journal of Epidemiology avverte:
"Alti livelli di alluminio nell’acqua potabile accrescono il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer,
Mentre i livelli più elevati di silice (componente principale della Zeolite e dell’Argilla) diminuiscono la possibilità".
“La patologia di Alzheimer è una malattia multifattoriale e le concentrazioni di alluminio nell’acqua potabile possono avere un effetto sul declino cognitivo”, ha dichiarato il Dottor Virginie Rondeau. Rondeau, che opera presso l’Institut National de la Santé et de la Recherche Medicale a Bordeaux, insieme con colleghi esperti nel settore, ha esaminato le associazioni tra l’esposizione all’alluminio ed il rischio relativo di declino cognitivo, demenza e malattia di Alzheimer in soggetti anziani seguiti per quindici anni. L’assunzione giornaliera di alluminio di almeno 0,1 milligrammo è correlata a seri danni alle facoltà cognitive e mnemoniche, mentre un consumo quotidiano di almeno 10 mg di silice, riduce dell’11% la probabilità di sviluppare la demenza senile. I soggetti con un alto consumo di alluminio al giorno hanno un rischio quasi tre volte maggiore di demenza, notano i ricercatori" [...]
Uno studio pubblicato sul "The Lancet", rivista scientifica di ambito medico, riporta: "Dalle analisi è emerso che il rischio del morbo di Alzheimer è 1,5 volte maggiore nei distretti in cui la concentrazione media di alluminio nell’acqua supera 0,11 mg / l rispetto ai distretti in cui la concentrazione è inferiore a 0,01 mg / l.
Aztlan ha scritto:
I "geopolimeri" sono alluminosilicati, un materiale molto simile alle zeoliti, che hanno in più una struttura cristallina.
Aztlan ha scritto:
A questo punto mi chiedo:
non è che questo materiale, sia nella sua forma cristallina (zeolite),
che in quella comune (alluminosilicati)
Fosse alla base della tecnologia antediluviana?
Il primo per dare energia con una reazione di fusione fredda come quella prodotta in America e contenere sostanze radiattive,
il secondo come materiale da costruzione?
Fino a che punto continueremo a considerare queste delle originali scoperte sicuramente contemporanee?
04/05/2013, 16:07
Zeoliti sintetiche. Ricercatrice italiana ottiene brevetto in USA
La scienziata, lucana, con contratto a tempo determinato annuale, è stata negli Stati Uniti per portare a termine la ricerca e ottenere il brevetto
di Gianni Avvantaggiato pubblicato il 27 aprile 2013
Claudia Belviso
Le zeoliti (pietre che bollono) sono minerali che se riscaldati sprigionano vapore acqueo (dovuto all’acqua intrappolata nelle sue cavità). Lo studioso svedese Axel Fredrik Cronstedt, cui si devono gli studi, nel 1751 scoprì pure che la pietra che bolle (zeoliti dal greco zein, “bollire” e lithos, “pietra”) può essere reidratata.
Partendo da questi studi, la geologa potentina Claudia Belviso ha messo a punto un progetto innovativo per produrre zeoliti sintetici capaci di assorbire sostanze inquinanti. «Le zeoliti sono minerali idrati di silicio, comunemente ottenute con acqua distillata e utilizzate come “setacci chimici”, come filtri per controllare gli odori e assorbenti per rimuovere elementi o molecole dalle acque contaminate», spiega Belviso.
La sede del CNR di Tito Scalo in Basilicata
Assorbendo l’acqua dal terreno e dal sottosuolo le zeoliti sintetiche possono assorbire, quindi, anche elementi tossici come i metalli pesanti. Il progetto, sviluppato al CNR – IMAA di Tito Scalo (PZ) e depositato negli Stati Uniti è stato brevettato proprio in questi giorni.
«Sono stata negli Stati Uniti per la mia ricerca – ha detto la ricercatrice a questo proposito – ma si può restare anche qui mantenendo i contatti con l’estero». La scienziata lucana, con contratto a tempo determinato annuale, ha scoperto che le zeoliti si possono sintetizzare dalle ceneri di carbone. E allo scopo si possono utilizzare gli scarti delle centrali termoelettriche. Il prodotto, innovativo, è soprattutto a basso costo perché al posto dell’acqua distillata impiegata in molti altri esperimenti, si utilizza l’acqua di mare, grazie alla quale si riesce a produrre una quantità maggiore di materiale a un costo inferiore.
Una centrale termoelettrica
«La novità del nostro metodo – spiega Belviso – consiste nell’aver sintetizzate le zeoliti impiegando acqua di mare, reperibile a costo zero, anziché acqua distillata e a temperature inferiori a 45°C, riducendo così nettamente anche la spesa energetica. La quantità di zeolite sintetizzata con questo nuovo processo è nettamente maggiore rispetto a quella formata con acqua distillata». Uno degli aspetti innovativi dello studio, durato cinque anni, riguarda proprio gli esperimenti effettuati sugli scarti della combustione a carbone delle centrali a carbone.
Cenere di carbone
«Il fly ash (ceneri leggere) deriva dal combustibile fossile (carbone) delle centrali termoelettriche – chiarisce Belviso – ed è costituito da materiale minerario refrattario alla combustione e da componenti residue per le quali la combustione avviene in modo incompleto». L’enorme produzione di queste polveri, soprattutto negli Stati Uniti, Cina e India, pericolose da smaltire in discarica, crea un problema ambientale notevole.
«Le zeoliti sintetizzate a partire da questi scarti con il processo oggetto del brevetto –precisa la studiosa volata in America per necessità – potranno invece essere utilizzate come una sorta di “spugna” negli impianti di filtrazione per la bonifica di acque inquinate e per bonificare terreni contaminati da metalli pesanti come nichel, piombo e manganese, o da composti organici presenti in concentrazioni elevate».
Dalla sperimentazione in laboratorio è stato realizzato un prototipo di depuratore, costituito da una pompa a immersione cui è collegato un sistema di tubi con un manicotto in cui inserire il filtro di zeolite sintetica. Il depuratore è stato poi utilizzato per filtrare le acque di una rete di pozzi realizzata dalla Regione Basilicata nell’area di Ferrandina Scalo, per monitorare le acque della Val Basento molto soggetta a inquinamento antropico, cioè di origine urbana, agricola e industriale.
Fonte: http://www.ambienteambienti.com/top-new ... 94264.html
04/05/2013, 16:53
04/05/2013, 18:45
04/05/2013, 21:12
Sul forum l' unico topic che ho trovato sul materiale propone di BRUCIARLO per riscaldamento...
“nuovo tipo di combustibile per caldaia”
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12445
Quando viene bagnata emette calore
05/05/2013, 09:31
05/05/2013, 11:40
Angel_ ha scritto:
...penso che Aztlan potrebbe aver ragione, ovvero, una particolare zeolite potrebbe possedere proprietà da fantascienza...
05/05/2013, 12:01
Atlanticus81 ha scritto:
2) E' possibile sapere in quali regioni del mondo esistono i principali giacimenti di zeolite? In Italia abbiamo detto Grosseto il che li ricollega ai misteriosi etruschi... non mi stupirebbe trovare altri giacimenti in altre aree "sensibili" (Nazca? Titicaca? Valle dell'Indo?...)
05/05/2013, 14:11
Atlanticus81 ha scritto:
1) Forse la zeolite era uno dei materiali ricercati dagli Anunnaki dei miti sumeri, oltre all'oro delle cui peculiari caratteristiche abbiamo parlato qui
Atlanticus81 ha scritto:
2) E' possibile sapere in quali regioni del mondo esistono i principali giacimenti di zeolite? In Italia abbiamo detto Grosseto il che li ricollega ai misteriosi etruschi... non mi stupirebbe trovare altri giacimenti in altre aree "sensibili" (Nazca? Titicaca? Valle dell'Indo?...)
16/03/2014, 11:35