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Oggetti fuori dal tempo, avvistamenti tramandati nella letteratura storica. Qual è l'origine dell'uomo? Testi sacri e mitologie da tutto il mondo narrano una storia diversa da quella che tutti conosciamo.
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Il disco di Scisto

05/07/2013, 18:18

Fonte: http://www.segretiemisteri.com/?p=6937

Sin da quando sono state scoperte le piramidi d’Egitto, agli occhi dei ricercatori occidentali, sembravano sfidare le capacità tecnologiche e ingegneristiche di una cultura tanto primitiva.

Ma, negli ultimi anni, numerose scoperte di enigmatici artefatti hanno portato un numero sempre crescente di studiosi a sostenere che gli antichi egizi erano forniti di conoscenze tecnologiche molto più avanzate di quanto si possa pensare, fino a sostenere la possibilità, tanto cara ai Teorici degli Antichi Astronauti, di essere venuti a contatto con intelligenze non terrestri in visita sul nostro pianeta nella notte dei tempi.

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Anche se questa affermazione è assolutamente negata dalla comunità scientifica moderna, nessuno può negare che gli egiziani sono riusciti a realizzare opere tecnologiche che, almeno per quanto ne sappiamo, sfidavano le possibilità del periodo nel quale fiorì la loro civiltà.

Tra gli artefatti che sfidano le competenze egizie c’è un manufatto molto particolare, conosciuto come il “Disco di Scisto“, un oggetto circolare realizzato circa 5000 anni fa e che sembra essere il componente di un antico, quanto sconosciuto, dispositivo avanzatissimo.

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L’oggetto fu rinvenuto a Saqqara nel gennaio del 1936 dall’egittologo Brian Walter Emery, durante lo scavo della tomba del principe Sabu (figlio del Faraone Aneddzhiba, quinto sovrano della prima dinastia dell’antico Egitto), chiamato “Stella della Famiglia di Horus”.

La tomba, conosciuta anche come “Mastaba di Sabu”, si trova alle porte del Delta del Nilo, a circa 1,7 chilometri a nord della piramide a gradoni di Djoser, la camera sepolcrale non ha scale e la sovrastruttura è stata completamente riempita di vasi di sabbia e pietre, coltelli di selce, frecce, alcuni strumenti di rame.

Ma tra tutti gli oggetti ritrovati, quello che immediatamente ha attirato l’attenzione di Emery è stato quello che inizialmente fu definito un “contenitore di scisto a forma di ciotola“, l’oggetto ha un diametro di circa 61 centimetri, con un foro al centro di circa 10,6 centimetri, il manufatto, molto simile ad un volante o ad un volano di un macchinario, ha una serie di “pale” curve che assomigliano all’elica di una barca, con il foro centrale che sembrerebbe destinato ad ospitare un asse o qualche altro oggetto sconosciuto.

La cosa più curiosa è il materiale scelto dai produttori ignoti per realizzare l’oggetto: lo scisto che, nella moderna petrografia, indica una roccia metamorfica a grana medio-grossa caratterizzata da una tessitura scistosa abbastanza marcata, cioè tendente a sfaldarsi facilmente in lastre sottili, cosa che metterebbe in crisi molti artigiani contemporanei.

L’enigmatico oggetto è attualmente in mostra nella prima ala del Museo Egizio del Cairo, etichettato come “contenitore per incenso”, anche se non vi alcuna prova a sostegno di questa affermazione, quel che è certo, e più sorprendente, è che l’oggetto è comparso abbastanza presto nella storia egizia, indicando un’abilità molto sofisticata nel modellare oggetti in pietra di tale complessità.

Il mistero si infittisce se si considera il fatto ben documentato che l’introduzione della ruota in Egitto non si è verificata fino al 1640 a.C., anno in cui ci fu l’invasione del gruppo asiatico conosciuto come Hykos, intorno alla fine del Medio Regno, quindi, la domanda che ci si pone è: se il Disco di Scisto non è una ruota, né un portaincenso, allora cos’è? E come ha potuto una cultura dotata solo di rossi scalpelli lavorare un materiale tanto delicato ad un livello così alto di complessità?

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Effettivamente, mentre la maggior parte degli archeologi si sente in dovere di offrire un parere “realistico” sull’utilizzo del disco, il suo design futuristico continua a confondere tutti coloro che l’hanno visto, infatti, una spiegazione soddisfacente non è stata ancora fornita.

Alcuni, ad esempio, credono che il disco sia servito solo per essere da base per sostenere una lampada ad olio. Tuttavia, i critici di questa teoria sostengono che la forma e la curvatura dei suoi petali rendano inverosimile questa ipotesi. E poi, perchè realizzare un semplice sostegno così complesso? E perchè non ne sono stati trovati altri?

Una tecnologia più avanzata del previsto?

Non manca chi si avventura in ipotesi più ‘al limite’, paventando la possibilità che ci troviamo di fronte ad un qualche tipo di tecnologia antica sconosciuta piuttosto avanzata. L’egittologo Cyril Aldred è giunto alla conclusione che l’oggetto possa essere la copia di un manufatto metallico molto più antico, a memoria di un qualche evento remoto che li aveva particolarmente impressionati.

D’altra parte, perchè gli antichi egizi si sono presi la briga di realizzare un oggetto tanto complesso più di 5000 anni fa? E perchè avrebbero dovuto perdere tempo e sviluppare le necessarie competenze per creare un oggetto decorativo, a meno che non servisse per un qualche scopo specifico molto importante?

Sia come sia, questo oggetto continua a costituire uno dei più grandi e sconcertanti misteri dell’antico Egitto, fornendo argomenti a tutti coloro che si rifiutano di credere che un tale manufatto tecnologicamente avanzato sia stato concepito dagli egizi senza un aiuto ‘esterno’.

05/07/2013, 22:20

questo è un pezzo di quelli più strani, soprattutto perchè mi risulta essere unico. Essendo di pietra non credo possar aver avuto una funzione meccanica , di certo l'epoca a cui appartiene ne fa un oggetto fuori del comune almeno per la forma....come si può ideare una forma del genere senza nessun processo di avvicinamento ? può nascere dal nulla questa forma?

http://www.oocities.org/unforbidden_geo ... _3111.html

questo è ancora più antico ma ha già delle parti in comune con il disco di scisto
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una cosa che penso io è che la lavorazione dei metalli che iniziava più o meno in quel epoca in Egitto abbia portato a farsi concorrenza tra chi lavorava il metallo e chi lavorava la pietra e che abbia portato qualcuno di questi ultimi a imitare la lavorazione dei metalli che potevano essere lavorati più finemente.

un esempio di manufatto in pietra lavorato finemente come il disco di Sabu
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http://www.metmuseum.org/collections/se ... /100000011

05/07/2013, 22:36

Grazie manu!
Non conoscevo questi pezzi.
[;)]

07/07/2013, 18:06

Finalmente si può discutere di qualcosa di solido e reale! Non sapevo del disco di scisto.... effettivamente è impressionante ed è un fatto che non corrisponde minimamente a nessun altro oggetto rinvenuto in quell'epoca. Ha indubitabilmente un design da alta tecnologia.... penso lo si possa definire tranquillamente un "ooparts".

07/07/2013, 18:35

cosa può essere? Non sembra nè un'elica nè una ruota il materiale stesso a quanto ho capito non si presta ad essere sottoposto a stress... Il buco centrale penso sia indiscutibilmente l'aggancio per un perno centrale, magari rotante, boh la butto lì una sorta di pala eolica O_o

07/07/2013, 23:45

Mi viene in mente invece che tali oggetti potessero essere mistero anche per gli antichi egizi.
Se ci fate caso, sono pezzi unici, e non esistono repliche, perchè?
Forse perchè non avevano la tecnologia per replicarle, oppure non gli serviva replicarle. Perchè loro stessi non ne capivano il funzionamento.
E come è possibile? forse la risposta è più semplice di quanto non sembri.
E' possibile che siano stati loro stessi a rinvenire questi "reperti" durante forse gli scavi per costruire mastabe o piccole piramidi.
Ovviamente essendo oggetti insoliti e "unici" nel loro essere, i nobili o faraoni del tempo ne acquisirono la proprietà solo per personale capriccio, facendosi seppellire con questi oggetti alla loro morte.
Credo che esistesse in una qualche maniera una sorta di equipe ai quei tempi che dovesse gestire o comunque "trattare" oggetti o manufatti provenienti da scavi di lavorazione che non appartenessero alla loro storia/cultura ma bensì come ad oggetti provenienti da civiltà precedenti alla loro.
Se erano in grado di scrivere erano sicuramente anche in grado di raccogliere e catalogare oggetti come noi facciamo oggi..

08/07/2013, 02:45

Si, volendop ragionare razionalmente non può che essere come dici tu :)

09/07/2013, 00:00

holocron ha scritto:

Mi viene in mente invece che tali oggetti potessero essere mistero anche per gli antichi egizi.
Se ci fate caso, sono pezzi unici, e non esistono repliche, perchè?
Forse perchè non avevano la tecnologia per replicarle, oppure non gli serviva replicarle. Perchè loro stessi non ne capivano il funzionamento.
E come è possibile? forse la risposta è più semplice di quanto non sembri.
E' possibile che siano stati loro stessi a rinvenire questi "reperti" durante forse gli scavi per costruire mastabe o piccole piramidi.
Ovviamente essendo oggetti insoliti e "unici" nel loro essere, i nobili o faraoni del tempo ne acquisirono la proprietà solo per personale capriccio, facendosi seppellire con questi oggetti alla loro morte.
Credo che esistesse in una qualche maniera una sorta di equipe ai quei tempi che dovesse gestire o comunque "trattare" oggetti o manufatti provenienti da scavi di lavorazione che non appartenessero alla loro storia/cultura ma bensì come ad oggetti provenienti da civiltà precedenti alla loro.
Se erano in grado di scrivere erano sicuramente anche in grado di raccogliere e catalogare oggetti come noi facciamo oggi..


... o potrebbe darsi che si trattasse di un'antica reliquia tramandata da epoche precedenti l'inizio delle dinastie faraoniche.... magari un reperto dei tempi in cui era vissuto il mitico Osiride, fondatore della civiltà egiziana.

09/07/2013, 22:53

Mi chiedo se questo disco di scisto, la sua forma, si adatti imersa in un liquido..
A ben vedere dalla forma, sembrerebbe adatto a "mescolare" facendo fluire un determinato liquido sopra e sotto, nonchè creare flutti vorticosip proprio atti a tale scopo..

09/07/2013, 23:57

al museo del Cairo c'è anche quest'altro vassoio di pietra dello stesso materiale che imita un pò le pieghe del disco di Sabu, ma questo è della III din.

Immagine
http://www.oocities.org/unforbidden_geo ... rills.html

deve essere difficile da lavorare anche questo!

e anche questo è allucinante come lavorazione , di pietra...

Immagine
http://www.theglobaleducationproject.or ... dfact3.php

per me lo scopo era proprio quello di stupire attraverso una lavorazione sofisticata della pietra, qualità che forse venivano apprezzate da sovrani e nobili....

10/07/2013, 19:53

Dunque ora le domande sarebbero:
A quale civiltà appartengono tali manufatti, e dove essi siano stati trovati.

Considerando il fattore che tra noi e gli egizi ci separano non meno di 2000 anni, e considerando che piogge, inondazioni possano aver aggiunto "terra" da scavare (non dimentichiamoci che se gli egizi hanno trovato tali manufatti, essi provenivano da scavi da loro effettuati per chìssà quanti metri sotto terra..), bisogna anche pensare in quali luoghi gli egizi possano aver trovato tali oggetti.

Si potrebbe pensare in un primo momento in zone da dove loro ricavavano la pietra per fare le riproduzioni delle grandi piramidi (potremmo anche credere che le piramidi piccole le abbiano costruite loro, ancora "fattibile" per le loro conoscenze e strumenti) oppure nei luoghi di scavo da cui ricavavano argille o fango per i mattoni.
Forse sono quelli i luoghi dove potrebbe essere possibile trovare seppellita addirittura una città antica, con altri manufatti in genere.

11/07/2013, 20:32

holocron ha scritto:

Dunque ora le domande sarebbero:
A quale civiltà appartengono tali manufatti, e dove essi siano stati trovati.

Considerando il fattore che tra noi e gli egizi ci separano non meno di 2000 anni, e considerando che piogge, inondazioni possano aver aggiunto "terra" da scavare (non dimentichiamoci che se gli egizi hanno trovato tali manufatti, essi provenivano da scavi da loro effettuati per chìssà quanti metri sotto terra..), bisogna anche pensare in quali luoghi gli egizi possano aver trovato tali oggetti.

Si potrebbe pensare in un primo momento in zone da dove loro ricavavano la pietra per fare le riproduzioni delle grandi piramidi (potremmo anche credere che le piramidi piccole le abbiano costruite loro, ancora "fattibile" per le loro conoscenze e strumenti) oppure nei luoghi di scavo da cui ricavavano argille o fango per i mattoni.
Forse sono quelli i luoghi dove potrebbe essere possibile trovare seppellita addirittura una città antica, con altri manufatti in genere.


quelli che ho postato io sono stati trovati nella piramide di Djoser e appartengono alla III dinastia e al periodo precedente . Ne sono stati trovati più di 40.000 nei sotterranei della piramide ....

11/07/2013, 20:54

Messaggio di Sheenky

Fonte: http://www.segretiemisteri.com/?p=6937

L’enigmatico oggetto è attualmente in mostra nella prima ala
del Museo Egizio del Cairo, etichettato come “contenitore per incenso



Ahahahahah.......

Ci prendono pure per i fondelli....... [:D]

13/07/2013, 03:56

manucaos ha scritto:

al museo del Cairo c'è anche quest'altro vassoio di pietra dello stesso materiale che imita un pò le pieghe del disco di Sabu, ma questo è della III din.

Immagine
http://www.oocities.org/unforbidden_geo ... rills.html

deve essere difficile da lavorare anche questo!

e anche questo è allucinante come lavorazione , di pietra...

Immagine
http://www.theglobaleducationproject.or ... dfact3.php

per me lo scopo era proprio quello di stupire attraverso una lavorazione sofisticata della pietra, qualità che forse venivano apprezzate da sovrani e nobili....



A meno che non avessero la possibilità di modificare la caratteristiche fisiche dei materiali per poterli adattare alle forme che volevano, un pò lo stesso metodo usato per le mura delle città centro-sud americane :)

Thethirdeye ha scritto:

Messaggio di Sheenky

Fonte: http://www.segretiemisteri.com/?p=6937

L’enigmatico oggetto è attualmente in mostra nella prima ala
del Museo Egizio del Cairo, etichettato come “contenitore per incenso



Ahahahahah.......

Ci prendono pure per i fondelli....... [:D]


Una spiegazione del genere, senza lo straccio di una prova ma solo perchè chi di dovere ha deciso che quella cosa serviva per quello scopo precludendo quindi la strada a qualunque altra ipotesi è abbastanza umiliante... Cozza completamente con la logica ed il buon senso. Poteva benissimo dire che servisse per appendere l'aglio al soffitto, che differenza avrebbe fatto? Nessuna -_-

Perchè non dire: non sappiamo assolutamente cosa sia e come sia stato fatto (verità), STOP.

13/07/2013, 15:44

MaxpoweR ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:

Messaggio di Sheenky

Fonte: http://www.segretiemisteri.com/?p=6937

L’enigmatico oggetto è attualmente in mostra nella prima ala
del Museo Egizio del Cairo, etichettato come “contenitore per incenso



Ahahahahah.......

Ci prendono pure per i fondelli....... [:D]


Una spiegazione del genere, senza lo straccio di una prova ma solo perchè chi di dovere ha deciso che quella cosa serviva per quello scopo precludendo quindi la strada a qualunque altra ipotesi è abbastanza umiliante... Cozza completamente con la logica ed il buon senso. Poteva benissimo dire che servisse per appendere l'aglio al soffitto, che differenza avrebbe fatto? Nessuna -_-

Perchè non dire: non sappiamo assolutamente cosa sia e come sia stato fatto (verità), STOP.

Hai detto bene... cozza proprio con la logica e il buon senso.
Eppure... questi signori qui si ergono a "paladini della logica"....
Curioso no? [:D]
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