07/02/2015, 19:00
08/02/2015, 13:44
08/02/2015, 22:24
mauro ha scritto:cari amici,
come ho detto in un altro topic, apro questo per approfondire l'argomento, segnalando ciò che c'è già
nel forum
search.php?keywords=mallona&terms=all&author=&sc=1&sf=all&sk=t&sd=d&sr=posts&st=0&ch=300&t=0&submit=Cerca
e mettendo in evidenza, per ora l'aspetto ermetico della faccenda, attraverso coloro che ne hanno parlato
da Siracusa
http://derenzodomenico.blogspot.it/2014 ... itato.html
ciao
mauro
La vita su Marte esisteva già migliaia di anni fa, ed esisteva pure il pianeta Luce o Mallona che per un indiscriminato
uso di vari tipi di energie (l'energia nucleare e l'antimateria) provocò un collasso ed esplose causando un gravissimo
cataclisma planetario in tutti i pianeti del sistema solare.
Marte, essendo vicinissimo al pianeta Mallona, subì un trapasso doloroso in soli tre minuti del nostro tempo.
Un quarto di quella umanità fu distrutta.
Lo spirito vivente di questo pianeta riprogrammò, come conseguenza di questa grande sofferenza, una nuova vibrazione,
utile a una nuova vita sviluppabile in una dimensione diversa, per cui gli esseri subirono istantaneamente il passaggio
evolutivo dalla terza alla quarta dimensione.
Coloro che non erano pronti per il cambiamento dimensionale, furono incarnati sulla Terra o su altri pianeti, ma con
essi anche gli esseri negativi che esplosero con il pianeta Mallona, permettendo così, ancora oggi, alla progenie del male
di continuare a lavorare, essendo buona parte di essa incarnata sulla Terra.
Ci sono tra di noi, esseri con sembianze umane, ma con natura diabolica, come pure individui con apparenza umana ma
di provenienza angelica.
Le città di Marte erano possedevano strutture concentriche e particolari come quelle descritte in alcune misteriose
civiltà terrestri scomparse (Poseidonia o Atlantide).
Le foto di questi resti, ripresi e fotografati dalla NASA, grazie a ricercatori seri, furono raccolte e messe a
disposizione dell'opinione pubblica.
Oggi con la ripresa delle missioni spaziali, certe ammissioni fatte nel passato, vengono ritrattate o ridicolizzate.
L'interesse che muove questi progetti extraplanetari, è solo esclusivamente la propaganda politica e la
speculazione economica, resta invece alquanto scomodo ammettere che non siamo soli nell'universo e che
soprattutto non lo siamo mai stati.
In Antartide sono state trovate meteoriti che provengono da Mallona.
Ricordiamo che la fascia dei cosiddetti “pianetini” che ruotano vicino a Marte è composta da quanto rimane del pianeta esploso.
Nei giacimenti di zolfo, nei crateri dei vulcani, si trovano le prime forme di batteri che hanno dato origine alla vita;
di simili ne sono stati individuati e riconosciuti su Marte,
ma qui è diverso in quanto essi stanno subendo il lento e progressivo riassorbimento nella loro primitiva natura.
La vita su questo pianeta è finita da tempo, quello che pensiamo di vedere è quello che resta della terza dimensione
in forma fisica primordiale e non riusciamo invece a percepire ciò che vibra ad un'altra frequenza.
Intorno a noi vibrano e vivono miliardi di altri mondi, ma non siamo capaci di vederli perché non siamo predisposti a
questo tipo di esperienza.
Noi siamo al primo scalino dell'evoluzione, la nostra percezione, la nostra intelligenza spirituale non ci permette di vedere
di più, perché non siamo preparati.
Gli esseri che vivono su Marte, sono vicini all'evoluzione raggiunta dagli esseri che vivevano sul pianeta Luce o Mallona:
erano creature che emanavano luce propria, composti da un quarto di materia e da 3 quarti di astrale.
Questa nostra umanità, nel prossimo salto qualitativo, raggiungerà l'equilibrio possedendo 2 parti di materia e 2 parti
di astrale, per cui sarà più facile dominare la parte fisica materiale.
Sarà possibile riconoscersi attraverso l'emanazione spirituale che darà l'esatta misura dell'individuo.
Gli esseri evoluti del pianeta Luce, hanno partecipato alla creazione dell'uomo.
Sono state trovate tracce nelle Piramidi, ed in altri siti, del loro passaggio e dei loro volti che rappresentano le quattro
razze madri che sulla terra si sono sviluppate e che provenivano dalle varie costellazioni.
Gli Atlantidei sono stati istruiti e canalizzati da esseri che provenivano soprattutto da Marte, successivamente sono
stati essi stessi, con l'esodo dovuto alla loro dispersione, a influenzare e portare conoscenze, sia nelle Americhe che
nell'area mediterranea e medio orientale.
08/02/2015, 23:26
Caro Mauro ...questo messaggio dei Fratelli Cosmici tramite
Eugenio Siragusa lo trovi ermetico?
08/02/2015, 23:35
09/02/2015, 12:57
09/02/2015, 14:47
09/02/2015, 15:50
09/02/2015, 16:22
Xanax ha scritto:La presenza della fascia degli asteroidi anche a me aveva fatto pensare alla distruzione di un pianeta.
Le cause di tale distruzione possono essere trovate anche senza tirare in ballo la new age.
09/02/2015, 16:43
mauro ha scritto:cara catwalk
ho usato questo termine, anche per gli altri, solo per distinguerli, da ciò che ci comunica la "scienza ufficiale"
forse avrei dovuto dire "eretico"
Si ho visto che edicolaweb è inattiva, ma mi da "under construction", non so se lo stanno ristrutturando.
Comunque nel web le citazioni di Siragusa le trovo anche da altre parti
ciao
mauro
09/02/2015, 16:59
I due emisferi così diversi di Marte sono la prova si un’antica catastrofe cosmica
Molto tempo fa, quando i pianeti del nostro sistema solare erano ancora giovani, Marte era un mondo molto diverso: acqua liquida scorreva in lunghi fiumi che terminavano il loro percorso riversandosi in laghi e mari poco profondi. Poi, un terribile impatto cosmico ha messo fine a tutto questo. La prova sarebbe forte dimorfismo fra gli emisferi settentrionale e meridionale del Pianeta Rosso.
Oggi Marte è un mondo freddo e secco. La sua esile e sottile atmosfera fornisce una copertura scarsa ad una superficie segnata da letti di fiumi asciutti e laghi vuoti.
Se esistono ancora i microbi marziani, probabilmente stanno trascorrendo un’esistenza misera da qualche parte del polveroso sottosuolo marziano. Ma cosa è successo al nostro vicino?
Una sofisticata ricerca condotta dal team di geofisici dell’Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo (ETH), guidati da Giovanni Leone, geologo e vulcanologo planetario, suggerisce che un corpo celeste di grandi dimensioni abbia impattato violentemente sul polo sud del Pianeta Rosso, milioni e milioni di anni fa, quando il Sistema solare viveva la sua infanzia.
La crosta marziana, infatti, risulta essere divisa all’equatore in due zone morfologicamente molto diverse, perfettamente distinte e nettamente separate: i basso-piani dell’emisfero settentrionale relativamente lisci e senza crateri, la maggior parte dei quali giace ad almeno 1000 metri sotto il livello dato e gli altopiani dell’emisfero meridionale, massicciamente craterizzati, che in gran parte si innalzano a più di 2 mila metri sopra il livello dato.
La linea di divisione che separa queste due zone elevate descrive un grande cerchio inclinato approssimativamente a 35° rispetto all’equatore marziano.
La causa di questa divisione bassopiano-altopiano, rimane uno dei principali problemi irrisolti di Marte. L’unica certezza è che a un certo punto della sua storia il pianeta fu afflitto da un cataclisma di dimensioni quasi inimmaginabili, un trauma violento, che ha cambiato i connotati e la storia del pianeta in modo irreversibile.
L’ipotesi avanzata dai ricercatori è che un corpo celeste di considerevoli dimensioni, forse una grande cometa o un planetoide vagante, abbia colpito Marte nell’emisfero meridionale.
Come spiega Media Inaf, la simulazione elaborata dai ricercatori svizzeri mostra come questo evento traumatico sarebbe stato capace di generare un oceano di magma che si sarebbe esteso per tutto l’emisfero meridionale marziano.
L’oggetto celeste, in movimento a circa 5 km/s, ha bucato la superficie come fa un cucchiaio con la crema catalana, innescando un’intensa attività vulcanica che ha interessato la geologia marziana per tre miliardi di anni.
Con una massa forse anche superiore a un decimo di quella di Marte, il corpo celeste ha generato energia sufficiente a innescare un processo di cui gli altopiani rocciosi, oggi ben visibili sulla superficie del Pianeta Rosso, sono il risultato finale.
Il forte dimorfismo fra gli emisferi settentrionale e meridionale del pianeta è stato oggetto di altri studi in passato. Il più noto è quello firmato da due ricercatori americani ed è datato 1984, pubblicato da Nature. L’ipotesi, allora, era quella di un impatto sull’emisfero nord.
Questa ipotesi non convince Leone: «Non spiega la distribuzione irregolare dei crateri di origine vulcanica, per lo più diffusi a sud dell’equatore. Il nostro modello è in grado di riprodurre fedelmente l’evoluzione topografica nei due emisferi. È così che siamo arrivati a comprendere la dinamica dell’impatto nella regione polare meridionale, ricostruendo la composizione chimica del corpo che ha impattato il suolo marziano».
http://www.ilnavigatorecurioso.it/2015/ ... e-cosmica/
Messaggio dal pianeta Marte
(tramite il contattato Eugenio Siragusa)
http://www.associazionesaras.it/index.p ... Itemid=139
...
Sappiate, figli della scienza terrestre, che le strutture vitali del nostro popolo,
hanno cessato di essere geneticamente tridimensionali, gia da quel lontano tempo,
in cui la totale distruzione del pianeta Mallona, pianeta orbitante tra Marte e Giove,
distrutto da una serie di conflagrazioni nucleari, prodotte dall’incoscienza di quel popolo,
determinò la necessità della repentina costruzione delle lune artificiali,
che ancora oggi orbitano attorno alla massa del nostro mondo e
che la vostra scienza a denominato Phobos e Deimos.
Il popolo di Marte in quel tempo, duramente provato da una catastrofe che determinò
la scomparsa di un terzo della sua civiltà, subì il trapasso vitale ed evolutivo che ogni pianeta,
nel tempo del suo calvario, deve geneticamente superare.
Mentre milioni e milioni di nostri fratelli, perivano per le conseguenze che l’esplosione del pianeta
vicino aveva provocato, la coscienza vitale del nostro mondo, programmava la rigenerazione della razza e
il conseguente salto qualitativo che quella dura selezione aveva permesso.
L’esplosione fisica del pianeta Mallona, di cui le prime colonie terrestri non sono che un residuo in cerca di una patria,
provocò la grande catastrofe, che nella nostra storia è ricordata come “Origine”, del tipo attuale di evoluzione che
stiamo conducendo.
Uno dei tre continenti sui quali in quell’epoca erano stabiliti i nostri padri, subì la quasi distruzione,
a causa dei meteoriti giunti dallo spazio e degli scompensi magneto-sferici provocati nell’anello vitale del geoide.
L’olocausto diabolico di una Cellula del Cosmo, distrutta dall’incoscienza e dalla malvagità, fu così per noi,
in virtù del supremo equilibrio della legge che ancora veneriamo, un mezzo di dolore e quindi di purificazione e
di ascesa evolutiva.
...
Non meravigliatevi dunque, fratelli della Terra, di non trovare che polvere e “residui morenti” sulla superficie
della terza dimensione di Marte, nella quale la nostra vita non si svolge più da millenni.
...
10/02/2015, 18:44
11/02/2015, 01:04
11/02/2015, 09:29
MaxpoweR ha scritto:LA newage (nuora era di cosa poi) ha contagiato come un virus molte discipline facendogli perdere autorevolezza -.-
16/03/2015, 19:05
catwalk ha scritto:
p.s.:
Ricordo che in tutta questa "storia"...c'entra Lucifero....!