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Oggetti fuori dal tempo, avvistamenti tramandati nella letteratura storica. Qual è l'origine dell'uomo? Testi sacri e mitologie da tutto il mondo narrano una storia diversa da quella che tutti conosciamo.
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Uomo di Denisova, nuovo parente di Sapiens e Nean

26/12/2010, 23:39

Uomo di Denisova, nuovo parente di Sapiens e Neanderthal

La falange di una ragazzina vissuta circa 30-40.000 anni fa, e un dente (appartenuto a chissà chi), sono stati ritrovati in una caverna in Siberia. Niente di eccezionale, penserete voi, visti i resti di ominidi scoperti finora (meno di quanti possiate immaginare, comunque). Ma la faccenda si fa interessante quando si scopre che la ragazzina non era un esemplare di Sapiens, e nemmeno un Neanderthal, ma apparteneva a un gruppo di ominidi precedentemente sconosciuto, vissuto in Asia durante il Pleistocene.
Il team di scienziati che ha effettuato la scoperta ha analizzato il DNA dei resti, confrontandolo con quello di esseri umani moderni e di Neanderthal, scoprendo che i Denisovani (così sono stati chiamati gli ominidi appartenenti a questo ramo estinto dell'albero evolutivo umano) erano imparentati con i Neanderthal, ma rappresentavano una specie del tutto differente.

La ricerca ha inoltre rivelato come i melanesiani contemporanei custodiscano nel loro patrimonio genetico alcune somiglianze con i Denisovani: il 4-6% del DNA di popolazioni della Nuova Guinea e dell'Isola di Bouganinville sarebbe di provenienza denisovana. I melanesiani, quindi, sarebbero presumibilmente degli ibridi dei Denisovani e degli antichi melanesiani.
"La storia ora si fa più complicata" spiega Richard Green, della University of California. "Invece della storia lineare che abbiamo usato per spiegare come gli esseri umani siano migrati dall'Africa e abbiano sostituito i Neanderthal, ora vediamo queste storie intrecciate, con più protagonisti e più interazioni di quanto potessimo pensare in precedenza".


I Denisovani sarebbero stati non solo geneticamente, ma anche morfologicamente diversi dai Neanderthal e dai Sapiens. Il dente e la falange ritrovati nella caverna mostrano una struttura più simile ad ominidi come Homo habilis o erectus.
La falange e il dente sono stati ritrovati nel 2008 da un team di scienziati russi nella Caverna Denisova, un sito archeologico siberiano. "[La falange] è un campione incredibilmente ben conservato, per cui fu un piacere lavorare con questi dati. Non sappiamo il perchè, ma è quasi un miracolo come si sia conservato bene il DNA". dice Green.
Il fatto che i resti siano stati trovati in Siberia, e che ci siano delle tracce genetiche nel DNA di individui contemporanei, fa pensare che questo gruppo di ominidi si sia diffuso in buona parte dell'Asia. Non è ancora chiaro, tuttavia, perchè non siano state trovate in precedenza prove fossili dell'esistenza dei Denisovani. "Potrebbe essere che altri reperti siano stati classificati male" sostiene Green. "Ma ora, analizzando il DNA, possiamo dire con più certezza cosa sono. Sta diventando più facile a livello tecnico, ed è un metodo molto efficace per estrarre informazioni dai resti fossili".

A questo punto, emerge un quadro dell'evoluzione degli ominidi più complesso di quanto si è sempre pensato. Secondo Green, un antico gruppo di ominidi avrebbe lasciato l'Africa tra i 300.000 e i 400.000 anni fa, separandosi geneticamente in almeno due gruppi e diventando Neanderthal e Denisovani, "Questo studio ci fornisce alcuni dettagli, ma ci piacerebbe sapere molto di più sui Denisovani e sulle loro interazioni con le popolazioni umane. E fa pensare all'esistenza di altre popolazioni che devono ancora essere scoperte. C'è un quarto giocatore in questa storia?".

Fonte
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6595.1

29/12/2010, 11:50

Se i melanesiani sono in parte imparentati con questa nuova specie umana affine ai Neanderthal, se ne deduce che i loro antenati devono essere passati dall'Asia attraverso l'Indonesia, da cui dovevano venire i Melanesiani, il che forse potrebbe spiegare le leggende, le narrazioni e gli avvistamenti di ominidi primitivi che pullulano non solo nel Tibet, ma ancora di più in Indocina ed in Indonesia.
I Denisoviani, arrivati in Indocina e in Indonesia, devono avere avuto degli accoppiamenti con i Sapiens di tipo australoide, il che potrebbe spiegare anche perché quel tipo razziale ha dei lineamenti così arcaici, tipicamente preistorici, mentre altri sarebbero rimasti isolati nella foresta, dando origine alle leggende su creature come gli Orang Pendec e altri "uomini delle foreste".
Ma mi domando allora se anche i Sasquatch del Nord America non siano i discendenti dei Denisoviani emigrati dalla Siberia attraverso la Terra di Beringia, quando non esisteva ancora l'omonimo stretto, durante la glaciazione, e prima che vi passassero i Sapiens.....

30/12/2010, 13:59

Enkidu ha scritto:

Se i melanesiani sono in parte imparentati con questa nuova specie umana affine ai Neanderthal, se ne deduce che i loro antenati devono essere passati dall'Asia attraverso l'Indonesia, da cui dovevano venire i Melanesiani, il che forse potrebbe spiegare le leggende, le narrazioni e gli avvistamenti di ominidi primitivi che pullulano non solo nel Tibet, ma ancora di più in Indocina ed in Indonesia.
I Denisoviani, arrivati in Indocina e in Indonesia, devono avere avuto degli accoppiamenti con i Sapiens di tipo australoide, il che potrebbe spiegare anche perché quel tipo razziale ha dei lineamenti così arcaici, tipicamente preistorici, mentre altri sarebbero rimasti isolati nella foresta, dando origine alle leggende su creature come gli Orang Pendec e altri "uomini delle foreste".
Ma mi domando allora se anche i Sasquatch del Nord America non siano i discendenti dei Denisoviani emigrati dalla Siberia attraverso la Terra di Beringia, quando non esisteva ancora l'omonimo stretto, durante la glaciazione, e prima che vi passassero i Sapiens.....


Ad arricchire ancora di più il quadro c'è il caso del cosiddetto "Homo Floresiens" scoperto nell'isola di Flores (indonesia) nel 2003; era alto poco più di un metro ed i resti trovati risalgono a quanto pare fino ad appena 13.000 anni fa, quando già gli aborigeni australiani, che sono sapiens, si erano stabiliti in australia da almeno quarantamila anni; quindi c'è stato un periodo in cui la nostra specie e la loro hanno convissuto (non si sa quanto pacificamente); tenendo conto che si tende a considerarlo una viariante nana di erectus questo impone di rivedere un po' le cronologie; altra cosa che colpisce, nonostante la piccolezza del cranio e quindi del cervello, a quanto pare era dotato di conoscenze relative alla lavorazione della pietra, all'uso del fuoco e cacciava animali di grande taglia; se pensiamo che il varano di Komodo (già di per sè grande, specie per un uomo di poco più di un metro di altezza) è la variante nana della ormai estinta megalania australiana, che poteva arrivare a 6 metri , c'è da divertirsi con l'immaginazione nel visualizzare questi piccoli (nel fisico) ma grandi uomini a caccia di animali di questo tipo; quello che colpisce sono i racconti popolari che narrano di "piccoli uomini" vissuti da quelle parti fino a tempi relativamente recenti, circa tre secoli fa, quando sarebbero stati definitivamente sterminati. Storie analoghe con cronologie differenti si ritrovano anche nello Sri Lanka; poi, come giustamente rilevavi, c'è il discorso dell'urang pendek ben distinto dall'urang utang. Io sono convinto che ci manchino molti tasselli per avere un quadro più chiaro del nostro passato. Visto poi che siamo in un forum di ufologia il pensiero corre (perlomeno come ipotesi) alle storie di extraterrestri di forma umana ma dalle piccole dimensioni; analogo discorso per i presunti extraterrestri di forma umana e di grandi dimensioni rispetto alle storie dei giganti del nostro poco conosciuto passato terrestre.
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