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 Oggetto del messaggio: L’Uomo-leone - La più antica scultura del mondo.
MessaggioInviato: 20/02/2013, 10:15 
L’UOMO-LEONE, LA PIÙ ANTICA SCULTURA DEL MONDO
http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=518


La statuetta scolpita da avorio di mammut è stata ridatata, ma non sarà esposta al British Museum


Immagine
La scultura dell’uomo-leone, di 40.000 anni fa.
Foto: Thomas Stephan, (c) Ulmer Museum



La mostra della statuetta, inizialmente promessa dal British Museum alla rassegna "Ice Age Art", non ci sarà, ma per una buona ragione. Nuovi pezzi della scultura dell’uomo-leone di Ulm sono stati scoperti e si è scoperto che essa è molto più antica di quanto si pensasse, circa 40.000 anni. Questo la rende la più antica scultura figurativa del mondo. Alla mostra di Londra, che si apre il 7 febbraio, una replica del Museo di Ulm sarà invece in mostra.
La storia della scoperta dell’uomo-leone risale al mese di agosto 1939, quando frammenti di avorio di mammut furono scavati sul retro della Grotta Stadel nelle Alpi sveve, a sud-ovest della Germania. Questo è stato un paio di giorni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Quando finalmente fu ricomposto nel 1970, esso fu considerato come un orso in piedi o un grosso gatto, ma con caratteristiche umane. L'avorio da cui la figura era stata scolpita si era rotto in innumerevoli frammenti. La prima volta ricostruita, circa 200 pezzi sono stati incorporati nel 30cm-alto scultura, con circa il 30% del suo volume mancante. ulteriori frammenti sono stati successivamente trovati tra il materiale precedentemente scavato e questi sono stati aggiunti alla cifra nel 1989. A questo punto, la scultura è stata riconosciuta come raffigurante un leone. La maggior parte degli specialisti l’hanno considerato maschile, anche se la paleontologa Elisabeth Schmid ha polemicamente sostenuto che fosse una femmina, il che suggerisce che la società primitiva avrebbe potuto essere matriarcale. L'ultima notizia è che quasi 1.000 altri frammenti della statua sono stati rinvenuti, a seguito di recenti scavi nella Stadel Cave di Claus-Joachim. La maggior parte di questi sono minuscoli, ma alcuni sono di diversi centimetri di lunghezza. Alcuni dei pezzi più grandi sono ora reintegrati nella figura. I conservatori hanno eliminato la colla e lo stucco del sec. XX dalla ricostruzione del 1989, e sono ora dediti ad un accurato rimontaggio dell’uomo-leone, utilizzando le tecniche computerizzate di imaging. "Si tratta di un enorme puzzle 3D", dice la curatrice del British Museum Jill Cook. La nuova ricostruzione darà un'idea molto più chiara dell'originale. In particolare, la parte posteriore del collo sarà più accurata, il braccio destro sarà più completo e la figura sarà di pochi centimetri più alta.

Uno scultore fantasioso
Ancora più emozionante della scoperta di nuovi pezzi, l'età della scultura è stata perfezionata con la radio-datazione al carbonio di altre ossa si trovano negli strati. Questo rivela una data di 40.000 anni fa, mentre fino a poco tempo fa si pensava trattarsi di 32 mila anni fa. Una volta che la ricostruzione è stata completata, alcuni minuscoli frammenti non utilizzati dell’avorio di mammut è probabile che siano datati anch’essi con il radiocarbonio, e si prevede che ciò possa confermare il risultato. Questa datazione rivista spinge l’uomo-leone più indietro rispetto alle più antiche sculture, che sono state trovate in due altre grotte del Giura Svevo. Questi rari reperti sono datati a 35.000 - 40.000 anni, ma l'uomo Leone è di gran lunga il pezzo più grande e complesso. Alcuni elementi scolpiti sono stati trovati in altre regioni, e sono un po' più vecchi, ma si tratta di modelli semplici, non figurativi. Ciò che colpisce nello scultore dell’uomo-leone è che doveva avere una mente capace di viva immaginazione piuttosto che limitarsi a rappresentare semplici forme. Come Cook dice, "non è necessario avere un cervello con un complesso di corteccia pre-frontale per formare l'immagine mentale di un essere umano o di un leone, ma non è la stessa cosa per rendere la figura di un leone-uomo".
La scultura di Ulm getta quindi ulteriore luce sull'evoluzione dell’homo sapiens. I conservatori hanno provato a fare una copia dell’uomo-leone, calcolando che ci sarebbe voluto il lavoro di almeno quattrocento ore di uno scultore altamente qualificato, che utilizzasse strumenti di selce (lavoro di due mesi alla luce del giorno). Ciò significa che l'intagliatore avrebbe dovuto essere curato e nutrito da cacciatori-raccoglitori, il che presuppone un certo grado di organizzazione sociale. C'è un dibattito in corso su ciò che rappresenti l’uomo-leone, e se fosse collegato allo sciamanesimo e al mondo degli spiriti. Inizialmente, si sperava che l'originale dell’uomo-leone fosse presentato alla mostra del British Museum, ma questo non si è rivelato possibile perché i conservatori hanno bisogno di tempo ulteriore per ricostruire la figura il più accuratamente possibile. Il Museo di Ulm ha ora intenzione di svelare l’originale nel mese di novembre. "Age Ice Art: Arrivo della mente moderna".

Fonte: The Art Newspaper, 31 gennaio 2013.



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MessaggioInviato: 20/02/2013, 13:23 
Anche la sfinge si ipotizza che all'origine avesse una testa di leone [;)]


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MessaggioInviato: 22/02/2013, 11:15 
Troppo bella!
Grazie mille Bliss per la notizia...davvero
molto interessante ! [8D]



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MessaggioInviato: 22/02/2013, 12:17 
Si ^_^. Ne discutevo ieri con una mia carissima amica che è un' archeologa. L'articolo sembra lasciare poco spazio ai dubbi, la sfortuna è che i dati che abbiamo in possesso sull'uomo sapiens non sono tanti e tali da poter fare ipotesi sul contesto in cui la statua è stata scolpita. Non sapremo mai dunque se la maturità artistica mostrata dallo scultore in questione sia un esempio di genialità e talento individuale oppure corrisponda alle reali capacità cognitive e sensibilità delle popolazioni dell'epoca. Peccato...



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MessaggioInviato: 22/02/2013, 17:00 
erano piuttosto bravi questi sapiens 40mila anni fa e già evidentemente organizzati visto che a quanto pare lo scultore faceva ciò per professione data la mole di lavoro necessaria... bene :>



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MessaggioInviato: 24/02/2013, 15:42 
Cita:
Messaggio di Blissenobiarella

L’UOMO-LEONE, LA PIÙ ANTICA SCULTURA DEL MONDO
http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=518


La statuetta scolpita da avorio di mammut è stata ridatata, ma non sarà esposta al British Museum


Immagine
La scultura dell’uomo-leone, di 40.000 anni fa.
Foto: Thomas Stephan, (c) Ulmer Museum


La maggior parte degli specialisti l’hanno considerato maschile, anche se la paleontologa Elisabeth Schmid ha polemicamente sostenuto che fosse una femmina, il che suggerisce che la società primitiva avrebbe potuto essere matriarcale.



Bliss...mi hai messo proprio una pulce in testa con questa notizia .[:)]

Stavo considerando la dea Sekhmet :

Immagine

http://it.wikipedia.org/wiki/Sekhmet

http://www.museoegizio.it/pages/dea_sekhmet.jsp

ed Aion ...!

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12761


intanto ho trovato questo riguardo la figura/simbolo del leone :


http://www.teosofica.org/it/glossario-d ... start=3939



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MessaggioInviato: 24/02/2013, 18:31 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

erano piuttosto bravi questi sapiens 40mila anni fa e già evidentemente organizzati visto che a quanto pare lo scultore faceva ciò per professione data la mole di lavoro necessaria... bene :>


Già... ahahah!certo è che nel caso
fosse stato un homo sapiens a scolpirla
avrà di certo avuto un eccellente artista,a fianco,
pronto ad ammaestrarlo.[:D]



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MessaggioInviato: 24/02/2013, 18:47 
essì... e quindi alle loro spalle ci dovevano essere parecchi anni di civilizzazione già... strano a me hanno insegnato che 10\12 mila anni fa gli uomini erano poco più che trogloditi... boh



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MessaggioInviato: 26/02/2013, 17:11 
Stavo considerando che Sekhmet(="Colei che è potente"):

"Era temuta persino nell'Aldilà dove il malvagio Seth ed il serpente Apopi
venivano sconfitti dalla dea che abbracciava con le sue spire di fuoco Ra
nel suo viaggio notturno."


Seth
Immagine

(da considerare l' Ankh= Chiave della Vita)

Apopi
Immagine

(Ra sotto la forma del Grande Gatto Sacro combatte contro Apopi.)

e trovo molto ma molto interessante l'analogia con Aion :

Immagine

Immagine

... quel "calderone"potrebbe riferirsi a:

"...era anche la dea protettrice dei medici come citano i papiri medici Ebers ed Edwin Smith ".

Gira e rigira si va sempre a finire nello stesso identico PUNTO.[:)]

Immagine


SOLE (Divinità) :
http://it.wikipedia.org/wiki/Sole_%28divinit%C3%A0%29

"
...
Femminile e Maschile:

Comunemente si pensa alle divinità solari come l'equivalente maschile e
della divinità lunare (in genere femminile);
tuttavia, divinità solari femminili si ritrovano in ogni continente
(per esempio, Amaterasu nella credenza Giapponese),
così come si ritrovano divinità lunari maschili.
Tra i primi documenti di credenze umane, le prime dee del pantheon Egizio
portavano un sole sulla testa come simbolo di dignità.

Il Sole era una delle espressioni maggiori dei simboli e dei geroglifici egiziani;
tutte le divinità lunari del pantheon erano maschili.

Il cobra, la leonessa, la mucca, i simboli dominanti delle più antiche divinità egizie
mostravano la loro relazione con il sole in cima alla testa;
erano divinità femminili ed il loro culto rimase attivo per tutta la storia della cultura.

In seguito, nella diciottesima dinastia, venne posto un dio sole in cima alle altre
divinità solari, prima che l'”aberrazione” fosse spenta e il vecchio pantheon
ristabilito.

Alcuni mitologi, come Brian Branston, sostengono che le divinità solari femminili
siano, a livello globale, maggiormente diffuse che non le loro controparti maschili.
Affermano anche che la convinzione che le divinità solari siano in primo luogo
maschili è collegata al fatto che poche mitologie meglio conosciute
(come quelle del tarda Grecia classica e la tarda mitologia Romana)
raramente infrangono tale regola, sebbene delle analisi più ravvicinate dei
miti precedenti di quelle culture rivelino una distribuzione molto diversa
di quella della credenza popolare contemporanea.

Il dualismo sole/maschio/luce e luna/femmina/oscurità si trova in molte
(ma non tutte) tradizioni dell'Europa meridionale che derivano dalle
filosofie Gnostiche e Orfiche.



Nella mitologia Germanica il Sole è femmina e la Luna è maschio.
...
La dea del Sole dell'antica Germania Alta è Sunna.
Nelle tradizioni scandinave, ogni giorno Sól corre attraverso il cielo
sulla sua carrozza, spinta da due cavalli di nome Arvak e Alsvid.
Anche Sunna, Sunne, e Frau Sunne venivano chiamate Sól,
dalle quali derivano le parole “sun” (sole) e “Sunday”




Qualcuno saprebbe dirmi qualcosa di dettagliato su questa Sunna... ?


Ultima modifica di catwalk il 26/02/2013, 17:25, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/02/2013, 17:32 
"La storia della scoperta dell’uomo-leone risale al mese di agosto 1939,
quando frammenti di avorio di mammut furono scavati sul retro
della Grotta Stadel nelle Alpi sveve, a sud-ovest della Germania."


mi sa che la paleontologa Elisabeth Schmid sa il fatto suo...
sto dalla sua parte...è femmina !!! [;)]
Eh si...abbiamo sempre una marcia in più ehehheh!


"Nella mitologia Germanica il Sole è femmina e la Luna è maschio.
...
La dea del Sole dell'antica Germania Alta è Sunna.
Nelle tradizioni scandinave, ogni giorno Sól corre attraverso il cielo
sulla sua carrozza, spinta da due cavalli di nome Arvak e Alsvid.
Anche Sunna, Sunne, e Frau Sunne venivano chiamate Sól,
dalle quali derivano le parole “sun” (sole) e “Sunday”"


Ultima modifica di catwalk il 26/02/2013, 17:34, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/02/2013, 18:37 
Non capisco la sorpresa di Maxpover (doh! [;)]), tra l'arte preistorica ci sono veri e propri capolavori.


Ultima modifica di Glypto il 26/02/2013, 18:37, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 26/02/2013, 23:52 
la sorpresa è proprio questa. Sono tutti geni dell'arte estemporanei questi creatori di capolavori e c'è dietro un insegnamento ed una cultura che non si addice a popoli tanto antichi



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MessaggioInviato: 13/11/2013, 00:13 
Cita:
L’enigmatica statuina del “Leone Umano” potrebbe avere 40 mila anni

Una testa di leone su un corpo umano. La storia del “Leone Umano” (in tedesco: Löwenmensch, letteralmente "leone umano") comincia nel 1939, quando un gruppo di archeologi tedeschi, impegnato in uno scavo presso il sito paleolitico di Stadelhole ("grotta stabile") a Hohlenstein, nel sud della Germania, scoprì centinaia di frammenti di avorio di mammut.

Immagine

Solo una settimana dopo l’interessante scoperta, prima che il team potesse completare il lavoro sul campo e analizzare i reperti, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale costrinse gli archeologi ad abbandonare rapidamente il sito.

I frammenti furono custoditi in un deposito presso un Museo nelle vicinanze della città di Ulm, dove vi rimasero, quasi dimenticati, per trent’anni, fino a quando l’archeologo Joachim Hahn cominciò ad analizzare i frammenti.

Hahn catalogò e analizzò più di 200 frammenti, con i quali compose una straordinaria figurina umanoide risalente al periodo Aurignaziano (più di 30 mila anni fa). Era chiaramente una figura con caratteristiche sia umane che animali.

Ma la statuita era incompleta. Infatti, solo una piccola parte della testa e dell’orecchio sinistro erano state trovate, quindi non si riusciva ancora a capire quale tipo di creature potesse rappresentare.

Tra il 1972 e il 1975, furono consegnati al museo altri frammenti raccolti dal pavimento della grotta e altri ancora che furono rinvenuti in una campagna di scavi del 1960, conservati il un altro luogo. Bisognerà aspettare il 1982 perchè un archeologo rimetta mano alla composizione della statuita.

Fu Elizabeth Schmidt, un’archeologa, a riprendere il lavoro cominciato da Hahn. La Schmidt non solo corresse alcuni errori commessi da Hahn, riusci ad aggiungere anche le parti del naso e della bocca che mancavano, rendendo sempre più chiaro che la statuina aveva la testa di un felino.

In origine, la figura antropomorfa fu classificata da Hahn come di sesso maschile. Ma la Schmidt, sulla base dei frammenti aggiuntivi, decise che si trattava di un essere di sesso femminile con la testa di leone, cioè di una “Löwenfrau” (donna leone). Ma entrambi le ipotesi non potevano essere provate scientificamente.

Nel 2008, una nuova spedizione ha portato un team di archeologi, guidati da Claus-Joachim Kind, sul sito di Stadelhole. La squadra ha rimosso tutto il materiale di riempimento versato frettolosamente dai colleghi del 1939 all’indomani dello scoppio della guerra. Nei tre anni di permanenza sul sito, il team di Kind ha trovato diverse quasi mille nuovi frammenti di avorio, molto più piccoli dei precedenti.

“Nel 2009, quando abbiamo trovato i primi frammenti, abbiamo avuto una sorpresa enoorme”, spiega Kind. “Siccome abbiamo scavato esattamente nel punto in cui venne fatta la prima scoperta nel 1939, subito abbiamo capito che appartenevano al Leone Umano.

Era evidente che alcuni frammenti erano stati danneggiati durante gli scavi precedente. Furono recuperati solo i pezzi più grandi, mentre quelli più piccoli furono lasciati nella caverna”.

Grazie ad una simulazione tridimensionale della statuina, si è riusciti a collocare i frammenti ritrovati come parti mancanti del collo e del dorso. “Alla fine del 2011 abbiamo recuperato tutti i pezzo”, conclude Kind. “Ci auguriamo che presto il Leone Umano sia completo”.

Nella sua configurazione definitiva, la statuina risulta essere alta 29,6 centimetri, larga 5,6 centimetri e con uno spessore di 5,9 centimetri. E’ stata ricavata da avorio di mammut con uno scalpello in pietra di selce. Attualmente è custodita nel museo di Ulm, in Germania.

Una delle caratteristiche della scultura che più sorprendono è lo straordinario dettaglio con il quale è stata realizzata, considerata l’epoca in cui è stata realizzata. All’inizio, si pensava che la statuina fosse stata scolpita circa 30 mila anni fa. Ma la datazione al radiocarbonio eseguita di recente sposta la sua datazione di ben 10 mila anni nel passato, facendola risalire a ben 40 mila anni fa. Questo ne fa una della più antiche sculture antropomorfe d’Europa, come riferisce la rivista Archeology.


Ma chi o casa rappresenta?

L’interpretazione del manufatto è molto difficile. Uno dei metodi per coglierne l’identità è quello di compararlo con i dipinti rupestri ritrovati in alcune grotte europee, come quelli di Lascaux, in Francia. Anche questi pittogrammi presentano figure ibride. Tuttavia, si tratta di opere di diverse migliaia di anni più giovani della scultura tedesca.

In alcune campagne di scavo successive al ritrovamento del Leone Umano, in una grotta della stessa regione, furono rinvenute altre statuine con la testa di Leone, molto più piccole e insieme ad altre figure di animali e flauti vari. Questo potrebbe essere un indizio che la figura antropomorfa del leone abbia svolto un ruolo importante nella mitologia degli esseri umani del Paleolitico Superiore.

Ciò che colpisce è che lo scultore del Leone Umano era dotato di una mente capace di grande immaginazione, non limitandosi a rappresentare forme presenti in natura. “A quanto pare, non è necessario avere un cervello con una corteccia prefrontale complessa per creare un’immagine mentale di un uomo-leone”, sottolinea Jill Cook, curatrice del British Museum. “La scultura di Ulm getta una luce nuova sull’evoluzione dell’homo sapiens”.

I ricercatori hanno calcolato che lo scultore ha impiegato almeno 400 ore per realizzare l’opera, lavorando per due mesi alla luce del giorno. Ciò significa che l’intagliatore non era un cacciatore ed era mantenuto dalla comunità. Ciò presuppone un certo grado di organizzazione sociale e un sostanziale apprezzamento per le arti visive.

Il dibattito tra gli studiosi, su ciò che rappresenta la statuina, è ancora aperto. C’è chi ritiene che sia da collegare allo sciamanesimo e al mondo degli spiriti, c’è chi crede che si tratti di un’opera d’arte fine a se stessa, e che crede che possa anche trattarsi di giocattoli realizzati per i bambini del Paleolitico Superiore.

Ad ogni modo, la creatura fantastica umano-leonina rappresenta una reliquia unica nel suo genere. Essa si riferisce alla vita intellettuale, sociale e religiosa della mente degli esseri umani vissuti durante l’ultima glaciazione. Tuttavia, la loro visione complessa del mondo, non può essere decifrata più di quanto si sia riusciti finora.


http://www.ilnavigatorecurioso.it/2013/ ... mila-anni/


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MessaggioInviato: 13/11/2013, 23:50 
Incredibilmente moderna, come altri esempi dell' arte dell' Età della Pietra - a questo punto il termine "pre-istoria" andrebbe finalmente messo in discussione.

E se per produrre un capolavoro simile era necessaria una organizzazione sociale anche essa piuttosto complessa, c'è di che interrogarsi sul reale grado di sviluppo dell' Uomo all' epoca.

E' evidente che non si può continuare a etichettare questi come casi isolati...



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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