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 Oggetto del messaggio: Zeolite: il cristallo di Atlantide?
MessaggioInviato: 04/05/2013, 15:28 
Arriva dall’ America una notizia di grande interesse,

per quanto riguarda la ricerca scientifica sulle reazioni di fusione fredda, o LENR,

già di notevole interesse di per sé considerate la sempre crescente sete di energia del mondo moderno e la necessità di soddisfarla in maniera ecosostenibile,
che può però anche accendere una lampadina in una mente non certo digiuna dei temi che la scienza ufficiale rifiuta di prendere in considerazione;
e la connessione diventa evidente pure a chi non è preparato né sull’ uno né sull’ altro campo, non appena presentati i fatti e gli elementi, in maniera sorprendente.

Ma andiamo con ordine.

La notizia di cui parlavo nell’ incipit, riguardo l’ importante scoperta sulla fusione fredda,
già pubblicata nel topic dedicato alla precedente invenzione dell’ ECAT di Rossi-Focardi:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?rand=7055475&whichpage=46,6&TOPIC_ID=9893#257289

Cita:
Una Università americana ha creato un reattore zeolite-palladio con dimostrazione di produzione di energia senza alcun input esterno, con efficienza infinita.

Il professor Parchamazad ha utilizzato per la prima volta gli zeoliti per la fusione fredda.

Ha prodotto un reattore LENR composto da una struttura cristallina di zeolite caricata con nanoparticelle di palladio in una camera di acciaio,
e ha sottoposto il complesso zeolite-palladio al gas di Deuterio.

Si è così prodotta una reazione esotermica LENR che ha la caratteristica di non richiedere alcuna energia dall’esterno, di durare indefinitamente, con una chiara e inconfutabile produzione di calore.

Il COP (guadagno tra energia prodotta ed energia immessa) è infinito perché non c'è alimentazione dall'esterno.


Un cristallo usato come base di una tecnologia per generare energia… Meraviglioso.

Ma come detto, una lampadina si è allora accesa nella mia mente: tutto questo non suona affatto nuovo, per essere una recente scoperta.

Dove e quando si era già sentito tutto ciò [?]


Ebbene, non certo nelle release dei templi dell’ ortodossia scientifica,
fino a ieri ancora ferocemente schierata a negare la possibilità stessa dell’ esistenza e fisica della fusione fredda,
ma bensì, molto tempo prima, nell’ opera di quello che molti definirebbero uno “pseudo-scienziato”, da alcuni considerato (a ragione?) un profeta, Edgar Cayce.

Essendo questo modesto contributo rivolto, o forse sarebbe meglio dire d’ interesse, a chi già non ha alcun bisogno di spiegazioni circa la sua figura, arrivo direttamente al punto.

Ricordiamo solo che nacque nel 1877 ed è morto nel 1945,
giusto per avere ben chiaro l’ intervallo di tempo con cui abbiamo a che fare rispetto alle anticipazioni, e il conseguente livello delle conoscenze disponibili all’ epoca.


Nelle sue sedute di trance, che spesso riguardavano il presunto passato di Atlantide,
giunse a raccogliere sempre più particolari, fino a formare un quadro abbastanza completo, seppur a grandi linee.

Non stiamo qui a discutere della realtà o meno della sua esistenza, perché si finirebbe fuori tema, prendendo una direzione tangente che non finirebbe mai, e soprattutto perché sarebbe tempo perso.


All’ argomento qui in esame basta sapere che, decenni fa,

quando gli scienziati che si ostinano a negare aprioristicamente tutto ciò che non rientra nel comodo schemino della santificata “teoria ufficiale“,
ignorando bellamente tutto ciò che minaccia di metterla in crisi, e assemblando catene di anelli mancanti,
capovolgendo il metodo scientifico invertendo i ruoli di tesi e dimostrazione,

salvo poi, nell’ inevitabile momento in cui troppo è venuto alla luce per non accoglierla, a malincuore, nel novero dello scibile,
che certo non si potrebbe definire faticosamente perseguito e meritevolmente raggiunto,
proseguire imperterriti con lo stesso comportamento nei confronti della restante parte,
ulteriormente rallentando il già difficile cammino del progresso, che richiederebbe come prerequisito una mente aperta,

ancora bagnavano il letto o erano ancora da nascere, ebbene un “eretico”,

un individuo che sosteneva di possedere capacità considerate allora come oggi impossibili,
(nonostante si è poi scoperto siano state anche al centro degli studi segreti delle agenzie di intelligence delle due Superpotenze durante la Guerra Fredda)

parlava proprio di un cristallo alla base di una tecnologia avanzatissima con cui, tra le tante cose, ricavare energia.

Questo cristallo sarebbe stato appunto il cuore pulsante della potenza di Atlantide, ciò che ne rendeva possibili i molti prodigi.
Possiamo oggi riconoscere nelle descrizioni di questi alcuni principi a noi noti, tra cui quello che interessa questa ricerca,
ma anche molti altri tuttora impensabili per lo stato attuale della tecnologia, perlomeno quella pubblicamente nota.

A questo punto si rende necessario riportare alcuni passaggi tratti dalle Profezie di Cayce.

Cita:
Tutti sappiamo quante e quali siano le applicazioni del Laser.

Alcuni scienziati, tra cui il figlio di Cayce, Edgar Evans Cayce,
affermano che molto probabilmente si tratta dello stesso strumento descritto nelle letture sotto il nome di «Grande Cristallo», che veniva usato dagli Atlantidi per molti scopi.
Poteva essere adoperato sia per fini distruttivi, come «raggio della morte», che per guarire e rigenerare i corpi.

Le letture di Cayce dicono:

«Di questo (il Grande Cristallo)... sarebbe bene dare una descrizione, sia pure sommaria,
affinché si possa capire chiaramente... come le forze generate da questa pietra possano essere costruttive e distruttive allo stesso tempo...
«La concentrazione attraverso il prisma... era tale da agire sugli strumenti che erano connessi con i vari modi di viaggiare...
attraverso la stessa forma di fuoco
i corpi venivano rigenerati, bruciando, con l’applicazione dei raggi emessi dalla pietra, la causa che
recava distruzione all'organismo vivente. Il corpo veniva così guarito completamente
...».


Credo non si possano avanzare molti dubbi circa l’ interpretazione data dal figlio di Cayce.
E’ evidente la descrizione, appunto, dell’ uso di raggi laser, usabili come terapia, ma anche come arma.

Tuttavia sarebbe errato concludere frettolosamente che solo questa fosse la natura della tecnologia descritta da Cayce,
perché come si evince da altri passaggi, questa è solo una parte delle possibili applicazioni del cristallo.
Tra le tante, vi è pure la produzione di energia, che anzi figura come la prima in un più dettagliato elenco, con alcune cose incredibili.

Vediamo questo altro passaggio, il più esteso e completo che abbia trovato nell’ opera, quindi il più prezioso, ma anche il più problematico:

Cita:
Finalmente risolsero il problema della conversione dell'energia solare, usando ciò che Cayce chiama «il grande cristallo» per captarla.

Esso veniva originariamente usato come mezzo di corrispondenza con Dio,

ma anche per rigenerare un corpo umano, per guarirlo o perfezionarlo;

avevano dunque scoperto il segreto della giovinezza e potevano vivere per centinaia di anni!

Il cristallo funzionava riflettendo la luce solare in diverse gradazioni;
a seconda di come veniva regolato poteva raggiungere una forza così potente che i suoi raggi erano capaci di una distruzione totale.

Quando i governanti dimenticarono il loro compito di usare il cristallo a fin di bene, e riuscirono a prevaricare gli elementi morali della società, cominciarono ad usarlo in modo distruttivo;
fino a che un errore accidentale provocò una attività vulcanica sulla terra, che ebbe come conseguenza un diluvio di enormi proporzioni.


Ritroviamo la descrizione di quello che può essere spiegato come un laser.
Ma c’ è anche molto di più, dalla produzione di energia, che compare per prima nell’ elenco, a usi che sconfinano nel fantastico.
E’ evidente che un laser da solo non può spiegare come “potevano vivere per centinaia di anni” .

A questo punto, salta subito agli occhi il contesto in cui queste affermazioni sono inserite e la stessa scelta dei termini, che porta a conclusioni sorprendenti. Vediamo:

Cita:
per [b]rigenerare un corpo umano, per guarirlo o perfezionarlo[/b];


E fin qui ci siamo, sta descrivendo sommariamente quello che nell’ altro brano era chiaramente un laser.

Rileggiamo il passo utile, e capirete perché ho evidenziato il termine “rigenerare”:

Cita:
i corpi venivano rigenerati, bruciando, con l’applicazione dei raggi emessi dalla pietra, la causa che recava distruzione all'organismo vivente.
Il corpo veniva così guarito completamente
...».


Appare evidente come il termine “rigenerazione” venga usato sostanzialmente per descrivere l’ effetto della rimozione terapeutica della parte malata, insomma come sinonimo di “guarire”.
Una scelta di termini piuttosto insolita, perché per noi questo ha un significato principale differente, in quanto significa, grossomodo, “rinnovare ricreando le parti costituenti”.
Tuttavia il significato che ha voluto rendere con questo termine è indubbio.
Ma vediamo come nell’ altro brano questo termine venga usato, nel medesimo contesto, con significato lato, dando adito a tutt’ altre conclusioni:

Cita:
per rigenerare un corpo umano, per guarirlo o perfezionarlo[/b];
avevano dunque scoperto il segreto della giovinezza e potevano vivere per centinaia di anni!


Ecco che ora il termine viene usato nel senso a noi più usuale, portandosi dietro conclusioni non presenti nell’ altro brano.

La mia impressione, e credo anche la vostra, è che queste ultime sembrino conclusioni personali, e che ci sia stato un fraintendimento non da poco, considerate le affermazioni.


Ma questo significa dunque che “non è tutto oro quello che luccica” [?]


Del resto, è noto a chi si interessa di profezie che queste quando si rivelano esatte spesso lo son solo in parte e non del tutto,
e che gli stessi medium affermano come sia impossibile il contrario poiché il futuro non è (completamente, verrebbe da aggiungere) già scritto.

Potrebbe applicarsi lo stesso alla visione di eventi del remoto passato (ovviamente parlo di informazioni non accessibili, come queste)?


In tal caso questo permetterebbe di spiegare certe discrepanze, e queste che appaiono essere esagerazioni, ma che potranno trovare spiegazione più avanti.

Questa è la mia chiave di lettura poiché è l’ unica che abbia trovato che dia coerenza interna e coi fatti noti a quanto letto.

Vediamo intanto, finalmente, come questo si applica all’ interpretazione delle informazioni circa l’ oggetto di questa indagine:


Cita:
Finalmente risolsero il problema della conversione dell' energia solare, usando ciò che Cayce chiama «il grande cristallo» per captarla.



L’ uso del cristallo come mezzo tecnico necessario per sfruttare una fonte di energia è dunque esplicitamente attestato, possiamo esserne certi.

La menzione dell’ “energia solare” potrebbe però portarci fuori strada:
oggi con questo termine intendiamo semplicemente la nostra attuale tecnologia per lo sfruttamento dell’ energia della radiazione solare, il poco efficiente fotovoltaico.
Tuttavia nulla nel testo fa riferimento a ciò né lo lascia intendere.

Facciamo dunque a noi stessi una domanda complessa ma dalla risposta molto semplice: che cosa è l’ energia solare [?]

E non nel senso di “energia elettrica che noi produciamo (con scarsi risultati) usando come fonte di calore il sole”, ma proprio “energia solare” cioè “energia del sole”.

Ebbene la risposta è come promesso semplice: fusione nucleare. Ciò che fa brillare le stelle come il Sole.

Esattamente la stessa reazione che si sta oggi realizzando con diversi esperimenti,
sia ad alte temperature (il primo reattore sperimentale è già in progetto in Francia)
sia a temperature relativamente basse, ossia la cd “fusione fredda”o LENR.


E’ dunque possibile che il cristallo che dava energia ad Atlantide secondo Cayce possa essere più esattamente un reattore a fusione fredda (viste le dimensioni),

e considerato che l’ unico cristallo con cui siamo riusciti a raggiungere questo traguardo è la zeolite,

possa trattarsi della medesima tecnologia o di una simile basata su questo elemento.


E come tale avrebbe dato energia a tutte le varie tecnologie, e sarebbe stato ciò che avrebbe reso possibile le conquiste degli Atlantidi.


La con-fusione tra la fonte energetica e i dispositivi che supporta è facilmente comprensibile,
considerato che l’ uomo Cayce non aveva alcuna conoscenza di queste materie al di fuori di quello che poteva sperimentare in uno stato alterato di coscienza,
delle cui modalità non sappiamo abbastanza per escludere vi sia un margine d’ errore.

In fondo, cosa comprenderemmo noi di un’ ipotetico dispositivo alieno?
Riusciremo davvero a distinguere la parte che dà energia da quelle che costituiscono le funzioni?

In questa ottica, il cristallo avrebbe dato energia, ad esempio, al laser di cui sopra, basato sulla luce visibile (e cioè quella solare), secondo la descrizione.


Questo materiale ha proprietà straordinarie e ancora tutte da scoprire.


Tra l' altro, è in grado di assorbire le scorie radioattive nella sua struttura interna e di essere poi trasformato in un blocco resistentissimo.

E' stato usato ad esempio per riassorbire il fallout nel mare di Fukushima.


E’ utile in ogni campo, compreso medico. Ha persino proprietà terapeutiche contro malattie neurodegenerative come l’ Alzheimer.

Tratto da: “Studi e approfondimenti sulle Scie Chimiche”, Pagina 121:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=3828&whichpage=121

Cita:
Lukas ha scritto:


L’American Journal of Epidemiology avverte:

"Alti livelli di alluminio nell’acqua potabile accrescono il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer,

Mentre i livelli più elevati di silice (componente principale della Zeolite e dell’Argilla) diminuiscono la possibilità".


“La patologia di Alzheimer è una malattia multifattoriale e le concentrazioni di alluminio nell’acqua potabile possono avere un effetto sul declino cognitivo”, ha dichiarato il Dottor Virginie Rondeau. Rondeau, che opera presso l’Institut National de la Santé et de la Recherche Medicale a Bordeaux, insieme con colleghi esperti nel settore, ha esaminato le associazioni tra l’esposizione all’alluminio ed il rischio relativo di declino cognitivo, demenza e malattia di Alzheimer in soggetti anziani seguiti per quindici anni. L’assunzione giornaliera di alluminio di almeno 0,1 milligrammo è correlata a seri danni alle facoltà cognitive e mnemoniche, mentre un consumo quotidiano di almeno 10 mg di silice, riduce dell’11% la probabilità di sviluppare la demenza senile. I soggetti con un alto consumo di alluminio al giorno hanno un rischio quasi tre volte maggiore di demenza, notano i ricercatori" [...]

Uno studio pubblicato sul "The Lancet", rivista scientifica di ambito medico, riporta: "Dalle analisi è emerso che il rischio del morbo di Alzheimer è 1,5 volte maggiore nei distretti in cui la concentrazione media di alluminio nell’acqua supera 0,11 mg / l rispetto ai distretti in cui la concentrazione è inferiore a 0,01 mg / l.



Un riscontro con quanto detto circa la capacità del cristallo di “rigenerare” il corpo e farlo “ringiovanire”?

Ci siamo dunque arrivati, infine. [;)]


Qui la voce di wikipedia sulla zeolite, in inglese, perchè più completa:

http://en.wikipedia.org/wiki/Zeolite

Vale la pena leggere tutta la voce.


Sul forum l' unico topic che ho trovato sul materiale propone di BRUCIARLO per riscaldamento... [8)]

“nuovo tipo di combustibile per caldaia”
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12445


Non è finita (quasi, promesso :p).


Un ricercatore, Davidovits, ha realizzato blocchi da costruzione del tutto simili a quelli usati nelle antiche piramidi, con gli stessi mezzi e risorse dell’ epoca,

senza scavare e tagliare pietre, ma bensì creando un “geopolimero”, una sorta di pasta tratta dal terreno che asciugando si solidifica.

Il tutto ci ricorda molto da vicino le “leggende” su come la pietra diveniva molle e lavorabile.


Indovinate un po’ il materiale?


Tratto da: “Puma Punku”, Pagine 5-6:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=5048&whichpage=5

Cita:
Aztlan ha scritto:


I "geopolimeri" sono alluminosilicati, un materiale molto simile alle zeoliti, che hanno in più una struttura cristallina.



Riporto quindi quanto avevo anticipato in quella discussione come degna conclusione e sintesi di tutto il lavoro espositivo:

Cita:
Aztlan ha scritto:

A questo punto mi chiedo:

non è che questo materiale, sia nella sua forma cristallina (zeolite),
che in quella comune (alluminosilicati)
Fosse alla base della tecnologia antediluviana?

Il primo per dare energia con una reazione di fusione fredda come quella prodotta in America e contenere sostanze radiattive,
il secondo come materiale da costruzione?

Fino a che punto continueremo a considerare queste delle originali scoperte sicuramente contemporanee?



Spero che il mio modesto contributo sia di interesse e soprattutto utilità per ulteriori ricerche.

Buona Discussione,

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 04/05/2013, 16:07 
posto questa notizia che ho sentito un pò di temp ofa:

Cita:
Zeoliti sintetiche. Ricercatrice italiana ottiene brevetto in USA
La scienziata, lucana, con contratto a tempo determinato annuale, è stata negli Stati Uniti per portare a termine la ricerca e ottenere il brevetto


di Gianni Avvantaggiato pubblicato il 27 aprile 2013

Claudia Belviso
Le zeoliti (pietre che bollono) sono minerali che se riscaldati sprigionano vapore acqueo (dovuto all’acqua intrappolata nelle sue cavità). Lo studioso svedese Axel Fredrik Cronstedt, cui si devono gli studi, nel 1751 scoprì pure che la pietra che bolle (zeoliti dal greco zein, “bollire” e lithos, “pietra”) può essere reidratata.

Partendo da questi studi, la geologa potentina Claudia Belviso ha messo a punto un progetto innovativo per produrre zeoliti sintetici capaci di assorbire sostanze inquinanti. «Le zeoliti sono minerali idrati di silicio, comunemente ottenute con acqua distillata e utilizzate come “setacci chimici”, come filtri per controllare gli odori e assorbenti per rimuovere elementi o molecole dalle acque contaminate», spiega Belviso.


La sede del CNR di Tito Scalo in Basilicata
Assorbendo l’acqua dal terreno e dal sottosuolo le zeoliti sintetiche possono assorbire, quindi, anche elementi tossici come i metalli pesanti. Il progetto, sviluppato al CNR – IMAA di Tito Scalo (PZ) e depositato negli Stati Uniti è stato brevettato proprio in questi giorni.

«Sono stata negli Stati Uniti per la mia ricerca – ha detto la ricercatrice a questo proposito – ma si può restare anche qui mantenendo i contatti con l’estero». La scienziata lucana, con contratto a tempo determinato annuale, ha scoperto che le zeoliti si possono sintetizzare dalle ceneri di carbone. E allo scopo si possono utilizzare gli scarti delle centrali termoelettriche. Il prodotto, innovativo, è soprattutto a basso costo perché al posto dell’acqua distillata impiegata in molti altri esperimenti, si utilizza l’acqua di mare, grazie alla quale si riesce a produrre una quantità maggiore di materiale a un costo inferiore.


Una centrale termoelettrica
«La novità del nostro metodo – spiega Belviso – consiste nell’aver sintetizzate le zeoliti impiegando acqua di mare, reperibile a costo zero, anziché acqua distillata e a temperature inferiori a 45°C, riducendo così nettamente anche la spesa energetica. La quantità di zeolite sintetizzata con questo nuovo processo è nettamente maggiore rispetto a quella formata con acqua distillata». Uno degli aspetti innovativi dello studio, durato cinque anni, riguarda proprio gli esperimenti effettuati sugli scarti della combustione a carbone delle centrali a carbone.


Cenere di carbone
«Il fly ash (ceneri leggere) deriva dal combustibile fossile (carbone) delle centrali termoelettriche – chiarisce Belviso – ed è costituito da materiale minerario refrattario alla combustione e da componenti residue per le quali la combustione avviene in modo incompleto». L’enorme produzione di queste polveri, soprattutto negli Stati Uniti, Cina e India, pericolose da smaltire in discarica, crea un problema ambientale notevole.

«Le zeoliti sintetizzate a partire da questi scarti con il processo oggetto del brevetto –precisa la studiosa volata in America per necessità – potranno invece essere utilizzate come una sorta di “spugna” negli impianti di filtrazione per la bonifica di acque inquinate e per bonificare terreni contaminati da metalli pesanti come nichel, piombo e manganese, o da composti organici presenti in concentrazioni elevate».

Dalla sperimentazione in laboratorio è stato realizzato un prototipo di depuratore, costituito da una pompa a immersione cui è collegato un sistema di tubi con un manicotto in cui inserire il filtro di zeolite sintetica. Il depuratore è stato poi utilizzato per filtrare le acque di una rete di pozzi realizzata dalla Regione Basilicata nell’area di Ferrandina Scalo, per monitorare le acque della Val Basento molto soggetta a inquinamento antropico, cioè di origine urbana, agricola e industriale.



Fonte: http://www.ambienteambienti.com/top-new ... 94264.html


Ultima modifica di MaxpoweR il 04/05/2013, 16:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/05/2013, 16:53 
cari amici,
mi pareva di averlo già postato
[;)]
http://www.vaillant.it/prodotti/zeolite ... therm.html

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 04/05/2013, 18:45 
Ottimo!
Gran bella ricerca!
Complimenti Az!
[:264]


Ultima modifica di Bastion il 04/05/2013, 19:08, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 04/05/2013, 21:12 
caro Aztlan,
Cita:
Sul forum l' unico topic che ho trovato sul materiale propone di BRUCIARLO per riscaldamento...

“nuovo tipo di combustibile per caldaia”
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12445


non viene affatto bruciata! [;)]
Cita:
Quando viene bagnata emette calore


leggere qui
http://dioni.altervista.org/riscaldamen ... olite.html

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 05/05/2013, 09:31 
”Creare una filiera della zeolite, minerale dotato della capacita’ di uccidere i microbi e, a livello italiano, estratto solo in Toscana, nella provincia di Grosseto”.
E’ la proposta lanciata dal presidente della commissione Sanita’ del Consiglio regionale Fabio Roggiolani (Sinistra Ecologia e Libertà).
”Si tratta – ha aggiunto – di un materiale utilissimo, che, adoperato nella realizzazione di pannelli di alluminio insieme a ioni di argento, ha il potere di bloccare i flussi di tutti gli agenti patogeni; una capacita’, questa, che lo rende prezioso dal punto di vista degli impieghi ospedalieri e sanitari”.
La zeolite è un minerale che può essere, ad esempio, un utile complemento nella cura di numerose patologie, soprattutto laddove c’è grande produzione di radicali liberi, nelle intossicazioni da metalli pesanti e nelle infiammazioni dermatologiche.

Il pannello di alluminio realizzato con la zeolite insieme a ioni di argento, diventa un disinquinante naturale, continuo ed efficace per almeno 10 anni, senza nessun tipo di additivazione chimica e quindi può essere ascritto alle nuove eco-tecnologie per ridurre l’impatto della chimica, dei rifiuti e per rendere la vita meno costosa e più semplice.
Anche l’impatto della cava – ha proseguito Roggiolani – non è enorme perché la zeolite è utile in piccolissime quantità e più la si micronizza e più è utile, perché moltiplica la sua capacità di scambio.
Credo – ha concluso Roggiolani – che siamo solo all’inizio della scoperta della versatilità di questa risorsa minerale, messa in luce dagli studi del Prof. Elio Passaglia.
La zeolite si applica anche come farmaco, disinquinante dei terreni, disinquinante per la depurazione, in fitoterapia e nelle malattie della pelle; ma mi riprometto di promuovere un incontro tra istituzioni e imprenditori per promuovere una filiera industriale della zeolite.”
Il presidente della Commissione Sanita’ ha poi aggiunto che ”esiste solo una miniera attiva per l’estrazione della Zeolite in Italia, situata tra Sorano e Pitigliano (Grosseto): praticamente, un’esclusiva toscana.
Sarebbe importante cogliere quest’occasione per creare una filiera produttiva legata a questo minerale”.
Fonte:http://www.stampalibera.com/?p=47093


Gli studi più avanzati sui zeoliti li hanno condotti gli italiani...due nomi su tutti...Professor Dr. Glauco Gottardi, Professor Dr. Ermanno Galli


Negli ultimi anni della sua permanenza all'Università di Pisa e nei primi trascorsi nell'Università di Modena condusse una serie di studi strutturali definendo l'assetto di perrierite, la fase naturale che aveva contribuito a scoprire e definire agli inizi della sua carriera, e pumpellyite, entrambe sorosilicati di calcio; e delle zeoliti dachiardite, minerale elbano strutturalmente correlato alla mordenite, e stilbite. Furono probabilmente questi studi strutturali condotti su due zeoliti a struttura ancora ignota che fecero maturare in lui l'idea di focalizzare la propria attività sullo studio delle zeoliti naturali, uno studio che mirasse a una comprensione completa dell'oggetto d'indagine e ne considerasse tutti gli aspetti: dalla ricerca sul terreno alla sicura identificazione, alla determinazione della composizione chimica, delle proprietà cristallografiche, del comportamento al riscaldamento, allo studio dell'assetto strutturale, all'inquadramento cristallochimico. Uno studio di tale ampiezza e completezza richiese, accanto a finanziamenti e strumentazione adeguati, la formazione di un gruppo di capaci ricercatori, una vera e propria scuola che si è poi imposta come una fra le più valide del mondo nello studio delle zeoliti.

Da quel momento l'attività del Gottardi fu connessa con quella del gruppo di collaboratori che aveva raccolto intorno a sé e riguardò principalmente l'assetto strutturale di zeoliti naturali in diverse famiglie, l'ordinamento di silicio e alluminio nelle impalcature tetraedriche, la derivazione di possibili nuove disposizioni strutturali mediante enumerazioni sistematiche, le relazioni tra simmetria topologica e simmetria reale. Il volume Natural zeolites, che pubblicò, coautore Ermanno Galli (Berlino 1985), compendiava venti anni di attività del gruppo e costituisce ancor oggi il testo principale di riferimento per tutti gli aspetti relativi alle zeoliti naturali.

L'ultimo lavoro, pubblicato dopo la sua scomparsa, è dedicato, quasi a coronamento di una lunga attività di ricerca, alla discussione della genesi delle zeoliti: in esso, dopo aver riesaminato i diagrammi di equilibrio delle zeoliti e le diverse possibilità di sintetizzarle a partire dai componenti, da minerali e da vetri naturali, presenta una descrizione e una interpretazione delle modalità di formazione delle zeoliti nei diversi ambienti geologici.
Fonte:http://www.treccani.it/enciclopedia/glauco-gottardi_%28Dizionario-Biografico%29/

Il libro è praticamente irreperibile, si può solo ordinare dalla casa editrice, questo il link:
http://link.springer.com/book/10.1007/9 ... 8-5/page/1

Dal link sopra si accede a due pdf, che sono la prefazione del libro e l'appendice contenente le risultanze di analisi condotte su varie polveri tramite i raggi X.
Queste ultime sono molto interessanti per capire che la faccenda è assai complessa, in particolare si capisce che la "zeolite" è una classe mineraria che comprende moltissime possibili variazioni strutturali...penso che Aztlan potrebbe aver ragione, ovvero, una particolare zeolite potrebbe possedere proprietà da fantascienza... [;)]

http://link.springer.com/content/pdf/bf ... -5%2F1.pdf

http://link.springer.com/content/pdf/bb ... -5%2F1.pdf


Ultima modifica di Angel_ il 05/05/2013, 10:19, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 05/05/2013, 11:40 
Cita:
Angel_ ha scritto:

...penso che Aztlan potrebbe aver ragione, ovvero, una particolare zeolite potrebbe possedere proprietà da fantascienza... [;)]



Penso che approfondire il discorso zeolite ci possa fare capire molte cose... [;)]

Alcune considerazioni e interrogativi che mi sono sorti leggendo i post precedenti:

1) Forse la zeolite era uno dei materiali ricercati dagli Anunnaki dei miti sumeri, oltre all'oro delle cui peculiari caratteristiche abbiamo parlato qui

2) E' possibile sapere in quali regioni del mondo esistono i principali giacimenti di zeolite? In Italia abbiamo detto Grosseto il che li ricollega ai misteriosi etruschi... non mi stupirebbe trovare altri giacimenti in altre aree "sensibili" (Nazca? Titicaca? Valle dell'Indo?...)

3) Se i blocchi delle piramidi e più in generale quelli delle costruzioni 'impossibili' fossero stati costruiti creando geopolimeri con la zeolite non dovremmo ritrovare tale elemento nella composizione chimica degli stessi? Mi sembra che essi siano invece di pietra e, in alcuni casi, addirittura di diorite.

Al di là di questo credo anche io che la zeolite abbia rappresentato uno degli elementi base della tecnologia antidiluviana.

Penso che farò di tutto ciò non solo un post per il mio blog, ma un articolo intero, ovviamente citando doverosamente le fonti! [;)]


Ultima modifica di Atlanticus81 il 05/05/2013, 11:42, modificato 1 volta in totale.


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Atlanticus81 ha scritto:
2) E' possibile sapere in quali regioni del mondo esistono i principali giacimenti di zeolite? In Italia abbiamo detto Grosseto il che li ricollega ai misteriosi etruschi... non mi stupirebbe trovare altri giacimenti in altre aree "sensibili" (Nazca? Titicaca? Valle dell'Indo?...)

Questo è un problema perchè bisognerebbe conoscere, tra le numerose specie di zeoliti, quale sia quella giusta...

Zeoliti: Cosa Sono

Le zeoliti sono una famiglia di minerali comprendente 52 diverse specie, tutte accomunate da una struttura cristallina molto aperta, con presenza di cavità il cui volume complessivo varia dal 30 al 50% del volume dell’intero cristallo. Le cavità sono collegate da canali comunicanti fra loro e con l’esterno del cristallo, delimitati da aperture di diametro tale da consentire a cationi e molecole di vario tipo di migrare all'interno della struttura, e dunque di uscire dal cristallo o di entrarvi. Forme e volumi delle cavità e dei canali variano a seconda della specie. Allo stato naturale, cavità e canali sono occupati da cationi (Na, K, Ca) e da molecole d'acqua (Passaglia & Sheppard, 2001).

La principale proprietà chimico-fisica delle zeoliti, la elevata e selettiva capacità di scambio cationico (CSC), dipende dal fatto che i cationi alloggiati nelle cavità (Na, K, Ca) possono esserne facilmente rimossi, purchè sostituiti da cationi di uguale carica positiva totale. Ciò vuol dire che, al termine di un contatto relativamente breve tra una zeolite contenente il catione A ed una soluzione contenente il solo catione B e di massa molto superiore, la zeolite conterrà il solo catione B e la soluzione il solo catione A. La capacità di scambio cationico, espressa in millequivalenti di cationi scambiati per grammo di sostanza (meq/g), varia nelle zeoliti a seconda della specie, da circa 2 (clinoptilolite, ferrierite, mordenite) a 6 - 7 meq/g (gismondina, thomsonite).
Fonte:http://www.geologodettori.it/zeoliti-e-zeolititi

E forse, quella giusta potrebbe non essere ancora nota oppure potrebbe essere attualmente catalogata come "inutilizzabile" per gli "attuali processi industriali", leggi questo:

Delle circa 50 specie di zeoliti naturali note, solo un numero limitato è utilizzabile in processi industriali, dal momento che in Italia solo quelle presenti nei depositi sedimentari, e cioè phillipsite e cabasite, presentano i requisiti di abbondanza e disponibilità necessari a un pratico impiego, in special modo, in campo ambientale
Fonte:http://www.assomineraria.org/news/attach/patti_ferranti.pdf


Ultima modifica di Angel_ il 05/05/2013, 12:04, modificato 1 volta in totale.


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Atlanticus81 ha scritto:
1) Forse la zeolite era uno dei materiali ricercati dagli Anunnaki dei miti sumeri, oltre all'oro delle cui peculiari caratteristiche abbiamo parlato qui


Sarebbe interessante capire quali sono i marker che permettono l'individuazione di siti adatti all'estrazione della Zeolite, ne sapete qualcosa?

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
2) E' possibile sapere in quali regioni del mondo esistono i principali giacimenti di zeolite? In Italia abbiamo detto Grosseto il che li ricollega ai misteriosi etruschi... non mi stupirebbe trovare altri giacimenti in altre aree "sensibili" (Nazca? Titicaca? Valle dell'Indo?...)


Individuare delle Macro Aree purtroppo non permetterebbe di capire se questi popoli\dei usassero effettivamente la zeolite come base per la loro tecnologia. Onestamente non mi pare, almeno per quello che ho potuto apprendere io, che si faccia menzione, almeno nel contatto e nel quotidiano con gli esseri umani di questo materiale o di un cristallo. Quanto meno per quel che riguarda ANUNNA\ANNUNAKI\Elohim. E' plausibile che però fosse usato per le loro attività tecnologiche. Sarebbe interessante capire se di fianco alle famose miiere d'oro sud africane ci siano anche miniere di zeolite riconducibili a quel periodo, allora si che si accenderebbero milioni di lampadine!

Fondamentalmente però potrebbero averne fatto uso senza il bisogno di prenderla dalla terra, nell'articolo che ho postato proprio scienziati italiani ne hanno brevettato una qualità sintetica ricavabile da ceneri di carbone.

Quindi si presume che se sappiamo crearla noi, popoli che viaggiano nello spazio e creano forme di vita ad hoc sappiano crearne a piacimento :)


Ultima modifica di MaxpoweR il 05/05/2013, 14:14, modificato 1 volta in totale.


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UN TRAM CHIAMATO ZEOLITE

Cosa sono le zeoliti ? Le zeoliti sono minerali microporosi di origine vulcanica.

Chimicamente esse sono alluminosilicati idrati di metalli alcalini ed alcalino-terrosi. Il nome “zeolite” deriva dalle parole greche “zeo” = “bollire” e “lithos” = “pietra”, pertanto significa pietra che bolle e deriva dal fatto che, quando viene scaldata, libera acqua senza modificare la struttura dell’alluminosilicato e sembra che bolla.

Immagine

Le zeoliti si formano perlopiù dall’incontro tra la lava incandescente e l’acqua salmastra dei mari. Si presentano come minerali naturali dalla struttura microporosa costituita da migliaia di piccoli canali in grado di legare rilevanti quantità di tossine e metalli pesanti dannosi alla salute, come anche radicali liberi, nitrosamine, ione ammonio, micotossine, pesticidi e cationi radioattivi.

Numerosi studi sono stati effettuati su un particolare tipo di zeolite per la sue possibili applicazioni in medicina: la zeolite clinoptilolite sottoposta ad attivazione.

Attivazione
Per attivazione si intende in genere l’applicazione di un procedimento chimico, chimico-fisico o fisico ad un materiale perché possa reagire più facilmente.

Grazie ad una metodologia di attivazione (Panaceo Activation Process), che si attua con l’utilizzo di speciali mulini, la struttura delle particelle di zeolite acquisisce particolari proprietà che, unite all’incremento della superficie, consente di legare più velocemente e più stabilmente tossine, metalli e radicali liberi, incrementandone l’attività. Partendo da una dimensione di circa 3 metri quadrati per grammo di zeolite clinoptilolite, dopo l’attivazione si raggiungono oltre i 250 metri quadrati per grammo, si tratta di un procedimento puramente fisico.

Le zeoliti clinoptiloliti attivate sono caratterizzate da numerose cariche negative presenti nei canali che sono neutralizzate da altrettanti cationi come calcio, magnesio, potassio e sodio e sono in grado di svolgere una duplice funzione: quella di legare nei canali molecole organiche di varia natura, ad esempio tossine, (funzione di setaccio molecolare) e quella di rilasciare i cationi in esse presenti legando al loro posto i metalli pesanti tossici (scambiatori di cationi).

Stress ossidativo

I radicali liberi sono presenti nel nostro organismo e vengono utilizzati come sistema di difesa. Gli studi sullo stress ossidativo indicano però che un eccesso di radicali liberi può non solo provocare patologie, ma anche aggravarle; tra queste, il diabete, il cancro, le patologie cardiovascolari, quelle del tratto gastrointestinale e molte altre ancora. I fattori che provocano la formazione di radicali liberi sono molteplici e complessi: inquinamento, polveri sottili, sostanze inquinanti presenti nei cibi, alimentazione irregolare e squilibrata, fumo, stress, farmaci, malattie croniche etc.
La conseguenza della presenza di un eccesso di radicali liberi nell’organismo è l’attacco di alcune strutture cellulari con conseguenti danni funzionali che, se non eliminati, possono provocare l’insorgenza di varie patologie e l’accelerazione dei processi di invecchiamento.

Anche nell’attività sportiva c’è produzione di radicali liberi che limitano la resa atletica perché accompagnati dalla presenza a livello muscolare di una quantità rilevante di acido lattico.
La zeolite rientra tra gli strumenti importanti per combattere e neutralizzare i radicali liberi.

Metalli pesanti

Mercurio, piombo, cadmio sono tra i più conosciuti e pericolosi agenti tossici per l’organismo e per l’ambiente, presenti in quantità minime nelle polveri che respiriamo e nei cibi che ingeriamo. La zeolite attraverso la riduzione di questi metalli nel tratto gastro- intestinale può ridurne la presenza nell’intero organismo (/detossicazione) e/o evitarne l’assorbimento nei tessuti (prevenzione).

Ulteriori indicazioni dalla ricerca

Recenti studi sull’utilizzazione della zeolite clinoptilolite attivata in abbinamento alle terapie standard hanno evidenziato la sua azione positiva sul sistema circolatorio, sulla pressione arteriosa, sul recupero dopo l’infarto o ancora sul sistema digestivo, sull’iperacidità gastrica e sulle ulcere duodenali.

L’azione della zeolite è stata anche studiata sui reumatismi, sulla cura delle infezioni renali e sul trattamento delle patologie dermatologiche presenti nei pazienti affetti da diabete, mentre altre osservazioni riguardavano l’applicazione diretta della polvere e numerose affezioni della pelle. Secondo gli studi clinici: la zeolite consentirebbe di migliorare l’efficacia delle terapie standard e di ridurre il periodo di recupero.

La zeolite clinoptilolite attivata si trova in commercio solo in forma di dispositivo medico

L’effetto sinergico della zeolite con principi attivi fitoterapici e integratori è dovuta alla progressiva riduzione nell’organismo di inibitori funzionali quali: ione ammonio, metalli pesanti, radicali liberi e tossine.

Oggi la zeolite è classificata (GMDN General Medical Device Nomenclature) come dispositivo medico e definita come segue:

Sostanze ad uso orale adatte ad assorbire / chelare e rimuovere sostanze dannose e tossiche nel tratto gastro-intestinale (es. metalli pesanti, nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi, pesticidi, riducendone l’assorbimento da parte dell'organismo. Possono anche funzionare come antiossidanti catturando radicali liberi e riducendo la formazione di ROS (reactive oxygen species).
L’azione della zeolite può essere distinta in due meccanismi concomitanti:

- RIDUZIONE DELLO STRESS DERVANTE DALL'ELIMINAZIONE DI SOSTANZE TOSSICHE DALL’ORGANISMO

- CONSEGUENTE RIGENERAZIONE DELLA FUNZIONALITA’ DEGLI ORGANI

La semplicità e la profondità della sua azione rigenerante si possono sintetizzare nel concetto di “correttivo biologico”.
A chi può essere utile:

SPORTIVI Le zeoliti clinoptiloliti attivate, anche in sinergia con altri principi attivi, vengono usate per ridurre l'acidosi lattica e aumentare la resistenza ed il recupero.
MANAGER DI OGNI ETA' E SESSO, LAVORATORI, IMPRENDITORI, STUDENTI

Le zeoliti aiutano ad aumentare la concentrazione (attraverso la riduzione di ioni ammonio nel corpo) ed a ridurre stress ossidativo e stanchezza.

ANZIANI, CONVALESCENTI E PERSONE SOTTOPOSTE A STRESS Le zeoliti possono favorire la riduzione di stress e stanchezza aiutando a superare affaticamento e debolezza con risorse proprie e naturali.

CHI HA ELEVATO STRESS OSSIDATIVO La riduzione dello stress ossidativo provocata dall'assunzione di zeolite clinoptilolite aiuta a ridurre l'insorgenza di molte patologie (prevenzione) e migliora la qualità della vita (migliore funzionamento degli organi).

Dosaggio consigliato: per la sua natura di “setaccio molecolare” è consigliabile assumere la zeolite in capsule in più dosi refratte durante la giornata fino ad un massimo 9 cps pro die.

CONCLUSIONI

La Zeolite clinoptilolotite rappresenta quindi una nuova frontiera nella lotta ai radicali liberi presenti in molte patologie, nel contrastare la tossicità dei metalli pesanti allontanandoli dall’organismo, nell’adiuvare i trattamenti terapeutici e nel trattamento di alcune patologie dermatologiche, con importanti vantaggi rispetto alle sostanze naturali o di sintesi: non è tossica per l’organismo ed attraversa il tratto gastro-intestinale senza essere assorbita; le sue caratteristiche strutturali le consentono di esplicare alcune attività utili per l’organismo:
- ridurre l'ammoniaca nell'organismo
- legare, mediante scambio cationico, i metalli pesanti eliminandoli;
- adsorbire tossine inattivandole;
- salvaguardare l’organismo dai danni dei radicali liberi attraverso la sua capacità antiossidante.
E' associabile ad altri composti in quanto non sono state rilevate interazioni con altri prodotti o farmaci. Infatti la sua utilizzazione come additivo alimentare, ampiamente sperimentata sugli animali, ha dimostrato i notevoli benefici effetti sulla salute, in assenza di tossicità o di reazioni avverse anche in associazione con altre sostanze;
Non necessita di particolari condizioni per la conservazione e la sua stabilità risulta estremamente lunga. Per la prima volta ci troviamo di fronte ad una sostanza in grado di svolgere le funzioni antiossidante e detossicante oltre a quella adsorbente esplicandole nel tratto gastro-intestinale per essere poi eliminata con le feci.

La zeolite è un minerale di origine vulcanica che, grazie alla sua struttura microporosa, può essere utile al nostro organismo per disintossicarsi dalle sostanze dannose che circolano al suo interno, dovute al metabolismo delle cellule o a fattori esterni come alimentazione e respirazione.

La zeolite, infatti, soprannominata “lo spazzino dell’organismo” possiede la grande capacità di assorbire tossine, metalli pesanti, pesticidi e micotossine.

Una volta entrata nel nostro organismo e arrivata nel tratto gastro-intestinale non solo non è tossica ma non viene neppure assorbita, svolge infatti il suo lavoro all’interno dell’intestino, grazie ad un reazione chimica. La zeolite possiede una struttura cristallina a carica negativa e quindi assorbe i cationi, ovvero le sostanze che hanno carica positiva, tra queste appunto metalli pesanti, nitrosamine e ammonio.

Ottime potenzialità ha poi la zeolite nel preservare l’organismo dai danni dei radicali liberi grazie alle sue doti antiossidanti ed inoltre, grazie alla riduzione di ioni ammonio all’interno del corpo, assumere zeolite favorisce la concentrazione, diminuisce il senso di stanchezza, aumenta la resistenza fisica e riduce l’acido lattico. Ecco perché spesso la assumono gli sportivi.

Oltre all’uso interno della zeolite, questo minerale è ottimo anche per applicazioni topiche in caso di acne, pruriti, dermatiti, psoriasi e altre problematiche della pelle. In questo caso bisogna prendere una puntina di polvere e tamponarla sulle zone interessate con un batuffolo imbevuto d’acqua, massaggiando delicatamente.

COME UTILIZZARLA
Per quanto riguarda la zeolite in polvere, come prevenzione si può prendere la punta di 1 cucchiaino 2 volte al giorno prima dei pasti, mentre se si vuole fare una disintossicazione dai metalli pesanti la posologia consigliata è di 1 cucchiaino (5 grammi) mezz’ora prima di ogni pasto principale. Se si assume in capsule, solitamente la dose consigliata è di 3 al giorno. L’unica accortezza da avere quando si assume zeolite è quella di bere molta acqua, dato infatti il potere assorbente di questo minerale la possibile controindicazione è quella di iniziare ad avere problemi di stitichezza.

DOVE TROVARLA
La zeolite è un prodotto non ancora molto diffuso e quindi non è sempre facilmente reperibile in erboristerie e negozi di alimentazione e rimedi naturali. Spesso però, su richiesta, è possibile ordinarla ed è un servizio che offrono anche le tradizionali farmacie. L'alternativa è quella di acquistare la polvere di zeolite o le capsule a base di questo minerale direttamente online.

http://realtofantasia.blogspot.it/2014/ ... olite.html



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