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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 07/09/2023, 13:03 
MaxpoweR ha scritto:
è molto più semplice, il gan eden impiantato in medio oriente non fu certo l'unico, ce n'erano in sud America in asia in Australia e quindi anche in nord America. O vogliamo credere che gambe in spalla sta gente su barchette di giunchi si spostata in tutto il mondo così a caso?




Da Rivedere .....(e per me Ripassare):

https://www.eugeniosiragusa.it/books/L' ... 0d'Oro.pdf



Da "L'Aquila D'oro" da pag. 43 Cap.II :

...
"In quattro zone di questo unico continente,
sbarcarono quattro colonie di Archetipi o Genisti Cosmici
provenienti da tre costellazioni dell'Aquila, del Toro, del Leone.

Erano quattro razze che fondarono quattro civiltà primigenie
del pianeta Terranei quattro punti dei futuri continenti, cioè:

La razza delle Pleiadi, Rossa > continente Mù Tolteco.
La razza da Alfa Centauri, Bianca > continente Groenlandia.
La razza da Orione, Bronzea > continente Cià.
La razza da Procione, Gialla > continente Africa."


Dopo il periodo Lemuriano (esplosione del pianeta Mallona):

...

"Sul pianeta Terra, lo sconvolgimento planetario produsse
la ecatombe fisica e psichica delle popolazioni, con la fuga
dell'asse polare che si spostò sugli attuali Artico e Antartico,
con maremoti e inizio della Deriva dei Continenti.

I sopravvissuti delle varie razze si spostarono:

- Razza Nera verso le catene montuose
- Razza Bianca scende verso Europa, Nord America e Siberia
- Razza Gialla verso Cina e Himalaya
- Razza Rossa in America del Sud e Messico."

...


In estrema sintesi .

Storia dell' Umanità Terrestre - 2di3
dal min. 5:40 circa :

Guarda su youtube.com


Ciao [;)]



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" La Giustizia del Padre
è lenta ed Inesorabile. "
Eugenio Siragusa
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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 22/09/2023, 23:05 
Una nuova specie umana? Mistero su un fossile di 300.000 anni fa trovato in Cina
Una mascella senza mento proveniente dalla Cina orientale che mostra caratteristiche sia moderne che arcaiche potrebbe rappresentare un nuovo ramo dell’albero genealogico umano

Immagine

Una ricostruzione digitale del cranio giovanile trovato a Hualongdong, in Cina. Credit: Xiujie Wu

Gli scienziati che stavano scavando nella grotta chiamata Hualongdong, situata nella provincia di Anhui, nell’est della Cina, hanno rinvenuto resti di 16 individui datati a circa 300.000 anni fa. Diversi frammenti appartengono al cranio di un giovane di 12-13 anni. Un’analisi dettagliata, che li confronta con decine di altri campioni umani, indica che potrebbero appartenere a una specie arcaica di essere umano finora sconosciuta. La scoperta è stata pubblicata su Journal of Human Evolution.

Xiujie Wu, paleoantropologa presso l’Istituto di Paleontologia dei Vertebrati e Paleoantropologia di Pechino, e i suoi colleghi hanno descritto inizialmente il cranio nel 2019. Ma nel 2020, mentre vagliavano tra i vassoi di ossa di animali trovate nella grotta, hanno identificato un frammento di una mandibola, la parte inferiore della mascella, che potrebbe appartenere allo stesso cranio. La scoperta ha permesso un’analisi più dettagliata sulla posizione degli individui di Hualongdong nell’albero genealogico umano.

La mandibola presenta una miscela di caratteristiche moderne e arcaiche. Ad esempio, l’osso lungo la linea della mascella è spesso, una caratteristica condivisa con specie umane antiche come l’Homo erectus. Inoltre, manca di un vero mento, la presenza del quale è una caratteristica chiave dell’Homo sapiens. Ma il lato della mandibola che si attacca alla mascella superiore è più sottile rispetto a quelli degli ominidi arcaici e assomiglia di più a quello degli esseri umani moderni. L’analisi approfondisce il mistero su quale specie umana antica abitasse la regione durante l’epoca del Pleistocene medio e tardo, un periodo che si estende per quasi 800.000 anni prima della fine dell’ultima era glaciale, circa 12.000 anni fa.

Un confronto digitale della mandibola appena scoperta con altre 83 mandibole ha confermato questa strana miscela di caratteristiche anatomiche antiche e moderne. Wu e i suoi colleghi hanno utilizzato ossa di neanderthaliani (Homo neanderthalensis) giovani e adulti provenienti dall’Eurasia, H. sapiens provenienti da tutto il mondo e H. erectus, una specie il cui areale si estendeva dall’Africa orientale alle isole del Sud-Est asiatico tra 1,9 milioni e 250.000 anni fa. Wu afferma che le caratteristiche simili all’H. sapiens della mandibola la distinguono da quelle di altri ominidi del Pleistocene medio, tra cui quelle di un Denisovan di 160.000 anni fa del Tibet e dei resti conosciuti come l’uomo di Pechino, datati circa 770.000 anni fa. Il ricercatore aggiunge che il popolo di Hualongdong potrebbe rappresentare un antenato o un parente stretto finora sconosciuto dell’H. sapiens primitivo.

Tuttavia, l’idea che gli esseri umani moderni abbiano avuto origine da antenati in Asia non è ampiamente accettata. I fossili più antichi di H. sapiens, datati a 230.000 anni fa, provengono da siti in Etiopia. La situazione dell’occupazione umana nell’Asia orientale durante il Pleistocene è confusa, secondo Yameng Zhang, paleoantropologo presso l’Università di Shandong a Jinan, in Cina. Afferma che numerose specie di ominidi arcaici hanno abitato l’Asia orientale durante il Pleistocene medio, un periodo che va da circa 800.000 a 126.000 anni fa. Non è chiaro se qualcuna di queste specie potrebbe essere un antenato degli esseri umani moderni; come i Neanderthal e i Denisovan, potrebbero semplicemente essere estinti.

La combinazione di caratteristiche antiche e moderne nella mandibola di Hualongdong è simile a quella dei reperti trovati all’inizio degli anni 2000 nel sito archeologico di Jebel Irhoud in Marocco, secondo Maria Martinon-Torres, paleoantropologa presso il Centro Nazionale di Ricerca sull’Evoluzione Umana di Burgos, in Spagna, che ha fatto parte del team che ha descritto i reperti di Hualongdong. I reperti di Jebel Irhoud, che includono diversi frammenti cranici e una mandibola quasi completa, hanno un’età simile a quella dei reperti di Hualongdong e si ritiene appartengano a uno dei primi membri della linea evolutiva che include l’H. sapiens. “Sono necessari ulteriori fossili e studi per comprendere la posizione precisa dei popoli di Hualongdong nell’albero genealogico umano“, afferma. Martinon-Torres aggiunge che le proteine antiche estratte dalle ossa potrebbero gettare ulteriore luce su come i popoli di Hualongdong siano imparentati con gli esseri umani moderni e con specie più arcaiche.


https://www.meteoweb.eu/2023/09/nuova-s ... 001301887/


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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 22/09/2023, 23:06 
Datata la costruzione in legno più antica opera di esseri umani: mette in dubbio il nomadismo delle comunità dell’età della pietra | FOTO
Le più antiche tracce di una costruzione in legno opera di esseri umani risalgono a 476mila anni fa: scoperta realizzata in Zambia


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È noto che già milioni di anni fa, gli antenati degli esseri umani usassero utensili strumenti in pietra sempre più evoluti per molte funzioni, come intagliare il legno per costruire altri strumenti o per accendere il fuoco e si riteneva che le prime abitazioni fossero comparse molto tempo dopo. Un nuovo studio, condotto in Zambia da un gruppo di ricercatori dell’Università di Liverpool guidato da Larry Barham, svela invece che le più antiche tracce di una costruzione in legno opera di esseri umani risalgono a 476mila anni fa, dunque precedente all’evoluzione della nostra specie, Homo sapiens. Si trovano nei pressi delle cascate di Kalambo in Zambia, in Africa. La loro scoperta mette in dubbio il nomadismo delle comunità umane dell’età della pietra.

Alcuni anni fa, in un sito nei pressi delle cascate di Kalambo, erano stati trovati tronchi lavorati in modo che combaciassero tra loro, uniti con delle corde per formare una struttura che aveva forse la funzione di un’abitazione, una struttura certamente antica ma di quasi impossibile datazione. Utilizzando una tecnica innovativa, capace di risalire alla data dell’ultima esposizione alla luce solare di alcuni frammenti sabbiosi, i ricercatori hanno datato i reperti a 476mila anni fa, circa 300 mila anni prima di qualsiasi altro ritrovamento del genere. La conservazione di reperti in legno è molto molto rara in natura e proprio questo può aver eliminato quasi ogni traccia di lavorazioni di grandi pali in legno usati per costruire rifugi o abitazioni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.

Questa scoperta sfida l’opinione predominante che gli esseri umani dell’età della pietra fossero nomadi. A Kalambo Falls, questi esseri umani non solo avevano una fonte d’acqua perenne, ma anche la foresta circostante forniva loro cibo sufficiente per insediarsi e costruire strutture. Larry Barham, del Dipartimento di Archeologia, Studi Classici ed Egittologia dell’Università di Liverpool, ha dichiarato: “questa scoperta ha cambiato il mio modo di pensare ai nostri antenati più antichi. Dimenticate l’etichetta ‘età della pietra’, guardate cosa stavano facendo queste persone: hanno creato qualcosa di nuovo e di grande, usando la legna. Hanno usato la loro intelligenza, immaginazione e abilità per creare qualcosa che non avevano mai visto prima, qualcosa che non era mai esistito prima”. “Hanno trasformato il loro ambiente per rendere la vita più facile, anche se fosse solo creando una piattaforma per sedersi vicino al fiume e svolgere i loro compiti quotidiani. Queste persone erano più simili a noi di quanto pensassimo”.
Le tecniche di datazione utilizzate

La datazione specialistica dei reperti è stata effettuata da esperti dell’Università di Aberystwyth. Hanno utilizzato nuove tecniche di datazione tramite luminescenza, che rivelano l’ultima volta in cui i minerali nella sabbia circostante i reperti sono stati esposti alla luce solare, per determinarne l’età. Il Professor Geoff Duller dell’Università di Aberystwyth ha dichiarato: “stabilire una datazione dei reperti è molto impegnativo e abbiamo utilizzato la datazione tramite luminescenza per farlo. Questi nuovi metodi di datazione hanno implicazioni di vasta portata, permettendoci di risalire molto più indietro nel tempo, per ricostruire siti che ci offrono uno sguardo sull’evoluzione umana. Il sito di Kalambo Falls era stato scavato negli anni ’60 quando erano stati recuperati pezzi simili di legno, ma non erano stati in grado di datarli, quindi il vero significato del sito era poco chiaro fino ad ora”.
Kalambo Falls

Il sito di Kalambo Falls sul fiume Kalambo si trova sopra una cascata alta 235 metri al confine tra lo Zambia e la Regione di Rukwa in Tanzania, ai margini del Lago Tanganica. L’area è nella “lista provvisoria” dell’UNESCO per diventare un sito Patrimonio dell’Umanità a causa della sua importanza archeologica. Il Professor Duller ha aggiunto: “la nostra ricerca dimostra che questo sito è molto più antico di quanto si pensasse in precedenza, quindi la sua importanza archeologica è ora ancora maggiore. Aggiunge ulteriori argomentazioni a favore della sua dichiarazione come Sito Patrimonio dell’Umanità delle Nazioni Unite”.

Questa ricerca fa parte del pionieristico progetto “Le Radici Profonde dell’Umanità”, un’indagine su come la tecnologia umana si sia sviluppata nell’età della pietra. Il progetto è finanziato dal Consiglio di Ricerca sulle Arti e le Discipline Umanistiche del Regno Unito e coinvolge team della Commissione Nazionale per la Conservazione del Patrimonio dello Zambia, del Museo di Livingstone, del Museo Moto Moto e del Museo Nazionale di Lusaka. Il Professor Barham ha concluso: “Kalambo Falls è un sito straordinario e un importante patrimonio per lo Zambia. Il team delle Radici Profonde è impaziente di vedere emergere altre scoperte entusiasmanti dalle sue sabbie paludose”.


https://www.meteoweb.eu/2023/09/costruz ... 001301805/


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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 26/09/2023, 23:47 
L'uomo è un animale addomesticato: tutto quello che non torna sulle origini dell'uomo

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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 12/10/2023, 23:02 
I Neanderthal controllavano il fuoco, cucinavano tartarughe e rinoceronti
I focolari scoperti in Portogallo. Esperto: 'simili ai Sapiens'

I Neanderthal controllavano il fuoco: non solo sapevano accenderlo, ma sapevano alimentarlo e usarlo per riscaldarsi e per cucinare gli uri, ossia gli antenati del bue, insieme a tartarughe, capre, cervi, cavalli e perfino rinoceronti, mentre nelle grotte vicine al mare consumavano cozze, pesci, molluschi e anche pinoli tostati.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Plos One, si deve alla ricerca internazionale coordinata da João Zilhão, dell’Università di Lisbona, autore dello studio con l’archeologo Diego Angelucci dell’Università di Trento e Mariana Nabais dell’Istituto catalano per la Paleoecologia umana e l'Evoluzione sociale di Tarragona.

I focolari sono stati scoperti in uno dei siti archeologici europei più importanti per il Paleolitico medio, la Gruta da Oliveira nel Portogallo centrale, che fa parte del complesso di Almond, considerato dagli archeologi una sorta di 'supermercato della Presitoria'. E’ un grande complesso, con grotte a quote diverse, gallerie e anfratti, i cui strati più antichi risalgono a circa 120mila anni fa e i più recenti a circa 40 mila. Si ritiene che i Neanderthal lo abbiano abitato fra 100 ai 70mila anni fa.

“La scoperta ha ribaltato la prospettiva: fra i Neanderthal e i Sapiens non c’erano differenze significative e bisogna cominciare a chiedersi perché i Neanderthal debbano essere considerati una specie diversa rispetto ai Sapiens”, dice Angelucci all'ANSA. Di focolari, prosegue, “ne sono emersi una decina su vari livelli stratigrafici, con la forma circolare inconfondibile, a conca, riempita di resti”. Accanto e dentro, i segni inequivocabili dell’abitudine a cuocere il cibo". Una abilità che, osserva, che " conferma un livello di competenza analogo a quello dei Sapiens vissuti millenni più tardi”.


https://www.ansa.it/canale_scienza/noti ... a8e2b.html


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