Ricercatori italiani rivelano una “misteriosa struttura” sotto la Piramide di Giza
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Ricercatori italiani rivelano una “misteriosa struttura” sotto la Piramide di Giza
Il mistero di una possibile “misteriosa struttura” sotto la Piramide di Giza si infittisce con la recente divulgazione di nuove scoperte da parte di un team di ricercatori italiani. Secondo gli studiosi, strutture misteriose potrebbero trovarsi a oltre 1.200 metri di profondità sotto la superficie.
Scoperte sorprendenti nel sottosuolo della Piramide di Chefren
Il team di ricerca ha identificato enormi pozzi verticali avvolti da scale a spirale e una massiccia piattaforma calcarea che racchiude due enormi camere, collegate da canali discendenti simili a condutture.
Durante una conferenza stampa, gli scienziati hanno annunciato di aver individuato un complesso sistema idrico situato oltre i 640 metri sotto la Piramide di Chefren, con percorsi sotterranei che potrebbero estendersi ancora più in profondità.
Durante la conferenza stampa, il team ha spiegato di aver inviato segnali radar da due satelliti, posizionati a circa 420 miglia sopra la Terra, nella piramide di Khafre, consentendo loro di analizzare come i segnali rimbalzavano. Nella foto sono raffigurate le strutture nascoste identificate all'interno della piramide
Utilizzando impulsi radar per generare immagini ad alta risoluzione del sottosuolo, il team ha applicato tecnologie simili al sonar impiegato per mappare i fondali oceanici.
Una struttura nascosta sotto la sabbia?
Nonostante alcuni esperti abbiano definito queste rivelazioni “esagerate” o “infondate”, i ricercatori sostengono che vi sia “un intero mondo nascosto di strutture” al di sotto del sistema idrico individuato.
“Quando riusciremo a ingrandire le immagini, scopriremo quella che può essere descritta solo come una vera struttura sotterranea,” ha dichiarato Corrado Malanga dell’Università di Pisa.
Sebbene lo studio non sia ancora stato sottoposto a revisione paritaria, i ricercatori suggeriscono che la Piramide di Chefren potrebbe celare segreti ancora sconosciuti, tra cui la leggendaria Sala dei Registri.
La leggendaria Sala dei Registri e il confronto con altre civiltà
La Sala dei Registri è un concetto leggendario spesso associato alla civiltà egizia. Secondo antichi racconti, questa camera nascosta sotto la Grande Piramide o la Sfinge conterrebbe immense conoscenze perdute dell’antichità.
Tuttavia, alcuni esperti, come il professore Lawrence Conyers dell’Università di Denver, mettono in dubbio la validità delle scoperte. Secondo Conyers, la tecnologia radar attuale non sarebbe in grado di penetrare così in profondità nel terreno, rendendo improbabile la presenza di una struttura sotterranea.
D’altra parte, ha ipotizzato che piccole strutture, come pozzi e camere, potrebbero trovarsi sotto le piramidi, poiché il sito era considerato sacro dagli antichi Egizi. Questo fenomeno è stato osservato anche in Mesoamerica, dove i Maya costruivano piramidi sopra le entrate di grotte cerimoniali.
Tecnologie avanzate per esplorare il sottosuolo
Le ricerche sono state condotte da Corrado Malanga, Filippo Biondi dell’Università di Strathclyde in Scozia e l’egittologo Armando Mei. I risultati sono stati discussi in un recente briefing in Italia e sono stati presentati in un video pubblicato da Nicole Ciccolo, portavoce del progetto.
Il team ha utilizzato segnali radar inviati da due satelliti in orbita a circa 680 km sopra la Terra. L’analisi del modo in cui i segnali rimbalzano ha permesso di “vedere” attraverso la pietra solida, creando una mappa 3D delle strutture sotterranee.

Secondo Malanga, le misurazioni sono risultate coerenti, eliminando il rischio di errori di interpretazione dovuti alla riflessione del suono. I pozzi verticali identificati sotto la Piramide di Chefren avrebbero un diametro compreso tra 10 e 12 metri e si troverebbero a una profondità di almeno 650 metri.
“Abbiamo effettuato calcoli e scoperto che la Piramide di Chefren è incredibilmente pesante. Per sostenerla, deve poggiare su fondamenta solide, altrimenti affonderebbe”, ha spiegato Malanga.
Nicole Ciccolo ha aggiunto che queste strutture cilindriche sembrano “servire come punti di accesso a un sistema sotterraneo“.
Misteri ancora da svelare
Al di sotto dei pozzi, il team ha identificato due enormi recinti rettangolari, ciascuno con un lato di circa 80 metri. Ognuno di questi spazi conterrebbe quattro pozzi che si estendono verticalmente dalla sommità verso il basso.
Le immagini radar hanno rivelato anche una “struttura luminosa complessa con vibrazioni distintive“, che secondo i ricercatori potrebbe essere una vera e propria città sotterranea.
vi Lasciamo alla video conferenza