Ci fu sesso tra umani e uomini di Neanderthal
ROMA - Nel Dna estratto da un fossile ci sarebbe la prova di un singolare incontro sessuale fra due specie a noi molto vicine: l'uomo moderno e quello di Neanderthal. Ad affermarlo è il Prof. Svante Paabo, direttore del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology, in anticipazione della sua prossima pubblicazione.
L'indagine del Prof.Paabo mira a svelare il mistero che circonda il declino e la scomparsa dalla faccia della Terra dell'Homo neanderthalensis. Ma anche a riproporre l'ipotesi che nel nostro Dna ci siano tracce dell'antico ominide scomparso. Secondo le ricostruzioni più attendibili, l'uomo moderno arrivò dall'Africa in Europa circa 40mila anni fa, trovando già numerosi insediamenti dell'uomo di Neanderthal. Prima che quest'utlimo si estinguesse definitivamente, però, le due specie coesistettero per 10/12mila anni.
Il Prof. Paabo è convinto che in più occasioni ci fu sesso tra gli esemplari delle due specie, ma che questo non fu forzatamente fecondo e, dunque, decisivo per la delineazione genetica del genere umano. Potrebbe essere avvenuto, infatti, che le due specie fossero compatibili sessualmente ma non geneticamente. Ciò avrebbe permesso ai nostri antenati di riprodursi, dando vita a degli esemplari poco fertili o, addirittura, sterili. Cosa che, ad esempio, succede nelle unioni fra cavalli e zebre o fra tigri e leoni.
Tracce antropologiche di questa fusione di specie potrebbero essere rappresentate dall'improvviso modificarsi delle abitutini dell'uomo di Neanderthal nella sua ultima fase di esistenza. Appena prima di estinguersi, infatti, cominciò a fabbricare attrezzi e gioielli, proprio come l'uomo moderno. Tuttavia, alla domanda fondamentale, solo gli esami del Dna sapranno rispondere. Per questo Paabo comparerà i profili genetici di esseri umani, uomini di Neanderthal e scimpanzè.
Fonte
http://www.diregiovani.it/gw/producer/d ... _doc=31550