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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 12/02/2015, 14:57 
cecca ha scritto:
forse te intendi i "manoscritti" originali?
Non li abbiamo. Ma ti faccio notare che è così per ogni "libro" dell'antichità. Dai poemi omerici ai libri di aristotele. Noi possediamo per lo più copie tarde e/o fonti secondarie.
Anche dei manoscritti sumeri possediamo quasi sempre copie tarde e non gli originali. Sono comunque fonti.


E come mai gli scritti omerici sono "poemi" e la bibbia invece viene invece considerata alla stregua di una fonte? I 2 libri descrivono gli stessi fatti. E' una scelta fatta a tavolino ovviamente. Però mi pare che Troia non fosse proprio un mito no? ^_^ queste sono materie in cui i dogmi e le opinioni diventano legge senza alcun costrutto ed è per questo che sono di fatto discipline abbastanza inutili. Ognuno può dire ciò che vuole senza poter essere smentito.

Di fatto hai commentato tu stesso che la bibba è una fonte in se quindi ciò che dice è intrinsecamente attendibile perchè si tratta della bibbia ^_^ Mi sembra un pò troppo autoreferenziale come cosa.

cecca ha scritto:
Lo studio della Bibbia è complesso, se tu l'approfondissi vedresti che NON è vero che gli studiosi pensano che ci sia mai stato un esodo (almeno la stragrande maggior parte), NON sono vere tante cose di quelle che hai letto sui libri di biglino. anzi, alcune sono vere e proprie falsità.
NON è vero che non si sappia niente.


L'esodo può anche esserci stato ma come mai quegli egizi fuoriusciti vengono descritti come Ebrei? ^_^ Il popolo Ebreo è stato forgiato di fatto DURANTE l'esodo ma non si trattava di una stirpe già esistente. Dunque è di fatto una scelta puramente ideologica per dare una origine ad un popolo. Un pò come Romolo e Remo allattati dalla lupa.

cecca ha scritto:
'elohim può e deve essere tradotto con "dio" (o "dei " a seconda dei casi, ma questo è secondario in questo discorso) perché indica indiscutibilmente quel genere di entità che rientrano nella categoria stoico-religiosa delle "divinità". Tutte le divinità di tutte le religioni hanno caratteristiche comuni, hanno anche differenze dovute alla specificità delle varie religioni, è proprio in base a queste caratteristiche comuni che si può creare la categoria "divinità".


quindi DEVE essere tradotto con dio... E perchè nel salmo 82 è tradotto con GIUDICI pur essendoci in ebraico un termine specifico? ^_^

Semplice perchè non si poteva certo veicolare il messaggio che queste entità che si vogliono far passare per DIVINITÀ' possano morire dunque cambiamo di significato quel termine solo lì e via. Tanto chi va a controllare?

Nel tradurre quel testo si è DECISO PRIMA cosa dovesse dire e poi vi è stato calato dentro. Quindi che studi? Che riscontri concreti vuoi che ci siano. L'unica cosa è leggere quello che c'è scritto e prenderne atto stop.

Per il resto condivido pienamente ciò che hai detto della bibbia.

cecca ha scritto:
Ma poi, voglio dire, un po' di logica: è possibile che in 200 anni di studi storici e linguistici fatti da studiosi di ogni tipo (non parlo dei preti e delle dottrine religiose) storici, linguisti, filologi, antropologi, archeologi, sociologi nessuno si sia mai accorto che tradurre 'elohim con "dio" sarebbe sbagliato?
Uno sconosciuto sig. biglino riesce a dimostrare come NON si debba tradurre. ma è ovvio che è una baggianata.


Non è sbagliato, è corretto tradurlo come si vuole, visto che non se ne conosce l'origine ed è per questo che si può far veicolare alla bibbia il messaggio che si vuole, ed è ciò che è stato fatto. anche in virtù del fatto che le fonti sono una serie di consonanti una dietro l'altra quindi inserendo le vocali come si vuole si può far dire a quelle fonti ciò che si vuole :) O mi vuoi dire che tu conosci qualcuno che conosce I SUONI VOCALICI ORIGINALI?

cecca ha scritto:
Per quello che riguarda "conoscenze economiche sociologiche ed artistiche " ti vorrei far notare che quest'affermazione non significa niente. Cosa sono conoscenze economiche? la conoscenza che se vuoi una pecora mi devi dare dell'orzo o dell'argento corrispondente al suo valore?
Cosa sono le conoscenze sociologiche? sapere che in gruppo si vive meglio che da soli?
Cosa sono le conoscenze artistiche? Tu sai che l'arte è un'espressione umana presente già nel paleolitico.
Cosa significano queste affermazioni?
pensaci. non significano niente!


Ho letto del ritrovamento di una tavoletta in cui era presente una transazione economica di fatto assimilabile ad un odierno derivato finanziario, ovviamente mi riferivo a questi tip idi conoscenze che sembrerebbero evolute rispetto ad un popolo di 5mila anni fa.

Per quel che riguarda le tecniche costruttive e la logistica mi riferivo principalmente edificazione delle Zigurat, si trova qualcosa in merito?

cecca ha scritto:
Non ci sono riferimenti ad astronavi aliene. Né nei testi né , tanto meno, nelle rappresentazioni.
Per i testi non c'è alcun bisogno di postulare presenze di astronavi. TUTTO si può spiegare dall'interno della cultura mesopotamica ovvero vicino orientale in genere.
Rappresentazioni grafiche mancano del tutto, il ché dovrebbe far riflettere vista la corposa documentazione iconografica nei vari millenni di documentazione rilevabile archeologicamente.


Che mi dici dei veda?
O dei carri celesti? O di profeti che vedono scendere dal cielo cilindri da cui escono entità? Come vuoi che venissero descritti questi oggetti "una astronave a motore ionico è discesa dallo spazio"? Un pò di apertura mentale ^_^

Ma volendo essere più specifici:

Cita:
Non molti giorni dopo la festa, il ventuno del mese di Artemisio, apparve una visione miracolosa cui si stenterebbe a prestar fede; e in realtà, io credo che ciò che sto per raccontare potrebbe apparire una fola, se non avesse da una parte il sostegno dei testimoni oculari, dall'altra la conferma delle sventure che seguirono.

Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione carri da guerra eschiere di armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città. Inoltre, alla festa che si chiama la Pentecoste, i sacerdoti che erano entrati di notte nel tempio interno per celebrarvi i soliti riti riferirono di aver prima sentito una scossa e un colpo e poi un insieme di voci che dicevano: “Da questo luogo noi andiamo via”.

Giuseppe Flavio 69 D.c.


Cosa ha visto questo storico? ^_^ Uno stormo di anatre?

Atlanticus81 ha scritto:
D'altronde il termine "angelo" non vuol dire forse "messaggero", e quindi intermediario tra il volere dell'Elohim e il preposto terreno a realizzarlo, sia questo un re, un sovrano, un sommo sacerdote, un faraone etc.etc.?

Individuiamo pertanto due livelli di "governo"...

- Uno palese, rappresentato dalle autorità terrene "umane", visibili e tangibili che oggi potrebbero essere individuate in governi, democrazie, e istituzioni politiche.

- Uno occulto, rappresentato da autorità 'invisibili', "Elohim" che oggi potrebbero essere individuate in quelle istituzioni sovranazionali, potentati economici, multinazionali e loro emanazioni (p.es. think tank, bilderberg group, aspen institute etc.etc.)

In sostanza, da migliaia di anni il controllo sull'uomo da parte della gerarchia "Anunnaki, Elohim e Arcangeli", avviene sempre secondo la stessa logica. Sono cambiati gli strumenti.. non il metodo.

Anunnaki, Elohim ed Arcangeli che, a seconda degli obiettivi e delle volontà, possono classificarsi nei tre player.


Beh i modelli vincenti e funzionanti perchè cambiarli, vanno sol aggiornatati.

Secondo me le gerarchie angeliche fatte di Angeli, Arcangeli e Cherubini (questi oggetti meccanici) sono assimilibali al pantheon greco con tutta la schiera di dei e sotto dei preposti a varie funzioni.

Ti faccio un esempio di come penso potrebbe essere: oggi il ministro della difesa potrebbe essere interpretato tra 2mila anni come il dio della guerra ^_^ Il presidente della repubblica come un Elohim, il ministro delle politiche agricole come la dea dell'abbondanza. E così via ^_^ Così come i Rofim erano al servizio degli Elohim ma sempre di quella CASTA facevano parte. Quindi Elohim e Rofim identificano 2 diverse funzioni, i secondi erano dottori, i primi chissà... Governatori?



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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 12/02/2015, 15:03 
cecca ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
cecca ha scritto:

benissimo. è un tuo diritto.
Intanto però sappi che non ci sono solo studi teologici ma anche storici , storico-religiosi e linguistici.

Inoltre, visto che non leggi altri studi sul tema, secondo me faresti più figura a non dire che le cose che non hai letto siano o non siano una cosa.

tutto qua.

che ti frega di Qumran? non hai detto che non ti interessa? comunque sia le differenze tra i testi sono, nel complesso, molto poche. Ci sono anche importanti differenze ma nel complesso sono molto poche.

PS
ti pare in base a cosa, se non hai letto niente al riguardo?



Ci sono studi talmente solidi e talmente approfonditi che praticamente ogni stato "cristiano" ha la sua versione di bibbia e di fede fondata su questa nonostante tutte queste bibbie abbiano alla base le stesse pseudofonti. Non male no?

cecca ha scritto:
prima ho avuto una discussione con maxpower, mi pare, che ha ammesso lui stesso di non aver letto altro che biglino.


A dire il vero prima di scoprire Biglino ho letto e riletto per vari motivi l'antico testamento, come detto un paio di pagine fa, ho scoperto Biglino per puro caso, perchè un mio amico guardando una conferenza mi ha detto: c'è sto tizio che fa conferenze che dice le stesse cose che dici tu sulla bibbia; così è nato il mio interesse per Biglino.

Ora Biglino avrà passato parte della sua vita a studiare semantica linguistica a fare traduzioni, la cosa affascinante è che si arriva alle stesse conclusioni leggendo semplicemente l'antico testamento, nonostante questo si discosti decisamente dalla sua fonte e cioè il codice di Leningrado. Tutto qua.

Ma resto dell'idea che studiare la bibbia sia solo una perdita di tempo, soprattutto per ricercarvi all'interno delle "verità" perchè si possono trovare gli stessi episodi e le stesse "verità" in QUALUNQUE LIBRO basta volerlo ^_^

La bibbia viene fatta passare per un libro sacro (e cioè "riservato a") foriero di verità trascendenti, quando invece andrebbe considerato solamente per quel che è: cronache (nella migliore delle ipotesi) delle vicende di una tribù (fintamente definita il popolo ebraico, o mi vuoi dire che i fuoriusciti dall'Egitto fossero ebrei?) e del rapporto con una entità definita Elohim (parola di cui non sappiamo il significato, potrebbe significare anche grande Puffo) che ha strani poteri, usa strani oggetti e si muove su strani mezzi di trasporto ed ammazza e\o ordina di ammazzare intere popolazioni per strappare dei territori infimi. Stop. Questo è il "dio" di cui parla quel libro. Alessandro Magno nella metà del tempo ha conquistato territori di 2 ordini di grandezza superiori e non aveva nemmeno un khevod che emanasse gloria ^_^

Non c'è nulla che riguardi la bibbia che sia certo men che meno le sue fonti. Sto ancora aspettando che mi mostri qualcosa di concreto su questo libro, un autore, una fonte qualsiasi.

E quindi che si studia? Ipotesi fatte da alcuni, rielaborate da altri poi da altri, ma nessuna ipotesi potrà mai essere comprovata, a meno che non ci si attenga a ciò che dice letteralmente, in quel caso di RIFERIMENTI concreti se ne trovano a bizzeffe.
Dipende da come si vuole approcciare al problema e che uso si da di quelle storie.
Se per indagare e trovare appigli, riferimenti per capire di più sul passato di quel popolo o se per veicolare una ideologia.

Al momento tutto ciò che è inerente alla Bibbia serve a veicolare una ideologia.


E' un pò come la questione della Sfinge.

Gli archeologi dicono che sia stata costruita dagli egizi e che nonostante fossero costruttori abilissimi ne hanno sbagliato le proporzioni. Sulla base di cosa? Perché gli egittologi studiano l'Egitto e quindi sono esperti a prescindere (come i teologi che sono auto dichiarati esperti di dio, pur sapendone quanto noi) e veicolano LA LORO IDEOLOGIA.

I Geologi, che non studiano l'Egitto ed hanno alla base studi scientifici SERI, che gli permettono di osservare il mondo e capirne i meccanismi di funzionamento (e non meri indottrinamenti fatti da esperti autoreferenziali), se ne fregano delle dottrine, guardano la sfinge e dicono: la sfinge presenta tracce EVIDENTI ed inconfutabili di erosione da piogge torrenziale (ipotesi inconfutabile a meno di confutare la scienza della geologia), ero la sfinge a 12mila anni perchè a quell'epoca l'area presentava un regime di pioggia compatibile. OSSERVAZIONE ---> TEORIA ---> DIMOSTRAZIONE. METODO SCIENTIFICO.

Tu a quale ipotesi dai credito?

Data la tua preparazione specialistica in merito però potresti sfatare o confermare una leggenda metropolitana che aleggia sulla cultura Sumera, mi spiego:

Leggenda vuole che i Sumeri siano "comparsi" già civilizzati ed in possesso delle conoscenze urbanistiche, ingegneristiche, economiche sociologiche ed artistiche senza un percorso di crescita graduale. Io guardando le loro opere resto stupito, soprattutto per quel che riguarda la loro abilità ingegneristica (campo in cui ho più conoscenza) per 3 motivi: LOGISTICA, TECNOLOGIA DEI MATERIALI, CONOSCENZE FINI in ambito STRUTTURALE (come gli egizi del resto o iMaya, o gli Incas, o I cinesi).

E' davvero così? Sono venuti fuori "dal nulla"? Ci sono tavolette che indicano le tecniche da loro usate o le teoria logistiche adottate? Insomma qualcosa di tecnico o che possa assere definito tale.

Magari imparo qualcosa di utile invece che sterili chiacchiere su vocali e consonanti [:278] [:o)]

p.s.:
Ho letto in tuo post che sei interessato agli avvistamenti ufologici, nei tuoi studi non ti è parso di trovarne già? O leggendo la bibbia non ti pare di ritrovare eventi accomunabili agli attuali incontri ravvicinati?

Immagino che quelli non contino vero?
La bibbia (o qualunque altro testo "mitologico" i tuoi studi ti abbiamo portato a leggere) è un libro sacro figuriamoci se possono esserci descritti avvistamenti di ufo e\o contatti alieni... Però ci sono e sono identici a quelli dei nostri giorni. MA lo hai detto tu la fantasia umana si ripete sempre immutabile a prescindere dalle latitudini e del tempo, dico bene?






non c'è alcun motivo di postulare visioni di alieni nella bibbia tutto qua. Si spiega tutto coerentemente analizzando la Bibbia nel suo contesto storico.

Che la Bibbia sia un libro sacro all'interno d certi contesti religiosi è incontrovertibile per il semplice fatto che la scaralità di un oggetto deriva dal modo in cui è considerato in quel contesto religioso. "riservato a " , vero ma assolutamente non è l'unico aspetto.
La Bibbia è considerata scritta o ispirata da Dio in certi contesti religiosi è questo lo rende un libro sacro, sia nel contesto di quelle religioini sia per la definizione che nella Storia delle Reigioni si usa per indicare cosa sia un libro acro (ci sono anche altri criteri). NON significa ovviamente che che sia vero che dio abbia dettato o ispirato quel libro. Questo è ovviamente un costrutto (come ogni religione del mondo), ma in quel contesto religioso quest'assunto ha un valore fondante. MA SOLO in quel contesto. Per uno scintoista la Bibbia non è sacra e nemmeno per un ateo o un nativo americano (non convertito).
Per cui la "sacralità" del libro dipende solo ed esclusivamente dal modo in cui è considerato e vissuto in UN contesto religioso. In un altro contesto non è sacro e non lo è perché non ha alcun valore in quella religione, non certo perché il contenuto possa esser interpretato come dice biglino (che tra l'altro commette tanti errori e in molti casi sapendo di farlo - a mio avviso-).

Spero che questo concetto sia chiaro.

La ricerca di verità di tipo morale o spirituale nella Bibbia ha senso solo se la si vuole leggere partendo dall'assunto che dio esista e che si accetti la religione e i valori basati sulla Bibbia.

Ma questo è solo un modo di leggera la Bibbia. La Bibbia può essere letta anche in modo assolutamente laico e distaccato, "scientifico" in gergo accademico.

Perché è importante la Bibbia? La Bibbia è importante per lo studio della storia e della religione Di Israele Antico. La Bibbia in questo studio viene inserita nel contesto culturale, letterario e religioso del Vicino Oriente Antico del 1° millennio a.C.
La richiesta di fonti che te chiedi per la Bibbia è insensata e te la rispedisco così com'è.
La Bibbia in sé è una fonte. esattamente una "fonte secondaria", come si usa dire negli studi storici. Secondaria perché non coeva agli avvenimenti narrati, tanto più che noi possediamo copie tarde.

forse te intendi i "manoscritti" originali?
Non li abbiamo. Ma ti faccio notare che è così per ogni "libro" dell'antichità. Dai poemi omerici ai libri di aristotele. Noi possediamo per lo più copie tarde e/o fonti secondarie.
Anche dei manoscritti sumeri possediamo quasi sempre copie tarde e non gli originali. Sono comunque fonti.


La Bibbia è in sé una fonte, il che non significa che il suo utilizzo come fonte non debba essere sempre fatto in modo critico. Quando la Bibbia racconta dei fatti storici lo fa secondo "gli occhiali" dei sacerdoti ebrei. Racconta la LORO versione ed è intrisa di ideologia fin da quando è stata scritta.

Lo studio della Bibbia è complesso, se tu l'approfondissi vedresti che NON è vero che gli studiosi pensano che ci sia mai stato un esodo (almeno la stragrande maggior parte), NON sono vere tante cose di quelle che hai letto sui libri di biglino. anzi, alcune sono vere e proprie falsità.
NON è vero che non si sappia niente.
L'etimologia di 'elohim È incerta. vero. ma non il significato. Tu sai che -in OGNI lingua- il significato attuale di una parola e la sua etimologia possono esser estremamente diversi.
Sai cosa significa "dio"? ovvero cosa indica questo termine in generale? non intendo la particolare concezione di dio in una religione. Ora confrontalo con l'etimologia. Se poi ci metti l'uso dello stesso termine per indicare il dio della religione cristiana, vedrai che in QUESTA accezione del termine compaiono concezioni ancora più lontane dall'etimologia del termine "dio", per esempio la concezione trinitaria del dio cristiano. Tuttavia in italiano si utilizza sempre lo stesso termine.
vuoi un'altro simpatico esempio? sai qual è l'etimologia di "foruncolo"? Deriva dal latino fur- , cioè "ladro".
Vedi che l'etimologia e il significato e l'uso di un termine possono esser molto distanti.

'elohim può e deve essere tradotto con "dio" (o "dei " a seconda dei casi, ma questo è secondario in questo discorso) perché indica indiscutibilmente quel genere di entità che rientrano nella categoria stoico-religiosa delle "divinità". Tutte le divinità di tutte le religioni hanno caratteristiche comuni, hanno anche differenze dovute alla specificità delle varie religioni, è proprio in base a queste caratteristiche comuni che si può creare la categoria "divinità".

Quindi ciò che dice biglino non è solo sbagliato (la questione grammaticale) ma è pure insensato, sia dal punto di vista semantico sia dal punto di vista storico-religioso.

Ma poi, voglio dire, un po' di logica: è possibile che in 200 anni di studi storici e linguistici fatti da studiosi di ogni tipo (non parlo dei preti e delle dottrine religiose) storici, linguisti, filologi, antropologi, archeologi, sociologi nessuno si sia mai accorto che tradurre 'elohim con "dio" sarebbe sbagliato?
Uno sconosciuto sig. biglino riesce a dimostrare come NON si debba tradurre. ma è ovvio che è una baggianata.

Per quanto riguarda le conquiste e le guerre.

Se partiamo dal corretto approccio storico che ho delineato si spiegano benissimo. Come già detto JHWH è un costrutto, come ogni divinità, e rientra nel MONDO RACCONTATO dagli autori e che non è il MONDO REALE DEGLI AUTORI.
Questi dicono che JHWH faccia, dica, mandi ecc. non è ovviamente mai successo nulla del genere nella realtà. Nel caso della guerra è chiarissimo. non pensare con gli errori logici di biglino.
Gli autori giustificano la loro guerra di conquista come voluta in ultima analisi dal proprio dio. Hanno il permesso, divino è quindi sono dalla parte del giusto. è ovvio che le conquiste si facciano nel territorio degli altri, il punto è legittimare quest'aggressione. Si tratta di una giustificazione della guerra comune nel mondo del vicino oriente antico. ma anche moderno.

io non ho parlato di semplice fantasia umana.
Ho parlato della risposta delle varie religioni ai problemi dell'uomo. Questi sono in linea di massima gli stessi ovunque: sussistenza, rapporto con i problemi di nascita, salute e morte, le intemperie, la fertilità umana, animale e della vegetazione ecc.
Ecco che allora ovunque troverai divinità che tutelano questi aspetti. Ed è ovvio che, per es., la divinità della tempesta abbia caratteristiche simili in tutto il mondo. Lo stesso per la divinità della fertilità o del cielo.
Lo stesso sarà per la divinità (del) sole. Il sole è sempre lo stesso. Tuttavia oltre a caratteristiche simili ci sono differenze specifiche: in certe lingue e religioni il sole è maschile in altre femminili.

Ti faccio un esempio. l'uomo vive ovunque, dove possibile, l'esperienza che tramite la pioggia la terra acquisti fertilità. Ecco che ovunque trovi l'idea di un cielo padre che fertilizza la madre terra. Quindi trovi l'idea di due genitori primordiali cielo e terra e pure il motivo delle loro nozze nonché il motivo che queste nozze avvengano dopo una separazione di un blocco iniziale in cui cielo e terra erano uniti. Idea di certo influenzata dalla constatazione empirica che all'orizzonte terra e cielo sembrano unirsi.
Bastano queste considerazioni a spiegare elementi simili in culture che sicuramente non hanno mai avuto contatti. per esempio la separazione di terra e cielo si trova nei testi sumeri e tra i maori.
è molto più affascinante -per me- pensare ad una esperienza cognitiva dell'uomo che assimila e spiega i fenomeni che lo circondano in modo simile in ogni parte del globo, che una non dimostrabile (!) diffusione di una cultura.

La Sfinge.

non me ne occupo non posso dire niente. Lessi tempo fa di studi geologici che tendevano a rivalutane l'età ma parimenti ci sono altri studi geologici che dicono il contrario. non so chi abbia ragione perché non sono un geologo. La differenza di proporzioni può essere -in linea di massima- dovuta a un sacco di motivi. che so? errore, dimensione della blocco originario, differenza di struttura del materiale che potrebbe aver creato difficoltà di realizzazione. non so.
Se mai dovessi interessarmi alla sfinge partirei ad informarmi leggendo materiale degli archeologi e degli egittologi.

I sumeri.
Intanto non è assolutamente vero che le realizzazioni culturali mesopotamiche siano dovute ai soli sumeri. Questo si pensava 70 anni fa. e chi lo dice oggi non è aggiornato. La cultura mesopotamica è fin dall'inizio della documentazione una cultura formata dall'apporto di più elementi etnici.
I sumeri forse non erano autoctoni. Possono esser arrivati in mesopotamia nel 4° mill. o forse ben prima e quindi essere i fautori principali della rivoluzione urbanistica di Uruk oppure essere arrivati dopo e non essere nemmeno gli inventori della scrittura. Oggi ci sono varie teorie al riguardo.

LA cultura materiale mesopotamica è di fatto il frutto di una lunga tradizione , indipendentemente dalla lingua parlata dai suoi iniziatori. I grandi centri hanno fornito delle lunghe sequenze di strati occupazionali che risalgono alla fine del neolitico. un caso emblematico è il sito di eridu, dove la Ziggurat del periodo di Ur III (2100-2000 aC) riposa su una serie di ben 17 templi che risalgono almeno all'inizio del 6° millennio aC.

Lo stesso percorso di crescita graduale riguarda la struttura delle case e dei tempi che si può seguire almeno dal periodo di Ubaid del 6° millennio.

Parimenti l'evoluzione delle tecniche agricole si può percorrere a ritroso , soprattutto nel nord dove era possibile un'agricoltura non irrigua, almeno nell'8° millennio. Anche le opere di irrigazione sono attestate archeologicamente in età calcolitica nel sud e nel nord della mesopotamia.

Lo stesso dicasi della scrittura che non compare affatto all'improvviso ma ha una sua evoluzione che comincia almeno negli ultimi secoli del 4° millennio.

Per quanto riguarda le tecniche costruttive, ti faccio presente che non c'è niente in Mesopotamia di equiparabile alle costruzioni in pietra delle culture che citi.
Il Mesopotamia si usava il mattone crudo e/o cotto.

Per quello che riguarda "conoscenze economiche sociologiche ed artistiche " ti vorrei far notare che quest'affermazione non significa niente. Cosa sono conoscenze economiche? la conoscenza che se vuoi una pecora mi devi dare dell'orzo o dell'argento corrispondente al suo valore?
Cosa sono le conoscenze sociologiche? sapere che in gruppo si vive meglio che da soli?
Cosa sono le conoscenze artistiche? Tu sai che l'arte è un'espressione umana presente già nel paleolitico.
Cosa significano queste affermazioni?
pensaci. non significano niente!

Ho letto anche io queste interviste di biglino. sono baggianate. VEri e propri insulti all'intelligenza di chi legge. O almeno così dovresti prenderle.

Informati. Leggi un libro di storia e/o archeologia della Mesopotamia. non credere a me. ma non credere nemmeno a 'ste baggianate. lo dico per te , sia chiaro.


Non ci sono riferimenti ad astronavi aliene. Né nei testi né , tanto meno, nelle rappresentazioni.
Per i testi non c'è alcun bisogno di postulare presenze di astronavi. TUTTO si può spiegare dall'interno della cultura mesopotamica ovvero vicino orientale in genere.
Rappresentazioni grafiche mancano del tutto, il ché dovrebbe far riflettere vista la corposa documentazione iconografica nei vari millenni di documentazione rilevabile archeologicamente.


scusa Cecca, tu dici che YHWH è un costrutto, che non ha mai fatto ne detto niente, che è la rappresentazione di un idea di Dio/Divinità propria in tutte le culture...
Quindi non ci sono le religioni, che si fondano sui vari libri sacri, ma solo una generale idea di un Dio che però nessuno conosce perché ognuno lo ha sempre rappresentato e gli ha fatto dire quello che voleva...
Scusa ma ultimamente avete scritto dei "trattati" e non ho colto proprio tutto con chiarezza... È così secondo te?


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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 12/02/2015, 15:20 
jarabe79 ha scritto:
scusa Cecca, tu dici che YHWH è un costrutto, che non ha mai fatto ne detto niente, che è la rappresentazione di un idea di Dio/Divinità propria in tutte le culture...
Quindi non ci sono le religioni, che si fondano sui vari libri sacri, ma solo una generale idea di un Dio che però nessuno conosce perché ognuno lo ha sempre rappresentato e gli ha fatto dire quello che voleva...
Scusa ma ultimamente avete scritto dei "trattati" e non ho colto proprio tutto con chiarezza... È così secondo te?



un libro non è sacro a priori. è sacro solo in u contesto religioso che lo ritiene tale.

che ci vi siano molte religioni e ognuna abbia le sue divinità mi pare ovvio.

considerare queste divinità reali è solo fatto di crederci. io non ci credo.


@Maxpower

dopo tutto il discorso che ti ho fatto mi rispondi falsificando ciò che ho detto.
NON SOPPORTO QUESTA COSA. evita in futuro.

io avevo scritto questo:
"La Bibbia è in sé una fonte, il che non significa che il suo utilizzo come fonte non debba essere sempre fatto in modo critico. Quando la Bibbia racconta dei fatti storici lo fa secondo "gli occhiali" dei sacerdoti ebrei. Racconta la LORO versione ed è intrisa di ideologia fin da quando è stata scritta."

mi hai risposto così:
"Di fatto hai commentato tu stesso che la bibba è una fonte in se quindi ciò che dice è intrinsecamente attendibile perchè si tratta della bibbia ^_^ Mi sembra un pò troppo autoreferenziale come cosa."

o non leggi o non mi capisci o sei in malafede. che devo pensare? dimmelo tu.


Salmo 82
dove sono i giudici? tu quel salmo non l'hai mai letto allora.

Per te una transazione economica significa conoscenze economiche. mi sa che parli usando termini a vanvera e casualmente molto simili a quelli di biglino in alcune sue interviste.

sì, ci sono testi che parlano della realizzazione degli edifici. anche rappresentazioni figurate.


Ultima modifica di cecca il 12/02/2015, 15:29, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 12/02/2015, 15:29 
MaxpoweR ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:
D'altronde il termine "angelo" non vuol dire forse "messaggero", e quindi intermediario tra il volere dell'Elohim e il preposto terreno a realizzarlo, sia questo un re, un sovrano, un sommo sacerdote, un faraone etc.etc.?

Individuiamo pertanto due livelli di "governo"...

- Uno palese, rappresentato dalle autorità terrene "umane", visibili e tangibili che oggi potrebbero essere individuate in governi, democrazie, e istituzioni politiche.

- Uno occulto, rappresentato da autorità 'invisibili', "Elohim" che oggi potrebbero essere individuate in quelle istituzioni sovranazionali, potentati economici, multinazionali e loro emanazioni (p.es. think tank, bilderberg group, aspen institute etc.etc.)

In sostanza, da migliaia di anni il controllo sull'uomo da parte della gerarchia "Anunnaki, Elohim e Arcangeli", avviene sempre secondo la stessa logica. Sono cambiati gli strumenti.. non il metodo.



Beh i modelli vincenti e funzionanti perchè cambiarli, vanno sol aggiornatati.

Secondo me le gerarchie angeliche fatte di Angeli, Arcangeli e Cherubini (questi oggetti meccanici) sono assimilibali al pantheon greco con tutta la schiera di dei e sotto dei preposti a varie funzioni.

Ti faccio un esempio di come penso potrebbe essere: oggi il ministro della difesa potrebbe essere interpretato tra 2mila anni come il dio della guerra ^_^ Il presidente della repubblica come un Elohim, il ministro delle politiche agricole come la dea dell'abbondanza. E così via ^_^ Così come i Rofim erano al servizio degli Elohim ma sempre di quella CASTA facevano parte.

Quindi Elohime Rofim identificano 2 diverse funzioni, i secondi erano dottori, i primi chissà... Governatori?


Curioso che i Rofim o anche noti con il termine Refaim venissero identificati con i dottori in quanto nel termine stesso vi è una certa assonanza con l'Arcangelo Raffaele il cui nome Rāfāʾēl (in ebraico רפאל) vuol dire proprio "medicina di Dio"... magari la funzione dell' "Arcangelo Raffaele" era quella di ministro della sanità.

Chissà quanti soggetti sono ruotati nel corso dei millenni all'interno della definizione "Arcangelo Raffaele"... non è detto che il Rāfāʾēl di 5000 anni fa fosse il medesimo di quello di 1000 anni fa... e non è detto che ce ne siano stati diversi, tanti quanti furono gli Elohim che governavano sulle diverse nazioni contemporaneamente.

Ad ogni modo MaxpoweR... oltre a Elohim e Rofim ci sono altre definizioni che possiamo introdurre nel thread per cercare di individuare le funzioni facenti capo a questa gerarchia capeggiata dalla funzione dell'Elohim?



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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 12/02/2015, 15:30 
La discussione e' molto interessante e complessa, ma vi pregherei, per mantenere un minimo di leggibilita', di includere il nome dell'autore nei testi quotati, soprattutto se si quotano parti di autori differenti in un unico messaggio.

Per aggiungere il nome dell'autore basta utilizzare il tag [quote] aggiungendo il nome dell'autore nel seguente modo:

[quote="nome autore"]

Inoltre vi pregherei anche di evitare di quotare messaggi interi e/o annidati se cio' non e' strettamente indispensabile per la comprensione dell'intervento.

Ringrazio in anticipo.



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"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 02:52 
Atlanticus81 ha scritto:

Curioso che i Rofim o anche noti con il termine Refaim venissero identificati con i dottori in quanto nel termine stesso vi è una certa assonanza con l'Arcangelo Raffaele il cui nome Rāfāʾēl (in ebraico רפאל) vuol dire proprio "medicina di Dio"... magari la funzione dell' "Arcangelo Raffaele" era quella di ministro della sanità.

Chissà quanti soggetti sono ruotati nel corso dei millenni all'interno della definizione "Arcangelo Raffaele"... non è detto che il Rāfāʾēl di 5000 anni fa fosse il medesimo di quello di 1000 anni fa... e non è detto che ce ne siano stati diversi, tanti quanti furono gli Elohim che governavano sulle diverse nazioni contemporaneamente.

Ad ogni modo MaxpoweR... oltre a Elohim e Rofim ci sono altre definizioni che possiamo introdurre nel thread per cercare di individuare le funzioni facenti capo a questa gerarchia capeggiata dalla funzione dell'Elohim?


Nell'ebraismo:

Cita:
Wikipedia scrive:
Per la tradizione rabbinica, il Qabbaláh, e secondo il libro di Enoch[3], il numero usuale degli arcangeli è almeno sette, che sono gli angeli focali. I tre più alti arcangeli sono comunemente identificati come: Michael, Raphael e Gabriel. C'è invece confusione nelle fonti, riguardo agli altri arcangeli: Uriel, Sariel, Samael, Raguel, Remiel, Zadkiel, Jophiel, Haniel e Chamuel.


Uriel o Uriele o אוּרִיאֵל: "Luce di Dio" nella lingua ebraica, che compiti poteva assolvere un "messaggero" denominato così?

Samael o Samuel (in ebraico: סמאל?) (castigo di Dio) secondo la religione ebraica è un arcangelo nella tradizione Talmudica e post-Talmudica, ha il ruolo di accusatore, seduttore e distruttore, spesso associato all'angelo della morte. È considerato arbitrario, buono e nel contempo crudele. Venne identificato come l'angelo custode di Esaù e patrono dell'Impero Romano[1].

una sorta di "scagnozzo"? ^_^

L'Arcangelo Raguel è uno dei sette arcangeli della tradizione biblica e giudaica. Il suo nome significa "Amico di Dio" ed è l'angelo che rappresenta la giustizia e l'armonia.

L'Arcangelo Raguel non è menzionato nei libri canonici della Bibbia ma viene citato nel libro di Enoch.

L'Arcangelo Raguel è uno dei sette arcangeli della tradizione biblica e giudaica. Il suo nome significa "Amico di Dio" ed è l'angelo che rappresenta la giustizia e l'armonia.

L'Arcangelo Raguel non è menzionato nei libri canonici della Bibbia ma viene citato nel libro di Enoch.

Raguele è conosciuto come l'arcangelo della giustizia, equità e armonia. Nel libro di Enoch Raguel è uno dei sette arcangeli la cui funzione è quella di vendicarsi su coloro che hanno trasgredito le leggi di Dio.

Remiel o Ramiel (in aramaico דעמאנל e in greco ‘Ραμιήλ) è il sesto Arcangelo presente nel libro di Enoch. Il suo nome significa "fulmine inviato da Dio" o meglio "fulmine divino"; nella tradizione popolare è molto spesso confuso con Azazel, chiamato anche Rameel.

Nel libro di Enoch Ramiel è a comando di 200 angeli caduti ed inoltre è responsabile della speranza nel mondo. I suoi compiti sono portare le visioni di dio agli uomini e trasportare le anime dei fedeli in paradiso. Secondo altre interpretazioni, secondo le quali gli arcangeli sono tre (Gabriele, Raffaele, Michele) a cui sono stati aggiunti quattro angeli corrispondenti ai quattro punti cardinali, Remiel sarebbe l'angelo che permette a Saturno di orbitare intorno alla terra.

Una sorta di prometeo?

Hesediel o Zadkiel (Heb. צדקיאל Tzadqiel, "Favore di Dio" e "Giustizia di Dio") è l'arcangelo della libertà, benevolenza, grazia, e Angelo Patrono di coloro che perdonano. Conosciuto anche come Sachiel, Zedekiel, Zadakiel, Tzadkiel e Zedekul e altri simili nomi.

In scritti ebraici Hesediel appartiene all'ordine Hashmallim ovvero il Coro delle Dominazioni, da alcune fonti viene considerato il capo di quest'ordine.

L'arcangelo Jophiel (dall'ebraico יופיאל ovvero La Bellezza di Dio ) conosciuto anche come Iophiel, Iofiel, Jofiel, Yofiel (Bellezza divina); Youfiel e Zophiel (Dio è la mia roccia). Associato ai sette arcangeli dall'anonimo scrittore Pseudo-Dionigi già secoli dopo la stesura del Libro di Enoch il quale per primo cita il numero di arcangeli esistenti.

Jophiel viene citato nelle scritture ebraiche come compagno dell'angelo Metatron (un principe della Divina provvidenza) e come uno dei capi della schiera angelica dei Cherubini.

Essendo i Cherubini delle macchine beh il suo compito era forse quello di occuparsi di questi mezzi.

Cita:
cecca scrive:

"La Bibbia è in sé una fonte, il che non significa che il suo utilizzo come fonte non debba essere sempre fatto in modo critico. "


Cita:
mi hai risposto così:
Di fatto hai commentato tu stesso che la bibba è una fonte


Cosa non mi è chiaro?


Cita:
cecca scrive:
Racconta la LORO versione ed è intrisa di ideologia fin da quando è stata scritta."


Racconta? E chi sa cosa raccontasse in origine? Tu lo sai? ci sono fonti in merito che non sia la bibbia stessa?
Ma soprattutto quali sono le fonti che attestano il fatto che la bibbia in origine, o per meglio dire la serie di consonanti che la compongono fossero, intrise di ideologia?

Fin da quando è stata scritta; da chi? Chi può attestare che intenzioni avessero i suoi autori?

Sarebbe più corretto dire: viene FATTA RACCONTARE a quel testo la loro storia. Secondo me sarebbe questo il modo giusto di porsi.

Non si sa nemmeno cosa dicessero in origine ma si sa che era un testo "intriso di ideologia"? Mi sembra curiosa come cosa.

Io sono dell'idea che quella raccolta di testi non fosse altro che una raccolta di cronache di qualche tipo, senza alcuna velleità trascendentale, di cui si è persa memoria ed alle quali ora si fa dire ciò che si vuole, tanto è vero che ci sono decine di diverse correnti di pensiero per quel che che riguarda il suo significato, ed ognuno ne cambia le parole a suo piacimento.

Ma guarda caso, la sola versione che non va usata è quella ricavata dalla traduzione letterale, forse perchè non è manipolabile.

Di fatto basandosi solo su ciò che effettivamente c'è scritto si hanno numero riscontri interessanti ed il testo assume anche una sua logica, a differenza di tutti gli altri usi che se ne fanno. E mi riferisco alla nostra versione di Bibbia e non alle altre decine di versioni di cui non si conosce l'originale ma che tu, a quanto leggo, sai per certo che fosse un testo ideologico.


Io userò anche termini impropri, ma ho spiegato in maniera PRECISA a cosa mi riferissi, sei tu che fai orecchie da mercante o magari ti è partito l'embolo non so. Ad ogni modo, vediamo se così ti è più chiaro:

Cita:
Così un sumero inventò i "future"

In una tavoletta la prima prova d'una transazione con azzardo
ANTONELLA RAMPINO
ROMA
Nell’avventurosa storia dell’economia la partita doppia, pietra angolare della moderna contabilità, e cioè la geniale idea di scrivere da una parte le entrate e da un’altra le uscite, viene alla fine del Quattrocento a fra’ Luca Pacioli. L’iniziativa di trasferire capitali con semplici lettere di credito invece che con trasbordo di forzieri la prendono all’epoca delle Crociate i Templari, che pagano la loro inventiva e la loro capacità finanziaria a prezzo della vita. Ma i derivati quando nascono? Quand’è che dalla mente umana scaturisce l’idea di inserire l’alea, il caso, la scommessa, in una transazione? «Guardi questa tavoletta sumera», dice Pier Luigi Ciocca, una vita nel direttorio di Banca d’Italia, accademico dei Lincei e professore universitario, allungando la foto in bianco e nero di una di quelle lame di terracotta incise tre millenni prima di Cristo di scrittura cuneiforme. Sulla tavoletta c’è scritto che un sumero vende ad un altro sumero un terreno, e stabilisce il prezzo (in argento, il particolare come vedremo non è irrilevante) vincolando poi alla bontà del raccolto un ulteriore guadagno, o in alternativa una perdita. La tavoletta è insomma un contratto, in cui i due sumeri scommettono su una plusvalenza che potrà (o non potrà) accadere in futuro: un prodromo dei future.

Di tavolette sumere di questo tipo ne esistono decine di migliaia, provenienti dai 500 siti scavati sinora, e che sono solo una piccola parte dei diecimila da riportare alla luce. E in esse i future, il nocciolo della finanza «creativa», cosiddetta derivata, che per invenzioni successive e scivolando lungo i millenni arrivano sino ai credit swap e ai subprime di recente e nefasta fama, sono menzionati molteplici volte. Le tavolette sumere, da quando nell’Ottocento è stata decifrata la scrittura cuneiforme, sono in gran parte proprio questo: transazioni commerciali, le prime risalgono alla città di Uruk intorno al 3200 avanti Cristo (dunque oltre 5 millenni orsono) in un’economia che gli specialisti chiamano «accentrata» e cioè gestita centralmente, in questo caso dagli apparati del Tempio, da sacerdoti. Ogni transazione, compravendita, spedizione di merci (che venivano assicurate), commissione agli artigiani, nonché prestito, garanzia e pegno, credito e debito, con relativi tassi d’interesse (usura compresa), ad opera non solo di singoli ma anche di associazioni e società, veniva scritta su un pezzo d’argilla cotta al sole, e solo in rari casi cotta al forno e archiviata in casse. In qualche caso, per mantenere la riservatezza spesso erano inserite in vere e proprie buste di argilla fresca. Si sono conservate bene anche perché «cotte» nel fuoco dei numerosi incendi nelle città sumere, e poi assire, e poi babilonesi. Scompaiono, le tavolette, solo nel primo secolo dopo Cristo, quando cambia la tecnologia della scrittura, e arrivano i papiri degli egizi, le pergamene romane, le tavole di cera. Ma se tutto nel mondo nasce con i Sumeri, come diceva lo storico Kramer, perché sono loro i primi a inventare la scrittura, la matematica e tante altre cose, se poi il primo testo di diritto, anche di diritto economico sarà, a Babilonia, il Codice di Hammurabi, proprio non si immaginava che i sumeri ci avessero regalato anche i derivati.

Così, un intero numero della Rivista di storia economica, in occasione del suo venticinquennale, è stato dedicato alle vicende dell’«Argento nella storia monetaria del Vicino Oriente Antico», con testi affidati ai migliori specialisti (gli italiani hanno un’eccellenza in questa materia) a cominciare da Odoardo Bulgarelli, che si potrebbe definire il monetarista degli assirologi, e per finire con Maria Grazia Giovinazzo che, nella riunione di studiosi che si è tenuta pochi giorni fa a Bologna, ha segnalato un’altra «scoperta»: macché Templari, «i titoli al portatore erano già in uso tra gli Assiri», e cioè la civiltà mesopotamica che sostituì la sumera. Naturalmente, tra gli studiosi c’è un punto di disputa. I sumeri usavano per le loro transazioni l’argento e l’orzo. Ora, si conoscono sistemi monetari bimetallici, perfino trimetallici. Ma l’orzo? Che c’entra l’orzo? Può essere moneta l’orzo? Gli assirologi, nel numero della rivista economica, attestano che i sumeri non coniavano monete e, pur praticando anche il baratto, usavano argento e orzo come mezzi di pagamento e anche misura del valore dei beni, e dunque la funzione monetaria era assolta anche dall’orzo. Ma il dilemma continua ad assillare il banchiere centrale, qual è Pierluigi Ciocca, particolarmente affezionato all’idea che Keynes aveva del capitalismo come «economia monetaria di produzione». Però, nel festeggiare le nozze d’argento con la rivista che dirige, il professor Ciocca ha lanciato un messaggio sull’attualità, e in particolare sull’attualità italiana, che contiene forse anche una risposta sul dilemma di antichità sumera. «E’ rischioso far politica economica e politica monetaria ignorando la dimensione storica delle policy che si affrontano», ha detto Ciocca. E, sulla recente crisi, ha ammonito che «di rado un accadimento di ordine economico è interpretabile solo con la categoria economica». Ovvero, la crescita non è determinata solo dalle politiche economiche, ma anche dalla politica, dalle istituzioni e dalla cultura. Storia economica compresa.

Fonte: http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/201006articoli/56187girata.asp



A me queste sembrano conoscenze economiche "evolute" e mi chiedevo se le cose fossero davvero come descritte o se l'articolo fosse di fatto "romanzato."

Mi sorprende che tu abbia pensato che mi riferissi agli esempi abbastanza stupidi che hai citato; com'era? Io ti do una capra tu mi dai un coniglio? Non ricordo ^_^ Evidentemente non eri a conoscenza di questa cosa o non la reputi importante, ma a me ha colpito e dato che tu sei, a quanto dici, un esperto in materia potevi togliermi il dubbio. Ma inizio seriamente a dubitare che tu sia qui per collaborare fattivamente, dunque mi terrò il dubbio.

Cita:
cecca scrive:
sì, ci sono testi che parlano della realizzazione degli edifici. anche rappresentazioni figurate.


[:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 08:56 
MaxpoweR ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:

Curioso che i Rofim o anche noti con il termine Refaim venissero identificati con i dottori in quanto nel termine stesso vi è una certa assonanza con l'Arcangelo Raffaele il cui nome Rāfāʾēl (in ebraico רפאל) vuol dire proprio "medicina di Dio"... magari la funzione dell' "Arcangelo Raffaele" era quella di ministro della sanità.

Chissà quanti soggetti sono ruotati nel corso dei millenni all'interno della definizione "Arcangelo Raffaele"... non è detto che il Rāfāʾēl di 5000 anni fa fosse il medesimo di quello di 1000 anni fa... e non è detto che ce ne siano stati diversi, tanti quanti furono gli Elohim che governavano sulle diverse nazioni contemporaneamente.

Ad ogni modo MaxpoweR... oltre a Elohim e Rofim ci sono altre definizioni che possiamo introdurre nel thread per cercare di individuare le funzioni facenti capo a questa gerarchia capeggiata dalla funzione dell'Elohim?


Nell'ebraismo:

Cita:
Wikipedia scrive:
Per la tradizione rabbinica, il Qabbaláh, e secondo il libro di Enoch[3], il numero usuale degli arcangeli è almeno sette, che sono gli angeli focali. I tre più alti arcangeli sono comunemente identificati come: Michael, Raphael e Gabriel. C'è invece confusione nelle fonti, riguardo agli altri arcangeli: Uriel, Sariel, Samael, Raguel, Remiel, Zadkiel, Jophiel, Haniel e Chamuel.


Uriel o Uriele o אוּרִיאֵל: "Luce di Dio" nella lingua ebraica, che compiti poteva assolvere un "messaggero" denominato così?

Samael o Samuel (in ebraico: סמאל?) (castigo di Dio) secondo la religione ebraica è un arcangelo nella tradizione Talmudica e post-Talmudica, ha il ruolo di accusatore, seduttore e distruttore, spesso associato all'angelo della morte. È considerato arbitrario, buono e nel contempo crudele. Venne identificato come l'angelo custode di Esaù e patrono dell'Impero Romano[1].

una sorta di "scagnozzo"? ^_^

L'Arcangelo Raguel è uno dei sette arcangeli della tradizione biblica e giudaica. Il suo nome significa "Amico di Dio" ed è l'angelo che rappresenta la giustizia e l'armonia.

L'Arcangelo Raguel non è menzionato nei libri canonici della Bibbia ma viene citato nel libro di Enoch.

L'Arcangelo Raguel è uno dei sette arcangeli della tradizione biblica e giudaica. Il suo nome significa "Amico di Dio" ed è l'angelo che rappresenta la giustizia e l'armonia.

L'Arcangelo Raguel non è menzionato nei libri canonici della Bibbia ma viene citato nel libro di Enoch.

Raguele è conosciuto come l'arcangelo della giustizia, equità e armonia. Nel libro di Enoch Raguel è uno dei sette arcangeli la cui funzione è quella di vendicarsi su coloro che hanno trasgredito le leggi di Dio.

Remiel o Ramiel (in aramaico דעמאנל e in greco ‘Ραμιήλ) è il sesto Arcangelo presente nel libro di Enoch. Il suo nome significa "fulmine inviato da Dio" o meglio "fulmine divino"; nella tradizione popolare è molto spesso confuso con Azazel, chiamato anche Rameel.

Nel libro di Enoch Ramiel è a comando di 200 angeli caduti ed inoltre è responsabile della speranza nel mondo. I suoi compiti sono portare le visioni di dio agli uomini e trasportare le anime dei fedeli in paradiso. Secondo altre interpretazioni, secondo le quali gli arcangeli sono tre (Gabriele, Raffaele, Michele) a cui sono stati aggiunti quattro angeli corrispondenti ai quattro punti cardinali, Remiel sarebbe l'angelo che permette a Saturno di orbitare intorno alla terra.

Una sorta di prometeo?

Hesediel o Zadkiel (Heb. צדקיאל Tzadqiel, "Favore di Dio" e "Giustizia di Dio") è l'arcangelo della libertà, benevolenza, grazia, e Angelo Patrono di coloro che perdonano. Conosciuto anche come Sachiel, Zedekiel, Zadakiel, Tzadkiel e Zedekul e altri simili nomi.

In scritti ebraici Hesediel appartiene all'ordine Hashmallim ovvero il Coro delle Dominazioni, da alcune fonti viene considerato il capo di quest'ordine.

L'arcangelo Jophiel (dall'ebraico יופיאל ovvero La Bellezza di Dio ) conosciuto anche come Iophiel, Iofiel, Jofiel, Yofiel (Bellezza divina); Youfiel e Zophiel (Dio è la mia roccia). Associato ai sette arcangeli dall'anonimo scrittore Pseudo-Dionigi già secoli dopo la stesura del Libro di Enoch il quale per primo cita il numero di arcangeli esistenti.

Jophiel viene citato nelle scritture ebraiche come compagno dell'angelo Metatron (un principe della Divina provvidenza) e come uno dei capi della schiera angelica dei Cherubini.

Essendo i Cherubini delle macchine beh il suo compito era forse quello di occuparsi di questi mezzi.

Cita:
cecca scrive:

"La Bibbia è in sé una fonte, il che non significa che il suo utilizzo come fonte non debba essere sempre fatto in modo critico. "


Cita:
mi hai risposto così:
Di fatto hai commentato tu stesso che la bibba è una fonte


Cosa non mi è chiaro?


Cita:
cecca scrive:
Racconta la LORO versione ed è intrisa di ideologia fin da quando è stata scritta."


Racconta? E chi sa cosa raccontasse in origine? Tu lo sai? ci sono fonti in merito che non sia la bibbia stessa?
Ma soprattutto quali sono le fonti che attestano il fatto che la bibbia in origine, o per meglio dire la serie di consonanti che la compongono fossero, intrise di ideologia?

Fin da quando è stata scritta; da chi? Chi può attestare che intenzioni avessero i suoi autori?

Sarebbe più corretto dire: viene FATTA RACCONTARE a quel testo la loro storia. Secondo me sarebbe questo il modo giusto di porsi.

Non si sa nemmeno cosa dicessero in origine ma si sa che era un testo "intriso di ideologia"? Mi sembra curiosa come cosa.

Io sono dell'idea che quella raccolta di testi non fosse altro che una raccolta di cronache di qualche tipo, senza alcuna velleità trascendentale, di cui si è persa memoria ed alle quali ora si fa dire ciò che si vuole, tanto è vero che ci sono decine di diverse correnti di pensiero per quel che che riguarda il suo significato, ed ognuno ne cambia le parole a suo piacimento.

Ma guarda caso, la sola versione che non va usata è quella ricavata dalla traduzione letterale, forse perchè non è manipolabile.

Di fatto basandosi solo su ciò che effettivamente c'è scritto si hanno numero riscontri interessanti ed il testo assume anche una sua logica, a differenza di tutti gli altri usi che se ne fanno. E mi riferisco alla nostra versione di Bibbia e non alle altre decine di versioni di cui non si conosce l'originale ma che tu, a quanto leggo, sai per certo che fosse un testo ideologico.


Io userò anche termini impropri, ma ho spiegato in maniera PRECISA a cosa mi riferissi, sei tu che fai orecchie da mercante o magari ti è partito l'embolo non so. Ad ogni modo, vediamo se così ti è più chiaro:

Cita:
Così un sumero inventò i "future"

In una tavoletta la prima prova d'una transazione con azzardo
ANTONELLA RAMPINO
ROMA
Nell’avventurosa storia dell’economia la partita doppia, pietra angolare della moderna contabilità, e cioè la geniale idea di scrivere da una parte le entrate e da un’altra le uscite, viene alla fine del Quattrocento a fra’ Luca Pacioli. L’iniziativa di trasferire capitali con semplici lettere di credito invece che con trasbordo di forzieri la prendono all’epoca delle Crociate i Templari, che pagano la loro inventiva e la loro capacità finanziaria a prezzo della vita. Ma i derivati quando nascono? Quand’è che dalla mente umana scaturisce l’idea di inserire l’alea, il caso, la scommessa, in una transazione? «Guardi questa tavoletta sumera», dice Pier Luigi Ciocca, una vita nel direttorio di Banca d’Italia, accademico dei Lincei e professore universitario, allungando la foto in bianco e nero di una di quelle lame di terracotta incise tre millenni prima di Cristo di scrittura cuneiforme. Sulla tavoletta c’è scritto che un sumero vende ad un altro sumero un terreno, e stabilisce il prezzo (in argento, il particolare come vedremo non è irrilevante) vincolando poi alla bontà del raccolto un ulteriore guadagno, o in alternativa una perdita. La tavoletta è insomma un contratto, in cui i due sumeri scommettono su una plusvalenza che potrà (o non potrà) accadere in futuro: un prodromo dei future.

Di tavolette sumere di questo tipo ne esistono decine di migliaia, provenienti dai 500 siti scavati sinora, e che sono solo una piccola parte dei diecimila da riportare alla luce. E in esse i future, il nocciolo della finanza «creativa», cosiddetta derivata, che per invenzioni successive e scivolando lungo i millenni arrivano sino ai credit swap e ai subprime di recente e nefasta fama, sono menzionati molteplici volte. Le tavolette sumere, da quando nell’Ottocento è stata decifrata la scrittura cuneiforme, sono in gran parte proprio questo: transazioni commerciali, le prime risalgono alla città di Uruk intorno al 3200 avanti Cristo (dunque oltre 5 millenni orsono) in un’economia che gli specialisti chiamano «accentrata» e cioè gestita centralmente, in questo caso dagli apparati del Tempio, da sacerdoti. Ogni transazione, compravendita, spedizione di merci (che venivano assicurate), commissione agli artigiani, nonché prestito, garanzia e pegno, credito e debito, con relativi tassi d’interesse (usura compresa), ad opera non solo di singoli ma anche di associazioni e società, veniva scritta su un pezzo d’argilla cotta al sole, e solo in rari casi cotta al forno e archiviata in casse. In qualche caso, per mantenere la riservatezza spesso erano inserite in vere e proprie buste di argilla fresca. Si sono conservate bene anche perché «cotte» nel fuoco dei numerosi incendi nelle città sumere, e poi assire, e poi babilonesi. Scompaiono, le tavolette, solo nel primo secolo dopo Cristo, quando cambia la tecnologia della scrittura, e arrivano i papiri degli egizi, le pergamene romane, le tavole di cera. Ma se tutto nel mondo nasce con i Sumeri, come diceva lo storico Kramer, perché sono loro i primi a inventare la scrittura, la matematica e tante altre cose, se poi il primo testo di diritto, anche di diritto economico sarà, a Babilonia, il Codice di Hammurabi, proprio non si immaginava che i sumeri ci avessero regalato anche i derivati.

Così, un intero numero della Rivista di storia economica, in occasione del suo venticinquennale, è stato dedicato alle vicende dell’«Argento nella storia monetaria del Vicino Oriente Antico», con testi affidati ai migliori specialisti (gli italiani hanno un’eccellenza in questa materia) a cominciare da Odoardo Bulgarelli, che si potrebbe definire il monetarista degli assirologi, e per finire con Maria Grazia Giovinazzo che, nella riunione di studiosi che si è tenuta pochi giorni fa a Bologna, ha segnalato un’altra «scoperta»: macché Templari, «i titoli al portatore erano già in uso tra gli Assiri», e cioè la civiltà mesopotamica che sostituì la sumera. Naturalmente, tra gli studiosi c’è un punto di disputa. I sumeri usavano per le loro transazioni l’argento e l’orzo. Ora, si conoscono sistemi monetari bimetallici, perfino trimetallici. Ma l’orzo? Che c’entra l’orzo? Può essere moneta l’orzo? Gli assirologi, nel numero della rivista economica, attestano che i sumeri non coniavano monete e, pur praticando anche il baratto, usavano argento e orzo come mezzi di pagamento e anche misura del valore dei beni, e dunque la funzione monetaria era assolta anche dall’orzo. Ma il dilemma continua ad assillare il banchiere centrale, qual è Pierluigi Ciocca, particolarmente affezionato all’idea che Keynes aveva del capitalismo come «economia monetaria di produzione». Però, nel festeggiare le nozze d’argento con la rivista che dirige, il professor Ciocca ha lanciato un messaggio sull’attualità, e in particolare sull’attualità italiana, che contiene forse anche una risposta sul dilemma di antichità sumera. «E’ rischioso far politica economica e politica monetaria ignorando la dimensione storica delle policy che si affrontano», ha detto Ciocca. E, sulla recente crisi, ha ammonito che «di rado un accadimento di ordine economico è interpretabile solo con la categoria economica». Ovvero, la crescita non è determinata solo dalle politiche economiche, ma anche dalla politica, dalle istituzioni e dalla cultura. Storia economica compresa.

Fonte: http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/201006articoli/56187girata.asp



A me queste sembrano conoscenze economiche "evolute" e mi chiedevo se le cose fossero davvero come descritte o se l'articolo fosse di fatto "romanzato."

Mi sorprende che tu abbia pensato che mi riferissi agli esempi abbastanza stupidi che hai citato; com'era? Io ti do una capra tu mi dai un coniglio? Non ricordo ^_^ Evidentemente non eri a conoscenza di questa cosa o non la reputi importante, ma a me ha colpito e dato che tu sei, a quanto dici, un esperto in materia potevi togliermi il dubbio. Ma inizio seriamente a dubitare che tu sia qui per collaborare fattivamente, dunque mi terrò il dubbio.

Cita:
cecca scrive:
sì, ci sono testi che parlano della realizzazione degli edifici. anche rappresentazioni figurate.


[:305]



ti ho già risposto abbondantemente e se non hai capito non dipende da me. non te la prendere ma non ho assolutamente voglia di ripetermi, né di spiegarti le basi dello studio della storia. ci sono tanti libri per questo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 09:20 
cecca ha scritto:

ti ho già risposto abbondantemente e se non hai capito non dipende da me. non te la prendere ma non ho assolutamente voglia di ripetermi, né di spiegarti le basi dello studio della storia. ci sono tanti libri per questo.


Perdonami cecca, ma se questo è l'atteggiamento allora io potrei dire che ho nel cassetto i testi originali che dimostrano che le piramidi le hanno costruite gli atlantidei con i dischi volanti ma che al tempo stesso non ho tempo da perdere con gli scettici come te...

Vorrei capire allora quale vuole essere il tuo contributo a questo forum, visto e considerato che aspettiamo ancora gli articoli e le pubblicazioni scientifiche a cui fai riferimento per poterci ragionare su... come per esempio, cito testualmente, i testi che parlano della realizzazione degli edifici con anche rappresentazioni figurate.

Io da te per ora ho visto solo tante parole da "Accademia" e tanti concetti ripetitivi, ma nulla di concreto, a parte quella bella analisi filologica e semantica del termine anunnaki che peraltro conferma, a mio modo di vedere, tante delle ipotesi borderline che sono state avanzate qui.

Riprendendo invece il discorso degli arcangeli che Max sta aiutando a sviscerare (grazie) e osservando le caratteristiche e le funzioni degli stessi sembra davvero di essere dinanzi a due livelli stratificati di istituzioni di potere.

Il primo "visibile" agli occhi, rappresentato dalle istituzioni e dalle organizzazioni 'umane' mentre il 'secondo' invisibile agli occhi e certamente in grado di influenzare e condizionare il primo.

Ribadisco l'idea che tutto questo non è dissimile dalle forme di governo attuali.

Le conclusioni mi sembrano ovvie.



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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 09:33 
Atlanticus81 ha scritto:
cecca ha scritto:

ti ho già risposto abbondantemente e se non hai capito non dipende da me. non te la prendere ma non ho assolutamente voglia di ripetermi, né di spiegarti le basi dello studio della storia. ci sono tanti libri per questo.


Perdonami cecca, ma se questo è l'atteggiamento allora io potrei dire che ho nel cassetto i testi originali che dimostrano che le piramidi le hanno costruite gli atlantidei con i dischi volanti ma che al tempo stesso non ho tempo da perdere con gli scettici come te...

Vorrei capire allora quale vuole essere il tuo contributo a questo forum, visto e considerato che aspettiamo ancora gli articoli e le pubblicazioni scientifiche a cui fai riferimento per poterci ragionare su... come per esempio, cito testualmente, i testi che parlano della realizzazione degli edifici con anche rappresentazioni figurate.

Io da te per ora ho visto solo tante parole da "Accademia" e tanti concetti ripetitivi, ma nulla di concreto, a parte quella bella analisi filologica e semantica del termine anunnaki che peraltro conferma, a mio modo di vedere, tante delle ipotesi borderline che sono state avanzate qui.

Riprendendo invece il discorso degli arcangeli che Max sta aiutando a sviscerare (grazie) e osservando le caratteristiche e le funzioni degli stessi sembra davvero di essere dinanzi a due livelli stratificati di istituzioni di potere.

Il primo "visibile" agli occhi, rappresentato dalle istituzioni e dalle organizzazioni 'umane' mentre il 'secondo' invisibile agli occhi e certamente in grado di influenzare e condizionare il primo.

Ribadisco l'idea che tutto questo non è dissimile dalle forme di governo attuali.

Le conclusioni mi sembrano ovvie.



vedremo quale può essere.

Penso di non essere obbligato a spiegarti cose basilari su come si utilizzino le fonti. Mi chiedi altre fonti? prendi le iscrizioni neo-assire, neo-babilonesi, aramaiche, moabitiche, ebraiche epigrafiche, i reperti archeologici....
Tanto più che se dopo quello che ho scritto pensi ancora che anunnaki confermi le baggianate borderline, vuol dire che non hai capito quello che ho scritto. Pazienza ma non mi pare il caso continuare questa discussione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 10:29 
cecca ha scritto:
Penso di non essere obbligato a spiegarti cose basilari su come si utilizzino le fonti. Mi chiedi altre fonti? prendi le iscrizioni neo-assire, neo-babilonesi, aramaiche, moabitiche, ebraiche epigrafiche, i reperti archeologici....


No guarda... l'accademico sei tu. Preferirei quindi ci spiegassi tu, secondo te, questi elementi cosa dimostrerebbero... altrimenti continuo a non capire quale valore aggiunto tu possa fornire a questa e ad altre discussioni.

Ci sono fior di esperti su questo forum che non esitano a condividere le loro conoscenze mettendosi in gioco... aspetto che lo faccia anche tu, scendendo dal piedistallo.

[:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 12:39 
Atlanticus81 ha scritto:
cecca ha scritto:
Penso di non essere obbligato a spiegarti cose basilari su come si utilizzino le fonti. Mi chiedi altre fonti? prendi le iscrizioni neo-assire, neo-babilonesi, aramaiche, moabitiche, ebraiche epigrafiche, i reperti archeologici....


No guarda... l'accademico sei tu. Preferirei quindi ci spiegassi tu, secondo te, questi elementi cosa dimostrerebbero... altrimenti continuo a non capire quale valore aggiunto tu possa fornire a questa e ad altre discussioni.

Ci sono fior di esperti su questo forum che non esitano a condividere le loro conoscenze mettendosi in gioco... aspetto che lo faccia anche tu, scendendo dal piedistallo.

[:305]


l'ho già fatto e non mi pare per niente di non aver condiviso le mie conoscenze.
Io la vedo così:
ti ho scritto un paio di post lunghissimi e te:

1 hai alterato volutamente quello che ho detto. cosa per me inaccettabile.
2 non hai capito cosa dicevo.
3 non hai preso in considerazione niente di quello che ti ho detto anche solo per poter arrivare a supporre che le cose magari non stiano come hai letto sui libri di biglino.
4 usi termini a caso e dimostri tante lacune. io non ho né tempo né voglia di spiegarti le basi minime che uno che si vuol occupare di storia antica & affini dovrebbe già avere.

Basta.
visto che questa era una discussione con TE, e visto che non ti è arrivato niente di quello che ho scritto e, anzi, hai rigirato e falsato alcune mie affermazioni, ritengo inutile continuarla. per lo meno inutile continuarla con te.

Posso? ho il tuo permesso?

grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 13:23 
cecca ha scritto:
hai rigirato e falsato alcune mie affermazioni


Non è il mio stile... e non capisco a cosa tu ti riferisca...

cecca ha scritto:
posso? Ho il tuo permesso?


Nel rispetto del regolamento del forum e di un confronto civile puoi fare quello che vuoi. Mica devi chiedere permessi o autorizzazioni, tantomeno a me che non sono nessuno.

[:)]

Deduco solo che non vedremo mai quelle pubblicazioni scientifiche che parlano della realizzazione degli edifici antichi con anche rappresentazioni figurate.

Peccato...

[:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 14:14 
Atlanticus81 ha scritto:
cecca ha scritto:
hai rigirato e falsato alcune mie affermazioni


Non è il mio stile... e non capisco a cosa tu ti riferisca...





hai ragione, non eri te, era maxpower. scusa.


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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 15:06 
ti sta salendo decisamente il sangue al cervello ^_^

Ribadisco

Cita:
Così un sumero inventò i "future"

In una tavoletta la prima prova d'una transazione con azzardo
ANTONELLA RAMPINO
ROMA
Nell’avventurosa storia dell’economia la partita doppia, pietra angolare della moderna contabilità, e cioè la geniale idea di scrivere da una parte le entrate e da un’altra le uscite, viene alla fine del Quattrocento a fra’ Luca Pacioli. L’iniziativa di trasferire capitali con semplici lettere di credito invece che con trasbordo di forzieri la prendono all’epoca delle Crociate i Templari, che pagano la loro inventiva e la loro capacità finanziaria a prezzo della vita. Ma i derivati quando nascono? Quand’è che dalla mente umana scaturisce l’idea di inserire l’alea, il caso, la scommessa, in una transazione? «Guardi questa tavoletta sumera», dice Pier Luigi Ciocca, una vita nel direttorio di Banca d’Italia, accademico dei Lincei e professore universitario, allungando la foto in bianco e nero di una di quelle lame di terracotta incise tre millenni prima di Cristo di scrittura cuneiforme. Sulla tavoletta c’è scritto che un sumero vende ad un altro sumero un terreno, e stabilisce il prezzo (in argento, il particolare come vedremo non è irrilevante) vincolando poi alla bontà del raccolto un ulteriore guadagno, o in alternativa una perdita. La tavoletta è insomma un contratto, in cui i due sumeri scommettono su una plusvalenza che potrà (o non potrà) accadere in futuro: un prodromo dei future.

Di tavolette sumere di questo tipo ne esistono decine di migliaia, provenienti dai 500 siti scavati sinora, e che sono solo una piccola parte dei diecimila da riportare alla luce. E in esse i future, il nocciolo della finanza «creativa», cosiddetta derivata, che per invenzioni successive e scivolando lungo i millenni arrivano sino ai credit swap e ai subprime di recente e nefasta fama, sono menzionati molteplici volte. Le tavolette sumere, da quando nell’Ottocento è stata decifrata la scrittura cuneiforme, sono in gran parte proprio questo: transazioni commerciali, le prime risalgono alla città di Uruk intorno al 3200 avanti Cristo (dunque oltre 5 millenni orsono) in un’economia che gli specialisti chiamano «accentrata» e cioè gestita centralmente, in questo caso dagli apparati del Tempio, da sacerdoti. Ogni transazione, compravendita, spedizione di merci (che venivano assicurate), commissione agli artigiani, nonché prestito, garanzia e pegno, credito e debito, con relativi tassi d’interesse (usura compresa), ad opera non solo di singoli ma anche di associazioni e società, veniva scritta su un pezzo d’argilla cotta al sole, e solo in rari casi cotta al forno e archiviata in casse. In qualche caso, per mantenere la riservatezza spesso erano inserite in vere e proprie buste di argilla fresca. Si sono conservate bene anche perché «cotte» nel fuoco dei numerosi incendi nelle città sumere, e poi assire, e poi babilonesi. Scompaiono, le tavolette, solo nel primo secolo dopo Cristo, quando cambia la tecnologia della scrittura, e arrivano i papiri degli egizi, le pergamene romane, le tavole di cera. Ma se tutto nel mondo nasce con i Sumeri, come diceva lo storico Kramer, perché sono loro i primi a inventare la scrittura, la matematica e tante altre cose, se poi il primo testo di diritto, anche di diritto economico sarà, a Babilonia, il Codice di Hammurabi, proprio non si immaginava che i sumeri ci avessero regalato anche i derivati.

Così, un intero numero della Rivista di storia economica, in occasione del suo venticinquennale, è stato dedicato alle vicende dell’«Argento nella storia monetaria del Vicino Oriente Antico», con testi affidati ai migliori specialisti (gli italiani hanno un’eccellenza in questa materia) a cominciare da Odoardo Bulgarelli, che si potrebbe definire il monetarista degli assirologi, e per finire con Maria Grazia Giovinazzo che, nella riunione di studiosi che si è tenuta pochi giorni fa a Bologna, ha segnalato un’altra «scoperta»: macché Templari, «i titoli al portatore erano già in uso tra gli Assiri», e cioè la civiltà mesopotamica che sostituì la sumera. Naturalmente, tra gli studiosi c’è un punto di disputa. I sumeri usavano per le loro transazioni l’argento e l’orzo. Ora, si conoscono sistemi monetari bimetallici, perfino trimetallici. Ma l’orzo? Che c’entra l’orzo? Può essere moneta l’orzo? Gli assirologi, nel numero della rivista economica, attestano che i sumeri non coniavano monete e, pur praticando anche il baratto, usavano argento e orzo come mezzi di pagamento e anche misura del valore dei beni, e dunque la funzione monetaria era assolta anche dall’orzo. Ma il dilemma continua ad assillare il banchiere centrale, qual è Pierluigi Ciocca, particolarmente affezionato all’idea che Keynes aveva del capitalismo come «economia monetaria di produzione». Però, nel festeggiare le nozze d’argento con la rivista che dirige, il professor Ciocca ha lanciato un messaggio sull’attualità, e in particolare sull’attualità italiana, che contiene forse anche una risposta sul dilemma di antichità sumera. «E’ rischioso far politica economica e politica monetaria ignorando la dimensione storica delle policy che si affrontano», ha detto Ciocca. E, sulla recente crisi, ha ammonito che «di rado un accadimento di ordine economico è interpretabile solo con la categoria economica». Ovvero, la crescita non è determinata solo dalle politiche economiche, ma anche dalla politica, dalle istituzioni e dalla cultura. Storia economica compresa.


Fonte: http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/201006articoli/56187girata.asp


A me queste sembrano conoscenze economiche "evolute" e mi chiedevo se le cose fossero davvero come descritte o se l'articolo fosse di fatto "romanzato."

Mi sorprende che tu abbia pensato che mi riferissi agli esempi abbastanza stupidi che hai citato; com'era? Io ti do una capra tu mi dai un coniglio? Non ricordo ^_^ Evidentemente non eri a conoscenza di questa cosa o non la reputi importante, ma a me ha colpito e dato che tu sei, a quanto dici, un esperto in materia potevi togliermi il dubbio. Ma inizio seriamente a dubitare che tu sia qui per collaborare fattivamente, dunque mi terrò il dubbio.


Magari se hai qualche fonte, che non sia inattendibile come la Bibbia o magari non scritta in Fenicio o Accadico, a cui poter attingere e farci una nostra idea invece di dover dar credito semplicemente alle tue convinzioni sarebbe molto più costruttivo.

Attendiamo fiduciosi questi studi su mirabolanti tecniche costruttive antiche, magari trovo spunto per usarle io stesso così mi arricchisco e mi metto a sezionare, movimentare e decorare finemente blocchi di pietra come fossero burro/piume/plastilina, sarebbe un business miliardario visti gli attuali costi. Ed anche qualche riferimento su queste illustrazioni e descrizioni delle tecniche costruttive hai visto mai potesse venir fuori qualcosa di utile anche da lì...

Ti avevo fatto notare anche una cronaca di Giuseppe Flavio, dato che affermavi dall'alto delle tue FONTI che no vi è niente di assimilabile ad un avvistamento ufologico ma come DA PRASSI per una certa tipologia di DOTTI indottrinati, si tende ad ignorare ciò che non collima. come definiresti quell'episodio? Avvistamento di uno stormo di anatre migratorie? O l'amico peppiniello flavio ha visto qualcosa di non identificato volare in cielo?

Cita:
3 non hai preso in considerazione niente di quello che ti ho detto anche solo per poter arrivare a supporre che le cose magari non stiano come hai letto sui libri di biglino.


E come starebbero? Io ritengo la tesi di Biglino, come anche molte alte tesi che conducono alle stesse conclusioni e spiegano in maniera logica molte dei misteri del passato. Tu invece cosa suggerisci?

E non parlarmi di rampe per costruire le piramidi o di poveri trogloditi che vedevano nuvole strane e le scambiavano per divinità, mentre nel frattempo edificavano piramidi in giro per il globo, disponendole casualmente tutti nello stesso modo. abbi un minimo di buon gusto.

Le Tesi di Biglino che trae dalla Bibbia, unitamente alle tesi di altri che le estraggono da altre fonti convergono verso una spiegazione univoca e confermano l'andamento QUANTO MENO sinusoidale dell'evoluzione umana rispetto alla linearità che ci propinate voi "accademici da un secolo" e che non ha alcun riscontro reale se si analizzano TUTTE le evidenze.

Voglio prendere in considerazione cose serie che abbiano una logica, e sarò sicnero ma non riconosco alcuna autorevolezza nè a chi ha studiato ciò che hai studiato tu nè agli archeologi per quel che riguarda le analisi storiche ma soprattutto scientifiche dei reperti come le destinazioni d'uso, le tecniche costruttive quant'altro.

Dunque, se hai questi articoli in cui qualche ingegnere, AL LIMITE un architetto, spieghi tali tecniche parlando quindi la mia lingua ed usando termini CONSONI alla materia, o che abbiano almeno coscienza piena degli ordini di grandezza in gioco va benissimo ma se ti aspetti che dia credito ad un egittologo (senza aver studiato statica, costruzioni, topografia, scienza dei materiali, cantieristica, chimica, fisica, MATEMATICA in maniera SERIA ed approfondita) allora è inutile.

Perchè di ascoltare archeologi parlarmi di rampe, scalpelli, schiavi che trascinano blocchi, per rimanere in ambito egiziano, ne ho le tasche piene, meglio Biglino che seppur dica baggianate, LE SUE SONO maggiormente collimanti con la realtà.



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 Oggetto del messaggio: Re: Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
MessaggioInviato: 13/02/2015, 15:52 
Suggerirei il seguente thread

Ortodossia e ipotesi controcorrente
viewtopic.php?f=12&t=12354

dove continuare il confronto sul "metodo" e sull'approccio seguito da accademici e ricercatori alternativi così da poter continuare qui l'approfondimento sulle figure di Anunnaki, Elohim e Arcangeli riprendendo da qui...

Atlanticus81 ha scritto:

Riprendendo invece il discorso degli arcangeli che Max sta aiutando a sviscerare (grazie) e osservando le caratteristiche e le funzioni degli stessi sembra davvero di essere dinanzi a due livelli stratificati di istituzioni di potere.

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Le conclusioni mi sembrano ovvie.


Grazie in anticipo!



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