Oggetti fuori dal tempo, avvistamenti tramandati nella letteratura storica. Qual è l'origine dell'uomo? Testi sacri e mitologie da tutto il mondo narrano una storia diversa da quella che tutti conosciamo.
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05/08/2011, 17:34

Un tunnel per collegare la Scozia con la Turchia
Un archeologo tedesco ritiene che gli uomini del Neolitico avessero creato una sorta di "autostrada" pedonale sotterranea

16:31 - Un tunnel scavato sottoterra per unire la Scozia con la Turchia. Non si tratta di nessun progetto di ardita ingegneria contemporanea, ma una realtà che torna dal passato, almeno per l'archeologo tedesco Heinrich Kusch.
Dopo la scoperta in varie parti d'Europa, tra cui Austria e Germania, di tratti di tunnel, scavati nella roccia, dalle caratteristiche simili e risalenti al Neolitico, Kusch ha tirato le somme: 12mila anni fa esisteva un tunnel, o per lo meno era stato progettato e iniziato, che univa tutta l'Europa. Per quanto l'idea possa essere affascinante, va però detto, a onor del vero, che la gran parte degli studiosi restano piuttosto perplessi sulle capacità di "calcolo" di Kusch

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http://www.tgcom.mediaset.it/magazine/a ... chia.shtml

11/08/2011, 12:10

Tunnel neolitico collegherebbe Scozia a Turchia
di Enrica Perucchietti.
Rivenuta rete di gallerie sotterranee che secondo l’archeologo tedesco Heinrich Kush collegherebbe la Scozia alla Turchia

La scoperta potrebbe rivoluzionare il campo dell’archeologia e portare a una revisione della storiografia antica, così come potrebbe scontrarsi contro la cittadella accademica o sgonfiarsi alla prova dei fatti.

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Non abbiamo infatti ancora dati sufficienti per inquadrare la notizia diffusa dall’archeologo tedesco Heinrich Kusch che ha dato alle stampe il suo libro Secrets Of The Underground Door To An Ancient World.

Dopo la scoperta nel 1994 di Gobleki Tepe risalente a 12 mila anni fa e destinata a riscrivere la storia del Neolitico, ora emerge un’altra costruzione megalitica, altrettanto misteriosa: una rete di un migliaio di tunnel sotterranei che avrebbe collegato la Scozia alla Turchia – dove, guarda caso, si trovano proprio gli scavi di Gobleki Tepe, al confine dell’Iraq…

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Dopo la scoperta in varie parti d’Europa, tra cui Austria e Germania, di tratti di tunnel, scavati nella roccia, presumibilmente risalenti al Neolitico, Kusch avrebbe dedotto che intorno al 10000 a. C. una popolazione sconosciuta avrebbe costruito i tunnel, o perlomeno avrebbe dato vita al progetto di un mega tunnel sotterraneo che avrebbe unito l’Europa alla Turchia.

Il Dr. Kush ha infatti dichiarato al German Herald che in Baviera sarebbero stati rivenuti ben 700 metri di questa rete sotterranea, mentre in Austria 350 metri, ma in tutto si tratterebbe di un migliaio di tratti di galleria.

Se non possiamo ancora accertare l’esistenza di un unico tunnel sotterraneo scavato nella roccia e al di sotto del livello del mare, è innegabile l’esistenza di diversi tratti di gallerie risalenti, secondo gli studiosi, al Neolitico.

Ora, viene da domandarsi il perché di queste immani costruzioni, gli strumenti utilizzati per scavare gallerie sotterranee e il tempo impiegato.

In merito al primo interrogativo gli studiosi sembrano orientati a spiegare l’architettura neolitica come una forma di rifugio della popolazione dai “predatori” in superficie: uno stratagemma simile non trova però riscontro in studi o scoperte precedenti.

In secondo luogo, quanto tempo potevano passare rifugiati sottoterra i nostri avi senza canaline o condutture d’aria?

I passaggi sotterranei misurano all’incirca 70 cm, ma in alcuni punti si allargherebbero lasciando spazio a delle vere e proprie “camere” dall’utilizzo sconosciuto, che farebbero però pensare alla Camera del Re e alla Camera della Regina della Piramide di Cheope. Un inutile esercizio di sincretismo archeologico? Forse, ma anche nel caso della Grande piramide ci troviamo di fronte a dei veri e propri enigmi, come la mancanza di cartigli o iscrizioni, la presenza dello Zed, e la difficoltà di accesso alla Camera della Regina. La rete sotterranea poteva avere anche una funzione “iniziatica” come probabilmente aveva la Grande Piramide, o serviva soltanto come passaggio da un luogo all’altro del pianeta? E in questo caso, che importanza dovremmo dare alle leggende che narrano di costruzioni sotterranee e di popoli che abitavano nelle viscere della Terra? Gli uomini del Neolitico potrebbero aver “imitato” delle creature che vedevano entrare e uscire della grotte o da nascoste entrate al mondo infero?

In attesa di una conferma da parte dei geologi, la data di costruzione della rete sotterranea sembra coincidere con quella del sito di Gobleki Tepe. Ciò farebbe almeno supporre che possa essere esistita una popolazione anti diluviana più evoluta del classico “uomo del Neolitico”, come abbiamo imparato a conoscerlo dalle conclusioni dell’archeologia accademica. Senza con questo dover necessariamente rispolverare il mito di Atlantide, Lemuria o Mu, non è così inverosimile teorizzare che siano esistite popolazioni scomparse con il Diluvio (riportato dai miti e dalle religioni classiche e accertato dalla geologia) autrici di quelle vere e proprie “anomalie” del sistema storiografico che stentano a farsi ricomprendere sotto la categoria di civiltà “primitive”.

Non è certo perché avevano a disposizione “molto tempo libero”, come alcuni archeologi hanno ipotizzato, che culture classificate come “primitive” avrebbero potuto dare vita a una rete sotterranea di tunnel o ai megaliti di Gobleki Tepe, dotati soltanto di selci e molta pazienza. Il tentativo di banalizzare le scoperte contemporanee perché la loro portata storico-simbolica sfugge ancora ai nostri cervelli positivisti, è ridicolo. Ed è un insulto a quelle popolazione che hanno impiegato decine o centinaia di anni per dare vita a complesse costruzione, il cui fine ancora ci sfugge per nostra limitatezza, non a causa loro…

Se negli ultimi trent’anni stanno emergendo dei reperti – e in questo senso vanno ricomprese anche le ossa di scheletri di Giganti rivenute in tutto il mondo – che sfidano il sapere comune e che non sono per questo “catalogabili” negli schemi che ci siamo fissati finora, forse, sono quelli stessi schemi – per quanto difficile e doloroso possa essere – che dovrebbero essere riveduti. Dal punto di vista storico, antropologico, filologico questi reperti non possono essere stipati a forza in categorie che non li possono contenere. Questa è una violenza che uno storico per quanto convinto delle proprie “credenze” e di quanto appreso fino ad ora, dovrebbe rendersi umilmente conto.

In secondo luogo ci si dovrebbe chiedere quali strumenti siano stati utilizzati ben dodicimila anni fa per scavare questa rete sotterranea e se, come sostiene l’archeologo tedesco, in seguito sorsero in prossimità delle entrate alle gallerie luoghi di culto e Chiese.

L’esistenza di queste gallerie era forse conosciuta anche in un recente passato? E se così fosse, perché questo segreto è rimasto letteralmente “sepolto” fino ad oggi?

Fonte: http://ildemocratico.com/2011/08/05/tunnel-neolitico-collegherebbe-scozia-a-turchia/

Fonte originale: http://www.newsmania.com/stone-age-underground-megastructure-discovered-2654/

11/08/2011, 13:20

si ma.. se non l'hanno esplorato x intero, che cosa diamine gli ha fatto supporre che collega quei due posti?! ...

13/08/2011, 09:50

argomento affascinante....

mi sembra il thread adatto per chiedervi l'opinione sui wingmakers di cui si trovano info a questo link:

http://www.croponline.org/wingmakers.htm

13/08/2011, 10:31

Bella storia...ma le prove? [;)]

13/08/2011, 11:16

ne lessi tempo fa....
parrebbe che i dipinti "rinvenuti" abbiano la facoltà di trasmettere sensazioni particolari a chi li osservi con attenzione..... certo, forse è l'ennesimo teatrino fake...
Ultima modifica di molly il 13/08/2011, 11:16, modificato 1 volta in totale.

13/08/2011, 11:18

Molto probabile. Considerando che non si vede nessun nome, ne il manufatto, ne i dipinti.

13/08/2011, 18:14

cari amici,
c'era un topic sul vecchio forum(non mi pare su questo)
leggete ciò che dice qui:
http://www.stazioneceleste.it/wingmaker ... azione.htm
ciao
mauro

14/08/2011, 03:31

è possibile che info del mondo sotterraneo ci siano state tramandate, in termini mascherati, da millenni?

come non associare "gli inferi" ai piani inferiori della terra.

come non associare questo fantomatico "re del mondo" a quel "Lucifero" portatore di luce che (estratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Lucifero), sarebbe un detentore di sapienza inaccessibile all'uomo comune....

14/08/2011, 08:16

Bella riflessione molly ;)

14/08/2011, 09:45

grazie!

aggiungerei che potrebbe essere questo il soggetto al quale, attraverso rituali specifici, in luoghi altrettanto specifici, alcuni terrestri si rivolgono (Bohemian Grove ecc) in cerca di "favori".

12/03/2012, 15:23

Ho letto con viva passione il thread in oggetto.

Anche io ho cercato nel mio piccolo di approfondire l'ipotesi della terra cava abbandonando ben presto l'idea di un mondo all'interno della terra illuminato da un sole artificiale posto al centro della terra. Ma non ho rinunciato a credere all'esistenza di un mondo sotterraneo identificabile con il regno di Agarthi e la città di Shamba-La, ricercato anche dalle documentate spedizioni naziste, che non penso avessero voglia di perdere tempo dietro a semplici ipotesi visionarie.

Allora sono giunto alla conclusione che non esiste terra cava, ma una rete sotterranea di grotte, tunnel, cunicoli e vere e proprie città sotterranee tutte collegate tra di loro e vi ho trovato conferma nelle incredibili formazioni geologiche di grandi grotte.

Ma una cosa in particolare ha risvegliato in me l'interesse verso le teorie di Agarthi e dei mondi sotterranei: Le città sotterranee della Cappadocia e Derinkuyu

Gli studiosi ritengono che le città furono costruite circa 4000 anni fa, quando la minaccia delle invasioni costrinse gli abitanti a trovare dei rifugi nascosti. La visita della città, poco adatta per chi soffre di claustrofobia, si snoda fra stretti cunicoli scavati nel tufo, finestre e ambienti più grandi dove si conservava il cibo. Le città conservano ancora tracce di vita con cucine annerite dal fumo e pozzi per l'acqua.

Si ritiene che alcune città fossero collegate fra loro da cunicoli lunghi anche 10 km. Le più famose sono sicuramente Kaymakli e Derinkuyu il cui ingresso si nasconde nell' anonimo villaggio agricolo di Yeralti Sehri. L'ingresso della città si trova su una collinetta dove si apre una grotta che segna l'inizio della suggestiva discesa, 8 livelli di cui 4 aperti al pubblico raggiungendo una profondità di 45m.

La situazione all’interno non era disperata. C’era una temperatura costante tutto l’anno (8-16 gradi), mentre la temperatura esterna passava da un estremo all’altro (dai 23 ai -3 gradi). Ad oggi sono stati rinvenuti fino a 52 pozzi di ventilazione durante gli scavi, garantendo la circolazione dell’aria, raggiungendo i livelli più bassi. Alcuni pozzi erano più vecchi, perché essi sono stati collocati in case famiglia, si può ancora vedere la fuliggine nera di quelle selci.

L’altro bene di base era l’acqua. Queste prese d’aria incanalavano l’acqua piovana in grandi cisterne scavate nella roccia sigillate filtravano l’acqua da fiumi o falde acquifere nelle vicinanze. Ogni famiglia aveva la sua casa, spazi collettivi disponibili per i loro animali domestici, il vino veniva conservato in dei magazzini.


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Ma, facciamo finta per un attimo che il complesso sotterraneo non sia stato costruito 4.000 anni fa come ritenuto dagli studiosi, sulla cui datazione già ci sarebbe da discutere considerato il livello tecnologico dell'epoca.

Facciamo finta che il complesso risalga a molti anni prima, e che sia stato solo 'riciclato' dagli autoctoni a partire da 4.000 anni fa.

Facciamo finta anche che sia uno dei punti di accesso a una più ampia e vasta rete di gallerie, grotte e cavità che colleghino diversi punti del sottosuolo da dove poter giungere in superficie così come citati in Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Agarthi:
Tra gli ipotetici ingressi di Agarthi vi sono:
Deserto del Gobi, Mongolia
Polo Nord
Islanda
Polo Sud
Piramide di Giza, Egitto
Monte Epomeo, isola d'Ischia, Isola Bisentina[2] (Lago di Bolsena), Italia
Isola di Pasqua

Ai quali però aggiungerei:
- il palazzo Potala in Tibet
- Tunguska
- cenote e grandi voragini
- molte altre grotte/montagne/vulcani descritti come 'pericolosi' da tradizioni autoctone degli aborigeni australiani o dei nativi americani

Ecco che abbiamo una visione più chiara di ciò che può essere l'Agarthi menzionata nella teosofia, ma anche nella mitologia classica.

Altro è capire chi abbia popolato questa mitica terra e quali rapporti abbia avuto con coloro cui sono entrati in contatto. Siano essi nazisti, o governi ombra contemporanei.

17/03/2012, 14:46

molly ha scritto:


è possibile che info del mondo sotterraneo ci siano state tramandate, in termini mascherati, da millenni?

come non associare "gli inferi" ai piani inferiori della terra.

come non associare questo fantomatico "re del mondo" a quel "Lucifero" portatore di luce che (estratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Lucifero), sarebbe un detentore di sapienza inaccessibile all'uomo comune....


Bisogna innanitutto vedere se la leggenda del Re del Mondo e di Agarthi non sia in realtà una leggenda di origine tibetana, ma una leggenda creata ad arte nel XIX secolo dagli esoteristi occidentali, in particorar modo René Guénon, che scrisse appunto il libro "Il Re del Mondo"....
Io personalmente ho il sospetto che, quando Lucifero, inteso come Dio della Luce e non Satana l'Angelo Ribelle, è diventato l'emblema e il simbolo di una religiosità anti-cristiana nel XIX secolo, sia appunto diventato la base per la creazione del mito del Re del Mondo, inteso come anti-Messia portatore di una verità religioso-esoterica diversa e contraria al Cristianesimo....

17/03/2012, 17:39

Atlanticus81 ha scritto:

Ho letto con viva passione il thread in oggetto.

Anche io ho cercato nel mio piccolo di approfondire l'ipotesi della terra cava abbandonando ben presto l'idea di un mondo all'interno della terra illuminato da un sole artificiale posto al centro della terra. Ma non ho rinunciato a credere all'esistenza di un mondo sotterraneo identificabile con il regno di Agarthi e la città di Shamba-La, ricercato anche dalle documentate spedizioni naziste, che non penso avessero voglia di perdere tempo dietro a semplici ipotesi visionarie.

Allora sono giunto alla conclusione che non esiste terra cava, ma una rete sotterranea di grotte, tunnel, cunicoli e vere e proprie città sotterranee tutte collegate tra di loro e vi ho trovato conferma nelle incredibili formazioni geologiche di grandi grotte.

Ma una cosa in particolare ha risvegliato in me l'interesse verso le teorie di Agarthi e dei mondi sotterranei: Le città sotterranee della Cappadocia e Derinkuyu

Gli studiosi ritengono che le città furono costruite circa 4000 anni fa, quando la minaccia delle invasioni costrinse gli abitanti a trovare dei rifugi nascosti. La visita della città, poco adatta per chi soffre di claustrofobia, si snoda fra stretti cunicoli scavati nel tufo, finestre e ambienti più grandi dove si conservava il cibo. Le città conservano ancora tracce di vita con cucine annerite dal fumo e pozzi per l'acqua.

Si ritiene che alcune città fossero collegate fra loro da cunicoli lunghi anche 10 km. Le più famose sono sicuramente Kaymakli e Derinkuyu il cui ingresso si nasconde nell' anonimo villaggio agricolo di Yeralti Sehri. L'ingresso della città si trova su una collinetta dove si apre una grotta che segna l'inizio della suggestiva discesa, 8 livelli di cui 4 aperti al pubblico raggiungendo una profondità di 45m.

La situazione all’interno non era disperata. C’era una temperatura costante tutto l’anno (8-16 gradi), mentre la temperatura esterna passava da un estremo all’altro (dai 23 ai -3 gradi). Ad oggi sono stati rinvenuti fino a 52 pozzi di ventilazione durante gli scavi, garantendo la circolazione dell’aria, raggiungendo i livelli più bassi. Alcuni pozzi erano più vecchi, perché essi sono stati collocati in case famiglia, si può ancora vedere la fuliggine nera di quelle selci.

L’altro bene di base era l’acqua. Queste prese d’aria incanalavano l’acqua piovana in grandi cisterne scavate nella roccia sigillate filtravano l’acqua da fiumi o falde acquifere nelle vicinanze. Ogni famiglia aveva la sua casa, spazi collettivi disponibili per i loro animali domestici, il vino veniva conservato in dei magazzini.


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Ma, facciamo finta per un attimo che il complesso sotterraneo non sia stato costruito 4.000 anni fa come ritenuto dagli studiosi, sulla cui datazione già ci sarebbe da discutere considerato il livello tecnologico dell'epoca.

Facciamo finta che il complesso risalga a molti anni prima, e che sia stato solo 'riciclato' dagli autoctoni a partire da 4.000 anni fa.

Facciamo finta anche che sia uno dei punti di accesso a una più ampia e vasta rete di gallerie, grotte e cavità che colleghino diversi punti del sottosuolo da dove poter giungere in superficie così come citati in Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Agarthi:
Tra gli ipotetici ingressi di Agarthi vi sono:
Deserto del Gobi, Mongolia
Polo Nord
Islanda
Polo Sud
Piramide di Giza, Egitto
Monte Epomeo, isola d'Ischia, Isola Bisentina[2] (Lago di Bolsena), Italia
Isola di Pasqua

Ai quali però aggiungerei:
- il palazzo Potala in Tibet
- Tunguska
- cenote e grandi voragini
- molte altre grotte/montagne/vulcani descritti come 'pericolosi' da tradizioni autoctone degli aborigeni australiani o dei nativi americani

Ecco che abbiamo una visione più chiara di ciò che può essere l'Agarthi menzionata nella teosofia, ma anche nella mitologia classica.

Altro è capire chi abbia popolato questa mitica terra e quali rapporti abbia avuto con coloro cui sono entrati in contatto. Siano essi nazisti, o governi ombra contemporanei.



Scusa tanto... dici di non credere che i nazisti potessero spendere un sacco di soldi per progetti visionari?
Non voglio essere sarcastico, ma la tentazione è fortissima.... perché, cosa credi che abbiano fatto i nazisti in tutta la loro storia, se non portare alla rovina la loro nazione e l'intera Europa in nome di progetti visionari?
Secondo te, Himmler non era un visionario? Hitler non era un visionario, lui che si alzava dal letto la notte urlando, dicendo di essere stato visitato dall'Uomo Nuovo che lui stesso sognava di poter creare e che però lo terrorizzava?
Non era forse Horbiger lo scienziato prediletto dal regime, le cui teorie non sono altro che una serie di dottrine visionarie, basate sull'idea del tutto infondata che la Luna fosse un gigantesco blocco di ghiaccio?
Inoltre, non mi risulta che nessuna altra nazione abbia mai finanziato spedizioni per cercare l'Agarthi o altri regni sotterranei.
Come la mettiamo, allora?
Dici di essere arrivato alla conclusione che deve esserci un mondo sotterraneo costituito da gallerie e cunicoli, ma sinceramente vorrei sapere come hai fatto ad arrivare a tali conclusioni.
Inoltre vorrei sapere come immagini questo mondo sotterraneo, nel senso: come vive la gente là sotto? A che profondità si trovano? Come fanno ad avere aria, luce e cibo? Quali sono le loro fonti di energia? Come si proteggono da sismi, fughe di gas sotterraneo e vulcanismo?
Che prove ci sono della loro esistenza? Che aspetto hanno, chi dichiara di averli visti ed incontrati? Che reperti della loro civiltà hanno scoperto i loro speleologi?
Sono le domande che rivolgo sempre a tutti quelli che credono nell'esistenza dei mondi sotterranei, e regolarmente nessuno di loro sa rispondermi....

17/03/2012, 18:42

Se ritieni che nessuno in precedenza sia stato in grado di risponderti ci provo io, sempre se avrai l'onestà intellettuale di ascoltare le mie idee senza pregiudizi.

In realtà pensavo che le foto di Derinkuyu e del tunnel citato da zak potessero avere già risposto a parte dei tuoi quesiti, ma se ciò non bastasse ne posto altre che rendono l'idea di come immagino gli accessi di questo mondo sotterraneo:

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Tu chiedi come fanno ad avere aria, acqua, cibo e a difendersi da vulcanesimo, attività sismica e fughe di gas. Per quanto concerne l'acqua penso che le falde acquifere e le sorgenti sotterranee possano rappresentare risorse idriche sufficienti. Immagino inoltre che questo ipotetico popolo, se davvero in grado di controllare la tecnologia vril tanto cercata dai nazisti, abbia la capacità di produrre energia e cibo e di attrezzare le proprie infrastrutture in modo da proteggersi da sismi, attività geologiche. Non conosciamo le applicazioni della tecnologia vril, per cui il tuo quesito è un falso quesito.

Ovviamente potrai contestare che la vril non esiste e che i nazisti erano folli visionari. Criminali, assassini, certamente.

Ma personalmente ritengo che considerare coloro che hanno conquistato e mantenuto il potere su una nazione, scatenato una guerra mondiale, tenuto in scacco interi paesi per anni, raggiungendo in alcuni campi anche un notevole sviluppo tecnologico, dei folli visionari sia uno schiaffo all'onestà intellettuale di tutti e soprattutto strumentale per tranquillizzare la nostra coscienza facendoci credere che l'esperienza nazista fu solo frutto della follia di pochi individui.

I folli visionari come li descrivi tu non conquistano il potere organizzando un paese, un popolo e le azioni criminali quali guerre e genocidi in modo così sistematico. Questi non sono folli, sono invece persone molto esperte - un po' come quelle che governano il sistema ora.

Ma tornando al tema è vero come dici tu che non ci sono più paesi che finanziano spedizioni alla ricerca di Agarthi; ma altrettanto viene finanziata la ricerca aerospaziale anche attraverso il contributo di un certo Werner Von Braun, uno dei folli visionari coinvolto nella produzione delle V1 e V2, primi razzi balistici, senza il quale probabilmente il progetto Apollo non avrebbe avuto luogo.

Vengono finanziate spedizioni scientifiche al polo sud di cui siamo certi di avere la completa consapevolezza dei reali obiettivi?!

Quali prove abbiamo della loro esistenza? Dipende da ciò che vogliamo considerare come prove. Per me prove sono anche le leggende e i miti che narrano di queste popolazioni e di questi cunicoli.

Platone, racconta di misteriose gallerie sotterranee che attraversano il continente, "gallerie sia spaziose che anguste nell'interno della terra", gli indù parlano di Aryavartha, terra d'origine dei Veda; i Cinesi di Hsi Tien, il Paradiso Occidentale di Hsi Wang Mu, la Madre Regale dell'Ovest; i Kirghizi, Janaidar.

Tratto comune a tutti questi miti è l’identificazione dell’Agarthi, come del luogo in cui si sia ritirata una primordiale mitica popolazione semidivina.

Significativo è l'esempio di Kalkajaka o montagna della morte o montagna nera in australia (queensland) dove diverse persone sono scomparse e gli aborigeni ritengono che la montagna sia una porta per un mondo sotterraneo dove vivono demoni con le fattezze di serpenti.

O ancora la "Valle della Morte" a Yakutia in Russia dove inspiegabili morti e malattie possono potrebbero essere attribuite ad una base aliena sotterranea.

Come vedi elementi a supporto di questa tesi ce ne sono - e pertanto a mio parere vale la pena approfondire...
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