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Marziano
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MessaggioInviato: 17/04/2010, 13:05 
Come si chiama questo programmino?



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...the earth is an enclosed plane, centered at the North Pole and bounded along its outward edge by a wall of ice, with the sun, moon, planets, and stars only a few hundred miles above the surface of the earth.
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MessaggioInviato: 17/04/2010, 13:52 
VULCANO ISLANDA: I POSSIBILI EFFETTI SUL CLIMA

(ANSA) - ROMA - L'eruzione in Islanda dell'Eyjafjallajkull ha proiettato nell'atmosfera a una quota di 4/5 Km una massa calda di polveri e gas. Una nuvola in grado di influenzare il clima localmente, ma che potrebbe avere effetti piu' estesi e piu' duraturi se parte delle polveri dovessero finire nella stratosfera. ''Se le polveri emesse dal vulcano islandese avranno quantita' e soprattutto energia (termica) tale da 'bucare' la tropopausa e finire nella stratosfera, potrebbero restare anche anni e determinare cambiamenti climatici piu' significativi'', dice Vincenzo Ferrara, esperto di clima dell'Enea alla luce delle nuove rilevazioni sulle correnti in quota e l'andamento dei venti. Un nucleo di alta pressione al largo delle coste irlandesi, accoppiato ad una bassa pressione sulle Azzorre, ha formato nell'area una configurazione della circolazione atmosferica nota ai meteorologi con il nome di 'blocco atlantico'. Questa configurazione, caratterizzata da venti intensi da nord sull'Europa, e' in grado di persistere per diversi giorni e sta 'spingendo' rapidamente la nube di polvere verso il sud d'Europa, dove la nube - secondo gli esperti di clima dell'Enea - ha trovato le condizioni ideali per disperdersi sul continente. L'eruzione sta causando gravi danni al traffico aereo. Per l'eruzione dell'Eyjafjallajkull la situazione e' aggravata dal fatto che la nube intercetta gran parte delle rotte polari fra Europa e America del Nord. Oltre alle conseguenze sul traffico aereo potranno esserci effetti rilevabili anche sul sistema climatico. Le polveri e l'anidride carbonica prodotte dalle eruzioni vulcaniche generano effetti contrastanti sulla temperatura. L'aumento di anidride carbonica tenderebbe ad aumentare temporaneamente l'intensita' dell'effetto serra. Tuttavia l'effetto di gran lunga piu' rilevante e' quello dovuto alle polveri. ''A seconda della consistenza e del tipo di eruzione, la nube vulcanica forma uno strato di polveri che puo' arrivare - secondo gli esperti dell'Enea - anche a rivestire tutta l'atmosfera terrestre. Questo strato funziona da schermo e da specchio per la radiazione solare provocando un importante riscaldamento della stratosfera (sopra la nube) e un raffreddamento dei bassi strati dell'atmosfera (sotto la nube)''. ''Le conseguenze di un'eruzione particolarmente ricca di composti attivi dal punto di vista dell'interazione con la radiazione solare (solfati), vengono osservate solitamente durante i due anni successivi all'evento. Il riscaldamento della stratosfera puo' superare (come nel caso dell'eruzione del Pinatubo nel Giugno 1991) gli 0.5 gradi centigradi a scala planetaria con conseguente impatto su tutta la circolazione atmosferica. Nella bassa atmosfera le conseguenze delle eruzioni sull'abbassamento delle temperature globali sono meno evidenti anche se nel passato si sono verificati casi eccezionali: l'eruzione dell'Aprile 1815 del Monte Tambora in Indonesia ha provocato un tale abbassamento della temperatura da trasformare il 1816 in un anno senza estate''.




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Non puoi chiedere all'universo di togliersi la maschera se tu non lascerai cadere la tua. (Philip Kindred Dick)
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MessaggioInviato: 19/04/2010, 15:10 
Una delle profezie del ragnarok è "E neve nera cadrà dal cielo".........



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«Noi siamo i Terrestri. Abbassate i vostri scudi e arrendetevi. Assimileremo le vostre peculiarità biologiche e tecnologiche alle nostre. La vostra cultura si adatterà a servire noi. La resistenza è inutile»

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Grigio
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MessaggioInviato: 04/05/2010, 10:10 
A sudden geomagnetic storm, the strongest in the past 18 months, was caused by the Sun.

The geomagnetic storm that began on April 5 still continues, although it is subsiding. The maximum strength is most likely over. The storm has reached geomagnetic K-index 7 out of 10, the strongest in the past 540 days, since October 2008.

According to a warning issued by Russian scientists on the website of the space observatory Tesis, the storm of such strength may “affect global power systems requiring voltage correction and cause false security systems alarms.” Spacecrafts may be damaged, as well as communication systems and satellite navigation systems. Northern Lights will be observed even in midlatitudes. Acute cardiovascular diseases are not ruled out.

It is hard to say how exactly the planet was damaged. Exceptionally bright Northern Lights were observed from the orbit by astronauts working at the ISS. Japanese member of the team Soiti Noguti even took a picture of this bright sight. In the picture, the station looks like it is floating in outbursts of fire.

The scientists were surprised that there were no precursors for this strong geomagnetic storm. It was caused by certain processes on rather quiet Sun. For instance, on April 3 there was an outburst on the Sun, but it was so weak that it was not even paid much attention to. Yet, the outburst did not subside quickly as it usually happens but lasted for over seven hours. It was catastrophically long and it was not considered in the forecasts.

Scientists stated that “a huge energy that was to be released during the outburst was underestimated. In general, the incident shows that the connection between outbursts on the Sun and emissions of solar matter that causes geomagnetic storms cannot be considered a solved issue of solar physics.”

The beginning of the storm was rather weak. Later the state of magnetosphere radically changed.

Geomagnetic K-index reflecting geomagnetic fluctuations has increased from 4 to 7 in 3 hours. According to the American classification, it was G3 storm, a strong one, of the last, red, level of danger.

It is hardly likely that the cataclysm will repeat, but it cannot be ruled out completely. Unpredictability of the Sun is scary. The shocking scenario described by specialists of the American Academy of Sciences does not look that unrealistic. In the report “ Severe Space Weather Events--Understanding Societal and Economic Impacts: A Workshop Report ” they predict maximum solar activity by 2012 and, respectively, strongest outbursts and geomagnetic storms. They envisage that fluctuations will damage high-voltage power lines and transformer substations, which will leave the planet without electricity.

Unfortunately, this is not that unrealistic. Similar damages, if not even worse ones (remember "2012" movie), can be caused by long stronger outbursts of 7 hours.


fonte: http://english.pravda.ru/science/earth/ ... ic_storm-0


Ultima modifica di Sirius il 04/05/2010, 10:11, modificato 1 volta in totale.

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U.F.O.
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MessaggioInviato: 13/05/2010, 14:05 
Sul Vulcano e sulle profezie che ci preparerebbero al 2012, vorrei proporvi questo articolo del mio blog "opinionipagane"

L’Islanda scuote il Mondo: la profezia di Odino!


Ghiaccio e fuoco: l’eruzione del vulcano nei pressi del ghiacciaio Eyjafallajokull nel sud dell'Islanda ha regalato al mondo uno spettacolo senza precedenti ma nelle ultime ore sta destando anche molte preoccupazioni sulle ripercussioni che questa eruzione potrebbe avere sul clima e sul mondo. Il vulcano è attivo dall’Era Glaciale, ma la prima eruzione in epoca storica conosciuta è quella risalente al 550 d.C. La seconda eruzione si è prodotta nel 1612 e poi la terza nel 1821 che durò per ben dodici mesi. Oltre alle conseguenze sul traffico aereo potranno esserci effetti rilevabili anche sul sistema climatico. Le polveri e l’anidride carbonica prodotte dalle eruzioni vulcaniche generano effetti contrastanti sulla temperatura. L’aumento di anidride carbonica tenderebbe ad aumentare temporaneamente l’intensità dell’effetto serra. Tuttavia l’effetto di gran lunga più rilevante è quello dovuto alle polveri. La nube vulcanica forma uno strato di polveri che può arrivare – secondo gli esperti dell’Enea – anche a rivestire tutta l’atmosfera terrestre. Questo strato funziona da schermo e da specchio per la radiazione solare provocando un’importante riscaldamento della stratosfera (sopra la nube) e un raffreddamento dei bassi strati dell’atmosfera (sotto la nube). Nella bassa atmosfera le conseguenze delle eruzioni sull’abbassamento delle temperature globali sono meno evidenti anche se nel passato si sono verificati casi eccezionali: l’eruzione dell’Aprile 1815 del Monte Tambora in Indonesia ha provocato un tale abbassamento della temperatura da trasformare il 1816 in un anno senza estate.

Non avremo l'Estate? - L’aumento di anidride carbonica causata dall’eruzione e dalla nube vulcanica potrebbe aumentare temporaneamente l’intensità dell’effetto serra. Le polveri potrebbero formare uno strato capace di rivestire tutta l’atmosfera terrestre. In questo caso la Terra avrebbe un nuovo e insolito “schermo” che fungerebbe da specchio per la radiazione solare provocando un importante riscaldamento della stratosfera (sopra la nube) e un raffreddamento dei bassi strati dell’atmosfera (sotto la nube). In parole semplici, la nube vulcanica potrebbe oscurare il sole e quindi provocare un netto raffreddamento del pianeta. Solitamente ciò accade durante i due anni successivi all’evento eruttivo, ed è già capitato più volte in passato, basti pensare all’eruzione del Tambora, in Indonesia, nell’aprile del 1815 o al più recente Pinatubo, nelle Filippine, nel giugno 1991. Intanto, sempre in Islanda è allarme anche per il vulcano Grimsvotn, che sorge sotto il più grande ghiacciaio d’Europa, il Vatnajokull. Nella zona del vulcano sono stati registrate piccole scosse di terremoto e le condizioni sono molto simili a quelle che precedettero la sua ultima eruzione nel 2004. Secondo gli esperti potrebbe tornare ad eruttare nei prossimi 24 mesi e il rischio è quello di un nuovo “joklahlaup”, il fenomeno per cui la pressione causata dall’acqua fa esplodere la cappa di ghiaccio sopra il cratere principale e produce un fiume di lava devastante. A rischio è anche l’Hekla, il vulcano più famoso (e temuto) d’Islanda, che dal 1979 è entrato in fase eruttiva più o meno ogni 10 anni, l’ultima proprio nel 2000. Ma nell’immediato la preoccupazione maggiore riguarda il Katla, un vulcano che si trova a est del ghiacciaio Eyjafjallajokull e con una lunga storia di attività eruttive, spesso precedute proprio dalle eruzioni dei vulcani vicini. È un vulcano molto temuto, nominato “fratello maggiore” dell’Eyjafjallajokull. “Se scoppia – ammette sottovoce Sigried, la responsabile della Croce Rossa locale – sarà una vera tragedia… altro che ritardi agli aeroporti. Verrebbe inondata l’isola e potrebbe esserci un cambio climatico catastrofico”.

Il delirio e l’illuminazione della filosofia – Oltre agli scienziati nelle ultime ore parlano anche i filosofi. Paolo Rossi esordisce dicendo che “Questa vicenda smentisce due idee molto di moda nel mondo contemporaneo: dimostra innanzitutto che la natura non è affatto buona, e poi che non sappiamo come andrà a finire. Nel primo caso mi riferisco alla fastidiosa propaganda sulla natura come dolce madre che arriva fino alla pubblicità (è un prodotto naturale: compralo), nel secondo al mito della prevedibilità dei fenomeni fisici ma anche del corso storico. Le previsioni di lungo periodo si sono dimostrate sempre sbagliate: sia quelle catastrofiche di padre Lombardi quando vedeva i cavalli dei cosacchi abbeverarsi alle fontane di San Pietro, o di Alberto Asor Rosa che oggi predica l'apocalisse, sia quelle ottimistiche degli economisti che fino a un anno fa si illudevano di controllare l'andamento dei mercati”. Che la natura sia una “Madre Buona” non si capisce da che fonte o supposizione lo si tragga: da sempre le tradizioni precristiane e pagane vedono nella Natura la grandezza della Magna Mater nella sua benevolenza e nella sua malevolenza, da sempre è stato così! Per il resto è ormai evidente agli occhi di tutti quanto la Natura sia portatrice di grandi cambiamenti, di vita e di morte, di costruzione e distruzione, ed è evidente una divina essenza della Natura non soggetta in alcun modo all’avanzamento tecnologico dell’umanità. La Natura è Madre e lo si capisce proprio da questi eventi: madre che premia e dona frutti, ma anche madre che punisce e distrugge!

La Profezia di Odino – Parlando di Islanda e pensando alle sue antiche tradizioni, alle sue radici pagane e mitologiche, viene in mente La Profezia della Veggente (Völuspá) famoso poema dell'Edda poetica. Questa profezia racconta la storia della creazione del mondo e la sua futura fine raccontata da una veggente che parla direttamente al dio Odino. La fine del mondo in questa profezia è chiamata Ragnarök (il crepuscolo o il fato degli déi) ossia la battaglia finale tra le potenze della luce e quelle delle tenebre e del caos. Secondo la profezia il Ragnarök verrà preceduto da un inverno terribile della durata di tre anni, in seguito al quale avverrà la sfascio dei legami sociali e familiari, in un vortice di sangue e violenza al di là di ogni legge e regola. Spariranno i luminari (Sole e Luna), le stelle del firmamento non saranno più visibili, il mondo sarà avvolto da una nube di ceneri che priverà la Terra della Luce naturale. Sarà scosso l’albero cosmico che porterà a terremoti, alluvioni, eruzioni e catastrofi naturali. Il caos forgerà il mondo, sarà liberato il lupo Fenrir (demone, essenza del caos) ed emergerà Miðgarðsormr (serpente mostruoso, essenza del cosmo) dalle profondità delle acque. Al timone del dio Loki sarà guidata la nave infernale Naglfar che trasporterà le potenze della distruzione alla battaglia. Il dio guardiano del mondo sarà attaccato da queste potenze e lui soffierà nel suo corno magico per chiamare Odino alla battaglia finale. Tutti gli dèi scenderanno in combattimento, lottando con la propria nemesi, dove ci sarà distruzione reciproca. Dalle ceneri il mondo risorgerà. I figli di Odino, e i figli di Thor erediteranno i poteri dei padri. Baldr, il dio della speranza e Höðr suo fratello, torneranno nel regno della morte. Troveranno, nell'erba dei nuovi prati, le pedine degli scacchi con cui giocavano gli dèi scomparsi. La stirpe umana verrà rigenerata da una nuova coppia originaria, Líf e Lífþrasir, sopravvissuti nascondendosi nel bosco di Hoddmímir. La rinascita del mondo è tuttavia adombrata dal volo, alto nel cielo, di Níðhöggr, il serpe di Niðafjoll, misteriosa creatura tra le cui piume porterà dei cadaveri. E tornerà a vivere il mondo, in una nuova spirale di evoluzione, dove tutto si ripeterà in un diverso piano di coscienza e percezione.

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MessaggioInviato: 23/05/2010, 18:39 
Terremoti: entro il 2012 centri d'allerta

tsunami nel Mediterraneo

ALGERI - Cinque centri d'allerta tsunami sono in corso d'installazione nella zona del Mediterraneo. Lo ha detto Francois Schindele, presidente del Gruppo di coordinamento dei sistemi d'allarme nel Mediterraneo e Atlantico a margine del colloquio di Bou Ismail nei pressi della città di Tipaza.

Costituito nel 2005 dalle Nazioni Unite dopo lo tsunami nell'Asia orientale, il gruppo ha fissato alla fine del 2012 l'installazione dei cinque centri d'allerta in Italia, Francia, Portogallo, Grecia, Turchia e successivamente anche in Tunisia e Marocco.



La creazione della rete d'allerta - ha spiegato Schindele all'agenzia Aps - permetterà un rapido scambio d'informazioni tra sismologi che potranno disporre l'immediato sgombero delle zone a rischio. "Questo collegamento ci permetterà di salvare vite umane in 15 minuti - ha aggiunto -: è il tempo che ci servirà ad avvisare le autorità dei Paesi a rischio tsunami".

L'esperto dell'Onu ha ricordato che "non esistono frontiere per terremoti e tsunami, i governi quindi devono integrare i loro piani in caso di catastrofi"



fonte: http://www.ilmediterraneo.it


POLYALERT – il nuovo sistema per dare l'allarme alla popolazione

Nuovo sistema di comando delle sirene

L'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) ha il compito, statuito dalla legge, di mettere a disposizione un sistema per dare l'allarme alla popolazione. La gestione di questo sistema spetta ai cantoni e ai gestori delle centrali idroelettriche. Visto che la Swisscom SA sopprimerà INFRANET, si dovrà definire una nuova rete nazionale per il comando delle sirene. Questa rete dovrà essere operativa entro la fine del 2012 per le circa 700 sirene necessarie per dare l'allarme acqua in 16 cantoni ed entro il 2015 per le 4'700 sirene necessarie per dare l'allarme generale in tutta la Svizzera. A questo scopo l'UFPP ha lanciato il progetto POLYALERT, che tiene conto delle mutate condizioni politiche, economiche e strategiche.



La diffusione dell'allarme presso la popolazione rimane garantita

Il progetto POLYALERT ha lo scopo di pianificare e realizzare un nuovo sistema d'allarme che entrerà in funzione a livello nazionale a partire dal 2016. Come finora, si dovrà in primo luogo garantire la diffusione dell'allarme presso la popolazione per mezzo di sirene (anche durante la fase di migrazione). La sicurezza e la disponibilità del sistema devono essere garantite in qualsiasi situazione. Il team di progetto è composto da collaboratori dell'UFPP, delegati cantonali, rappresentanti di altri uffici federali e membri esterni.



Progetti parziali per definire le specificazioni

Secondo i piani, il progetto generale e le strutture del nuovo sistema d'allarme POLYALERT dovranno essere definiti e approvati entro l'autunno del 2008. Nell'ambito di progetti parziali, l'UFPP sta lavorando alacremente per definire le specificazioni per le nuove componenti di servizio e quelle da rivedere:
Posto di comando (KSx)

*

Apparecchio di telecomando per sirene (FGx)
*

Componenti per l'allarme acqua
*

Apparecchio di comando (KGx)
*

Command & Control
*

Rete d'emergenza
*

Reti

Ora leggete questo documento in pdf: scarica




La Rivista New Scientist parla del 2012



La rivista scientifica “New Scientist”, altamente accreditata in ambito scientifico, ha pubblicato recentemente un articolo riguardante possibili tempeste solari a partire dal 2012. A primo impatto, sembra un articolo molto catastrofista. Si sa, i giornalisti a volte esagerano. Ma non i giornalisti di “New Scientist”. Sarà meglio prepararsi ad ogni evenienza? Il film recentemente uscito, SEGNALI DAL FUTURO, da una versione della fine del mondo dovuta ad una forte emissione magnetica del Sole. Non è un caso che il regista abbia scelto questo tema.

Traduzione a cura di Gaetano Masciullo



È la mezzanotte del 22 settembre 2012 e il cielo sopra Manhattan è riempito con una cortina tremolante di luce colorata. Pochi abitanti di New York hanno visto l’aurora, ma il loro fascino è di breve durata. In pochi secondi, lampadine elettriche fioche, diventano insolitamente brillanti per un fuggevole istante. Quindi tutte le luci si spengono. Entro 90 secondi, tutta la metà orientale degli Stati Uniti è senza energia. Un anno dopo, milioni di americani sono morti e le infrastrutture del paese si trovano a brandelli. La Banca Mondiale dichiara l’America una nazione in via di sviluppo. Europa, Scandinavia, Cina e Giappone fanno anche fatica a riprendersi dallo stesso evento fatale – una violenta tempesta, a 150 milioni di chilometri di distanza dalla superficie del Sole. Ciò sembra ridicolo. Sicuramente il Sole non potrebbe creare una catastrofe sulla Terra in modo più disastroso. Già un rapporto straordinario pubblicato dalla NASA e rilasciato dalla US National Academy of Sciences (NAS) nel Gennaio di quest’anno (2009) sostiene che potrebbe accadere proprio questo. Nel corso degli ultimi decenni, le civiltà occidentali hanno alacremente seminato i semi della propria distruzione. Il nostro modo di vita moderno, con la sua fiducia sulla tecnologia, ci ha involontariamente esposto ad un pericolo straordinario: palle di plasma vomitate dalla superficie del sole potrebbero spazzare via le nostre reti elettriche, con conseguenze catastrofiche. “Ci stiamo avvicinando sempre più al bordo di un possibile disastro”, dice Daniel Baker, esperto di meteorologia spaziale con sede presso l’Università del Colorado a Boulder, e presidente della commissione NAS, responsabile della relazione. E’ difficile concepire il Sole, cancellando così una grande quantità dei nostri sudati progressi.



Tuttavia, è possibile. La superficie del Sole è una massa rovente di plasma – ruotano particelle ad alta energia – alcune delle quali sfuggono alla superficie e viaggiano attraverso lo spazio come vento solare. Di volta in volta che il vento porta un miliardo di tonnellate di plasma, viene emessa una palla di fuoco conosciuta come espulsione di massa coronale (CME). Se una dovesse colpire lo scudo magnetico della Terra, il risultato potrebbe essere davvero devastante. L’incursione del plasma nella nostra atmosfera provoca rapidi cambiamenti nella configurazione del campo magnetico terrestre che, a sua volta, indurrebbe correnti nei fili lungo la rete elettrica. Le griglie non sono state costruite per gestire questo tipo di corrente elettrica diretta. Il pericolo maggiore è a step-up e step-down, trasformatori utilizzati per convertire l’alimentazione dalla tensione di trasporto di tensione sul mercato interno utile. La corrente continua aumentando, si creano forti campi magnetici che saturano il nucleo magnetico di un trasformatore. Il risultato: la corrente galoppa nel trasformatore elettrico di rame, che si riscalda rapidamente e si scioglie. Questo è esattamente ciò che è accaduto nella provincia canadese del Quebec a marzo 1989, e sei milioni di persone hanno trascorso 9 ore senza energia elettrica. Ma le cose potrebbero andare molto, molto peggio di quella volta. L’evento atmosferico più grave dello spazio nella storia successe nel 1859. E’ noto come l’evento Carrington, dopo che gli astrofili britannici di Richard Carrington, che fu il primo a notare la causa di ciò: “Due macchie di luce intensamente luminosa e bianca” che emana da un folto gruppo di macchie solari. L’evento Carrington durò otto giorni di tempo con gravi problemi nello spazio. Ci sono stati testimoni oculari di aurore straordinarie, anche a latitudini equatoriali. Le reti mondiali del telegrafo sperimentatarono gravi interruzioni, e i magnetometri vittoriana andarono fuori uso. Anche se una esplosione solare, concettualmente, potrebbe essere più potente, “non abbiamo trovato un esempio di qualcosa di peggio di un evento Carrington”, dice James Green, capo della divisione planetaria della NASA e conoscitore degli eventi del 1859. “Da un punto di vista scientifico, che sarebbe quello che ci vorrebbe per sopravvivere”, tuttavia, la prognosi dall’analisi NAS è che, grazie alla nostra abilità tecnologica, molti di noi non possono resistere. Ci sono due problemi da affrontare. Il primo è la rete moderna di energia elettrica, che è stato progettato per funzionare a tensioni sempre più alte su aree sempre più grandi. Questo fornisce un modo più efficiente di gestione delle reti di energia elettrica, riducendo al minimo le perdite di potenza e gli sprechi attraverso la sovrapproduzione, che li ha resi molto più vulnerabili agli agenti atmosferici dallo spazio. Reti ad alta potenza possono agire come antenne particolarmente efficienti, convogliando una enorme energia di corrente diretta nei trasformatori di potenza. Il secondo problema è l’interdipendenza della griglia con i sistemi che supportano la nostra vita: il trattamento delle acque, la consegna al supermercato, le infrastrutture, i controlli delle centrali, i mercati finanziari e molti altri sistemi che contano sull’energia elettrica. Se si mettono le due cose insieme, è chiaro che una ripetizione dell’evento Carrington potrebbe produrre una catastrofe che il mondo non ha mai visto. “E’ proprio il concetto opposto di come siamo abituati a pensare delle catastrofi naturali,” dice John Kappenman, un analista del settore energia con la Corporation Metatech di Goleta, California, e consulente della commissione NAS che ha prodotto il report. “Di solito le regioni meno sviluppate del mondo sono più vulnerabili, non le regioni altamente sofisticate in tecnologia.” Secondo la relazione NAS, un evento grave di meteorologia spaziale sugli Stati Uniti potrebbero togliere l’energia ad oltre 300 trasformatori chiave all’interno degli stati in circa 90 secondi, incapacitando così più di 130 milioni di persone. Da quel momento, il tempo stringerà per l’America. La prima cosa ad andare perduta – immediatamente per alcune persone – è l’acqua potabile. Chiunque vive in un appartamento di alta crescita, dove l’acqua deve essere pompata per giungere, sarebbe tagliata subito fuori. Per il resto, l’acqua potabile passerà ancora per i rubinetti per una mezza giornata. Senza energia elettrica per pompare l’acqua proveniente dai serbatoi, non ci sarà poi più nulla.

Non vi saranno più sistemi di trasporto azionati elettricamente: niente treni, metropolitane o tram. Gli scaffali dei supermercati diverrebbero vuoti molto rapidamente – i camion di consegna non potranno che continuare a correre fino a quando i loro carri armati saranno a corto di carburante, e non ci sarà più elettricità per pompare qualsiasi cosa dai serbatoi sotterranei delle stazioni di riempimento. Non ci sarà energia per gli ospedali, che significherebbe circa 72 ore di esecuzione ridotte all’osso, solo cure e servizi essenziali. La scoperta sconvolgente è che tutta questa situazione non migliorerebbe dopo mesi, forse dopo anni: un trasformatore fuso non può essere riparato, ma solo sostituito. “Dalle indagini che ho fatto, potreste avere un paio di trasformatori di ricambio in giro, ma l’installazione di una nuova richiede un equipaggio ben addestrato per una settimana o più,” dice Kappenman. “Un programma di grande utilità elettrica potrebbe avere una adeguata formazione dell’equipaggio, forse due.” Nel giro di un mese, poi, il pugno di trasformatori di ricambio sarebbe esaurito. Il resto dovrà essere ricostruito per ordine, cosa che può richiedere fino a 12 mesi. Anche se alcuni sistemi saranno in grado di ricevere l’energia di nuovo, non c’è alcuna garanzia che verranno tutti consegnati. Quasi tutto il gas naturale e condotte di carburante richiedono energia elettrica per funzionare. Carbone, centrali elettriche in genere manterranno una riserva per gli ultimi 30 giorni, ma senza i sistemi di trasporto in esecuzione, non ci sarà più energia elettrica nel secondo mese. Le centrali di carbone e quelle nucleari non potranno fare di meglio. Sono programmati per chiudere in caso di gravi problemi di rete e non sono autorizzati a riavviare fino a quando la rete elettrica è attiva e funzionante. Senza alcuna energia per il riscaldamento, il raffreddamento o sistemi di refrigerazione, la gente potrebbe cominciare a morire entro pochi giorni. Vi è un pericolo immediato per coloro che si affidano a farmaci. Se si perde l’energia a New Jersey, per esempio, avete perso un importante centro di produzione di prodotti farmaceutici per tutti gli Stati Uniti. Farmaci deperibili come l’insulina saranno presto scarseggianti. “Nei soli Stati Uniti ci sono un milione di persone con il diabete,” Kappenman dice. “Arrestare la produzione, distribuzione e stoccaggio vuol dire mettere tutte quelle vite a rischio, in modo molto breve”. La costa orientale sarà tutta al buio; a Chicago, alcune aree interessate saranno distanti centinaia, forse migliaia di chilometri da chiunque potrebbe dare soccorso. E coloro che sono disposti ad aiutare rischiano di essere mal equipaggiati per affrontare la vastità del disastro. “Se un evento Carrington accadesse adesso, sarebbe come un uragano Katrina, ma 10 volte peggio”, dice Paul Kintner, un fisico di plasma alla Cornell University di Ithaca, New York. In realtà, sarebbe anche molto peggiore. L’impatto sociale ed economico dell’uragano Katrina è stato misurato da 81 miliardi di dollari a 125 miliardi di dollari. Secondo la relazione NAS, l’impatto di ciò che definisce uno “scenario da grave tempesta geomagnetica” potrebbe essere più alto di 2 trilioni di dollari. E questo sarebbe il risultato solo dopo il primo anno dopo la tempesta. Il NAS mette il tempo di recupero da quattro a 10 anni. È lecito chiedersi se gli Stati Uniti si riprenderanno mai in 10 anni: “Non credo che la relazione NAS è allarmismo”, dice Mike Hapgood, che presiede il team dell’Agenzia spaziale europea di metereologia. “Gli scienziati sono prudenti per natura e questo gruppo è davvero premuroso”, dice. “Si tratta di un rapporto corretto ed equilibrato”. Tali scenari da incubo non sono limitati al Nord America. Nazioni ad alta latitudine, come la Svezia e la Norvegia sono stati a conoscenza per un po ‘che, pur vedendo l’aurora boreale a livello normale, sono sempre presenti i ricordi di una minaccia alle loro reti elettriche. Tuttavia, la tendenza verso l’installazione di reti ad alta tensione significa estremamente che i paesi in latitudine più bassa sono a rischio. Ad esempio, la Cina è sulla strada per l’attuazione di un totale di 1000 kilovolt sulla rete elettrica, due volte la tensione della griglia degli Stati Uniti. Questo sarebbe un eccellente conduttore di metereologia spaziale, indotto al disastro perché l’efficienza della rete di agire come un antenna sorge come la tensione tra la griglia e gli aumenti a terra. “La Cina sta per scoprire di avere un problema”, dice Kappenman. Nemmeno l’Europa è sufficientemente preparata. La responsabilità di affrontare questioni metereologiche dallo spazio è “molto frammentato” in Europa, dice Hapgood.

Reti di energia elettrica in Europa, d’altra parte, sono altamente interconnessi ed estremamente vulnerabili ai guasti a cascata. Nel 2006, lo switch-off di routine di una piccola parte della rete della Germania ha provocato una caduta di tensione a cascata in tutta l’Europa occidentale. Solo in Francia, cinque milioni di persone sono rimaste senza elettricità per due ore. “Questi sistemi sono così complicati che non comprendere appieno gli effetti può causare gravi problemi”, dice Hapgood. La buona notizia è che, dato per abbastanza tempo l’avviso, la società di servizi in grado di prendere precauzioni, come la regolazione di tensione e di carica, possano limitare i trasferimenti di energia in modo che improvvisi picchi di corrente non causano errori a cascata. Ci sono ancora altre cattive notizie, però. Il nostro sistema di allerta precoce sta diventando sempre più affidabile di giorno in giorno. Di gran lunga, il più importante indicatore della metereologia spaziale della NASA è in arrivo: Advanced Composition Explorer (ACE). La sonda, lanciata nel 1997, ha un’orbita solare che mantiene costantemente tra il Sole e la Terra. Il suo punto di vista ininterrotto del Sole ci dà i rapporti continui sulla direzione e sulla velocità del vento solare e di altri flussi di particelle cariche. ACE è in grado di fornire l’allarme dai 15 ai 45 minuti di tempeste geomagnetiche in arrivo. Le società hanno bisogno di energia per almeno 15 minuti, affinchè possano preparare i propri sistemi per un evento critico, in modo che risulterebbe un pericolo superabile in modo semplice. Le osservazioni del sole e letture del magnetometro durante l’evento Carrington dimostrano che l’espulsione di massa coronale stava viaggiando così in fretta che ha preso meno di 15 minuti per arrivare da dove ACE è posizionato. “E’ arrivato più velocemente di quanto noi possiamo fare qualcosa”, dice Hapgood. C’è un altro problema. ACE ha 11 anni, e sta operando da ben oltre la sua durata di vita prevista. I rivelatori a bordo non sono sensibili come quelli di una volta, e non si sa quando potranno finalmente cedere. Inoltre, i suoi sensori diventano saturi, in caso di veramente potenti emissioni solari. “E’ stato costruito a guardare condizioni di media piuttosto estremi,” ha detto Baker. Faceva parte di una commissione di metereologia spaziale che tre anni fa aveva messo in guardia dicendo che basarsi su ACE potrebbe essere pericoloso. “E’ stato nella mia mente per molto tempo”, dice. “Non avere un ricambio, o un modo per sostituirlo se e quando dovesse fallire, è piuttosto preoccupante.” Non vi è alcuna sostituzione per ACE dovuta, in questo momento. Altri satelliti per l’osservazione solare, come il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO), sono in grado di fornire preavvisi, ma con meno informazioni dettagliate e – soprattutto – molto più tardi. “E’ molto difficile valutare quale sarà l’impatto di perdere ACE”, dice Hapgood. “Abbiamo in gran parte perso la capacità di allarme tempestivo”. Il mondo, molto probabilmente, potrà sbadigliare alla prospettiva di una devastante tempesta solare fino a quando questo non succederà. Kintner dice che i suoi studenti mostrano una indifferenza “profonda”, durante le lezioni sugli effetti della metereologia spaziale. Ma se i politici mostreranno una simile indifferenza di fronte alla relazione NAS più recente, potrebbe costare decine di milioni di vite, secondo i calcoli di Kappenman. “Si potrebbe ragionevolmente parlare del più grave disastro naturale possibile”, dice. La relazione delinea lo scenario peggiore per gli Stati Uniti. La “tempesta perfetta” inizierà probabilmente in una notte d’autunno dopo un anno di accresciuta attività solare – un periodo verso il 2012.

Intorno all’equinozio, l’orientamento del campo della Terra al Sole ci rende particolarmente vulnerabili a uno scontro di energia. In quei periodi dell’anno, la domanda di energia elettrica è relativamente bassa, perché nessuno ha bisogno di troppo riscaldamento o di aria condizionata. Con solo una manciata di stazioni della rete di potenza degli Stati Uniti in esecuzione, il sistema si basa su algoritmi informatici esmistamento di grandi quantità di energia intorno alla griglia e questo lascia la rete altamente vulnerabile a picchi improvvisi. Se ACE andrà in tilt prima di allora, o una palla di plasma volerà verso di noi troppo veloce per dare il tempo ad ACE di lanciare un preavviso, le conseguenze potrebbero essere sconcertanti. “Una tempesta in realtà di grandi dimensioni potrebbe essere una catastrofe planetaria”, Kappenman dice. Quindi cosa si dovrebbe fare? Nessuno sa niente ancora. Baker è davvero preoccupato, però. Come osserva la relazione NAS, è terribilmente difficile convincere le persone a prepararsi per una potenziale crisi che non è mai avvenuta prima e non potrà accadere per decenni a venire. “Ci vuole un grande sforzo per educare i politici, e questo è particolarmente vero con questi eventi rari”, dice. Dovremmo imparare la lezione di Katrina, però, e rendersi conto che “probabilmente” non significa “non accadrà”. Soprattutto quando la posta in gioco è così alta. Il fatto è che potrebbe venire nei prossimi tre o quattro anni – e con effetti devastanti. “L’evento Carrington è accaduto nel corso di un mediocre ciclo solare”, dice Kintner. “E’ venuto dal nulla, quindi dobbiamo solo aspettare quando qualcosa di simile starà per succedere di nuovo”. Gli eventi metereologici dello spazio spesso coincidono con la comparsa di macchie solari, che sono indicatori particolarmente intensi di campi magnetici sulla superficie del Sole. Il movimento caotico di particelle cariche negli strati superiori del Sole crea campi magnetici che si contorciono, girano e girano ancora, e di tanto in tanto a scatto e si riconfigurano in quella che è conosciuta come una riconnessione “. Questi eventi di riconnessione sono violenti, e possono scagliare fuori miliardi di tonnellate di plasma in una espulsione di massa coronale (CME). Se viene gettata verso la Terra, la palla al plasma accelererà nel suo viaggio attraverso lo spazio e il suo intenso campo magnetico potrà presto interagire con il campo magnetico del pianeta, la magnetosfera. Secondo l’orientamento relativo dei due campi, molte cose possono accadere. Se i campi sono orientati nella stessa direzione, scivolano l’uno all’altro. Nel peggiore dei casi, però, quando il campo di un CME particolarmente energica oppone campo della Terra, le cose si fanno molto più drammatiche. “La terra non può far fronte con il plasma”, dice James Green, capo della divisione planetaria della NASA. “Il CME apre la magnetosfera come un apriscatole, e schizza dentro la
materia”. Il Sole entra in attività e diminuisce ogni 11 anni o giù di lì, con la comparsa di macchie solari seguendo il ciclo stesso. Questo periodo non è coerente, però. A volte l’intervallo tra i massimi delle macchie solari è più corto di nove anni, altre volte fino a 14 anni. Al momento il Sole appare tranquillo. “Siamo vivendo l’equivalente di un’estate idilliaca. Il Sole è tranquillo e benigno, il più tranquillo degli ultimi 100 anni”, dice Mike Hapgood, che presiede il team dell’Agenzia spaziale europea metereologia spaziale “, ma potrebbe girare di colpo nell’altro senso. ” Il massimo solare successivo è previsto nel 2012#8243;.

Fonte

http://www.segnidalcielo.it/allerta_tsunami2012.html


Ultima modifica di vimana131 il 23/05/2010, 18:41, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 23/05/2010, 18:42 
TIMELINE 2012: planet X, poli invertiti, clima controllato

c'è senza dubbio una manipolazione mentale operata dal potere.

Quella che segue è una intervista fatta a Julez Edward, persona molto addentro al progetto Timeline 2012. Per Timeline si occupa della gestione "web". Julez è sempre stato un vero “truthseeker”. In nome della sua ricerca della verità è incorso perfino in alcune “forti pressioni” sistemiche. Il progetto Timeline 2012 è una sorta di controparte reale di ciò che fu organizzato per lanciare il film “2012”.

In occasione dell'uscita di 2012 si offrì infatti l'opportunità di partecipare ad una lotteria con in palio l'accesso alle arche sotterranee costruite per fronteggiare il diluvio imminente. Il tutto appunto nella forma di grande battage pubblicitario, ad opera della major Sony Pictures. Timeline invece, sul cui sito si possono trovare degli ottimi aggiornamenti sul cambio di era in corso, sta costruendo uno spazio per una comunità vera in Australia, forse nel deserto, sicuramente nel sottosuolo, in cui verranno ospitate tra le mille e le diecimila persone (di più non mi è stato possibile sapere) al verificarsi di un grande evento catastrofico.

Colui che sta portando avanti in prima persona questo progetto è un signore di nomeIvan Stein, che si è dato come nickname l'appellativo di “Evon”, così simile al suo nome, ma la cui traduzione in italiano sarebbe “Evo.”

AC. Qual'è stato il primo indizio, la prima conoscenza, la prima cosa nella tua vita che ti ha messo sulla strada del 2012 ?

Julez: Qualcosa dentro. Ho iniziato a fare dei sogni strani. Alcuni di questi erano più reali di qualunque altro sogno io abbia mai avuto. A quel tempo ero coinvolto nel Movimento Europeo per la Verità sull'Undici Settembre, e la teoria ufficiale non aveva alcun senso per me. Volevo sapere il perché sulla guerra al terrorismo ed il successivo collasso economico. Così ho iniziato ad interessarmi delle differenti profezie e ho continuato ad avere strani cambiamenti nella mia coscienza. Fondamentalmente è così che è iniziato il tutto.

AC. Mi pare che i fatti essenziali più rilevanti in merito ai mutamenti ambientali derivanti dal grande cambiamento di era, sono 1) la prossima inversione dei poli magnetici terrestri 2) la maggiore attività solare e 3) l'avvento del pianeta X. Che ne pensi? Sono eventi reali? E se si, sono correlati?

Julez. Prima di chiedersi cosa sia reale, bisognerebbe intendersi su cosa sia la realtà. Di questi tempi tutti hanno il potere di creare la propria realtà. Quindi, una cosa è tanto reale quanto tu vuoi che sia reale. Per alcune persone, ad esempio, l'undici settembre resta un atto di terrorismo, commesso da un uomo delle caverne afgano di nome Osama Bin Laden.

Personalmente ho i miei dubbi circa gli effetti arrecati dal Pianeta X, anche se credo proprio che di questo evento sia stata data la descrizione più accurata che siamo in grado di fornire con il nostro attuale livello di conoscenza. Da un punto di vista più ampio direi che tutto comunque è correlato, non importa quale sia la realtà individuale. Qui stiamo parlando di come funziona l'Universo.

Il Sole sta agendo in maniera molto strana recentemente; sta avendo luogo un'intensificazione della sua attività.

Che ciò sia dovuto al fatto del passaggio, sul piano galattico, del Pianeta X in fondo non m'interessa. La mia realtà è che il sole agisce in modo strano e le sue conseguenze sono immediate e tangibili sul nostro pianeta. A prima vista potrebbe sembrare che tutto ciò stia suscitando solo un impatto fisico, ma se osservi più da vicino il modo in cui la società / matrix sta deragliando puoi intuire che in ballo c'è dell'altro. Tutti i cervelli ne sono colpiti, personalmente credo che il nostro DNA stia ricevendo una specie di aggiornamento massiccio.

AC. Quindi secondo te c'è del vero in questi 3 elementi (inversione dei poli, sole, pianeta x). Non è solo un trend che si è affermato su internet, lanciato da chi ha il potere di farlo, con l'intento preciso di spaventare le masse?

Julez. C'è senza dubbio una manipolazione mentale operata dal potere. Hanno combattuto per secoli per mantenere la conoscenza dell'apocalisse lontano dallo sguardo della gente. Ora alcuni whistleblowers ( informatori, persone che sollevano una preoccupazione per illeciti che si verificano in un certo organismo di cui esse stesse fanno parte - n.d.r.) hanno iniziato a presentare le loro ricerche al grande pubblico servendosi come tramite dei più stambi e oscuri “scrittori di 2012”, ma al tempo stessovi è stata una campagna attiva di disinformazione su internet con un solo obiettivo:instillare la paura nelle persone, per ridurre così le loro vibrazioni e la loro capacità di percepire il senso d'amore che sta dietro tutto ciò.

AC. Però è possibile secondo te che qualcuno stia cercando di sabotare l'ambiente, provocando, con l'ausilio della tecnologia, degli immani disastri? Mi riferisco in particolare al terremoto di Haiti, per cui, secondo alcune voci, sarebbero stati sistemati degli ordigni nucleari ad hoc - e mi riferisco anche al recente disastro della BP, nel golfo del Messico. So che è una domanda molto difficile a cui dare una risposta, ma anche un barlume in più di chiarezza, su questi temi, ci può aiutare.

Julez. Attualmente il dato rilevante, su questi grandi eventi, è che essi sono noti in anticipo. Alcuni gruppi hanno dimostrato che le grandi organizzazioni (rispettivamente US Army e Haliburton) erano a conoscenza del fatto che si sarebbero verificati sia il terremoto di Haiti che l'incidente del Golfo. La gente che legge la relazione del Web Bot* aveva una conoscenza poco meno dettagliata. Ma il punto è - secondo me - che la conoscenza a priori non implica coinvolgimento.

Gli incidenti alle piattaforme petrolifere possono succedere, specialmente quando si sperimentano nuovi sistemi. D'altra parte a quella profondità è scientificamente risaputo che qualsiasi cosa risulti compressa da una pressione fortissima (più vicino al centro della Terra = più caldo). Non mi sento però di affermare che il potere sia in grado di creare questi eventi distruttivi. Suona più probabile che abbiano a disposizione un qualche tipo di tecnologia avanzata, e siano in grado di conoscere in anticipo il verificarsi di questi eventi.

AC. Molti di noi sono consapevoli della presenza di un... chiamiamolo “potere dietro le quinte” che sta orchestrando delle cose importanti, forse da molto tempo a questa parte. Alcuni sostengono che lo facciano perché il trend di crescita della popolazione mondiale sia ormai insostenibile per il nostro pianeta. Perché, secondo te, questo potere dietro le quinte non accetta l'esistenza di un piano universale, un piano più grande che risistemerà le cose senza il loro contributo?

Julez. Bella domanda! Credo che il Potere abbia accettato l'idea della esistenza di un piano universale. Mi riferisco al vertice più alto della piramide. Sanno che è in corso un piano universale, ma credono che il loro piano sia buono almeno quanto il piano universale. Cercheranno fino alla fine di esercitare il loro controllo sulla gente mediante la paura e la forza oscura. Sono obbligati a farlo. È come se abbiano firmato un contratto prima di essere spediti sulla terra, per partecipare in questo modo al piano universale (è ciò che penso anch'io - n.d.Viator). Potrebbe suonare un po' paradossale, eppure è tutta una questione di equilibrio: il piano universale non può funzionare senza la forza oscura come non può farlo senza la forza illuminata. Questo è ciò che io chiamo la perfezione divina.

AC. C'è ancora spazio/possibilità per fare qualcosa nella cosiddetta “società civile” oppure è il caso di rimboccarsi le maniche e individuare il proprio rifugio?

Julez. Si può rimanere in matrix per tutto il tempo che si desidera. Le sfide stanno per diventare di livello mondiale, sia che tu stia costruendo una comunità o che pretendendo nulla continui la tua vita ordinaria in matrix. Il fattore importante di questi tempi è cercare di fare esperienza al massimo livello possibile di coscienza. Questo significa sbarazzarsi di qualsiasi dipendenza, droghe, sostanze tossiche, ecc... Più puro sarà il tuo corpo, più puramente la tua anima potrà ricevere informazioni, e la mente sarà in grado di assistere l'anima e il corpo.

AC. Quali eventi diciamo... negativi, intravedi come possibili nei prossimi mesi in Europa?

Julez. Il tema principale per l'Europa sarà l'acqua dal punto di vista ambientale ed i disordini dal punto di vista sociale. La matrix europea smetterà di denotare sintomi di recupero ed inizierà la sua caduta, soprattutto durante e dopo l'estate. Il fronte che concerne la natura sarà segnato dall'acqua: parlo di inondazioni a sud e ad ovest delle aree costiere del continente europeo, di precipitazioni massicce, e valanghe di neve e fango. Voglio dire, in sostanza la roba che abbiamo avuto nella prima parte del 2010 continuerà e si intensificherà.

AC. Come dovremmo organizzarci, quindi, noi europei?

Julez. Sta a ciascuno decidere per se stesso. Il mio consiglio è di rispettare le leggi della natura, ascoltare la madre terra e non discutere con lei se dovesse inondarci la casa o portarci via l'auto.

AC. In Australia dunque state portando avanti questo progetto di comunità. Come procedono le cose?

Julez. Non posso davvero rivelare molto circa la posizione della comunità, eccetto che le cose stanno procedendo velocemente e si stanno manifestando persone molto belle.

AC. Grazie mille, Julez

Julez. Ciao a tutti!

Intervista realizzata da FrankPro / Fonte originale: anticorpi.info / Il blog di Julez Edward: julezedward.com / Fonte: segnidalcielo.it

*Il Web Bot Project: sviluppato nel tardo 1990, è un software creato per aiutare a fare previsioni del mercato azionario. La tecnologia utilizza un sistema di spider per eseguire la scansione e la ricerca di alcune parole. chiave online. Quando viene trovata una di queste parole, il programma prende il testo che precede e segue la parola e lo invia ad un archivio centrale, dove è poi filtrato e lavorato per definirne il significato. In pratica questo software cerca di sfruttare l'inconscio collettivo per trarne previsioni sul passato, presente e, perchè no, del futuro. L’obiettivo del progetto è di “vedere” la coscienza collettiva dell’universo e della sua popolazione. Nel 2001 si è cominciato a notare che le previsioni del mercato azionario non erano l'unica materia che il software fosse in grado di prevedere con precisione. Si è iniziato così a prendere atto della coincidenza con altri eventi di tipo sociologico e ambientale.

Fonte
http://www.ecplanet.com/node/1473


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MessaggioInviato: 24/05/2010, 20:07 
Polonia: si aggrava bilancio alluvioni
Sale a 15 il numero dei morti, in pericolo citta' di plock

(ANSA) - VARSAVIA,24 MAG - E' salito a 15 morti il bilancio delle alluvioni che colpiscono la Polonia da oltre una settimana provocando danni per oltre due miliardi.Migliaia di persone evacuate lungo i fiumi Vistola e Oder. Da ieri il pericolo maggiore riguarda la citta' di Plock, sempre sulla Vistola, dove ha la sede una grande raffineria di petrolio. L'acqua alta ha rotto gli argini a Swiniary, circa 20 km da Plock e tutta la popolazione, detenuti compresi, e' impegnata a contrastare le inondazioni.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 81360.html




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Vorrei ricordarvi - ok che si parla di Polonia - ma anni fa Boriska il presunto ragazzo venuto da Marte, profetizzò che la Russia sarebbe stata invasa dall'acqua proprio nel 2010.

Intanto vi segnalo questa:

(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Una scossa di terremoto di magnitudo 6,5 ha colpito il Brasile nord-occidentale. Lo rivela l'Istituto di geofisica americano (Usgs). L'epicentro e' stato localizzato a 127 chilometri da Cruzeiro do Sul, nello Stato dell'Acre, vicino al confine con il Peru'.


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MessaggioInviato: 25/05/2010, 00:28 
Ragazzi trovo questo topic interessantissimo e vengo spesso a controllare se ci sono news.
Vorrei solo dire che i 2 post di vimana131, seppure molto interessanti, sono un pò troppo "in la" per essere definiti 'riscontri scientifici'.



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MessaggioInviato: 26/05/2010, 19:53 
Siamo a metà del 2010... mancano 2 anni e mezzo.
Ancora poco da segnalare rispetto al cambiamento planetario che si profetizza.

Tra i catastrofisti ci sono due gruppi:

- quelli che dicono che i cambiamenti avverranno prima del 21-12-2012 e quella data segna non la fine ma il cambiamento, dato appunto dalle catastrofi precedenti.. quindi la data è la fine di qualsiasi tipo di catastrofi

- quelli che indicano la data 21-12-2012 come l'inizio delle catastrofi.

Staremo a vedere...



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MessaggioInviato: 26/05/2010, 19:56 
La "catastrofe" è solo .... l'Euro!Immagine



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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VULCANI: 2 ERUZIONI IN GUATEMALA ED ECUADOR, MIGLIAIA IN FUGA

(AGI) - Citta' del Guatemala, 29 mag. - E' allarme eruzione contemporaneamente in Guatemala ed Ecuador. Due vulcani a migliaia di chilometri di distanza tra loro sono in piena fase esplosiva costringendo migliaia di persone ad abbandonare le loro case. In Guatemala e' stato il vulcano Pacaya, entrato in attivita' da mercoledi' ha finora causato due morti, tre dispersi e 59 feriti. In Ecuador e' la cenere dal vulcano Tungurahua a creare i problemi maggiori. Sette paesi sono stati evacuati, le scuole sono state chiuse ed anche l'aeroporto di Guayaquil, la maggiore citta' del paese e' stato bloccato.

fonte: http://www.agi.it/estero/notizie/201005 ... ia_in_fuga


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MessaggioInviato: 29/05/2010, 21:37 
Due scosse di terremoto in provincia di Isernia, nessun danno:

http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Mo ... 56420.html



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MessaggioInviato: 29/05/2010, 22:10 
Non è la prima di oggi... [8] [:(]
Cita:
Scosse di terremoto a Isernia
Quattro in tutto con magnitudo massima di 3.2
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 20518.html



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