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MessaggioInviato: 15/01/2012, 23:11 
Se vi interessa una mia personalissima opinione, da chi è ANCHE stato sul posto...è che il metodo attualmente adottato su quei luoghi è OPPOSTO a qualsiasi metodo "scientifico".
Galileo docet.
Innanzitutto per fare delle scoperte tipo "satelliti galileiani" Galileo si è dotato di un cannocchiale.
Non sempre le "attrezzature" servono...ma spesso...AIUTANO!
Poi ha osservato delle cose "strane".
Dopo averle studiate per giorni e settimane, ha comiciato ad elaborare calcoli, ipotesi e teorie. ( eppur si muove )...gettando le basi per il "METODO EMPIRICO" e facendo partire quella cosa che si chiama anche "metodo scientifico".
L'EMPIRIA.....prima osservo e studio e POI elaboro dati.

In questa vicenda ( mi sembra ) si sia proceduto esattamente al contrario.
PRIMA si è stabilito che era una Piramide artificialmente modellata.
Le sue dimensioni erano tali che NECESSARIAMENTE doveva essere stata realizzata da un popolo sconosciuto e quindi molto vecchio o "antidiluviano".
Magari anche grazie all'intervento di qualche alieno dotato di tecnologie sofisticatissime.
Per mesi si è parlato di un alieno che mandava messaggi nello spazio attraverso un fascio di ultrasuoni concentrato dalla punta della piramide ( basta guardare l'immagine di tutte le raffigurazioni della fondazione della piramide ).
Anche quando il mio georadar ha individuato quella "struttura" alta 4,5 metri che si trova nei tunnel di Ravne, c'è chi ha pensato immediatamente a un manufatto tecnologico alieno.
Poichè si da per scontato che sia una piramide simile a quella di Keope, devono esserci necessariamente dei tunnel che portano a camere "segrete".
Quindi, quest'estate si è dato il via alla ricerca dei tunnel con le ruspe dotate di martello pneumatico ( attrezzatura consigliata da tutti i testi di scavi archeologici ).
Alla fine siamo al punto di partenza...e si continua a discutere se sono o no piramidi.
Cosa è saltato fuori ( oltre alla mia "tomba/macchinario alieno" ) ?
Solo sabbia e sassi.
Forse...la fondazione dovrebbe tirare un respiro ..fare Ohmmm... e ripartire da altre basi.
Ribaltare il metodo senza per forza dover dimostrare al mondo che vi sono gli alieni imprigionati e liberarli.
Questi discorsi andavano bene per far scoppiare il "caso" piramidi bosniache..farne parlare in tutto il mondo e far arrivare fondi e finanziamenti a pioggia.
Adesso la crisi mondiale ha fatto chiudere i rubinetti a tutti gli sponsor...quindi..giocare con gli ultrasuoni o con i fantasmini che all'interno dei tunnel si cibano di energia degli incauti "professionisti/ricercatori"...non paga più ( nel senso letterale).
Forse, sarebbe il caso di sedersi un attimo e cominciare ad adottare il metodo galileiano.
Le scelte della fondazione degli ultimi mesi sembrano andare finalmente nella direzione giusta.
E' inutile affannarsi a scavare centinaia di metri di gallerie piene di terra sperando che una di quelle porti sotto la piramide ( a 2,5 CHILOMETRI di distanza )...scavati neanche 200 mt in 7 anni.
E se poi non portano da nessuna parte e tutto l'insieme dei tunnel di ravne era un "labirinto sacro" dedicato alla madre terra dove si svolgevano riti religiosi e si seppellivano i "notabili" del tempo....molto semplicemente.
Dimentichiamoci un'attimo delle "piramidi" che dovrebbero far riscrivere la storia..e concentriamoci nei tunnel ri Ravne. ..E se siamo di fronte ad una "valle dei re" ?
Piena zeppa di tombe faraoniche con corredi principeschi che potrebbero dare una miriadi di informazioni su popolazioni vissute 4/5000 anni fa assolutamente poco conosciute ?
Solo la scoperta della prima di queste tombe farebbe puntare i riflettori di tutto il mondo ANCHE accademico su quest'area, sinora snobbata perchè si è voluto forse alzare il tiro verso ..."riscrivere la storia".
La storia non va riscritta ma è un flusso continuo che continua ad AGGIORNARSI....senza necessariamente dover buttare tutto nella pattumiera per ricominciare da capo.
Io ho suggerito a Osmanagic la localizzazione di potenziali altre tombe all'interno dei tunnel di ravne.
La messa in sicurezza degli stessi è GIUSTAMENTE la PRIMA cosa da fare ...prima di compiere altri scavi e veder crollare tutte le gallerie.
E' forse un obiettivo meno "eclatante" di quello di scoprire l'ufo interrato ?...certamente, ma è un obiettivo realizzabile in poco tempo e che porta SICURAMENTE a risultati concreti.
Solo lo scavo da parte di una squadra di archeologi specializzati della tomba scoperta a Luglio, basterebbe ...e ce ne avanzerebbe.


Ultima modifica di kingleo il 15/01/2012, 23:14, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 28/01/2012, 00:50 
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Riprendono le ricerche nei tunnel di Ravne
Giovedì, 19 Gennaio 2012


Dopo una lunga pausa forzata nelle ricerche il nostro gruppo di ricerca SBRG ha finalmente ripreso a lavorare nel sito di Visoko. In particolare in questo periodo è impossibile lavorare all’esterno per la cospicua quantità di neve caduta questi giorni.
E come nella scorsa stagione invernale, i tunnel di Ravne rimangono l’unica sede in cui è possibile continuare le ricerche protetti dalla neve e dal gelido clima continentale.

In realtà la situazione attuale in questo sito appare decisamente drammatica. L’apertura di una apertura ex-novo nella parete a fianco della zona dove fu localizzata nel luglio 2011 la struttura che si trova al di sotto del piano di calpestio dei tunnel ha causato in questa zona una modifica del movimento dei flussi di aria e quindi un ristagno di umidità mai visto in precedenza.

Lo scorso anno in questo stesso periodo i tunnel risultavano sempre asciutti e ventilati. Oggi, invece, una quantità incredibile di nebbia ristagna nella prima porzione dei tunnel per quasi un centinaio di metri. Il fenomeno è particolarmente evidente con il lampo del flash della macchina fotografica nelle immagini di seguito.

L’ambiente appare saturo d’acqua e, nonostante il tubo di drenaggio che scorre sotto la pavimentazione dei primi 100 metri dei tunnel, il fango sul piano di calpestio è ovunque intervallato da una costante teoria di pozzanghere che inzaccherano chiunque si avventuri nei tunnel.
Credo di non aver mai visto nulla di simile prima.

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Una fitta nebbia sinistramente esce dall’ingresso principale dei tunnel ed accompagna il visitatore per circa un centinaio di metri all’interno del percorso dei tunnel. Poi i tunnel ritornano asciutti


Come se non bastasse questo, una notte di alcuni giorni fa sono giunti nuovamente i ladri nei tunnel ed hanno portato via tutti i cavi elettrici esistenti dell’apparato di illuminazione esistente assieme ai fari più potenti. I furti per recuperare del rame sono una piaga già vista da queste parti ed è già la terza volta che questo accade a Ravne. Ma questa volta il danno è stato veramente eccessivo per un’associata volontà vandalica di distruzione. I cavi sono stati recisi e i fari e le lampadine non trafugate sono state rotte.

Questa volta, la terza, il lavoro è stato metodico e deve aver richiesto parecchie ore per la sua attuazione, considerando circa un chilometro di cavi stesi all’interno di tutta la lunghezza dei tunnel nelle sue varie anse.

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Le scatole di derivazione appaiono staccate e gli interruttori hanno i cavi tranciati. Dalle prese multiple i ladri non hanno neppure perso tempo a staccare le prese, ma hanno direttamente sezionato i fili con un tronchese. Le lampade rimaste e non trafugate giacciono in sede, ma in queste spesso la lampadina è stata rotta


Sicché ora non c’è parte del tunnel che sia illuminata, ma tristemente si è ripiombati nel buio. Ciò ha imposto la chiusura dei tunnel alla visita dei turisti.

Alla remissione di questo grave danno si rimedierà il mese venturo grazie alla donazione di un munifico sponsor bosniaco che si è detto deciso a rimediare a quanto successo. In questa occasione, finalmente la Fondazione bosniaca della Piramide del Sole installerà un sistema di allarme collegato con la locale stazione di polizia, impedendo finalmente il ripetersi di tali episodi.

Pertanto alla fine di febbraio si potranno riprendere le visite turistiche al sito che forniscono ossigeno con i biglietti di ingresso alle esauste finanze della Fondazione che cura gli scavi in questa sede.

Per quanto riguarda la zona dove è situata la struttura posta sotto il pavimento dei tunnel vi è la situazione ancora peggiore. Un vero e proprio fiumiciattolo scorre pigramente sopra di essa ed il fango la fa da padrone.

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Un fiumiciattolo scorre pigramente al di sopra della zona dove è posta la struttura ritrovata a luglio 2011 con il georadar


I lavori per bonificare la zona con l’apposizione di un vallo in cemento prima e dopo la struttura ed un nuovo tubo di drenaggio sono totalmente falliti ed, anzi, hanno sicuramente peggiorato la situazione preesistente.

Qualsiasi lavoro serio per riportare alla luce l’interessante struttura appare ora impossibile e se si vuole agire in questo senso occorre uno studio più attento e calibrato.
Laddove si interviene diversamente dallo svuotamento di terra dai tunnel, si crea tutta una serie di conseguenze a cascata che creano varie problematiche imprevedibili.

I tunnel di Ravne appaiono perfetti nella loro essenzialità ed ad ogni intervento che disturbi il loro delicato equilibrio rispondono molto male. A riprova di ciò la parte terminale degli stessi che è anche la meno modificata appare asciutta, ventilata e non si assiste ad alcuna perdita di materiale. Non sono neppure necessari puntelli, grazie alla forma ad ogiva delle volte. Laddove i tunnel si allargano i costruttori hanno previsto dei muretti a secco che tuttora mantengono la loro azione di sostegno. Ma se si tenta di modificarli, alzando il soffitto o allargando le pareti cominciano a comparire i crolli, nonostante i moderni puntelli.
È incredibile che le porzioni più inalterate siano anche quelle che reggono meglio l’usura del tempo, dando ragione alle capacità architettoniche dei costruttori.

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Nelle porzioni dove l’ambiente è più saturo d’acqua i puntelli stanno marcendo ed è una selva di muffe e di funghi sorge perfino sulle pietre


Nell’impossibilità di effettuare ulteriori scavi e dovendo proseguire le ricerche abbiamo deciso di continuare l’analisi delle forze elettromagnetiche presenti nei tunnel già esaminate in precedenza. Ugualmente abbiamo continuato le nostre ricerche sugli ultrasuoni presenti all’interno dei tunnel e sul fenomeno della “risonanza”.
Nel disastro appena descritto abbiamo però la possibilità di agire in un ambiente libero da turisti in visita e campi elettrici prodotti dalla presenza dei cavi di alimentazione per l’illuminazione. L’ambiente è perfettamente silenzioso e buio, ideale per le nostre misurazioni.

Inoltre l’illuminazione è solo quella delle lampade poste sui nostri caschi o da torce portatili a led. Ciò crea ambienti molto affascinanti e ci ha anche permesso di eseguire fotografie suggestive che rammentano le condizioni dei tunnel al tempo della loro costruzione.

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Gli ambienti non illuminati dei tunnel appaiono ancora più misteriosi, ma estremamente affascinanti

Nei prossimi giorni illustreremo i metodi, la strumentazione ed i risultati di questa settimana di ricerca per la quale la Fondazione della Piramide del Sole si è resa disponibile a fornirci l’apertura continuata dei tunnel in esclusiva. Nella seconda metà settimana giungeranno altri nostri collaboratori che ci assisteranno nei rilievi.

Paolo Debertolis – 18 gennaio 2012

Fonte


Ultima modifica di zakmck il 28/01/2012, 01:01, modificato 1 volta in totale.


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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

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"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

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MessaggioInviato: 28/01/2012, 01:07 
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Continuano gli esperimenti sul suono ed il fenomeno della risonanza nei tunnel di Ravne
Venerdì, 20 Gennaio 2012


Tra le numerose misurazioni effettuate in questa settimana del gennaio 2012 sui fenomeni elettromagnetici e l’emissione di ultrasuoni nei tunnel di Ravne, l’esperimento più affascinante e suggestivo è stato senza dubbio quello sul fenomeno della “risonanza” presente ancora nelle sezioni dei tunnel in cui i lavori di scavo o la messa in sicurezza non ne ha modificato pesantemente la struttura originale.

L’esperimento effettuato aveva lo scopo di scoprire a che frequenza della voce vi era una risposta sonora della struttura.
Per questo motivo assieme al nostro gruppo di ricercatori hanno collaborato anche dei professionisti di canto armonico che hanno cercato di mettere in risonanza i tunnel.

Non c’è dubbio che sentire cantare anche in antico aramaico in una struttura di questo genere oltre ad interessarci dal punto di vista scientifico ci ha colpito per la suggestione del momento straordinario.
I tunnel, infatti, in questo periodo vuoti dalle visite dei turisti per i problemi di illuminazione già spiegati in precedenza, ci hanno restituito un’originalità inaspettata.

Protagonista in prima persona il nostro tecnico del suono Heikki Savolainen che ha condotto magistralmente le registrazioni.
Le voci dei cantanti sono stati registrate mediante l’uso di apparecchiature professionali con campionamento fino a 96.000 hz.

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La cantante Denise Myriam Cannas mentre esegue diverse frequenze vocali


La metodica delle registrazioni si basava principalmente sulla registrazione in aria delle voci dei cantanti mediante l’uso di microfoni stereo Sennheiser e contemporaneamente la risposta di risonanza dei tunnel veniva saggiata con dei microfoni Hydrophones sensibilissimi, posti nell’acqua sul fondo dei tunnel e collegati ad un altro registratore (registratori Marantz e Zoom).

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Nella pausa tra un canto e l'altro abbiamo subito verificato i risultati sul computer


Lo specchio sonoro fornito dalla ampia superficie d’acqua ha permesso di valutare la risposta sonora anche a molta distanza dal luogo di emissione delle frequenze.

I primi risultati preliminari si sono ottenuti sovrapponendo al computer le diverse tracce delle registrazioni ed è stato possibile scoprire che la frequenza di risonanza dei tunnel originali è molto bassa, intorno ai 74 hz. Ma altrettanto interessante era la diffusione del timbro della voce femminile della cantante Denise Myriam Cannas che ha messo a dura prova la sua voce per circa due ore.

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L’esperimento è durato in totale circa 3 ore, ma l’attenta osservazione delle tracce sonore richiederà almeno un paio di mesi di analisi in studio.

Paolo Debertolis – 20 gennaio 2012

1) Registrazione originale di parte del canto antico effettuato nei tunnel dai microfoni in aria per verificare la risposta in frequenza eseguito dalla cantante Denise Myriam Cannas: qui.

2) Registrazione originale di parte di canto armonico effettuato nei tunnel di Ravne. Il canto armonico fa vibrare i tunnel di Ravne per diversi secondi dopo il termine dell’emissione sonora. Si tratta di circa 20 secondi di risposta che è possibile ascoltare solo con una cuffia ad alta fedeltà e NON con gli altoparlanti del computer. Se usate delle cuffie con ampia quantità di bassi può essere colta la vibrazione di risposta molto profondamente. È quella che proviene dai microfoni (Hydrophones) posti in acqua che sono in grado di cogliere la diffusione sonora anche a notevole distanza.

Trovate il tracciato qui.

Il tracciato è stato ottenuto sovrapponendo le tracce dei microfoni posti in aria, che raccolgono le vibrazioni della voce della cantante, con quelle raccolte in acqua e che registrano la risposta sonora dei tunnel.

Fonte




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MessaggioInviato: 29/01/2012, 22:06 
Non son queste le vere "novità" in quelle terre !
In un solo mese son successe diverse cose che stanno modificando sensibilmente i contesti.
Innanzitutto a fine anno è scaduto il mandato annuale all'archeologa Sara Acconci che dal 1° gennaio non è piu' ai libri paga della fondazione.
Le notizie rimbalzate sul web e non solo della scoperta della tomba nei tunnel di ravne, ha attirato in questi territori un giovane ma rampante veneto che all'età di 29 anni ha deciso di comprare il terreno dove si trova un famoso tumulo ( probabile tomba principesca ) e si è messo a scavarla ( senza alcuna autorizzazione ). Visto che l' Acconci si trovava da quelle parti, gli ha chiesto di dargli una mano. :)
Qua un'intervista ad un giornale locale del suesposto "pseudo-archeologo" ( è piena di inesattezze e va presa con le pinze, ma da un'idea delle persone che ha chiamato nel suo "enturage" ).
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca ... -1.3110484
La verità è che NESSUNO può scavare nè in Italia nè in Bosnia, se non ha le autorizzazioni per farlo...quindi nè l' SBRG nè l'imprenditore veneto.
L'unico che ha ottenuto le concessioni è Osmanavic e la sua "fondazione".

Da questo fronte vengono le novità maggiori.

Infatti dopo un anno o due di cause legali con il museo di Sarajevo ( che aveva impedito di fatto qualsiasi opera di scavo sulla "grande piramide" )...qualche giorno fa il tribunale ha dato ragione ad Osmanavic..e quindi, quando e nei modi che LUI deciderà, si potrà riprendere a scavare sulla piramide del sole.

Tutti coloro che vorranno recarsi a Visoko e dintorno, dovranno e potranno dare "una mano" dal lato "LOGISTICO" e non "fisico" ad Osmanavic.
Il problema della fondazione però sono i soldi...che scarseggiano.

In assenza di apporti di capitale fresco, ritengo che la priorità sia quella di mettere in sicurezza i tunnel di ravne e successivamente scavare sulla famosa tomba..e poi ..iniziare a scavare in altri luoghi ( tipo piramide del sole ).
Sarebbe oltremodo dispersivo fare scavi su più fronti con pochi capitali e pochi operai..si rischierebbe di non riuscire a finire alcun lavoro.

ciaoenzo


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MessaggioInviato: 12/02/2012, 17:35 
Emissione di energia dalla Piramide del Sole

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In Bosnia, nei pressi di Sarajevo, esiste un complesso collinare naturale di aspetto piramidale che si suppone siano di costruzione umana risalenti addirittura a 12.000 anni fa. Le piramidi bosniache rappresentano un complesso del quale fanno parte cinque strutture principali, conosciute come la Piramide del Sole, della Luna, della Terra, del Dragone e dell’Amore. Sembra che un gruppo di fisici ha scoperto di recente che la Piramide bosniaca del Sole emetta fasci di energia misteriosa ad una frequenza di 28 kilohertz, secondo quanto riportato da alcuni media a gennaio. Questo fenomeno è contrario a tutte le leggi conosciute della fisica. Sembra che i costruttori delle piramidi abbiano creato una macchina del moto perpetuo, e la "macchina energetica" è ancora in esecuzione.

Nel labirinto sotterraneo sono stati trovati un piccolo lago blu ed una vasta rete di tunnel che collega tutte le piramidi. Il livello di ionizzazione è 43 volte superiore alla media, che rende queste camere sotterranee delle "camere di guarigione". Analisi elettromagnetica nel 2011 ha confermato che una luce negativa nel tunnel è pari a zero. Non è stata trovata alcuna radiazione da oggetti tecnici, come ad esempio da linee elettriche.
Un caso simile si è verificato nel 2009, quando è stato catturato un fascio di luce in una foto sopra la piramide di Chichen Itza nella penisola dello Yucatan in Messico. I fotografi non hanno visto la luce, in quanto si manifesta solo nelle fotografie, e nel seguente video si può notare che non c’è manipolazione dei dati.



http://altranews.blogspot.com/2012/02/e ... e-del.html


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MessaggioInviato: 21/02/2012, 10:08 
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vimana131 ha scritto:

Emissione di energia dalla Piramide del Sole

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In Bosnia, nei pressi di Sarajevo, esiste un complesso collinare naturale di aspetto piramidale che si suppone siano di costruzione umana risalenti addirittura a 12.000 anni fa. Le piramidi bosniache rappresentano un complesso del quale fanno parte cinque strutture principali, conosciute come la Piramide del Sole, della Luna, della Terra, del Dragone e dell’Amore. Sembra che un gruppo di fisici ha scoperto di recente che la Piramide bosniaca del Sole emetta fasci di energia misteriosa ad una frequenza di 28 kilohertz, secondo quanto riportato da alcuni media a gennaio. Questo fenomeno è contrario a tutte le leggi conosciute della fisica. Sembra che i costruttori delle piramidi abbiano creato una macchina del moto perpetuo, e la "macchina energetica" è ancora in esecuzione.

Nel labirinto sotterraneo sono stati trovati un piccolo lago blu ed una vasta rete di tunnel che collega tutte le piramidi. Il livello di ionizzazione è 43 volte superiore alla media, che rende queste camere sotterranee delle "camere di guarigione". Analisi elettromagnetica nel 2011 ha confermato che una luce negativa nel tunnel è pari a zero. Non è stata trovata alcuna radiazione da oggetti tecnici, come ad esempio da linee elettriche.
Un caso simile si è verificato nel 2009, quando è stato catturato un fascio di luce in una foto sopra la piramide di Chichen Itza nella penisola dello Yucatan in Messico. I fotografi non hanno visto la luce, in quanto si manifesta solo nelle fotografie, e nel seguente video si può notare che non c’è manipolazione dei dati.



http://altranews.blogspot.com/2012/02/e ... e-del.html


Riconfermato oggi da un nuovo articolo.

Straordinaria scoperta in Bosnia: un fascio di energia fuoriesce dalla "Piramide del sole"

Un team di fisici ha rilevato un fascio di energia che fuoriesce dalla parte superiore della piramide bosniaca denominata "Piramide del sole". L'antica struttura è nei pressi di Sarajevo e fa parte di un complesso di costruzione umana risalente addirittura a 12.000 anni fa. Dagli esperimenti compiuti, pare proprio che un'antica civiltà abbia voluto realizzare una sorta di "macchina energetica"
Martedì, 21 febbraio 2012 - 08:21:00
di Fabio Arrigoni

Un team di fisici ha rilevato un fascio di energia che fuoriesce dalla parte superiore della piramide bosniaca denominata "Piramide del sole". L'antica struttura è situata nei pressi di Sarajevo e fa parte di un complesso collinare naturale di aspetto piramidale che si suppone sia di costruzione umana risalente addirittura a 12.000 anni fa. Sono cinque le strutture principali, conosciute come: la Piramide del Sole; della Luna; della Terra; del Dragone; e dell'Amore. Il raggio del fascio è di circa 4,5 metri con una frequenza di 28 kHz. Il flusso energetico è continuo e la sua forza cresce man mano ci si sposta verso l'alto, allontanandosi dalla parte superiore della piramide

Immagine:
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Dagli esperimenti compiuti, pare proprio che un'antica civiltà a noi sconosciuta, abbia voluto realizzare queste imponenti opere al fine di utilizzarle come una sorta di "macchina energetica"; con tutta probabilità, al pari delle piramidi esistenti in altri punti del globo. Quelle bosniache sono le prime piramidi scoperte in Europa. Il sito comprende la struttura a piramide più grande del mondo: la Piramide del Sole, con la sua altezza di oltre 220 metri, risulta essere più imponente della Grande Piramide d'Egitto (147 metri). La Piramide bosniaca del Sole ha, secondo l'Istituto Geodetico, l'orientamento più preciso verso il nord cosmico con l'errore di 0 gradi, 0 minuti e 12 secondi. Un'esattezza incredibile, se dovesse trattarsi puramente di una casualità del tutto naturale. La Piramide del Sole è completamente coperta da blocchi di cemento rettangolari. Le proprietà del calcestruzzo utilizzato, di estrema durezza e basso assorbimento d'acqua, sono, secondo le istituzioni scientifiche di Bosnia, Italia e Francia, di gran lunga superiore a quelle dei materiali in uso oggigiorno.

Le piramidi del sito sono coperte dal terreno. La datazione al radiocarbonio della terrazza pavimentata sulla Piramide della Luna, effettuata dai fisici dell'Istituto di Tecnologia della Slesia a Gliwice (Polonia), ha confermato che la struttura è stata costruita 10.350 anni fa (+ / - 50 anni). Ora si tratta di trovare la conferma che le piramidi bosniache siano anche le più antiche piramidi conosciute del pianeta. Sotto la "Valle bosniaca delle Piramidi" c'è un ampio tunnel della metropolitana. Nel labirinto sotterraneo, nel 2010, sono state scoperte tre camere e un piccolo lago blu. Inoltre un rilevamento elettromagnetico mostra che il livello di ionizzazione è 43 volte superiore alla concentrazione media all'esterno, il che rende i sotterranei pressoché una "camera di guarigione", un luogo ideale per il ringiovanimento del corpo e la rigenerazione.

Fonte: http://affaritaliani.libero.it/rubriche ... refresh_ce


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MessaggioInviato: 21/02/2012, 23:11 
A dire il vero sono un po' perplesso. Mi sembra che il tono dell'articolo sia eccessivamente sensazionalistico.

Sarebbe interessante avere l'opinione di pablito o di kingleo.[8]



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Il fenomeno della risonanza nel Labirinto di Ravne: risultati preliminari
Pubblicato Domenica, 19 Febbraio 2012

Introduzione

Il fenomeno della risonanza è un qualcosa di conosciuto da migliaia di anni. Spesso capito in maniera incompleta e a volte confuso con episodi di filosofia mistica, di esso ne troviamo traccia sia in remote scritture che nella tradizione orale, ma anche in antichi manufatti e nell’architettura preistorica (1).

Anche se al giorno d’oggi sembra un fenomeno ben riconosciuto dalla fisica e viene utilizzato in molteplici tecnologie, non si conosce ancora bene la sua reale portata, che sia in ambito astronomico o in quel mondo di energie che si determinano a livello atomico. In definitiva è un territorio che a più livelli appare poco o per nulla esplorato sia in ambito meccanico, chimico, elettromagnetico, biologico ed acustico (1), ma attualmente la scienza sembra sempre più interessata ad esso per capire certi fenomeni naturali altrimenti inspiegabili.

Senza entrare troppo approfonditamente in meccanismi fisici complessi possiamo dire che la risonanza è quel fenomeno nel quale un oggetto assorbe energia, la trasforma e l’emette di nuovo in altra forma, ma al meglio. Agli antipodi della risonanza possiamo trovare i meccanismi entropici di perdita di energia in maniera caotica e casuale.

La risonanza può essere ritrovata a qualsiasi livello del Cosmo laddove troviamo una qualsiasi forma di energia, dal movimento della spirale della nostra galassia alle oscillazioni degli elettroni di un semiconduttore, ossia è un fenomeno che reperiamo ovunque e ovunque possiamo ritrovare la vibrazione di risonanza.

Tra tutti tentativi di descrivere il fenomeno della risonanza in modo semplice, mi è parso il più comprensibile quello citato da J. Mortenson che porrò qui di seguito.

Proviamo ad immaginare una semplice palla che sta a galla in un mare di energia, circondata da onde eterogenee, ossia onde che non sono delle dimensioni della taglia della nostra palla (Figura 1).

Immagine

Figura 1 (da J. Mortenson)


Nel caso che le onde siano molto più lunghe del diametro della palla, la palla rotolerà su di esse avanti e indietro come un canotto su un oceano.

Ma cosa succede se le onde sono di lunghezza più piccola del diametro della palla?

La palla non sarà più mossa avanti o indietro, o su ed in giù, ma le onde, al contrario, la oltrepasseranno o saranno riflesse dalla sua superficie. Sono principi abbastanza chiari ed esemplificati dalla termodinamica classica.

Ora, però, immaginiamo che l’altezza delle onde ed il diametro della palla siano della stessa ampiezza (Figura 2). L'onda oltrepassa la superficie della palla, ma quando giunge al lato opposto della palla è riflesso posteriormente, invece che superare anche questo lato.

Allora l’onda ritorna indietro e si scontra con il primo lato inizialmente attraversato e da quale viene riflesso. A questo punto l’onda continua andare su e giù all’interno della palla all’infinito.

A questo punto si può dire che l’energia dell’onda rimane intrappolata nella palla. Quindi se un'altra onda omogenea entra la palla, l'energia di quella onda sarà di nuovo assorbita completamente, ossia le onde e la palla saranno in risonanza e nessuna porzione di energia sarà sprecata o perduta all’esterno della palla.

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Figura 2 (da J. Mortenson)


Pertanto, quando la lunghezza d'onda di un'energia è uguale alle dimensioni di un oggetto che la assorbe e poi la ricede in altra forma, questo processo di trasformazione di energia viene chiamato risonanza. La risonanza è, in termini più semplici, il processo di trasformazione di energia che accade quando si accorda l’energia agli oggetti.

Siccome noi viviamo in un continuum di spazio e tempo. Le energie e gli oggetti possono accoppiarsi in termini sia di tempo che sincronicità, proprio come si possono accoppiare in termini di spazio, lunghezza d'onda o dimensioni. Quando energie ed oggetti si accoppiano in termini di tempo, si dice che loro abbiano delle frequenze intonate, o "frequenze di risonanza".

Poiché tutto nel nostro universo è in moto continuo e ci sono molte lunghezze d'onda e frequenze possibili dentro e intorno a noi, tutto quanto può essere soggetto a processi di risonanza. E questa ultima frase spiega quale è la potenza del concetto di risonanza.

Quando un oggetto è esposto ad un'energia risonante, l'energia si concentra nell'oggetto e diviene disponibile per l’esecuzione di un lavoro utile e il mantenimento di un ordine ben lontano dall'equilibrio statico di un sistema di stocasico.

Gli altri oggetti posti nelle vicinanze che non risuonano con quella stessa frequenza (non accordati con quella frequenza), non trasformeranno e non accumuleranno l'energia risonante, e rimarranno in equilibrio con il loro stato o la loro dinamica. Questo rende la trasformazione risonante di energia un processo con un obiettivo molto preciso e verificabile in paragone ai processi casuali di trasformazione entropica dell’energia.

Dopo aver capito che il concetto di risonanza, si comprende quanto questo fenomeno permette di influenzare e controllare in ogni campo le interazioni fondamentali tra energia e materia sia essa riguardi la fisica, la chimica o la biologia.

Noi in questo articolo affronteremo in particolare la risonanza acustica e in particolare il fenomeno della risonanza in alcune strutture antiche provocato dall’emissione di onde sonore a varie frequenze.

La risonanza nel neolitico

Vi sono vari studi che hanno dimostrato che già nel neolitico questo fenomeno era noto ed in alcune civiltà megalitiche ne veniva fatto largo, uso soprattutto per motivazioni rituali o mistiche.

Tra i pionieri della ricerca in questo senso va citato con onore il gruppo PEAR (Princeton Engineering Anomalies Research) della Princerton University diretto dal prof. R.G. Jahn che ha condotto nel 1994 diversi esperimenti in sei siti neolitici mediante l’uso di generatori elettronici di suono e la misurazione delle loro proprietà acustiche (2).

I siti selezionati furono sei: Wayland's Smithy, Chun Quoit, e Cairn Euny, in Gran Bretagna.; Newgrange, Cairns L e I, Carbane West in Irlanda. Tutti questi siti sono datati anteriormente al 3.500 a.C (2).

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Tabella 1 (da R.G. Jahn et al)


Le camere erano tutte delimitate da pietre grezzamente intagliate, però avevano anche configurazioni molto diverse, sia in dimensioni che in forma. Newgrange ad esempio era cruciforme, altre erano rettangolari o ad alveare, o, ancora, come i petali di un fiore.

Le misurazioni acustiche nei sei siti neolitici dimostrarono che tutte queste strutture presentavano una forte risonanza ad una frequenza tra 95 e 120 Hz (con lunghezza d'onda di circa 3 m). Nonostante le notevoli differenze di forma delle camere e delle dimensioni dei muri esterni, i modelli acustici risonanti erano molto simili con nodi perfettamente configurati ed antinodi inframmezzati alla fonte centrale del suono. In alcuni casi, il disegno del pietra all’interno ed all’esterno assomigliavano a quelli dei modelli acustici (2).

Siccome le frequenze risonanti erano ben comprese all'interno della tonalità della voce maschile ed adulta, la conclusione fu che sia nel canto che nella preghiera vi era un aumento dell’efficienza della stessa per la risonanza della cavità; risonanza evidentemente ricercata per scopo rituale.

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Mappa e risonanza a Wayland’s Smithy (da R.G. Jahn)


La precisione di costruzione, però, non era matematica come in un moderno edificio. Ad esempio a Wayland’s Smithy (Gran Bretagna) che dispone di una configurazione cruciforme con due camere, est ed ovest, ed un corridoio centrale, la frequenza di risonanza non era la stessa nelle due camere laterali. Se la camera ovest che aveva una forma cuboide vi era una frequenza di risonanza intorno ai 102 Hz, la camera est, più rettangolare, aveva una frequenza di risonanza di 117 Hz. La sorgente sonora doveva però trovarsi al centro del corridoio posto in mezzo alle due camere per accendere questo straordinario effetto stereo (3).

Comunque tutte le sei strutture esaminate dal PEAR presentavano comunque una risonanza intorno ai 110Hz. In alcuni casi sembrò addirittura che alcune delle pietre megalitiche erette fossero state posizionate intenzionalmente per migliorare le proprietà acustiche della camera. Ciò sta ad indicare una notevole conoscenza delle proprietà acustiche e del fenomeno della risonanza anche in tempi remoti (3).

Va considerato che la ricerca di Jahn e collaboratori non è l’unica in questo campo. Anche la ricerca sui tumuli neolitici britannici da parte di Keating e Watson della Reading University, citata ampiamente anche da Corliss nel suo catalogo delle anomalie archeologiche (5), è degna di nota.

Come vanno anche citati i siti archeologici dell’antica Grecia come teatri e tombe ed il famoso Ipogeo neolitico a Malta, ma anche le stalattiti musicali dipinte in caverne abitate nel Paleolitico, e le curiose '' pietre sonore '' nella California Meridionale usate dagli antichi nativi americani nei rituali.

Forti di questi bagagli culturali e delle precedenti esperienze abbiamo deciso anche noi di tentare un studio nei tunnel di Ravne (Visoko, Bosnia-Erzegovina) da alcuni considerati solo delle miniere molto antiche, forse del Neolitico, ma senza un reale valore di tempio in cui potevano svolgersi dei rituali molto particolari.

I tunnel di Ravne

Si tratta di una serie di gallerie scavate nel conglomerato in tempi antichi, ma gran parte della struttura dei tunnel che si ritrovano non molto lontano da Visoko (Bosnia-Erzegovina) è stata ampiamente alterata in vari momenti storici.

Di sicuro si sa che già negli anni ’60 durante il periodo della ex-Jugoslavia furono modificati nella loro struttura originale da parte di minatori alla ricerca di una fonte d’acqua. In quella occasione fu posto poco sotto il piano di calpestio un tubo in Eternit traforato per un centinaio di metri di lunghezza in grado di raccogliere tutta l’acqua che filtrava dalle pareti e si raccoglieva sul fondo dei tunnel.

Fu puntellata in più punti, inoltre, un’ampia parte dei tunnel ed è ipotizzabile che la sagoma originale ad arco gotico sia stata ampliata e modificata in più porzioni.

Ugualmente negli anni recenti la messa in sicurezza della struttura, per poterla aprire alle visite turistiche con ampi puntellamenti in legno sovrastati da tavole grezze ugualmente in legno per impedire la caduta di frammenti dal tetto delle volte sul capo dei visitatori, hanno modificato ancora una volta il loro aspetto originale.

Ma nel tratto terminale noto, a circa 250 metri dall’entrata, questi sono stati misteriosamente chiusi con terra fino al soffitto in epoca incerta, come anche una buona parte dei tunnel laterali che si dipartono dal percorso aperto. La motivazione di questa sigillatura non è nota ed anche il nostro gruppo di ricerca (SBRG) ha formulato diverse ipotesi, mai suffragate da prove realmente concrete.

Gia dal 2007 si è proceduto a rimuovere questa sigillatura riportando alla luce ampi tratti di tunnel in precedenza inaccessibili.

L’opera dei volontari e degli operai della Fondazione Bosniaca della Piramide del Sole, che dispone delle concessioni governative per effettuare gli scavi archeologici, hanno però raggiunto alla fine del 2010 un risultato insperato. Procedendo alla de-sigillatura degli ultimi tratti del tunnel è stata scoperto un tratto completamente originale, ed in parte allagato, della lunghezza di alcune centinaia di metri.

Questa nuova sezione dei tunnel ha permesso di riscoprire la forma originale di questa struttura persa negli altri settori. La struttura appare piuttosto semplice, talora con un ampio canale di portata minima per l’acqua posta nella base calpestabile con dei camminamenti laterali. In altre zone sono presenti degli ampi muretti a secco laterali che non sembrano avere solo funzione di sostegno.

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Mappa aggiornata a luglio 2011 dei tunnel di Ravne (compilata da arch. L.Krsasovec lucas). In azzurro la nuova sezione scoperta non percorribile oltre la linea tratteggiata in quanto l’acqua raggiunge il soffitto.


Per questi motivi, avendo a disposizione la struttura originale dei tunnel, che essendo parzialmente allagata non permette il reperimento di residui organici databili, abbiamo voluto ricercare quelle sonorità presenti nei templi preistorici e protostorici molto antichi. Lo scopo di questa ricerca era anche volta a determinare se la morfologia dei tunnel fosse solo da addebitare ad uno scavo casuale, tipico di una miniera e quindi libero da fenomeni acustici particolari come la risonanza oppure il loro disegno fosse stato studiato per la realizzazione di altri motivi, come ad esempio quelli rituali già ritrovati in Gran Bretagna ed Irlanda.

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L’ingresso alla nuova sezione dei tunnel scoperta nel dicembre 2010 (SBRG)


Materiali e metodi

Trattandosi di uno studio preliminare non abbiamo voluto pedissequamente esaminare ogni tratto della nuova sezione dei tunnel con generatori di suono elettronico, ma abbiamo voluto ricreare le condizioni presenti nei tempi molto antichi dove poteva essere presente solo una voce maschile o femminile che cantava o pregava.

Il vantaggio non trascurabile rispetto agli studi del PEAR era di possedere dell’apparecchiatura microfonica e di registrazione high-end con una dinamica estesa anche nel campo degli ultrasuoni con una campionatura anche a 96.000Hz (apparecchiature Marantz e Zoom), evoluzione dopo quasi vent’anni di quella usata dal PEAR.

Per recepire con precisione l’eventuale risposta di risonanza dei tunnel alle voci si sono introdotti dei microfoni ultrasensibili omnidirezionali (Hydrophone) all’interno dello specchio d’acqua che giace sul fondo dei tunnel della nuova sezione.

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Uno dei registratori digitali utilizzati (Marantz) e i microfoni omnidirezionali utilizzabili sotto acqua (Hydrophones) (SBRG)


Questo tipo di microfoni con ampia banda passante sono normalmente utilizzati dai biologi marini per percepire il canto delle balene anche a diversi chilometri di distanza.

In questo caso, poiché il suono si trasmette molto velocemente in acqua lo specchio d’acqua ha agito da parabola in grado di catturare la vibrazione di risonanza dei tunnel anche a molti metri di distanza.

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Le manovre per il posizionamento dei microfoni e dei registratori nel tratto originale dei tunnel privo di illuminazione (SBRG)


Contemporaneamente, per verificare la correlazione tra vibrazioni della voce dei cantanti e risposta dei tunnel si è voluto registrare la voce dei cantanti con dei microfoni con ampia gamma dinamica, ma anche con una risposta piatta alle diverse frequenze (Sennheiser).

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Dopo ogni prova di canto eseguita all’ingresso della nuova sezione dei tunnel è stato verificata sul computer la correttezza della registrazione e del posizionamento della cantante


Successivamente per la sovrapposizione e miscelazione delle diverse tracce registrate con le due diverse metodiche si sono utilizzati i programmi PRO TOOLS ver. 9.05 e PRAAT ver 5.3.02 per ambiente Mac.

Di seguito si è analizzata la correlazione tra sorgente sonora e risposta dei tunnel anche dal punto di vista grafico.

I cantanti hanno eseguito un repertorio di canto antico e di canto armonico, questo ultimo in grado di eccitare le strutture circostanti con frequenze fisse e non modulate, tipiche di vari canti mistici.

Risultati preliminari e conclusioni

All’esame sonoro è stato subito possibile verificare una risposta di risonanza sonora a frequenze molto basse che perdurava fino a 20 secondi dopo il termine del canto armonico.

Il suono di risposta dei tunnel si aggirava intorno ai 74 Hz, presentando la forma di un onda simile ad una curva gaussiana la cui cuspide aveva il valore citato e poteva essere eccitato molto facilmente dai cantanti.

L’esperienza è durata varie ore e si è sempre ripetuta alla giusta sollecitazione vocale, confermando la ripetitività del fenomeno a parità di condizioni.

Dall’esame effettuato, pertanto solo in via preliminare, appare evidente un meccanismo sonoro difficilmente ottenibile da una struttura il cui percorso è solo casuale, come tipico di una miniera, seppure molto antica.

La durata del fenomeno non appare per nulla tipica di un eco o di un riverbero, ma tipica di un fenomeno di risonanza evidentemente ricercato con la produzione di un legame tra struttura e voce umana.

Sarà, invece, necessario un ulteriore approfondimento della ricerca mediante l’uso di generatori di suono (oscillatori elettronici) in grado di far risuonare con esattezza la struttura. Operazione che svolgeremo nei prossimi mesi.

Paolo Debertolis, Heikki Altero Savolainen, Carmine Barisano
- 17 febbraio 2012

Bibliografia

(1) J. Mortenson: “The Fall and Rise of Resonance Science”

(2) Jahn R.G., et al.: "Acoustical Resonances of Assorted Ancient Structures," Technical Report PEAR no.95002, Princeton University, March 1995.

(3) Jahn R.G., Devereux P., Ibison M.: "Acoustical Resonances of Assorted Ancient Structures," J. Acoust. Soc. Am. Vol.99 no.2, February 1996; 649-658

(4) Devereux Paul, et al; "Acoustical Properties of Ancient Ceremonial Sites," Journal of Scientific Exploration, 9:438, 1995

(5) William R. Corliss. Glen Arm: “Ancient Structure. Remarkable Pyramids, Forts, Towers, Stone Chambers, Cities, Complexes. A Catalog of Archeological Anomalies” ,The Sourcebook Project, 2001, Hardback, Maryland

1) Registrazione originale di parte del canto antico effettuato nei tunnel dai microfoni in aria per verificare la risposta in frequenza eseguito dalla cantante Denise Myriam Cannas: qui.

2) Registrazione originale di parte di canto armonico effettuato nei tunnel di Ravne. Il canto armonico fa vibrare i tunnel di Ravne per diversi secondi dopo il termine dell’emissione sonora. Si tratta di circa 20 secondi di risposta che è possibile ascoltare solo con una cuffia ad alta fedeltà e NON con gli altoparlanti del computer. Se usate delle cuffie con ampia quantità di bassi può essere colta la vibrazione di risposta molto profondamente. È quella che proviene dai microfoni (Hydrophones) posti in acqua che sono in grado di cogliere la diffusione sonora anche a notevole distanza.

Trovate il tracciato qui.

Il tracciato è stato ottenuto sovrapponendo le tracce dei microfoni posti in aria, che raccolgono le vibrazioni della voce della cantante, con quelle raccolte in acqua e che registrano la risposta sonora dei tunnel.


3) Tracciato solo dei microfoni in acqua. In esso l'effetto di risonanza senza la voce della cantante: qui

Fonte articolo
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La Storia del Mondo e le Piramidi Bosniache

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Società umane preistoriche e antiche

Quasi tutto quello che ci viene insegnato sulla storia antica è sbagliato: l'origine dell'uomo, delle civilizzazioni e delle piramidi. L'Homo Sapiens Sapiens non è risultato dell'evoluzione e i biologi non troveranno mai l'"anello mancante", perchè l'uomo intelligente è prodotto dell'ingegneria genetica. I Sumeri non sono l'inizio dell'uomo civilizzato, ma piuttosto l'inizio di un altro ciclo dell'umanità. Infine, le piramidi originali, le più eccellenti e antiche, sono state create da costruttori esperti che conoscevano l'energia, l'astronomia e la costruzione, meglio di noi.
Per poter capire i monumenti antichi, è necessario analizzarli attraverso tre reami: il fisico, l'energetico e lo spirituale. I nostri strumenti scientifici semplicemente non sono sufficienti a spiegare il proposito delle piramidi più antiche, per esempio. Gli scienziati convenzionali, gli archeologi, gli storici e gli antropologi, spesso sono l'ostacolo principale al progresso scientifico.
Il divario tra scienza spirituale e fisica dev'essere colmato se vogliamo comprendere a pieno il passato. Milleduecento tonnellate di blocchi di pietra a Baalbeck (Libano) necessitano di spiegazione. Chi riuscì a plasmare, muovere e installare blocchi megalitici quattro volte superiori ai limiti delle nostre possibilità del 21° secolo? I monumenti megalitici di Yonaguni (Giappone) appartengono al ciclo precedente dell'umanità. Sono prova innegabile, sul fondo del Pacifico, a 80 metri sotto il livello dell'oceano, che in quell'area visse una cultura avanzata più di 12000 anni fa, prima che enormi quantità di ghiaccio si sciogliessero alzando il livello dell'oceano di 80 metri. Machu Picchu (Perù) ci racconta la storia di quattro distinte civiltà e diversi stili di costruzione, dove la prima di esse appare la più avanzata. Allo stesso tempo, tutti i libri di storia raccontano degli Incas come dei costruttori del "ritiro reale" in tempi recenti. Nuova datazione delle piramidi Peruviane, Messicane, Cinesi ed Egizie, ci porteranno molto più indietro di quanto riconosciuto dalla storia. Le piramidi Cinesi ed Egizie più antiche sono molto superiori di quelle nate in seguito, come repliche scadenti. Le più antiche sono fatte di granito e arenaria, le più recenti sono di dimensioni inferiori e fatte di mattoni e fango. Tracce di esseri più avanzati sono ovunque attorno a noi. Nel frattempo gli scienziati convenzionali cercano di incastrare questi monumenti nelle loro coordinate temporali, falsificando la verità.

Duecento piramidi Cahokia mostrano una conoscenza astronomica di costruttori che hanno spostato materiali per milioni di tonnellate e che conoscevano la differenza tra nord magnetico e nord cosmico. Il mondo Maya è un esempio della conoscenza dell'Universo. Il nostro sistema solare orbita nella Via Lattea e questo ciclo di 26000 anni ("calendario del lungo computo") influenza tutta la vita sul nostro Pianeta. Gli Anasazi, antenati degli Indiani Pueblo, non avevano bisogno di alfabeto o comunicazione fisica per riconoscere il pericolo in diverse dimensioni dalle profondità dell'Universo. Finchè stanno chiusi nella scatola, gli archeologi convenzionali non saranno in grado di spiegare la strumentazione e la logica necessaria per costruire le teste di pietra nell'Isola di Pasqua, i blocchi di granito del complesso di piramidi di Akapana in Bolivia o per creare le camere delle piramidi di Giza. Le sfere di pietra del Messico occidentale, nel sud della Costa Rica, l'Isola di Pasqua o 20 luoghi nella Bosnia-Herzegovina, ci mostrano prove ovvie della conoscenza e manipolazione di forme ed energia nel passato distante. In cima a tutto questo, la scoperta della Valle Bosniaca delle Piramidi ci dimostra che non conosciamo il nostro Pianeta. Possiamo andare sulla Luna (temporaneamente, finchè non è minaccia), ma dobbiamo ancora esplorare la nostra Madre Terra. Altri segreti attendono di essere scoperti, assieme alla conoscenza antica che ci aiuterà a riguadagnare il nostro equilibrio.

Il significato della scoperta della piramide bosniaca

Nell'aprile 2005 ho viaggiato a Visoko, a 20 miglia nord-ovest da Sarajevo, la capitale della Bosnia-Herzegovina. La mia attenzione è stata catturata da due colline dalla forma regolare, che poi ho chiamato Piramidi Bosniache del Sole e della Luna. Per migliaia di anni la gente del posto ha considerato quelle colline un fenomeno naturale, perchè erano coperte di terra e vegetazione. Quando ho visto le loro facce triangolari, angoli ovvi e l'orientamento verso i punti cardinali, ho capito che non dovevano essere formazioni naturali. Dato che avevo indagato sulle piramidi per decenni, sapevo che quelle scoperte in Cina, Messico, Guatemala e El Salvador, avevano quella copertura di terreno e vegetazione. Nel 2005 è iniziato il lavoro su questo progetto e le compagnie di costruzione e i geologi, venivano pagati (di tasca mia) per gli scavi e le analisi geo-morfologiche. Quindi abbiamo annunciato al mondo, in una conferenza stampa, che le prime piramidi in Europa erano state scoperte.
Poco dopo abbiamo formato la Fondazione no-profit Archaeological Park: Bosnian Pyramid of the Sun e da quel momento le indagini sulla piramide in Bosnia sono divenute il progetto archeologico inter-disciplinare più grande al mondo. Abbiamo speso più di 340000 ore-uomo in scavi archeologici, analisi di campioni e datazione al radiocarbonio nel periodo dal 2005 al 2011. Abbiamo determinato che la Valle Bosniaca delle Piramidi consiste in cinque piramidi scoperte ad oggi che ho chiamato: Le Piramidi Bosniache del Sole, della Luna, del Dragone, di Madre Terra e dell'Amore. Il sito include anche un complesso di tumuli e un enorme labirinto sotterraneo.

La scoperta è storica e cambia la conoscenza della prima storia Europea per diverse ragioni:

1. Queste sono le prime piramidi scoperte in Europa.
2. Il sito include la più grande struttura piramidale del mondo, la Piramide Bosniaca del Sole con la sua altezza di 220 metri, molto superiore alla Grande Piramide d'Egitto (147 metri).
3. La Piramide Bosniaca del Sole, secono il Bosnian Institute for Geodesy, mostra l'orientamento più preciso verso il nord cosmico, con un errore di 0°, 0' e 12''.
4. La Piramide Bosniaca del Sole è completamente coperta da blocchi di cemento rettangolari. Le proprietà del cemento, inclusa l'estrema durezza (fino a 133 MPs) e il basso assorbimento di acqua (attorno all'1%), secondo le istituzioni scientifiche in Bosnia, Italia e Francia, sono molto superiori ai materiali moderni.
5. Le piramidi sono ricoperte di terreno, che secondo L'Istituto Statale di Agro-pedologia, è vecchio di circa 12.000 anni. La datazione al radiocarbonio del terrazzo pavimentato sulla Piramide Bosniaca della Luna, eseguita dall'Istituto di Fisica del Silesian Institute of Technology a Gliwice (Polonia), ha confermato che il terrazzo è stato costruito 10.350 anni fa (+/- 50 anni). Questa scoperta conferma che le piramidi della Bosnia sono anche le piramidi più antiche conosciute sul pianeta.
6. Sotto la Valle Bosniaca delle Piramidi c'è un tunnel esteso e una rete di camere che continua per più di dieci miglia.
7. Sculture in ceramica sono state scoperte nel labirinto sotterraneo e arrivano ad una massa che supera 20000 libbre e questo le rende le più grandi mai scoperte.

La lista delle meraviglie nell'archeologia Bosniaca non finisce qua. In vicinanza abbiamo scoperto il tumulo più alto al mondo: 61 metri. Il suo concorrente più diretto, Silbury Hill in Inghilterra, è alto 60 metri. Il tumulo Bosniaco consiste di due terrazzi megalitici a doppio strato, strati in argilla e in cemento artificiale.
Un gruppo di fisici ha misurato un fascio di energia che parte dalla cima della Piramide Bosniaca del Sole. Il raggio del fascio è 4.5 metri e ha una frequenza di 28 khz. Il fascio è continuo e la sua forza cresce nel salire e allontanarsi dalla piramide. Questo fenomeno contraddice le leggi conosciute della fisica e della tecnologia. Questa è la prima prova di tecnologia non-hertziana sul Pianeta. Sembra che i costruttori delle piramidi abbiano creato una macchina a moto perpetuo molto tempo fa e questa "macchina energetica" funziona ancora. Nel labirinto sotterraneo, nel 2010, abbiamo scoperto tre camere e un piccolo lago blu. Le misurazioni mostrano che il livello di ionizzazione è di 43 volte superiore alla concentrazione media esterna, questo rende le camere sotterranee delle "stanze di guarigione".
Ulteriori misurazioni elettromagnetiche nel 2011 hanno confermato che livelli di radiazione negativa lungo le griglie di Hartman, Curry e Schneider si riducono a zero nei tunnel. Non c'era radiazione tecnica (da linee elettriche e/o tecnologie) nei tunnel e nemmeno radioattività cosmica.

Le sculture in ceramica sono posizionate sui flussi d'acqua sotterranei e l'energia negativa viene trasformata in positiva. Tutti questi esperimenti indicano che il labirinto sotterraneo è una delle costruzioni più sicure al mondo e per questo è un posto ideale per la rigenerazione del corpo.
I cento anni di Egittologia non hanno prodotto una risposta soddisfacente alla domanda sul proposito reale delle piramidi più antiche. In soli sei anni, la nostra ricerca in Bosnia ha applicato metodi scientifici interdisciplinari, per studiare questo complesso attraverso le dimensioni fisiche, energetiche e spirituali. Abbiamo ottenuto risultati pioneristici che influenzano l'intera sfera della conoscenza e la Scienza sulle Piramidi. La nostra storia si sta modificando con ogni nuova scoperta. Forse cambiando i nostri inizi o conoscendo meglio i nostri inizi, possiamo anche migliorare il nostro presente e il nostro futuro.

Dr.sci. Sam Semir Osmanagich
Membro dell'Accademia Russa di Scienze Naturali. Professore in Antropologia presso l'American University in Bosnia-Herzegovina.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.7543.1


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Quasi tutto quello che ci viene insegnato sulla storia antica è sbagliato: l'origine dell'uomo, delle civilizzazioni e delle piramidi. L'Homo Sapiens Sapiens non è risultato dell'evoluzione e i biologi non troveranno mai l'"anello mancante", perchè l'uomo intelligente è prodotto dell'ingegneria genetica. I Sumeri non sono l'inizio dell'uomo civilizzato, ma piuttosto l'inizio di un altro ciclo dell'umanità. Infine, le piramidi originali, le più eccellenti e antiche, sono state create da costruttori esperti che conoscevano l'energia, l'astronomia e la costruzione, meglio di noi.


Finalmente!!! In massima sintesi la verità sulla storia antica. Bellissimo il passo sui sumeri come inizio di un altro ciclo dell'umanità: ciò che io chiamo "Rinascita".

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... lipeologia

C'è ancora qualcuno che è convinto che le grandi piramidi siano soltanto delle 'semplici' tombe?????



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Atlanticus81 ha scritto:
C'è ancora qualcuno che è convinto che le grandi piramidi siano soltanto delle 'semplici' tombe?????


Dai, non mi dirai che c'e' ancora in giro gente che crede siano tombe?



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Non ci sono immagini satellitari delle piramidi di Visoko? Forse si potrebbe scoprire l'ennesima mappa stellare.

Si può capire come rilevano questi fantomatici raggi fotonici che partono dal vertice della piramide?
Se sono cose reali, non capisco a cosa servono e tanto meno perchè solo ora si sono misurati e se ne parla. Mi sa di bufala.


Ultima modifica di sanje il 27/02/2012, 00:15, modificato 1 volta in totale.


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Non ti preoccupare... qualora ci fosse una mappa stellare anche in zona Visoko, sarebbe senz'altro una coincidenza o gli allineamenti non tornerebbero al centimetro... [}:)]

In ogni caso, se osserviamo la rappresentazione grafica delle tre principali piramidi così come esposta nell'articolo http://www.archeoguida.it/004436_bosnia ... amidi.html

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Non sembrano allineate come Orione... è altresì vero che stiamo parlando di sette ipotetiche piramidi individuate nella zona: sette come le Pleiadi.

Forse esiste una corrispondenza tra le tre piramidi e tre delle pleiadi: Asterope, Taigete e Maia. Ma allora dovremmo trovare altre conformazioni simili in prossimità delle altre stelle della costellazione.

Io ci ho provato, con poca convinzione devo dire, ma con google maps non si capisce niente. Se qualcuno ha mezzi più potenti potremmo provare a cercare possibili corrispondenze...

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Astronave
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MessaggioInviato: 26/03/2012, 21:14 
http://www.sbresearchgroup.eu/index.php ... e-del-sole

Dal sito degli archeologi nuove conferme alle emissione di ultrasuoni dalla punta; quantomeno interessante!
Saluti


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Marziano
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MessaggioInviato: 27/03/2012, 16:11 
Ragazzi ancora le Pleiadi!

Io non riesco tramite google earth a prendere un immagine delle piramidi bosniache.

Qualcuno può farlo? E unirle tutte?
Credo che si può scoprire dell'altro sovrapponendo questa:

Immagine

Cita:
Dal sito degli archeologi nuove conferme alle emissione di ultrasuoni dalla punta; quantomeno interessante!


Un conto sono l'emissioni di energia (onde elettromagnetiche) e un conto le onde sonore! Sono due cose completamente diverse e si originano in due modo differente!

Un onda sonora mi chiedo come sia possibile fotografarla.

Per quanto riguarda le onde elettromagnetiche, ecco lo spettro:

Immagine

Bisogna avere a disposizione apparecchiature che possano raccogliere dati di tutta la gamma di frequenze.
Considerando la foto della piramide Maya con il fascio di energia, deduco che sia un onda elettromagnetica nel campo della luce visibile, visto che è stata fatta da un turista con una macchina fotografica normale.
Eppure non la vediamo!

Mi sa molto di pistolinata tutto questo.


Ultima modifica di sanje il 27/03/2012, 16:17, modificato 1 volta in totale.


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...the earth is an enclosed plane, centered at the North Pole and bounded along its outward edge by a wall of ice, with the sun, moon, planets, and stars only a few hundred miles above the surface of the earth.
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