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Oggetti fuori dal tempo, avvistamenti tramandati nella letteratura storica. Qual è l'origine dell'uomo? Testi sacri e mitologie da tutto il mondo narrano una storia diversa da quella che tutti conosciamo.
Rispondi al messaggio

04/04/2014, 23:35

AleBon ha scritto:

Perchè dovrebbe avere 100000 anni?Ho visto massi grandi all'interno della grande piramide,ma dubito pesassero 40000 kg.


Definìsci grande.
Ricorda poi che un cubo di roccia da 2.15 metri di lato pesa 30.000 kg. E' grande o piccolo secondo la tua valutazione?

05/04/2014, 02:47

AleBon ha scritto:

Perchè dovrebbe avere 100000 anni?Ho visto massi grandi all'interno della grande piramide,ma dubito pesassero 40000 kg.Non ho visto un angolo perpendicolare fra di loro,i blocchi sono squadrati male.Ripeto,l'unico mistero resta la logistica:difficile immaginare l'immenso cantiere di lavoro.


Stai battendo su quello che è un punto non fondamentale tra le varie cose che ho detto. Facciamo finta che ne abbia 5mila cosa cambia? :)

Ho detto centomila anni perchè ritengo maggiormente convincenti, logiche e razionali le tesi (DIMOSTRABILI) a sostegno dell'ipotesi che gli egizi O HANNO COSTRUITO il complesso piramidale molti millenni prima di quanto si vuole far credere o (come penso) abbiano semplicemente trovato lì quelle strutture e le abbiano fatte proprie.

Purtroppo c'è poca scelta, o SI CREDE alla versione ufficialee quindi si deve ACCETTARE per buona la tesi della rampa e le varie altre amenitò oppure si evita di peccare di presunzione e si ammette l'assoluta ignoranza in tema affidandosi più che ai dogmi alle prove concrete. Erosione da acqua sulla sfinge, ASSENZA totale di scrittura all'interno delle piramidi, ASSENZA di corpi di faraoni all'interno delle stesse e cia dicendo.

Il punto di discussione di questi post però è un altro:

Teoria ufficiale:
le piramidi sono state edificane mediante l'utilizzo di forza muscolare, al più qualche gru di funi e legna, e scalpelli di rame. E' stato posizionato un blocco ogni 2 minuti per 20 anni senza errori dalla progettazione allo scavo alla rifinitura dei massi UNO PER UNO a priori (ad esempio le "prese d'aria" non sono state scavate nella roccia dopo ma derivanti dal taglio preventivo dei massi PRESUMO) fino alla loro posa in opera ed all'allestimento del rivestimento esterno nonché il posizionamento del piramidion d'oro sulla sua sommità.

In questi post DATI e NUMERI alla mano penso si sia dimostrato abbastanza AGEVOLMENTE che questa tesi è del tutto sbagliata perchè non considera la VERa natura delle opere descritte bensì si limita solo a buttare qui e là qualche dogma indimostrabile.

Tu mi dici che è stata usata una rampa senza dimostrarmelo, io con la calcolatrice e 2 formulette ho appurato che la sola RAMPA sarebbe un'opera ciclopica ben più grande della stessa piramide. A chi devo credere? A parole al vento o ai numeri?

Beh io mi fido della logica e della matematica :)

Ed io sono un profano che si avvale di conoscenze ingegneristiche abbastanza banali.

Leggi IMPRONTE DEGLI DEI di Grahaam Hancok, io sono rimasto assolutamente sbalordito.
Ultima modifica di MaxpoweR il 05/04/2014, 02:51, modificato 1 volta in totale.

05/04/2014, 18:32

Beh,matematica e fisica sono le "mie" materie di specializzazione.La teoria di Bauval si basa su logiche di prospettive celesti sbagliate in partenza.Di erosione ne ho sentito parlare svariate volte.Non ci sono iscrizioni all'interno della grande piramide:quindi?A costo di sembrare tedioso,vorrei che voi vedeste interno ad angoli all'interno di Cheope.Inoltre,fosse stata anche trovata dagli antichi egizi,chi avrebbe eretto una tale opera senza lasciare il minimo indizio?Le cave di granito sono state trovate si oppure no?Concordo sulla difficoltà di immaginare un cantiere simile:chiunque sia stato il costruttore,ha reso l'opera e l'Egitto immortali.

05/04/2014, 19:32

... E pensare che gli Egizi (come gli americani ) scrivevano dappertutto! [;)]

06/04/2014, 01:21

Aspettate un momento.
Qua vedo che si fa una stima della costruzione della piramide di Cheope misurata in 20 anni, ma questa stima è stata fatta da un certo Erodoto, ma lui nacque nel 484 a.c. mentre la presunta fine della costruzione della piramide si aggira intorno al 2560 a.c..
Ora, tra Erodoto e la piramide ci sono almeno 2000 anni di differenza e probabilmente ci possono essere errori anche da parte sua riguardo a ciò che sa o che gli hanno detto riguardo la costruzione di tale opera in 20 anni.

Da quanto ho capito, qua si prende per oro colato una dichiarazione di uno storico nato 2000 anni dopo la fine della costruzione della Grande Piramide e di cui egli stesso non abbia portato uno straccio di prova fisica che ci siano voluto 20 anni e centomila uomini.

E' come sentir parlare Platone di Atlantide "Oltre le colonne d'Ercole", quando invece passate le colonne d'Ercole cè solo oceano nudo e crudo e niente altro (nessuna città fatta di cerchi concentrici).

Per quanto ne si può capire, è possibile anche che gli egizi con cui ha parlato Erodoto gli abbiano raccontato una mucchia di balle riguardo alla velocissima costruzione della Piramide mentre invece ci sono voluti addirittura parecchi anni in più, e che forse solo Cheope ne abbia visto la sua conclusione.

E per quanto riguarda il fatto che i blocchi siano levigati, quello si potrebbe anche considerare come un lavoro "aftermarket", fatto dopo la posa dei blocchi e non certo magari fatto prima di averli posizionati.

Continuo a propendere sul fatto che gli uomini (come anche gli animali) di 5000-10000 anni fa avessero una potenza muscolare senza dubbio fuori scala rispetto a quella che abbiamo noi oggi, essendo costretti a vivere, cacciare e lavorare in condizioni molto più gravose rispetto ai giorni d'oggi.

E Stonehenge pare essere lo stesso discorso.

Chi gioca con pietre così grosse vuol dire che può permetterselo e che non ha paura di commettere un errore mortale.

E poi basta con sta robetta che in mezzo a due pietroni non ci passa nemmeno un foglio di carta, ma dopo 5000 anni che la piramide ha subito piogge, semi erosione, tempeste di sabbia, pretendete anche che in quegli spiragli ci passi un carta da gioco? ormai quelle fessure sono tutte già riempite da altro materiale se non addirittura letteralmente fuse dalla pressione che esercita una pietra sopra l'altra.

Ad ogni modo, secondo me bisogna prendere le informazione degli storici del tempo MOLTO con le pinze, anche perchè alcuni di loro ci mangiavano con queste cose alla corte di imperatori e re..

06/04/2014, 09:17

... come la città di Troia ..? [;)]

06/04/2014, 11:47

Ufologo 555 ha scritto:

... come la città di Troia ..? [;)]


Immaginavo che si tirasse fuori la città di Troia [;)].

Ma nonostante la presunta città di Troia sia stata trovata, ciò non conferma tutto quello che sia avvenuto nel racconto dell'Iliade.
Dove avresti trovato personaggi che scrivevano e vivevano al passo dei protagonisti di una storia e che ne trascrivevano dettagliatamente azioni e parole?
Il racconto di Omero è molto narrativo, non ci sono date precise e gli eventi vengono raccontati come se Omero fosse sia di fianco ad Agamennone, sia di fianco a Ettore o Paride.
Infatti si tratta di un poema Epico e non Storico, di cui omero può aver anche preso spunto partendo effettivamente avendo visitato una città imponente circondata da grandi mura che lo avrebbe poi ispirato.

In pratica, è come trovare una spada conficcata dentro una pietra e dire che Re Artù, Avalon e i cavalieri della tavola rotonda siano realmente esistiti. Ci sono solo delle supposizioni e niente di preciso perchè non ci sono prove storiche nè testimonianze scritte da storici che possano confermare il tutto.


Dobbiamo ricordarci che in quelle epoche, le popolazioni sopravvivevano anche in base alla loro fama e alla paura che insinuavano alle altre grazie anche a balle sulla loro presunta potenza sia militare che tecnologica.

06/04/2014, 12:21

Holocron,ottima analisi.Ci sono lati oscuri della nostra storia di appena trent'anni fa e pretendiamo di avere conoscenze su avvenimenti vecchi di cinquemila anni.Attestiamo le conoscenze su Cheope su racconti frammentari di Erodoto,vissuto quando le piramidi erano già in rovina da anni.In mille anni lo scenario può cambiare radicalmente lo stato conservativo dei monumenti.Città precolombiane di seicento anni fa non esistono più:la giungla ha quasi cancellato ogni traccia di quello che fu il grande impero delle meso-americhe.Andiamoci cauti per favore su discussioni che altro non vertono su probabili fatti storici,riportati con aggiunta di fantasia divinistica e mitica, propria di duemila anni fa.Le piramidi resteranno sempre e comunque un'opera immortale:in questo,gli antichi costruttori,ci hanno dato uno scacco matto che dura da millenni.

06/04/2014, 14:25

Da quanto ho capito, qua si prende per oro colato una dichiarazione di uno storico nato 2000 anni dopo la fine della costruzione della Grande Piramide e di cui egli stesso non abbia portato uno straccio di prova fisica che ci siano voluto 20 anni e centomila uomini



Guarda che è l' Egittologia degli Accademici a dire questo .

Continuo a propendere sul fatto che gli uomini (come anche gli animali) di 5000-10000 anni fa avessero una potenza muscolare senza dubbio fuori scala rispetto a quella che abbiamo noi oggi, essendo costretti a vivere, cacciare e lavorare in condizioni molto più gravose rispetto ai giorni d'oggi.

E Stonehenge pare essere lo stesso discorso.

Chi gioca con pietre così grosse vuol dire che può permetterselo e che non ha paura di commettere un errore mortale.



OTTIMO DISCORSO .

Equivalemte che è vera la questione di Maria sempre vergine

perchè lo dice la boccà della verità , Santa Romana .



zio ot
Ultima modifica di barionu il 06/04/2014, 14:44, modificato 1 volta in totale.

06/04/2014, 14:30

E poi basta con sta robetta che in mezzo a due pietroni non ci passa nemmeno un foglio di carta, ma dopo 5000 anni che la piramide ha subito piogge, semi erosione, tempeste di sabbia, pretendete anche che in quegli spiragli ci passi un carta da gioco? ormai quelle fessure sono tutte già riempite da altro materiale se non addirittura letteralmente fuse dalla pressione che esercita una pietra sopra l'altra.



Ecco , questa è una frase scritta e sottoscritta da Petrie , un principe degli Accademici , tra l' altro .

Per quanto riguarda la precisione della piramide , ricordo che gli scrittoridell' antichità la descrivevano come il rivestimento esterno fosse così perfetto da sembrare una sola lastra di una sola posa .


ovvero :

AGGIUNGO .

Con delle specifiche veramente interessanti : Petrie parla di
giunture cementate ( plaster in ingese : intonaco, impiastro etc ) al CENTESIMO Di POLLICE,

e questo dato è avallato persino da Lehner : " The complete Pyramids "
1997 ed., e stiamo parlando di come appaiono oggi, dopo " almeno "
4000 anni e rotti.


Ma il punto è un altro, e ne ho parlato con molti ingegneri edìli, :

anche oggi 2007/8/9 se posizioni in pendenza un " macigno " da 10/16 tonnellate,( in pendenza !!! ) , se sbagli la prima posa, , , non c'è pezza,:

il fanciullo rimane lì sbilenco e non si può fare un assestamento " decente " , volendo addirittura operare
con le giunture di cemento. ( malta ,impiastro etc .. )


E gli scrittori dell'antichità ci raccontano come Cheope " apparisse liscia e perfetta come una sola indistinguibile lastra ". Masoudi .IX secolo.


RIPROPONGO :


b]E QUESTA PRECISIONE ASSOLUTA HA LA SUA IMPORTANZA[/b]

ALZIAMO LA POSTA ?

ne Goyon ne Chicca parlano delle lastre di rivestimento CHE PETRIE :" NON SI RIESCE A INFILARE UNA CARTA DA GIOCO NELLE FESSURE ! "




http://www.edicolaweb.net/giza_10g.htm
http://www.edicolaweb.net/giza_03g.htm

http://www.ilpescecane.org/fotogal/main ... temId=1951
http://www.ndonio.it/Piramide%20Chefren.htm

http://www.cortinastelle.it/eclissi/fot ... mide01.jpg

http://www.cortinastelle.it/eclissi/fot ... mide01.jpg

http://www.cortinastelle.it/eclissi/fot ... midi03.jpg

http://www.bairon.it/marrosso2/CIMG0160.jpg
c

( link trovati da San mauro )

Allora, visto che il problema " pietroni di rivestimento " è fondamentale per i calcoli sulla costruzione di Cheope,

posto l'intero brano del libro di Lawton " il Codice di Giza "







DISPOSIZIONE E INSTAURAZIONE DEI BLOCCHI

DI RIVESTIMENTO

Se davvero furono utilizzate delle rampe, i blocchi del rivestimento esterno dovettero essere collocati contemporaneamente al crescere della parte interna della Piramide, vale a dire livello per livello, invece che dal­l'alto verso il basso a costruzione finita. Perché, se vennero usate mac­chine, ammesso che fosse possibile, immaginare di portare in quota i giganteschi blocchi salendo tutto attorno all'edificio terminato, conside­rati i ridottissimi spazi a disposizione, sembra un'impresa irrealizzabile. Ma anche accettando l'ipotesi dell'installazione progressiva, non sono poche le annotazioni da fare; per esempio, stabilire se il rivestimento veniva sistemato prima o dopo la collocazione dei blocchi della massic­ciata intema. Basandosi sull’osservazione della perfetta coincidenza degli incastri delle pietre che rivestono ancora oggi gli strati inferiori della Grande Piramide, Petrie suggerì che senz'altro la loro messa in opera avveniva prima. Lavorati su tutte le facce, questi blocchi garantivano una chiusura perfetta ed accurata del relativo filare di massicciata. Lasciando punti di approdo dalle rampe per creare idonee zone di lavoro, la cosa non sareb­be stata impossibile.


C'è però un'obiezione: oramai quasi tutti gli archeo­logi sono d'accordo nel ritenere che le facce esterne dei blocchi di rivestimento furono ritoccate in situ procedendo dall'alto in basso a struttu­ra completata. ( e non corso per corso ! ,

quest'ultima frase bisognerà approfondirla, poichè pesa quanto la stessa piramide . zio ot )



L'ipotesi sembra confermata da ciò che si nota a proposi­to dei blocchi di rivestimento della Terza Piramide che compongono i corsi di base il cui aspetto è del tutto grezzo, salvo in quelli che si trova­no nella parte centrale di ogni lato - questo forse perché l'edificio dovet­te essere completato in fretta e furia per l'improvvisa morte di Micerino, sospetto alimentato anche dal raffazzonamento con cui fu terminato il complesso dei vicini templi funerari, chiusi alla bell'e meglio con matto­ni di fango.

Se, dunque, questo esempio veniva seguito in tutti i casi, l'unico moti­vo per immaginare i blocchi esterni sistemati prima potrebbe consistere nella ricerca di una maggiore accuratezza. Forse nel caso della Grande Piramide questo sistema venne applicato con i primi corsi di base, collo­cati partendo dall'esterno verso l'interno, ma la procedura venne poi abbandonata per il resto della costruzione. Tuttavia quando si considera che anche i grandi blocchi esterni dovevano essere manovrati dalle mac­chine a leva per venire collocati a posto, la questione dello spazio diven­ta pressoché irrilevante in relazione all'ordine con cui i blocchi venivano disposti. Il posizionamento degli ultimi blocchi di ciascun filare, infatti, avrebbe in tutti i modi rappresentato sempre il compito più difficile. È probabile che, per motivi di efficienza e tempo, il retro, la base e i fianchi dei blocchi di rivestimento venissero predisposti ad adattarsi al contatto con i blocchi adiacenti prima di essere montati, lasciando gli ultimi ritocchi - e la completa rifinitura della parte superiore e della fac­cia esterna - per operazioni da compiere in situ. Che tutte queste fasi fos­sero eseguite con pazienza certosina, è provato non solo dal perfetto com­baciare dei blocchi, ma anche dal loro accurato appoggiarsi su quelli immediatamente interni, se, per di più, si tiene anche in conto che i punti di contatto non risultavano sovente perpendicolari alle facce dei blocchi. Gli strumenti utilizzati per la rifinitura finale garantivano un lavoro dav­vero raffinato e preciso. Si trattava di semplici scalpelli di rame, dalla lama non più larga di un centimetro, che veniva regolarmente affilata per garantirne l'efficienza. L'ipotesi che le facce esterne dei blocchi di copertura siano state model­late e levigate solo a Piramide completamente eretta, viene supportata da ciò che scrive Masoudi, quando dice: «La Piramide è stata realizzata a gradoni, innalzati e finiti a partire dall'alto per scendere verso il basso, e rivestita quando venne terminata». (Per quanto questa frase possa anche essere interpretata per dire che, mano a mano che si procedeva verso il termine del lavoro venivano anche piazzati i blocchi di rivestimento). Anche se questa teoria gode di buon credito, presenta alcuni problemi logistici niente affatto trascurabili. Se i blocchi esterni vennero sistemati alla fine del lavoro, procedendo dall'alto in basso - ,


( ovvero, bisognava portare a 120/140 metri di altezza pietroni da 10/15 tonnellate dopo una salita in rampe elicoidali lunga circa 3 chilometri ( stima di Goyon ) zio ot )),


con l'uso di macchine di sollevamento - allora questa ope­razione aggiuntiva non suscita problemi; ma abbiamo già visto che non avrebbe rappresentato la soluzione migliore, quand'anche questo metodo fosse stato usato. Viceversa, se i blocchi fossero stati sistemati corso per corso, come ipotizzato nel caso di utilizzo delle rampe, tutto attorno all'e­dificio non ci sarebbe stata alcuna piattaforma per ospitare gli operai addetti alla rifinitura finale dei blocchi. Dunque, se si ammette la teoria delle rampe, cosa che implica l'idea della rifinitura conclusiva delle facce esterne dei blocchi di copertura, ci sono soltanto due metodi per render­ne ragione: o dei ponteggi lignei eretti sulle rampe, oppure l'uso a ponti sospesi sorretti da gruppi di funi calati dall'alto delle quattro facce della Piramide: queste piattaforme aeree sospese, avrebbero consentito agli operai il lavoro di rifinitura.
( gruppi di funi ?????????????piattaforme aeree per blocchi da 15 tn posate con precisione da orologio svizzero ???????? qui Lawton spadella di brutto . zio ot )
Ultima modifica di barionu il 06/04/2014, 15:17, modificato 1 volta in totale.

06/04/2014, 14:32

AleBon ha scritto:

Holocron,ottima analisi.Ci sono lati oscuri della nostra storia di appena trent'anni fa e pretendiamo di avere conoscenze su avvenimenti vecchi di cinquemila anni.Attestiamo le conoscenze su Cheope su racconti frammentari di Erodoto,vissuto quando le piramidi erano già in rovina da anni.In mille anni lo scenario può cambiare radicalmente lo stato conservativo dei monumenti.Città precolombiane di seicento anni fa non esistono più:la giungla ha quasi cancellato ogni traccia di quello che fu il grande impero delle meso-americhe.Andiamoci cauti per favore su discussioni che altro non vertono su probabili fatti storici,riportati con aggiunta di fantasia divinistica e mitica, propria di duemila anni fa.Le piramidi resteranno sempre e comunque un'opera immortale:in questo,gli antichi costruttori,ci hanno dato uno scacco matto che dura da millenni.



Scusa sai , ma io e max stiamo andando avanti a matematica e fisica , mentre tu stai parlando di cocaina agli schiavi .

o di operai simil Hulk



zio ot
Ultima modifica di barionu il 06/04/2014, 14:33, modificato 1 volta in totale.

06/04/2014, 14:56

Giza è da datare al 12500 a c


Gli archeologi sembra si stiano svegliando :

http://it.wikipedia.org/wiki/G%C3%B6bekli_Tepe

http://www.luogocomune.net/site/modules ... _id=19855..




zio ot [;)]
Ultima modifica di barionu il 06/04/2014, 14:59, modificato 1 volta in totale.

06/04/2014, 15:39

Comunque un'altra cosa è sicura: solo nella Grande Piramide si possono fare (ed avere soluzioni) tutti calcoli che ci vengono in mente, e riguardo ad ogni cosa ...
Non esiste altro monumento che sia in grado di dare"risposte" o "giochi" matematici come nella Piramide! (Per non parlare dei vari tipi di esperimentifatti anche con modelli!)
E' unica e tale rimarrà.

06/04/2014, 15:43

Ho trovato questa informazione:

http://eugeniosiragusalevitediunmutante ... o-los.html

Non posso fare il copia incolla ...ma a fine intervista
proprio ultima risposta Eugenio informa circa le piramidi.

Conclusione: aiuto esterno per edificazione.
conferma ciò che già pensavo.
ciao ciao

[|)]

06/04/2014, 15:57

holocron ha scritto:

Aspettate un momento.
Qua vedo che si fa una stima della costruzione della piramide di Cheope misurata in 20 anni, ma questa stima è stata fatta da un certo Erodoto, ma lui nacque nel 484 a.c. mentre la presunta fine della costruzione della piramide si aggira intorno al 2560 a.c..
Ora, tra Erodoto e la piramide ci sono almeno 2000 anni di differenza e probabilmente ci possono essere errori anche da parte sua riguardo a ciò che sa o che gli hanno detto riguardo la costruzione di tale opera in 20 anni.

Da quanto ho capito, qua si prende per oro colato una dichiarazione di uno storico nato 2000 anni dopo la fine della costruzione della Grande Piramide e di cui egli stesso non abbia portato uno straccio di prova fisica che ci siano voluto 20 anni e centomila uomini.

E' come sentir parlare Platone di Atlantide "Oltre le colonne d'Ercole", quando invece passate le colonne d'Ercole cè solo oceano nudo e crudo e niente altro (nessuna città fatta di cerchi concentrici).

Per quanto ne si può capire, è possibile anche che gli egizi con cui ha parlato Erodoto gli abbiano raccontato una mucchia di balle riguardo alla velocissima costruzione della Piramide mentre invece ci sono voluti addirittura parecchi anni in più, e che forse solo Cheope ne abbia visto la sua conclusione.

E per quanto riguarda il fatto che i blocchi siano levigati, quello si potrebbe anche considerare come un lavoro "aftermarket", fatto dopo la posa dei blocchi e non certo magari fatto prima di averli posizionati.

Continuo a propendere sul fatto che gli uomini (come anche gli animali) di 5000-10000 anni fa avessero una potenza muscolare senza dubbio fuori scala rispetto a quella che abbiamo noi oggi, essendo costretti a vivere, cacciare e lavorare in condizioni molto più gravose rispetto ai giorni d'oggi.

E Stonehenge pare essere lo stesso discorso.

Chi gioca con pietre così grosse vuol dire che può permetterselo e che non ha paura di commettere un errore mortale.

E poi basta con sta robetta che in mezzo a due pietroni non ci passa nemmeno un foglio di carta, ma dopo 5000 anni che la piramide ha subito piogge, semi erosione, tempeste di sabbia, pretendete anche che in quegli spiragli ci passi un carta da gioco? ormai quelle fessure sono tutte già riempite da altro materiale se non addirittura letteralmente fuse dalla pressione che esercita una pietra sopra l'altra.

Ad ogni modo, secondo me bisogna prendere le informazione degli storici del tempo MOLTO con le pinze, anche perchè alcuni di loro ci mangiavano con queste cose alla corte di imperatori e re..


Quoto la linea generale che vuoi evidenziare. Parla a sproposito chiunque asserisca che siano GIA' datate con certezza e collocate con altrettanta certezza in un dato periodo storico.

Sono pienamente d'accordo.
Vorrei aggiungere che vedo un ostracismo verso ogni nuovo dettaglio venga a galla, tanto da avere l'impressione che si discuta su cose già dette e ridette, tralasciando a volte quello che alcuni studiosi d'egittologia in mezzo mondo stanno"nuovamente osservando" con le tecnologie che oggi sono disponibili e già all'opera ANCHE su Giza e dintorni.

Forse manca la pazienza d'attendere i risultati sempre meno "approssimativi" che la scienza riesce a dare oggi più che mai.
Una datazione dei materiali abbastanza affinata da portare ad una data di costruzione certa, spero sia alle porte.

Per ora vorrei farvi riflettere su una cosa che parrebbe OT, ma forse, se le Piramidi fossero realmente antichissime, andrebbe presa in considerazione.

Torniamo per un attimo al Giurassico. Epoca di creature imponenti, estintesi quasi improvvisamente, sembra a causa dell'ormai accertato impatto di Chixulub.

Poniamo sia anche andata così...resta però il fatto acclarato che OGGI delle creature simili non potrebbero esistere. La gravità e la pressione terrestri le schianterebbero al suolo. A partire dagl'organi interni, sino al peso del corpo sulle articolazioni, per gli animali terrestri e molti volatili dell'epoca sino a 65 milioni di anni fa...oggi sarebbe IMPOSSIBILE sopravvivere alla gravità e pressione a cui sarebbero sottoposte le ODIERNE tonnellate del loro peso.

SOLO 65 milioni di anni fa questo pianeta era probabilmente diverso in maniera netta anche nelle sue caratteristiche di massa planetaria, velocità rotatoria, tempo di rivoluzione e chissà quanto altro.

L'eventuale asteroide caduto sul bordo dello Yucatan, ufficialmente riconosciuto come "la porta" che si è aperta, permettendo ai mammiferi la loro evoluzione e "dominazione" del pianeta sino ai giorni nostri, ha forse anche messo fine alle condizioni che favorivano questo "gigantismo" sin lì molto presente.
Condizioni che potrebbero essersi attestate su una scala intermedia tra quella sin lì esistente e quella odierna, tanto da poter ipotizzare un ambiente più adatto ad eventuali "uomini giganti" che a un Homo Sapiens con le proprie odierne "misure"....se fosse vissuto all'epoca.


Certo, si parla di milioni di anni fa, ma se queste caratteristiche di "intensità" gravitazionale e barometrica, da cui deriva il peso di una creatura sottoposta ad esse, si fossero mantenute al già ipotizzato livello intermedio, fino...diciamo....al "diluvio" biblico?!

Potrebbe essere un filo molto più logico di quello che sembra, il teorizzare un antico gigantismo, se visto anche sotto quest'ottica raramente affrontata...
IMHO.
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