ciao Wave è un argomento che conosco molto bene ,qui si spiega in dettaglio come avviene il fenomeno nel dna ,siamo ovviamente in un campo teorico .interessante teoria .grazie

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1. La cellula e la sua evoluzione
La cellula è il primo livello di essere vivente complesso. La cellula è la più semplice struttura di un sistema biologico e rappresenta una forma di vita indipendente.
Esistono diversi tipi di cellule:
1) I virus (parassiti cellulari) sono di natura radioattiva;
2) Le cellule procariotiche (es.batteri) sono di natura elettrica;
3) Le cellule eucariotiche con riproduzione asessuata (es.lieviti) sono di natura elettromagnetica.
4) Le cellule eucariote con riproduzione sessuata sono puramente magnetiche.
Esiste quindi un unico tipo di cellula allo stato puramente magnetico ed è la cellula eucariota con riproduzione sessuata.
I virus sono parassiti endocellulari di natura radioattiva, e sono in pratica delle degenerazioni delle cellule eucariotiche pure (magnetiche). Una prima degenerazione di tali cellule pure è la cellula eucariotica asessuata (elettromagnetica), una seconda ulteriore degenerazione è rappresentata dalle cellule procariotiche (elettriche) e la ultima e massima degenerazione di una cellula pura magnetica è il virus (radioattivo). Queste degenerazioni sono dovute alla caduta di consapevolezza delle cellule che, man mano che diminuivano di vibrazione, cambiavano la loro energia base (da magnetica a elettromagnetica, poi elettrica ed infine radioattiva) e di conseguenza anche la loro struttura (da cellule eucariotiche sessuate a eucariotiche asessuate, poi procariotiche ed infine virus).
Le prime forme di vita apparse sulla terra, sia animali che vegetali, erano composte da organismi unicellulari. La membrana della cellula, che costituiva un limite tra l'interno e l'esterno della stessa, rendeva la cellula qualcosa di distinto dall'ambiente circostante.
Alcuni organismi (protozoi, batteri e lieviti) consistono in una singola cellula e ci vuole il microscopio per vederli. Molti altri organismi, animali e vegetali, sono composti da un numero esorbitante di cellule, ma tutti cominciano la loro esistenza come una singola cellula.
L'uovo umano si divide entro le prime 24 ore che seguono la fecondazione e in 3 giorni si forma un embrione composto da 72 cellule. Dopo 9 mesi il neonato è composto da 10 miliardi di cellule.
Tutte le cellule svolgono le funzioni essenziali degli esseri viventi, si riproducono, crescono e reagiscono agli stimoli esterni e per fare questo consumano energia che viene fornita da specifici apparati al loro interno. Esistono due tipi generali di cellule, quelle con il nucleo che si chiamano eucarioti e che possono essere organismi indipendenti o parte di organismi più complessi e quelle senza nucleo che rappresentano la forma vivente più primitiva, della quale fanno parte per esempio i batteri.
Le cellule sono limitate nello spazio da un involucro che si chiama membrana plasmatica e che regola il traffico in uscita ed in entrata. Sulla membrana sono esposti dei segnali caratteristici (recettori) che servono all'interazione con il mondo esterno (Fig.1).

Fig. 1 - I componenti della cellula
Anche se le cellule si differenziano fortemente per forma e misura, quasi tutte hanno gli stessi componenti di base. Oltre a ciò che la compone, la cellula ha in sé un complesso di alta tecnica industriale. Essa ha un ufficio centrale (il nucleo), un consiglio di amministrazione (il DNA e i geni), una centrale (i mitocondri), una rete di comunicazioni interne (il reticolo), un impianto di costruzione, di fabbricazione (i ribosomi), un'imballatrice (il dittiosoma) (corpuscoli del Golgi) (Figg. 2 e 2a).


A - Il nucleo è il centro di controllo che racchiude il DNA, ovvero i fattori ereditari. Esso controlla l'insieme delle cellule e dirige molte delle attività da esse espletate. Il nucleo è circondato da una membrana che divide e allo stesso tempo seleziona il passaggio delle informazioni tra il nucleo e il citoplasma.
B - Il citoplasma (o citoscheletro)- è la sostanza che si trova al di fuori del nucleo, contenuta entro la membrana periferica del plasma. All'interno di essa e della sostanza di base che la compone troviamo molte sostanze. Concretamente, il citoplasma è un fluido spesso, semitrasparente ed elastico, nel quale sono sospesi gli organelli (Vedi Fig. 2a). Il citoscheletro è una struttura fatta di piccoli tubini rigidi (microtubuli) che costituisce l'impalcatura della cellula e che serve anche al suo movimento.
C - L'apparato del Golgi e' responsabile della definitiva elaborazione e smistamento di proteine e lipidi destinati ad essere utilizzati all'interno o all'esterno della cellula;
D - Il reticolo endoplasmico è il luogo dove vengono assemblate le proteine
E - I mitocondri sono gli organelli dove avviene la respirazione della cellula e dove si produce l'energia necessaria alla sua vita (ATP). Gli organelli - sono strutture che, come ciascun organo del corpo, hanno un ruolo specifico nella crescita, nel mantenimento, nella ricostruzione e nel controllo del ciclo vitale delle cellule.
DNA e Ascensione
27/12/2005
1. La cellula e la sua evoluzione
La cellula è il primo livello di essere vivente complesso. La cellula è la più semplice struttura di un sistema biologico e rappresenta una forma di vita indipendente.
Esistono diversi tipi di cellule:
1) I virus (parassiti cellulari) sono di natura radioattiva;
2) Le cellule procariotiche (es.batteri) sono di natura elettrica;
3) Le cellule eucariotiche con riproduzione asessuata (es.lieviti) sono di natura elettromagnetica.
4) Le cellule eucariote con riproduzione sessuata sono puramente magnetiche.
Esiste quindi un unico tipo di cellula allo stato puramente magnetico ed è la cellula eucariota con riproduzione sessuata.
I virus sono parassiti endocellulari di natura radioattiva, e sono in pratica delle degenerazioni delle cellule eucariotiche pure (magnetiche). Una prima degenerazione di tali cellule pure è la cellula eucariotica asessuata (elettromagnetica), una seconda ulteriore degenerazione è rappresentata dalle cellule procariotiche (elettriche) e la ultima e massima degenerazione di una cellula pura magnetica è il virus (radioattivo). Queste degenerazioni sono dovute alla caduta di consapevolezza delle cellule che, man mano che diminuivano di vibrazione, cambiavano la loro energia base (da magnetica a elettromagnetica, poi elettrica ed infine radioattiva) e di conseguenza anche la loro struttura (da cellule eucariotiche sessuate a eucariotiche asessuate, poi procariotiche ed infine virus).
Le prime forme di vita apparse sulla terra, sia animali che vegetali, erano composte da organismi unicellulari. La membrana della cellula, che costituiva un limite tra l'interno e l'esterno della stessa, rendeva la cellula qualcosa di distinto dall'ambiente circostante.
Alcuni organismi (protozoi, batteri e lieviti) consistono in una singola cellula e ci vuole il microscopio per vederli. Molti altri organismi, animali e vegetali, sono composti da un numero esorbitante di cellule, ma tutti cominciano la loro esistenza come una singola cellula.
L'uovo umano si divide entro le prime 24 ore che seguono la fecondazione e in 3 giorni si forma un embrione composto da 72 cellule. Dopo 9 mesi il neonato è composto da 10 miliardi di cellule.
Tutte le cellule svolgono le funzioni essenziali degli esseri viventi, si riproducono, crescono e reagiscono agli stimoli esterni e per fare questo consumano energia che viene fornita da specifici apparati al loro interno. Esistono due tipi generali di cellule, quelle con il nucleo che si chiamano eucarioti e che possono essere organismi indipendenti o parte di organismi più complessi e quelle senza nucleo che rappresentano la forma vivente più primitiva, della quale fanno parte per esempio i batteri.
Le cellule sono limitate nello spazio da un involucro che si chiama membrana plasmatica e che regola il traffico in uscita ed in entrata. Sulla membrana sono esposti dei segnali caratteristici (recettori) che servono all'interazione con il mondo esterno (Fig.1).
Fig. 1 - I componenti della cellula
Anche se le cellule si differenziano fortemente per forma e misura, quasi tutte hanno gli stessi componenti di base. Oltre a ciò che la compone, la cellula ha in sé un complesso di alta tecnica industriale. Essa ha un ufficio centrale (il nucleo), un consiglio di amministrazione (il DNA e i geni), una centrale (i mitocondri), una rete di comunicazioni interne (il reticolo), un impianto di costruzione, di fabbricazione (i ribosomi), un'imballatrice (il dittiosoma) (corpuscoli del Golgi) (Figg. 2 e 2a).
Fig. 2
Fig. 2a
A - Il nucleo è il centro di controllo che racchiude il DNA, ovvero i fattori ereditari. Esso controlla l'insieme delle cellule e dirige molte delle attività da esse espletate. Il nucleo è circondato da una membrana che divide e allo stesso tempo seleziona il passaggio delle informazioni tra il nucleo e il citoplasma.
B - Il citoplasma (o citoscheletro)- è la sostanza che si trova al di fuori del nucleo, contenuta entro la membrana periferica del plasma. All'interno di essa e della sostanza di base che la compone troviamo molte sostanze. Concretamente, il citoplasma è un fluido spesso, semitrasparente ed elastico, nel quale sono sospesi gli organelli (Vedi Fig. 2a). Il citoscheletro è una struttura fatta di piccoli tubini rigidi (microtubuli) che costituisce l'impalcatura della cellula e che serve anche al suo movimento.
C - L'apparato del Golgi e' responsabile della definitiva elaborazione e smistamento di proteine e lipidi destinati ad essere utilizzati all'interno o all'esterno della cellula;
D - Il reticolo endoplasmico è il luogo dove vengono assemblate le proteine
E - I mitocondri sono gli organelli dove avviene la respirazione della cellula e dove si produce l'energia necessaria alla sua vita (ATP). Gli organelli - sono strutture che, come ciascun organo del corpo, hanno un ruolo specifico nella crescita, nel mantenimento, nella ricostruzione e nel controllo del ciclo vitale delle cellule.
L’ATP (Adenosintrifosfato) è la molecola che fornisce energia al nostro corpo (è il nostro carburante).
Nucleo e cromosomi
Il nucleo è presente in tutte le cellule eucarioti sia animali che vegetali. È composto da una membrana che racchiude il DNA (acido deossiribonucleico) legato ad alcune proteine con le quali forma la cromatina. Osservata al microscopio la cromatina appare come una massa filamentosa. Osservando il nucleo al microscopio inoltre si può vedere il nucleolo, una massa più scura nella quale viene sintetizzato l'RNA (acido ribonucleico) ribosomale che servirà per la sintesi delle proteine. La membrana nucleare presenta dei pori che permettono il passaggio di diverse sostanze dal nucleo al citoplasma (fig. 3). Durane la divisione cellulare (mitosi e meiosi) la cromatina si condensa e forma i cromosomi (fig. 4).
Nel nucleo di una cellula umana ci sono 23 paia di cromosomi i quali contengono il Dna. Di queste, 22 paia sono in comune tra uomo e donna. I due cromosomi rimanenti sono quelli che danno il sesso (cromosomi sessuali). Nell'uomo la coppia rimanente è XY, nella donna XX.
Il cromosoma, organulo del nucleo cellulare, per lo più a forma di bastoncino, è portatore dei geni, cioè dei caratteri ereditari; il numero di cromosomi è costante in tutte le cellule di una specie. Fanno eccezione le cellule sessuali (gameti) che posseggono la metà (n) del numero normale di cromosomi (2n). I cromosomi sono formati da cromatina, il cui costituente più importante è il DNA e divengono visibili solo durante il processo di divisione cellulare (mitosi). Le proprietà genetiche dei cromosomi dipendono dalla struttura del DNA. Ogni cromosoma è costituito da due subunità, i cromatidi, ognuno dei quali è a sua volta costituito da due filamenti avvolti ad elica.
Un gene non è altro che un segmento di Dna, cioè una certa serie di nucleotidi. I geni sono soltanto delle ricette per fabbricare proteine.
I cromosomi sono presenti a coppie di omologhi (due cromosomi omologhi hanno gli stessi geni) e ogni cromosoma è formato da due cromatidi fra di loro identici.
Cromosomi sessuali: cromosomi che determinano il sesso nell'uomo e in molti animali e piante. Nell'uomo vi sono 46 cromosomi, composti da 22 paia di cromosomi omologhi (detti autosomi: 22 di origine paterna e 22 di origine materna), ai quali si aggiunge una coppia di cromosomi sessuali propriamente detti, che sono uguali nella femmina (cromosoma X) e diversi nel maschio (cromosoma X e cromosoma Y). Quando si formano i gameti, la femmina dà origine a gameti tutti uguali, contenenti ciascuno il cromosoma X, il maschio a gameti con il cromosoma X (50%) e a gameti con il cromosoma Y (50%). La fecondazione pertanto darà origine al 50% di maschi (XY) e al 50% di femmine (XX). In altre specie invece è la femmina a portare i cromosomi sessuali diversi.


Mitosi e meiosi
La mitosi è un processo di divisione cellulare attraverso il quale si formano due cellule identiche.
Nella mitosi due copie identiche di materiale genetico vengono ridistribuite nelle cellule figlie.
La mitosi avviene nelle cellule somatiche animali e vegetali.
Quando la cellula non si divide si trova in una fase chiamata interfase durante la quale il DNA si trova sottoforma di cromatina non condensata. Al microscopio appare come una massa filamentosa.
L'inizio della mitosi induce dei cambiamenti nella forma del DNA e si formano delle strutture che permettono il regolare svolgimento della divisione.
In seguito alla mitosi ogni cellula riceve una copia esatta del cospicuo materiale genetico della cellula madre e, in seguito alla citodieresi, riceve approssimativamente la metà del citoplasma e degli organuli.

Fig. 4a
La divisione mitotica avviene in quattro fasi (figura 4a):
1. profase: il DNA comincia a condensarsi per formare i cromosomi. Incominciano a formarsi le fibre del fuso mitotico
2. metafase: scompare la membrana nucleare, i cromosomi si dispongono sul piano equatoriale della cellula, le fibre del fuso completamente formate sono attaccate al centromero dei cromosomi.
3. anafase: i due cromatidi che formano un cromosoma migrano verso i poli opposti della cellula tirati dalle fibre del fuso
4. telofase: i cromosomi cominciano a despiralizzarsi, si rifoma l'involucro nucleare, le cellule si separano (citocinesi).
Alla fine della divisione mitotica si hanno due cellule, fra di loro identiche, originate da una cellula progenitrice.
La meiosi
La riproduzione sessuata comporta una speciale divisione nucleare, la meiosi.

La meiosi avviene nelle cellule della linea germinale dalle quali si originano i gameti (spermatozoi maschili e ovociti femminili).
La meiosi è simile alla mitosi ma invece di una avvengono due divisioni cellulari consecutive.
Alla fine della meiosi sia ha da una cellula progenitrice quattro cellule figli con una quantità di DNA pari alla metà di quello della cellula progenitrice.
Prima divisione meiotica (figura 5):
1. profase 1: il DNA si condensa in cromosomi, la membrana nucleare scompare, si formano le fibre del fuso, i cromosomi omologhi si appaiano e si scambiano dei tratti (crossing over).
2. metafase 1: i cromosomi si dispongono lungo la piastra equatoriale.
3. anafase1: a differenza della mitosi alla fine della metafase non si sdoppia il centromero per cui le fibre del fuso trascinano i cromosomi omologhi ai due poli opposti della cellula.
Seconda divisione meiotica (figura 5):
1. telofase 1: si formano due cellule con una sola copia di ciascun cromosoma. Si forma la membrana nucleare intorno ad ogni gruppo di cromosomi.
2. profase 2: si dissolve la membrana nucleare e compaiono le fibre del fuso
3. metafase 2: i cromosomi si allineano sulla piastra equatoriale della cellula
4. anafase 2: si sdoppia il centromero e si separano i cromatidi.
5. telofase 2: i cromatidi si trovano ai poli opposti e intorno si forma la membrana nucleare.
Tutte le cellule sono costituite da 4 principali tipi di macromolecole biologiche: le proteine, i polisaccaridi, i lipidi e gli acidi nucleici. Tali macromolecole sono connesse ai 4 elementi fondamentali: aria, acqua, terra e fuoco. Le proteine sono connesse all'elemento terra, i polisaccaridi all'elemento acqua, i lipidi all'elemento aria e gli acidi nucleici all'elemento fuoco. E' il fuoco eterico che proviene dall'Aurora al centro della Terra e che entra nei nostri corpi eterici che permette al DNA di mutare durante l'ascensione.
Quanto detto significa che le proteine ed i polisaccaridi (carboidrati, cioccolata e dolci vari) forniscono energia alla materia, mentre i lipidi (grassi) e il cibo connesso al fuoco (pietanze piccanti, alcool) forniscono energia all'antimateria (etere, spazio interstiziale). Dato però che allo stato attuale praticamente tutte le persone hanno lo spazio interstiziale carico elettricamente e con massa, allora ingerendo grassi lo spazio interstiziale acquista ancora più massa e quindi le nostre forme fisiche si allargano di grasso.
Il DNA è diventato il punto focale della ricerca genetica. Si pensa che esso contenga tutte le informazioni genetiche della cellula. Il DNA è costituito da una molecola a doppia spirale che assomiglia ad una scala a pioli flessibile, ritorta ad elica. Si tratta dell'unica sostanza vivente in natura capace di riprodursi da sola. Il DNA ha una composizione chimica identica per ogni organismo vivente. Senza di esso, non è possibile la riproduzione della vita. La disposizione dei componenti del DNA determinerà la qualità della cellula dell’organismo vivente.
Ogni organismo vivente, sia esso un batterio o un elefante, ha bisogno di un progetto per poter esistere. Le istruzioni per questo progetto sono contenute nel DNA e costituiscono l'informazione genetica.
Una cellula è costituita da un numero elevatissimo di molecole. Gli organuli che si trovano sia nella cellula "decadente", sia nella cellula autogenerantesi (cellula cristallina) sono sempre gli stessi. Ciò che cambia è solamente il DNA nel nucleo della cellula.

Ogni cellula in tutto lo spazio-tempo contiene nel suo nucleo la storia di tutto il creato fino al momento presente. Il DNA non è altro che una grande memoria storica (mentale) ed esperienziale (emotiva). Tutto nello spazio tempo è formato da particelle-cellule. E tutte le particelle contengono il DNA, cioè una loro memoria interna.
Nel nucleo di una cellula umana ci sono 23 paia di cromosomi i quali contengono il Dna. Di queste, 22 paia sono in comune tra uomo e donna. I due cromosomi rimanenti sono quelli che danno il sesso (cromosomi sessuali). Nell'uomo la coppia rimanente è XY, nella donna XX. Perciò è il cromosoma dell'uomo che stabilisce il sesso del nascituro.
La molecola del DNA ha la straordinaria capacità di conservare e trasmettere alle generazioni successive le informazioni in essa contenute. La sua famosa struttura a doppia elica è stata identificata ne 1953 da Watson e Crick ed è formata da due catene che si avvolgono una sull'altra come una scala a chiocciola.
Tratti di molecole di DNA, avvolgendosi su particolari proteine dette istoni, formano i cromosomi.
Il DNA è formato da un gran numero di piccole molecole organiche chiamate nucleotidi (le subunità di cui sono formati gli acidi nucleici).
I nucleotidi del DNA sono costituiti dall'unione di 1 zucchero (desossiribosio) + 5 atomi di carbonio + un gruppo di fosfato + una delle seguenti basi azotate: adenina (A), guanina (G), timina (T), citosina (C). Perciò Vi sono 4 tipi di nucleotidi nel Dna.
I nucleotidi del DNA sono strutturalmente simili l'uno all'altro. Ma, T e la C sono più piccole e ad anello singolo (pirimidine); A e G sono più grandi e a doppio anello (purine). I nucleotidi sono presenti nel DNA in quantità relative e variano a seconda della specie di organismo considerato però il numero di molecole di adenina è uguale a quello di timina (A = T), il numero di molecole di guanina è uguale al numero di quelle di citosina (G = C).
Le basi azotate rappresentano le vere e proprie lettere di un alfabeto. La sequenza con cui queste lettere sono "scritte" rappresenta la lingua del DNA. Il DNA costituisce i cromosomi delle nostre cellule e se legassimo assieme tutto il DNA di una singola cellula sarebbe lungo quasi due metri. Negli organismi con più di una cellula, come noi per esempio, tutte le cellule che formano il corpo hanno lo stesso DNA, vale a dire che il DNA di una cellula del muscolo è identico a quello di una cellula della pelle. Il DNA che è contenuto nelle cellule germinali (spermatozoi e uova) è invece diverso ed è per questo motivo che i figli non sono identici ai genitori.
Le basi azotate sono unite a coppie C-G, G-C, A-T, T-A. Le due basi che si uniscono sono unite da un legame idrogeno. All'interno del filamento della molecola di Dna si trovano le coppie di basi, all'esterno vi è lo scheletro zucchero-fosfato (Vedi figure ). L’appaiamento delle basi avviene mediante legami idrogeno.
L'accoppiamento delle basi azotate tra i due filamenti nucleotidici del DNA è uguale in tutte le specie. L'adenina si accoppia con la timina e la guanina con la citosina (A-T, G-C). La sequenza di basi azotate, ossia quale base segue un'altra in un filamento nucleotidico, è diversa da specie a specie e in base minore da individuo a individuo.
Una sequenza di tre nucleotidi viene detta tripletta o codone, e corrisponde a un particolare amminoacido. Questa proprietà permette lo svolgersi della sintesi proteica. La molecola di questo acido nucleico si avvolge su se stessa, assumendo la forma caratteristica che ha permesso di indicarla come “doppia elica”.
Un gene non è altro che un segmento di Dna, cioè una certa serie di nucleotidi. I geni sono soltanto delle ricette per fabbricare proteine.
Il messaggio contenuto in ciascun gene ha un significato preciso: definisce, quindi, la costituzione di un prodotto che, nella maggioranza dei casi, e' una proteina.
Spesso si usa dire che ciascun gene codifica per una data proteina: contiene infatti, le istruzioni necessarie (il codice) per costruire la proteina corrispondente.
A ciascun gene, quindi, corrisponde una proteina diversa e, in alcuni casi, anche più di una; spesso, infatti, la cellula utilizza solo una parte dell'informazione contenuta nel gene e costruisce delle proteine abbreviate.
I geni non sono isole sparse nei cromosomi, ma sono collegati tra loro da controlli funzionali che fanno dei cromosomi delle vere e proprie unità.
Tra i geni dello stesso genoma ci sono interazioni molto estese e complesse, per cui non e' possibile pensare alla funzione di un gene come isolata da quella del resto degli altri geni.
In ogni cellula esiste un equilibrio tra geni attivi, per cui l'azione di ciascuno di essi dipende, entro certi limiti, dall'azione di tutti gli altri.
Il Codice genetico è un sistema di corrispondenza tra basi azotate del DNA e amminoacidi. Tale sistema nel corso della sintesi proteica permette l'interpretazione delle informazioni contenute nella molecola di acido nucleico e la loro trasformazione in un precisa indicazione della sequenza che gli amminoacidi devono avere nella proteina che è in via di formazione. In particolare, il codice genetico è formato da 64 triplette (o codoni), ossia da 64 combinazioni di tre basi azotate, ad esempio AAC, ATA, TCG e così via (in cui A corrisponde ad adenina, C a citosina, G a guanina e T a timina). A ogni tripletta corrisponde un amminoacido: considerando le triplette degli esempi citati, gli amminoacidi corrispondenti sono la leucina, la tirosina e la serina. Poiché gli amminoacidi sono venti, e le possibili triplette sono 64, ne deriva che diverse triplette devono corrispondere a uno stesso amminoacido. In effetti, per citare un esempio, le sei triplette UUA, UUG, CUU, CUC, CUA e CUG indicano l'amminoacido leucina, le due triplette AGU e AGC corrispondono alla serina, mentre il solo codone UGG è attribuito al triptofano. Vi sono tre triplette non-senso, che cioè non corrispondono ad alcun amminoacido e che pongono termine alla sintesi proteica, e una tripletta che costituisce un segnale di inizio della sintesi.

continua qui :http://www.ascensione.org/dna_e_ascensione.htm