30/12/2010, 23:38
31/12/2010, 01:15
Doc ha scritto:
Nella Bibbia si parla di Elohim e di Nephilim, nel Mahabarata si parla dei figli di Pandu (Pandava) e dei loro "cugini" i Kaurava (che avevano come loro simbolo, come del resto i Nephilm, il serpente), e così si potrebbe proseguire immagino in tutti i poemi o racconti antichi di quella guerra.
Ci è noto che un gruppo (gli Elohim) era detentore dei segreti della Vita e della Conoscenza ma voleva custodirlo per sé, mentre l'altro (l'allegoria del peccato originale) voleva renderne partecipe l'uomo per aiutarlo a crescere.
31/12/2010, 10:01
A parte padroneggiare lo stress nella nostra vita, come possiamo allora attivare la pineale perché rimanga in salute e produca i suoi ormoni naturali? Quando gli estratti pineali con i loro associati neurotrasmettitori furono somministrati ad animali di laboratorio per via endovenosa, produssero effetti benefici che immediatamente ottennero l’attenzione di molti scienziati. Gli elevati livelli di melatonina ed ormoni pineali arrestarono l’eccessiva secrezione di cortisone in risposta allo stress, migliorarono il metabolismo dei carboidrati, inibirono l’arteriosclerosi (indurimento delle arterie), alleviarono la depressione del sistema immunitario, ridussero i livelli di trigliceridi, migliorarono l’immunità cellulare e diminuirono l’incidenza dello sviluppo e crescita di certi tumori. Gli ormoni pineali aumentarono anche la durata della vita degli animali da laboratorio del 25 per cento. Rapportato agli esseri umani: se la durata della vita di un essere umano sano è di 80 anni ed è aumentata del 25 per cento, quella persona potrebbe vivere 100 anni.
Ugualmente rilevante è che gli scienziati hanno notato un miglioramento progressivoe consistente nella salute degli animali, caratterizzato da una riduzione del peso corporeo, migliore pelliccia, aumentato vigore, maggiore attività e postura migliore (Maestroni, 1993). La melatonina aumenta anche significativamente il sonno REM (movimenti rapidi degli occhi) e l’attività onirica. Questo neurotrasmettitore sembra intensificare la visualizzazione a colori durante il sonno. È il neurotrasmettitore dei sogni. La melatonina è anche un importante spazzino di radicali liberi e un antiossidante, prolungando la vita e prevenendo malattie legate all’età come pure il cancro e le malattie cardiache. I radicali liberi sono molecole con una grande carica che contengono ossigeno, ed esistono principalmente nel sangue. Essi danneggiano le membrane cellulari, le strutture cellulari (come il DNA) ed alterano molti processi biologici funzionanti influenzandone la fisiologia cellulare in molti modi dannosi. Altri test di laboratorio hanno confermato che la melatonina ha anche un ruolo neuroprotettivo. Quando i neuroni sono protetti, hanno una migliore possibilità di un prolungato e corretto funzionamento e di un rallentamento della degenerazione con l’età.
31/12/2010, 13:07
31/12/2010, 19:16
Utnapishtim disse a lui, a Gilgameš: “Sei venuto fin qui, tra fatiche e tormenti. Che cosa posso darti, prima che tu torni alla tua terra? Ti svelerò o Gilgameš, una cosa nascosta: un segreto degli Dèi ti dirò: c’è una pianta, la cui radice è come un cespuglio spinoso. Le sue spine si abbarbicheranno alle tue mani, ma se la tua mano riuscirà a prendere la pianta, nuova vita troverai.”
“Urshanabi, questa pianta è unica tra tutte le piante: con essa un uomo recupera tutto il suo vigore! La porterò alla città di Uruk, la taglierò a la mangerò. Diamole il nome! ‘L’Uomo diventa giovane nella vecchiaia!’ Di questa pianta io mangerò, e alla mia gioventù ritornerò.”
31/12/2010, 20:10
01/01/2011, 17:48
02/01/2011, 21:15
Aztlan ha scritto:
Una ripetizione del concetto insomma, usando simboli relativamente più "recenti" rispetto all' originale.
E pagani.
Alla faccia del Vaticano.
Questo dimostra come non contano le fedi proclamate ufficialmente, quando si tratta di conservare gli antichi simboli di antiche conoscenze occulte.
Ecco quali sono le loro vere "fedi"... altro che Bibbia.
02/01/2011, 21:37
02/01/2011, 22:31
02/01/2011, 23:17
[...]in India il pavone è sempre stato simbolo di una magnificenza, di uno “splendore” che in quella cultura soave sempre accompagna l’idea di beatitudine e quasi la fa visibile: il Signore Indra, l’incoercibile potenza fecondatrice che arricchisce il mondo e lo domina con la folgore, ha tra le sue prime epifanie uno stupendo pavone, e Saraswati, la saggia e benevola patrona della conoscenza e della parola sacra, è raffigurata con pavoni ai suoi piedi.
L’allieva incostante dell’India, la Grecia, vedeva invece due pavoni aggiogati al carro di Era, madre e sposa, protettrice delle puerpere e nume del “mondo che continua e si sviluppa”, mentre un’immagine di potenza antica e incontrollata dipingeva sul mostro Argo i mille occhi che decorano la scenografica coda dell’uccello.
[...]
Nella rappresentazione delle schiere angeliche (una delle vie attraverso cui il politeismo ha cercato scampo nei tempi nuovi), sono i Cherubini a fregiarsi di penne di pavone sulle ali: i molti occhi figurano la perfetta conoscenza di Dio che questi esseri hanno e non dividono né coi mortali, né con gli altri immortali; naturalmente, la nuova visione stracciona del divino avverte un rischio nella venerazione di esseri così vicini alla conoscenza divina e lontani dall’amore divino, e così li danna volentieri (due Cherubini famosi erano, credo, Azazel e Beelzebub, poi passati alla storia come diavoli).
Sul versante islamico, il poeta sufi (ve l’avevo detto che ci saremmo tornati) Farid Attar Ad’Din va ricordato perché nella sua opera mistica La lingua degli uccelli racconta il viaggio di trenta uccelli alla ricerca del loro Signore, il misterioso Simurgh (fra essi c’è naturalmente un pavone, di grazia incomparabile): quando il loro viaggio ha termine, ricevono la rivelazione che essi stessi sono Simurgh e che la perfezione del Signore degli uccelli sorge dalle qualità di tutti loro.
Anche la tradizione ermetica (ecco pagato l’altro mio debito) serba memoria del pavone: secondo gli alchimisti, una delle fasi che la materia attraversa nella sua trasformazione dalle forme più grevi a quelle più nobili (prossime allo stadio spirituale) è contrassegnata da una policromia iridescente detta cauda pavonis, che nell’economia della manifestazione universale è legata al momento della “produzione delle forme” cioè proprio della fertilità sacra e naturale che moltiplica gli esseri e arricchisce il mondo.
Ma naturalmente l’esempio più importante di sopravvivenza del simbolo del pavone nel mondo moderno è rappresentato dagli Yezidi: sono i devoti di Malak Ta’us, l’“Angelo Pavone” che fu cacciato dall’albero cosmico dall’uccello-Dio con un colpo di becco e che tornò, dopo aver spento con le proprie lacrime le fiamme dell’inferno, a mitigarne la furia.
Mediatore e salvatore dalla dannazione, giustificatore del mondo e degli esseri tramite lo splendore e la molteplicità delle epifanie, Malak Ta’us è solare e angelico, ma anche diabolico: è Sheitan, che ha ricevuto l’esistenza e non ne farà dono in una obbligatoria oblazione ma semmai ripeterà il gesto di Dio donando prometeicamente la libertà ai mortali; è anche il protettore dei visionari e dei folli, di quegli spiriti sospesi fra cielo e terra che cercano incessantemente la luce dentro le tenebre e, innamorati della regalità e dell’abbondanza e dei segreti potenti (che il pavone vede coi suoi mille occhi) non amano troppo inchinarsi.
animale dai cento occhi, segno della beatitudine eterna, della visione diretta di Dio da parte dell'anima, simbolo cosmico, di totalità, indica l'insieme di tutte le manifestazioni...
Nella tradizione cristiana è segno di immortalità, talvolta i pavoni sono disegnati finchè bevono dal calice eucaristico.
Il pavone, come cavalcatura, trasporta il suo cavaliere in modo sicuro verso l'immortalità!
07/01/2011, 21:10
Aztlan ha scritto:
Qui invece si tratta di simboli che sin dall' antichità, fino a dove giunge umana memoria storica, hanno avuto il medesimo significato: sia il frutto della pigna che l' animale pavone simboleggiano l' immortalità. E' difficile credere che si tratti di una coincidenza.
E visto che questi simboli risalgono ad un' epoca di molto precedente a quella cui di solito attinge l' arte occidentale, addirittura già presenti in epoca Sumera, dubito si tratti anche di appropriazione e fagocitazione pura e semplice.
Sembra tanto invece il desiderio di voler mantenere una continuità storica con le antiche civiltà scomparse e i loro simboli, anche quando queste poco hanno a che fare con le radici che quella religione ufficialmente riconosce.
Quasi che costoro si ritengano in qualche modo i loro eredi, la loro ultima ed ennesima incarnazione. All' interno di un percorso occulto, storico e iniziatico che li veda sempre protagonisti.
Tu giustamente osservi: ma questo è inaccettabile per la dottrina cristiana.
E da quando a costoro gliene frega _davvero_ delle favole che spacciano?
In teoria i sacerdoti non dovrebbero avere figli, ma i cardinali e persino i Papi del Rinascimento avevano mogli, amanti e prole - che piazzavano nei posti di potere nella Chiesa e cui donavano Ducati.
08/01/2011, 16:34
05/09/2020, 16:55
05/09/2020, 21:03