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Marziano
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 Oggetto del messaggio: La vera storia della Terra?
MessaggioInviato: 08/04/2009, 14:33 
"Il 2012 si avvicina. La crisi economica è uno dei segni premonitori? Nessuno può dirlo. Però girando sul web si trovano molte idee bizzarre e divertenti miste a vera scienza, e preoccupazioni giustificate da dati inconfutabili. Mettendo insieme tutti i dati raccolti viene fuori una nuova storia del nostro pianeta e dell’uomo. Proverò a raccontare questa storia.

Nel 30.000 a.C. la terra non era l’unico pianeta abitato del nostro sistema solare. Marte aveva già a tempo sviluppato un proprio habitat naturale in cui poterono proliferare nuove forme di vita e tra queste vi era l’Uomo. Si, proprio l’uomo. La definizione di uomo non implica la necessaria appartenenza al pianeta terra, in quanto con questa parola si indica una specie animale inequivocabile.

Ovviamente nella cultura di questa umanità la parola “terrestri” veniva intesa come “alieni” ovvero abitanti del pianeta terra. Gli umani fecero grandi sforzi per studiare il cosmo e il primo pianeta su cui scesero fu proprio la Terra. Poterono analizzare campioni di piante, acqua e animali e si imbatterono su quella primitiva forma di vita intelligente che sembrava averli riportati alle loro origini: gli Ominidi. La grande tecnologia dei Marziani gli diede la possibilità di scoprire nuovi pianeti extrasolari, ma non riuscirono mai a raggiungerli. Non erano preoccupati dell’esistenza di altre forme di vita intelligente nell’universo poiché avevano scoperto che il nostro sistema solare era già ricco di brulicante vita e così per 176 anni lanciarono messaggi nel cosmo sperando che qualcuno lo ricevesse. Dovettero passare circa 1000 anni prima di ottenere una risposta e intanto una colonia marziana si era già da tempo stabilita sulla terra per fini scientifici. La risposta giunse non direttamente da un contatto radio, ma dalla scoperta che un pianeta grande poco più della terra si stava avvicinando al sistema solare. L’entusiasmo nella ricerca della vita sulla terra fece perdere di vista lo studio del cosmo e solo dopo che i telescopi spaziali segnalarono la presenza di questo pianeta tutti gli scienziati spostarono la loro attenzione. Gli studi dimostrarono che il sistema solare è un sistema binario, il nostro sole ruota insieme ad una nana bianca che a sua volta possiede un piccolo sistema solare. Ogni 3.600 anni circa avviene l’incontro tra i due sistemi che si intersecano in una danza pericolosa nel tentativo di evitare catastrofiche collisioni. Nella mitologia marziana si parla spesso dell’esistenza di un pianeta che fu distrutto in seguito alla collisione con una luna del sistema della nana bianca. I terrestri, migliaia di anni dopo, lo chiameranno Tiamat. Dai calcoli però questo pericolo non è imminente, ma lo sconvolgimento del sistema geo-marziano sarebbe stato inevitabile. La data prevista per l’ingresso della nana bianca nel nostro sistema solare era il 3215 che corrisponde al 15988 data terrestre. Circa 10 anni prima della data fatidica i marziani ricevettero una visita non del tutto inaspettata, gli abitanti di uno dei pianeti del sistema solare gemello si posarono sul suolo marziano, una navetta per ogni grande città del pianeta. I visitatori spiegarono subito che le ragioni della visita non erano legate esclusivamente alla conoscenza del popolo di Marte, ma in particolar modo alla loro salvezza. Questi esseri erano molto più grandi degli umani, ma il loro DNA era uguale, erano anch’essi umani, con qualche caratteristica somatica differente, ma sempre appartenenti alla razza umana. Spiegarono anche che i loro antenati sapevano di questo allineamento astrale, favorevole per i viaggi nel nostro sistema, ma catastrofico per le conseguenze sui pianeti e i suoi abitanti. Questi esseri provenivano dal pianeta conosciuto dai terrestri come NIBIRU e invitarono il popolo di Marte a trasferirsi in un nuovo sistema più sicuro, ma anche molto lontano, la cintura di Orione poiché Marte avrebbe subito una catastrofica devastazione. Immediatamente si pensò di evacuare la popolazione, ma le lotte politiche interne spaccarono l’opinione pubblica in due grandi gruppi: da un lato i seguaci degli annunaki che si sarebbero trasferiti sulla cintura di Orione, dall’altro i conservatori che avrebbero scelto la Terra come loro dimora per non abbandonare il loro sistema solare. Ovviamente la parte più povera degli umani di Marte non potè salire sulle navi di salvataggio e rimase sul pianeta, tutti gli altri partirono, ognuno con la propria destinazione. Nibiru era sempre più vicino e gli umani rimasti su Marte decisero di usare la loro tecnologia per salvare almeno una piccola parte di loro, se non in carne e ossa almeno come prova della loro esistenza. Spesero gli ultimi anni nella costruzione di gigantesche strutture che avrebbero resistito agli sconvolgimenti e avrebbero potuto testimoniare la loro esistenza. La città che sorgeva nella regione di Cydonia (per gli umani di oggi) era il sito adatto. Furono abbattuti palazzi, ponti, strade e cave di pietra per costruire il volto di chi aveva abitato Marte. Ormai Nibiru era visibile in cielo da ogni pianeta, i suoli di tutti i geoidi tremavano, i mari di marte evaporarono in fretta, la terra bruciava per autocombustione, gli abitanti cercarono rifugio nel sottosuolo costruendo giganteschi tunnel per tentare di conservare aria fresca e pulita, ma la tettonica di Marte ebbe il sopravvento. L’atmosfera si rarefò rapidamente, l’aria non era più respirabile, i pochi sopravissuti si abituarono a una respirazione quasi cianotica finchè l’assenza delle risorse alimentari non stroncò i loro ultimi respiri. Alcuni scelsero di morire sulla superficie del pianeta con la testa rivolta alle stelle, in quel momento poterono salutare per l’ultima volta il sorgere della Terra. Nibiru ormai si allontanava, Marte non era più. Il pianeta era diventato una palla arancione con un’atmosfera di sabbia bruciata che ricadeva al suolo come fosse pioggia e ricopriva tutta la distruzione di una coltre rossa, come il lenzuolo che copre un cadavere. Dalla Terra gli umani salvi si rifugiarono sulle loro Navicelle in attesa della quiete e poterono osservare la fine del loro pianeta natale. Si inginocchiarono a pregare per la prima volta. Ma pregare chi? Su Marte non si era sviluppata una religione, ma la spiritualità era frutta di una intensa conoscenza, ma davanti a tanto dolore desideravano invocare qualcosa di più. Gli scampati, così si autodefinirono, ridiscesero sulla Terra sotto gli occhi stupefatti dei neo-umani, i Sapiens. Decisero di stabilire la loro dimora lontano dai primitivi per la legge della “Non interferenza” e scelsero un’isola nel mezzo dell’Atlantico. Iniziarono a costruire una nuova civiltà sfruttando le risorse della giovane Terra, non si dimenticarono però di coloro che scelsero Orione e in segno di riconciliazione costruirono monumenti allineati con la loro costellazione. E gli Annunaki? Gli Annunaki si occuparono del trasferimento degli umani marziani sul sistema di Orione donandogli ulteriori conoscenze e lasciando gli umani della terra in balia di sé stessi. La preoccupazione maggiore era l’inevitabile estinzione della loro razza in breve tempo poiché erano un gruppo di soli 20.000 individui tra vecchi, giovani e bambini. Il ricordo dei tragici eventi ebbe priorità assoluta nel tramandare alle nuove generazioni la conoscenza, ma dopo 3600 anni la storia si ripete, ma stavolta questi umani sanno di non aver scampo. Gli Annunaki tornano sulla terra per avvertire la popolazione di Atlantide e portarli in salvo, ma quando scendono sul suolo terrestre vengono accolti dai Sapiens che si inginocchiano e non sono affatto stupiti della loro presenza. Ciò pone un grosso enigma ai signori di Nibiru, salvare solo gli Umani o anche i Sapiens? In fondo i Sapiens avevano compreso che costoro erano i salvatori, dunque che fare? Tornando sulle astronavi si riunì il Gran Consiglio che analizzò attentamente il problema e, dai dati in loro possesso, la Terra non avrebbe subito la stessa sorte di Marte, certamente ne sarebbe uscita ammaccata, ma la vita sarebbe continuata. La scelta fu di salvare sia il popolo di Atlantide, sia un campione di Sapiens al fine di reintrodurli nel loro ambiente una volta passato il pericolo. Così fu fatto. Al ritorno sulla terra dei due popoli i Sapiens iniziarono a rappresentare questo evento sulle pareti delle caverne ed entrarono in effettivo contatto con gli atlantidei i quali compresero che l’unico modo per continuare ad esistere, anche dopo la loro estinzione, era quello di far crescere i Sapiens e dotarli degli strumenti necessari per diventare esseri superiori, i Sapiens Sapiens. Gli annunaki approvarono, anche perché avevano scoperto che la terra era ricca di minerali utili al loro pianeta ed una forza lavoro in più e gratuita sarebbe stata utile. Atlantidei e Annunaki collaborarono per rendere la Nuova Razza Umana geneticamente pronta al salto di conoscenza. Manipolarono il DNA incorciando quello dei Marziani con quello degli abitanti di Nibiru e impiantarono gli ovuli nelle femmine di Sapiens al fine di rendere compatibile il succo vitale. Gli esperimenti andarono a buon fine, ma i nuovi esseri umani erano privi di riprodursi poiché erano biologicamente sterili. L’unica possibilità era di dare autonomia alla nuova razza, dunque si crearono in laboratorio individui maschi partoriti da volontarie di Atlantide e di Nibiru, raggiunta l’età adulta si sarebbero accoppiate con le femmine della loro stessa razza anch’esse partorite da madri “aliene”. La produzione in serie, con la nascita di gemelli, di esseri umani andò avanti fin quando le madri non poterono più partorire e i giovani adulti furono in grado di autoriprodursi. I primi due nati della nuova razza umana sono stati chiamati dalla Bibbia Caino e Abele, erano due gemelli. La storia di Nibiru che invade il nostro sistema solare si ripete ogni 3600 anni e puntualmente gli “Dei del cielo” scendono sulla Terra per avvertire i popoli e dare loro una via di salvezza. È già successo molte volte e molte volte ancora accadrà. La civiltà di Atlantide non è sopravissuta perché era orami al tracollo genetico, la sua tecnologia aveva iniziato una rapida decadenza, solo l’aiuto esterno ha reso possibile la conservazione di 1/3 del loro patrimonio genetico. Ma i sapiens sapiens non hanno dimenticato i loro padri, da quando Prometeo gli donò il fuoco non hanno mai smesso di commemorare la creazione, hanno tentato di non dimenticare e di tramandare la verità. Dipinti, iscrizioni, statuette, costruzioni megalitiche, profezie, sono tutti esempi di come riuscire a comunicare un messaggio antico di 30.000 anni, un messaggio che dovrà arrivare all’uomo moderno che sicuramente saprà parlare la lingua degli Dei e potrà ringraziarli con il sacrificio umano più grande…la pace e la conoscenza.
"


fonte: http://www.linchiesta.it/index.php?opti ... &Itemid=71



E' questa la vera storia del nostro pianeta, o tutte queste teorie mischiate insieme sono solo favole? .... a voi la risposta [;)]


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MessaggioInviato: 08/04/2009, 16:21 
Non sò di certo se questa può essere davvero la storia di noi terrestri/umani,di sicuro è un miscuglio generale di molte teorie e potrebbe anche essere la verità....ma rimane comunque una bellissima storia...[:)]


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MessaggioInviato: 08/04/2009, 16:44 
E' una bella fantascienza. Io non credo che sul pianeta Marte ci sia stata mia vita intelligente "umana"...

Ma che forse un contatto alieno sia avvenuto millenni fa SI. Purtroppo siamo sempre nell'ordine della pura fantasia. Ovviamente la ragione ci spingerebbe a dire il contrario...

Ma non sono io a poterlo dire. Secondo me è pura fantasia.

Affascinante... come tutte le cose di questo genere...



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MessaggioInviato: 08/04/2009, 17:45 
Eppure secondo il poema sumero Enuma Elish un tempo Marte occupava la posizione adatta per ospitare la vita... secondo me comunque gran parte delle informazioni riportate nella storiella sono moolto romanzate, ad esempio gli Annunaki, ammesso che siano esistiti, non erano poi così benevoli. E poi se facciamo il conto dei 3600 anni l'ultima catastrofe dovrebbe risalire al 1588 a.C. e non risulta a nessuno e da nessuna parte una grande catastrofe in tempi così recenti. Ce lo dimostra anche la civiltà sumera, che dal 4000 a.C. almeno non ha mai subito eventi del genere. Secondo me quindi la questione che il sistema solare sarebbe un sistema binario è inventata in toto e Nibiru, ammesso che sia esistito, non sarebbe un pianeta che ogni 3600 anni viene puntualmente a sfasciare il nostro sistema ma potrebbe aver causato solo un singolo evento. Personalmente sto cominciando a ipotizzare che in realtà Nibiru sia Marte, tanto per dirne una corrisponde anche il colore...


Ultima modifica di X user il 08/04/2009, 18:11, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 08/04/2009, 18:13 
Sono daccordo con te, X user, 3600 anni fa non c'è stata nessuna catastrofe, anche se nella storia può esserci un fondo di verità...
Tuttavia, potrebbero essere non 3600 anni bensì 36000 anni!


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MessaggioInviato: 08/04/2009, 19:07 
Credo che la data 3600 anni sia di pura fantasia.


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MessaggioInviato: 09/04/2009, 20:09 
Che racconto affascinante [:0] però anche sull' ipotetica civiltà marziana c' erano i ricchi e i poveri [B)]


Ultima modifica di vimana131 il 09/04/2009, 20:10, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 10/04/2009, 11:41 
Io vorrei sapere perché gli inventori di queste "teorie" devono scopiazzare sempre da vecchie teorie trite e ritrite e non cercano piuttosto di fare uno sforzo di fantasia, inventando qualcosa di nuovo..... o perlomeno copiando da storie meno note.
La storia non mi è piaciuta per niente e la trovo molto banale....
Sarò cattivo, ma la penso così.


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MessaggioInviato: 10/04/2009, 11:50 
Credo che l'intento dell'autore, e lo dice all'inizio del racconto, sia stato quello di mettere insieme varie teorie già note, e vedere cosa ne veniva fuori, tutto qui.


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MessaggioInviato: 10/04/2009, 17:47 
Ok.... ma spero che magari la prossima volta lo faccia con teorie meno note....


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Carina la storiella...mai dire impossibile [:)]



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MessaggioInviato: 11/04/2009, 18:45 
Cita:
Sono daccordo con te, X user, 3600 anni fa non c'è stata nessuna catastrofe, anche se nella storia può esserci un fondo di verità...
Tuttavia, potrebbero essere non 3600 anni bensì 36000 anni!


Penso che tutti conoscono la storia di MOSE'
le piaghe d'Egitto (la terra ha incrociato la coda di gas del pianeta "dell'attraversamento") il mare che si ritirandosi ha lasciato passare Mosè
e poi è arrivato lo tsunami che ha travolto l'esercito del faraone
l'esplosione del vulcano de thira solo per citare quelle più conosciute
che mi sono venute in mente e che sono avvenute esattamente
3600 anni fà cioè il 1588 AC.
Certo quanto si parla di 3600 anni non si può pretendere una precisione
al giorno ma una variazione di 3 o 4 anni in più o in meno non fa differenza.
leo48


Ultima modifica di leo48 il 11/04/2009, 18:49, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 11/04/2009, 20:39 
Come tutte le storielle, chissà che non abbia un fondamento di verità. Non disdegno l' ipotesi che Marte possa essere stato abitato facciano all' incirca 10-15.000 anni fà. I marziani, coscenti dell' imminente impatto di una cometa dalk potere distruttivo, predispongono un piano di evacuazione dal loro pianeta ( la loro tecnologia lo consente ), rivolgendo la loro attenzione verso la Terra, unico pianeta oltre al loro in grado di ospitare la vita. Le similitudini che contradistinguono le presunte costruzioni marziane alle piramidi presenti sulla Terra, danno credito all' ipoptesi. L' impatto catastrofico ormai accertato dagli astronomi che colpi Marte in un recente passato, fa presuppore il possibile spostamento dell' orbita marziana e la conseguente dispersione della sua atmosfera, rendendo inabitabile il pianeta.
Se noi fossimo i discendenti di coloni marziani sfuggiti al disastro, si spiegherebbero tanti misteri ancora irrisolti, l' improvvisa accelerata dell' evoluzione umana per esempio o le leggende che parlano di civiltà evolute presenti nel passato che hanno in qualche modo contribuito al veloce progresso dell' uomo, le costruzioni mastodontiche la cui edificazione lascia dubbi sulla possibilità che siano statie le popolazione autoctone a costruirle se non imbeccate da qualcuno con conoscenze evolute.



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MessaggioInviato: 20/04/2009, 01:59 
Cita:
greenwarrior ha scritto:



Come tutte le storielle, chissà che non abbia un fondamento di verità.

Non disdegno l' ipotesi che Marte possa essere stato abitato facciano all' incirca 10-15.000 anni fà. I marziani, coscenti dell' imminente impatto di una cometa dalk potere distruttivo, predispongono un piano di evacuazione dal loro pianeta ( la loro tecnologia lo consente ), rivolgendo la loro attenzione verso la Terra, unico pianeta oltre al loro in grado di ospitare la vita.

Le similitudini che contradistinguono le presunte costruzioni marziane alle piramidi presenti sulla Terra, danno credito all' ipoptesi.

L' impatto catastrofico ormai accertato dagli astronomi che colpi Marte in un recente passato, fa presuppore il possibile spostamento dell' orbita marziana e la conseguente dispersione della sua atmosfera, rendendo inabitabile il pianeta.


Se noi fossimo i discendenti di coloni marziani sfuggiti al disastro, si spiegherebbero tanti misteri ancora irrisolti,

l' improvvisa accelerata dell' evoluzione umana per esempio

o le leggende che parlano di civiltà evolute presenti nel passato che hanno in qualche modo contribuito al veloce progresso dell' uomo,

le costruzioni mastodontiche la cui edificazione lascia dubbi sulla possibilità che siano statie le popolazione autoctone a costruirle se non imbeccate da qualcuno con conoscenze evolute.




Quoto, greenwarrior.

Anche io ho sempre sospettato tale relazione tra la Terra e Marte, anzi a dirla tutta la tesi che hai portato mi è familiare fin nei dettagli...... una cosa però non ero arrivato a capire da solo: il semplice fatto che sarebbero stati proprio i marziani ad accelerare il nostro progresso......

.....ma più semplicemente, come ho sempre sospettato, in realtà i marziani siamo noi. E' un' ipotesi, naturalmente, e non ne sono sicuro neanche io.


Ci sono però da considerare alcuni aspetti della nostra storia più antica che ben si inquadrerebbero in questa arditissima teoria.

Che vi troverebbero origine, e darebbero spiegazione a loro medesimi, nella parte in cui sono tuttora misteriosi: l' origine dell' uomo è uno di questi, e noi tutti lo sappiamo fin troppo bene.

Sto finendo di scrivere un pezzo sull' argomento che posterò nella sezione adatta come nuova discussione.


Tornando a bomba, la "storiella" è molto affascinante, quanto fantastica, come tutte le favole fantascientifiche sulle origini dell' uomo, quasi versioni moderne della Genesi, con temi non più religiosi ma tecnologici..... davvero interessante come risvolto culturale. [8]

Ciò nonostante, ribadisco, essendo un miscuglio in cui entrano anche antiche leggende, può esserci qualche elemento che abbia un fondo di verità..... ma tutta insieme è una bella favola e basta.

Non finiremmo mai se dovessimo analizzarne criticamente gli aspetti, sotto il profilo scientifico.... tanto sono assurdi alcuni di essi. [8D]


Aztlan


Ultima modifica di Aztlan il 20/04/2009, 02:03, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 03/05/2009, 01:26 
E se le nostre origini non fossero su Marte, ma su Venere? C'avete mai pensato?


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