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MessaggioInviato: 29/12/2011, 19:40 
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Lowkick ha scritto:

notizia di stamattina : Inguscezia, il ministro del Lavoro:
«Abbiamo catturato uno Yeti»
Il misterioso animale sarebbe stato portato in uno zoo locale. Ma non ci sono ancora prove definitive



Un modo molto sbagliato di agire, a mio parere, anche se fosse a fin di bene; ci sono altri modi per agire a fin di bene, questo è deleterio.

Tratto da: http://www.corriere.it/esteri/11_dicemb ... 9a32.shtml

MILANO - L'annuncio della cattura dello yeti è una balla. A dirlo è Bagaudin Marshani, politico della Inguscezia che aveva annunciato il leggendario ritrovamento. Si è trattato però di una bugia a fin di bene, in quanto è servita a raccogliere fondi per gli orfani e i bambini meno fortunati, come riporta il sito internet dell'emittente locale 'Rt'. «Si è trattato di evento promozionale», ha detto Marshani. «Uno scherzo di fine anno per dare risalto alle condizioni degli orfani e dei bambini che provengono da famiglie 'anomale' o a basso reddito». La creatura che si trovava allo zoo della Inguscezia infatti non era altro che un uomo travestito da yeti. Nonostante questo, molte persone sono arrivate nella regione per vedere dal vivo la leggendaria creatura, e i soldi che sono stati raccolti verranno utilizzati in favore dei bambini meno fortunati.

28 dicembre 2011 (modifica il 29 dicembre 2011)



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MessaggioInviato: 29/12/2011, 19:50 
Finora, l'unico filmato che resta controverso in quanto c'è una certa probabilità che possa ritrarre un sasquatch autentico è quello famoso di Patterson e Gimlin del 20 Ottobre del 1967. Dall'analisi della camminata alcuni esperti infatti avanzano dubbi sul fatto che possa trattarsi di un uomo in costume, che tra l'altro all'epoca erano molto costosi, se ben fatti. Naturalmente non tutti sono d'accordo, quindi il dubbio resta. Confrontate la camminata del sasquatch con quella dell'uomo in maschera del video russo, c'è un abisso.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=MKUwdHex1Zs[/BBvideo]

Un'interessante analisi a questo link:

http://www.criptozoo.com/it/criptozoolo ... nt&print=1



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MessaggioInviato: 30/12/2011, 10:22 
Il Tg2 di ieri sera l'ha messa giù piuttosto dura: le dicerie sullo "Yeti" in Ingushetzia sarebbero solo un modo per attirare turisti in un luogo molto isolato.... insomma, hanno sposato la posizione "increduli ad oltranza"!
Naturalmente, il fatto che anche questo possa essere vero, non inficia minimamente il problema se gli ominidi delle foreste esistano o meno, con buona pace degli "i.a.o." (increduli ad oltranza).


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MessaggioInviato: 30/12/2011, 11:19 
A proposito del "Patterson-Gimlin footage", ecco l'intero filmato:



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MessaggioInviato: 26/02/2012, 14:23 
Purtroppo in lingua italiana non c'è molto riguardo Yeti, Sasquatch e Almasti (lo Yeti caucasico e russo). Perciò sto facendo una ricerca in lingua inglese. Direi che finora i casi più interessanti arrivati al pubblico sono quelli degli Stati Uniti e del Canada, forse perché la civilizzazione e i mass media sono più diffusi là rispetto all'Asia Centrale e Settentrionale.
Uno dei fatti più eclatanti che ho scoperto è quello dell'Ape Canyon, presso il famoso vulcano Saint Helen nello stato del Washington. L'Ape Canyon, cioè "il Canyon della Scimmia", è chiamato così proprio per le spaventose apparizioni dei giganteschi uomini-scimmia che lo abiterebbero, sembra anche in gran numero, e per le agghiaccianti storie che lo riguardano.
Nel 1924 un gruppo di cinque minatori che vivevano in un capanno nel canyon, una notte furono aggrediti da un gruppo di Bigfoots, di dimensioni gigantesche. Tutti i testimoni nordamericani, nel corso di tanti anni, sono d'accordo nel descrivere gli ominidi come giganti con una statura che va dai 7 ai 10 piedi (come dire, più o meno, dai 2,10 metri ai 3 metri netti!), e con un folto pelo che li ricopre interamente, lasciando liberi solo i tratti superiori del volto, e di colore che varia dal nero al bruno, al rosso, al beige, al grigio, fino al bianco, e con occhi gialli.
Il particolare degli occhi gialli lo trovo interessante perché è una caratteristica degli animali notturni, e infatti pare che i Bigfoots abbiano la caratteristica di essere animali notturni, cosa che gli rende più facile il nascondersi all'Homo Sapiens, che sembrano temere particolarmente.
I Bigfoots di Ape Canyon pare inoltre che siano particolarmente ostili, in quanto appunto, non tollerando la presenza dei minatori nella loro valle, scagliarono pietre sul tetto della capanna, lanciando urla spaventose, fino al mattino. Se volevano spaventare i minatori, ci riuscirono, perché il mattino dopo i cinque uomini fuggirono terrorizzati, per non tornare più là.
Molti anni dopo, nel 1950, un gruppo di alpinisti salì sui monti attorno all'Ape Canyon, e avvenne un fatto inquietante, che ancora non ha trovato soluzione, e forse non la troverà mai: uno degli alpinisti, uno sciatore provetto di nome Jim Carter, si separò dagli altri sui suoi sci. Voleva scendere per primo e riprendere gli altri in gruppo mentre scendevano a loro volta sciando sulle pendici del monte.
Fu l'ultima volta che lo videro, perché Carter scomparve dalla faccia della Terra!
Quando i suoi compagni si misero a cercarlo, trovarono solo le sue tracce sulla neve. Risultò che improvvisamente si era lanciato giù dalla discesa con gli sci a velocità folle, facendo salti pericolosissimi, come se avesse avuto il diavolo alle calcagna. Le sue tracce finivano giù per le pareti dell'Ape Canyon, come se in preda alla disperazione si fosse lanciato dalle pareti di roccia sul fondo.
Si aspettavano di trovarne il corpo in fondo al canyon, ma di lui non era rimasto assolutamente niente. Non fu mai ritrovato, né vivo né morto.
Da che cosa stava scappando?
Ma la storia dell'Ape Canyon non finì qui, perché negli anni furono fatti tutta una serie di avvistamenti dei Bigfoots, chiamati "i diavoli della montagna", e fra gli avvistatori ci fu anche una squadra di scout che, in stato di shock, affermò di essere stata aggredita durante un campeggio da un gruppo di quegli esseri. Ci sono stati almeno 25 casi classificati di avvistamento dei Bigfoots nell'Ape Canyon.
Ora dico: gli scettici non hanno proprio argomenti a loro favore, in quanto non possono certo invocare i casi di "isteria collettiva".
Cosa dovremmo pensare? Che i minatori hanno avuto le traveggole e le pietre che gli piombavano addosso sul tetto della capanna erano pigne cadute dagli alberi? Che Jim Carter ha avuto un'allucinazione e si è suicidato, e per coincidenza qualcuno che passava di là ha fatto sparire il corpo, così per gioco?
Che un'intera squadra di scout ha finto di essere sotto shock e ha voluto fare uno scherzo alla polizia?
O magari che c'è una squadra di burloni che da cento anni va in giro per l'Ape Canyon, in mezzo alle vastissime e selvagge foreste del Nord-Ovest America, travestiti da scimmioni?
E soprattutto: com'è che tutta questa gente, se davvero ha avuto un'allucinazione, ha descritto sempre la stessa identica allucinazione con perfetta coerenza?
Io personalmente non ho dubbi, e sinceramente non ci trovo niente di incredibile nel pensare che una o più specie di ominidi parenti prossimi dell'Homo Sapiens siano sopravvissute fino ai nostri giorni in luoghi reconditi ed isolati.
Se un tempo esistevano diverse specie umane sulla Terra, e alcune di queste avevano una statura gigantesca, come l'Uomo di Heidelberg, simile all'Uomo di Neanderthal, ma con una statura di 2,13 m in media, e dotato di una muscolature e una corporatura massicce e fortissime, allora mi domando perché non dovrebbe essere ancora così.
Perché le altre specie umane dovrebbero essersi estinte completamente tutte quante, lasciando solo l'Homo Sapiens come unico protagonista della storia?
Se alcune di quelle specie erano adatte a un clima glaciale, come lo era l'Uomo di Neanderthal, non è possibile che si siano ritirati in luoghi freddi e isolati, poco frequentati dall'Homo Sapiens, dove possono aver sopravvissuto ancora per migliaia di anni, fino ai nostri giorni? In fin dei conti, l'Uomo di Neanderthal si sarebbe estinto solo 27.000 anni fa, un tempo brevissimo dal punto di vista della storia umana, che è cominciata almeno 5 milioni di anni fa.
L'Himalaya, la Siberia, il Canada e il Nord Ovest degli Stati Uniti sono appunto regioni che sono sempre rimaste escluse dalle grandi vicende storiche, e abitate solo da poche tribù dalla cultura primordiale. Sono ambienti che avrebbero potuto benissimo permettere a questi esseri di sopravvivere a tempo indeterminato.
Uno può dire: ma allora perché non siamo ancora riusciti a catturarne uno, né vivo né morto, almeno pubblicamente?
Perché di fatto non ci troviamo di fronte ad animali che possono essere catturati come tutti gli altri, ma ad esseri umani nel vero senso della parola, senzienti e pensanti, anche se appartenenti ad un'altra specie. Essi capiscono benissimo che l'Homo Sapiens è il loro naturale avversario, e che la loro sopravvivenza dipende dalla loro capacità di nascondersi, per questo non uscirebbero quasi mai dalle loro foreste e si sposterebbero solo di notte, quando nessuno può scorgerli. Per questo di loro si vedrebbero solo le impronte, e li si incontrerebbe solo quando sono loro a volerlo, e non noi, come nel caso di aggressioni, probabilmente dovuti a un motivo di difesa, e a vari casi di rapimento di cui i testimoni hanno potuto tornare a casa a raccontare la loro scioccante esperienza.
Ci sarebbero ancora molte cose da raccontare, ma per il momento mi fermo qui....


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MessaggioInviato: 26/02/2012, 19:18 
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Enkidu ha scritto:

Purtroppo in lingua italiana non c'è molto riguardo Yeti, Sasquatch e Almasti (lo Yeti caucasico e russo).


Di recente e' stato pubblicato un interessante libro in italiano (qui una recensione) che affronta molto bene il problema degli almas, almasti, insomma, tutti gli "ominidi relitti" dellla Mongolia e della Russia (niente yeti però).


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MessaggioInviato: 26/02/2012, 20:20 
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Glypto ha scritto:

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Enkidu ha scritto:

Purtroppo in lingua italiana non c'è molto riguardo Yeti, Sasquatch e Almasti (lo Yeti caucasico e russo).


Di recente e' stato pubblicato un interessante libro in italiano (qui una recensione) che affronta molto bene il problema degli almas, almasti, insomma, tutti gli "ominidi relitti" dellla Mongolia e della Russia (niente yeti però).


L'ho letto e l'ho trovato molto bello e ben fatto. Ho grande stima di Lorenzo Rossi, che ha un retroterra culturale molto solido. Il fatto di non parlare del Sasquatch nordamericano e dello Yeti tibetano è una scelta dell'autore, che seguendo Heuvelmans preferisce concentrarsi sui presunti ominidi asiatici, facendo rientrare il sasquatch nella categoria delle possibili sopravvivenze "piteche" piuttosto che "homo" e lasciando fuori la complessa questione dello yeti tibetano.
Il libro resta tuttavia interessantissimo:
Si parla a fondo dei Nittaewo del Ceylon, dello Ksy-Gyik del turkestan cinese, di Marie Koffmann e dei suoi studi sull'almasti del Caucaso, delle ricerche di Jorge Federico Magraner Gomez sul Bar Manu del Pakistan (con racconti molto interessanti), degli Almas della Mongolia, con una analisi molto interessante del famoso avvistamento del 1992, degli avvistamenti in Vietnam. Si analizzano a fondo i casi controversi dell'"homo pongoides" Vietnamita e dell'"uomo dei ghiacci" del Minnesota; non mancano degli excursus nel passato, con un sorvolo sui Wudewasa dell'europa continentale medievale, con ampie citazioni di Heuvelmans e la notizia poco nota che Linneo, il padre della moderna nomenclatura binomia oggi utilizzata per classificare la biodiversità del pianeta, distingueva diverse specie umane tra cui: Homo sapiens, Homo ferus, Homo nocturnus, Homo troglodytes. Si analizzano le ipotesi alternative alla possibile presenza di ominidi relitti, per esempio la teoria dell'orso e altre.
Molto interessante.


Ultima modifica di quisquis il 26/02/2012, 20:22, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/02/2012, 20:41 
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Enkidu ha scritto:

Uno dei fatti più eclatanti che ho scoperto è quello dell'Ape Canyon, presso il famoso vulcano Saint Helen nello stato del Washington.


Racconto molto interessante.
Mi sono sempre chiesto a quanto potrebbe ammontare oggi globalmente un'ipotetica popolazione di Sasquatch (o bigfoot che dir si voglia) in nordamerica. Intanto, se esistono, probabilmente si tratta di piccoli gruppi isolati tra di loro a macchia di leopardo. Mi spiego meglio: forse resistono gruppi nelle grandi foreste del British Columbia, altri gruppi nel nord della California, altri gruppi altrove in Canada e così via. Il British Columbia da solo possiede foreste di fatto non antropizzate che fanno veramente impressione in quanto ad estensione e livello di "wilderness"; niente di paragonabile è presente oggi in Europa. Potrebbe trattarsi di famigliole, piccoli nuclei in costante movimento in questi ultimi santuari nordamericani. Se si pensa che è difficilissimo avvistare un animale delle dimensioni di un orso bruno marsicano in un'area relativamente ristretta come quella del Parco Nazionale d'Abruzzo, sicuramente antropizzata (vi sono dentro diversi paesi, tra cui Pescasseroli), sicuramente non tutta veramente selvaggia (solo le relativamente ristrette zone di riserva integrale), situata in linea d'aria a poche centinaia di km da Roma e non distante da zone normalmente antropizzate, allora si può capire quanto può essere difficile avvistare un ipotetico essere di questo tipo, probabilmente molto intelligente, che evita l'uomo e probabilmente lo previene nei suoi movimenti, nelle immense foreste selvagge nordamericane.
Ma la domanda è: esiste un numero critico al di sotto del quale queste ipotetiche popolazioni declinerebbero inesorabilmente (se non altro a causa di accoppiamenti consanguinei)?
E se sì, posto che questi esseri esistano, abbiamo raggiunto questo numero?
Se davvero esistono, scoprirli e capirli potrebbe forse salvarli da un'estinzione penso molto probabile.
O forse una eventuale scoperta definitiva costituirebbe la loro fine? Ve li immaginate curiosi e bracconieri? Forse in nordamerica riuscirebbero a tutelarli, ma i loro colleghi asiatici penso che farebbero una brutta fine.


Ultima modifica di quisquis il 26/02/2012, 20:44, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
quisquis ha scritto:

Cita:
Enkidu ha scritto:

Uno dei fatti più eclatanti che ho scoperto è quello dell'Ape Canyon, presso il famoso vulcano Saint Helen nello stato del Washington.


Racconto molto interessante.
Mi sono sempre chiesto a quanto potrebbe ammontare oggi globalmente un'ipotetica popolazione di Sasquatch (o bigfoot che dir si voglia) in nordamerica. Intanto, se esistono, probabilmente si tratta di piccoli gruppi isolati tra di loro a macchia di leopardo. Mi spiego meglio: forse resistono gruppi nelle grandi foreste del British Columbia, altri gruppi nel nord della California, altri gruppi altrove in Canada e così via. Il British Columbia da solo possiede foreste di fatto non antropizzate che fanno veramente impressione in quanto ad estensione e livello di "wilderness"; niente di paragonabile è presente oggi in Europa. Potrebbe trattarsi di famigliole, piccoli nuclei in costante movimento in questi ultimi santuari nordamericani. Se si pensa che è difficilissimo avvistare un animale delle dimensioni di un orso bruno marsicano in un'area relativamente ristretta come quella del Parco Nazionale d'Abruzzo, sicuramente antropizzata (vi sono dentro diversi paesi, tra cui Pescasseroli), sicuramente non tutta veramente selvaggia (solo le relativamente ristrette zone di riserva integrale), situata in linea d'aria a poche centinaia di km da Roma e non distante da zone normalmente antropizzate, allora si può capire quanto può essere difficile avvistare un ipotetico essere di questo tipo, probabilmente molto intelligente, che evita l'uomo e probabilmente lo previene nei suoi movimenti, nelle immense foreste selvagge nordamericane.
Ma la domanda è: esiste un numero critico al di sotto del quale queste ipotetiche popolazioni declinerebbero inesorabilmente (se non altro a causa di accoppiamenti consanguinei)?
E se sì, posto che questi esseri esistano, abbiamo raggiunto questo numero?
Se davvero esistono, scoprirli e capirli potrebbe forse salvarli da un'estinzione penso molto probabile.
O forse una eventuale scoperta definitiva costituirebbe la loro fine? Ve li immaginate curiosi e bracconieri? Forse in nordamerica riuscirebbero a tutelarli, ma i loro colleghi asiatici penso che farebbero una brutta fine.



Una volta ho sentito un naturalista dire in televisione che non possono essere meno di 200 individui, altrimenti non potrebbero riprodursi.
Una volta, un pellerossa canadese che fu rapito da un gruppo di loro nella zona di Vancouver, se ricordo bene la località, affermò che la tribù che l'aveva rapito era costituita da una ventina di individui.
Quanti siano è comunque difficile dirlo, perché sembrano sparsi su di un'area vastissima fra California del Nord, Oregon, Washington e Canada occidentale, il che significa molte centinaia di migliaia di chilometri quadrati di foreste, se non addirittura milioni!
Forse sono più numerosi di quello che pensiamo. Infatti, da tutto quello che si suppone sul loro conto, in base alle testimonianze dei bianchi, rapiti e non, e secondo le tradizioni degli Americani Nativi, si tratta di esseri umani, o ominidi, anche se non Homo Sapiens, e non di scimmie. La loro statura è del tutto eretta, e la forma dei loro piedi non è affatto quella di un quadrumane antropomorfo, ma di un essere umano vero e proprio.
Inoltre, Albert Ostman, il più famoso rapito dai Bigfoot, asseriva che il loro comportamento era quello di esseri senzienti, non di scimmie, e che parlavano tra di loro, anche se il loro linguaggio deve essere molto primitivo.
Il fatto di essere ominidi intelligenti e non animali, unito al fatto che avrebbero abitudini notturne, li renderebbe difficili da avvistare, in quanto userebbero la loro intelligenza per nascondersi all'Homo Sapiens, con il quale non vorrebbero avere (giustamente) niente a che fare.
Se esistono quindi porrebbero un grave problema morale a tutti quanti noi, in quanto, pur non appartenendo alla nostra specie, sarebbero comunque da considerare esseri umani soggetti di diritti esattamente come noi, e l'uccisione di uno di loro ecquivarrebbe a un vero e proprio omicidio. La loro estinzione quindi sarebbe ancora più grave, in quanto costituirebbe genocidio vero e proprio.
Ma d'altra parte la loro scoperta porrebbe in crisi anche il nostro antropocentrismo e l'idea di unicità dell'uomo trasmessoci dal Cristianesimo, in quanto simili esseri non sarebbero "figli di Adamo ed Eva". Temo quindi che i fondamentalisti evangelici americani li considererebbero "creature del demonio", con le conseguenze che possiamo immaginare.
Meglio che la loro esistenza resti nascosta fino a quando non avremo imparato ad essere più rispettosi e civili nei confronti del "diverso". Di fatto, il Bigfoot è un vero "alieno terrestre" fra noi....


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Cita:
Enkidu ha scritto:

Una volta ho sentito un naturalista dire in televisione che non possono essere meno di 200 individui, altrimenti non potrebbero riprodursi.



Non ho modo di sapere se è corretto o meno, ma a naso mi sembra una cifra plausibile; forse anche di meno, basandoci sull'esperienza di due animali viventi qui da noi, il lupo appenninico e l'orso bruno marsicano.

Quando fu istituito per la prima volta il Parco Nazionale d'Abruzzo (1922, uno dei primi in europa) la popolazione di orsi era stimata intorno ai 20-30 esemplari, oggi si è riusciti a riportarla a circa 80 - 100 esemplari (c'è chi teme siano di meno) il che non vuol dire che sia fuori pericolo, ma dimostra una reale capacità di ripresa. Il lupo negli anni '70 era completamente estinto sulle Alpi e sopravviveva solamente nell'Appennino, non spingendosi oltre la valnerina umbra e i monti sibillini umbro-marchigiani a nord e la sila calabra a sud. La popolazione era stimata intorno ai 150-200 esemplari, oggi il lupo appenninico si trova anche nell'appennino tosco-romagnolo e ligure ed ha cominciato a ricomparire anche nelle Alpi proveniendo dall'Appennino, (anche se forte è il rischio di incrocio con cani rinselvatichiti) ed è stimata intorno ai 400-500 esemplari (sempre pochi comunque), anche qui dimostrando una buona capacità di ripresa tenendo conto della frammentazione in cui versava un tempo.

Quindi 200 esemplari potrebbe essere una stima plausibile, come limite inferiore.

Cita:
La loro statura è del tutto eretta, e la forma dei loro piedi non è affatto quella di un quadrumane antropomorfo, ma di un essere umano vero e proprio.
Inoltre, Albert Ostman, il più famoso rapito dai Bigfoot, asseriva che il loro comportamento era quello di esseri senzienti, non di scimmie, e che parlavano tra di loro, anche se il loro linguaggio deve essere molto primitivo.



E' vero, però non si può escludere che un ramo di gigantopitechi possa essersi specializzato nella bipedia, anche perché le foreste dell'emisfero nord si prestano poco ad arrampicate, e le piante offrono meno riparo e meno cibo di quanto non facciano nelle intricate e lussureggianti foreste tropicali o equatoriali.
Il linguaggio taglierebbe la testa al toro in favore dell'ipotesi Homo, a meno di non ammettere di nuovo una stavolta poco probabile evoluzione di un ramo di gigantopitechi nel senso della lingua specializzata.

Cita:
Il fatto di essere ominidi intelligenti e non animali, unito al fatto che avrebbero abitudini notturne, li renderebbe difficili da avvistare, in quanto userebbero la loro intelligenza per nascondersi all'Homo Sapiens, con il quale non vorrebbero avere (giustamente) niente a che fare.


Molto probabile

Cita:
Se esistono quindi porrebbero un grave problema morale a tutti quanti noi, in quanto, pur non appartenendo alla nostra specie, sarebbero comunque da considerare esseri umani soggetti di diritti esattamente come noi, e l'uccisione di uno di loro ecquivarrebbe a un vero e proprio omicidio. La loro estinzione quindi sarebbe ancora più grave, in quanto costituirebbe genocidio vero e proprio.


Questo è vero, sarebbe un problema completamente nuovo per l'uomo moderno, che non è abituato all'idea di diverse specie umane. Visti i precedenti con il tema delle varie razze appartenenti alla stessa specie di uomo, a maggior ragione fanno bene a starsene nascosti.

Cita:
Ma d'altra parte la loro scoperta porrebbe in crisi anche il nostro antropocentrismo e l'idea di unicità dell'uomo trasmessoci dal Cristianesimo, in quanto simili esseri non sarebbero "figli di Adamo ed Eva".


Ma quello, a mio modo di vedere, basta molto meno a metterlo in crisi.

Cita:
Temo quindi che i fondamentalisti evangelici americani li considererebbero "creature del demonio", con le conseguenze che possiamo immaginare.
Meglio che la loro esistenza resti nascosta fino a quando non avremo imparato ad essere più rispettosi e civili nei confronti del "diverso". Di fatto, il Bigfoot è un vero "alieno terrestre" fra noi....


Negli USA penso non mancherebbero personaggi del genere; in Canada però, che in fondo è la vera "Patria" del bigfoot, penso che sarebbe diverso. In Asia molto dipenderebbe dalla situazione economica dei singoli stati coinvolti. Nell'ex-URSS (da cui viene la bufala che ha dato origine a questa discussione, il che dice già tutto) ne farebbero polpette per turisti.



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MessaggioInviato: 17/03/2012, 12:40 
Sto svolgendo una ricerca a tappeto su tutto quello che trovo su Internet riguardo Yeti, Sasquatch (o Bigfoot) e Alma o Almasti e altri innumerevoli nomi con cui questa creature vengono chjamate in giro per il mondo (in Italia venivano chiamati "Uomini Silvani", che è poi lo stesso significato dell'americanativo "Sasquatch", e sono presenti nel folklore di alcune regioni italiane, in particolare quelle più isolate e selvagge, come il Trentino e la Sardegna).
In lingua italiana, come ho detto, non c'è quasi niente, mentre invece in lingua inglese c'è una quantità sconfinata di materiale di tutti i tipi.
Per quanto riguarda Youtube, la situazione non è molto dissimile da quella che riguarda UFO e alieni: una marea di video di tutti i tipi, ma in gran parte sono robaccia, o comunque sono di scarsa utilità.
I video sull'argomento di Youtube si possono dividere in tre gruppi, come anche quelli sugli UFO e gli alieni: un vasto gruppo di video che appaiono chiaramente come dei falsi, o come il prodotto di personaggi con più o meno seri disturbi mentali. Dovete sapere che avviene con i Bigfoots esattamente quello che succede con gli alieni: non pochi casi di pareidolia, come per quelli che vedono "facce" su Marte o "volti alieni" fra le ombre della notte. C'è un tale "Squatchmaster" (ridicolo nick che significa "Signore dei Sasquatches") che sostiene di aver filmato dei Bigfoots nel bosco, quando in realtà si vede chiaramente che si tratta di rami e altra vegetazione che per puro caso compongono "qualcosa" che con molta buona volontà può sembrare un volto...
Assieme a svitati di questo genere, ci sono poi i "furbetti" che ti fanno vedere un individuo vestito con qualcosa di scuro che si muove in lontananza fra gli alberi, così sfocato che a momenti non vedi niente.... per quello che se ne sa, può essere anche mio nipote che vive in America! Simili video non è neanche da discutere se siano "veri" o "falsi".... praticamente è come se non fossero mai stati girati! A volte mi domando se chi li fa ci è o ci fa..... sono cretini loro, o ci prendono per cretini tutti quanti? A vedere la sequela di insulti che ricevono, anche a migliaia, direi che è vera la prima ipotesi.
Poi ci sono i video di documentari e interviste a testimoni, che sono senz'altro molto interessanti, perché narrano episodi poco conosciuti in Italia (o per niente), e danno una visuale d'insieme, per esempio nella mappatura degli avvistamenti.
Certo, è tutto in inglese e io capisco quello che capisco, cioè al momento molto poco. Questa forse è l'occasione che l'inglese mi decido ad impararlo bene, perché ho una motivazione.
Proprio in uno di questi video ho visto che nel Nord America ci sono avvistamenti un po' dappertutto sia negli Stati Uniti che in Canada, ma le "zone calde" sono principalmente due: quella ben nota sulla costa del Pacifico e in mezzo alle Montagne Rocciose, fra California del Nord e lo stato canadese del British Columbia, e un'altra area sulla costa atlantica (sorprendentemente, perché è una zona molto più popolata dai Sapiens), che sembra intensificarsi soprattutto attorno alla regione dei Grandi Laghi.
Fra i vari casi di avvistamento il più interessante che ho scoperto è quello di Todd Standing, uno studioso dei Bigfoots che ha anche un profilo su Facebook e che vi ha fondato anche un gruppo a difesa dei diritti dei Bigfoots, in quanto è convinto, come me, che non si tratta di animali, ma di esseri umani e quindi soggetti di diritti esattamente come noi e come qualsiasi altra etnia tribale di questo pianeta.
Todd Standing, durante un'escursione in un parco nazionale del British Columbia, avrebbe incontrato alcuni Bigfoots, e sarebbe riuscito a filmarli a distanza ravvicinata, prima che questi esseri cercassero di spaventarlo per allontanarlo, lanciandogli addosso rami, fedeli a quello che molti testimoni affermano essere il comportamento dei Bigfoots: nessun contatto con i Sapiens, tenerli alla
Il video che ha fatto, intendiamoci, non è ancora affatto una prova, ma è uno dei pochissimi video che possono sperare di essere attendibili, come quello di Patterson del 1967, con il quale è anche piuttosto coerente, nel senso che indubitabilmente le creature che vi appaiono sono le stesse.
Ma rispetto a quello di Patterson, quello di Standing, se è autentico, ha un grande vantaggio: è riuscito a riprenderli in volto molto chiaramente!
Se questo video è autentico, avremmo la prima chiara immagine di qual è il vero aspetto di un Bigfoot, sia maschio che femmina, e di quanto effettivamente siano simili a noi, e nello stesso tempo differenti.
Sinceramente, non nascondo che per me è stato abbastanza sconvolgente vedere questo video, in quanto mostrava una cosa che non mi aspettavo, e che mi porta a pensare che si tratti di qualcosa di autentico.
La maggior parte degli americani sembrano essere convinti che si tratti di un animale, una scimmia parente del Gigantopiteco. Il resto li immagina come degli ominidi primitivi, e anche io pensavo che fossero tali, non più evoluti dell'Homo Erectus.
Ma le immagini riprese da Standing sembrano dirci che in effetti si tratta di esseri umani come noi, anche se di un'altra specie.
Se osservate per esempio le loro bocche, non hanno nulla di scimmiesco o primitivo: le labbra del maschio sono sottili e la bocca è piccola, mentre invece ci si sarebbe aspettato che fosse piuttosto grande, come quelle delle scimmie o degli uomini primitivi. Le femmine invece hanno delle e dei lineamenti che dimostrano chiaramente la loro femminilità, come anche i loro grandi occhi a mandorla, dallo sguardo intenso. Non danno l'idea di donne-scimmia, ma di donne vere e proprie, anche se diverse dalle nostre in modo inquietante.
Anche le dimensioni delle mascelle, proporzionata alla piccolezza della bocca, non hanno nulla di scimmiesco. Me le immaginavo molto più grandi, con una notevole distanza fra labbro superiore e naso. Il naso del maschio, così prominente, mi fa pensare a quello di un Neanderthal o di un Cro-Magnon, cioè di un essere umano evoluto, mentre quelli delle scimmie sono schiacciati e assai poco rilevati. Insomma, sembrano avere dei lineamenti quasi simili a
E di fatto, tutte le rappresentazioni grafiche del Bigfoot lo ritraggono come una specie di gorilla o di uomo-scimmia. Qua invece si ha la sensazione di esseri primitivi sì, ma non più di una qualsiasi tribù aborigena. Di fatto, le uniche differenze rilevanti che sembrano avere sono quelle dell'irsutismo, della statura enorme e della forma del cranio, conica anziché rotonda. Per il resto, non si vedono differenze sostanziali.
Un'altra specie umana dunque, ma umana a tutti gli effetti.
Per questo Todd Standing, come me e come altri si è posto il problema: se ci sono due specie umane sulla Terra, l'Homo Sapiens e l'Homo Silvanus, riusciremo a farle convivere pacificamente? Speriamo di poter dare una risposta positiva, un giorno....



Ultima modifica di zakmck il 25/03/2012, 22:32, modificato 1 volta in totale.

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Enkidu ha scritto:
Di fatto, le uniche differenze rilevanti che sembrano avere sono quelle dell'irsutismo, della statura enorme e della forma del cranio, conica anziché rotonda.


Video molto interessante, ti ringrazio per la segnalazione.
La forma conica del cranio ricorda tanto la cresta saggittale dei gorilla, come nel filmato di Patterson e Gimlin; per il resto a giudicare dal filmato postato sembrerebbero proprio uomini; come spiegare però la permanenza della cresta saggittale? Forse è rimasta perché utile ancoraggio ai forti muscoli temporali dell'apparato masticatorio, il che mi sembra verosimile;bisognerebbe capire come si nutre per vederci più chiaro; non penso che usi il fuoco.



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Enkidu ha scritto:

Per questo Todd Standing, come me e come altri si è posto il problema: se ci sono due specie umane sulla Terra, l'Homo Sapiens e l'Homo Silvanus, riusciremo a farle convivere pacificamente? Speriamo di poter dare una risposta positiva, un giorno....
http://www.youtube.com/watch?v=o_-zLdoCaQU


Interessanti queste frasi tratte dal sito da te citato (sottilineature mie).
Tratto da:
http://www.sylvanic.com/

we have always maintained the position of “Don’t take our word for it, come out and we will show you the reality of this species for yourself”

e quindi

Many from the media and scientific community have threaten to take us up on this matter but few when faced with the reality of the situation few have had the intestinal fortitude to do so

All'atto pratico questa mancanza di interesse e di coraggio la dice lunga sul livello di inerzia mentale dei più nei nostri tempi.

Questo passo invece mi fa sospettare che in parte almeno negli ambienti più "operativi" delle scienze naturali , in particolare quelli che operano all'interno delle grandi aree protette dove il contatto con la realtà delle cose in fatto di biologia è un fatto quotidiano e non una speculazione, si sappia ormai con certezza dell'esistenza del sasquatch, ma che giustamente lo si tenga riservato fino a che non si riesca a trovare un corpo deceduto per cause naturali (e non troppo decomposto). Infatti

The discovery must remain entirely confidential. No media or public discloser in any way.

Perché

Species protection and legislation is at a point where as soon as we can a provide a body full species Our protection will be implemented and enforced.

Ed in particolare questa è la "policy" di sicurezza

It is our intention to have wildlife officers across North America identify and protect known bigfoot habitats before the media and public is aware of the situation.

Che personalmente approvo in pieno.


Ultima modifica di quisquis il 18/03/2012, 11:44, modificato 1 volta in totale.


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quisquis ha scritto:

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Enkidu ha scritto:
Di fatto, le uniche differenze rilevanti che sembrano avere sono quelle dell'irsutismo, della statura enorme e della forma del cranio, conica anziché rotonda.


Video molto interessante, ti ringrazio per la segnalazione.
La forma conica del cranio ricorda tanto la cresta saggittale dei gorilla, come nel filmato di Patterson e Gimlin; per il resto a giudicare dal filmato postato sembrerebbero proprio uomini; come spiegare però la permanenza della cresta saggittale? Forse è rimasta perché utile ancoraggio ai forti muscoli temporali dell'apparato masticatorio, il che mi sembra verosimile;bisognerebbe capire come si nutre per vederci più chiaro; non penso che usi il fuoco.


Sì, infatti ho letto, fra i tanti siti che sto guardando, che la cresta li fa assomigliare ai gorilla, e ha contribuito all'inganno di farli credere delle scimmie. E pare appunto che tale caratteristica li favorisca nella masticazione.
Da tutto quello che gli studiosi di questa specie sono riusciti a capire, non usano il fuoco, ma mangiano la carne cruda. Sembra che si nutrano sia di piccoli roditori che di animali come quadrupedi più grossi come cerbiatti e alci, e ogni tanto di anatre e pesci, soprattutto salmoni, quando decidono di scendere dalle montagne verso i fiumi, i laghi e l'oceano.
Presumibilmente, sono onnivori come noi, ma non ho ancora trovato dati più specifici sulla loro alimentazione.
Sto comunque trovando un enorme numero di informazioni, e adesso il quadro sta diventando sempre più chiaro e coerente.
Personalmente ora non ho dubbi, ma aspetto di essermi fatto una cultura più vasta al riguardo.
I Bigfoots esistono, e sono umani. Non ritengo possibile più nessun dubbio in merito, in quanto negare la loro esistenza, e un'esistenza di tipo umano, sarebbe negare tali e tante evidenze, che l'unica spiegazione per tutto questo sarebbe dire che migliaia e migliaia di persone nel corso di più di cento anni, e anzi nel corso dei secoli, sono stati vittima di un'allucinazione collettiva estremamente coerente, che faceva vedere e sentire a tutti quanti le stesse identiche cose nella stessa identica forma!
Inoltre bisognerebbe pensare che, oltre a questo, esiste un'organizzazione di falsari e ingannatori che agisce in tutto il Nord America e in gran parte dell'Asia da più di cento anni, e i cui membri passano il loro tempo vagando per le foreste di giorno e di notte, lanciando urla spaventose, indossando perfetti costumi che li rendono alti da 2,10 metri fino a 2,50 metri con arti meccanici perfetti e in grado di imitare in tutti i movimenti gli esseri umani, compreso lanciare pietre e sradicare alberi, oltre che correre più veloci di un campione olimpionico (portando dei bambini in testa, tra l'altro!).
Una spiegazione manifestamente assurda!
Non c'è da stupirsi dunque che esista già un movimento per la difesa dei diritti di questi nostri "Grandi Fratelli Maggiori" (così li definiscono a volte le tribù di americani nativi, che hanno un grande rispetto per loro e che considerano degli esseri reali e fisici quanto noi) per "preparare il terreno" al momento in cui al mondo intero potrà essere dimostrata la loro esistenza, cioè quando finalmente si riuscirà a catturarne uno vivo o morto, o (meglio sarebbe) si potrà avere un campione di DNA (finora gli unici esami di campioni di DNA dei Bigfoots non hanno dato esito positivo in quanto erano inquinati da altri fattori presenti, si tenga presente che è piuttosto difficile recuperare peli o piccoli lembi di pelle dal fango e dal sottobosco, dato che la realtà non è un episodio di CSI).
Comunque, il fatto che si tratti di esseri umani intelligenti, anche se primitivi, e non di scimmie, spiega anche il fatto che in tanti anni non si sia riusciti a catturarne un esemplare, né vivo né morto:
come già immaginavo, sembra proprio che siano mossi da un imperativo categorico nei loro costumi di vita, secondo cui non vogliono e non devono in alcun modo avere dei contatti diretti con noi.
Tutte le volte che li avremmo incontrati, sarebbe stato per una "svista" loro, dato che sarebbero abilissimi a nascondersi (a parte quando richiamano l'attenzione lanciando quelle urla spaventose, che evidentemente sono un richiamo che lanciano per i loro simili).
Nota a margine per finire: mi scuso del fatto che il mio precedente post era pieno di errori, ma avevo poco tempo e sapendo che c'è solo un ora dopo per fare correzioni... sono arrivato troppo tardi.


Ultima modifica di Enkidu il 19/03/2012, 18:19, modificato 1 volta in totale.

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Enkidu ha scritto:


Da tutto quello che gli studiosi di questa specie sono riusciti a capire, non usano il fuoco, ma mangiano la carne cruda. Sembra che si nutrano sia di piccoli roditori che di animali come quadrupedi più grossi come cerbiatti e alci, e ogni tanto di anatre e pesci, soprattutto salmoni, quando decidono di scendere dalle montagne verso i fiumi, i laghi e l'oceano.



Se cacciassero grandi animali, come alci e cerbiatti, si porrebbe subito il problema di come: con o senza armi? Verosimilmente senza, altrimenti le avremmo trovate (forse); e allora ecco che la grossa stazza, la muscolatura possente, il gruppo (probabilmente con tecniche di caccia di gruppo, magari in agguato visto che sono così bravi a nascondersi) potrebbero fare la differenza, unite ad un'intelligenza umana. Certo sarebbero molto diversi da noi sotto questo aspetto, se cacciassero senza armi ma armati unicamente di un fisico potente; e la dentatura chissà come è, chissà se hanno dei canini molto sviluppati oppure no. Potrebbe essere che abbiano bei canini, come molti tipi di scimmia. O forse no, non sono necessari. Però la cresta saggittale li aiuterebbe a masticare carne cruda; e ancora è probabile che, vivendo in quell'ambiente, abbiano i sensi molto sviluppati; probabilmente anche l'olfatto, chissà; e che dire dell'ipotesi della telepatia? Affiora sporadicamente nel sapiens moderno, è più diffusa tra le etnie di sapiens rimaste maggiormente lontane dalla modernità, a maggior ragione potrebbe essere presente in una specie umana di quel tipo perché sarebbe per loro molto utile.

Cita:
I Bigfoots esistono, e sono umani. Non ritengo possibile più nessun dubbio in merito, in quanto negare la loro esistenza, e un'esistenza di tipo umano, sarebbe negare tali e tante evidenze, che l'unica spiegazione per tutto questo sarebbe dire che migliaia e migliaia di persone nel corso di più di cento anni, e anzi nel corso dei secoli, sono stati vittima di un'allucinazione collettiva estremamente coerente, che faceva vedere e sentire a tutti quanti le stesse identiche cose nella stessa identica forma!



come nel caso degli UFO, anche questi avvistamenti attraversano trasversalmente popoli molto diversi tra loro, si pensi ai diversi popoli di pellerosse, spesso parlanti lingue molto diverse tra di loro e per nulla imparentate.
E poi la localizzazione geografica ben definita, soprattutto in tempi moderni, spinge ulteriormente a favore dell'ipotesi della sopravvivenza di una specie sconosciuta (umana o meno).

Cita:
Inoltre bisognerebbe pensare che, oltre a questo, esiste un'organizzazione di falsari e ingannatori che agisce in tutto il Nord America e in gran parte dell'Asia da più di cento anni, e i cui membri passano il loro tempo vagando per le foreste di giorno e di notte, lanciando urla spaventose, indossando perfetti costumi che li rendono alti da 2,10 metri fino a 2,50 metri con arti meccanici perfetti e in grado di imitare in tutti i movimenti gli esseri umani, compreso lanciare pietre e sradicare alberi, oltre che correre più veloci di un campione olimpionico (portando dei bambini in testa, tra l'altro!).
Una spiegazione manifestamente assurda!



Costumi che sono apparsi in modo credibile solamente verso la fine degli anni '60, e che erano molto costosi, tra l'altro.

Comunque, per quanto riguarda l'Asia, la situazione potrebbe perfino essere più variegata; per quanto riguarda il sud-est asiatico infatti gli avvistamenti e le tradizioni locali parlano di esseri decisamente più piccoli, almeno quanto un uomo normale se non di meno; quindi i vari "homo pongoides" del vietnam o urang -pendek malesi e indonesiani potrebbero essere diversi sia dal sapiens che dal "silvanus", potrebbero essere un residuo di un'altra specie umana ancora, forse erectus o un ramo ad esso parallelo (o una sua variante).
Lo Yeti tibetano poi apre ancora altri problemi.


Cita:
Tutte le volte che li avremmo incontrati, sarebbe stato per una "svista" loro, dato che sarebbero abilissimi a nascondersi (a parte quando richiamano l'attenzione lanciando quelle urla spaventose, che evidentemente sono un richiamo che lanciano per i loro simili).


Interessante l'affermazione di Standing secondo cui gli esemplari da lui fotografati ed in genere quelli avvistati sarebbero una sorta di "sentinelle" del gruppo rispetto al mondo esterno. Certo che l'immagine del bigfoot con testa conica immobile come una statua dietro ad un fusto d'albero, assorto ad osservare il lontano mondo dei sapiens, come per dire "non venite a disturbare", pronto a nascondersi al minimo segno di "civiltà", colpisce veramente a fondo.
La sentinella di un mondo speriamo non perduto per sempre.


Certamente un essere fisicamente strutturato per vivere in quel tipo di foreste, al di fuori di quell'ambiente troverebbe la sua fine prima animica, poi molto probabilmente fisica. Per questo non vogliono essere disturbati, sentono che potrebbero correre un grandissimo pericolo.

Cita:
Nota a margine per finire: mi scuso del fatto che il mio precedente post era pieno di errori, ma avevo poco tempo e sapendo che c'è solo un ora dopo per fare correzioni... sono arrivato troppo tardi.



Io non me ne ero nemmeno accorto, capirai, nessun problema per quanto mi riguarda.

Infine un "cross - over " ufologico. Se davvero siamo monitorati da ET, e se esiste il big-foot , allora gli svolazzi di UFO sulle grandi foreste canadesi potrebbero avere anche un altro movente oltre a quello di prelevare acqua dai grandi laghi del Canada. Nell'ipotesi peggiore rapimento di qualcuno di questi esseri, in quella migliore semplice studio degli stessi; con loro nell'ipotesi peggiore avrebbero forse gioco più facile. O forse, nell'ipotesi migliore, ne avrebbero invece un rispetto maggiore. Chi sa, difficile da dire (in particolare se più aperti alla telepatia si aprono diversi scenari).



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