Cita:
Knukle ha scritto:
Beh, I Gorilla sono in grado di imparare il linguaggio dei gesti ed esprimersi, tramite questo, in maniera molto semplice.
Ovviamente tra noi ed i Gorilla c'è un abisso, ma sta ad indicare che la base di partenza della teoria darwiniana è corretta. I nostri antenati furono le scimmie, non v'è dubbio. Concordo su Aztlan però, su questo importante elemento: la nostra evoluzione è stata troppo veloce e priva di vie intermedie. Chi ha fatto evolvere così rapidamente le scimmie, e sopratutto, perchè proprio loro?
Ci sono troppi elementi, fin troppo strani per essere scartati, che ci portano a pensare ad un possibile intervento extraterrestre.
1) La nostra evoluzione fin troppo veloce e singolare
2) La presenza di troppe leggende che parlano di divinità discese dal cielo
A mio particolare avviso sono due indizzi estremamente evidenti.
La teoria degli antichi astronauti è fin troppo verosimile per non essere presa in considerazione.
Ma è indubbio, comunque, che ci sia da screamare un sacco di leggende e dicerie, sorte nell'epoca del boom dell'archeologia misteriosa, ed ancora oggi ritenute valide dai più.
Io lascerei perdere Sitchin, Nibiru e gli Annunaki, e mi concentrerei invece su un evento storico: qual'è la mitologia più antica che parla di divinità scese dal cielo?
E' ovvio che le prime divinità, la madre terra e il dio toro, per citarne qualche d'una, siano prive di questi connotati extraterrestri. Ciò indica, secondo me, che gli alieni hanno lanciato il dado, creando l'uomo, e poi siano tornati secoli dopo per mirare la loro creazione.
Grazie Knukle, per aver toccato un tema a me caro:
le prime divinità adorate da noi umani.
Le origini di questo splendido culto
si perdono nella notte dei tempi, e stavolta non è un modo di dire: la celebre
Venere di Willendorf è una
statuetta preistorica, rappresentante una
figura femminile gravida e con evidenti attributi (e pure bella in carne), è stata riconosciuta come
una divinità legata alla fertilità.
E
sulle pareti delle caverne preistoriche, tra tutti gli animali e le figure in genere
il toro ha un ruolo primario sia per numero di rappresentazioni che per importanza attribuita.
Da allora questo culto, ben lungi dall' essere sorpassato, sopravvisse fino all' epoca storica antica, dove
la civiltà minoica, con sede nell' isola di Creta,
adorava ancora la Grande Madre, una dea che
incarnava la Terra stessa.
Accanto ad essa vi era però anche l' elemento maschile,
il toro simbolo di virilità, in un parallelo che azzardo tra il
dualismo dei principi femminile e maschile dell' Universo, a cui si riferiscono tutti gli altri dualismi nella
cultura taoista.
Sappiamo tutto ciò sui Cretesi grazie al celebre
mito greco del Minotauro: gli Ateniesi, sconfitti in guerra da questi, furono costretti a pagare un
orrendo tributo di sangue in vite umane, ossia 12 giovani uomini e 12 giovani donne, dovevano essere portate periodicamente sull' isola per essere
offerte come vittima sacrificale per il mostro, nato a causa della disobbedienza a Posidone del re cretese Minosse.
L' alternativa era una seconda guerra, definitiva.
Ma un giorno tra costoro venne scelto anche
l' eroe Teseo, che riuscì a sconfiggere il mostro rinchiuso nel labirinto edificato da Dedalo, padre di Icaro, e a non perdersi
grazie ad Arianna, figlia del re, che abbandonò poi su un' isola, inseguito dalla flotta cretese. E venne punito per questo, con
il suicidio del padre, il re Egeo, gettatosi per la disperazione nel mare che da lui prese il nome.
Ora, andiamo un pò a vedere
alcuni interessanti dettagli del mito che vanno spesso in secondo piano:
nonostante i Greci, al loro solito,
attribuiscano al popolo straniero dei Cretesi i loro dei (Poseidone), è poi lo stesso mito a illustrare come
costoro venerassero la Grande Madre, cui erano sacri molti animali, tra cui il serpente, presenti in trappole del labirinto.
E in onore della Grande Madre si celebravano periodiche festività, con annessi
pericolosi giochi nell' arena con i tori, che non miravano affatto all' uccisione dell' animale, considerato
sacro, ma...... a
montargli sopra e a eseguire su di esso evoluzioni ginniche, spettacolari quanto pericolose, come facilmente comprensibile. Ma per gli atleti
rischiare la vita nei giochi era un onore.
Tutt' oggi
ne rimane il ricordo in alcuni popoli, ma a volte completamente storpiato in una lotta
contro il toro.
Sembrerà che sia andato paurosamente OT, ma sono appena giunto al punto..... ufologico.
Queste erano le nostre divinità fin dal tempo delle caverne, e hanno perdurato stoicamente
fino all' avvento della civiltà classica - e c' è chi sostiene che in segreto il culto non sia mai cessato.
Ma a un certo punto avvenne una vera e propria
rivoluzione religiosa globale, le cui origini sono del tutto oscure.
Cosa ha di colpo introdotto nell' uomo l' idea che gli dei non siano della Terra e nella Terra, sulla sua superficie animata dalla vita, nelle forze misteriose degli elementi, insomma
nella natura terrestre, ma provenienti dal cielo?Discesi a bordo dei loro lucenti "carri di fuoco", "carri del Sole" o "carri del cielo" che appunto
solcano il cielo "col rumore del tuono"; così ad esempio i popoli precolombiani descrivono
Quetzalcoatl: il dio bianco e barbuto (prima di Colombo!)
che giunse a insegnare l' agricoltura e le leggi.
Cosa potrebbero mai essere questi mezzi volanti dell' antichità? E chi i loro occupanti? Per i popoli primitivi, carri magici guidati dagli dei..... ma per gli evoluti cittadini dell' era spaziale?
Aztlan