Visto che hanno spostato in un altro forum la discussione( perchè fuori tema) si potrebbe continuare da qui:
Cita:
giallop ha scritto:
Per spiegarmi meglio riporto un estratto di un mio articolo:
Nella storia del Mondo esisterebbe una “stranezza” evolutiva nei mammiferi, infatti la loro comparsa sulla terra, secondo le stime ufficiali, risale a 200-220 milioni di anni fa. Tuttavia rimane difficile dare certezze cronologiche assolute sui mammiferi, perché in passato gli antropologi erano più interessati a recuperare le grandi ossa di dinosauro che non i piccoli scheletri insignificanti dei mammiferi, quindi il materiale di studio risulta essere molto ridotto. Secondo la maggior parte degli Zoologi (non tutti) i mammiferi derivano dai rettili “Cinodonti Tarapsidi”. Questi progenitori avrebbero sviluppato code più corte, “gomiti” che si riflettono all’indietro e “ginocchia” che si riflettono in avanti, mascelle forti e una dentatura diversificata come i mammiferi, un cranio, (cito direttamente la fonte con modifiche tipiche della tendenza mammaliana), e una mascella in grado di masticare e respirare contemporaneamente che avrebbe anche permesso lo sviluppo di una scatola cranica più grande. Capaci di scavare tane avevano sviluppato sensori simili a Vibrisse intorno alla testa per orientarsi dentro le districate gallerie. I Cinodonti, estinti nel Giurassico (150-200 milioni di anni fa), restano rettili in tutti i sensi e non hanno ancora nulla a che fare con i mammiferi, infatti gli studiosi stessi ammettono che “forse” i Cinodonti non ne sono gli antenati. L’ipotesi che oggi spiega la nascita dei mammiferi enuncia che i loro caratteri morfologici non sarebbero comparsi simultaneamente, ma in un lungo periodo. Stando a questa ipotesi dovrebbero trovarsi dei reperti fossili per metà rettili e per metà mammiferi ma non esiste di fatto nessun ritrovamento che evidenzi questa metamorfosi. A questo proposito gli scienziati ancora una volta enunciano: “E’ difficile sapere quando ciascuna di esse (le peculiarità dei mammiferi) si manifestarono, poiché i tessuti molli non si conservano nella sequenza fossile”.
Solo nel Triassico Superiore (200 milioni di anni fa circa) appare lo scheletro di un animale completamente nuovo e con tutte le caratteristiche del mammifero attuale. Questa nuova razza si differenzia notevolmente dai rettili per il sangue caldo, per l’allattamento mediante le ghiandole mammarie, per un sistema nervoso più complesso, per un apparato riproduttore più perfezionato, per un maggiore livello intellettivo, per una notevole omiotermia (capacità di un organismo di mantenere costante la propria temperatura indipendentemente dalla temperatura esterna) e una cute più resistente ai batteri. I mammiferi sembrano possedere anche tutte le caratteristiche per meglio sopravvivere alle conseguenze degli impatti da asteroide grazie ad una temperatura corporea sempre calda, una pelle isolante utilissima per le giornate buie e fredde che le polveri sollevate dei meteoriti caduti provocavano, alla capacità di rifugiarsi in tane sotterranee e ad un’ottima resistenza alle epidemie provocate dagli animali morti.
Forse più di 200 milioni di anni fa è accaduto un avvenimento straordinario, sulla terra è comparsa una nuova specie animale con caratteristiche completamente nuove, ma che sembra portare in se alcune caratteristiche dei rettili, forse è ipotizzabile un evento che ricorderebbe molto una mutazione genetica, o un innesto nei rettili di un’altra specie, che avrebbe dato vita ad un ibrido, il mammifero. Più avanti spiegherò quale potrebbe essere il motivo di questa modifica genetica.
• Tutti questi straordinari avvenimenti collegati insieme potrebbero dar vita ad una storia incredibile, un’ ipotesi molto suggestiva che può tentare di dare una risposta, anche grossolana e imprecisa all’origine dell’uomo.
Centinaia di milioni di anni fa Marte era popolato da esseri intelligenti. La sua fine fu segnata dal raffreddamento dello stesso pianeta e da uno sciame improvviso di meteoriti del diametro di parecchi chilometri in rotta di collisione. Gli abitanti in verità erano i nostri antenati. La loro tecnologia permise loro di emigrare sulla terra, proprio come noi stiamo per fare oggi con Marte. Di questo abbiamo le prove nel pianetino Eros 433 che sembra avere sulla sua superficie delle strutture tecnologiche, in quanto poteva fungere benissimo come base di comunicazione e di lancio per astronavi. Eros, è risaputo, si avvicina moltissimo alla terra, si può supporre che possa essere servito da astronave naturale per trasportare i nostri lontanissimi antenati, con comodità, da Marte sulla terra in 1,5 anni, senza consumare grandi quantità di carburante, evitando tutti quei pericoli legati a viaggi così lunghi: micrometeoriti, radiazioni nocive ecc.
Emigrati sulla terra, i nostri antichi progenitori sono sopravvissuti per milioni di anni (vedi gli Oopart) passando attraverso prove tremende come le estinzioni causate dall’impatto di meteoriti, terremoti, eruzioni vulcaniche, carestie ,inondazioni ecc. Probabilmente la razza umana ha sfiorato parecchie volte l’estinzione e altrettante deve aver ricominciato da capo con le sue conoscenze scientifiche, tecnologiche e spirituali. Forse qualcuno ci ha aiutati a non scomparire per sempre. Questo antichissimo uomo doveva essersi portato con se qualche essere che abitava con lui su Marte, forse i piccoli mammiferi, che fungevano da compagnia un po’ come i nostri cani e gatti. Grazie alle loro caratteristiche morfologiche e qualche modifica a livello genetico, i mammiferi hanno popolato l’intero pianeta diversificandosi in tantissime specie. Ma per l’uomo Sapiens la storia sembra andare diversamente, infatti, per 300 milioni di anni, il suo corpo rimane pressoché invariato, anche se sporadicamente esistono casi che confermano la regola, come il ritrovamento di enormi crani, di corpi “Giganti” ecc.