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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 07/09/2023, 13:03 
MaxpoweR ha scritto:
è molto più semplice, il gan eden impiantato in medio oriente non fu certo l'unico, ce n'erano in sud America in asia in Australia e quindi anche in nord America. O vogliamo credere che gambe in spalla sta gente su barchette di giunchi si spostata in tutto il mondo così a caso?




Da Rivedere .....(e per me Ripassare):

https://www.eugeniosiragusa.it/books/L' ... 0d'Oro.pdf



Da "L'Aquila D'oro" da pag. 43 Cap.II :

...
"In quattro zone di questo unico continente,
sbarcarono quattro colonie di Archetipi o Genisti Cosmici
provenienti da tre costellazioni dell'Aquila, del Toro, del Leone.

Erano quattro razze che fondarono quattro civiltà primigenie
del pianeta Terranei quattro punti dei futuri continenti, cioè:

La razza delle Pleiadi, Rossa > continente Mù Tolteco.
La razza da Alfa Centauri, Bianca > continente Groenlandia.
La razza da Orione, Bronzea > continente Cià.
La razza da Procione, Gialla > continente Africa."


Dopo il periodo Lemuriano (esplosione del pianeta Mallona):

...

"Sul pianeta Terra, lo sconvolgimento planetario produsse
la ecatombe fisica e psichica delle popolazioni, con la fuga
dell'asse polare che si spostò sugli attuali Artico e Antartico,
con maremoti e inizio della Deriva dei Continenti.

I sopravvissuti delle varie razze si spostarono:

- Razza Nera verso le catene montuose
- Razza Bianca scende verso Europa, Nord America e Siberia
- Razza Gialla verso Cina e Himalaya
- Razza Rossa in America del Sud e Messico."

...


In estrema sintesi .

Storia dell' Umanità Terrestre - 2di3
dal min. 5:40 circa :

Guarda su youtube.com


Ciao [;)]



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" La Giustizia del Padre
è lenta ed Inesorabile. "
Eugenio Siragusa
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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 22/09/2023, 23:05 
Una nuova specie umana? Mistero su un fossile di 300.000 anni fa trovato in Cina
Una mascella senza mento proveniente dalla Cina orientale che mostra caratteristiche sia moderne che arcaiche potrebbe rappresentare un nuovo ramo dell’albero genealogico umano

Immagine

Una ricostruzione digitale del cranio giovanile trovato a Hualongdong, in Cina. Credit: Xiujie Wu

Gli scienziati che stavano scavando nella grotta chiamata Hualongdong, situata nella provincia di Anhui, nell’est della Cina, hanno rinvenuto resti di 16 individui datati a circa 300.000 anni fa. Diversi frammenti appartengono al cranio di un giovane di 12-13 anni. Un’analisi dettagliata, che li confronta con decine di altri campioni umani, indica che potrebbero appartenere a una specie arcaica di essere umano finora sconosciuta. La scoperta è stata pubblicata su Journal of Human Evolution.

Xiujie Wu, paleoantropologa presso l’Istituto di Paleontologia dei Vertebrati e Paleoantropologia di Pechino, e i suoi colleghi hanno descritto inizialmente il cranio nel 2019. Ma nel 2020, mentre vagliavano tra i vassoi di ossa di animali trovate nella grotta, hanno identificato un frammento di una mandibola, la parte inferiore della mascella, che potrebbe appartenere allo stesso cranio. La scoperta ha permesso un’analisi più dettagliata sulla posizione degli individui di Hualongdong nell’albero genealogico umano.

La mandibola presenta una miscela di caratteristiche moderne e arcaiche. Ad esempio, l’osso lungo la linea della mascella è spesso, una caratteristica condivisa con specie umane antiche come l’Homo erectus. Inoltre, manca di un vero mento, la presenza del quale è una caratteristica chiave dell’Homo sapiens. Ma il lato della mandibola che si attacca alla mascella superiore è più sottile rispetto a quelli degli ominidi arcaici e assomiglia di più a quello degli esseri umani moderni. L’analisi approfondisce il mistero su quale specie umana antica abitasse la regione durante l’epoca del Pleistocene medio e tardo, un periodo che si estende per quasi 800.000 anni prima della fine dell’ultima era glaciale, circa 12.000 anni fa.

Un confronto digitale della mandibola appena scoperta con altre 83 mandibole ha confermato questa strana miscela di caratteristiche anatomiche antiche e moderne. Wu e i suoi colleghi hanno utilizzato ossa di neanderthaliani (Homo neanderthalensis) giovani e adulti provenienti dall’Eurasia, H. sapiens provenienti da tutto il mondo e H. erectus, una specie il cui areale si estendeva dall’Africa orientale alle isole del Sud-Est asiatico tra 1,9 milioni e 250.000 anni fa. Wu afferma che le caratteristiche simili all’H. sapiens della mandibola la distinguono da quelle di altri ominidi del Pleistocene medio, tra cui quelle di un Denisovan di 160.000 anni fa del Tibet e dei resti conosciuti come l’uomo di Pechino, datati circa 770.000 anni fa. Il ricercatore aggiunge che il popolo di Hualongdong potrebbe rappresentare un antenato o un parente stretto finora sconosciuto dell’H. sapiens primitivo.

Tuttavia, l’idea che gli esseri umani moderni abbiano avuto origine da antenati in Asia non è ampiamente accettata. I fossili più antichi di H. sapiens, datati a 230.000 anni fa, provengono da siti in Etiopia. La situazione dell’occupazione umana nell’Asia orientale durante il Pleistocene è confusa, secondo Yameng Zhang, paleoantropologo presso l’Università di Shandong a Jinan, in Cina. Afferma che numerose specie di ominidi arcaici hanno abitato l’Asia orientale durante il Pleistocene medio, un periodo che va da circa 800.000 a 126.000 anni fa. Non è chiaro se qualcuna di queste specie potrebbe essere un antenato degli esseri umani moderni; come i Neanderthal e i Denisovan, potrebbero semplicemente essere estinti.

La combinazione di caratteristiche antiche e moderne nella mandibola di Hualongdong è simile a quella dei reperti trovati all’inizio degli anni 2000 nel sito archeologico di Jebel Irhoud in Marocco, secondo Maria Martinon-Torres, paleoantropologa presso il Centro Nazionale di Ricerca sull’Evoluzione Umana di Burgos, in Spagna, che ha fatto parte del team che ha descritto i reperti di Hualongdong. I reperti di Jebel Irhoud, che includono diversi frammenti cranici e una mandibola quasi completa, hanno un’età simile a quella dei reperti di Hualongdong e si ritiene appartengano a uno dei primi membri della linea evolutiva che include l’H. sapiens. “Sono necessari ulteriori fossili e studi per comprendere la posizione precisa dei popoli di Hualongdong nell’albero genealogico umano“, afferma. Martinon-Torres aggiunge che le proteine antiche estratte dalle ossa potrebbero gettare ulteriore luce su come i popoli di Hualongdong siano imparentati con gli esseri umani moderni e con specie più arcaiche.


https://www.meteoweb.eu/2023/09/nuova-s ... 001301887/


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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 22/09/2023, 23:06 
Datata la costruzione in legno più antica opera di esseri umani: mette in dubbio il nomadismo delle comunità dell’età della pietra | FOTO
Le più antiche tracce di una costruzione in legno opera di esseri umani risalgono a 476mila anni fa: scoperta realizzata in Zambia


Immagine

È noto che già milioni di anni fa, gli antenati degli esseri umani usassero utensili strumenti in pietra sempre più evoluti per molte funzioni, come intagliare il legno per costruire altri strumenti o per accendere il fuoco e si riteneva che le prime abitazioni fossero comparse molto tempo dopo. Un nuovo studio, condotto in Zambia da un gruppo di ricercatori dell’Università di Liverpool guidato da Larry Barham, svela invece che le più antiche tracce di una costruzione in legno opera di esseri umani risalgono a 476mila anni fa, dunque precedente all’evoluzione della nostra specie, Homo sapiens. Si trovano nei pressi delle cascate di Kalambo in Zambia, in Africa. La loro scoperta mette in dubbio il nomadismo delle comunità umane dell’età della pietra.

Alcuni anni fa, in un sito nei pressi delle cascate di Kalambo, erano stati trovati tronchi lavorati in modo che combaciassero tra loro, uniti con delle corde per formare una struttura che aveva forse la funzione di un’abitazione, una struttura certamente antica ma di quasi impossibile datazione. Utilizzando una tecnica innovativa, capace di risalire alla data dell’ultima esposizione alla luce solare di alcuni frammenti sabbiosi, i ricercatori hanno datato i reperti a 476mila anni fa, circa 300 mila anni prima di qualsiasi altro ritrovamento del genere. La conservazione di reperti in legno è molto molto rara in natura e proprio questo può aver eliminato quasi ogni traccia di lavorazioni di grandi pali in legno usati per costruire rifugi o abitazioni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.

Questa scoperta sfida l’opinione predominante che gli esseri umani dell’età della pietra fossero nomadi. A Kalambo Falls, questi esseri umani non solo avevano una fonte d’acqua perenne, ma anche la foresta circostante forniva loro cibo sufficiente per insediarsi e costruire strutture. Larry Barham, del Dipartimento di Archeologia, Studi Classici ed Egittologia dell’Università di Liverpool, ha dichiarato: “questa scoperta ha cambiato il mio modo di pensare ai nostri antenati più antichi. Dimenticate l’etichetta ‘età della pietra’, guardate cosa stavano facendo queste persone: hanno creato qualcosa di nuovo e di grande, usando la legna. Hanno usato la loro intelligenza, immaginazione e abilità per creare qualcosa che non avevano mai visto prima, qualcosa che non era mai esistito prima”. “Hanno trasformato il loro ambiente per rendere la vita più facile, anche se fosse solo creando una piattaforma per sedersi vicino al fiume e svolgere i loro compiti quotidiani. Queste persone erano più simili a noi di quanto pensassimo”.
Le tecniche di datazione utilizzate

La datazione specialistica dei reperti è stata effettuata da esperti dell’Università di Aberystwyth. Hanno utilizzato nuove tecniche di datazione tramite luminescenza, che rivelano l’ultima volta in cui i minerali nella sabbia circostante i reperti sono stati esposti alla luce solare, per determinarne l’età. Il Professor Geoff Duller dell’Università di Aberystwyth ha dichiarato: “stabilire una datazione dei reperti è molto impegnativo e abbiamo utilizzato la datazione tramite luminescenza per farlo. Questi nuovi metodi di datazione hanno implicazioni di vasta portata, permettendoci di risalire molto più indietro nel tempo, per ricostruire siti che ci offrono uno sguardo sull’evoluzione umana. Il sito di Kalambo Falls era stato scavato negli anni ’60 quando erano stati recuperati pezzi simili di legno, ma non erano stati in grado di datarli, quindi il vero significato del sito era poco chiaro fino ad ora”.
Kalambo Falls

Il sito di Kalambo Falls sul fiume Kalambo si trova sopra una cascata alta 235 metri al confine tra lo Zambia e la Regione di Rukwa in Tanzania, ai margini del Lago Tanganica. L’area è nella “lista provvisoria” dell’UNESCO per diventare un sito Patrimonio dell’Umanità a causa della sua importanza archeologica. Il Professor Duller ha aggiunto: “la nostra ricerca dimostra che questo sito è molto più antico di quanto si pensasse in precedenza, quindi la sua importanza archeologica è ora ancora maggiore. Aggiunge ulteriori argomentazioni a favore della sua dichiarazione come Sito Patrimonio dell’Umanità delle Nazioni Unite”.

Questa ricerca fa parte del pionieristico progetto “Le Radici Profonde dell’Umanità”, un’indagine su come la tecnologia umana si sia sviluppata nell’età della pietra. Il progetto è finanziato dal Consiglio di Ricerca sulle Arti e le Discipline Umanistiche del Regno Unito e coinvolge team della Commissione Nazionale per la Conservazione del Patrimonio dello Zambia, del Museo di Livingstone, del Museo Moto Moto e del Museo Nazionale di Lusaka. Il Professor Barham ha concluso: “Kalambo Falls è un sito straordinario e un importante patrimonio per lo Zambia. Il team delle Radici Profonde è impaziente di vedere emergere altre scoperte entusiasmanti dalle sue sabbie paludose”.


https://www.meteoweb.eu/2023/09/costruz ... 001301805/


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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 26/09/2023, 23:47 
L'uomo è un animale addomesticato: tutto quello che non torna sulle origini dell'uomo

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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 12/10/2023, 23:02 
I Neanderthal controllavano il fuoco, cucinavano tartarughe e rinoceronti
I focolari scoperti in Portogallo. Esperto: 'simili ai Sapiens'

I Neanderthal controllavano il fuoco: non solo sapevano accenderlo, ma sapevano alimentarlo e usarlo per riscaldarsi e per cucinare gli uri, ossia gli antenati del bue, insieme a tartarughe, capre, cervi, cavalli e perfino rinoceronti, mentre nelle grotte vicine al mare consumavano cozze, pesci, molluschi e anche pinoli tostati.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Plos One, si deve alla ricerca internazionale coordinata da João Zilhão, dell’Università di Lisbona, autore dello studio con l’archeologo Diego Angelucci dell’Università di Trento e Mariana Nabais dell’Istituto catalano per la Paleoecologia umana e l'Evoluzione sociale di Tarragona.

I focolari sono stati scoperti in uno dei siti archeologici europei più importanti per il Paleolitico medio, la Gruta da Oliveira nel Portogallo centrale, che fa parte del complesso di Almond, considerato dagli archeologi una sorta di 'supermercato della Presitoria'. E’ un grande complesso, con grotte a quote diverse, gallerie e anfratti, i cui strati più antichi risalgono a circa 120mila anni fa e i più recenti a circa 40 mila. Si ritiene che i Neanderthal lo abbiano abitato fra 100 ai 70mila anni fa.

“La scoperta ha ribaltato la prospettiva: fra i Neanderthal e i Sapiens non c’erano differenze significative e bisogna cominciare a chiedersi perché i Neanderthal debbano essere considerati una specie diversa rispetto ai Sapiens”, dice Angelucci all'ANSA. Di focolari, prosegue, “ne sono emersi una decina su vari livelli stratigrafici, con la forma circolare inconfondibile, a conca, riempita di resti”. Accanto e dentro, i segni inequivocabili dell’abitudine a cuocere il cibo". Una abilità che, osserva, che " conferma un livello di competenza analogo a quello dei Sapiens vissuti millenni più tardi”.


https://www.ansa.it/canale_scienza/noti ... a8e2b.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 06/03/2024, 17:45 
Le antiche tracce dell’umanità: scoperti reperti risalenti a 1,4 milioni di anni fa in Europa
Rappresenta un tassello fondamentale nella comprensione dell'evoluzione umana e delle nostre origini ancestrali

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Nel vasto e intricato mosaico dell’evoluzione umana, ogni ritrovamento archeologico assume un ruolo fondamentale nel dipanare il filo della nostra storia. Uno studio pubblicato su Nature ha gettato nuova luce sulle origini dell’uomo in Europa, rivelando prove sorprendenti della presenza umana datate a circa 1,4 milioni di anni fa. Si tratta di una scoperta epocale, che ha il potenziale di rivoluzionare la nostra comprensione dell’arrivo dei primi esseri umani nel continente europeo e della direzione del loro viaggio attraverso i millenni.
Gli ominidi in Eurasia

Da tempo gli studiosi si interrogano sull’arrivo degli ominini in Eurasia, stimato tra due e un milione di anni fa. Tuttavia, la mancanza di siti archeologici datati con precisione ha reso questa ricerca un vero e proprio enigma. Ora, grazie a un team di ricercatori guidati da Roman Garba, un nuovo capitolo della nostra storia ancestrale si svela sotto la luce scrutatrice della scienza.

Il fulcro di questa scoperta rivoluzionaria è il sito archeologico di Korolevo, situato nell’Ucraina occidentale. Da decenni, questo sito ha restituito frammenti del passato, tra cui strumenti del Paleolitico, ma nessuno è mai riuscito a datarlo con precisione. Grazie a un metodo di datazione innovativo basato sul decadimento dei nuclidi cosmogenici, i ricercatori hanno finalmente ottenuto una stima attendibile dell’età dei reperti rinvenuti a Korolevo, in Europa: circa 1,4 milioni di anni. Si tratta di un traguardo straordinario, che pone Korolevo al centro delle nostre riflessioni sulla colonizzazione umana dell’Europa.
Korolevo

Ma cosa ha reso Korolevo così significativo nel panorama archeologico? Oltre alla sua età eccezionale, Korolevo occupa una posizione geografica strategica, situata tra il Caucaso e l’Europa sud-occidentale. Queste regioni sono già note per essere state abitate dagli ominini circa 1,8 milioni e 1,2 milioni di anni fa, rispettivamente. La datazione di Korolevo non solo conferma la presenza umana in questa regione fin dai suoi albori, ma suggerisce anche che l’Europa potrebbe essere stata colonizzata da est a ovest, un’ipotesi a lungo dibattuta ma fino ad ora priva di prove concrete.
Comprendere l’evoluzione

Tuttavia, la portata di questa scoperta va oltre la sua importanza storica. Rappresenta un tassello fondamentale nella comprensione dell’evoluzione umana e delle nostre origini ancestrali. Ma c’è di più: getta nuova luce sulla capacità degli ominini primitivi di adattarsi e prosperare in ambienti diversi e mutevoli. Attraverso l’analisi dell’idoneità dell’habitat negli ultimi 2 milioni di anni, i ricercatori suggeriscono che gli ominini primitivi potrebbero aver sfruttato i periodi interglaciali più caldi per colonizzare siti a latitudini più elevate, come Korolevo. Questo approccio dinamico e adattativo potrebbe avere avuto un ruolo cruciale nella nostra espansione e sopravvivenza come specie.

I reperti rinvenuti in Europa ci insegnano che la storia dell’umanità continua a rivelare i suoi segreti, e noi, come custodi di questo patrimonio condiviso, abbiamo il dovere di ascoltare e imparare.


https://www.meteoweb.eu/2024/03/scopert ... 001381603/


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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 07/04/2024, 22:20 
Scopriremo mai l’esatta provenienza degli esseri umani?

Quello della nostra provenienza è un interrogativo centrale nel capire cosa significhi essere umani. Tutti condividiamo antenati che hanno vissuto in Africa alcune centinaia di migliaia di anni fa, ma sono ancora molte le lacune: fra le principali figura il luogo di provenienza dell’Homo sapiens (l’essere umano moderno).

Da dove veniamo?
Secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista «Nature», non si possono far risalire in modo decisivo le nostre origini evolutive a un unico luogo e a un momento specifico. Gli esperti del Museo di storia naturale e dell’Istituto Francis Crick di Londra, assieme all’Istituto Max Planck per la scienza della storia umana in Germania, hanno svolto una revisione della nostra attuale comprensione dell’ascendenza umana. I ricercatori hanno scoperto che i reperti genetici e fossili non riveleranno alcun punto preciso nel tempo o nello spazio.

«Alcuni dei nostri antenati avranno vissuto in gruppi o popolazioni che possono essere identificati nel reperto fossile, mentre si conoscerà ben poco degli altri», commenta in un articolo il professor Chris Stringer, coautore e ricercatore presso il Museo di storia naturale. «Nel corso del prossimo decennio, una maggiore comprensione delle nostre origini complesse dovrebbe ampliare l’ambito geografico a regioni considerate in precedenza periferiche alla nostra evoluzione, quali l’Africa centrale e occidentale, il subcontinente indiano e il Sud-est asiatico».

Il gruppo di ricerca ha identificato tre fasi principali nella storia umana: l’espansione a livello mondiale degli esseri umani moderni, avvenuta in un periodo compreso all’incirca tra i 40 000 e i 60 000 anni fa, l’origine in Africa dell’attuale diversità umana dai 60 000 ai 300 000 anni fa e la separazione degli antenati dei moderni esseri umani dai gruppi umani arcaici, che ebbe luogo pressapoco tra 300 000 e un milione di anni fa.

«Contrariamente a quanto molti credono, né i reperti genetici né quelli fossili hanno finora rivelato un momento e un luogo specifici per l’origine delle nostra specie», ha affermato nel medesimo articolo Pontus Skoglund, coautore e genetista presso l’Istituto Francis Crick. «Potrebbe non essere mai esistito un momento specifico in cui la maggior parte della nostra ascendenza si trovasse all’interno di una regione geografica ristretta e in cui siano comparsi i tratti che associamo alla nostra specie. Per ora, sarebbe utile discostarsi dall’idea di un luogo e un momento di origine unici».

Sorprese in vista nella ricerca delle nostre radici
«Sulla scia di ciò, i principali interrogativi emergenti riguardano i meccanismi che hanno guidato e sostenuto questo mosaico umano, con tutti i suoi diversificati filoni ancestrali, nel tempo e nello spazio», spiega in un comunicato stampa Eleanor Scerri, coautrice e archeologa dell’Istituto Max Planck. «Comprendere la relazione tra habitat fratturati e nicchie umane mutevoli svolgerà indubbiamente un ruolo fondamentale nel rispondere a queste domande, spiegando quali modelli demografici si adattano meglio ai reperti genetici e paleoantropologici».

Durante un’intervista, a Skoglund è stato chiesto se riusciremo mai a risalire al luogo di origine degli esseri umani: «Sono presenti molti percorsi di studio interessanti da esplorare e avremo a disposizione nuove risorse che ci aiuteranno a svolgere questo lavoro. Ad esempio, saranno rinvenuti più fossili che potrebbero fornire ulteriori chiarimenti e i progressi negli strumenti di ricerca, come nel campo della proteomica antica, attualmente ancora agli albori, potrebbero aiutarci a raccogliere informazioni genetiche da campioni più antichi o meno ben conservati. Inoltre, c’è ancora molto lavoro da svolgere sui modelli statistici, per analizzare meglio i dati a nostra disposizione».


https://www.altrogiornale.org/scoprirem ... eri-umani/


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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 11/04/2024, 11:52 
Cita:
Secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista «Nature», non si possono far risalire in modo decisivo le nostre origini evolutive a un unico luogo e a un momento specifico. Gli esperti del Museo di storia naturale e dell’Istituto Francis Crick di Londra, assieme all’Istituto Max Planck per la scienza della storia umana in Germania, hanno svolto una revisione della nostra attuale comprensione dell’ascendenza umana. I ricercatori hanno scoperto che i reperti genetici e fossili non riveleranno alcun punto preciso nel tempo o nello spazio.


Dai che piano piano, man mano che le evidenze diventano sempre più schiaccianti e molti scienziati cominciano a stancarsi delle pistolinate sull'origine del sapiens finora propinate anche il main stream scientifico dovrà adeguarsi. Un passettino alla volta :)



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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 11/04/2024, 14:59 
MaxpoweR ha scritto:
Cita:
Secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista «Nature», non si possono far risalire in modo decisivo le nostre origini evolutive a un unico luogo e a un momento specifico. Gli esperti del Museo di storia naturale e dell’Istituto Francis Crick di Londra, assieme all’Istituto Max Planck per la scienza della storia umana in Germania, hanno svolto una revisione della nostra attuale comprensione dell’ascendenza umana. I ricercatori hanno scoperto che i reperti genetici e fossili non riveleranno alcun punto preciso nel tempo o nello spazio.


Dai che piano piano, man mano che le evidenze diventano sempre più schiaccianti e molti scienziati cominciano a stancarsi delle pistolinate sull'origine del sapiens finora propinate anche il main stream scientifico dovrà adeguarsi. Un passettino alla volta :)


Mi chiedo, se veniamo da uno scimpanzè (hehehehehh certo) cosa pensano un biondissimo finlandese con le sopracciglia bianche, un cinese con gli occhi a fessura e un aborigeno dentro l'ascensore guardandosi allo specchio



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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 12/04/2024, 11:02 
andreacorazza ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
Cita:
Secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista «Nature», non si possono far risalire in modo decisivo le nostre origini evolutive a un unico luogo e a un momento specifico. Gli esperti del Museo di storia naturale e dell’Istituto Francis Crick di Londra, assieme all’Istituto Max Planck per la scienza della storia umana in Germania, hanno svolto una revisione della nostra attuale comprensione dell’ascendenza umana. I ricercatori hanno scoperto che i reperti genetici e fossili non riveleranno alcun punto preciso nel tempo o nello spazio.


Dai che piano piano, man mano che le evidenze diventano sempre più schiaccianti e molti scienziati cominciano a stancarsi delle pistolinate sull'origine del sapiens finora propinate anche il main stream scientifico dovrà adeguarsi. Un passettino alla volta :)


Mi chiedo, se veniamo da uno scimpanzè (hehehehehh certo) cosa pensano un biondissimo finlandese con le sopracciglia bianche, un cinese con gli occhi a fessura e un aborigeno dentro l'ascensore guardandosi allo specchio


Dovrebbero pensare la tessa cosa che pensano un Chiwawa ed un Doberman... [8D]



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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 12/04/2024, 12:47 
MaxpoweR ha scritto:
andreacorazza ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
Cita:
Secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista «Nature», non si possono far risalire in modo decisivo le nostre origini evolutive a un unico luogo e a un momento specifico. Gli esperti del Museo di storia naturale e dell’Istituto Francis Crick di Londra, assieme all’Istituto Max Planck per la scienza della storia umana in Germania, hanno svolto una revisione della nostra attuale comprensione dell’ascendenza umana. I ricercatori hanno scoperto che i reperti genetici e fossili non riveleranno alcun punto preciso nel tempo o nello spazio.


Dai che piano piano, man mano che le evidenze diventano sempre più schiaccianti e molti scienziati cominciano a stancarsi delle pistolinate sull'origine del sapiens finora propinate anche il main stream scientifico dovrà adeguarsi. Un passettino alla volta :)


Mi chiedo, se veniamo da uno scimpanzè (hehehehehh certo) cosa pensano un biondissimo finlandese con le sopracciglia bianche, un cinese con gli occhi a fessura e un aborigeno dentro l'ascensore guardandosi allo specchio


Dovrebbero pensare la tessa cosa che pensano un Chiwawa ed un Doberman... [8D]


stai parlando di differenti RAZZE di cani che vengono dai primi lupi addomesticati
io ti parlo della supposta UNICA razza terrestre, che unica non è
ma se veniamo dallo scimpanzè (...) dovremmo essere simili tra noi, invece...



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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 15/04/2024, 09:06 
beh anche le diverse razze umane attuali vengono probabilmente tutte dallo stesso clone o al limite ognuna delle varie razze di homo sapiens proviene dall'ibridazione dello Tzelem "LORO" e la razza autoctona di primate, proprio come per i cani e tutti gli altri animali domesticati.

Probabilmente i vari primati autoctoni delle aree dei Gan Eden dove effettuavano queste operazioni di bioingegneria in qualche modo sicuramente derivano dallo stesso progenitore originario "naturale".



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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 15/04/2024, 10:30 
MaxpoweR ha scritto:
beh anche le diverse razze umane attuali vengono probabilmente tutte dallo stesso clone o al limite ognuna delle varie razze di homo sapiens proviene dall'ibridazione dello Tzelem "LORO" e la razza autoctona di primate, proprio come per i cani e tutti gli altri animali domesticati.

Probabilmente i vari primati autoctoni delle aree dei Gan Eden dove effettuavano queste operazioni di bioingegneria in qualche modo sicuramente derivano dallo stesso progenitore originario "naturale".




Se parli di "progenitore naturale" come frutto del caso, del brodo primordiale da cui incredibilmente esce fuori la razza umana, non ci siamo...
diciamo che siamo stati il frutto di un giochetto di Oannes e compagnia bella, 7 semi nell'oceano primordiale con inserimenti genetici provenienti da differenti zone dell'Universo, mentre lo scimpanzè se ne stava tranquillo nella sua foresta



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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 16/04/2024, 22:04 
i nostri avi dicono altro, tendo a dare credito a loro che parlano di un mix tra LORO e un ominide "homo" presente sulla terra in attesa di altre comunicazioni più dettagliate, magari dai diretti interessati [:D]



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 Oggetto del messaggio: Re: Interrogativi sulle vere origini dell' Uomo
MessaggioInviato: 17/04/2024, 16:43 
gli avi sono solo degli operai di un direttore generale della fabbrica Oannes S.p.A.



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