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Oggetti fuori dal tempo, avvistamenti tramandati nella letteratura storica. Qual è l'origine dell'uomo? Testi sacri e mitologie da tutto il mondo narrano una storia diversa da quella che tutti conosciamo.
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Graham Hancock Presenting at the 2012 Conference

28/08/2012, 08:55

Questo video ( di 1 ora e 25 minuti ) risale al 2010. Credo, personalmente, presenti contenuti di estrema rilevanza!
L'unico neo è che è in Inglese, quindi se non siete molto ferrati con la lingua probabilmente non ci capirete molto. Non sono riuscito a trovarlo subbato.

28/08/2012, 09:03

Peccato non sia in ita, ma grazie lo stesso!

28/08/2012, 09:17

prego figurati, è proprio una perla nel suo genere, anche in questo video Hancock espande la sua "teoria classica" delle tracce archeologiche di una civiltà primordiale antidiluviana, con nuove evidenze "spirituali", facendo riferimento ai vari miti/leggende/religioni simili sparse in tutto il mondo

28/08/2012, 09:57

Comunque il video contiene i sottotitoli in inglese trascritti!!

Attivando il traduttore in italiano si ottiene un risultato sufficientemente fruibile.

28/08/2012, 11:59

In italiano si trova questo bellissimo documentario con Hancock e Bauval:











28/08/2012, 20:25

grazie per la segnalazione, dopo me lo guardo... Hancock è un mito per me !

28/08/2012, 23:39

Gente come Hancock dovrebbe essere lodata

29/08/2012, 07:47

concordo con te Sanje. Anzi ... azzardo a dire come OGGI sia PIENO di "studiosi" che hanno pubblicato milioni di libri sull'argomento, ognuno con non so quali teorie. Hancock però studia SUL CAMPO ( in tutti i sensi, è uno dei pochi che non ha mai parlato di posti dove non si sia recato di persona x indagare ) ormai da più di 20 anni. Ho sempre trovato affascinanti le scoperte che ha fatto, sia ne "Impronte degli Dei" sia nè "Lo specchio del Cielo" ( di cui ho una versione in formato maxi, con delle bellissime foto a colori, veramente stupenda ). Ho anche iniziato - ma mai finito x motivi vari - "Civiltà sommerse", e per quel che ho letto l'ho trovato decisamente illuminante. Lo seguo fin da quando ha fatto la sua comparsa (in Italia) alla trasmissione "Mistero" sulla Rai (bei tempi!!! uno degli autori era niente popò di meno che Giacobbo), che trasmise il suo documentario "Alla ricerca della civiltà perduta" in due o tre puntate. Le correlazioni che ha trovato tra tutte le culture del mondo antico sono così innumerevoli che trovo francamente poco probabile si possa trattare esclusivamente di coincidenze.
E non si parla solo di correlazioni di natura architetturale ed edilizia (che già da sole fanno restare basiti), ma anche di tradizioni, miti, leggende, modi di costruire le imbarcazioni e persino somiglianze linguistiche! Mi piace pensare, come dice sempre lui in ogni occasione in cui viene interpellato, che la nostra sia davvero "una specie afflitta da amnesia".

29/08/2012, 15:05

Ringrazio Angeldark per aver gradito il video documentario che avevo montato da delle vecchie registrazioni e caricato sul canale Youtube.
Rilinko quì l'ultimo pezzo del documentario dato che caricandolo si era tagliata l'ultima parte:



Anni fa durante degli studi a carattere archeologico ero andato al Monte Circeo dove vidi quello che rimane del muro ciclopico dell'Acropoli, oggi ricoperto quasi totalmente dalla vegetazione.

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A quota 350 metri dal livello del mare è stato realizzato sopraelevando due file parallele di blocchi che si contrastano concatenandosi tra loro, senza l'uso di malte ma a "secco" con dei tagli incredibilmante precisi e la superfice delle pietre levigata.

Tratto da "Acropoli di Circei" di Corrado Sampieri:

1 Esiste una costruzione ipogea, punto di riferimento per tutta l'Acropoli e sulla quale vanno ad incrociarsi le traiettorie dei solstizi e degli equinozi;

2 Nel punto in cui la linea ideale del solstizio d'estate incontra il lato nord, e' stata posta una pietra di dimensioni particolarissime;

3 Le lunghezze dei singoli lati e dell'intero perimetro dell'Acropoli non sono affatto casuali;

4 E' innegabile il legame astronomico tra Acropoli e Centro Storico.

Di qui alla formulazione della domanda, oramai scontata, se esistesse o meno un archetipo celeste al quale si fossero ispirati i fondatori dell'Acropoli, il passo e' veramente breve!

L'archetipo esiste effettivamente nella Costellazione del Toro associata a quella di Perseo.

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Significativo accostamento atto ad illustrare il sorprendente quanto evidente parallelismo esistente tra l'Acropoli-Centro Storico e le due costellazioni Toro-Perseo.

L'accostamento dei due riquadri sopra riportati, illustrano a dovere tanto l'insieme Acropoli-Antico insediamento Storico, quanto il legame ideale esistente tra le due costellazioni. Non c'e' bisogno di particolare impegno per notare subito come le figure geometriche tanto dell'Acropoli che della costellazione del Toro si assomigliano in modo in modo sorprendente e si trovino orientate quasi alla perfezione sull'asse N-S. Non si può non rilevare, inoltre, l'evidentissima simmetria esistente tra la posizione del Centro Storico a N-E dell'Acropoli e la costellazione di Perseo, anch'essa proprio a N-E della costellazione del Toro.

Nella reciproca dipendenza tra Acropoli e Centro Storico non ci sono recondite motivazioni, ma la semplice traduzione "in concreto" di una altrettanto vera dipendenza astronomica architettonica Toro-Perseo. Quella traiettoria del solstizio d'estate, di cui si è parlato, testimonia una profonda verità concettuale: l'Acropoli e il primo antico centro abitato sono legati tra loro perché programmati, creati insieme o, se preferiamo, perché semplicemente riproduzione di un'immagine del firmamento: ad un binomio astronomico corrisponde un binomio architettonico. Accantoniamo per un istante il binomio Toro-Perseo per occuparci esclusivamente dell'Acropoli e della costellazione del Toro, partendo dalla semplice loro sovrapposizione. Sulla struttura architettonica dell'Acropoli (in marrone) ricondotta ad una forma più stilizzata (in verde) allo scopo di meglio evidenziare la direzionalità dei lati, ho sovrapposto, sempre nel rispetto dell'asse N-S, la costellazione del Toro ottenuta mediante il collegamento delle quattro stelle principali così da far combaciare i rispettivi angoli S-O e posizionare l'Aldebaran (stella principale della costellazione) sul lato Est dell'Acropoli. Le analogie riscontrabili nelle lunghezze e direzionalità dei lati dei rispettivi quadrilateri sono fin troppo chiare: il lato maggiore è sempre quello a nord e quello minore ad est; il secondo per lunghezza è a sud. Nel quarto lato, oltre alla lunghezza, ciò che sorprende di più è l'orientamento: in entrambi i casi aprono verso sud-ovest, rispetto all'asse N-S. E' difficile credere che tutto sia dovuto al caso. L'Acropoli riflette sostanzialmente la struttura della costellazione del Toro.

La costellazione di Perseo sorgeva, dunque, poco prima delle Pleiadi; la costellazione del Toro appariva, invece, sopra l'orizzonte subito dopo! In altri termini, tra il 1350 e il 110 a.C. queste significative costellazioni accompagnavano le Pleiadi in due significativi momenti: all'alba dell'equinozio di primavera e al tramonto dell'equinozio d'autunno.

http://www.circei.it/pagina-25.html
http://www.circei.it/pagina-21.html
Ultima modifica di Wave il 29/08/2012, 15:13, modificato 1 volta in totale.

29/08/2012, 15:27

La Pietra

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Questa pietra si trova sul lato nord della cinta muraria e colpisce per le sue dimensioni e conformazione, particolare la sua parte superiore che è ben levigata e perfettamente in piano (W). Il blocco megalitico è collocato di netto sul piano di campagna senza l'ausilio di supporti sottostanti per sorreggerlo e trovasi nel punto esatto dove si intersecano la traiettoria del primo raggio di sole all'alba del solstizio d'estate e il lato nord dell'acropoli. Analizzando le misure del blocco si scopre una relazione biunivoca tra le misure della città e quelle proporzionate rilevate infatti soggiacciono alla scala di grandezza pari ad 1:100, abbiamo già parlato delle coincidenze tra vari sistemi di misura (metri, cubiti e selil) e la ricorrenza di un numero di proporzione quale il 244.

La rappresentazione grafica tridimensionale a sinistra, dove il piano verticale (M) è definito dalle lettere ABCDEF e la profondità dai punti AL, ha un eguale rapporto con le misure reali dell'acropoli ovvero il lato AB (lato Nord della città) è uguale a 2,44 metri che moltiplicato per 100 da esattamente 244 metri. Stessa situazione si ripete per gli altri lati, nonché utilizzando i cubiti si riscontra sempre eguale rapporto e senza scarti. Sorgono molti perché a cui sarà mai possibile dare una risposta?!. Forze un'ipotesi, tra le tante, a cui dovesse essere dedicato il monolite, appare quella che oltre la rappresentazione della Arx stessa, svolgesse anche il compito di "luogo del tributo" ovvero chiunque entrava nella città doveva passare per una via che transitasse dinanzi al blocco e in relazione al motivo per cui giungeva nell'acropoli doveva lasciare in proporzione un tributo sul piano orizzontale della pietra. Oppure svolgesse la funzione di un altare sacrificale vista la sua relazione con il primo raggio di sole all'alba del solstizio d'estate.

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Marrone: perimetro reale dell'Acropoli; Verde: forma stilizzata dell'Acropoli; Celeste: costellazione del Toro; Cerchio nero: costruzione ipogea; Cerchio rosso: posizione dell'Aldebaran, stella principale della costellazione del Toro; P: porta principale dell'Acropoli; M: esatta ubicazione della Pietra.

http://www.circei.it/pagina-20.html

Personalmente non penso alla pietra megalitica come altare sacrificale in quanto non sono mai stati trovati resti umani nei suoi pressi, ma sia un lascito per i vari milleni a venire, un riferimento astronomico per i solstizi come avvenne nelle costruzioni antiche studiate da Hancock e Bauval.
Ultima modifica di Wave il 29/08/2012, 15:29, modificato 1 volta in totale.
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