Massacro a Mohenjo-Darodi Alan F. Alford
Tratto da: il mistero della genesi delle antiche civiltà. (Seconda edizione)
All'incirca nello stesso periodo in cui Creta veniva distrutta da Inanna, la capitale della civiltà da lei instaurata nella valle dell' Indo, Mohenjo-Daro, fu a sua volta colpita da una catastrofe inspiegabile.
Settant'anni di ricerche archeologiche hanno proiettato poca luce sulla storia di questa città. Quasi tutti concordano sul fatto che Mohenjo-Daro, così come altri centri della valle dell' Indo, decadde pian piano dopo il 2000 a.C. per una serie di inondazioni. Ma il crollo definitivo, per Mohenjo-Daro, fu improvviso. Secondo la National Geographic Society: "Gli scheletri sparsi per le strade nella fase finale [...] indicano che il colpo definitivo venne assestato da invasori". Il massimo esperto della civiltà dell' Indo, Sir Mortimer Wheeler, giunge a conclusioni analoghe:
"Riflettendo sulle macabre scene possiamo forse concludereche, appartenendo diciassete di questi scheletri sicuramente all'ultima occupazione e che gli altri presentano gli stessi aspetti [...] ci ritroviamo effettivamente davanti alle vestigia di un massacro finale, in seguito al quale Mohenjo-Daro cessò di esistere".
Chi esegui questo "massacro finale"? Secondo Wheeler forse gli Ariani, ma a mio avviso proprio gli Indo erano coloro che diventarono gli Ariani. Inoltre, tutti gli archeologi hanno confermato l'assenza di qualsivoglia occupazione straniera a Mohenjo-Daro, e la mancanza di assalti alla città di Harappa situata 560 km più a nord.
Nel 1979 David Davenport ed Ettore Vincetti pubblicarono i risultati di una ricerca che ci aiutano a capire il mistero di Mohenjo-Daro. Davenport e Vincetti avevano cominciato a interrogarsi sulle migliaia di cosiddetti "sassi neri" che ingombravano la località. Quando analizzarono quei "sassi" si rivelarono essere frammenti di vasellame fusi insieme da un calore intensissimo. Stando ai loro calcoli aggiornati, quei pezzi di vasellame di argilla erano rimasti esposti brevemente a un calore tra i 1400 e i 1600 °C ! Poi Davenport e Vincetti studiarono in profondità la zona su cui era sorta Mohenjo-Daro e individuarono tre distinte ondate devastanti che si erano propagate fino a oltre 1,5 km dall' epicentro dell'esplosione. Stando alle loro conclusioni l' unico motivo per cui gli archeologi non hanno trovato scheletri in gran numero va ricercato nell'intenso calore che vaporizzò chiunque si trovasse in prossimità dell' epicentro.
Quando avvenne la distruzione di Mohenjo-Daro? I calcoli degli archeologi propongono la data del 1500 a.C. circa, lo stesso periodo in cui Harappa venne definitivamente abbandonata. In quel periodo le città dell'Indo erano entrate in una fase di grave decadenza, e dunque perché prendersi la briga di distruggere Mohenjo-Daro? L'unica risposta logica proviene dall' antagonismo che divideva Inanna e Marduk e dagli avvenimenti di Creta.
Il fatto che solo Mohenjo-Daro fosse scelta per essere rasa al suolo indica un preciso atto di rappresaglia: proprio come può accadere tra due moderne superpotenze, uno scontro globale non aveva senso per le divine potenze dell' antichità.