ho letto l'articolo e devo dire che è davvero interessantissimo.
mi permetto di postarlo per coloro che non volessero vedersi il link e per arricchire il nostro archivio. La fonte originale è il sito del ricercatore Alberto Arecchi
CHI ERA ABRAMO ? Trovate nuove connessioni con l'antica India
06 Marzo 2009 -
Nella sua Storia degli Ebrei, l'erudito e teologo ebreo Flavio Giuseppe (37 – 100 d.C.) scrive che il filosofo greco Aristotele aveva detto: "… Questi ebrei sono derivati dai filosofi indiani; sono chiamati dagli indiani Calani" (Libro I, 22).
Clearco di Soli ha scritto: "gli Ebrei discendono dai filosofi dell'India. In India i filosofi sono chiamati Calaniani e in Siria sono detti Ebrei. Il nome della loro capitale è molto difficile da pronunciare. Si chiama Gerusalemme".
"Megastene fu mandato in India da Seleuco Nicator circa trecento anni prima di Cristo. I suoi racconti stanno trovando ogni giorno nuove conferme da nuove ricerche. Egli dice che gli Ebrei "erano una tribù o setta indiana, chiamata Kalani…" (Godfrey Higgins, Anacalypsis, vol. I, p. 400). Martin Haug, Ph.D., ha scritto in The Sacred Language, Writings, and Religions of the Parsis, "si dice che i Magi chiamassero la loro religione Kesh–î–Ibrahim. Essi attribuivano i loro libri religiosi ad Abramo, che si diceva li avesse portati dal cielo" (p. 16).
Ci sono certe notevoli somiglianze, che sono più di pure coincidenze, fra il dio indù Brahma e la sua consorte Saraisvati e l'Abramo e la Sara ebrei.
Nel suo libro Moisés y los Extraterrestres, l'autore messicano Tomás Doreste ricorda che Voltaire era dell'opinione che Abramo fosse il discendente di qualcuno dei numerosi sacerdoti Brahmani che avevano lasciato l'India per diffondere i loro insegnamenti nel mondo intero; a sostegno della sua tesi ricorda la somiglianza dei nomi ed il fatto che la città di Ur, terra dei patriarchi, era vicino al confine della Persia, lungo la strada verso l'India, in cui quel Brahmano era nato.
Anche se in tutta l'India c'è soltanto un tempio dedicato a Brahma, questo culto è la terza setta più grande degli Indù. Il nome di Brahma era altamente rispettato in India e la sua influenza si espandeva, attraverso la Persia, sino alle terre bagnate dai fiumi Eufrate e Tigri. I Persiani adottarono Brahma e ne fecero una propria divinità. Successivamente avrebbero detto che il dio era arrivato dalla Bactria, una regione montagnosa situata a metà strada sul percorso verso l'India. (pp. 46–47). La Bactria o Battriana (una regione dell'antico Afghanistan) era la sede di una primitiva nazione ebrea denominata Juhuda o Jaguda, ed anche Ur–Jaguda. Ur significava "il luogo" o "la città". Di conseguenza, la Bibbia era corretta nel dichiarare che Abraham era venuto "da Ur dei Caldei". "Caldeo", più correttamente Kaul–Deva (santo Kaul), non era il nome di un'appartenenza etnica specifica, ma il titolo di un'antica casta sacerdotale indù di Bramani, che viveva nella zona ora compresa tra l'Afghanistan, il Pakistan e lo stato indiano del Kashmir.
"La tribù di Ioud o del Brahmino Abramo fu espulsa o lasciò il Maturea del regno di Oude in India e, stabilendosi a Goshen, o la casa del Sole o Heliopolis nell'Egitto, diede a quella località il nome del posto che aveva lasciato in India, Maturea". (Anacalypsis, vol. I, p. 405).
"Egli era della religione o della setta della Persia e di Melchizedek". (Ibidem, Vol. I, p. 364).
"I Persiani inoltre pretendono che Ibrahim, cioè Abraham, fosse il loro fondatore, così come gli Ebrei. Così vediamo che secondo tutta la storia antica i Persiani, gli Ebrei e gli Arabi sono discendenti di Abramo. (p. 85)… dicono che Terah, il padre di Abramo, fosse venuto in origine da un paese dell'Est chiamato Ur, dei Caldei o dei Culdei, per abitare in una regione denominata Mesopotamia. Qualche tempo dopo che abitava là, Abraham, o Abramo, o Brahma e sua moglie Sara o Sarai, o Sara–iswati, lasciarono la famiglia del loro padre ed entrarono in Canaan. L'identificazione d'Abramo e di Sara con Brahma e Saraiswati in primo luogo è stata precisata dai missionari Gesuiti". (Vol. I, p. 387).
Nella mitologia indù, Sarai–Svati è sorella di Brahma. La Bibbia presenta due versioni della storia d'Abramo. Nella prima versione, Abramo ammise di al Faraone aver mentito quando gli aveva presentato Sara come sua sorella. Nella seconda versione, disse anche al re di Gerar che Sara era realmente sua sorella. Tuttavia, quando il re lo rimproverò per aver mentito, Abramo rivelò che Sara era in realtà sia sua moglie sia sua sorellastra! "… ma effettivamente è mia sorella; è stata generata da mio padre, ma non è figlia di mia madre; ed è diventata mia moglie". (Genesi, 20,12).
Le anomalie non terminano qui. In India, un affluente del fiume Saraisvati è Ghaggar. Un altro affluente dello stesso fiume si chiama Hakra. Secondo le tradizioni ebree, Hagar era la serva di Sara; i musulmani dicono che era una principessa egiziana. Si notino le somiglianze di Ghaggar, Hakra e Hagar.
La Bibbia afferma anche che Ishmael, il figlio di Hagar, ed i suoi discendenti vissero in India.
"… Ishmael trasse il suo ultimo respiro e morì e si riunì alle sue parentele… Abitarono a Havilah (India), a Shur, che è vicino all'Egitto, e lungo tutta la strada che porta ad Asshur". (Genesi, 25,17–18).
È un fatto interessante che i nomi d'Isacco e d'Ismaele derivino dal Sanscrito: (Ebreo) Ishaak = Ishakhu (Sanscrito) = "amico di Shiva". (Ebreo) Ishmael = Ish–Mahal (Sanscrito) = "grande Shiva". Una terza mini–versione della storia d'Abramo lo trasforma in un altro "Noé". Sappiamo che un'inondazione guidò Abramo dall'India. "… Così disse il signore Dio d'Israele, i vostri padri abitavano anticamente dall'altro lato dell'inondazione, Even Terah, il padre d'Abramo e il padre di Nachor; ed hanno servito altri dei. Ed ho preso il vostro padre Abramo dall'altro lato dell'inondazione e l'ho condotto per tutta la terra di Canaan". (Giosuè, 24,2– 3.)
Genesi 25 accenna ad alcuni discendenti della sua concubina Ketura (nota: I musulmani sostengono che Ketura è un altro nome di Hagar): Jokshan; Sheba; Dedan; Epher. Alcuni discendenti di Noé erano Joktan, Sheba, Dedan e Ophir. Queste varianti mi hanno indotto a sospettare che gli autori della Bibbia stessero provando ad unire vari rami di giudaismo.
Verso il 1900 a.C., il culto di Brahm fu portato nel Medio e nel Prossimo Oriente da vari gruppi indiani, dopo una terribile pioggia e un terremoto che imperversarono sull'India del Nord, cambiando persino i corsi dei fiumi Saraisvati e Indo. Il geografo classico Strabone dice quanto l'abbandono dell'India nord–occidentale fosse stato quasi totale. "Aristobolo dice che, quando egli fu inviato in India per una certa missione, vide un paese di più di mille città, insieme ai villaggi, che erano stati abbandonati perché l'Indo aveva abbandonato il proprio letto naturale". (Strabone, Geografia, XV, I.19).
"L'essiccamento del Sarasvati intorno al 1900 a.C., che condusse ad uno spostamento importante della popolazione concentrata intorno al Sindhu e alle valli del Sarasvati, potrebbe essere l'evento che causò un'emigrazione verso ovest dall'India. Subito dopo quel tempo l'elemento Indico comincia a comparire dappertutto in Asia occidentale, in Egitto e in Grecia".
(Subhash Kak, Indic Ideas in the Graeco–Roman World, in IndiaStar online literary magazine, p.14)
Lo storico indiano Kuttikhat Purushothama Chon ritiene che Abramo fosse stato cacciato dell'India e dichiara che gli Ariani, incapaci di sconfiggere gli Asura (la casta mercantile che comandava un tempo nella valle dell'Indo, o Harappani), s'impegnarono per molti anni a combattere segretamente contro gli Asura, sino a distruggere il loro enorme sistema di laghi d'irrigazione, causando l'inondazione distruttiva, che Abramo e la sua famiglia se ne andarono e marciarono verso l'Asia Occidentale. (v. Remedy the Frauds in Hinduism).
Di conseguenza, oltre ad essere cacciati dall'India del Nord dalle inondazioni, gli Ariani costrinsero anche i commercianti indiani, gli artigiani e le classi istruite a fuggire in Asia Occidentale.
Edward Pococke scrive in India in Greece: "… in nessun caso simile sono accaduti eventi carichi di conseguenze di tale importanza, come negli eventi successivi alla grande guerra religiosa che, per un lungo periodo d'anni, infuriò in lungo e in largo per l'India. Quel confronto si concluse con l'espulsione d'ampi gruppi di popolazione; molti dei quali esperti nelle arti e civilizzati e molti di più guerrieri di professione. Stretti a nord dalle montagne himalayane, e bloccati verso sud a Ceylon, la loro ultima fortezza, invasero la valle dell'Indo ad ovest, e questi loro spostamenti generarono i germi delle arti e delle scienze europee. La vigorosa marea umana passò la barriera del Punjab e si diresse verso l'Europa ed il resto dell'Asia, per compiere la propria missione nell'evoluzione morale del mondo. L'ampiezza del movimento migratorio era così grande, il cambiamento dei nomi così completo e le informazioni – che abbiamo da parte dei Greci – riferite in modo talmente fuorviante, che nulla di meno di una negligenza totale dei principi teoretici e la risoluzione della ricerca indipendente, hanno dato la minima probabilità di chiarimento di tale mistero". (p. 28)
Se tutti quei popoli immigrati e dominanti erano esclusivamente di origini indiane, perché mai la storia non ne fa menzione?
continua su ....
http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=219Fonte: liutprand.it, del 4 marzo 2009
Che dire! Fantastico e potrebbe spiegare molte cose tanto sulla civiltà di Mohenjo Daro quanto sul perchè il popolo ebraico possedesse conoscenze così elevate, sommandole anche a quelle detenute dalla casta sacerdotale egiziana di cui Mosé fece parte.