A 15 anni legge le stelle (e Google Maps) e scopre città Maya
Un 15enne canadese potrebbe aver scoperto una città Maya dimenticata utilizzando foto satellitari e costellazioni. William Gadoury, un ragazzino del Quebec appassionato dell'antica civiltà, ha ipotizzato che i maya scegliessero la localizzazione delle città in base alle costellazioni. Non riuscivo a capire perché le città Maya sorgessero lontano da fiumi, in terre sperdute o sulle montagne. E ha scoperto che ben 117 città maya sono allineate esattamente con le stelle, e tanto più le stelle sono luminose, tanto più grandi risultano le città.
Ma a quel punto William si è fatto dare dalla Agenzia spaziale canadese le immagini satellitari scattate dopo un incendio nel 2005. E studiando la mappatura delle stelle, ha scoperto una città di cui non si sapeva l'esistenza sulla base di una costellazione di tre stelle: le tracce sono proprio dove la terza stella della costellazione indicava che dovessero essere. Le immagini satellitari, confrontate con Google Earth, hanno mostrato strutture, faticosamente visibili sotto la fitta cappa della vegetazione della giungla, che sembrano frutto del lavoro dell'uomo; una foto mostra una rete di strade e un grande quadrato che potrebbe essere una piramide: Un quadrato non è naturale, è in gran parte artificiale e difficilmente può essere attribuito a fenomeni naturali, ha confermato Armand La Rocque, dell'Università di New Brunswick, al quotidiano britannico l'Independent.
Il ragazzino ha battezzato la città, che è ancora da esplorare nella giungla dello Yucatan, K'aak Chi, ovvero Bocca di Fuoco. La zona è difficile da esplorare per via della fittissima vegetazione. Ma la scoperta di William potrebbe portare gli archeologi a scovare altre città maya utilizzando la stessa tecnica.
http://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/ ... id=UE07DHP

Se la disposizione delle città è precisamente quella delle costellazioni mi sorge qualche dubbio sulla possibilità che sia opera dei maya
Mi sa che dovremo riflettere un po' su questa notizia ...

Anche la stampa da la notizia
http://www.lastampa.it/2016/05/10/ester ... agina.html

Perchè?

Dall'articolo de La Stampa:



fantastico sto tipo

.. stessa cosa che mi rispose un egittologo con gli esperimenti con la Piramide e le sue ... "coincidenze"! Non se la sentono di buttar via anni di studi (mio fratello archeologo docebat ...)
viewtopic.php?p=30435#p30435

non sono coincidenze, tutte le strutture antiche hanno questi allineamenti, servono a fissare una data nel tempo e può essere fatto deliberatamente o meno ma il dato è innegabile.

sono sicuro che tra 10 mila anni, quando si scopriranno le vestigia della diga di Hoover e la mappa stellare fatta rappresentare con precisione assoluta dal consorzio costruttore (tra l'altro in un monumento con divinità sumere ed egizie...) con lo scopo dichiarato di RENDERE POSSIBILE CAPIRNE LA DATA DI COSTRUZIONE ad uan civiltà successiva e particolarmente arguta, gli archeologi parlenanno di ocicidenze e il nsotro stato di AMNESIA continuerà a perdurare finché le lancette non torneranno di nuovo a 0.

Comprendo la posizione della "scienza ufficiale", in questo caso archeologi, quando ti frana la terra sotto i piedi non ti diverti.
Personalmente concordo con quanto diceva Giacobbo in una trasmissione di Voyager parlando di Machu Picchu, sembra che gli uomini delle civiltà antiche abbiano costruito su strutture già presenti. Alla base delle costruzionii di Machu Picchu ci sono enormi megaliti di decine di tonnellate mentre sopra ci sono massi più piccoli e trasportabili dall'uomo di quel periodo.
In poche parole gli antichi maya, egizi ... potrebbero avere trovato delle strutture formate da megaliti (che non sarebbero mai stati in grado di spostare) e ci avrebbero costruito sopra.
In questo caso le città potrebbero essere state costruite attorno a qualcosa già presente (per es una bozza di piramide), quindi la disposizione che coincide con le costellazioni non sarebbe frutto delle loro capacità/volontà.
In tal modo si spiegherebbe perchè le città non sono vicino ai fiumi (indispensabili per gli uomini di quel tempo)

L'archeologia non è una scienza