Cita:
Glypto ha scritto: Secondo me, il problema è che la stragrande maggioranza delle testimonianze antiche, dai dipinti rupestri ai vari "prodigi" celesti che in alcuni casi sono accostati agli UFO, è che sono difficilmente interpretabili: come possiamo sapere, noi uomini del XXI secolo, che quello che vediamo raffigurato è effettivamente un extraterrestre o una nave spaziale, e non, invece, uno scherzo, una mistificazione, un' allucinazione, un fatto normale ma travisato? Per me, il punto di svolta nella paleoastronautica deriverebbe soprattutto dal ritrovamento di una astronave o del corpo di un alieno, non tanto dall'interpretazione di antichi scritti o raffigurazioni (mia personale opinione con tutto il rispetto per chi, come te, si impegna nel farlo, sia chiaro
).
Beh fondamentalmente è lo stesso limite dell'archeologia che si considera ufficiale, non trovi?
Dunque perchè l'archeologia classica può permettersi di fare ipotesi al di fuori di ogni logico buon senso ed esse vengono prese per buone senza verifiche (piramidi=tombe; piramide di cheope costruita da cheope; strutture in centro-sud america costruite a mano da operai -_- e via dicendo).
In fondo le prove sono esattamente le stesse, cambia solo l'interpretazione, con la differenza che l'archeologia classica per reggersi deve SCARTARE tutte le prove che non rientrano nel solco della teoria standard ed ormai considerata intoccabile mentre la paleoastronautica basa la sua forza sulla totalità delle prove raccolte, senza scartarne nessuna, trovando in esse un senso logico che l'archeologia classica non ha.