@Sheenky: spiace a me farti le pulci, ma ammetterai che la loro ipotesi era
alquanto vaga: la cosa che più si avvicina a quanto da me detto è:
Cita:
strumento per spiegare l'organizzazione dell'universo
definirlo vago è un eufemismo, in confronto al minuzioso parallelismo che ho offerto con le teorie di Platone e le loro origini nella geometria.
@Quisquis, Enkidu: i vostri interventi sono preziosi come sempre.
Non a caso avevo scelto di riportare proprio quell' estratto, alludendo ai segreti esoterici degli Antichi.
Di cui voi siete sicuramente di gran lunga più edotti del misero sottoscritto.
I vostri interventi sono stati per me illuminanti, spero che quindi non ve la prendiate se voglio riportare alcuni passaggi che mi danno da pensare:
Tratto dall' intervento di quisquis:
Cita:
quanto è andato perso e distrutto con l'avvento del cristianesimo e con i vari "sacchi" e saccheggi subiti da Roma con la fine dell'impero
Davvero del tutto perso o solo... trafugato e nascosto ancora?
Io credo che dopo l' iniziale rush distruttivo dei fondamentalisti dell' epoca - i cristiani - che si sono abbattuti sulla Biblioteca d' Alessandria come su ogni altro importante centro della cultura antica, a un certo punto inevitabilmente si saranno accorti della importanza di ciò che andavano stupidamente distruggendo.
E per loro, intendo gli episcopi, i vertici delle comunità, e non tutti, ma solo i più edotti tra loro - mosche bianche, vorrei aggiungere.
E che in segreto si siano comunicati a riguardo e abbiano intrapreso la decisione di continuare a bruciare pubblicamente ciò che aveva (per loro) poco valore, mentre si tenevano una bella copia nascosta dei testi esoterici più importanti.
Trovo in questo senso illuminante Il Nome della Rosa di Umberto Eco, in cui nel convento era presente una Biblioteca Segreta in cui erano tenuti i testi proibiti, ufficialmente destinati a essere tutti distrutti sulla pubblica piazza, ma di cui tenevano una copia completa riservata a pochi.
Ancora oggi esiste una cosa chiamata Biblioteca Segreta del Vaticano, i cui testi, nonostante siano plurisecolari documenti storici d' epoca e non certo attuali, verrebbe da dire proprio proprio per questo, sono tenuti appunto segreti e lontano da occhi indiscreti - i nostri - senza regolare permesso.
Che segreti hanno da mantenere?
Oltre alla sicura fallacità della dottrina cristiana lì documentata - mi ci gioco quel che volete - sicuramente c' è dell' altro, molto più antico e pericoloso per tutte le istituzioni - se riguardassero la sola Chiesa Cattolica e non che so le maggiori potenze ci sarebbe già stato il caso discusso e le relative pressioni.
Qualcosa del genere è sicuramente avvenuto nel momento in cui il Cristianesimo è stato riconosciuto ed è diventato religione di Stato con Costantino, e quindi la principale per non dire unica istituzione riconosciuta nel mondo post-romano.
Ma le radici di questo vanno cercate a mio avviso anche prima, altrimenti sarebbe rimasto ben poco da nascondere...
Per come la vedo io, gli antichi testi esoterici di tutte o quasi le dottrine dell' era post-diluviana che sia stato possibile raccogliere sono in tal modo collezionate.
@Enki: con la possibile ma non necessaria eccezione delle tradizioni orali come quelle celtiche, più per il tipo di contatto avvenuto che non per la forma di trasmissione.
Sono state infatti sempre raccolte nella storia tradizioni orali dei popoli incontrati, fintanto che questi si sono (malauguratamente per loro) fidati.
I Celti difficilmente possono rientrare in una simile casistica, ma ricordiamo che prima di Cesare e delle sue imprese molte popolazioni galliche erano alleate dei Romani - il condottiero venne appunto criticato per portare confusione in una regione per il suo solo interesse personale.
In ogni caso, di sicuro quelle dei Celti - popolazioni derivanti dall' esodo atlantideo a mio parere - sono tra le conoscenze antiche più preziose per noi oggi per la nostra (Ri)Cerca.
Per chi ha colto il gioco di parole.
![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
Aztlan
EDIT: @ Tutti:
E' inteso che oltre alla funzione simbolica esoterica il dodecaedro potesse avere anche uno scopo pratico come quelli ipotizzati in astronomia o medicina, campi di sapere che per gli antichi coincidevano con la religione.
Vale per un' infinità di oggetti religiosi antichi che avevano solitamente anche funzioni astronomiche-astrologiche etc.
Nihil sub soli novi.