Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 23 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Autore Messaggio

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio: Un mistero irrisolto: il dodecaedro
MessaggioInviato: 23/06/2011, 23:54 
Un mistero irrisolto: il dodecaedro

Immagine

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.7032.1

Oggetti misteriosi - Tra i moltissimi oggetti appartenenti alla cultura degli antichi Romani nessuno è tanto misterioso ed inspiegabile quanto il dodecaedro (nella foto). Gli archeologi hanno invano tentato di trovare una spiegazione, una ragione o un impiego a questi strani oggetti che stanno spuntando un po' dovunque tra le rovine romane di tutta Europa, ma nessuno riesce a fornire un'interpretazione che possa essere valida, dimostrabile, o anche solo plausibile.

Dodecaedro di bronzo - Con cosa abbiamo a che fare è presto detto: si tratta di un oggetto in bronzo o pietra, datato tra il secondo ed il terzo secolo d.C., con dimensioni che vanno dai 4 agli 11 cm; esso presenta dodici facce piatte, è cavo ed ha un foro circolare su ogni faccia. La maggior parte di questi strani oggetti, chiamati - con poca fantasia - dodecaedri romani, è stata rinvenuta in Francia, Svizzera e Germania, ma è noto anche da altre zone. Gli archeologi lo hanno descritto, lo hanno analizzato, lo hanno catalogato, ma non riescono assolutamente a risolverne il mistero: a cosa servisse. Le proposte sono state tantissime, e si è tentato anche di ascoltare gli appassionati oltre che gli accademici. Ma alcune idee non sono dimostrabili, altre sono campate in aria, altre ancora scartate alla luce di reperti già esistenti.

Uno scherzo romano? - Alcuni suggeriscono che si tratti di un peso per le reti da pesca, o di una campanella, ma oggetti simili sono ben noti dal mondo romano, e sono assolutamente diversi. Inoltre il livello di dettaglio impiegato per costruire questi dodecaedri è troppo elevato. Potrebbe dunque essere un soprammobile inutile? Un gioco per bambini? O addirittura un oggetto per fare i massaggi? La cosa peggiore è che il dodecaedro non è menzionato in alcun testo romano, eppure i romani sono noti per registrare praticamente tutto. A tutt'oggi non si riesce a chiarire la ragione d'essere di questo strano oggetto, ed alcuni pensano che i romani li abbiano costruiti apposta per creare imbarazzo agli archeologi futuri. Naturalmente non è così, ma il dodecaedro nasconde ancora il suo mistero.


Marco Signore

Vedi anche:
http://www.antikitera.net/articoli.asp?ID=50
http://www.altrogiornale.org/news.php?item.6713.9



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1490
Iscritto il: 21/10/2010, 13:22
Località: Umbilicus Italiae
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/06/2011, 08:19 
La butto là??? [:I]

Potrebbe essere una specie di incensiera? Un diffusore di essenze? Mah!!! [:(]

Sono Pazzi Questi Romani


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11074
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/06/2011, 17:39 
Non è male come idea.

Ma credo che ci abbiano già pensato, non ti pare?

Archeologi ed esperti di tutto il mondo brancolano nel buio... credo che questa sia stata già proposta e scartata a suo tempo.


Inoltre sottolinerei questo fatto:

Cita:
La cosa peggiore è che il dodecaedro non è menzionato in alcun testo romano, eppure i romani sono noti per registrare praticamente tutto.


Veramente singolare e significativo, a mio parere...


Credo che qualunque fosse la funzione i Romani NON volessero fosse nota... già allora doveva un segreto.


Faccio una ricerca perchè ho una mezza idea in testa, torno (spero) vincitore.

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11074
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/06/2011, 18:29 
Senza false modestie, potete rimoninare la discussione in "Mistero risolto".


Esattamente come immaginavo, il dodecaedro è un oggetto che nella sua geometria racchiude simbolicamente un concetto esoterico: l' anima.

Il dodecaedro è un solido platonico e come tale ha sempre suscitato l' interesse dei filosofi antichi, da Pitagora a Platone.

Quest' ultimo nel Timeo associa ognuno dei cinque solidi platonici agli elementi. Il dodecaedro rappresentava per lui l' etere o quintessenza, materia dell' anima e dei corpi celesti, oltre che la forma del cosmo.


http://it.wikipedia.org/wiki/Dodecaedro#Storia


Nonostante ciò, a nessuno era mai venuto in mente che potesse essere questo lo scopo dei dodecaedri costruiti dai romani: quello di oggetto simbolico, probabilmente religioso, che racchiudeva appunto tale significato esoterico.

Aztlan [8D]



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 01:43 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Esattamente come immaginavo, il dodecaedro è un oggetto che nella sua geometria racchiude simbolicamente un concetto esoterico: l' anima.

Il dodecaedro è un solido platonico e come tale ha sempre suscitato l' interesse dei filosofi antichi, da Pitagora a Platone.

Quest' ultimo nel Timeo associa ognuno dei cinque solidi platonici agli elementi. Il dodecaedro rappresentava per lui l' etere o quintessenza, materia dell' anima e dei corpi celesti, oltre che la forma del cosmo.



Azz.... potrebbe davvero essere la risposta Aztlan...... [:)]
Come mai i ricercatori non hanno pensato ad una cosa simile?



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 07:35 
Cita:
Aztlan ha scritto:




Inoltre sottolinerei questo fatto:

Cita:
La cosa peggiore è che il dodecaedro non è menzionato in alcun testo romano, eppure i romani sono noti per registrare praticamente tutto.


Veramente singolare e significativo, a mio parere...




Infatti non è vero che i romani registrassero tutto, su certe questioni tacevano come Diva Angerona, raffigurata con la bocca chiusa, l'indice sulla bocca nel gesto di silenzio. I romani, soprattutto sulle cose a cui davano molta importanza, dicevano poco. In generale i romani dicevano poco e facevano molto (cosa questa che mi piace molto). Si pensi a quanto scrive Macrobio nei suoi Saturnalia; già da lì si capisce che esisteva tutta un'ermeneutica che è andata persa. Si pensi al massimo mistero iniziatico romano, quello dei Saturnali appunto, di cui la festa popolare che cadeva a Dicembre era solo l'aspetto esteriore. Il Saturno romano ed italico non è il Cronos greco ma il Dio dell'età dell'oro, accolto da Giano nel Lazio. Al di là dei simboli, era un'iniziazione autoctona romana. Su questo il matematico italiano e Pitagorico Arturo Reghini scrisse pagine memorabili.
Si pensi al fatto che in origine i romani non facevano statue di Dei e che per alcune Divinità non furono volutamente mai fatte anche dopo il contatto con mondo Greco. Si pensi alla famosa questione del nome segreto di Roma, volutamente tenuto tale. Su Roma la gente si è fatta stereotipi limitati, ma i nostri antenati coniugavano l'essere ingegneri, soldati, giuristi, politici (nel senso più alto del termine), letterati e filosofi con una spiritualità silenziosa, diretta e profonda di cui poco è giunto fino a noi. Anzi, si consideravano i più religiosi tra i popoli.

A questo si aggiunga quanto è andato perso e distrutto con l'avvento del cristianesimo e con i vari "sacchi" e saccheggi subiti da Roma con la fine dell'impero, si pensi alla distruzione dei certamente esistenti libri fulgurales, nonché a quanti testi, informazioni e cose recuperate o restaurate dall'imperatore Claudio e risalenti alla più antica spiritualità/magia/religiosità etrusco/romana non sono giunte fino a noi.

Quanto ai dodecaedri, come giustamente rilevato i cinque solidi platonici erano ben conosciuti in ambito romano ed associati ai 5 elementi; il dodecaedro era associato all'etere ed al Cosmo. Su questo il matematico italiano e pitagorico Arturo Reghini ha scritto moltissimo, evidenziando molto bene le proprietà geometriche del dodecaedro (vedere soprattutto il suo "per la restituzione della geometria pitagorica", ormai difficilmente reperibile sul mercato dei libri), le sue connessioni col simbolo pitagorico per eccellenza, il pentalfa ossia la stella a 5 punte (che ritroviamo tra i simboli della Repubblica italiana) e le dodici verghe del fascio littorio etrusco e romano (vedere il suo "il simbolismo duodecimale del fascio littorio").

Quindi "l'uso" magico/religioso è il più probabile, però non mi sentirei di escluderne altri usi, specialmente un uso medico/alchemico. E' nota infatti l'importanza del Sole (non solo spirituale, ma proprio fisico) in alchimia, l'importanza dei raggi solari da cui "estrarre" (secondo questa concezione del mondo) proprietà e virtù ben precise, nonché liquidi; Ci si è mai chiesti perché nel mondo antico le lenti e gli specchi fossero così ben conosciuti? Secondo me non ce lo si è chiesti a sufficienza. In questo contesto, vista la stretta correlazione dodecaedro/etere ed etere/Sole azzardo anche la possibiltà di un uso di questo tipo, sicuramente limitato a pochi.


Ultima modifica di quisquis il 25/06/2011, 07:54, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 16367
Iscritto il: 01/10/2009, 21:02
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 09:07 
Ehm...mi spiace deluderti aztlan, ma non è proprio cosi....
Guidato da un "menestrello errante" [:246] che mi ha indirizzato a questo:

http://books.google.it/books?id=zyVtphA ... ni&f=false




Sarebbe anche molto interessante se qualcuno potesse tradurre questo articolo a riguardo, che è una tra le ipotesi più serie: http://www.romandodecahedron.com/en/hypothese




Qui un sunto mooooolto striminzito delle ipotesi sulle funzioni del dodecaedro: (da http://oltre-la-notte.blogspot.com/2011 ... aedro.html)
"Il mistero del dodecaedro romano, forse, è destinato a rimanere tale. A cosa serviva realmente questo misterioso oggetto?
Il dodecaedro è chiamato così a causa della presenza, sulla sua superficie, di dodici facce. Generalmente è in bronzo oppure in pietra e misura dai 4 agli 11 centimetri di diametro. Alcuni pensano che i dodecaedri fossero dei semplici oggetti decorativi, in tutto e per tutto simili agli attuali fermacarte.
Le ipotesi formulate su questo particolare oggetto sono state tante e diverse nel corso degli anni. Finora sono stati trovati ben 90 esemplari del dodecaedro in quella parte dell'Europa che, anticamente, faceva parte delle regioni di nord-ovest dell'impero. Le circostanze dei ritrovamenti non sono molto chiare, di quasi certa c'è la data in cui sono stati utilizzati la prima volta: il IV secolo a.C.Una nuova ipotesi è quella che vuole il dodecaedro essere uno strumento di misurazione astronomico, costruito per misurare, in particolare, l'angolo della luce del sole in una data specifica in primavera ed in un'altra, altrettanto specifica, in autunno. Queste date oggetto di misurazione avevano, probabilmente, un'importanza particolare in agricoltura. La data di semina del grano, ovviamente, era importante ai fini dell'ottenimento di una produzione ottimale del cereale.
I luoghi in cui sono stati ritrovati i dodecaedri sono diversi: vicino ad accampamenti militari, accanto ad un santuario, in tesori o nei fiumi. Un dodecaedro è stato trovato come offerta funeraria nella sepoltura di una donna. Resta, comunque, il fatto che nessun dodecaedro è stato ritrovato negli stati che si affacciano sul Mediterraneo: Spagna, Italia e Grecia.
Il dodecaedro classico mostra, su ogni faccia, un foro e su ogni spigolo una piccola sfera. Tra le ipotesi più accreditate in merito alla sua funzione, vi è quella che lo vuole utilizzato come oggetto divinatorio o come strumento per spiegare l'organizzazione dell'universo."




E qui una ricerca di Roberto Volterri: http://www.medievale.it/getContent.asp? ... ia-celeste


Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 12:03 
Anche io avevo pensato come prima cosa a un oggetto di uso religioso, e infatti è la cosa più probabile, ma penso che la spiegazione non sia tutta lì. Innanzitutto si tratta di un oggetto abbastanza complesso, perché non solo è una figura poliedrica complessa, ma in aggiunta a dei fori circolari su ogni lato e una sferetta su ogni angolo. Spiegare la cosa con una presunta sacralità del dodecaedro non è sufficiente, c'è qualcosa di più complesso sotto....
Inoltre è indicativo che i ritrovamenti siano stati fatti tutti nella parte nord-ovest dell'Impero... cioè quarda caso nelle regioni abitate dai Celti, e quindi ancora presumibilmente intrisi di cultura druidica. E i Druidi, per nostro sciagura, si trasmettevano le loro dottrine segrete solo per via orale, e per questo sono andate perse.
I Druidi non erano semplicemente sacerdoti, ma anche custodi del sapere e della cultura celtica, e fungevano quindi anche da storici, scienziati, filosofi e medici. Tali dodecaedri dovevano essere legati al loro sapere segreto e magari, sì, alle loro conoscenze astronomiche, che forse avevano ereditato dai predecessori dei Celti, ovvero i costruttori delle opere megalitiche come Stonehenge, Avebury, Karnak, Newgrange e tanti altri..... forse bisognerebbe indagare in questo senso, ma penso che il mistero, come tanti altri della cultura celtica, rimarrà tale....


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 13:06 
Cita:
Enkidu ha scritto:

Anche io avevo pensato come prima cosa a un oggetto di uso religioso, e infatti è la cosa più probabile, ma penso che la spiegazione non sia tutta lì. Innanzitutto si tratta di un oggetto abbastanza complesso, perché non solo è una figura poliedrica complessa, ma in aggiunta a dei fori circolari su ogni lato e una sferetta su ogni angolo. Spiegare la cosa con una presunta sacralità del dodecaedro non è sufficiente, c'è qualcosa di più complesso sotto....
Inoltre è indicativo che i ritrovamenti siano stati fatti tutti nella parte nord-ovest dell'Impero... cioè quarda caso nelle regioni abitate dai Celti, e quindi ancora presumibilmente intrisi di cultura druidica. E i Druidi, per nostro sciagura, si trasmettevano le loro dottrine segrete solo per via orale, e per questo sono andate perse.
I Druidi non erano semplicemente sacerdoti, ma anche custodi del sapere e della cultura celtica, e fungevano quindi anche da storici, scienziati, filosofi e medici. Tali dodecaedri dovevano essere legati al loro sapere segreto e magari, sì, alle loro conoscenze astronomiche, che forse avevano ereditato dai predecessori dei Celti, ovvero i costruttori delle opere megalitiche come Stonehenge, Avebury, Karnak, Newgrange e tanti altri..... forse bisognerebbe indagare in questo senso, ma penso che il mistero, come tanti altri della cultura celtica, rimarrà tale....


Per sacralità non si deve pensare ad un oggetto adorato come reliquia alla maniera delle reliquie cristiane, ma ad un oggetto dagli svariati usi in senso magico/sacrale, dai più semplici ai più complessi. Il fatto che finora siano stati ritrovati nelle aree di cultura celtica può derivare dal fatto che il Pitagorismo antico, inteso non esclusivamente come movimento filosofico ma come vera e propria corrente spirituale, era probabilmente il troncone meridionale di qualcosa di più antico e Pitagora il revitalizzatore, in area italica, di questa tradizione. Significativo è il fatto che molti antichi pensavano che i druidi avevessero studiato la filosofia pitagorica, il che non si deve necessariamente interpretare alla lettera (per quanto cosa non del tutto impossibile nel contesto degli scambi culturali del mondo antico), ma nel senso di una comunanza di visione del mondo, per lo meno su certi temi di base. Allo stesso modo si diceva che Numa Pompilio era discepolo di Pitagora, cosa impossibile in quanto Numa è antecedente a Pitagora, ma si voleva indicare che c'era una vena comune (e Pitagora era da molti indicato come oriundo etrusco).

C'è poi sempre da considerare la possibilità che il contatto col mondo romano abbia in certi luoghi revitalizzato e rideclinato in chiave solo apparentemente nuova idee presistenti ma declinate in modo diverso.
Mi spiego meglio: in Italia il cultus deorum privato era soprattutto in ambito latino una cosa ben definita e non faceva di solito uso particolare di simbolismo geometrico (ad eccezione dei culti legati ai collegia fabrorum, ma quelli sono già gentilizi). Bastava a sé stesso, quindi un romano che fosse stato anche pitagorico probabilmente avrebbe posto maggiormente l'accento sul lato etico e sulla teoria ed operatività collegata al post-mortem (vedi somnium scipionis, non privo di simbolismo e dati astronomici ma orientato in senso etico-politico), un greco su quello filosofico e sull'operatività legata al post-mortem , un celta, nell'ipotesi che il druidismo ponesse un particolare accento sul simbolismo geometrico (e la pratica magica ma anche sapienziale-astronomica ad esso legata), a contatto con il mondo romano ed il pitagorismo eventualmente veicolato da legionari, viaggiatori, mercanti etc, sarebbe stato più facilmente (in quest'ipotesi) stimolato dagli aspetti più puramente geometrici del pitagorismo, aspetti che comunque non erano mai avulsi da una visione magica (in senso antico) del mondo e del cosmo.
Altra possibilità:

Alchemicamente la luce solare utile a certe operazioni si reperisce meglio a certe latitudini piuttosto che ad altre.

Infine c'è da dire che l'Italia è stata devastata e a lungo saccheggiata e qui si è piazzato il cristianesimo, diffondendosi prima nelle regioni meridionali dell'impero e poi nel resto d'europa. Eventuali sopravvivenze di oggetti comuni e meno comuni paradossalmente possono essere più probabili in un castrum situato in inghilterra che qui da noi. Emblematico e significativo è il caso delle insegne del potere imperiale: due globi di vetro verde dorato e una sfera in calcedonio, più uno scettro con terminazione a fiore di otto petali e sfera verde scuro, ritrovate in pieno centro a Roma, alle pendici del Palatino, solamente nel 2005, dopo più di 1600 anni. Erano state sepolte e nascoste volutamente per non farle cadere nelle mani del cristiano Costantino e sono rimaste lì per più di 1600 anni. Sono le uniche insegne imperiali romane finora trovate al mondo ed in passato molti avevano detto che i bassorilievi che le raffiguravano avevano solamente un valore simbolico, arrivando a dubitare perfino della loro reale esistenza.
Il ritrovamento è stato fortuito, nel senso che gli archeologi non se lo aspettavano, stavano scavando per altre ragioni.

Ancora, altro caso è quello delle scacchiere del ludus latrunculorum, ritrovate maggiormente in nord europa piuttosto che nel sud europa, eppure sappiamo che in Italia si giocava eccome (Seneca lo cita più volte).



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13937
Iscritto il: 03/12/2008, 20:45
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 13:09 
Avete pensato se questi oggetti fossero un'Arma o parte di essa?.[;)]


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11074
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 14:33 
@Sheenky: spiace a me farti le pulci, ma ammetterai che la loro ipotesi era alquanto vaga: la cosa che più si avvicina a quanto da me detto è:

Cita:
strumento per spiegare l'organizzazione dell'universo


definirlo vago è un eufemismo, in confronto al minuzioso parallelismo che ho offerto con le teorie di Platone e le loro origini nella geometria.


@Quisquis, Enkidu: i vostri interventi sono preziosi come sempre.


Non a caso avevo scelto di riportare proprio quell' estratto, alludendo ai segreti esoterici degli Antichi.

Di cui voi siete sicuramente di gran lunga più edotti del misero sottoscritto.

I vostri interventi sono stati per me illuminanti, spero che quindi non ve la prendiate se voglio riportare alcuni passaggi che mi danno da pensare:


Tratto dall' intervento di quisquis:

Cita:
quanto è andato perso e distrutto con l'avvento del cristianesimo e con i vari "sacchi" e saccheggi subiti da Roma con la fine dell'impero


Davvero del tutto perso o solo... trafugato e nascosto ancora?


Io credo che dopo l' iniziale rush distruttivo dei fondamentalisti dell' epoca - i cristiani - che si sono abbattuti sulla Biblioteca d' Alessandria come su ogni altro importante centro della cultura antica, a un certo punto inevitabilmente si saranno accorti della importanza di ciò che andavano stupidamente distruggendo.

E per loro, intendo gli episcopi, i vertici delle comunità, e non tutti, ma solo i più edotti tra loro - mosche bianche, vorrei aggiungere.

E che in segreto si siano comunicati a riguardo e abbiano intrapreso la decisione di continuare a bruciare pubblicamente ciò che aveva (per loro) poco valore, mentre si tenevano una bella copia nascosta dei testi esoterici più importanti.


Trovo in questo senso illuminante Il Nome della Rosa di Umberto Eco, in cui nel convento era presente una Biblioteca Segreta in cui erano tenuti i testi proibiti, ufficialmente destinati a essere tutti distrutti sulla pubblica piazza, ma di cui tenevano una copia completa riservata a pochi.


Ancora oggi esiste una cosa chiamata Biblioteca Segreta del Vaticano, i cui testi, nonostante siano plurisecolari documenti storici d' epoca e non certo attuali, verrebbe da dire proprio proprio per questo, sono tenuti appunto segreti e lontano da occhi indiscreti - i nostri - senza regolare permesso.

Che segreti hanno da mantenere?

Oltre alla sicura fallacità della dottrina cristiana lì documentata - mi ci gioco quel che volete - sicuramente c' è dell' altro, molto più antico e pericoloso per tutte le istituzioni - se riguardassero la sola Chiesa Cattolica e non che so le maggiori potenze ci sarebbe già stato il caso discusso e le relative pressioni.


Qualcosa del genere è sicuramente avvenuto nel momento in cui il Cristianesimo è stato riconosciuto ed è diventato religione di Stato con Costantino, e quindi la principale per non dire unica istituzione riconosciuta nel mondo post-romano.

Ma le radici di questo vanno cercate a mio avviso anche prima, altrimenti sarebbe rimasto ben poco da nascondere...

Per come la vedo io, gli antichi testi esoterici di tutte o quasi le dottrine dell' era post-diluviana che sia stato possibile raccogliere sono in tal modo collezionate.


@Enki: con la possibile ma non necessaria eccezione delle tradizioni orali come quelle celtiche, più per il tipo di contatto avvenuto che non per la forma di trasmissione.


Sono state infatti sempre raccolte nella storia tradizioni orali dei popoli incontrati, fintanto che questi si sono (malauguratamente per loro) fidati.

I Celti difficilmente possono rientrare in una simile casistica, ma ricordiamo che prima di Cesare e delle sue imprese molte popolazioni galliche erano alleate dei Romani - il condottiero venne appunto criticato per portare confusione in una regione per il suo solo interesse personale.

In ogni caso, di sicuro quelle dei Celti - popolazioni derivanti dall' esodo atlantideo a mio parere - sono tra le conoscenze antiche più preziose per noi oggi per la nostra (Ri)Cerca.


Per chi ha colto il gioco di parole. [;)] [8D]

Aztlan


EDIT: @ Tutti:


E' inteso che oltre alla funzione simbolica esoterica il dodecaedro potesse avere anche uno scopo pratico come quelli ipotizzati in astronomia o medicina, campi di sapere che per gli antichi coincidevano con la religione.

Vale per un' infinità di oggetti religiosi antichi che avevano solitamente anche funzioni astronomiche-astrologiche etc.

Nihil sub soli novi.


Ultima modifica di Aztlan il 25/06/2011, 14:40, modificato 1 volta in totale.


_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 14:50 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Trovo in questo senso illuminante Il Nome della Rosa di Umberto Eco, in cui nel convento era presente una Biblioteca Segreta in cui erano tenuti i testi proibiti, ufficialmente destinati a essere tutti distrutti sulla pubblica piazza, ma di cui tenevano una copia completa riservata a pochi.


Ancora oggi esiste una cosa chiamata Biblioteca Segreta del Vaticano, i cui testi, nonostante siano plurisecolari documenti storici d' epoca e non certo attuali, verrebbe da dire proprio proprio per questo, sono tenuti appunto segreti e lontano da occhi indiscreti - i nostri - senza regolare permesso.

Che segreti hanno da mantenere?


Già... bella domanda....

L'unica cosa certa è che non hanno nessun diritto di occultare segreti che potrebbero essere utili all'umanità intera. Come non hanno nessun diritto di autoproclamarsi al di sopra di noi "comuni mortali".



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11074
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 18:10 
Era proprio quello il senso del mio intervento caro TTE. [:)]



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 19:44 
In ogni caso la geometria dei solidi platonici e l'aritmetica dei numeri figurati, tra cui ci sono anche i numeri poliedrici, ricchi di particolari proprietà, sono di un fascino incredibile (almeno per i miei gusti).



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/06/2011, 22:03 
Cita:
Aztlan ha scritto:



@Quisquis, Enkidu: i vostri interventi sono preziosi come sempre.



Grazie per l'immeritato complimento.

Cita:


Di cui voi siete sicuramente di gran lunga più edotti del misero sottoscritto.



Noi moderni siamo tutti più o meno sullo stesso piano in quanto ad ignoranza su certe questioni del mondo antico; del resto già in epoca imperiale si sentivano l'epoca repubblicana e quella regia come un'epoca di grandi uomini, figurarsi oggi.

Tuttavia noi moderni abbiamo altre frecce al nostro arco, che gli antichi non potevano avere. Alla fine della storia si tratta, per noi tutti, di studiare e di fare tesoro del migliore passato, buttando via il peggiore, tentando di coniugare il meglio che proviene dal passato con quel meglio che può darci la modernità, il tutto per un presente ed un futuro migliori, secondo il miglior pragmatismo romano. E' tutto qua, io penso. Non possiamo pretendere di conoscere tutto quello che è successo né tutto quello che è passato; quello che a noi moderni serve ce lo dobbiamo riconquistare da capo, e sarà veramente nostro.


Ultima modifica di quisquis il 25/06/2011, 22:04, modificato 1 volta in totale.


_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 23 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 17/06/2025, 11:05
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org