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 Oggetto del messaggio: Tre riflessioni sulla grande piramide
MessaggioInviato: 25/03/2014, 19:19 
Grande Piramide e Colosseo a confronto

Un’opera “colossale” come L’Anphytheatrum Flavium, il nome originale del Colosseo, fu realizzata in circa 8 anni (72 d.C – 80 d.C.) con tecnologie di oltre 2500 anni più avanzate di quella Egizia all’epoca della costruzione della grande piramide (i Romani conoscevano la ruota, la carrucola, il ferro ed altri leveraggi combinati) e con il massimo sforzo dell’ingegneria Romana, per realizzarla nel più breve tempo possibile.

Mettendo a confronto le dimensioni delle due opere, in pratica la grande piramide potrebbe quasi inglobare al suo interno l’intero Colosseo. Infatti con la sua altezza di circa 57m, il Colosseo è solo ad 1/3 dell’altezza della Piramide di Cheope. Col suo lato più lungo di 188m è ben lontano dai 230m di Cheope.

Impressionante è il confronto sul peso: 7 milioni di tonnellate per la piramide, contro 0,25 milioni di tonnellate del Colosseo (considerando un peso specifico di 2,5 tonnellate a m3 per il travertino). I Romani si guardarono bene dal sollevare in quota blocchi dal peso di 2, 3, 10 fino a 70 tonnellate. Piuttosto si limitarono ad applicare il sistema “arco” alla perfezione movimentando in quota blocchi sempre al di sotto della tonnellata.

Il confronto sul volume di roccia impiegata è altrettanto impressionante: 0,1 milioni di m3 per il Colosseo, contro i 2,3 milioni di m3 della Piramide: ovvero la piramide ha un volume costruito di circa 23 volte superiore al Colosseo. Anche per il fattore tempo, il confronto è interessante, considerando che il faraone Cheope avrebbe regnato dal 2620-2597 a.C., ovvero circa 23 anni per alcune fonti, mentre dal 2589-2566 a.C. per altre fonti, comunque circa 23 anni in tutto e che la costruzione della piramide sia avvenuta in circa 20 anni.

Riassumiamo:

1) Hcolosseo = 57m; Hpiramide = 150m

2) Lcolosseo = 188m; Lpiramide = 230m

3) Pcolosseo = 0,25*106 ton; Ppiramide = 7*106 ton; (Ppiramide/Pcolosseo)=28

4) Vcolosseo = 0,1*106 m3; Vpiramide = 2,3*106 m3; (Vpiramide /Vcolosseo)=23

5) Tcolosseo = 8 anni; Tpiramide = 20 anni; (Tpiramide/Tcolosseo)=2,5

Quindi la Piramide rispetto al Colosseo ha un peso circa 28 volte maggiore, ed ha un volume circa 23 volte maggiore, ma è stata costruita i soli 20 anni, quindi impiegando solo 2,5 volte il tempo che i Romani impiegarono per costruire il Colosseo 2500 anni dopo, utilizzando tecnologie sconosciute agli Egizi all’epoca della costruzione della piramide, quali la ruota, la carrucola e le travi in ferro.

La differenza è di circa un ordine di grandezza tra Peso-Volume e Tempo, elemento questo che deve indurre a riflettere poiché nell’analisi scientifica uno scarto simile è indice di un errore nella teoria o nell’esperimento: in questo caso essendo certo il metodo ed il tempo impiegato dai Romani per costruire il Colosseo, è immediato pensare ad una rivalutazione della teoria sulla costruzione della grande piramide.

Volendo forzare un confronto, se consideriamo un fattore di proporzione medio tra i rapporti Peso e Volume, abbiamo un valore di 25 volte: applicandolo al fattore tempo, significa che se i Romani avessero voluto realizzare un Colosseo a “grandezza piramide di Cheope”, avrebbero dovuto impiegare circa 200 anni (25×8=200).

O, viceversa, se i Romani avessero avuto le stessa bravura degli Egizi, avrebbero dovuto realizzare il Colosseo in meno di 4 mesi (8×12/25=3,84).

Immagine
Due disegni (sezioni mezzeria) per confrontare
l’altezza: in pratica la Grande Piramide potrebbe
quasi inglobare al suo interno l’intero Colosseo

Quale superiorità viene attribuita oggi alla civiltà Egizia del 2500 a.C. per credere che abbia realizzato un’opera immensa in soli 20 anni, ridicolizzando lo sforzo ingegneristico della civiltà Romana che oltre 2500 anni dopo avrebbe impiegato 200 anni per realizzare un’opera paragonabile? Questi semplici confronti, senza alcuna pretesa di precisione scientifica da laboratorio, riescono indubbiamente a dare indicazioni importanti sugli ordini di grandezza in gioco: i dati su peso,volume e tempo possono non essere precisi, ma il loro ordine di grandezza è inconfutabile.

Ed il confronto sugli ordini di grandezza mostra che stiamo attribuendo agli Egizi una capacità ingegneristica, tecnica e costruttiva di gran lunga superiore a quella Romana, sebbene quest’ultima padroneggiasse mezzi e tecnologie più avanzate. È logico, razionale e scientificamente corretto continuare a percorrere questa strada?

Come furono spostati i blocchi di roccia?

Nel 2570 a.C. (data in cui si ritiene costruita la piramide) è dimostrato che gli Egizi non conoscessero la ruota, né di conseguenza la carrucola. Non conoscevano inoltre nemmeno il ferro, ma solo il rame.

Oggi, nel 2013, è tecnicamente impossibile movimentare blocchi di granito da 70 tonnellate senza l’ausilio di mezzi meccanici-idraulici speciali.

Ipotizziamo che la cava dalla quale furono estratti i blocchi di roccia calcarea si trovasse su una collina posta a circa 1 km dalla Grande Piramide (dott. Diego Baratono, 2007): estrarre, lavorare, ruotare, capovolgere, spostare sulle slitte, trasportare verso la piramide, poi affrontare la rampa inclinata, arrivare alla quota prevista, posizionare con precisione millimetrica blocchi dal peso dai 1 tonnellata fino a 4 tonnellate, il tutto senza l’ausilio nemmeno della più rudimentale carrucola, questo è quello che avrebbero fatto gli Egizi.

Avessero almeno avuto la gru romana, avremmo potuto farci un’idea di come avvenissero le operazioni suddette, ma è dimostrato che al massimo gli Egizi hanno usato leve in legno o rame.

Se poi passiamo ai blocchi da 40 fino a 70 tonnellate della “camera del re” allora le suddette operazioni appaiono ai limiti delle spiegazioni fisiche.
Proviamo ad illustrare brevemente la difficoltà di movimentazione di un blocco monolitico da 50 tonnellate appena estratto: per ruotare o ribaltare il blocco, oggi si usano macchinari in acciaio ed enormi gru per spostarli, ma i macchinari suddetti (Eurosollevatori Pellegrini, modello Derrek) hanno comunque una capacità massima di carico limitata a 50 tonnellate e non sarebbero adatti per la movimentazione e la lavorazione dei monoliti da 70 tonnellate che sono presenti all’interno della “camera del re”.

Per dare idea del peso di cui si sta trattando, consideriamo un autobus a 3 assi, a pieno carico (quindi 55 persone + bagagli + pieno di carburante) che pesa circa 25 tonnellate: sovrapponiamone 3, ed otteniamo circa il peso del blocco di granito da movimentare per chilometri ed infine trascinare lungo la rampa inclinata per portarlo alla quota di 50m dove è posizionato (ovviamente senza ruote!).

Quando si fanno ipotesi sulla movimentazione di blocchi di questa portata, si dovrebbero avere ben presenti queste valutazioni per capire di che ordine di grandezza stiamo parlando.

Senza quindi i macchinari sopra descritti, come hanno fatto gli Egizi a:

1) squadrare i blocchi di granito senza ruotarli o ribaltarli (o se li hanno ruotati e ribaltati, con quali leve)
2) posizionarli sulle slitte per il trasporto verso le imbarcazioni poste sul Nilo;

3) affrontare curve, salite e discese con la slitta carica di 70 tonnellate;

4) arrivati sul Nilo, spostare l blocchi dalla slitta all’imbarcazione;

5) arrivati alla piana di Giza, spostare i blocchi dall’imbarcazione alla slitta;

6) arrivati ai piedi della Piramide, sposare i blocchi sulle rampe a spirale (interne o esterne che siano);

7) arrivati alla quota prevista, posizionare il blocco con precisione millimetrica

Affrontiamo ora proprio il problema del posizionamento in quota del bei blocchi da 70 tonnellate: siccome i blocchi si trovano a circa 50m di altezza ed a una distanza di circa 115m dai lati della piramide, oggi è tecnicamente impossibile posizionare tale blocco con una gru mobile, bisogna costruirne una dedicata per il cantiere.

Immagine
Gli attuali macchinari in acciaio per ruotare
o ribaltare (sopra) e gru per spostare (sotto)
i blocchi di pietra: la loro portata massima di
carico è di 50 tonnellate

Il diagramma di carico di una auto-gru da 500 tonnellate mostra chiaramente che la portata massima di 500 t è possibile solo per uno sbraccio minore di 3m, mentre alla distanza massima di 74metri la gru riesce a sollevare solo 2,9 t per un’altezza di circa 20m. Per soddisfare le nostre esigenze serve poter sollevare 70 tonnellate fino a 50m di quota con uno sbraccio di 115m: avremmo bisogno di gru da porto.

È ovvio che gli Egizi non sollevassero i blocchi ma li trascinassero, ma teniamo presente che quando parliamo della “Camera del Re” ci riferiamo a blocchi di 70 tonnellate e che le macchine per la movimentazione di tali blocchi sono imponenti e non sono sostituibili da funi e buoi e braccia umane in numero indefinito.

Ci sono delle operazioni tecniche che non possono essere realizzate senza le attrezzature giuste: è un problema fisico che non può essere risolto aumentando il numero di operai e le ore lavorative dedicate all’operazione.

Con questo stratagemma, l’archeologia usa una leva fragile per sostenere la tesi sulla costruzione della grande piramide, anche se di fronte a semplici considerazioni come quelle sopra esposte, la ragione sarebbe pronta a spezzare tale leva.

Ultima riflessione sull’argomento: mentre per il “Colosseo” potremmo oggi provare a ricostruire l’opera utilizzando le tecniche costruttive e le tecnologie a disposizione degli ingegneri romani, magari impiegandoci molti più anni, ma con ogni probabilità riusciremmo nell’impresa, per quanto riguarda la grande piramide, non potremmo fare a meno di utilizzare delle strutture “megametalliche” come quelle sopra illustrate se vogliamo raggiungere lo scopo.

Il confronto con il trasloco del tempio di Abu Simbel

Il trasloco del tempio di Abu Simbel nel 1965: il tempio è stato smontato pezzo per pezzo e ricostruito 180 metri più nell’entroterra dopo aver innalzato il terreno di 65 metri rispetto al livello precedente. I lavori richiesero cinque anni, oltre duemila uomini, tonnellate di materiali e uno sforzo tecnologico senza precedenti nella storia dell’archeologia. I blocchi numerati (oltre 1000 blocchi) per ridar loro l’esatta posizione, furono riassemblati, e l’intero tempio fu ricostruito mantenendo persino l’originario orientamento rispetto agli astri e al nuovo corso del Nilo determinato dallo sbarramento di Assuan.

Immagine
Il trasloco del tempio di Abu Simbel
nel 1965: il tempio è stato smontato
pezzo per pezzo e ricostruito 180 metri
più nell’entroterra dopo aver innalzato
il terreno di 65 metri rispetto al livello
precedente. I lavori richiesero cinque
anni, oltre duemila uomini, tonnellate
di materiali e uno sforzo tecnologico
senza precedenti nella storia dell’archeologia

Questa operazione fu di livello internazionale con la partecipazione delle massime competenze del ventesimo secolo: per spostare circa 1000 blocchi di roccia (peso massimo del blocco spostato di 20 tonnellate) dove si lavorava 24h su 24h (quindi anche di notte) con gru, camion, seghe a filo, trapani, putrelle d’acciaio, mezzi meccanici pesanti, sollevatori idraulici, etc. in una lotta contro il tempo per evitare che lo sbarramento della diga provocasse l’inondamento del sito archeologico.

È interessante notare che l’umanità dopo circa 4500 anni dalla costruzione della grande piramide, abbia unito gli sforzi ed utilizzato il top della tecnologia per riuscire a spostare 1000 blocchi in circa 5 anni. Inoltre c’è da aggiungere che gli Egizi non potevano lavorare di notte, mentre nel 1965 si è lavorato 24h su 24h grazie all’impiego di enormi lampade ad arco, quindi se avessero lavorato solo di giorno, avrebbero verosimilmente impiegato il doppio del tempo, ovvero circa 10 anni.

Il confronto tra le due opere è scientificamente improponibile per ovvi motivi, ma è importante per avere indicazioni sull’ordine di grandezza:

1) 1000 blocchi in 10 anni per il tempio di Abu-Simbel;

2) 2.300.000 blocchi in 20 anni per la Grande Piramide.

Il rapporto tra le due operazioni è quindi sbalorditivo: gli Egizi hanno posizionato 2.299.000 blocchi in più.
Volendo forzare una rapporto a parità di tempo, avremo che in 10 anni gli Egizi avrebbero posizionato 1.150.000 blocchi: ovvero 1.149.000 blocchi in più.

Significa che per ogni blocco tagliato, trasportato e posizionato nel nuovo tempio da parte della civiltà contemporanea, la civiltà Egizia riusciva a posizionarne 1500.

Il rapporto è 1500 a 1 a favore degli Egizi.

È quindi logico, razionale e scientificamente corretto continuare a ritenere che la civiltà Egizia del 2500 a.C. sarebbe capace ancora oggi di ridicolizzare gli sforzi tecnici ed ingegneristici dell’intera umanità dopo 4500 anni?
Le tre considerazione sopra riportate, non hanno alcuna valenza di prova, ma sono indicazioni importanti verso una riflessione possibile: la grande piramide potrebbe non essere stata costruita dagli Egizi all’epoca del Faraone Cheope perché non vi erano le condizioni tecniche e tecnologiche per costruire un’opera colossale di quel tipo in soli 20 anni.

Come il sistema geocentrico e la concezione Tolemaica del cosmo hanno bloccato le scoperte astronomiche per 2000 anni, potremmo oggi essere vittime dello stesso “tappo cognitivo” sullo studio delle opere Megalitiche che riempiono la Terra e delle quali la Grande Piramide è l’esempio più significativo.


Fonte: http://www.acam.it/la-costruzione-della ... flessioni/


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MessaggioInviato: 25/03/2014, 19:31 
LA GRANDE PIRAMIDE DI "CHEOPE"
IL CUORE DELLA GRANDE PIRAMIDE, LA CAMERA DEL RE
ESPERIMENTI
CONCENTRAZIONE DI ENERGIA ALL’INTERNO DELLA PIRAMIDE

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=7

[:)]



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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 30/03/2014, 01:45 
In un documentario particolare che ho visto, un ragazzo, per conto di un publisher di fumetti marvel o dc comics, andava a cercare nel mondo uomini dotati di Super Poteri, è giunto fino al luogo dove un signore si considerava l'uomo più forte del mondo.
In pratica quest'uomo, pur non sembrando un Hulk, era in grado di spezzare con le mani delle chiavi inglesi, strappare un elenco telefonico di 8 centimetri di spessore o piegare martelli di acciaio.
In pratica il segreto stava che lui, al contrario di noi comuni mortali, è in grado, anche se per lui è naturale, di usare molte più fibre muscolari di una persona normale, e questo gli conferisce più potenza esplosiva in gradi di frantumare cose che normalmente solo una macchina o un attrezzo meccanico è in grado di fare.

Mi viene allora il dubbio che con una certa probabilità che forse uomini di questo genere esistessero con una certa abbondanza nel periodo di costruzione di piramidi o megaliti, e che la forza di questi "operai" messa assieme potesse ovviare a ciò che per noi solo le macchine possono fare.
Ed in effetti, quando ho visto quel personaggio e quello che faceva, forse è vero che noi non siamo in grado di usare tutta la potenza del nostro corpo che parrebbe, a ragion di logica, una macchina ben più performante di qualunque macchina noi penseremmo mai di costruire.


Ultima modifica di holocron il 30/03/2014, 01:46, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/03/2014, 14:35 
un blocco di 60 tonnellate non lo sollevi a braccia per 50\60 metri e poi lo posizioni all'interno della struttura con precisione chirurgica, puoi essere forte quanto vuoi e puoi avere quanta mano d'opera vuoi.



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MessaggioInviato: 30/03/2014, 15:27 
Ragazzi,andate in Egitto.La precisione non è così straordinaria,non c'è uno spigolo esterno di Cheope che sia allineato.L'interno è grezzo,non c'è nulla di "levigato".Iscrizioni assenti,blocchi assemblati grossolanamente quindi la famosa "precisione" egizia sembrerebbe assente.Sicuramente un'impresa titanica,di straordinario impatto.Immaginare l'immenso cantiere di lavoro sfugge ad ogni logica.Su Abu Simbel:ci sono stato ed immaginarne lo spostamento sembra pazzesco.Non si vede assolutamente un segno di "segatura" dei blocchi e non si vede nessun collante di assemblaggio.Chiunque verrà dopo di noi,non potrà immaginare che quest'opera possa essere stata spostata su un dislivello di simile entità.



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MessaggioInviato: 30/03/2014, 23:54 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

un blocco di 60 tonnellate non lo sollevi a braccia per 50\60 metri e poi lo posizioni all'interno della struttura con precisione chirurgica, puoi essere forte quanto vuoi e puoi avere quanta mano d'opera vuoi.


Guarda che non scherzo, ti linko il documentario:



Al minuto 29:50 cè appunto il servizio in cui parla di quest'uomo dotato di forza straordinaria.
Riesce perfino a trattenere con le mani una Harley che eroga una potenza di 100 cavalli con un tiraggio di 600kg per 15 secondi.

Ora, bisogna fare qualche considerazioni relativa agli uomini vissuti 4-5-10mila anni fa.
Pochi strumenti meccanici e pure grezzi e imperfetti, molta manovalanza e carichi di lavoro molto pesanti e molto prolungati.
Non credo che lo schiavo egiziano lavorasse solo 8 ore al giorno, ma almeno 16-18 come minimo.
Inoltre, siccome gli strumenti come martelli, picche erano parecchio grezzi e probabilmente non di facile maneggevolezza (essendo tutti fatti molto artigianalmente e non prodotti in serie) e perfino ognuno con bilanciamenti e struttura leggermente differente dall'altro, potrebbe aver aiutato quegli uomini ad avere una particolare struttura fibro-muscolare più efficente della nostra attuale.

Come in questo video spiega, non usiamo mai tutte le nostre fibre muscolari ma solo alcune, quelle che normalmente usiamo per fare i movimenti pià semplici.
Un pò come uno che non corre mai non ha i muscoli sviluppati di uno che corre sempre e può resistere più a lungo a un determinato sforzo o applicare una forza maggiore a un'attività in particolare.

Tralascio il possibile fatto che gli uomini di 4000 anni fa potessero essere realmente più forti di noi fisicamente, anche perchè una massa muscolare maggiore non vuol dire necessariamente una forza maggiore (un esempio blando è Bruce Lee che era muscolarmente snello ma aveva una potenza impressionante).

Perciò noi, non potendo sapere quanto potesse essere forte muscolarmente (cioè, quante fibre muscolari un uomo poteva usare a quei tempi, visto che appunto gli uomini usavano lavorare a tempo strapieno in moltissime attività) un essere umano in quel periodo, sarebbe un pò troppo azzardato dire che era impossibile spostare 70 tonnellate di granito.
Per non parlare che eventualmente possedevano qualche tipo di sostanze con cui potessero anche "dopare" gli schiavi ad aumentare il loro livello di forza in alcuni momenti di lavoro dove necessitavano meno persone per eseguire un tipo di lavoro ad altissimo sforzo.

Ovviamente sta di fatto che quello era un periodo in cui la forza fisica dell'uomo in generale, da quello che stava in alto nella gerarchia a quello che stava in basso, era comunque, alla base, probabilmente più alta di quella odierna.
A quei tempi perfino i bambini se potevano aiutavano con i lavori manuali e di fatica creando di conseguenza una società basata appunto sulla forza fisica.


Per le incisioni di precisione invece potrei anche concordare che non possano essere state fatte dagli uomini di quell'epoca o per lo meno non certo con gli strumenti da noi rinvenuti.



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MessaggioInviato: 31/03/2014, 09:37 
Cita:
holocron ha scritto:
Perciò noi, non potendo sapere quanto potesse essere forte muscolarmente (cioè, quante fibre muscolari un uomo poteva usare a quei tempi, visto che appunto gli uomini usavano lavorare a tempo strapieno in moltissime attività) un essere umano in quel periodo, sarebbe un pò troppo azzardato dire che era impossibile spostare 70 tonnellate di granito.
Per non parlare che eventualmente possedevano qualche tipo di sostanze con cui potessero anche "dopare" gli schiavi ad aumentare il loro livello di forza in alcuni momenti di lavoro dove necessitavano meno persone per eseguire un tipo di lavoro ad altissimo sforzo.


Anche a voler dare credito a questa ipotesi bisogna considerare che a tutto c'e' un limite. Inoltre non tutto dipende dalla forza muscolare, ci sono anche aspetti biomeccanici da considerare, come la resistenza delle ossea, delle cartilagini e delle giunzioni muscolo-ossa, cioe' in pratica tutto cioe' che costituisce l'apparato osteoarticolare.

Detto questo, resta evidente che sollevare 70 tonnellate per un uomo, al di la della sua forza muscolare, sia semplice e pura fantascienza. Consideriamo infatti che i campioni di sollevamento pesi di oggi (comunque gente che si dedica professionalmente a questa attivita') sono in grado di alzare qualcosa come 250 Kg e per arrivare alle 70 tonnellate servirebbe un aumento di ben 280 volte della capacita' di sollevamento.

Una cosa impensabile, nemmeno con la pozione di Panoramix. [;)]

Infine, per confronto, un elefante puo' sollevare con la proboscide circa 300 kg e trasportarne non piu' di 900.



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Mi hai frainteso forse...
Io non intendo dire che gli uomini del passato potessero sollevare da soli 70 tonnellate, ma che magari ognuno potesse sollevare o tirare da solo pesi considerevoli intorno alla mezza tonnellata.
Che per quanto strano possa anche essere è una cosa più credibile visto il tipo di lavoro svolto e la sua continuità.
Ora in uno scenario simile, con questi uomini che all'apparenza dovevano essere tutto meno che dei body builder, vedrei una situazione più rosea di come avrebbero potuto migliaia di schiavi a fare un lavoro così imponente.



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LA GRANDE PIRAMIDE DI "CHEOPE"


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Il mistero delle piramidi di Egitto, che o con gli UFO o con una razza precedente, hanno a che fare...

Vorrei considerare alcune caratteristiche e scoperte per lo più trascurate o semplicemente interpretate dagli archeologi come "coincidenze", ma non ci spiegano come mai si trovino incorporate o esplicate solo in questo monumento...

1°) L'intera costruzione piramidale, avente m. 232.800 di lato e m. 148.208 d'altezza, è stata orientata a Nord con un errore di 4' e 35" di grado. Errore del tutto trascurabile se pensiamo che nel 1577 l'Osservatorio di Urianenborg ( dell'astronomo Ticho Brahe ) nonostante tutti i calcoli e strumenti a disposizione, è stato orientato con un errore di 18' d'arco... Se invece la costruzione piramidale fosse stata innalzata (come molti sostengono) molto prima della IV Dinastia, allora l'orientamento sarebbe stato perfetto (quindi l'errore attuale sarebbe dovuto alla variazione periodica dell'asse terrestre. Infatti, ogni 25826.6 anni, l'asse terrestre compie un'intera rotazione).

2°) Ebbene, questo particolare ciclo di 25826.6 anni, si può rilevare nella Grande Piramide, sommando le due diagonali della sua base quadrata.

3°) La pendenza delle sue quattro facce triangolari dà l'esatto valore di "Pi - greco": 3,1416; notevolmente più esatto di quello greco, calcolato in seguito. Lo stesso valore si ottiene anche in altri modi nella struttura, come ad esempio dividendo il perimetro di base 931,22 per il doppio dell'altezza, 296,416. Oppure, con opportune trasformazioni in cubiti egizi, dalla "Camera del Re". Cosicché questa grande costante matematica, cercata per secoli, si trova materializzata nella Grande Piramide e solo in questa!

4°) Le quattro facce triangolari rientrano leggermente in dentro, in verticale, che negli equinozi il Sole illumina 23andMe-Web-Site Nov-07 mezza faccia per volta!

5°) Il perimetro di base, espresso in cubiti, dà l'equivalente dei giorni dell'anno: 365,242. Lo stesso risultato si può ricavare moltiplicando per 3,1416 la lunghezza della "Camera del Re", in pollici piramidali. Il numero esatto non riuscì ad essere calcolato né dai Geci né dai Romani.

6° )Il cubito piramidale è quasi uguale al metro, ma in realtà più esatto: infatti, il cubito è basato su una frazione dell'asse terrestre (asse polare) anziché su un meridiano qualsiasi che varia secondo le latitudini e i contorni del pianeta.

7°) Il doppio del perimetro di base dà l'equivalente di 1' di grado all'equatore.

8°) Il peso dell'intera Piramide di Cheope per 10 alla 15a, dà il peso complessivo della Terra!

9°) L'altezza di ciascuna faccia triangolare dà l'equivalente di 1/600 di grado di latitudine! 10 ) Invece l'altezza complessiva della Piramide per 10 alla 9a, corrisponde alla distanza della Terra dal Sole: 248,208...

11°) Il pollice piramidale, moltiplicato per 100 miliardi, ci mostra inequivocabilmente il percorso della Terra lungo la sua orbita, con un'approssimazione superiore addirittura a quella ottenibile con la yarda o il metro francese!

12°) Il luogo di costruzione della Grande Piramide, situato al 30° parallelo, fa si che dista dal polo nord come quest'ultimo dal centro della Terra e di rimando alla Piramide, costituendo un perfetto triangolo equilatero basato sul raggio terrestre: Km. 6320.

13°) Si è detto che la Grande Piramide è stata eretta sotto il 30° parallelo Nord, ma anche sotto il 30° meridiano Est. Davvero spettacolare in quanto, quest'ultimo, attraversa più terre emerse, poiché entra dalla penisola Scandinava ed esce dalla punta meridionale dell'Africa (al contrario dello 0° di Greenwich ). Inoltre, questo meridiano, incrociandosi con il 30° parallelo Nord, fa sì che, a 45° (diagonalmente ad essi), dividono tutte le terre emerse in quattro parti uguali, cosicché la Grande Piramide viene a trovarsi AL CENTRO DEL MONDO!
Ma vi è un appunto che non deve sfuggire riguardo al 30° parallelo Nord: il vertice della Piramide si trova esattamente a 29°,58' e 51,22" di latitudine Nord; bene, quello che a prima vista sembra un dettaglio trascurabile è, al contrario, oltremodo accurato, poiché se si riflette che la posizione della Stella Polare appare spostata di 1' e 8",78 a causa della rifrazione atmosferica, si può comprendere perfettamente l'intenzione del costruttore...! Infatti, sommando 29°,58' e 51",22 alla percentuale fissa di rifrazione 1' e 8",78 si ottengono esattamente 30°...

14°) Il 30° parallelo Nord attraversa anche i due misteriosi "triangoli della morte": il "TRIANGOLO DELLE BEMUDA" (nell'oceano Atlantico) e il "TRIANGOLO DEL DIAVOLO" (nel Mare del Giappone). Infatti, queste aree, essendo distanti in ugual misura dal 30° meridiano Est, ed essendo i vertici di tali triangoli opposti tra loro, se prolunghiamo idealmente i due lati, formanti le punte opposte, fino a incrociarsi noteremo che si formerà un'ellisse al cui centro si troverà ... la Grande Piramide!

15° ) Il pavimento della "Camera del Re" (situata all'interno a un terzo dall'altezza dalla base) è un perfetto rettangolo aureo, le cui misure ci danno le dimensioni esatte dei due triangoli pitagorici fondamentali, ricorrendo sempre i numeri: 2,3,5 e 3.4.5!

16°) Il "Sarcofago" (dove non è stato mai sepolto nessuno, come nelle altre Piramidi, infatti i Re venivano sepolti nelle Mastabe!) costituito da granito rosso scuro, se percosso dà una tonalità sconosciuta.

17°) Ma la cosa più sensazionale è stata la scoperta di un flusso di ENERGIE emananti all'interno e all'esterno della costruzione piramidale, tutto ciò anche con modellini in scala della Piramide! (Esperimenti effettuati anche dal sottoscritto e alla portata di chicchessia. Ma questa è UN'ALTRA STORIA...) Mi scuso se sono stato lungo, ma ne sento poco parlare di queste caratteristiche per le quali ho avuto molte accese discussioni anche con mio fratello archeologo e alcuni egittologi UFFICIALI !

" VI FU UN'EPOCA IN CUI I SOVRANI D'EGITTO ERANO DEGLI DEI E QUESTI DEI VIVEVANO IN MEZZO AGLI UOMINI! L'ULTIMO DI LORO CHE REGNO' SULL'EGITTO FU HORUS, FIGLIO DI OSIRIDE."

( Erodoto,Libro II )



Quattro simboli sconosciuti presenti all'ingresso della Grande Piramide di Cheope (a sinistra). Sono simili a lettere dell'alfabeto greco, ed assomigliano molto ai simboli alieni rinvenuti sui rottami dell'UFO crash di Roswell (a destra).


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L'ENERGIA DELLA GRANDE PIRAMIDE


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Nel 1972, l'attigua piramide di Chefren venne radiografata con i raggi cosmici per indagare le strutture interne e magari scoprire eventuali vuoti o stanze segrete ed ottenere così una specie di “lastra” dell'interno del complesso piramidale.
Ma l'esperimento fallì in maniera clamorosa quanto sconcertante ! ( Contrariamente alle volte in cui era stato effettuato con strutture varie ).
I dati ottenuti su nastri furono normalmente analizzati con un'apposito computer, ma i risultati furono INCOMPRENSIBILI...
Si provarono allora altri tipi di computers per leggere i nastri, ma i risultati CAMBIAVANO stranamente ogni volta... ( Tutt'al più sarebbero dovuti rimanere incomprensibili ma allo stesso modo ! ).
Erano contro tutte le leggi fisico-chimiche-elettroniche conosciute.
Il Dott. Gohed, direttore delle ricerche, ebbe a dire in seguito: “è una sfida a tutte le leggi conosciute; è scientificamente incomprensibile non penetrare in una normale struttura...!
Le speranze di una possibile ulteriore scoperta si sono rivelate come una massa di simboli privi di senso... E' come se UNA SPECIE DI INFLUSSO operi la dentro, sfidando le nostre cognizioni...”
Ed ecco spiegato il perché, secondo il mio modestissimo parere:
la cosa più sensazionale, riguardo la Grande Piramide ( che non chiamerò mai di Cheope ), è la scoperta di MISRERIOSE ENERGIE prodotte dalla sua forma geometrica !
Ma c'è di più: le stesse energie sono riscontrabili anche in tutti i modelli della Grande Piramide ed ogni tipo di modello costruito, “mummifica” qualsiasi tipo di materia organica morta!
Carne, pesce, uova, frutta, fiori, erbe, etc... Tutti vengono perfettamente conservati, anche per anni!
Di tutto questo gli Egizi non dovevano esserne a conoscenza..
E' risaputo infatti che non mummificavano i loro Re, ma imbalsamavano loro i corpi; in quanto svuotavano completamente il loro corpo privandolo di tutte le interiora e quelle parti che potessero causare putrefazione.
Quindi veniva trattato, con procedure speciali e cerimonie religiose appropriate, per sessanta giorni
( numero voluto più che altro dalla cerimonia religiosa , riportando tale trattamento, alla scomparsa periodica dal cielo Boreale della stella Sirio, Sothis ) in cui il corpo era tenuto in appositi bagni di aromi speciali, poi spalmati di unguenti appositi ed in fine, con cerimonie più o meno “sacre”che accompagnavano ogni atto, veniva in seguito fasciato con lunghe bende; alla fine di tutto questo, il corpo così preparato, veniva chiamato “mummia” e quindi deposto nel sarcofago, con una maschera d'orata, in luoghi sotterranei fuori dalla portata degli “sciacalli”, i profanatori di tombe per lucro.
La vera mummificazione, invece, avviene nei modellini in scala della Grande Piramide, con il soggetto intatto, così com'è, senza mai toccarlo o manometterlo per il periodo chiamato “d'incubazione”, che varia da alcuni giorni a qualche mese, a seconda delle dimensioni del soggetto da “trattare”e delle dimensioni della piramide.
Tale sconcertante ed affascinante scoperta avvenne per caso quando un giorno un certo Antoin Bovis, francese, durante un viaggio in Egitto, visitando la celeberrima Piramide, trovò nella “Camera del Re”, mummificati, alcuni topi e pipistrelli, entrati forse per caso ed in seguito morti forse per fame.
Invece di imputridirsi o marcire, come sarebbe stato naturale che avvenisse, erano lì, davanti ai suoi occhi stupiti!
Con un lampo d'intuizione, d'avvero provvidenziale, Bovis dedusse che proprio la forma geometrica della stessa piramide potesse essere la causa di ciò che era potuto avvenire in quella stanza, centro dell'intera costruzione: IL CUORE DELLA PIRAMIDE !
Così, più taedi, rientrato dal viaggio, volle provare se davvero la sua intuizione fosse davvero valida: realizzò un modellino in scala 1/500 della Grande Piramide, costruito con del semplice cartone, nel quale sistemò, ad 1/3 di altezza ( come è situata la “Camera del Re” ) dalla base, un gattino morto.
Attese una settimana e quando tornò a controllare, sotto la piramide, trovò il gattino perfettamente intatto e...solido, senza che emanasse alcun cattivo odore!
Provò allora con altre sostanze organiche: tutte puntualmente subivano lo stesso effetto...
La notizia, tra l'incredulità generale, fece comunque il giro del mondo, snobbata dagli egittologi e raccolta dai ricercatori privati; furono eseguiti altri svariati esperimenti, finché, da un ingegnere elettronico cecoslovacco, Karl Drbal, naccque addirittura il brevetto N° 91304, per modellini di piramide “tipo Cheope”.
Naturalmente anche questa stranezza si diffuse rapidamente dappertutto, poiché tale brevetto era stato concesso, senza capirne bene il funzionamento, come “affilatore di lamette da barba”.
Difatti questo piccolo modellino ( circa 10cm. D'altezza ) permette ad una semplice lametta da barba delle più comuni, di eseguire tra le 50 e le 100 rasature; purché, dopo l'uso, venga rimessa all'interno della piramide.
No è facile immaginare quanto abbia faticato quell'ingegnere a convincere la commissione per ottenere il brevetto, poiché in realtà non aveva argomenti validi per spiegare un tale fenomeno che avviene in una simile struttura di cartone!
Infatti passarono 10 anni prima che ottenesse il brevetto, dopo aver elaborato alcune sue teorie.
La Commissione non poté fare a meno di giudicare “del tutto eccezionale” l'invenzione ( la scoperta, direi io ) sottoposta ai loro occhi, proprio per l'alone di “mistero” che la circonda e per la semplicità della costruzione.
Approfittando della stranezza di questo brevetto, una ditta californiana di materie plastiche ( con evidente scopo di pubblicità ) mise in vendita alcune centinaia di modellini in plastica di piramide confezionati con una lametta da barba in omaggio...
Ma poco dopo la messa in circolazione dei modellini, quelli invenduti furono immediatamente ritirati dalla ditta, sospesa la produzione e tutto fu messo a tacere... il perché è fin troppo facile intuirlo!
Potrebbe essere un progresso, ma era un progresso al risparmio, e la “civiltà dei consumi” non perdona!
Possiamo fare qualsiasi paragone con le cose di tutti i giorni. Se fossero fatte per bene...
Si va nello Spazio, ma tutto ciò che usiamo è... difettoso.
Se c'è una cosa buona e utile e che durasse nel tempo viene celata o manomessa...
Questo è il progresso? Non importa la conoscenza! Che fine farà allora il libero pensiero?
Ma torniamo ad entusiasmarci delle meraviglie della Grande Piramide, o meglio, ai più trattabili modellini!
Si è del tutto incerti nel sapere cosa davvero succeda nello spazio racchiuso da tale forma geometrica.
Si sono fatte molte ipotesi, ma la più possibile pare sia quella delle ONDE COSMICHE provenienti dallo Spazio che vengono convogliate ed amplificate nel centro della piramide.
O all'azione DEL FLUSSO DEL TEMPO che, anch' essa amplificata dalla costruzione, rende capace di CONSERVARE la materia organica morta DISIDRADANDOLA così rapidamente da non permettere che abbia il tempo di impudritire.
Secondo recanti studi sembra invece che il tipo di energia che genera, amplifica ed irradia sia un tipo di RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA sull'ordine di onde millimetriche ( Nano-onde ).
Tale energia, irradiata all'esterno e concentrata nello spazio interno, è dovuta al semplice fatto, a detta di alcuni ricercatori, di possedere 5 punte: l'apice ed i 4 vertici della base!
Questi angoli, o punte, fungono da ricetrasmettitori di nano-onde.
Le radiazioni delle molecole o degli atomi dello stesso materiale di cui è formata la piramide, vengono convogliate, dagli angoli di base e da quello del vertice, tutti ad 1/3 d'altezza dalla base della piramide: cioè, nella “Camera del Re”!
Con ciò si ottiene una vera e propria focalizzazione di tutta questa energia ( per questo fu chiamata piramide? Dal greco :“pyro” significa “fuoco” ed “amid” sta per “centro”; quindi mettere al centro; a fuoco, come usiamo dire...).
Le molecole o gli atomi presenti in quell'area assorbono a loro volta l'energia ivi concentrata per effetto della risonanza.
Con l'incremento dell'energia viene ad espandersi l'orbita degli elettroni.
Così, più energia viene assorbita più l'espansione AUMENTA !
Arrivati ad un certo punto , se venisse assorbita troppa energia, gli atomi si...disintegrerebbero!
( Forse per questo che “la Camera del Re” è spostata rispetto al piano perpendicolare? )
Ma perché ciò accada, l'energia necessaria dovrebbe essere di gran lunga superiore a quella che può fornire la Piramide, così assistiamo “soltanto” agli effetti che stiamo scoprendo...
Ma nella “Camera del Re”....Questo lo vedremo più avanti!
Comunque, l'energia che riesce a concentrare la Piramide crea lo stesso UN' ATMOSFERA FORTEMENTE SATURA, con lunghezze d'onda attorno ai 10 “nanometri” !
Lo stesso tipo di energia viene irradiato, in parte, anche all'esterno della punta superiore ( apice ), ma non sembra avere gli stessi effetti, comunque alcune compagnie aeree evitano di far passare i loro aerei sopra le piramidi , poiché a volte si hanno strane anomalie nella strumentazione di bordo.
Ugualmente sembra accadere ai modellini in scala quando ci si accinge ad orientare una faccia della piramide a Nord ( posizione essenziale per gli esperimenti ) , si mette improvvisamente a girare o a vibrare pur indicando il Nord...
Una parte di questa energia sembra avvolgere l'intera costruzione.
E' stato riferito che più di un osservatore, di sera, abbia visto attorno alla Grande Piramide una strana luminescenza verdastra...
Forse fu per questo che non si poté “radiografare” tale struttura?



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MessaggioInviato: 31/03/2014, 15:37 
IL “CUORE” DELLA GRANDE PIRAMIDE : “LA CAMERA DEL RE”

Sono state fatte molte supposizioni riguardo tale locale sistemato proprio all'incrocio delle bisettrici degli angoli, a 49,40 m. di altezza dalla base ( 1/3, praticamente ).
Senz'altro vi sarà stato un preciso motivo per la sua locazione.
Abbiamo visto che è situata proprio al centro di tutta l'ENERGIA che concentra la struttura piramidale.!
La differenza costituzionale delle rocce usate per erigere la Grande Piramide, prevalentemente materiale calcare ( materiale isolante ), con quella della “Camera del Re”, costituita da granito rosso, lascia aperto il campo ad ulteriori ipotesi: certamente è stato usato delgranito per sopportare meglio il peso dei rimanenti 90 e più metri di materiale sovrastante, però, il GRANITO ( considerato dagli egizi “Pietra Spirituale” ) sappiamo anche ( oggi ) che può produrre effetti, o fenomeni, piezo-elettrici dovuti alla matrice dei cristalli di QUARZO, MICA, e FELSPATO presenti in esso!
Da ciò nessuno può impedirci di arguire che “la Camera del Re” possa essere una CAVITA' RISONANTE o Camera di Risonanza!
SI, perché c'è un altro particolare : sulla “Camera” sono poste, ad intervalli regolari, lternate da intercapedini d'aria, 5 lastre di granito.
Se dovevano solamente aiutare a sopportare il peso della costruzione sovrastante alla “Camera del Re”, come mai hanno prevalentemente spazi vuoti tra di esse?
Non si può fare a meno di pensare ad un sistema di CONDENSATORE AD ARIA di tipo semplice...
Il tutto, insomma, come per immagazzinare l'ENERGIA prodotta in tale locale! Sollecitata dalla concentrazione delle “nano-onde” della struttura piramidale, creando attorno INTENSI CAMPI DI ENERGIA COMBINATA , ritenuta , non a torto, da alcuni , di “tipo universale” per le svariate applicazioni a cui si presta...!
Ma esiste anche una seconda maniera per stimolare il quarzo: L'ATTRITO e LA PRESSIONE.
E di questi ne ha...! Oltre 70 m. di duro calcare premono dall'alto ed ai lati la “Camera del Re”, proiettando così UN ULTERIORE CAMPO fortemente carico di ENERGIA AGGIUNTIVA E PERMANENTE !
Cosa aveva in mente dunque il suo architetto?
O sono, come sostengono gli egittologi, banali coincidenze ed affrettate conclusioni?
In quanto a coincidenze siamo davvero fuori dalla norma!
E riguardo l'energia, basta provare con i modellini...
Le ricerche e le scoperte più interessanti si stanno effettuando proprio nella nostra Era, e le altre scienze seguono parallelamente: forse proprio come si aspettavano i lontani ignoti costruttori della Piramide...
Non sembra possibile che gli antichi Egizi fossero al corrente di tutto quello che man mano stiamo scoprendo attorno alla Grande Piramide, altrimenti qualche accenno avremmo dovuto trovarlo da qualche parte. Loro scrivevano tutto e da tutte le parti, ma sulla Piramide niente!
E neppure oggi noi, che ci riteniamo all'avanguardia, sappiamo svelare i suoi segreti; Abbiamo scoperto per ora ( a parte tutte le altre indicazioni già menzionate ) che sembra essere un fantastico GENERATORE DI RADIAZIONI a frequenze combinate e dai molteplici usi...
Ma forse non siamo abbastanza evoluti da scoprire altro...
Molte cose stanno ad indicare che la Grande Piramide è simile ad un microcosmo dell'Universo: le sue linee schematiche tracciano una mappa del mondo e dei cieli; la sua forma rappresenta le strutture geometriche della natura ; le sue misure interne ed esterne descrivono i rapporti matematici di verità universale; la sua struttura incorpora simbologie archetipe; e lo scopo, il fine ultimo della piramide doveva essere quello di fornire un'indistruttibile enciclopedia dell'uomo e del mondo ( specialmente se con le lastre del rivestimento esterno, piene di iscrizioni, non avessero costruito le Moschee de Il Cairo...! ), e nello stesso tempo rende disponibile un contenitore o generatore di Energia Cosmica incorporante, probabilamente, l'intero spettro di campi energetici noti ed ignoti; una forma di ENERGIA TOTALE : Biocosmica e Psicotronica.
Infatti è davvero singolare questa multiformità di coinvolgere ed influenzare una vasta gamma di sostanze o stati, varianti dalle cristallizzazioni più dense agli stati immateriali della coscenza!
Da esperimenti effettuati con modelli di piramide, atti a contenere una persona all'interno ( seduta, con la testa rivolta a nord, come un lato della piramide, ed all'altezza di 1/3 dalla base ), si è notata un'elevata percentuale di fenomeni psichici vari, quali: Telepatia, Chiaroveggenza, Precognizione, Telecinesi, viaggiando davvero ai confini della realtà...
Comunque di benessere generale, accentuazione della concentrazione, meditazione ed elevazione dello spirito.
Durante un confronto con vari esperimenti, prima e dopo una seduta meditativa, in un modello di piramide, è risultata una notevole crescita e viluppo delle onde cerebrali “Alfa” e “Teta”...
altrettanto sembra accadere con piccoli modelli posti direttamente sotto il corpo di sperimentatori o malati. Quest'ultimi, a loro insaputa, sembrano guarire o per lo meno riscontrare una forte attenuazione di dolori di vari o genere come: emicranie, artrosi, reumatismi, bruciature, contusioni ed altri vari tipi di disturbi, anche in soggetti affetti da nevrosi o depressi.
Mentre un individuo sano avverte sensazioni di miglioramento nello stato generale, come un'ulteriore “carica” nelle energie psicofisiche.
Altri esperimenti: Si è purificata acqua inquinata lasciandola per parecchi giorni dentro la piramide; il latte si conserva fresco per parecchi giorni, trasformandosi in fine in yogurt, mentre del latte conservato in un altro recipiente di controllo, all'esterno della piramide, inacidisce; gioielli e monete anneriti vengono apparentemente ripuliti dalle linee di forza operanti all'interno della piramide; carne, uova, ecc. si mummificano e si disidratano; anche i fiori si disidratano ma mantengono il loro profumo, bellezza, forma e colore; le piante crescono più in fretta e si sviluppano meglio ( così per le semenze ); l'acqua “trattata” sembra avere un'infinità di applicazioni: bevuta favorisce la digestione; sulle ferite le rimargina prima e meglio; innaffiandoci le piante le favorisce nella crescita; I sapori del vino, tabacco, caffé, succhi di frutta, ecc. migliorano sensibilmente; alcuni esperimenti con batterie sembra abbiano parzialmente ricaricato il loro voltaggio; e così via...
Senz'altro per il miglior sfruttamento della piramide occorrerà ancora del tempo....
Ma si è fatto abbastanza oggi per poter tranquillamente affermare che nello spazio interno della piramide si verifica QUALCOSA che sfugge alle solite leggi naturali?
Sappiamo benissimo che forza di gravità e magnetismo agiscono, pur non comprendendone bene la natura o le modalità d'azione...
Purtroppo i ricercatori specializzati non sono molti, non essendo la cosa riconosciuta!
Sembra proprio che quando uno scienziato non trova spiegazioni “logiche” è più portato ad ignorarle che a studiarle ed affrontare le critiche del “mondo scientifico”!
Così, gli egittologi ignorano il problema e non corrono il “rischio” di riscrivere la Storia; gli appassionati continuano silenziosamente le ricerche, e noi...meditiamo.
Anche il nome “Cheope”ha qualcosa di affascinante però, se rivolto alla Grande Piramide: poiché sta a significare “ORIZZONTE LUMINOSO”...! Chi? Lui o la Piramide ?

Robert Bauval, in un servizio Tv, che appunto faceva riflettere gli ascoltatori su chi potessero essere questi "Dei"; di cui, fra l'altro, gli egittologi preferiscono tacere...
D'altra parte vorrei sapere come abbiano fatto gli antichi Egizi ad edificare simili "monumenti", con un po di birra secca e strumenti di rame !
Mi risulta che in 5000 anni, dal primo Re Menes fino alla XVIII Dinastia, progressi non ne hanno fatti: sono rimasti alla....biga!
Ed i loro Faraoni e dignitari di corte li seppellivano nelle Mastabe, sotto terra, per nasconderle ai profanatori di tombe.
Insomma, esclusi dei monumenti, cose "strabilianti" ( se avessero edificato la Grande Piramide, con tutta la sapienza in essa inglobata ) non ne hanno davvero fatte, come ci si aspetterebbe da una civiltà così longeva!
E se avessero conosciuto il vero potere dele piramidi non avrebbero imbalzamato i loro Faraoni ( considerati "sacri", quindi intoccabili )espiantando gli organi principali, custoditi nei vasi canopici, ma avrebbero posto il corpo "sacro" del loro Faraone tutto intero, nella Piramide per qualche giorno, e si sarebbe mummificato da solo! Questo per effetto dell'ENERGIA che concentra ed EMANA la Piramide!
Basta fare esperimenti con i modellini in scala e si ottengono risultati stupefacenti!



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MessaggioInviato: 31/03/2014, 15:49 
COME HO IMMAGINATO IL CONCENTRARSI DELL'ENERGIA IN UN SOLO PUNTO, EQUIVALENTE AD UN TERZO DI ALTEZZA DALLA SUA BASE ...


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Suggestivo,ma niente più.



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Cosa vorresti? Prova a fare gli esperimenti, altroché "suggestivo"! [:D]



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Altra riflessione sulle piramidi [8]

DOVE SONO GLI OPERAI DELLE PIRAMIDI? UN ANTICO PORTO METTE IN CRISI LA TEORIA CLASSICA

Il Giornale OnlineUna campagna di scavi ha permesso di riportare alla luce un'antica area portuale situata nei pressi delle famose piramidi di Giza. Il sito conserva le rovine di strutture per i marinai e caserme per le truppe militari, precedentemente ritenute essere il ricovero dei costruttori delle piramidi. Secondo i ricercatori, il porto era in uso mentre le piramidi venivano erette circa 4500 anni, secondo la cronologia convenzionale. Ma allora dove dimoravano gli operai delle piramidi?

Un antico bacino portuale è stato portato alla luce grazie ad una campagna di scavi eseguita vicino alle Piramidi di Giza. Secondo le stime degli archeologi, la cittadella portuale risale principalmente al regno del faraone Micerino, a cui è attribuita la costruzione dell’ultima piramide di Giza. Il sito si trova vicino ad alcune strutture a galleria che gli archeologi ritenevano essere il ricovero per i costruttori delle piramidi e che invece sembrano essere ricoveri per le truppe navali. Come ha dichiarato l’archeologo Mark Lehner, direttore dell’Ancient Egypt Research Associates, diverse scoperte recenti suggeriscono che Giza un tempo fosse un porto fiorente. La scoperta più interessante è stata quella di un bacino vicino alla città di Khentkawes ad appena 1 km dal vicino Nilo.

“Il bacino potrebbe essere un prolungamento del porto”, spiega Lehner. “Abbiamo trovato resti di carbone di cedro, ginepro, pino e quercia, tutti alberi che crescevano nel Mediterraneo orientale”.

Inoltre, i ricercatori hanno trovato a Giza grandi quantità di granito di Assuan, il quale si trova sul confine meridionale dell’antico Egitto e che potrebbe essere stato trasportato lungo il Nilo fino al porto della piana. “Giza è stato un porto centrale per tre generazioni di faraoni: Cheope, Chefren e Micerino”, continua Lehner. Dove c’è un porto ci sono anche marinai. Oltre alla cittadella portuale, i ricercatori hanno trovato anche una serie di lunghi edifici a galleria che si ritiene fossero serviti per il ricovero delle truppe destinate all’imbarco. La scoperta del porto mette in discussione la teoria secondo la quale tali gallerie sarebbero state utilizzate per ospitare gli operai impegnati nella costruzione delle piramidi. “Mi chiedo se tali gallerie abbiano ospitato equipaggi per navi d’elite invece di semplici operai”, commenta Lehner. Un faraone di nome Sahue ha posto sul suo tempio funerario le immagini delle truppe delle “navi di stato”.

E allora dove sono i costruttori delle piramidi?

Chiaramente, la nuova scoperta lascia un mistero nella sua scia: dove sono allora le abitazioni dei costruttori delle piramidi, ovvero i lavoratori regolari?

La risposta a questa domanda non è semplice: “Forse possiamo immaginare che gli operai soggiornassero sulle stesse immense rampe che sono servite per costruire le piramidi, o sulle strutture piramidali non ancora terminate”, ipotizza Lehner in una email scritta a livescience.com, aggiungendo che potrebbero aver dimorato in semplici cave di pietra.

“Nel 2004, in una immensa discarica sul lato settentrionale della grande piramide, abbiamo recuperato diverso materiale antico”, continua Lehner nella email. “Tuttavia, non abbiamo trovato i resti di capanne o tettoie, ma ossa vecchie di bestiame, strisce di stoffa, corda e filo di tutti i calibri, frammenti di legno, tra cui parte di un martello, e altro materiale appartenuto ai lavoratori”.
http://www.altrogiornale.org/news.php

Fonte: http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/ ... -classica/



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