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MessaggioInviato: 02/06/2014, 12:53 
.: Oggetti volanti non identificati nell'antichità :.

Interessante rapporto nasa sul fenomeno ufo nell'antichita'

http://pubs.giss.nasa.gov/abs/st02710y.html


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MessaggioInviato: 02/06/2014, 13:45 
se ci fosse prue in italiano sarebbe perfetto :|



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MessaggioInviato: 02/06/2014, 15:49 
Gli alieni hanno già visitato la Terra? Un libro edito dalla Nasa lo ritiene plausibile

È possibile che antichi astronauti extraterrestri abbiano visitato il nostro pianeta in un remoto passato e ritenuti dai nostri antenati come divinità discese dal cielo? Secondo un nuovo libro edito dalla Nasa, “Archeology, Anthropology and Interstellar Communication”, l'antica arte rupestre potrebbe essere il segno delle loro visite passate.

La Teoria degli Antichi Astronauti, sulla base di indizi archeologici e riferimenti mitologici, ipotizza che i nostri antenati siano entrati in contatto con viaggiatori extraterrestri in visita sul pianeta Terra e che, in qualche modo, tale contatto abbia influenzato il naturale percorso evolutivo culturale dell’umanità.

Tenendo conto del fenomeno noto come Culto del Cargo, i ricercatori ipotizzano che i nostri antenati, impressionati dalla tecnologia in loro possesso, abbiano scambiato gli antichi viaggiatori per divinità, sviluppando un vero e proprio culto finalizzato a richiamarne la presenza.

Gli autori di riferimento per i teorici degli Antichi Astronauti sono certamente Zecharia Sitchin, studioso che ha dedicato la sua ricerca alla traduzione e all’interpretazione della mitologia sumera, e Erich von Däniken, la cui opera più conosciuta è senz’altro “Gli extraterrestri torneranno”.

Nonostante sia stata bollata, fino a poco tempo fa, come una teoria fantasiosa e fuori da ogni umana comprensione, l’idea degli antichi alieni sta guadagnando sempre più credito, tanto che, recentemente, perfino Bill Clinton, ex presidente degli Stati Uniti, ha dichiarato che non si stupirebbe se si scoprisse che gli extraterrestri hanno già visitato il nostro pianeta.

Ora, anche la Nasa apre a tale possibilità. L’occasione è data da un affascinante libro edito dall’Agenzia Spaziale americana intitolato “Archeology, Anthropology and Interstellar Communication”http://www.nasa.gov/connect/ebooks/archaeology_anthropology_and_interstellar_communication.html#.U373KHKEtok , curato da Douglas Vakoch, direttore del Interstellar Message Composition presso l’istituto SETI. Il libro affronta nel dettaglio il tema della comunicazione con eventuali civiltà aliene.
Alcuni dei capitoli più interessanti trattano il tema della comunicazione extraterrestre nel passato. In una sezione, ad esempio, il professor William Edmondson, dell’Università di Birmingham, considera la possibilità che alcune raffigurazioni di arte rupestre sulla Terra possano essere di origine extraterrestre. [Scarica PDF]. http://www.nasa.gov/sites/default/files ... TAGGED.pdf

“Possiamo dire poco, se non altro, su ciò che significano queste raffigurazioni, sul perchè siano state incise nella roccia o su chi li abbia creati”, scrive Edmondson. “Potrebbero essere stati fatti degli alieni a tutti gli effetti”.

Come riporta il Daily Mail, la pubblicazione affronta una serie di argomenti con l’intervento di numerosi esperti, tra cui la prospettiva di vita su altri pianeti e gli strumenti attraverso i quali inviare o ricevere messaggi.

Douglas Vakoch, da parte sua, tratta delle difficoltà che potrebbero sorgere a seguito di un primo contatto con una civiltà aliena. “Se un segnale radio venisse rilevato da un moderno esperimento dei SETI, potremmo intuire dell’esistenza di un’intelligenza, ma non potremmo capire cosa dicono”, scrive Vakoch nell’introduzione. “Anche se rilevassimo una civiltà in uno dei sistemi stellari più vicini, i loro segnali dovrebbero attraversare migliaia di miliardi di chilometri, raggiungendo la Terra dopo molto tempo”.

Ma la speranza non è perduta: in tutto il libro, Vakoch e colleghi cercano di offrire soluzioni concrete che possano rivelarsi preziose per il futuro. “Per andare oltre la semplice individuazione di tale intelligenza, e avere qualche possibilità realistica di comprenderla, possiamo prendere esempio da ricercatori che affrontano sfide simili sulla Terra”, continua Vakoch.

“Come gli archeologi, che ricostruiscono la storia di civiltà del passato da informazioni frammentarie, così dovranno fare i ricercatori del SETI per comprendere civiltà lontane da noi, separate da vaste distese di spazio e tempo”.

http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/ ... lausibile/


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MessaggioInviato: 02/06/2014, 17:54 
chissà se tale libro sarà disponibile in italiano



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MessaggioInviato: 02/06/2014, 21:40 
Che la NASA si apra improvvisamente alla Teoria degli Antichi Astronauti mi sembra alquanto improbabile. [:D]

Una notizia del genere sarebbe già sulle prime pagine di tutte le riviste scientifiche più accreditate.

Poi, parliamoci chiaro, "il navigatore curioso" NON è un sito molto accreditato tra NASA, accademici e scienza cosiddetta "ufficiale".

Possiamo discutere di qualunque teoria ma pensare che questa sia stata approvata nientemeno che dalla NASA... [:(]

Presumo che quei LINK siano dei tarocchi costruiti ad arte, così come da noi girano pagine web firmate ansa.it con notizie-bufala di bassissimo profilo! [:p]



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MessaggioInviato: 03/06/2014, 03:17 
mi felicito con l'utente Budd Hopkins,che onora con il suo link uno dei più grandi pionieri della ricerca sugli impianti nelle abductions.

Un link davvero buono,in tutti i sensi.

Per quanto riguarda la NASA,non so se la notizia sia vera.

Forse lo è,forse no.

ISe lo fosse,sarebbe una bella apertura.

Se non lo fosse,sarebbe l'ennesima idiozia sul eeb,.

ciau



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IL MIO SITO SPACEART:
http://thesky.freeforumzone.leonardo.it ... 1&f=183131

Inoltre,un ottimo sito per scrivere quello che volete!

http://www.scrivendo.it

eheheh....la verità prima o poi viene a galla no?!
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MessaggioInviato: 03/06/2014, 14:43 
Cita:
Fonte: http://tycho1x4x9.blogspot.it/2014/05/l ... e-gli.html


La Nasa, l'archeologia e gli extraterrestri

Un nuovo libro pubblicato dalla NASA come parte ufficiale del NASA History Series esamina i contributi che l'archeologia e l'antropologia possono dare alla ricerca odierna del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence). Gli autori richiamano le analogie tra decifrare il linguaggio e la simbologia delle civiltà da lungo tempo perdute e la decodifica di messaggi che possono arrivare dalle origini di "altri mondi".


Immagine

Glifi Maya in stucco presso il Museo de Sitio a Palenque, in Messico. Credit: Wikipedia

Il nuovo libro dal titolo Archeologia, Antropologia e Comunicazione Interstellare, a cura di Douglas A. Vakoch, direttore del Interstellar Message Composition presso l'Istituto SETI, è una raccolta di scritti di diversi autori che esplorano le più recenti ricerche riguardanti la ricerca di intelligenza extraterrestre.

Nell'introduzione, Vakoch stabilisce come il campo dell'archeologia può contribuire a questa ricerca: "Mentre cerchiamo analogie per contattare a distanze interstellari, l'archeologia fornisce alcuni paralleli intriganti, visto che i suoi praticanti - come gli scienziati di successo del SETI - hanno il compito di ricostruire le civiltà perdute da lungo tempo da prove potenzialmente frammentarie".
L'antropologo Ben Finney e lo storico Jerry Bentley tracciano un confronto tra la decodifica di antiche scritture, tra cui i geroglifici egizi e maya, e come possiamo essere in grado di capire ed eventualmente comunicare con una civiltà extraterrestre, in particolare attraverso il linguaggio universale di matematica e astronomia . Ad esempio, quando gli studiosi iniziarono la decodifica degli antichi geroglifici maya, i loro primi successi furono nel riconoscere il sistema di numerazione di base utilizzato dai Maya, così come i loro sistemi di calendario, che si basavano sui moti visibili della Luna e del Sole.

"Matematica e scienze hanno fornito la base per la comunicazione, proprio come molti scienziati del SETI hanno previsto per una eventuale comunicazione interstellare", scrive Vakoch.


L'iniziale comprensione dei glifi maya è avvenuta attraverso il riconoscimento di concetti matematici e astronomici.

Nell'ultimo capitolo del libro, Vincoli sulla costruzione di messaggi per la comunicazione con intelligenze extraterrestri (Constraints on Message Construction for Communication with Extraterrestrial Intelligence), William H. Edmondson, ricercatore senior presso l'Università di Birmingham, in Inghilterra, focalizza su di un'altra analogia, suggerendo che l'antica arte rupestre può essere un esempio di tipo di comunicazione simbolica che potrebbe essere utilizzato da civiltà extraterrestri e studiare l'arte rupestre potrebbe quindi aiutarci a capire la possibile comunicazione da una intelligenza extraterrestre.

"E' utile rivedere alcuni paralleli dall'esistenza umana che ci pongono problemi oggi", ha scritto Edmondson. "Uno di questi è l'arte rupestre, che consiste di modelli o forme scavate nella roccia migliaia di anni fa. Tali antiche sculture di pietra si ritrovano in molti paesi."

Edmondson sostiene che proponendo l'idea che questi antichi segni siano stati creati dagli alieni è utile per riformulare il modo in cui si va alla ricerca di segnali provenienti da altri mondi - e come si possa entrare in contatto.

"Possiamo dire poco, se non niente, di ciò che significano questi motivi, perché sono stati tagliati nella roccia, e su chi li ha creati", ha scritto. "Per qualsiasi intento o scopo, potrebbero essere stati creati dagli alieni."

Immagine

Una replica di una insolita pietra scolpita con linee e coppelle da Dalgarven, North Ayrshire, in Scozia. Wiki Commons

Tuttavia, non tutti gli studiosi condividono lo stesso ottimismo sull'utilizzo di queste conoscenze per comprendere ogni possibile comunicazione dallo spazio esterno. L'archeologo e antropologo Kathyrn Denning, nel suo articolo Imparare a leggere: decifrazione di messaggi interstellari da prospettive archeologiche e antropologiche (Learning to Read: Interstellar Message Decipherment from Archaeological and Anthropological Perspectives), invita alla cautela nella scelta dei modelli che usiamo per capire la comunicazione interstellare. Denning fa notare che mentre la teoria dell'informazione può fornire una misura quantitativa della complessità di un sistema di comunicazione, non affronta la sfida di determinare cosa significhi la comunicazione. Segnala inoltre la falsa analogia tra la decodifica di un codice costruito da altri esseri umani, e la comprensione di un messaggio da un extraterrestre che non possiamo confrontare con nessuna lingua conosciuta.

Tuttavia, Voynach insiste sul fatto che esplorare questi temi è di vitale importanza per la preparazione ad un futuro possibile in cui potrebbe arrivare un contatto di origini extraterrestri:

"Questi studiosi sono alle prese con alcune delle enormi sfide che dovrà affrontare l'umanità se venisse rilevato un segnale ricco di informazioni proveniente da un altro mondo. Attingendo alle questioni al centro dell'archeologia contemporanea e dell'antropologia, possiamo essere molto più preparati per il contatto con una civiltà extraterrestre, se quel giorno arriverà mai."

In seguito alla frenesia degli articoli di stampa in cui si dichiara che la NASA abbia affermato che l'antica arte rupestre è extra-terrestre, un grasso travisamento del messaggio del libro, la NASA ha ritirato il libro e il comunicato stampa dal suo sito. Il libro è ancora disponibile in download gratuito da qui.

Di April Halloway

Traduzione: Tycho


Fonti

Ancient Origins
Daily Mail


Non so perchè ma non mi fa inserire le immagini


Ultima modifica di MaxpoweR il 03/06/2014, 14:47, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 03/06/2014, 15:27 
Ho trovato questo.

http://pubs.giss.nasa.gov/abs/st02710y.html


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MessaggioInviato: 03/06/2014, 17:30 
Ciao a tutti,

e complimenti a Budd per avere portato all'attenzione questo notevole lavoro di Stothers.

Conto di tradurlo tutto in italiano, perchè lo trovo veramente valido; nel frattempo anticipo qui le conclusioni:

Conclusioni

Questa raccolta di ciò che potrebbero essere definiti come antichi rapporti d’avvistamento UFO è stata estratta da un numero molto più ampio di resoconti d’avvistamenti di oggetti aerei per i quali l’identificazione con fenomeni noti è certa o almeno molto probabile.
In questa massa di antichi e relativamente spiegabili rapporti permane comunque una piccola porzione di rapporti non spiegabili (o almeno non completamente spiegabili) provenienti da testimoni presumibilmente credibili. Se esaminati statisticamente, risulta possibile estrarre da tali rapporti ciò che in questo contesto definirò come le caratteristiche essenziali del fenomeno UFO nell’antichità:

• forma – discoidale o sferoidale;
• colore – argenteo, dorato o rosso;
• superficie – metallica oppure occasionalmente splendente o opaca;
• dimensioni – da un metro a molto superiori di un metro;
• suono – normalmente assente;
• tipo di movimento – immobile a mezz’aria, erratico o uniforme, con rapida sparizione.

In almeno uno dei casi è stata riferita la presenza di “occupanti”, vestiti in abiti bianchi e splendenti.
I tipi d’incontro variano da osservazioni distanti a possibili reali contatti; il tipo di luogo e l’orario più frequente delle osservazioni sembrano essere le aree rurali durante il giorno. Le prove fisiche sono generalmente assenti.
I pensatori scientifici greci e romani, ai quali non mancava certo la capacità di formulare teorie, consideravano generalmente tali fenomeni aerei come stelle, nuvole, fuochi atmosferici, riflessioni luminose o corpi materiali in movimento. Dato che la maggior parte delle teorie originali risalgono ad Aristotele e suoi predecessori, nessuno dei quali più recente di Posidonio, esse hanno l’effetto generale di predatare i rapporti qui raccolti, nessuno dei quali è anteriore al 218 AC. Risulta pertanto impossibile sapere se i successivi osservatori (per la maggior parte dei pratici Romani) abbiano interpretato i fenomeni letteralmente così come li hanno descritti o se stessero semplicemente usando il miglior linguaggio descrittivo del quale erano capaci, evitando speculazioni teoriche.
Ogni ragionevole teoria deve comunque fare i conti con la straordinaria persistenza e consistenza manifestata nel corso di molti secoli dai fenomeni qui discussi.
Che si preferisca pensarli in termini di ricorrenti e universali visioni originanti dall’inconscio collettivo, errate interpretazioni di oggetti ordinari, inconsueti effetti atmosferici, sconosciuti fenomeni fisici o visitazioni extraterrestri, ciò che noi oggi chiamiamo UFO possiede un interesse intrinseco che ha dimostrato di trascendere sia il passaggio del tempo che l’aumento del bagaglio delle conoscenze umane.


[align=right]RICHARD STOTHERS[/align]

National Aeronautics and Space Administration



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MessaggioInviato: 03/06/2014, 19:57 
Cita:
BOBBY ha scritto:
Presumo che quei LINK siano dei tarocchi costruiti ad arte, così come da noi girano pagine web firmate ansa.it con notizie-bufala di bassissimo profilo! [:p]

Costruiti ad arte è poco direi [;)], visto che l'ebook è ospitato direttamente sul sito nasa.gov [8D] , come puoi verificare tu stesso navigando sul sito nasa--->connect--->ebook ..... ( vedi link nel post di nemeis-gt [:p] ).... è il primo ebook in "vetrina".
Sul fatto che la notizia non rimbalzi su tutti i media scientifici è un'altra storia ;).

Immagine
Ciao


Ultima modifica di TheObserver il 03/06/2014, 20:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 03/06/2014, 21:12 
Ciao a tutti,

mi riallaccio al mio post precedente per inserire di seguito anche la traduzione del c.d. abstract (cioè la sintesi del documento).

Questa sintesi si trova nel sito della NASA a questo indirizzo: http://pubs.giss.nasa.gov/abs/st02710y.html

Ed ecco la traduzione della sintesi:

Riassunto della pubblicazione

Stothers 2007
Stothers, R., 2007: Oggetti volanti non identificati nell'antichità classica

In questa pubblicazione viene applicato un approccio combinato storico e scientifico all'esame di antichi rapporti di ciò che oggi chiameremmo Oggetti Volanti non Identificati (UFO).
Di questi rapporti è possibile scartarne molti relativi a fenomeni spiegabili in modo convenzionale, ma persiste pur sempre un piccolo residuo di intriganti rapporti.
Tali rapporti ricadono precisamente nelle stesse categorie dei moderni rapporti d'avvistamento UFO, suggerendo che il fenomeno degli UFO, qualunque ne sia l'origine, non è cambiato di molto nel corso di due millenni.


Con l'occasione, noto che il lavoro di Stothers risale al 2007, ovvero ben sette anni fa, cosa che la dice lunga sulla facilità con la quale nel settore ufologico i lavori seri ricevono la meritata attenzione....

Ciao a tutti,



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MessaggioInviato: 03/06/2014, 23:30 
Sì, d'accordo, ma se la NASA ospita un lavoro del genere nel suo sito ufficiale perché NESSUNO ne ha mai parlato?

Oltretutto un lavoro che risale a SETTE ANNI FA!

Perdonate le mie perplessità, ma qualcosa non quadra.[8]



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MessaggioInviato: 04/06/2014, 14:32 
Chissà se nel lavoro hanno tenuto conto di questo:


tratto da un post di dresda99:

Cita:
Giuseppe Flavio
Guerra Giudaica
Libro VI


289 come quando sulla città apparvero un astro a forma di spada e una cometa che durò un anno,

290 o come quando, prima che scoppiassero la ribellione e la guerra, essendosi il popolo radunato per
la festa degli Azzimi nell'ottavo giorno del mese di Xanthico, all'ora nona della notte l'altare e il tempio furono
circonfusi da un tale splendore, che sembrava di essere in pieno giorno, e il fenomeno durò per mezz'ora:

291 agli inesperti sembrò di buon augurio, ma dai sacri scribi fu subito interpretato in conformità di ciò
che accadde dopo.

292 Durante la stessa festa, una vacca che un tale menava al sacrificio partorì un agnello in mezzo al
sacro recinto;

293 inoltre, la porta orientale del tempio, quella che era di bronzo e assai massiccia, sì che la sera a
fatica venti uomini riuscivano a chiuderla, e veniva sprangata con sbarre legate in ferro e aveva dei paletti che si
conficcavano assai profondamente nella soglia costituita da un blocco tutto d'un pezzo, all'ora sesta della notte
fu vista aprirsi da sola.

294 Le guardie del santuario corsero a informare il comandante, che salì al tempio e a stento riuscì a
farla richiudere.

295 Ancora una volta questo parve agli ignari un sicurissimo segno di buon augurio, come se il Dio
avesse spalancato a loro la porta delle sue grazie; ma gli intenditori compresero che la sicurezza del santuario
era finita di per sé e che l'aprirsi della porta rappresentava un dono per i nemici, e pertanto interpretarono in
cuor loro il prodigio come preannunzio di rovina.

296 Non molti giorni dopo la festa, il ventuno del mese di Artemisio, apparve una visione miracolosa cui
si stenterebbe a prestar fede;

297 e in realtà, io credo che ciò che sto per raccontare potrebbe apparire una favola, se non avesse da
una parte il sostegno dei testimoni oculari, dall'altra la conferma delle sventure che seguirono.

298 Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione carri da guerra e schiere di
armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città. Inoltre, alla festa che si chiama la Pentecoste,

299 i sacerdoti che erano entrati di notte nel tempio interno per celebrarvi i soliti riti riferirono di aver
prima sentito una scossa e un colpo, e poi un insieme di voci che dicevano: “Da questo luogo noi ce ne
andiamo”.



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MessaggioInviato: 24/06/2014, 19:20 
Ciao a tutti,

ho appena pubblicato nella sezione Varie del mio sito la traduzione completa del lavoro di Richard Stothers dal titolo OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI NELL’ANTICHITA CLASSICA [titolo originale UNIDENTIFIED FLYING OBJECTS IN CLASSICAL ANTIQUITY].

Si tratta di un pregevole lavoro nel quale l’autore prende in esame le liste dei prodigi risalenti all’antichità classica; dopo un attento lavoro d’identificazione delle fonti primarie, scrematura ed analisi dei restanti rapporti, espone un certo numero di casi di quelli che gli antichi autori chiamavano “prodigi” che presentano una notevole rassomiglianza con quelli che oggi invece chiamiamo rapporti d’avvistamento e/o d’incontro con UFO.

La conclusione dell’autore è “Che si preferisca pensarli in termini di ricorrenti e universali visioni originanti dall’inconscio collettivo, errate interpretazioni di oggetti ordinari, inconsueti effetti atmosferici, sconosciuti fenomeni fisici o visitazioni extraterrestri, ciò che noi oggi chiamiamo UFO possiede un interesse intrinseco che ha dimostrato di trascendere sia il passaggio del tempo che l’aumento del bagaglio delle conoscenze umane

Interessante è anche la lista delle caratteristiche generali dei fenomeni che l’autore ha estratto dai resoconti analizzati:

"Esaminati statisticamente, risulta possibile estrarre da tali rapporti ciò che in questo contesto definirò come le caratteristiche essenziali del fenomeno UFO nell’antichità:
• forma – discoidale o sferoidale;
• colore – argenteo, dorato o rosso;
• superficie – metallica oppure occasionalmente splendente od opaca;
• dimensioni – da un metro a molto superiori di un metro;
• suono – normalmente assente;
• tipo di movimento – immobile a mezz’aria, erratico o uniforme, con rapida sparizione
".

É appena il caso di notare che tali caratteristiche coincidono, di fatto, con quelle che sono le caratteristiche generali degli avvistamenti contemporanei.

Fino a qui niente di ché, immagino di sentirvi dire: la clipeologia non è certo una novità, e su questo sono assolutamente d’accordo.
Quello che è degno di nota è che il buon Stothers è uno scienziato della NASA ed il suo lavoro in questione è stato pubblicato sul The Classical Journal della NASA.
Per la cronaca, la lista di tutti i suoi lavori pubblicati si trova qui: http://pubs.giss.nasa.gov/authors/rstothers.html

Per ultimo, vorrei far notare la data di pubblicazione, oggi 24 giugno 2014, ovvero il giorno in cui cade convenzionalmente il 67mo anniversario dell’evento di Roswell.

Ci tengo a sottolineare che tale simbolica coincidenza non è affatto casuale per un lavoro che dimostra come “il fenomeno degli UFO, qualunque ne sia l'origine, non è cambiato di molto nel corso di due millenni.

Il documento si trova nella sezione Varie del mio sito all’indirizzo http://paolog.webs.com/DX-Varie.htm

Grazie per l’attenzione e ciao a tutti,


PaoloG – paolog.webs.com


Ultima modifica di Paolog il 24/06/2014, 20:16, modificato 1 volta in totale.


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