La prima immagine proviene da Dendera, Egitto; la seconda da Ollantaytambo, Peru’; la terza da Tiwanaku, Bolivia e la quarta da Angkor Wat, Cambogia;
Queste sotto invece sono blocchi di pietra lavorati a incastro in Egitto
A Giza
Al tempio di Abydos, l'Osireion
Inoltre leggiamo ancora
... Calcare e basalto, tra II e I millennio, nel Levante e in Anatolia, sono tagliati in blocchi poligonali o, più comunemente, in conci e in lastre squadrate, anche di grandi dimensioni, che possono essere connesse tra loro
per il tramite di incastri interni a coda di rondine. Le porte urbiche delle città siropalestinesi del Bronzo Medio (1900-1600) e Tardo (1600-1200) sono rivestite all'interno da grandi lastre di pietra (ortostati) o costruite con grandi blocchi.
Stipiti e soglie sono spesso realizzati con grandi lastre levigate. Nell'architettura hittita (1600-1200)
la lavorazione della pietra trova un impiego sofisticato e decorativo con l'aggiunta di rilievi negli stipiti e nelle facciate delle porte urbiche ogivali a Boğazköy e Alaca Höyük, ma anche nei massicci e spesso monumentali blocchi che formano basamenti, soglie e stipiti dei templi e perfino in grandi viadotti.
La presenza di fori regolari,
realizzati con il trapano sul piano di posa superiore, indica l'uso di intelaiature di legno a costituire un cassone di sostegno della muratura in crudo degli alzati.
La maestria nel lavorare la pietra rimarrà caratteristica dell'ambiente anatolico, da cui ancora in fase achemenide s'importeranno le maestranze nella fabbrica di Persepoli...
http://www.treccani.it/enciclopedia/vic ... a_Scienza)/
Parliamo di basalto che, sulla scala di mohs descrivente la durezza dei minerali, viene posizionato insieme al granito tra il 6 e il 7 se non erro... qui può venirci incontro chi studia scienza dei materiali per valutare insieme il grado di durezza di questi minerali e capire se effettivamente fosse possibile realizzare quel tipo di lavorazioni, molto simili a quelli visti presso Puma Punku, con gli attrezzi dell'epoca in rame o al massimo in bronzo.
Ecco un foro di Puma Punku
Attualmente l'utensile che noi utilizziamo per lavorare il granito o la diorite e’ la fresa al diamante, minerale necessario per incidere pietre di simile durezza.
Le popolazioni dell’epoca conoscevano il solo rame come metallo, ma, nonostante questo limite apparentemente insormontabile, avrebbero realizzato cio’ che metterebbe a durissima prova la nostra tecnologia.
Gia’ la presenza di metallo diverso dal rame e’ una assoluta stranezza, in quanto non si ha notizia che fossero allora conosciute altre leghe nel periodo in cui sarebbe stata edificata Tiwanaku, in piu’ questo ingegnoso sistema prevede, per poter essere impiegato in loco, la presenza di una fonderia portatile, in quanto e’ assai difficile ipotizzare il trasporto del minerale fuso dalla fonderia sino a dove poi doveva essere utilizzato.
Un’analisi spettrografica del metallo delle graffe, condotta dai Dottori Scott Uhland, Heather Lechtman e Larry Kaufman, del dipartimento Materiali, Scienza ed Ingegneria del MIT di Cambridge, ha confermato il suo uso in forma liquida, evidenziando altresi’ una composizione nella lega impiegata del nickel.
In Bolivia non si è mai trovato nickel, e, oltre a ciò, si tratta di una lega ottenibile solo in forni a temperature elevatissime, di cui non si conoscono altri esempi per l’epoca e la zona.
http://www.sciencedirect.com/science/ar ... 1601000347http://www.luogocomune.net/site/modules ... tid=196381E visto che gli Anunnaki non mancano mai...
... La nozione di un'architettura provvista di uno specifico bagaglio di tecniche edilizie si ascrive in genere alla prima cultura urbana di Uruk, nella Mesopotamia meridionale della fine del IV millennio, che conosce la specializzazione del lavoro
e registra, nella lingua sumerica, i procedimenti del costruire. In testi tardi il dio Ea crea gli dèi costruttori, Kulla, dio del mattone, Ninildu, dio carpentiere, Ninsimug, dio metallurgo, Ninzadim, dio scultore, Ninkurru, dea lapicida. Tutte queste specialità sono riconosciute come parte di un bagaglio originario: sono i me che la dea Inanna riesce a sottrarre al dio Enki nella città di Eridu e a portare a Uruk per diffonderli tra gli uomini.
Il dio Kulla presiedeva alla fabbricazione dei mattoni in stampi, il dio Mushdamma allo sviluppo delle fondazioni, alla costruzione di case e agli atti rituali di purificazione. Anche Nusku, dio del fuoco, è considerato un dio costruttore e restauratore.
Gli dèi nei miti sono costruttori in prima persona; così Marduk fa costruire i templi di Babilonia agli dèi Anunnaki, ed Enki costruisce il suo tempio, Engurra...
http://www.treccani.it/enciclopedia/vic ... a_Scienza)/
Il pezzo in blu sarebbe interessante da approfondire se io avessi le competenze del cecca... peccato che lui non abbia né tempo né voglia per aiutare noi poveri scemi.