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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 02/09/2020, 18:47 
Lo sapevo che dopo il 2012 e il 2017 sarebbe venuto il turno del 2030 come data di una possibile fine del mondo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 02/09/2020, 19:00 
cari amici, come dicevo qui... [;)]
viewtopic.php?f=3&t=18794&p=537190&hilit=timeline#p537190

ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 02/09/2020, 19:56 
pag 479 del libro


Il viaggiatore oscuro





Già nel lontano 1990, prima della scoperta di una qualunque delle prove fisiche e geologiche
relative agli impatti cometari del Dryas Recente, l’astrofisico Victor Clube e l’astronomo Bill
Napier ci misero in guardia contro il punto di vista


che tratta il cosmo come uno sfondo innocuo alle questioni umane, un punto di vista che attualmente
l’Accademia considera suo compito sostenere e che Stato e Chiesa sono ben felici di sottoscrivere.



Un tale punto di vista, secondo l’opinione profetica di Clube e Napier del 1990, era pericolosa in
quanto collocava di conseguenza «la specie umana un po’ più in alto dello struzzo, in attesa del
destino del dinosauro».1054


Come si può vedere dalle reazioni di alcuni membri dell’«Accademia» all’ipotesi dell’impatto
del Dryas Recente, questo punto di vista, e ciò che Clube e Napier chiamano «la grande illusione
della sicurezza cosmica»1055 che esso genera, sono forze che operano ancora in modo potente nel
mondo odierno.

C’è in gioco molto di più della verità sul nostro passato, tuttavia, poiché esiste
un’agghiacciante convergenza tra le scoperte di Clube e Napier da un alto e quelle di Kennett,
West e Firestone dall’altro, per quanto riguarda il significato che la cometa del Dryas Recente ha
per l’umanità.


Per comprendere correttamente le implicazioni di questa convergenza sarà necessario rivedere
alcune delle scoperte fatte da Clube, Napier e altri negli anni Ottanta e Novanta del ventesimo
secolo – scoperte, vale la pena ricordare, che sono completamente indipendenti dal lavoro
successivo della squadra Kennett/West/Firestone sugli impatti della cometa del Dryas Recente.


Per farla breve, come ho già indicato nel Capitolo 11, il concetto fondamentale di queste scoperte
è che è possibile – in realtà altamente probabile – che sentiremo ancora parlare della cometa che
cambiò il volto della terra tra i 12.800 e gli 11.600 anni fa.

La ricerca di Clube e Napier, conimportanti contributi anche da parte del compianto Sir Fred Hoyle e dal matematico e astronomo
professor Chandra Wickramasinghe, ha sollevato l’agghiacciante possibilità che la cometa del
Dryas Recente fosse essa stessa solo un frammento di una cometa gigante molto più grande – un
tempo forse del diametro di 100 chilometri – che entrò nel sistema solare interno intorno ai
30.000 anni fa e fu catturata dal sole, che la scagliò in un’orbita di collisione con la terra.



Nei successivi 10.000 anni rimase relativamente stabile, finché intorno ai 20.000 anni fa subì un
massiccio «evento di frammentazione» in un qualche punto della sua orbita che la trasformò da
un singolo oggetto letale e in grado potenzialmente di distruggere un pianeta in oggetti molteplici
con diametri compresi tra 5 e 1 chilometri o meno, ciascuno dei quali sarebbe ancora in grado, da
solo, di causare un cataclisma globale.1056


Vi sono prove che furono diversi frammenti di dimensioni analoghe a colpire la terra 12.800
anni fa, causando il Dryas Recente,1057 che attraversammo nuovamente la scia di detriti della
cometa 11.600 anni fa con effetti ugualmente drammatici che posero fine al Dryas Recente1058 e,
infine, che possiamo aspettarci in futuro ulteriori incontri con i frammenti rimasti.1059

«Questo
complesso unico di detriti», scrivono Clube e Napier, «rappresenta indubbiamente il maggior
rischio di collisione che la terra deve affrontare al momento presente».


https://arxiv.org/pdf/1503.04451.pdf

https://arxiv.org/pdf/2004.01870.pdf

https://academic.oup.com/mnras/article/ ... 901/966774

Lo sciame meteorico delle Tauridi, così chiamato perché produce scie di stelle cadenti che
agli osservatori al suolo sembrano provenire dalla costellazione del Toro, è il prodotto più
familiare e conosciuto della frammentazione in atto della cometa gigante originale.

Lo sciame siestende completamente attraverso l’orbita terrestre – una distanza di più di 300 milioni di
chilometri – intersecandola in due punti in modo che il pianeta debba passarvi attraverso due
volte all’anno: tra la fine di giugno e l’inizio di luglio (quando le stelle cadenti non sono visibili
perché la terra le incontra di giorno) e nuovamente tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre
quando regalano uno straordinario spettacolo pirotecnico per Halloween.1061

Dal momento che la terra percorre più di 2,5 milioni di chilometri al giorno lungo il suo cammino orbitale e che
ciascun passaggio dura circa 12 giorni, è ovvio che lo sciame delle Tauridi è largo o spesso
almeno 30 milioni di chilometri. In effetti ciò che la terra incontra durante questi due periodi è
meglio descritto come una sorta di tubo o di condotto di detriti frammentati, un po’ come
un’enorme ciambella. Il termine geometrico per una forma di questo tipo è «toro» o «toroide».

Le stelle cadenti sono innocue – nulla più che piccole meteore che bruciano a contatto con
l’atmosfera – quindi perché dovremmo minimamente preoccuparci per uno sciame meteorico?
Nel caso dei cinquanta o più sciami meteorici distinti e separati che sono ora stati scoperti dagli
astronomi – le Leonidi, le Perseidi, le Andromedidi, e così via – la risposta a questa domanda è
che nella maggior parte dei casi non vi è probabilmente alcun pericolo e nulla da temere. Dato
che gran parte delle particelle che esse contengono sono in effetti estremamente fini, non
rappresentano alcuna minaccia per la terra.


Ma per quanto riguarda le Tauridi la questione è molto diversa.


Come Clube, Napier, Hoyle eWickramasinghe hanno dimostrato, lo sciame delle Tauridi trabocca di altro materiale molto più
massiccio, a volte visibile, a volte schermato da nuvole di polvere, che viaggia nello spazio a
velocità tremende e interseca l’orbita terrestre due volte all’anno, regolare come un orologio,
anno dopo anno.

Tra i membri più distruttivi e massicci della famiglia delle Tauridi vi è la
cometa Encke, che si stima abbia un diametro di circa 5 chilometri. Ma la cometa Encke non è
sola.

Secondo Clube e Napier vi sono anchetra i cento e i duecento asteroidi dal diametro superiore al chilometro che orbitano all’interno dello sciame
meteorico delle Tauridi.


Sembra chiaro che ciò che vediamo sono i detriti causati dalla frammentazione di un
oggetto molto grande. La disintegrazione, o sequenza di disintegrazioni, deve aver avuto luogo nell’arco
temporale degli ultimi venti o trentamila anni, poiché altrimenti gli asteroidi si sarebbero sparsi per tutto il
sistema planetario interno e non sarebbero più riconoscibili come sciame.1062


: la cometa Rudnicki, anch’essa, si stima, dal diametro di circa 5 chilometri, e un oggetto misterioso
chiamato Oljiato, che ha un diametro di circa 1,5 chilometri.1063

Ritenuto inizialmente un
asteroide, questo proiettile scurissimo, la cui orbita incrocia quella della terra, a volte mostra dei
segnali, visibili al telescopio, di volatilità e di degassamento e la maggior parte degli astronomi
lo considera adesso come una cometa inerte che sta per risvegliarsi.1064


Si sa che la stessa cometaEncke rimase inerte per un lungo periodo, fino a quando tornò in vita con una vampata e fu
osservata per la prima volta dagli astronomi nel 1876.1065 È attualmente noto che alterna
regolarmente, in cicli estesi, tra lo stato inerte e quello volatile.

Le ricerche di Clube e Napierli hanno convinti che un compagno non ancora individuato
della cometa Encke orbiti al centro dello sciame meteorico delle Tauridi.1066

Ritengono che tale oggetto sia di dimensioni eccezionali, che sia una cometa, e che come Encke e Oljiato a volte –
per periodi molto lunghi – si disattivi. Ciò accade quando una sorta di pece bituminosa che
fluisce ribollendo continuamente dal suo interno durante episodi di degassamento diventa così
abbondante da ricoprire l’intera superficie esterna del nucleo con un guscio spesso che,
indurendosi, lo sigilla completamente, forse per millenni.1067

All’esterno tutto diventa silenzioso dopo che la chioma incandescente e la coda sono svanite e l’oggetto apparentemente inerte
sfreccia silenziosamente nello spazio a una velocità di decine di chilometri al secondo.

Ma, al centro del nucleo, l’attività continua, facendo gradualmente aumentare la pressione. Come una
caldaia surriscaldata senza valvola di sicurezza la cometa alla fine esplode dall’interno,
dividendosi in frammenti che possono trasformarsi in comete singole, ciascuna delle quali
rappresenta un minaccia per la terra.


I calcoli indicano che questo oggetto attualmente invisibile al centro dello sciame meteorico
delle Tauridi può misurare fino a 30 chilometri di diametro.


1068 Inoltre si ritiene probabile che sia
accompagnato da altri grandi frammenti.

Secondo il professor Emilio Spedicato dell’Università
di Bergamo:


Si è tentato di valutare dei parametri orbitali che rendano possibile l’osservazione dell’oggetto. Prevediamo che
nel prossimo futuro (attorno all’anno 2030) la terra attraversi di nuovo quella parte del toroide che contiene i
frammenti, un incontro che in passato ha avuto effetti drammatici sull’umanità.1069



https://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_Spedicato


//////////////////////////////////////////////////////



OK ragazzi, lasciate perdere tutte le altre apocalissi del c azzo che ci hanno rotto le palle

in questi anni : se leggete il libro vi apparirà chiaro che Hancock sta parlando si una cosa concreta , di

una minaccia che, causa la stramaledetta precessione degli equinozi si presenta ogni 12500 anni

e che I GRANDI ANTICHI non solo sapevano , ma di cui ci hano lasciato notizie precise .


ERA IL 1980, parlavo ad Ancona a casa di Mario Pincherle ,

con Mario e Peter Tompkins della famosa

CAMERA DELLA CONSERVAZIONE ,

dove sono state messe le informazioni pre-diluvio ...




ok , questo è per INIZIARE ,,,,



Ne sto parlando con tot ASTRONOMI.

LA MINACCIA E' CONCRETA .



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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 10:26 
-------------------







I calcoli indicano che questo oggetto attualmente invisibile al centro dello sciame meteorico
delle Tauridi può misurare fino a 30 chilometri di diametro.


Inoltre si ritiene probabile che sia
accompagnato da altri grandi frammenti.

Secondo il professor Emilio Spedicato dell’Università
di Bergamo:


Si è tentato di valutare dei parametri orbitali che rendano possibile l’osservazione dell’oggetto. Prevediamo che
nel prossimo futuro (attorno all’anno 2030) la terra attraversi di nuovo quella parte del toroide che contiene i
frammenti, un incontro che in passato ha avuto effetti drammatici sull’umanità.1069



https://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_Spedicato


//////////////////////////////////////////////////////



OK ragazzi, lasciate perdere tutte le altre apocalissi del c azzo che ci hanno rotto le palle

in questi anni : se leggete il libro vi apparirà chiaro che Hancock sta parlando si una cosa concreta , di

una minaccia che, causa la stramaledetta precessione degli equinozi si presenta ogni 12500 anni

e che I GRANDI ANTICHI non solo sapevano , ma di cui ci hano lasciato notizie precise .


ERA IL 1980, parlavo ad Ancona a casa di Mario Pincherle ,

con Mario e Peter Tompkins della famosa

CAMERA DELLA CONSERVAZIONE ,

dove sono state messe le informazioni pre-diluvio ...




ok , questo è per INIZIARE ,,,,



Ne sto parlando con tot ASTRONOMI.

LA MINACCIA E' CONCRETA .




30 kilometri sono 1.000.000 di bombe atomiche Hiroshima .

Con probabile spostamento dell' orbita terrestre .



Ho aspettato 2 mesi prima di parlarne, volevo sentire tot astronomi amici ....e TUTTI sono stati concordi nel

definire il pericolo CONCRETO,

anche se c' è molta divergenza sul calcolo delle probabilità d' impatto .



Ma la cosa che mi convince è che Hancock porta avanti il discorso dell' impatto asteroide et diluvio

da Impronte degli Dei , Underworld e nel Ritorno ha tirato le somme ,

in modo decisamente congruo .


Invito tutti a cominciare l' analisi , : pro e contro .




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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 13:53 
Che ci siano periodicamente catastrofi naturali globali è scontato come altrettanto evidente che vi sia una sorta di amnesia che ha cancellato completamente la nostra storia precedente 12\15 mila anni fa se non qualche frammento qui e là (come testi scritti e tradizioni orali) e numerose opere, alcune delle quali molto, molto più antiche dei canonici 12mila anni.

Ci sarà anche per buona parte un intento "politico" di cover up storico\culturale ma ciò è possibile proprio perchè le prove sono frammentarie, diluite nello spazio e soprattutto FUORI DAL PROPRIO CONTESTO (e quindi facilmente strumentalizzatili) e ciò è possibile solo a seguito di qualcosa che ha INTERROTTO il naturale ciclo di sviluppo\quotidianità.

Quindi mi sa che qualcosa di devastante è successo di sicuro ALMENO 12\15 mila anni fa la cosa che mi consola è che essendoci tracce di civiltà EVOLUTA risalenti anche fino a 35\40mila anni fa per quanto il disastro possa essere immane non è di sicuro tale da cancellare per sempre la nostra specie :)

Stento però a credere, se vogliamo stare alla teoria degli antichi astronauti, che gli Anunnaki, i Neteru, i Theoi, gli IGIGI, i Wangina, i VEDA o qualunque sia il nome che vogliamo dare (hanno dato i nostri avi) ai nostri creatori, non fossero in grado di prevedere un impatto meteorico tanto devastante.

Stando ai racconti viaggiavano tranquillante nello psazio, avevano mezzi e strumenti tecnologici di osservazione e computo, facevano la spola tra la terra, Marte, Nibiru (annunaki) o tra la terra e "le città celesti\casa degli dei (VEDA) percorrendo milioni di anni luce quindi o quewsti racconti sono moooooooooooooooooooolto più antichi dei 13\14 mila anni e sta gente se ne era già andata\estinta oppure non erano poi così evoluti dal punto di vista astronautico come saremmo indotti a pensare dai testi.

Parliamo di 10mila annui prima di cristo grossomodo. Gobeki Tepe esisteva giù da diverse migliaia di anni, idem la sfinge, nam nadol nell'oceano pacifico e le piramidi del sud est asiatico esistevano da decine di migliaia di anni già, I maoi dell'isola di pasqua idem, Mohenjo-daro anche probabilmente risale a prima dell'ultima glaciazione quindi PRE o subito dopo il presunto impatto, così come la civiltà della valle dell'indo che esisteva da cedine di migliaia di anni prima che si verificasse questo impatto, stento a credere che civiltà così evolute (con un percorso tecnico-scientifico decine se non centinaia di volte più lungo del nostro) si siano fatti cogliere di sorpresa da un sasso spaziale nono conoscessero le insidie nel percorso orbitale della terra.

Ma qualcosa è successo perchè una punto di interruzione nella nostra storia, anzi più di uno, è evidente. Ma come detto dubito sia stato un impatto cometario, quanto meno non previsto. A meno che i costruttori delle città\civiltà di cui sopra non erano andati via ormai da tempo.

che si sia lasciato accadere deliberatamente senza intervenire? Mah mi sembra più una ipotesi cinematografica che altro. Certo è che i pezzi non vanno proprio tutti bene al loro posto se 12\15 mila anni fa inseriamo un reset totale, soprattutto se dovuto ad una cometa che è di certo più prevedibile di eventi come le alluvioni mastodontiche dovute al disgelo.

una cosa però mi viene in mente mentre scrivo... gobekli tebe è stata DELIBERATAMENTE sepolta, in previsione di cosa e perchè lo si è fatto solo lì? O chissà magari sparse per il mondo ci sono altre gobecli tepe che non troveremo mai, ma a quel punto a cosa è servito seppellirle se mai nessuno le troverà? [:296]



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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 15:04 
Maxpower, le Guide, gli Et e chi guida le navi spaziali venendo da altre galassie (immagina che tecnologia devono avere) NON possono fare altro che accettare i movimenti e i sincronismi dello Spazio di cui hanno un rispetto come noi della divinità (tu ancora no, ma 10 secondi prima di morire cambierai idea)

Se arriva un asteroide grandicello, ma singolo, lo deviano o le distruggono (vedi Russia 2013 asteroide distrutto dalle navi di Sinjansen)

Se arriva uno SCIAME, non fanno nulla

Non possono fare molto di più che accettare la volontà dello spazio

Per cui indipendentemente dal livello tecnologico, dalla capacità di realizzare contromisure o no, sembra proprio che anche 20.000 anni fa, gli ET osservando l'arrivo preventivo dei meteoriti, si sono limitati ad avvisare la popolazione terrestre dlel'epoca, in quanto, I METEORITI CHE ARRIVANO O NO, SONO RISULTATO DELLA ATTRAZIONE DELLA TERRA attraverso i pensieri della razza umana.

Complicato da credere, ma e' così: una Terra malata e piena di vibrazioni negative, farà da calamita attirando qualsiasi pezzo di roccia che vaga sullo spazio



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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 15:11 
non c'entra nulla l'umanità con cosa colpisce la terra, non abbiamo alcuna influenza. Esistiamo da poco meno di una frazione di secondo rispetto alla vita della terra che è costantemente colpita da copri celesti dalle sue origini.

Ste scemenze filosofeggianti non c'entrano nulla. Se una specie è tecnologica fornita preserva se stessa non si fa annientare perchè è il volere del cosmo. Finiamola con ste scemenze e dai su. anche l'uragano o l'eruzione o lo Tzunami o la pioggia o le malattie sono eventi voluti da madre natura ma non mi pare ci si faccia travolgere senza opporre resistenza.

O non avevano i mezzi tecnologici per evitare l'impatto, o non se ne sono accorti o pur consapevoli dell'evento non potevano\volevano opporsi. Probabilmente perchè sapevano le conseguenze non avrebbero toccato loro direttamente ma solo le bestie domestiche (noi) che pascolavano allegramente sul pianeta. Facciamo così anche noi del resto con gli animali domestici.

A me tutte ste speigaizoni newage pseudofilosofiche sembrano solo cazzabubbole per cuori fragili.

queste cose vanno analizzate con la ragione e con la consapevolezza dei numeri e della logia non con le favole.



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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 15:18 
Sbagli Maxpower ma rispetto il tuo punto di vista pratico e scientifico

Qui la newage c'entra poco

E' lo stesso effetto che ha un telecomando quando cambi di canale, l'onda non la vedi ma..funziona.



PS

Gli ET che 30.000-40.000 anni fa avvisarono i terrestri sulle imminenti catastrofi, non vivevano sulla Terra, solo la visitavano in mamiera palese, per cui non avevano la necessità di cambiare la rotta dei meteoriti, semplicemente inventarono una maniera di avvisare le generazioni successive (vedi le piramidi ma non solo).



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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 16:11 
Cita:
una cosa però mi viene in mente mentre scrivo... gobekli tebe è stata DELIBERATAMENTE sepolta, in previsione di cosa e perchè lo si è fatto solo lì? O chissà magari sparse per il mondo ci sono altre gobecli tepe che non troveremo mai, ma a quel punto a cosa è servito seppellirle se mai nessuno le troverà? [:296]



E' esattamente quello che dice Hancock ,

ragazzi diamoci dentro , in particolare con gli Astronomi .


Cita:
Ma come detto dubito sia stato un impatto cometario, quanto meno non previsto.


lo spiega bene nella prima parte del libro : uno o più asteroidì di medie dimensioni

1 - 3 chilometri di diametro ... e di cui ci sono evidenze scientifiche molto, molto precise .


ricito


La ricerca di Clube e Napier, conimportanti contributi anche da parte del compianto Sir Fred Hoyle e dal matematico e astronomo
professor Chandra Wickramasinghe, ha sollevato l’agghiacciante possibilità che la cometa del
Dryas Recente fosse essa stessa solo un frammento di una cometa gigante molto più grande – un
tempo forse del diametro di 100 chilometri – che entrò nel sistema solare interno intorno ai
30.000 anni fa e fu catturata dal sole, che la scagliò in un’orbita di collisione con la terra.



Nei successivi 10.000 anni rimase relativamente stabile, finché intorno ai 20.000 anni fa subì un
massiccio «evento di frammentazione» in un qualche punto della sua orbita che la trasformò da
un singolo oggetto letale e in grado potenzialmente di distruggere un pianeta in oggetti molteplici
con diametri compresi tra 5 e 1 chilometri o meno, ciascuno dei quali sarebbe ancora in grado, da
solo, di causare un cataclisma globale.

Vi sono prove che furono diversi frammenti di dimensioni analoghe a colpire la terra 12.800
anni fa, causando il Dryas Recente,che attraversammo nuovamente la scia di detriti della
cometa 11.600 anni fa con effetti ugualmente drammatici che posero fine al Dryas Recente1058 e,
infine, che possiamo aspettarci in futuro ulteriori incontri con i frammenti rimasti.1059





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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 16:55 
MaxpoweR ha scritto:
gobekli tebe è stata DELIBERATAMENTE sepolta, in previsione di cosa e perchè lo si è fatto solo lì? O chissà magari sparse per il mondo ci sono altre gobecli tepe che non troveremo mai, ma a quel punto a cosa è servito seppellirle se mai nessuno le troverà?


nell'ordine dei neretti...

esatto...proprio di quel cataclisma immediatamete successivo alla copertura... [:290]

no, e la grande piramide , che è antecedente alla data ufficiale è un'altra prova di ciò...le camere -NON una- dei segreti sono ciò che dobbiamo sapere, anche se qualcosa NON è stato ancora trovato e ALTRO -"il custode" Hawass impera- è stato nascosto alle masse... [:290]

le troveremo, anche se distrutte! come ad esempio Tiahuanaco e Puma Punku dove anche l'oceano è arrivato OLTRE ai terremoti...e che sono "archivi" di indicazioni tecnico/ingegneristiche di OGNI genere NON riconducibili a culture ufficiali dell'epoca... [:290]

secondo logica della statistica serve! ed è servito, visto che qualcosa è sopravvissuto e lo stiamo trovando, ANCHE al di là di ciò che è stato nascosto per vari motivi...di fatto se concedi 10 (dieci) possibilità è più probabile che se ne concedi 1 (uno) che "l'evento" si concretizzi! è statistica... [:246]

@Andrea e Max
da sempre "Loro", TUTTI, "guide" oppure no, sono MOLTO attenti alla nostra evoluzione, e con essa allo sviluppo delle nostre capacità di analisi e sintesi, scevra da fideismi di qualsiasi genere, e questo OLTRE le stesse forme di aiuto ed appoggio -disinteressato più o meno- dati dagli "insegnamenti" delle stesse guide, di qualsiasi razza e provenienza "dimensionale" esse siano...è per questo -siamo sotto stretta sorveglianza! la nostra capacità di usare l'intelligenza e la saggezza lo è!- che DOBBIAMO porre "attenzione" ad ogni sorta di logica deduzione pur considerando "credo e fideismo" del prossimo e dei propri culti con positività e buona volontà rivolta a TUTTI nella libera espressione dell'essere umano, nella sua umanità... [:290]


[:295]



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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 20:08 

ERA IL 1994 !!!




Guarda su youtube.com



https://it.wikipedia.org/wiki/Eventi_d% ... o_su_Giove


La collisione del frammento G, che avvenne il 18 luglio alle 7:33 UTC, sprigionò un'energia stimata equivalente a 6 milioni di megaton


(circa 750 volte l'energia dell'intero arsenale nucleare mondiale) e rappresentò il massimo della serie.[26]




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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 21:20 
30 km è un bel sassolino..
sparato a 20.000 km/h..

tsunami, terremoti, eruzioni vulcaniche..
forse si salva qualcuno nel tibet..

ma un missile nucleare sparato addosso a sta cometa??
tra russia e usa ne hanno migliaia..

più laser, maser, ecc.
a questo punto non penso che siamo così disarmati e impotenti..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 21:44 
a parte che sarebbe già difficile copiarla ma un sasso di 30 km se colpito da una carica nucleare si frantumerebbe in decine di sassi da centinaia di metri e forse è anche peggio. Al limite bisognerebbe che colpirlo in modo da deviarne la traiettoria per farlo esplodere nell' vicinanze per disviarlo col flusso di energia e particelle relativo (nello spazio non puoi sfruttare l'onda d'urto non essendoci atmosfera)



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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 03/09/2020, 23:38 
giusto, se colpisci un meteorit, se ne creano altri 50 leggermente più piccoli ma sempre di una pericolosità elevata.

C'è chi invece gli passa sotto, e lo distrugge alterando la traiettoria eliminandolo


Guarda su youtube.com


minuto 0:41



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 Oggetto del messaggio: Re: Graham Hancok “Il ritorno degli dei”
MessaggioInviato: 04/09/2020, 11:59 
andreacorazza ha scritto:
Maxpower, le Guide, gli Et e chi guida le navi spaziali venendo da altre galassie (immagina che tecnologia devono avere) NON possono fare altro che accettare i movimenti e i sincronismi dello Spazio di cui hanno un rispetto come noi della divinità (tu ancora no, ma 10 secondi prima di morire cambierai idea)

Se arriva un asteroide grandicello, ma singolo, lo deviano o le distruggono (vedi Russia 2013 asteroide distrutto dalle navi di Sinjansen)

Se arriva uno SCIAME, non fanno nulla

Non possono fare molto di più che accettare la volontà dello spazio

Per cui indipendentemente dal livello tecnologico, dalla capacità di realizzare contromisure o no, sembra proprio che anche 20.000 anni fa, gli ET osservando l'arrivo preventivo dei meteoriti, si sono limitati ad avvisare la popolazione terrestre dlel'epoca, in quanto, I METEORITI CHE ARRIVANO O NO, SONO RISULTATO DELLA ATTRAZIONE DELLA TERRA attraverso i pensieri della razza umana.

Complicato da credere, ma e' così: una Terra malata e piena di vibrazioni negative, farà da calamita attirando qualsiasi pezzo di roccia che vaga sullo spazio

Sottoscrivo ogni parola Andrea. La pensiamo allo stesso modo.



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"Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, è l'illusione della conoscenza. "

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