14/12/2020, 10:00
14/12/2020, 10:06
barionu ha scritto:---------------
lo sanno eccome !!!!!....
https://www.lastampa.it/scienza/2020/03 ... 1.38549251
https://www.repubblica.it/scienze/2019/ ... 217306520/
zio ot
14/12/2020, 17:18
14/12/2020, 17:18
19/02/2021, 09:21
13/03/2021, 19:43
14/03/2021, 12:41
14/03/2021, 17:47
MaxpoweR ha scritto:Leggi Encke e pensi subito ad Enki..
15/09/2021, 22:50
20/09/2021, 15:33
barionu ha scritto:
https://www.galileonet.it/cometa-asteroide-dinosauri/
La “strada” delle comete
La maggior parte delle comete orbita nella nube di Oort, una sorta di sfera ghiacciata di detriti ai margini del Sistema Solare. A causa di perturbazioni provocate da altre stelle, le comete a volte si allontanano e iniziano un viaggio verso il Sistema Solare, descrivendo delle orbite ellittiche attorno al Sole (vicino al quale assumono la caratteristica coda). Le comete di lungo periodo sono quelle che impiegano più tempo a compiere questo tragitto (dell’ordine anche di migliaia di anni).
Il team di Harvard ha avanzato l’ipotesi che a produrre l’impatto catastrofico con la Terra sia stata proprio una di queste. Per ricostruirne il percorso, gli studiosi hanno simulato le interazioni gravitazionali tra le comete di lungo periodo e il sistema composto da Giove, la Terra e il Sole. Percorrendo la sua orbita, infatti, un’ipotetica cometa sarebbe stata letteralmente spinta dal campo gravitazionale di Giove verso il Sole. E poi?
“Il Sistema Solare” sostiene Siraj “agisce come una specie di flipper: Giove, il pianeta più massiccio, spinge le comete di lungo periodo in arrivo in orbite che le portano molto vicine al Sole”, motivo per cui sono chiamate pascolatrici del Sole. Questa vicinanza fa sì che la parte più vicina al Sole subisca una maggiore attrazione rispetto a quella più lontana, provocando una forza di marea, che da ultimo ne determina la rottura in molti pezzi attraverso un fenomeno noto come interruzione di marea. “Nel viaggio di ritorno verso la nube di Oort – continua Siraj – c’è maggiore probabilità che uno di questi frammenti colpisca la Terra”. Una probabilità – si parla di un evento che può verificarsi una volta ogni 250-730 milioni di anni rispetto ai 3-11 miliardi delle comete di lungo periodo – compatibile con l’impatto che avrebbe poi spazzato via i dinosauri.
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cominciano le prove tecniche di comunicazione ,,,, porca boia .....
zio ot
20/09/2021, 15:41
barionu ha scritto:prove tecniche ....
https://it.sputniknews.com/20210915/ast ... sputnik_it
Nella notte tra il 13 e il 14 settembre, alle 00.39 ora italiana,
è stato osservato un bagliore sulla superficie di Giove della durata di circa un paio di secondi.
Sul web è stata pubblicata una sequenza filmata dell'impatto.
zio ot
07/10/2021, 09:52
barionu ha scritto:Nel 2021 prove generali per deviare un asteroide
Con la missione Dart della Nasa, che parla anche italiano
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Redazione ANSA 13 maggio 201912:51
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Rappresentazione artistica della missione Dart (fonte: Johns Hopkins Applied Physics Laboratory) © AnsaRappresentazione artistica della missione Dart (fonte: Johns Hopkins Applied Physics Laboratory) - RIPRODUZIONE RISERVATA
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E' prevista nel 2021 con l'obiettivo di colpire l'asteroide Didymos, la missione della Nasa progettata per deviare un asteroide: un'impresa finora vista solo nei film di fantascienza, come Armageddon. La missione si chiama Dart (Double Asteroid Redirection Test) e parla anche italiano perche' un mini satellite dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) sara' liberato poco prima dell'impatto, per documentarlo.
Lo scopo e' colpire, nel 2022, il piu' piccolo degli asteroidi della coppia che costituisce il sistema Didymos, quando si trovera' a 17 milioni di chilometri dalla Terra. Il sistema e' infatti composto da un corpo piu' grande, del diametro di circa 780 metri, e di una piccola luna, chiamata Didymoon, dal diametro di 160 metri.
La coppia non e' una minaccia per la Terra ed e' un bersaglio ideale per il test: l'impatto modifichera' il modo in cui Didymoon ruota intorno all'asteroide piu' grande e questo permettera' di studiare le variazioni dell'orbita.
Per condurre la sonda sul bersaglio desiderato bisogna pero' comprendere come si comporta il sistema, ma soprattutto bisogna studiarne la composizione. Da quest'ultima dipende infatti l'esito dell'impatto: una superficie morbida assorbirebbe di piu' la forza della sonda rispetto a una rocciosa e l'asteroide potrebbe non essere deviato come previsto.
A tal fine una campagna coordinata da Cristina Thomas, dell'americana Northern Arizona University, sta facendo osservazioni con potenti telescopi, come il Very Large Telescope, dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), in Cile.
La squadra osservera' nuovamente Didymos dalla fine del 2020 alla primavera del 2021 e poi durante l'avvicinamento della sonda e durante l'impatto. I ricercatori porranno vedere Didymos in primo piano grazie alla fotocamera di bordo di Dart, chiamata Draco, e grazie al satellite italiano LiciaCube. Costruito dall'azienda Argotec di Torino, il satellite grande quanto una scatola da scarpe, sara' liberato poco prima dell'impatto.
https://www.ansa.it/canale_scienza_tecn ... 5d769.html
23/11/2021, 10:08
26/12/2021, 15:34
30/12/2021, 13:52